Teramo e Provincia

Associazione Parrocchia dell’Immacolata di Alba Adriatica via Certosa, presenta Note d’organo 2011 Direttore Artistico: Marco Palladini

Associazione Parrocchia

dell’Immacolata

Alba Adriatica via Certosa

Note d’organo 2011

Direttore Artistico: Marco Palladini

Progetto definitivo

FOTO: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2261680435977.120915.1667432035&type=1

L’Associazione Parrocchia dell’Immacolata opera con notevole successo di pubblico e di critica nella promozione di eventi culturali connessi con la musica colta. Particolare attenzione è dedicata alla musica sacra, dove l’associazione si è resa protagonista dell’organizzazione di cicli di concerti musica corale, che hanno avuto una vasta eco anche sulla stampa specializzata per l’alto livello qualitativo degli eventi.

Ora con la costruzione del nuovo organo monumentale nella Chiesa dell’Immacolata in Alba Adriatica (TE) si vuole estendere l’azione della vita associativa anche alla musica organistica.

Rintracciare strumenti adatti a questo scopo è stato uno dei problemi organizzativi che hanno maggiormente intralciato l’effettuazione di questo tipo manifestazioni, infatti, pur essendo la provincia di teramana ricca di organi, questi sono inadeguati alla esecuzione di pezzi da concerto che non siano di musica antica italiana; si tratta, per la maggior parte dei casi, di piccoli strumenti antichi di scuola italiana, realizzati alla fine dell’800, limitati sia nella composizione fonica, sia nel numero dei tasti e dei pedali.

L’organo monumentale, che in questi giorni è stato collocato nella Chiesa parrocchiale dell’Immacolata, ha indotto codesta associazione ad elaborare un progetto per una serie di concerti d’organo di altissimo profilo, poiché finalmente anche in provincia di Teramo si ha la possibilità di usufruire di uno strumento di prestigio tale da poter ospitare questo tipo di eventi.

La manifestazione, che avrà per titolo “Note d’Organo 2011”, si propone di diventare un punto di riferimento nella esecuzione di musica per organo grazie all’esperienza accumulata dall’Ass. Symphonia nella preparazione e gestione di questi eventi, e agli artisti italiani e stranieri di fama internazionale che saranno inclusi nel cartellone, i quali potranno esibirsi nel nostro territorio avendo a disposizione uno strumento (unico in provincia di Teramo per la composizione fonica, la trazione meccanica a tre tastire) che permetta di ospitarli degnamente.

Il periodo di svolgimento della manifestazione sarà nei mesi di maggio e giugno 2011, i singoli concerti avranno all’incirca cadenza bisettimanale.

La direzione artistica è affidata al M°Marco Palladini per l’affidabilità con cui, da anni, svolge tale mansione in parecchie rassegne e manifestazioni organistiche.

Il cartellone è stato così composto:

il M°Olivier Latry organista titolare della Cattedrale di Notre Dame di Parigi (F) il M° Massimo Nosetti organista titolare nella Cattedrale di Torino, il M° Francesco Di Lernia, esponente di rilievo europeo nella musica per organo italiana, il M°K.Schnorr organista titolare della Cattedrale di Friburgo (D), il M° Walter D’Arcangelo organista titolare presso la Cattedrale di San Giustino a Chieti, ed i Mi Berrè e Palladini titolari di cattedre di organo presso conservatori ed istituti di alta cultura musicale.

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Fede e musica nel tempio di Dio

LA GRANDE MUSICA DEVE TORNARE NELLE CHIESE…….. Così  esordiva il Card. Ravasi alla Sagra Musicale  Umbra di Perugia in questo scorcio del mese di Settembre.

Un divorzio da “sanare” annotava il giornalista intervistatore. In sintesi il Card. Ravasi  esortava a riprendere il cammino  verso una collaborazione ed una presenza tra la musica e la fede Il dialogo deve riportare la musica ad interpretare la fede. Dalla divaricazione delle strade sia la musica sacra che la musica laica hanno continuato ad esaurirsi in livelli degradanti ed infruttuosi.

