Cultura & Società

Pescara. “INTO THE BLUE” AL CINEMA CIRCUS DI PESCARA DAL 16 AL 22 LUGLIO

15 luglio 2010

DOPO IL SUCCESSO AL FESTIVAL DEL DOCUMENTARIO D’ABRUZZO

“INTO THE BLUE” AL  CINEMA CIRCUS DI PESCARA DAL 16 AL 22 LUGLIO

Dopo aver vinto il Premio Internazionale Emilio Lopez come miglior documentario per la sezione “Abruzzo Doc” all’ultimo Festival del documentario d’Abruzzo – che si è svolto a Pescara lo scorso giugno – il film “Into the blue” sarà proiettato da venerdì 16 a giovedì 22 luglio presso il Cinema CIRCUS

del Forte a Pescara.

In particolare, venerdì 16 luglio alle 20,30 si terrà una proiezione in anteprima del film, con la partecipazione in sala del produttore e cosceneggiatore Marco Lombardi di Grillo Film e altri componenti del cast.

Girato dal promettente regista, fotografo e sceneggiatore aquilano Emiliano Dante, “Into the blue” (Italia, 2009, 75’) è una docu-fiction che ci racconta la tragedia del terremoto “senza cadere nello sterile documentarismo ma restituendoci il dolore della popolazione e dell’autore stesso in una dimensione immaginaria di notevole valore”, come riportato nella motivazione per la vittoria del Festival del documentario d’Abruzzo.

Dopo il disastroso terremoto del 6 aprile, Emiliano, Valentina, Paolo, Elisabetta, Stefano e Alessio vivono nella tendopoli di Collemaggio. Uno cerca di fare il regista, ad alcuni piace suonare, altri ancora vorrebbero essere attori. Così le loro storie reali – di persone per le quali la condizione della tendopoli è diventata anche un simbolo della precarietà esistenziale – si mescolano ad altre immaginate, che reinventano le possibilità ed i rapporti. Queste persone si trasformano dunque in (sei) personaggi in cerca di passioni reali, nonostante il mondo di fuori – i media innanzitutto – abbia (voyeuristicamente) assegnato loro due soli ruoli: a volte di vittime inconsolabili, a volte di prigionieri.

“Contrariamente a quanto si potrebbe pensare” afferma il regista Emiliano Dante “e nonostante a diversi mesi dal sisma la nostra situazione sia ancora dura e difficile, la tendopoli è stata un luogo fortemente creativo: l’assenza di muri, di porte e di ‘oggetti’ ha inevitabilmente portato all’incontro, al confronto e alla scoperta. Le stesse musiche del film sono state composte da tutti noi proprio all’interno della tendopoli. Forti di questo spirito abbiamo cercato di auto-rappresentarci con ironia, invece che in maniera patetica o piagnucolosa, consapevoli che “Into the blue” è una docu-fiction, cioè una sorta di adattamento a una catastrofe naturale”.

Press-book e foto scaricabili da:

http://www.grillofilm.it/Film.html

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