Abruzzo

Pescara. Consiglio Provinciale, Antonella Allegrino sulla discarica tossica di Bussi sul Tirino

Consiglio Provinciale, Antonella Allegrino sulla discarica tossica di Bussi sul Tirino

A proposito dell’interrogazione rivolta dalla capogruppo dell’IDV al presidente Testa su quanto la Provincia ha fatto o intende fare per assicurare la bonifica del sito inquinato di Bussi sul Tirino, si registra la seguente dichiarazione della stessa Allegrino:

Rispetto  il ruolo dell’assessore all’Ambiente,  ma non sono per nulla soddisfatta  della risposta data da Mario Lattanzio alla mia interrogazione su un tema che interessa da vicino la salute dei cittadini. Non mi soddisfa la sua risposta perché è basata esclusivamente sulle competenze tecniche e prestabilite della Provincia, che non prevedono un’azione diretta dell’Ente nell’ effettuare la messa in sicurezza del sito contaminato di Bussi. Io credo invece che compito di un Ente intermedio quale la Provincia sia quello di svolgere un ruolo di stimolo e di pressione presso le autorità preposte (ministero, regione) per arrivare all’obiettivo di bonificare quella che è stata definita “ la discarica di rifiuti chimici più grande d’Europa”. Ci sono competenze che non sono solo tecniche, ma soprattutto politiche, e che sono legate al senso di responsabilità dell’Ente nei confronti del territorio che amministra. La Provincia, che ha avanzato istanza di costituzione di Parte Civile nel processo a carico della Solvay e della Montedison,  deve muoversi e farsi parte attiva per la realizzazione e il coordinamento di un comitato di comuni della val Pescara e dell’intera provincia per svolgere le dovute pressioni sugli enti competenti, e deve farsi promotrice della richiesta di un’indagine epidemiologica da parte dell’Istituto Superiore di Sanità del ministero della Salute, per valutare lo stato di salute della popolazione della val Pescara, che ha consumato per anni acque provenienti dai pozzi di Castiglione a Casauria, contaminate  da quel terreno sul quale erano state  accumulate sostanze tossiche e cancerogene.

Chiederò che la questione torni in Commissione Ambiente e che venga affrontata approfonditamente in un Consiglio straordinario dedicato”.

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