In questo dialogo da ricostruire la musica sacra deve accompagnare i testi biblici e religiosi  per una esperienza divina e trascendente. La committenza alla musica da parte della Chiesa deve tornare all’animazione del tempio anche con la dimensione strutturale.

Perciò  la nostra comunità della parrocchia  Immacolata ha voluto consegnare  alla storia un’aula liturgica  arricchita di quella sonorità ed armonia che conduce a Dio. La Provvidenza attraverso le  mani di un grande  benefattore ci ha dato questa possibilità e noi siamo lieti di affidare questo dono ai posteri.

Tutti quelli che loderanno Dio elevandosi a Lui con l’espressività di questo organo monumentale si ricorderanno di noi, comunità credente della Contrada di Basciani in Alba Adriatica.

Don Ezio Mascella parroco

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Da un incontro fortuito… al compimento di un’opera.

Ricordo bene la domenica di marzo del 2009 in cui per la prima volta entrai nella bella Chiesa dell’Immacolata, da pochi mesi inaugurata. Ero stato invitato per un concerto all’interno di una rassegna per cori polifonici, e, nell’incontrare il parroco, non sapevo chi fosse, per esprimergli la mia soddisfazione per la sensibilità dimostrata verso l’arte musicale nel farsi promotore dell’iniziativa, mi trovo davanti Don Ezio Mascella, ed allora tutto fu chiaro: ci conoscevamo già con Don Ezio, per aver frequentato assieme alcuni incontri diocesani sulla liturgia, e fin dai primi istanti, avevo avuto contezza della sua poderosa cultura e profonda sensibilità verso le arti tutte e verso la musica in particolare. A concerto concluso mi permisi di scherzare con il parroco sostenendo che la costruzione della chiesa era terminata ma che per concludere l’opera mancava ancora l’organo a canne, e lui mi stupì dicendo – Ci avevo già pensato ma devo ancora trovare la persona giusta per mandare avanti questo progetto. –

Nacque quel giorno un sodalizio tra me e Don Ezio che ci avrebbe portato, a questa giornata così importante.

Nelle poche e decisive riunioni preliminari che si tennero nelle settimane seguenti al primo incontro fortuito, si stabilì la posizione dell’organo nell’aula assembleare, la dimensione e l’importanza dello strumento e di conseguenza la fonica: si voleva uno strumento che fosse di sostegno alle attività liturgiche della parrocchia ma che, al contempo, fosse in grado di supportare un’attività concertistica e musicale tale da promuovere un progetto culturale ben più ampio, di cui il territorio potesse usufruire e quindi trarne appieno tutti i vantaggi.

Ormai il progetto aveva dei contorni precisi e degli obiettivi ben delineati, per cui si doveva compiere la prima e fondamentale tappa del percorso, la scelta della Bottega di Arte Organaria che avrebbe dovuto realizzare lo strumento, la preferenza è andata alla ditta di Ponziano Bevilacqua di Sulmona, che, oltre a possedere le competenze necessarie ed a presentare tutti i requisiti tecnici richiesti dal progetto, vantava una felice collaborazione avuta con il parroco, quando negli anni ottanta realizzò a Firenze, nella cappella del collegio dove Don Ezio era docente, l’organo, sul quale ancora oggi si svolge una notevole attività concertistica.

Compiute le scelte fondamentali iniziò la concretamente la costruzione dello strumento, che, naturalmente, non è stata priva di difficoltà realizzative, e quando si sono presentate divaricazioni, tra l’organaro e la mia persona, investita dell’onere di curatore del progetto, le scelte sono state compiute in un contesto di massima franchezza e comunque sempre nell’interesse della resa ottima dello strumento.

Un ringraziamento caloroso va alla Fondazione Tercas che intuendo le possibilità dello strumento gli ha “dato vita” finanziando la stagione concertistica, di altissimo profilo artistico, che seguirà nei prossimi mesi e vedrà susseguirsi all’organo artisti di fama conclamata al livello internazionale.

