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Giulianova. Presentato il libro sul Duomo di San Flaviano nel giorno dell’addio di Don Domenico Panetta

Giulianova. Presentato al grande pubblico l’ultima fatica editoriale del ricercatore storico giuliese, Ottavio Di Stanislao “La chiesa di San Flaviano a Giulianova dalle origini ai restauri del secondo dopoguerra” (edizioni del Consiglio Regionale dell’Abruzzo). Questa presentazione sarà ricordata anche per una strana coincidenza in cui l’Arciprete del Duomo di San Flaviano, Don Domenico Panetta (originario di Cerchiara di Isola del Gran Sasso) è stato rimosso dalle sue funzioni per problemi di salute. La serata, moderata da Francesco Tentarelli, storico dell’arte e dirigente dei servizi Beni e Attività culturali della Regione Abruzzo, hanno visto l’intervento del Sindaco, Francesco Mastromauro; del Prof. Mario Bevilacqua dell’Università di Firenze, quest’ultimo ha dichiarato che i giuliesi devono essere orgogliosi del loro territorio e della Giulianova

rinascimentale che ancora conserva un ottimo patrimonio architettonico e artistico di indubbio valore. Successivamente hanno preso la parola Sandro Galantini dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche e in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti di Teramo, Raffaele Di Marcello, il quale per conto dello stesso ordine si sono resi disponibili per future collaborazioni anche con gli studiosi locali per creare una sinergia d’intenti per migliorare la città. Interessante l’intervento del storico dell’arte Sirio Maria Pomante, Direttore tecnico del Comitato Tecnico Scientifico del Polo Museale Civico giuliese, orgoglioso di avere l’ennesimo tassello storico-culturale da aggiungere alle tante iniziative messe in campo sotto la sua gestione del Polo museale che dirige da diversi anni; un rinascimento giuliese nel terzo millennio.

Il libro, attraverso le 106 pagine del volume, intervallate da un ricco corredo di fotografie d’epoca, planimetrie e progetti, ricostruisce con grande attenzione, mediante il ricorso ad una folta documentazione archivistica inedita, le vicende del pregevole edificio sacro quattrocentesco sino al 1959, lumeggiando in particolare la lunga ed estenuante serie di interventi di restauro, non sempre felici e molto spesso di scarsa efficacia, avutisi a più riprese dal 1838 insieme con i tentativi di realizzare un campanile. Ottavio Di Stanislao, funzionario archivista presso l’Archivio di Stato di Teramo e Socio ordinario della Deputazione abruzzese di Storia Patria, è autore di numerosi volumi, saggi e contributi in opere collettanee di carattere storico. Di recente ha firmato la “voce” su Potito Randi per il Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani.

Foto della serata

Altre FOTO

Video con intervento di Francesco Tentarelli

 

 

 

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