Scanno. 24 settembre 2010 allo “Scanno Natura Doc” proiezione del documentario dell’archivio del Festival del documentario d’Abruzzo

ACMA
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In file allegato il programma e logo della Associazione

24 settembre 2010
allo “Scanno Natura Doc”
proiezione del documentario dell’archivio del Festival del documentario d’Abruzzo

“LA BIODIVERSITA’ DEL PARCO DEL GRAN SASSO MONTI DELLA LAGA”
di Fernando Di Fabrizio.



L’Associazione Scanno Natura Doc, in collaborazione con la Fondazione Libero Bizzarri, organizza il Festival del Documentario Naturalistico Italiano “Scanno Natura Doc/Effetto Uomo” che avrà luogo a Scanno dal 23 al 26 settembre 2010.

Il Festival nasce con l’intento di promuovere e approfondire la conoscenza della natura e dell’ambiente e di far conoscere, nello stesso tempo, il riflesso della presenza dell’uomo nell’evoluzione dei paesaggi e delle identità.

Una proposta nata dall’incontro tra un luogo dalle straordinarie valenze naturalistiche e ambientali e una realtà autorevole della ricerca e della promozione del cinema documentario, che vuole stimolare nuovi immaginari e riflessioni sui processi che formano i caratteri di un territorio.


http://www.scannonaturadoc.com/

L’ACMA collabora al Festival del Documentario Naturalistico Italiano “Scanno Natura Doc/Effetto Uomo e Venerdì 24 settembre alle ore 21.00 sarà proiettato il documentario dell’archivio del Festival del Documentario d’Abruzzo “LA BIODIVERSITA’ DEL PARCO DEL GRAN SASSO MONTI DELLA LAGA” di Fernando Di Fabrizio.


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L’Aquila. Sport: L’Aquila-Giulianova 3-1, derby da dimenticare

L’Aquila (AQ). Domenica, 19 settembre  2010, ore 15:00, L’Aquila-Giulianova 3-1, Campionato Nazionale di 2° Divisione Girone “B” – 4° Giornata di andata.

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L’Aquila – Giulianova 3-1

Un derby da dimenticare quello disputato dalla compagine giallorossa.

I primi due gol nel primo tempo. Al 24′ su fallo dal limiti ai danni di Falconieri, batte Galli da calcio di punizione segnando il gol del vantaggio (1-0). Dopo 10 minuti il raddoppio. Al 34′ Falconieri prende la palla per un errore madornale dell’intero reparto difensivo, solo davanti a Merletti segna il secondo gol (2-0).  Al 14′ del secondo tempo, gran gol da fuori area di Galli, già autore della prima rete (3-0). Il gol della “bandiera” arriva al 33′ del secondo tempo, quando Margarita approfitta di un errore della difesa per metterla dentro (3-1). Al termine della gara c’è la “ciliegina” sulla torta con l’espulsione del giuliese Bebeto che da una testata ad Onesti, l’arbitro da due passi estrae il cartellino rosso.

NOTE:
L’AQUILA: Modesti, Cavasinni, Prete, Ruscitti, Garaffoni, Ruggiero, Potenza (dal 31’ del st Giraldi), Onesti, Galli, Falconieri (dal 38’ del st Pietrella) e Perfetti.  Panchina: Testa, Di Francia, Cutrupi, Piccioni, Leccese. Allenatore: Leonardo Bitetto (già ex allenatore del Giulianova)
GIULIANOVA: Merletti, Sosi, Polinesi (dal 9’ del st Mirante), Censori, Faragalli, Zoppetti, Margarita, Pucello, Ndiaye, Rinaldi(dal 9’ del st Croce), D’Angelo (dal 19’ del st Gubinelli). Panchina:Robertiello, Testoni, Bontà, Di Nardo. Allenatore: Cerone

Terna Arbitrale: Mangialardi di Pistoia e Liberti di Pisa e Galeotti di Prato, rispettivamente 1 e secondo assistente

Reti: al 24’ del pt Galli, al 34’ del pt Falconieri, al 16’ del st Galli, al 33’ del st Margarita
Ammoniti: al 32’ del pt Rinaldi, al 19’ del st Sosi, al 29’ del st Margarita, al 44’del st Giraldi
Espulsi: al 45′ del st Bebeto del Giulianova
Angoli: 3 a 2