Il cammino è stato lungo e il percorso, impervio, per certi versi non ancora concluso, ha regalato e, sono sicuro, continuerà a regalare molte soddisfazioni, al parroco, ai molti volti della Parrocchia dell’Immacolata e alla comunità Albense tutta.

M° Marco Palladini

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Olivier LATRY

Olivier Latry è considerato uno dei più importanti organisti della sua generazione, non soltanto in Francia ma sulla scena internazionale. Dopo aver iniziato i suoi studi musicali a Boulogne-sur-Mer, dove è nato nel 1962, entra nella classe d’organo di Gaston LITAIZE, al Conservatorio Nazionale della Regione di Saint-Maur en 1978.

Professore d’organo dal 1983 all’Istituto Cattolico di Parigi, poi al CNR di Reims, succede al suo maestro Gaston LITAIZE al CNR di Saint-Maur nel 1990. Nel 1995 è nominato professore d’organo al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi, al fianco di Michel BOUVARD.

Titolare del grande organo della Cattedrale di Meaux dal 1981 al 1985, è nominato per concorso, a 23 anni, titolare dei prestigiosi grandi organi di Notre-Dame di Parigi, succedendo a Pierre COCHEREAU. Egli svolge sempre questa attività con Philippe LEFEBVRE e Jean-Pierre LEGUAY.

Olivier LATRY svolge un’intensa attività di concertista che lo ha portato ad esibirsi in più di 50 Paesi nei 5 Continenti. Senza mai volersi specializzare in un repertorio preciso, si considera l’ambasciatore della musica francese dal XVII° al XX° secolo, musica che si impegna a far vivere parallelamente all’arte dell’improvvisazione. Egli mostra, inoltre, una particolare predilezione per le musiche del nostro tempo. Ha, infatti, partecipato alla creazione di opere di numerosi compositori contemporanei, tra i quali Thierry ESCAICH e Jean-Louis FLORENTZ. Ha anche realizzato un importante lavoro su Olivier MESSIAEN che si è concluso nel 2000 con un’esecuzione integrale delle opere d’organo a Parigi, Londra e New York, e con la registrazione della suddetta esecuzione a Notre-Dame per l’Etichetta Deutsche Grammophon. È coautore, con Loïc Mallié, di un libro intitolato «L’opera d’organo di Olivier Messiaen», pubblicato nel 2008 da Carus-Verlag.

La sua discografia comprende anche opere di Bach, Mozart, Schumann, Widor, Vierne, Duruflé. Tra le più recenti realizzazioni un disco di trascrizioni, «Midnight at Notre-Dame» (DGG), una monografia di Franck («In spiritum» – DGG), il Concerto di Poulenc e la Toccata Festiva di Barber con l’orchestra di Philadelphia (Ondine), e la Symphonie concertante di Jongen con l’orchestra di Liegi (Cipro).

La sua opera in favore dell’organo gli ha permesso di vincere il Premio della Fondazione Cino e Simone Del Duca, che gli è stato ufficialmente consegnato nel novembre del 2000 sotto la cupola dell’Istituto di Francia. Egli ha, inoltre, ricevuto nel Regno Unito il «Fellowship Honoris Causa» dalla «North and Midlands School of Music» nel 2006, dal «Royal College of organists» nel 2007, dal «National College of Music and Arts» di Londra e ha conseguito un Dottorato all’Università McGill di Montréal nel 2010. Durante un concerto a New York, nell’aprile 2009, l’American Guild of Organists gli ha conferito il titolo di «International performer of the year».

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Elenco manifestazioni

Note d’Organo 2011

30 settembre – Chiesa dell’Immacolata      Concerto di inaugurazione del nuovo organo monumentale

