Sulle dichiarazioni di Berlusconi “contro gli Aquilani”
Allucinanti, ingiuriose ed inquietanti le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio Berlusconi “contro gli Aquilani”.
Piuttosto si vergogni delle omissioni e della assoluta superficialità con cui il suo Governo e la Giunta Regionale Abruzzese hanno ignorato i gravi segnali che annunciavano il pericolo del devastante terremoto.
Si veda l’interpellanza, che si allega, dal sottoscritto presentata il 2 aprile 2009, (pubblicata anche sui quotidiani abruzzesi il 3 aprile), in cui si denunciava il fatto (che quindi era già noto) che le scosse dei giorni precedenti il 6 aprile 2009 stavano già causando danni a strutture pubbliche e private di L’Aquila e dei comuni limitrofi.
Quindi Berlusconi, piuttosto che “sparare” su un popolazione offesa e martoriata, pensi a chiedere scusa agli Abruzzesi per i ritardi e per le omissioni ed a riparare i danni ed i lutti che, anche a causa della inerzia sua e del suo Governo, sono stati causati alla città dell’Aquila ed ad un gran numero di comuni e Cittadini Abruzzesi.
Il Presidente del Gruppo dei Comunisti Italiani
Antonio Saia
L’Aquila, 09/06/2010
Interpellanza presentata dal Gruppo dei Comunisti Italiani alla Regione Abruzzo il giorno 2 aprile 2009 (prot. Regione Abruzzo n. 4523 del 02/04/2009)
INTERPELLANZA
Danni causati dalle scosse sismiche;
Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani.
Premesso che nei giorni scorsi si sono registrate in Abruzzo e prevalentemente a l’Aquila e provincia numerose scosse sismiche;
Premesso che pur essendo tali scosse di grado non elevato, in taluni comuni e, in particolare nel capoluogo, sono state riscontrate delle lesioni in vari edifici pubblici e privati;
Rilevato che ciò, ancora una volta, ha messo in evidenza come, soprattutto nei centri storici di molti comuni abruzzesi vi sono edifici molto fragili e fatiscenti, soprattutto se si tiene conto che l’Abruzzo è zona sismica di 1° grado;
Considerato che già in un passato recente, il 7 e il 11 maggio 1984, la Regione ha subito due eventi sismici di grado piuttosto elevato che hanno interessato una vasta area e molti comuni delle province di l’Aquila, Pescara e Chieti provocando danni ingenti e diffusi, rivelando così la fragilità di molti centri storici;
Considerato che ancora oggi, a distanza di 25 anni dai suddetti eventi sismici, non è stata completata l’opera di riparazione e ricostruzione degli edifici danneggiati dal suddetto sisma, molti dei quali sono stati abbandonati e stanno crollando;
Considerato che per la definitiva riparazione-ricostruzione di detti edifici, prevalentemente privati, con i progetti regolarmente redatti ai sensi delle ordinanze a suo tempo emanate, approvati e presentati dai comuni al Dipartimento della Protezione Civile, occorrono ancora 200/250 milioni di euro che il Governo, ormai da anni, omette sistematicamente di stanziare;
INTERPELLA
il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore Regionale alla Protezione Civile per chiedere:
a) se e quali provvedimenti intenda assumere per far fronte ai problemi ed ai danni causati dalle recenti scosse sismiche;
b) se non intendano, nell’occasione, intervenire presso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per chiedere che venga finalmente chiusa in modo definitivo l’opera di ricostruzione e riparazione degli edifici danneggiati dal terremoto di 25 anni fa;
c) se non ritengano opportuno, nella eventualità che la Regione sia chiamata a regolamentare l’applicazione della Legge nazionale in itinere per il rilancio del settore dell’edilizia (piano casa), dover cogliere tale opportunità per favorire prioritariamente gli interventi di risanamento e consolidamento degli edifici anche in funzione antisismica.
L’Aquila, 2 aprile 2009
Il Presidente del Gruppo dei Comunisti Italiani
Antonio Saia