Un teramano nel paese del dragone
Daniele Pompetti ideatore di giochi da tavolo
Di Walter De Berardinis
Shanghai (Cina). Abbiamo incontrato un giovane talento teramano che vive e lavora in Cina, si chiama Daniele Pompetti, classe 76, nativo di Teramo, che si divide tra Teramo e Mosciano Sant’Angelo (TE) quando è in Italia, mentre la sua attuale residenza è nella città di Shanghai (Cina). Nel 2005 si laurea in Scienze della Comunicazione a Teramo, ma nel frattempo si diletta come critico cinematografico, giornalista, pubblicitario e realizza anche alcune produzione audio/video. Poi, dal 2006 ad oggi, ha sviluppato e investito nel mondo dei giochi da tavolo. Co-organizzatore di Meeting degli Autori di Giochi; IDG^3 e poi un susseguirsi di pubblicazioni su Focus Giochi & Enigmistica e Focus Brain Trainer – Pubblicazione Giochi di Logica. Nei suoi primi viaggi in oriente conosce e poi sposa l’attuale moglie, con cui ha fondato la PLAN PLAY – Jinan Plan Play Co.,LTD, di cui l’amministratore delegato è Bei Bei Han (www.bgplanplay.com). L’azienda nasce a Jinan nel marzo 2010 da un idea di entrambi i coniugi. La pluriennale esperienza nel campo del design, produzione e distribuzione dei giochi da tavolo, giocattoli, giochi educativi, libri per bambini e pachinko nei mercati europei e giapponesi li hanno spinti ad avviare, con immensa fiducia, un‘azienda che possa offrire, ai propri clienti, prodotti ludici di qualità. Hanno attivato la pubblicazioni di giochi di carte, in prima edizione direttamente in lingua cinese e hanno puntato sul game design europeo, oltre alle doti artistiche degli illustratori cinesi e alla qualità dei materiali dei più noti giochi di fabbricazione tedesca, fornendosi dalle più illustre ditte cinesi esportatrici.
Cosa offre la tua azienda in termini di prodotti?
Il nostro impegno è quello di offrire ad ogni mercato, di riferimento, prodotti ludici in lingua; mantenendo inalterati gli standard qualitativi dei prodotti e dei servizi offerti, come: Pubblicazione di giochi, Game Design Studio, Siluppo Prodotti, Agente Illustratori, Agente Game Designer, Agente Export Europa per una Ditta di Prodotti in Cartotecnica Cinese, Ricerca Fornitori, Distribuzione in Cina Mainland, Agenzia Vendita Cina Mainland/Taiwan/Hong Kong, Consulenza Marketing su Cina Mainland, Traduzioni in Lingua Cinese Semplificato e Tradizionale. L’azienda è registrata nella provincia dello Shandong, ma per comodità e opportunità di business viviamo e lavoriamo a Shanghai.
Daniele come sei arrivato in Cina?
Per amore del lavoro e poi dell’attuale mia moglie. Infatti, la mia compagna e anche amministratrice dell’azienda è di nazionalità cinese, ed avendo avuto anche lei esperienze lavorative nell’ambito dei giochi, però in Giappone, abbiamo deciso di sfruttare i nostri trascorsi lavorativi e l’opportunità data dalla sua nazionalità per approdare in un mercato in forte crescita.
Come mai hai deciso d’investire in questo paese? Cosa ti spinge a farlo?
Esclusivamente una questione di opportunità e di numeri. Nel 2007 in Cina è esplosa la mania del gioco da tavolo, ad oggi ci sono oltre 500 Boardgame Bar nella sola Shanghai e le previsioni degli operatori sostengono che non sia solo una moda, ma che continuerà a crescere ancora.
I giocattoli fabbricati in Cina hanno invaso tutto il mercato mondiale, la tua idea funzionerà?
Nel panorama ludico mondiale si stanno affermando diversi autori di giochi italiani, questi giochi coprono una grande fetta del mercato cinese. Noi siamo convinti di ciò. Ne riparleremo tra un paio danni quando di noi italiani diranno: Pizza, spaghetti, mandolino e giochi da tavolo.
Ti senti un cervello in fuga? Come vedi l’Italia da una realtà in costante crescita?
Assolutamente no! Molte persone hanno ottime idee di business, ma in pochi hanno una situazione che permette loro di partire con 30kg di roba in valigia e la forza d’animo per rischiare tutto. Vedo un Italia congelata da un sistema commerciale che permette pagamenti a 90-120 giorni, tempi troppo lunghi per un piccolo imprenditore che ha la necessità di recuperare l’investimento per avviare nuove produzioni; qui nessuno perde tempo e le transizioni spesso sono immediate permettendo un maggior flusso di cassa. Dal mio punto di vista questa è la più rilevante differenza a favore del mercato cinese, per quanto riguarda il personale gli italiani non hanno rivali nel mondo intero, ecco perchè il Game Design dei nostri primi giochi è esclusivamente Italiano
Walter De Berardinis