Olivier Latry – organo

Organista titolare della Cattedrale di Notre Dame in Parigi

musiche di Bach, Mozart, Schumann, Dupré

14 ottobre – Chiesa dell’Immacolata          Concerto d’Organo

Massimo Nosetti – organo

Organista titolare della Cattedrale “San Giovanni Battista” di Torino

musiche di Buxteude, Bach, Bossi

28 ottobre – Chiesa dell’Immacolata          Duo Organo Sax

Giamila Berrè – organo Vincenzo Cerasa – sax

musiche di Bach,Corelli,Liszt

12 novembre – Chiesa dell’Immacolata      Concerto d’Organo

Klemens Schnorr– organo

Organista titolare della Cattedrale di Friburgo (D)

musiche di Bach, Buxteude, Liszt

25 novembre – Chiesa dell’Immacolata      Concerto d’Organo

Marco Palladini – organo musiche di Bach, Brosig, Franck

8 dicembre – Chiesa dell’Immacolata         Concerto d’Organo e Ottoni

Tarcisio Battisti – organo

Mario Caldonazzi – tromba

Fabio Mattivi – trombone

musiche di Haendel, Purcell, Rota

23 dicembre – Chiesa dell’Immacolata       Concerto d’Organo

Walter D’Arcangelo– organo musiche di Buxteude, Bach, Bossi

5 gennaio 2012 – Chiesa dell’Immacolata   Concerto d’Organo

Francesco Di Lernia – organo musiche di Bach, Corelli, Buxteude

La Direzione Artistica: M° Marco Palladini

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Genesi di un progetto

Quando si deve inserire un organo in una chiesa il dilemma principale, al quale un progettista si trova dinanzi, è come considerarlo: un semplice elemento di arredo che ora c’è domani non si sa o come qualcosa che completa la composizione dell’aula assembleare?

Da un punto di vista prettamente formale si è inclini a pensarlo come un corredo, qualche volta alla stessa stregua dei banchi, utile ma non indispensabile.

Tuttavia bisogna pensare che la musica contribuisce ad elevare la qualità delle celebrazioni e l’organo a canne, come raccomandato dal Concilio Vaticano II, è lo strumento più adatto alla Liturgia, pertanto non può assolutamente essere considerato elemento di arredo ma piuttosto un completamento della chiesa stessa.

L’organo, per chi progetta ha una doppia valenza perché deve rapportarsi su due fronti, uno musicale e di conseguenza con i fedeli che partecipano al culto, l’altro estetico e con l’edificio chiesa.

Partendo da questa idea si sono tracciate le prime linee guida considerando sia il progetto fonico nella sua interezza, sia le scelte compositive già fatte nella realizzazione della chiesa.

Lo strumento musicale è stato diviso in due parti, una superiore ed una inferiore, così da non interrompere la serie di stazioni della Via Crucis. La parte sottostante è molto lineare e suddivisa a sua volta in due porzioni, in una delle quali è stata alloggiata la consolle. Alla rigida composizione razionale della parte inferiore, invece, fa da contraltare la ricerca prospettica della “mostra” superiore. L’andamento delle canne in stagno crea un effetto di allontanamento che evita di rendere il prospetto sovrastante eccessivamente incombente. Il tutto è raccordato da tre grandi canne in rame che al lato dell’organo riuniscono idealmente i due elementi dello strumento musicale.

Arch. Emidio Calvarese

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11 lustri in compagnia degli organi

La commessa di un nuovo organo a canne, specialmente se lo strumento è di grandi dimensioni, è sempre motivo di grande orgoglio per la Bottega, che ormai da cinquantacinque anni opera nel campo organario, di cui venti in una indimenticabile e preziosa collaborazione con mio padre Eligio, maestro organaro e fondatore della stessa.

Allo stesso tempo, l’assunzione di un tale impegno fa sì che, ad un primo momento di gioia, subentri la grande responsabilità nella scelta della tipologia dello strumento da realizzare. In questo caso si è trattato di un grande organo da inserire in uno spazio assai limitato, tra l’altro condizionato dalla presenza di due stazioni della Via Crucis che non hanno permesso la realizzazione della trasmissione totalmente sospesa.

Confesso, poi, che una strana ed indecifrabile tensione emotiva si impossessa di me quando lavoro ad uno strumento destinato in una Chiesa della mia terra. Una tensione positiva che mi consente di dare il meglio di quanto in più di mezzo secolo io abbia potuto imparare.

