Cultura & Società

Sant’Omero. Mondo d’autore Sezione di abruzzesistica “Giuseppe di Domenicantonio”

Domenica 20 luglio alle 21.00 a Sant’Omero prenderà il via la quarta edizione di Mondo d’Autore 2014 – Sezione di abruzzesistica, organizzata dalla Biblioteca comunale “G. D’Annunzio” di Sant’Omero in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune, la Fondazione Tercas e Banca Mediolanum.

La sezione di abruzzesistica, dedicata a Giuseppe Di Domenicantonio, si svolgerà domenica 20 luglio, mercoledì 23 luglio, domenica 27 luglio, martedì 29 luglio e domenica 3 agosto. Tutti gli incontri si terranno nella piazza centrale di Sant’Omero alle 21.00. Agli appuntamenti interverranno storici, antropologi e studiosi di abruzzesistica, tra cui Emiliano Giancristofaro e Costantino Di Sante, con intermezzi musicali.

 

 

 

“….i grandi frantumi dell’antichità, inutili finor alla scienza perché erano giaciuti squallidi, tronchi e slogati, arrecano de’ grandi lumi, tersi, composti ed allogati ne’ luoghi loro”

Giambattista Vico

 

 

La sezione di abruzzesistica “Giuseppe Di Domenicantonio” fa parte del più ampio progetto culturale denominato Mondo d’Autore, nato quattro anni fa per iniziativa di Grazia Faillace, direttrice della biblioteca comunale “G. D’annunzio” di Sant’Omero.

Il progetto ha portato a Sant’Omero nomi illustri come Margherita Hack, Cecilia Strada, Erri de Luca, Moni Ovadia, Roberto Vecchioni, Umberto Galimberti.

Nel 2014 si è svolta la quarta edizione di Mondo d’Autore, dal titolo “Economia senz’Anima”, una riflessione sulla necessità di recuperare i valori della solidarietà e della collaborazione per contrastare un’economia sempre piu disumana nelle pratiche e negli effetti disastrosi sulla vita quotidiana.

Il nostro viaggio culturale prosegue, dal 20 luglio al 3 agosto, con la Sezione di abruzzesistica, i cui  protagonisti  saranno  gli usi, i costumi e le tradizioni della nostra terra, visti non come semplici accidenti ridotti a folclore, bensì come  veri lasciti culturali di mondi e di persone che ancora parlano e producono effetti sull’oggi.

Questa sezione porta il nome di Giuseppe Di Domenicantonio, da poco scomparso, ricercatore di dialettologia, etnologo ed antropologo, studioso serio e fecondo della storia materiale della sua Val Vibrata e dell’Abruzzo intero, e autore di numerose pubblicazioni, monografie e saggi in riviste prestigiose.

 

 

 

MONDO D’AUTORE 2014

Sezione di abruzzesistica “Giuseppe di Domenicantonio”

 

 

Totemàjje domenica 20 luglio ore 21.00

 

 

Emiliano Giancristofaro

Etnologo e storico

 

Emiliano Giancristofaro (Lanciano, 1938), studioso di etnologia, giornalista, docente di Storia e Filosofia e titolare di contratto per l’insegnamento di Storia delle Tradizioni Popolari presso l’Università di Chieti, è oggi membro del direttivo della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e caporedattore della Rivista Abruzzese, rassegna trimestrale di cultura fondata nel 1948, di cui è stato direttore dal 1963 al 2000. Negli anni ’60 è stato co-fondatore della prima sezione abruzzese di Italia Nostra (di cui sarà presidente regionale dal 1994 al 2003).

Assieme a Beniamino Rosati, Corrado Marciani, Antonino Di Giorgio ed altri, condusse l’opposizione popolare all’insediamento dell’industria petrolchimica in Valdisangro e la battaglia per la salvaguardia dell’abbazia di San Giovanni in Venere. Ha collaborato con la rivista di etnologia Lares e dal 1972 al 1994 è stato direttore editoriale della casa editrice lancianese Rocco Carabba.

Tra i suoi lavori sul folklore: Il mangiafavole, inchiesta diretta sul folklore abruzzese (1971); Totemajje, viaggio nella cultura popolare abruzzese (1978); Tradizioni Popolari d’Abruzzo (1997). Si è occupato dell’emigrazione abruzzese, cui ha dedicato il volume Cara moglia (1984), oltre che di inchieste e documentari sulle comunità abruzzesi all’estero. Nel 2005 la sua attività di studioso è stata premiata dalla Camera di Commercio di Chieti con il riconoscimento speciale per “Fedeltà al Lavoro e al Progresso”.