Recuperi: 1′ nel pt e 5′ nel secondo tempo

Spettatori: circa 1500 con una sparuta rappresentanza ospite




Un teramano nel paese del dragone. Daniele Pompetti ideatore di giochi da tavolo

Un teramano nel paese del dragone

Daniele Pompetti ideatore di giochi da tavolo

Di Walter De Berardinis

Shanghai (Cina). Abbiamo incontrato un giovane talento teramano che vive e lavora in Cina, si chiama Daniele Pompetti, classe 76, nativo di Teramo, che si divide tra Teramo e Mosciano Sant’Angelo (TE) quando è in Italia, mentre la sua attuale residenza è nella città di Shanghai (Cina). Nel 2005 si laurea in Scienze della Comunicazione a Teramo, ma nel frattempo si diletta come critico cinematografico, giornalista, pubblicitario e realizza anche alcune produzione audio/video. Poi, dal 2006 ad oggi, ha sviluppato e investito nel mondo dei giochi da tavolo. Co-organizzatore di Meeting degli Autori di Giochi; IDG^3 e poi un susseguirsi di pubblicazioni su Focus Giochi & Enigmistica e Focus Brain Trainer – Pubblicazione Giochi di Logica. Nei suoi primi viaggi in oriente conosce e poi sposa l’attuale moglie, con cui ha fondato la PLAN PLAY – Jinan Plan Play Co.,LTD, di cui l’amministratore delegato è Bei Bei Han (www.bgplanplay.com). L’azienda nasce a Jinan nel marzo 2010 da un idea di entrambi i coniugi. La pluriennale esperienza nel campo del design, produzione e distribuzione dei giochi da tavolo, giocattoli, giochi educativi, libri per bambini e pachinko nei mercati europei e giapponesi li hanno spinti ad avviare, con immensa fiducia, un‘azienda che possa offrire, ai propri clienti, prodotti ludici di qualità. Hanno attivato la pubblicazioni di giochi di carte, in prima edizione direttamente in lingua cinese e hanno puntato sul game design europeo, oltre alle doti artistiche degli illustratori cinesi e alla qualità dei materiali dei più noti giochi di fabbricazione tedesca, fornendosi dalle più illustre ditte cinesi esportatrici.

Cosa offre la tua azienda in termini di prodotti?

Il nostro impegno è quello di offrire ad ogni mercato, di riferimento, prodotti ludici in lingua; mantenendo inalterati gli standard qualitativi dei prodotti e dei servizi offerti, come: Pubblicazione di giochi, Game Design Studio, Siluppo Prodotti, Agente Illustratori, Agente Game Designer, Agente Export Europa per una Ditta di Prodotti in Cartotecnica Cinese, Ricerca Fornitori, Distribuzione in Cina Mainland, Agenzia Vendita Cina Mainland/Taiwan/Hong Kong, Consulenza Marketing su Cina Mainland, Traduzioni in Lingua Cinese Semplificato e Tradizionale. L’azienda è registrata nella provincia dello Shandong, ma per comodità e opportunità di business viviamo e lavoriamo a Shanghai.

Daniele come sei arrivato in Cina?

Per amore del lavoro e poi dell’attuale mia moglie. Infatti, la mia compagna e anche amministratrice dell’azienda è di nazionalità cinese, ed avendo avuto anche lei esperienze lavorative nell’ambito dei giochi, però in Giappone, abbiamo deciso di sfruttare i nostri trascorsi lavorativi e l’opportunità data dalla sua nazionalità per approdare in un mercato in forte crescita.

Come mai hai deciso d’investire in questo paese? Cosa ti spinge a farlo?

Esclusivamente una questione di opportunità e di numeri. Nel 2007 in Cina è esplosa la mania del gioco da tavolo, ad oggi ci sono oltre 500 Boardgame Bar nella sola Shanghai e le previsioni degli operatori sostengono che non sia solo una moda, ma che continuerà a crescere ancora.

I giocattoli fabbricati in Cina hanno invaso tutto il mercato mondiale, la tua idea funzionerà?

Nel panorama ludico mondiale si stanno affermando diversi autori di giochi italiani, questi giochi coprono una grande fetta del mercato cinese. Noi siamo convinti di ciò. Ne riparleremo tra un paio danni quando di noi italiani diranno: Pizza, spaghetti, mandolino e giochi da tavolo.

Ti senti un cervello in fuga? Come vedi l’Italia da una realtà in costante crescita?