L’organo è stato voluto dal parroco Don Ezio Mascella, che di cuore ringrazio per la scelta; un mio particolare pensiero va anche al compianto Guido Mascarini, persona squisita, al quale con commozione riconosco un ruolo  decisivo nella realizzazione dell’opera : non potrò mai dimenticare la sua commozione all’atto finale dell’accordo.

Quest’organo non inaugura nella sue linee uno stile nuovo ma prosegue uno sviluppo di esperienze iniziate da molti lustri.

L’organo è dotato di tre tastiere di 61 tasti e pedaliera di 30 pedali, 39 registri sonori, tremolo per la terza tastiera ed un totale di 6 unioni tra le tastiere e tra tastiere e pedaliera per un totale di circa duemilacinquecento canne. La facciata si presenta in due ordini sovrapposti : in basso le canne si sviluppano con un disegno asimmetrico incorniciando la consolle che risulta decentrata rispetto al corpo dell’organo mentre l’ordine superiore è simmetrico con canne degradanti verso il centro con una cuspide centrale; ai lati sono presenti le prime sei grandi canne in rame del registro di Principale 16′ della pedaliera disposte in due gruppi da tre a destra e a sinistra della cassa. La cassa dell’organo è in legno di rovere mentre le tastiere sono in bosso nei tasti diatonici ed in palissandro per i cromatici; i pomelli dei registri sono in palissandro tornito con dicitura incisa.

Ho anche creduto in questo mezzo secolo abbondante di attività, contravvenendo, a non insignificanti motivazioni di carattere finanziario, che il pregio dei materiali non fosse soltanto un momento da relegare alla sfera del decoro esteriore.

Mi è piaciuto, piuttosto, pensare che, essendo l’organo, più di ogni altro strumento, una “creatura” dell’autore, non si può con leggerezza concedersi semplificazioni o soluzioni che tendano a ridurre i costi, non saprei concepire uno strumento nato da uno sforzo creativo esaltante ed entusiasmante con particolari ed accessori che non siano in sintonia col pregio degli esiti fonici.

Lo strumento di Alba  è stato realizzato con il sistema a trasmissione meccanica per le tastiere e pedale ed elettrico per i registri.

Un sistema elettronico dotato di tastierino numerico permette all’organista di gestire facilmente la memorizzazione e il richiamo di 1000 memorie di combinazione dei registri necessarie per permettere l’esecuzione del vasto repertorio organistico.

È fuor di dubbio che il sistema meccanico di trasmissione, provvidenzialmente tornato in auge con forza in questi ultimi due decenni, compie il miracolo di creare, attraverso il contatto diretto tra le dita (e la sensibilità) dell’esecutore e i sistemi di alimentazione delle canne dell’organo, un rapporto strettissimo tramite il quale è possibile partecipare attivamente alla “creazione” del suono di ogni singola canna.

Una simbiosi creata da riporti, snodi, da sapienti confluenze di colonne d’aria ottenute in virtù di secolari ricerche tese a realizzare un sempre più stretto contatto tra l’esecutore e lo strumento.

Il maestro organaro, dal canto suo, infonde la sua cifra inconfondibile anche attraverso il momento cruciale dell’intonazione, compiendo dunque una sorta di operazione dal fascino arcano. Il tutto perché l’organista possa, attraverso le sue intenzioni artistiche, offrire le sue “letture” di una produzione poderosa ed esaltante.

Il nuovo organo, che per la sua mole ha comportato 16 mesi di lavoro svolto dal titolare unitamente a qualificate maestranze della Bottega, è senz’altro uno strumento validissimo sia per il decoro ed il prestigio delle funzioni religiose ma anche, grazie alla sua ricca composizione fonica, adattissimo ad esecuzioni concertistiche di livello altissimo. L’intonazione porta una impronta personale da ricercare in un contesto religioso ed in una spiritualità interiore non definibile ma che diventa reale ed emotivamente significativa all’ascolto.

