L’autrice affronta il tema del femminicidio situandolo all’interno
del sostegno implicito che l’ordine simbolico patriarcale gli
destina. Si richiama pertanto, in primo luogo, alle ipotesi sull’origine
e affermazione del patriarcato, inizialmente innestatosi sulla
conquista violenta delle popolazioni matristiche dell’Europa
Antica. Ne traccia poi il volto attuale e la sua odierna crisi che
coinvolge il pianeta e i suoi abitanti, ma che apre, proprio in
quanto crisi, la possibilità di radicali cambiamenti.
Esamina in seguito i dati sulla violenza contro le donne, in particolare
quelli italiani, circoscrivendo poi il campo di riflessione alla
violenza maschile nella coppia. Delinea così alcuni processi soggettivi
che, rispecchiando la forma mentis patriarcale, riversano nei
rapporti intimi la stessa dinamica di dominio e sottomissione, che
tradisce l’amore e rende altissimo il prezzo pagato dalle donne, dai
figli, dagli uomini.
Propone infine alcuni spunti di riflessione per un’educazione all’amore,
al potere inteso come capacità di autorealizzazione e al piacere,
che possa aprirci la prospettiva verso una società sana, cioè
post-patriarcale.
Uscita ottobre 2014 – in libreria il 22/10/14
L’autrice, Alba Arena, è nata a Palermo ma vive oramai da tantissimi anni a Carrara. Laureata in medicina, ha esercitato la professione di psichiatra e psicoterapeuta nei Centri di Salute Mentale.
Con Edizioni Clandestine ha pubblicato:
La creatura della storia inventata (1999);
Sei tu? (2002);
Il lacerarsi di fragili merletti (2004)