Abruzzo

L’AQUILA, SALVIAMO L’ARTE CON L’ARTE

Gentile direttore, se può essere d’interesse, giro volentieri questa breve nota inviata dalla collega Angela Ciano su questa singolare iniziativa per contribuire al restauro della splendida Basilica di Collemaggio, dove Celestino V (unico pontefice a rinunciare al papato a cinque mesi dall’elezione) fu incoronato papa il 29 agosto 1294 e dove riposano le sue spoglie. Il tempio, monumento-simbolo per gli Aquilani, ha una Porta Santa che si apre ogni anno (dai vespri del 28 a quelli del 29 agosto) per l’annuale Perdonanza Celestiniana, il primo giubileo della cristianità istituito da Celestino V, del quale la Municipalità aquilana conserva da 756 anni la Bolla papale che l’indìce. Con viva cordialità Goffredo Palmerini

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L’AQUILA, SALVIAMO L’ARTE CON L’ARTE

“Salviamo l’arte con l’arte” è il leit motiv di una singolare iniziativa promossa dal maestro orafo aquilano, Luciano Moretti: una collezione di monili, raffiguranti il rosone che campeggia sulla facciata della basilica di Collemaggio, il ricavato della cui vendita sarà in parte devoluto proprio al restauro della chiesa tanto cara alla città. Stamattina Moretti ha firmato una convenzione con il Comune dell’Aquila, rappresentato dall’assessore al Bilancio, Silvana Giangiuliani, e con il vice Commissario per la tutela del Patrimonio culturale, Luciano Marchetti. L’idea di mettere la propria arte “al servizio dell’arte” è stata della moglie di Luciano Moretti, Luana Bonomo, già promotrice di progetti imprenditoriali al femminile e dell’uso di tecnologie avanzate nel design.


Moretti, nel 2004, ideò un gioiello che riproduceva il rosone in occasione del 750° anniversario della fondazione dell’Aquila, divenuto subito un cult. Ora quell’idea è divenuta un progetto. Monili di diverse dimensioni e di diverso prezzo: da 12 euro in su. Con il “pezzo forte” rappresentato da un rosone in oro da 18 carati con un gioiello centrale di 0,22 carati e del valore di 2.500 euro. 999 (numero simbolo per L’Aquila) gli esemplari prodotti ed acquistabili per il momento sul sito dell’orafo (morettioro.net). Dalla metà di giugno i preziosi saranno in vendita presso le oreficerie della città; più in là anche nel resto d’Italia. A chi comprerà un rosone della collezione sarà donato un piccolo documento in cui si attesta, e si ringrazia, che l’acquirente ha contribuito al restauro della basilica di Collemaggio.

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