Abruzzo

Riparte il progetto dell’inceneritore ad Avezzano Il WWF invoca trasparenza e partecipazione

Riparte il progetto dell’inceneritore ad Avezzano

Il WWF invoca trasparenza e partecipazione

Chiesti gli atti della riunione in prefettura a L’Aquila

È in ballo il diritto alla salute di migliaia di cittadini

Da recenti notizie di stampa si è appreso di una non meglio definita ripresa dell’iter approvativo del progetto di realizzazione di una centrale termoelettrica a biomasse della potenza termica di circa 93 MWT  ad Avezzano – Borgo Incile, la cui realizzazione dovrebbe costituire la tappa principale, se non unica, della riconversione dello zuccherificio di Celano, chiuso alcuni anni fa.

Il WWF Abruzzo esprime tutte le proprie perplessità sulle modalità di ripresa di un iter sul quale pendono, ad oggi, ben tre ricorsi dinanzi al Tar – uno dei quali promosso dalle Associazioni ambientaliste unitamente a molti cittadini dei Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi. Manifesta inoltre grande preoccupazione per l’evidente tentativo di ‘forzare’ il procedimento amministrativo sul progetto anche attraverso l’inopinata nomina – si legge sulle cronache – del Prefetto dell’Aquila quale commissario ad acta, nomina avvenuta non si comprende per l’esercizio di quale potere sostitutivo, in luogo di quale Autorità inadempiente e per disposizione di chi.

Il WWF ribadisce con forza la propria totale contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore, che sarebbe disastroso per l’ambiente e per la salute dei cittadini del Fucino e della Marsica, senza nulla apportare in termini di benefici economici diffusi.

Il WWF ha già provveduto, per mezzo della propria Struttura marsicana, ad inoltrare le dovute richieste di accesso agli atti alle Autorità interessate per prendere esatta cognizione di quanto riferito dalla stampa. È necessario infatti, più che mai in una vicenda delicata come questa in cui è in gioco il diritto alla salute di migliaia di cittadini, un processo partecipativo ampio a beneficio delle popolazioni interessate, da realizzarsi attraverso un percorso trasparente, nel rispetto delle normative in essere, dei poteri e delle competenze di ognuno e delle recenti pronunce della giurisprudenza comunitaria e nazionale.

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