L’organo meccanico della Chiesa di Alba è anche il segno della piena maturità di una Bottega che, se mi è consentito, racconta anche la vita di un organaro innamorato del suo lavoro e delle sue radici ed è per questo che nel tempio dell’Immacolata con le figure dei musicisti che andranno a dare vita alle pagine immortali della letteratura organistica, mi piace immaginare quella, sorridente e compiaciuta di mio padre Comm. Eligio Bevilacqua, maestro  organaro e galantuomo.

Torre dei Nolfi, 9 settembre 2011

Maestro Organaro

Ponziano Bevilacqua

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ALBA ADRIATICA (TE)

CHIESA DELL’IMMACOLATA

NUOVO ORGANO “PONZIANO BEVILACQUA”

CARATTERISTICHE TECNICHE

Sistema di trasmissione meccanico per i manuali e la pedaliera, elettrico per i registri; meccanica sospesa per i manuali; somieri a tiro, con registri a stecca e canale per tasto.

Composizione

Tre tastiere di 61 note (do-do)

Pedaliera     di 30 note (do-fa)

I Tastiera-Positivo aperto

1-    Principale              8′

2-    Ottava                   4’

3-    XV                       2’

4-    XIX                      1’1/3

5-    Cimbalo 3F

6-    Flauto matese        8’

7-    Flauto in VIII         4’

8-    Voce Umana 8′

9-    Cromorno             8’

II Tastiera-Grand’Organo

10-   Bordone               16’

11-   Principale              8’

12-   Ottava                   4’

13-   XV                       2’

14-   Mixture 4-5 file

15-   Sesquialtera 2 F

16-   Bordone               8′

17-   Flauto a camino     8’

18-   Flauto aperto         4’

19-   Tromba                 8’

III Tastiera-Organo in cassa espressiva

20-     Principale              4’

21-     Forniture      4/5 F

22-     Bordone                8’

23-     Flauto a Cuspide    4’

24-     Nazardo                2’2/3

25-     Flauto arguto         2

26-     Terza                    1’3/5

27-     Viola                      8’

28-     Vox languens          8’

29-     Oboe                    8’

Tremolo

Pedale

30-     Principale               16’

31-     Ottava                      8’

32-     XV                          4’

33-     Bordone                16’

34-     Tappato                   8’

35-     Flauto in selva          4’

36-     Basso                       8’

37-     Fagotto                 16’

38-     Tromba                    8’

39-     Tromba                    4’

Unioni

-I al Pedale -I al II Manuale
-II al Pedale -III al II Manuale
-III al Pedale -III al I Manuale

Pistoncini

1-      Fissatore

2-      Tasto al Pedale I

3-      Tasto al Pedale II

4-      Tasto al Pedale III

5-      III-I

6-      III-II

7-      I-II

8-      Sequencer

9-      Sequencer +

10-     TUTTI

11-     Annullatore registri

12-     Reset

Pedaletti (a pistone reversibile)

—       Staffa per il crescendo

—       Staffa per l’espressione

Sequencer –

Sequencer +

I-P

II-P

III-P

III-I

III-II

I-II

TUTTI

Accessori

-Selettore digitale per 1000 combinazioni aggiustabili a tastierino numerico.

-Display digitale con indicazione crescendo e banco di memoria

-Lampade illuminazione leggio e pedaliera

-Panca per l’organista regolabile

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30  Septembre 2011

ALBA  ADRIATICA

Johann-Sebastian BACH (1685 – 1750) :

Toccata et Fugue en Ré mineur   BWV 565

Choral « Nun komm, der Heiden Heiland »   BWV 659

Wolfgang-Amadeus MOZART (1756 – 1791) :

Fantaisie en Fa mineur   KV 608

Robert SCHUMANN  (1810 – 1856) :

Etude en canon en La bémol Majeur

Jehan ALAIN  (1911 – 1940) :

Litanies

Jean LANGLAIS (1907 – 1991) :

Cantilène

(extrait de la « Suite Brève »)

Gaston LITAIZE  (1909 – 1991) :

Scherzo

Marcel DUPRÉ  (1886 – 1971) :

Prélude et fugue en sol mineur  op. 7

Olivier LATRY (né en 1962) :

Improvisation

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