Italiani all'Estero

USA. Ricordi del primo dopoguerra a Giulianova con una finestra aperta alla crisi americana

USA. Ricordi del primo dopoguerra a Giulianova con una finestra aperta alla crisi americana

USA. 19 novembre 2009. Caro Direttore, sei giovane per ricordare l’Italia dell’immediato dopoguerra, quando per “portare pane” sul tavolo o acquistare ciabatte per i figli gli italiani, molti italiani, erano costretti a mezzucci, piccoli imbrogli, a cercare qualcosa di diverso dal vivere civile. Io ricordo qualcosa anche se ero molto piccolo. I cosiddetti alleati venivano su dal sud Italia, i loro carri armati si fermavano sotto gli alberi della strada che porta alla Madonna dello Splendore, rovinavano il pavimento del Corso e appestavano l’aria con i loro ranci creati a base di margarina, penso:un puzzo tremendo. Ai ragazzi di Giulianova i soldati davano cioccolatini, sorrisi e qualche parola in italiano. L’Italia cercava di riprendersi, tornavano le fiere, le sagre. Il 22 aprile per noi era qualcosa di indimenticabile. Mortaretti, bande, noccioline americane in buste a mezza lira, processioni e un aria di festa che avevamo dimenticato negli anni precedenti, preoccupati dalle bombe sulle nostre case e da una fame tremenda.

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