Assolutamente no! Molte persone hanno ottime idee di business, ma in pochi hanno una situazione che permette loro di partire con 30kg di roba in valigia e la forza d’animo per rischiare tutto. Vedo un Italia congelata da un sistema commerciale che permette pagamenti a 90-120 giorni, tempi troppo lunghi per un piccolo imprenditore che ha la necessità di recuperare l’investimento per avviare nuove produzioni; qui nessuno perde tempo e le transizioni spesso sono immediate permettendo un maggior flusso di cassa. Dal mio punto di vista questa è la più rilevante differenza a favore del mercato cinese, per quanto riguarda il personale gli italiani non hanno rivali nel mondo intero, ecco perchè il Game Design dei nostri primi giochi è esclusivamente Italiano

Walter De Berardinis




Convento di Mosciano Sant’Angelo (TE). Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai.

Convento (TE). “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”, questa è una delle frasi più famose de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, frase calzante per una giovane coppia di sposi che mercoledì prossimo si uniranno al Convento dei Santi Sette Fratelli di Mosciano Sant’Angelo (TE) (FOTO: http://www.facebook.com/?ref=logo#!/album.php?aid=75012&id=1667432035&ref=mf).

Lei è la dott.ssa Lidia Ciccarelli, residente proprio nella località del piccolo centro teramano, lui è il tortoretano, Gabriele Barcaroli, ma proprietario di una nota autoscuola a Giulianova lido. Entrambi avevano scelto di sposarsi nella parrocchia della sposa, ma le ultime vicende che hanno coinvolto il Convento dei Frati Minori e quindi l’allontanamento proprio del frate francescano, hanno messo in discussione proprio il luogo del matrimonio. Adesso, a pochi giorni dal rito religioso, i due giovani teramani rischiavano di dovere cambiare la chiesa, ma poi hanno visto che la chiesa e quindi il convento rimarrà aperto. Il loro matrimonio sarà celebrato dal novello Padre Passionista, Matteo Piccioni. “Ci siamo rimasti male – dicono entrambi – ma del resto avevamo scelto già la chiesa di Santa Maria degli Angeli, quindi per noi era impossibile sposare data e luogo del nostro matrimonio. Ci dispiace – concludono i due giovani – che Padre Carmine non ci sia più, del resto ci ha visto “crescere”ed era bello se ci vedeva da sposi quel giorno”. Comunque non tutto andrà a rotoli, visto che le previsioni del tempo danno sole e caldo afoso per mercoledì prossimo, 22 settembre 2010, alle ore 11:00. Agli sposi e alle loro famiglie i rallegramenti della nostra redazione de www.giulianovanews.it

Gli sposi in una manifestazione storica a Tortoreto alto (TE)
Gli sposi in una manifestazione storica a Tortoreto alto (TE)




Teramo. Agnese e Massimiliano Riccitelli scendono in campo per difendere la memoria di Primo Riccitelli

Agnese e Massimiliano Riccitelli scendono in campo per difendere la memoria di Primo Riccitelli

