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Italia. GLI ATTIVISTI PER LA PACE: IL DIGIUNO CONTRO LA GUERRA

GLI ATTIVISTI PER LA PACE: IL DIGIUNO CONTRO LA GUERRA

Il Centro Studi Sereno Regis di Torino e tutti gli Istituti di Ricerca e i movimenti attivi per la pace e la Nonviolenza si oppongono con il digiuno, con l’astensione dalla parola, con l’Azione Nonviolenta, ad una società oligarchica e militarizzata, consegnata a rischi inaccettabili, nell’interesse di poche caste potenti dei signori dell’atomo e del petrolio.

Tutti noi vogliamo che i diritti fondamentali siano garantiti per ogni persona.

Tutti noi vogliamo che i bisogni legati alla vita e alla dignità umana siano soddisfatti per una comunità realmente solidale.

Tutti noi vogliamo una società in cui l’acqua, diritto universale e inalienabile, non sia sottoposta alla logica del mercato e trasformata in fonte di ricchezza privata e pretesto di contese, di violenze e di guerre, come il petrolio.

Tutti noi vogliamo contrastare il nucleare per investire sulle energie rinnovabili, alternative, pulite e sulla frontiera delle innovazioni ecologiche, migliorando così la qualità della vita in contesti democratici, aperti al dialogo tra le istituzioni che accolgano le vittime delle guerre e offrano asilo e ospitalità a tutti i migranti per creare società dove si privilegino principi di saggezza, scelte di pace e percorsi di Nonviolenza, nei rapporti tra individui, tra politici, tra partiti e stati.

La guerra imperversa con conseguenze devastanti e massacri quotidiani di cui i canali di comunicazione di massa non fanno menzione.

La guerra del colonialismo, dell’imperialismo, delle dittature, dello sfruttamento produce fame, desertificazione, morte e ingenera sempre violenza.

La guerra, le connivenze e le complicità con i conflitti imperialisti hanno privato di sensibilità la coscienza civile che non reagisce: non si prova più orrore, sdegno e vergogna.

La violenza diventa abitudine. Gli attivisti dei movimenti in favore della pace, del disarmo e della Nonviolenza continuano a Resistere, portando avanti campagne di digiuno e di astensione dalla parola, per opporsi alle guerre e alla catastrofe nucleare. Queste iniziative intraprese da singole persone amiche della Nonviolenza costituiscono, tutte insieme, un modo per mettersi in gioco personalmente, per assumersi delle responsabilità e per indicare la strada concreta della Nonviolenza e della pace, per uscire dalla follia, dal baratro senza fine dei conflitti bellici e dell’era del nucleare. Vogliamo la pace come umanità che si deve riconoscere una, plurale e solidale, concretamente esistente nei singoli esseri umani tutti uguali per diritti e dignità e differenti per caratteri, propensioni e opinioni, nell’umana convivenza, nella comune responsabilità, nella reciproca solidarietà di cui ogni persona è promotrice.

La pace è un processo lungo di preparazione e meditazione dei popoli.

La pace è una forma mentis che deve investire ogni essere umano nelle proprie scelte e predisposizioni. Ringraziamo tutti gli amici della Nonviolenza che giorno dopo giorno incorrono in gravi rischi di salute e mettono a repentaglio la propria incolumità per un ideale: la Pace.

Laura Tussi

http://serenoregis.org/2011/04/il-cammino-della-saggezza-recensione-di-laura-tussi/

IL CAMMINO DELLA SAGGEZZA.

Lev Tolstoj

Gandhi Edizioni

Recensione di Laura Tussi

“Il cammino della saggezza” di Tolstoj indica un percorso di vita spirituale, un insegnamento etico e morale, attraverso i più importanti temi e più alti ideali dell’esistenza, dal pensiero alla verità, dalla fede all’anima, dall’amore alla morte, in cui il pensatore elabora concetti tramandati e rievocati da un passato remoto, comunque sempre attuale, orientato a condurre l’umanità in percorsi di proposizione di pace, di comunione solidale e fraterna e di liberazione e affrancamento dalle vanità dell’esistenza.

Nell’opera, come in un intenso breviario dello spirito, sono raccolti i pensieri e le massime dei grandi maestri della saggezza di tutti tempi, di ogni luogo e contesto storico, allo scopo di restituire all’uomo moderno confuso, spaesato, alieno dalle autentiche mete dell’essere, il senso più vero della vita, dell’umana condizione esistenziale, realizzando quella lirica osmosi “con la compresenza dei morti e dei viventi” che Capitini riteneva essere una caratteristica precipua di ogni elevata creazione del pensiero umano.

“Il cammino della saggezza”, secondo Tolstoj, è finalizzato ad una vita autentica, vera, felice, in cui la persona comprenda la pienezza essenziale dell’esistere, il senso di una condotta basata sui significati ultimi e imprescindibili dell’essere, che travalichino le passioni, oltre gli errori, le superstizioni, i pregiudizi, che inquinano e ingannano la coscienza più genuina, lasciandosi, invece, condurre in un impervio, quanto mai appagante “cammino della saggezza”, dalle dottrine di coloro che furono i più saggi fra tutti i popoli, i cui insegnamenti si sintetizzano nelle basi concettuali, riguardanti le questioni fondanti dell’essere e dell’esistere. L’opera di Tolstoj rivela gli scopi, le finalità della vita umana e la condotta da osservare, non per mero moralismo e spirito puritano e devoto, ma per riconoscere, recuperare e riattualizzare il vero senso dell’umanità, al di là delle grandi orchestrazioni metafisiche, elaborando così pensieri che liberino dalle prigioni anguste del male, dell’egoismo esacerbato, del solipsismo esasperato, dell’individualismo patologico portato all’eccesso e per questo deleterio della libertà altrui.

L’Autore fa tesoro dei concetti alti e ultimi del sentire disinteressato prodotto dalla saggezza delle genti e dei popoli per andare oltre l’angusto delle prigioni dell’essere, per liberare l’umanità dalle tentazioni, dalle superstizioni, dai pregiudizi, attraverso le elaborazioni e le creazioni concettuali più elevate dello spirito e le elaborazioni veritiere del pensiero. Il principale ausilio, per l’umanità, nel liberarsi dalle abiezioni, consiste nel potersi unire, in un afflato umanistico, nell’attività del ragionamento, in percorsi spirituali di pace e assenza di violenza, a tutti i saggi e i santi del mondo che sono vissuti in tempi passati e remoti, nella magnifica economia della storia umana, in cui, nonostante l’eclissarsi dei grandi slanci creativi dello spirito, nulla di essenziale va perduto e il flusso e riflusso delle vicendevoli relazioni con i nostri padri, gli antenati, per la trasmissione ai posteri, formano una corrente di saggezza, un fluire umano di valori e significati che arricchiscono le persone e fecondano l’umanità di alti ideali di pace, solidarietà e altruismo, tramite orizzonti e ponti ideali di dialogo, libere reti culturali di relazioni, nell’aprire laici e spirituali varchi di speranza, per favorire prospettive di pace che superino gli odi ancestrali tra popoli, genti e minoranze, oltre le barriere ideologiche, i muri caratteriali, creando così contesti di fraternità, accoglienza, legami e relazioni di idee, nel bisogno di amore per la comunione tra esseri umani, tra donne e uomini in cammino, in ricerca e confronto comunitario, attraverso la forza della verità, per un avvenire migliore.

Laura Tussi, Istituto Comprensivo Via Prati, Desio (Monza e Brianza)

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