 

Introduce: Germana Goderecci

Operatrice culturale

La Resistenza nel teramano – mercoledì 23 luglio ore 21.00

 

 

Costantino Di Sante

Storico

 

Costantino Di Sante è direttore dell’Istituto Storico provinciale di Pesaro-Urbino. Si è occupato della storia della Resistenza, dell’internamento fascista in Abruzzo, dell’occupazione della Jugoslavia, del colonialismo italiano in Libia.

Tra le sue pubblicazioni: Stranieri indesiderabili. Il campo di Fossoli e i “centri raccolta profughi” in Italia (1945-1970) (2001); Nei campi di Tito. Soldati, deportati e prigionieri di guerra italiani in Jugoslavia (1941-1952) (2007); Italiani senza onore. I crimini in Jugoslavia e i processi negati (1941-1951) (2005); Dizionario del Risorgimento (2011).

 

Santo Peli

Storico, Università di Padova

 

Santo Peli, 61 anni, laureato in Lettere, è ricercatore in storia contemporanea dal 1973 presso la facoltà di Scienze politiche di Padova.

Membro del comitato scientifico dell’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), dirige la biblioteca della facoltà di Scienze politiche di Padova. Il suoi interessi principali di studio sono stati la conflittualità operaia tra prima e seconda guerra mondiale e la Resistenza italiana.

 

Coordina: Maria Rosaria La Morgia

Giornalista RAI TRE

 

 

 

 

Alberi di canto e suoni. Musica tra rito, terra e viaggiodomenica 27 luglio ore 21.00

 

 

Carlo Di Silvestre

Entomusicologo

 

Nato a Pineto (Te) nel 1962, dal 1984 svolge attività di ricerca etnomusicologica. Nel 1988 ha conseguito la laurea in Musicologia al DAMS di Bologna con la tesi di ricerca “Tradizioni musicali nella bassa valle del Vomano”.

Nel 1998 ha fondato il gruppo di riproposta Il passagallo che divulga con concerti e seminari il repertorio abruzzese. Nel 2008 ha progettato e realizzato per la Regione Abruzzo ed il Comune di Pineto il Museo C.E.d’A.  (Centro Etnomusicologico d’Abruzzo) coordinandone tutt’ora le visite e le attività (seminari, laboratori e ricerche). È infine socio fondatore nel 2009  dell’IITM (Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo) per la sezione italiana, associazione per la promozione delle culture europee e mediterranee.

In questi venticinque anni di ricerca sul campo in Abruzzo ha raccolto un’imponente documentazione che comprende diecimila minuti di registrazioni audio, cinquanta video e duemila diapositive, in parte   pubblicata nella Collana di Etnomusicologia Abruzzese.

 

Introduce: Germana Goderecci

Operatrice culturale

 

 

 

 

 

 

 

Lupi, santi, serpenti e serparimartedì 29 luglio ore 21.00

 

 

Adriana Gandolfi

Ricercatrice etnografica

 

Adriana Gandolfi svolge attività di ricerca e documentazione etno-antropologica per il territorio abruzzese e molisano. Ha operato a lungo nel Museo delle genti d’Abruzzo, dove si è formata come professionista partecipando attivamente alla sua realizzazione. È Socia dell’A.I.S.E.A.(Associazione Italiana Scienze Etno-Antropologiche) e socia fondatrice della S.I.M.B.D.E.A. (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici). Collabora con università ed enti diversi in progetti legati alla promozione ed allo sviluppo dell’identità culturale del territorio e ha curato l’allestimento di mostre ed esposizioni dedicate alle espressioni artistiche dell’artigianato d’eccellenza

Attualmente lavora presso l’Agenzia di promozione culturale della Regione Abruzzo nella sede di Pescara, dove coordina le attività dell’Osservatorio per i Patrimoni culturali e demo-etno-antropologici.

Tra i suoi campi di ricerca figurano il teatro popolare, l’oreficeria, le tradizioni alimentari, il mondo magico e la religiosità, l’artigianato artistico.

Ha ricevuto il “Premio Scanno” per la sezione delle “Tradizioni popolari” nel 1999.

 

Introduce: Antimo Amore

Giornalista RAI TRE

 

 

 

 

 

 

 

Oltre l’Abruzzo. Le tradizioni popolari del Salentodomenica 3 agosto ore 21.00

 

 

Eugenio Imbriani

Antropologo, Università di Lecce

 

 

Eugenio Imbriani insegna Antropologia culturale presso l’Università del Salento al Dipartimento di Beni culturali dal 2000; in precedenza, dal 1989, è stato in servizio presso l’Università della Basilicata. I suoi interessi e la sua attività di ricerca sono orientati allo studio del folklore, ai temi della cultura popolare, della scrittura etnografica, ai rapporti tra memoria e oblio nella produzione dei patrimoni culturali e dei discorsi sulle identità locali.

 

Introduce: Germana Goderecci

Operatrice culturale

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