Questa storia nasce tanti anni fa, con i suoi genitori che organizzavano una giornata di festa a Cognoli per ricordare Primo Riccitelli. Il padre si era interessato della risistemazione della statua scomparsa dalla piazza di Sant’Onofrio (Campli) e dell’allestimento del sarcofago, mai realizzato nonostante una delibera del Comune di Giulianova datata 1982. Nel 2005 ha portato avanti i progetti rimasti incompiuti dal suo caro papà, scomparso in quel periodo, con un atteggiamento propositivo ha sentito tutte le realtà legate alle attività musicali del territorio: dal Conservatorio Braga alla Società dei Concerti Primo Riccitelli; dalla Provincia di Teramo al Comune di Giulianova. Solo la Provincia di Teramo e il Comune di Giulianova, hanno aderito insieme all’Orchestra I SINFONICI a questo cammino che si è tramutato nelle manifestazioni pro Riccitelli oramai giunte alla quinta edizione. Nel 2007, grazie al suo interessamento, sono stati ritrovati alla Sonzogno (casa musicale editrice del Maestro) i due atti mancanti di Madonna Oretta. Pur avendo comunicato l’importante scoperta alla Società Primo Riccitelli di Teramo, non è successo nulla. Il primo atto è avvenuto di recente, quando insieme a suo fratello Massimiliano e il marito, Oreste Castagna (regista e attore RAI) hanno deciso che era arrivato il momento di scendere in campo e di lavorare seriamente al ricordo della figura di Primo Riccitelli, fondando l’associazione che tutelasse la figura del Maestro, proponendo una serie di accadimenti di alta qualità culturale utilizzando le energie e le potenzialità artistiche del territorio. Avendo perso contatto con l’Associazione Nuove Armonie di Teramo di Mauro Baiocco e Enrico Melozzi, hanno deciso di lavorare insieme sinergicamente. Insomma un connubio tra due associazioni che porterà i suoi frutti. L’associazione si chiama Famiglia Primo Riccitelli, avrà una sede sul territorio teramano e una a Milano. Per adesso produrrà eventi con artisti locali. Per loro non è più tempo di importare la cultura, ma viceversa, crearla con le potenzialità dei talenti locali. Le sfortunate vicende di Primo Riccitelli devono insegnare che forse è meglio valorizzare gli artisti negli stessi luoghi di nascita. Loro andranno a collocarsi in un territorio “vergine”, in quanto hanno notato che a Teramo non esiste una realtà culturale che dedichi la giusta importanza al Maestro Primo Riccitelli. Tra le iniziative degne di nota, citiamo l’allestimento di un museo a Cognoli; la messa in scena di Madonna Oretta; la creazione in un Orchestra Primo Riccitelli con artisti abruzzesi. E’ già online il sito in via di costruzione www.primoriccitelli.com Loro sanno che sarà un lavoro difficile, in cui la cultura subisce tagli e rallentamenti da parte delle istituzioni pubbliche e private, ma sanno che il gioco di squadra fa la forza, ed hanno già preso contatti con l’Assessore Regionale alla Cultura, il dott. Maurizio Di Dalmazio e il Sindaco di Teramo, il dott. Maurizio Brucchi. Per i “Riccitelli” e per l’Associazione Nuove Armonie sarà una fantastica avventura che intraprendono con gioia senza spaventarsi degli ostacoli che incontreranno. Forti dei loro obiettivi altamente culturali e profondamente sentiti da ognuno di loro.

Chi era Primo Riccitelli

Pancrazio Primo Riccitelli nacque a Cognòli di campli il 9 agosto 1875 e morì a Giulianova il 27 marzo 1941.
Affidato alle cure di uno zio prete in Bellante, vi rimase fino a 10 anni, quando fu mandato al Seminario di Teramo per proseguire gli studi. Qui, invece di seguire l’insegnamento del Maestro di Cappella del Duomo aprutino, si dedicò a un libero studio della musica.
Fuggito dal Seminario, si iscrisse al Liceo musicale di Pesaro diretto da Pietro Mascagni. Nel gennaio del 1896, nonostante avesse superato il limite di età, fu accolto al primo anno di “armonia”; ne uscì nel 1903 con diploma autografo di Mascagni.
Durante il periodo pesarese Riccitelli compose tre atti della Francesca da Rimini di Silvio Pellico, una scena in un atto, Nena, un melodramma in tre atti, Lory, un poema sinfonico per soli, cori e orchestra, Heremus, su testo di Carlo Zangarini, nonché altre romanze, preludi e intermezzi. Nel 1919, congedato dalle armi, ebbe a Milano un contratto regolare dall’impresario A. Laganà, allora Consigliere delegato della Società del Teatro Lirico Italiano, per musicare l’opera in un atto su libretto di Gioacchino Forzano I Compagnacci, che nel 1922 vinse il premio bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione per le opere nuove.
Sempre su libretto di Forzano compose l’opera Madonna Oretta, rappresentata per la prima volta nel 1932 a Roma.
La morte gli impedì di portare a termine il Capitan Fracassa.
Una piccola parte degli autografi è conservata nella Biblioteca Provinciale “Melchiorre Dèlfico” di Teramo.




Giulianova. Circolo Nautico “V.Migliori”: riprendono le attività sociali con le serate tematiche fissate

Salve a tutti Soci e simpatizzanti del Circolo Nautico “V.Migliori” passata l’estate che comunque ha visto il Circolo impegnato in diverse attività, riprendono le attività sociali con le serate tematiche fissate per il 29 Ottobre (argomento metereologia) e per il 26 Novembre (argomento vela). Si rammenta che lo scopo di queste serate è di far incontrare i soci e gli eventuali interessati al fine di mantenere elevato lo spirito sociale che caratterizza e contraddistingue il Circolo stesso. Ogni sabato, come ormai consuetudine, il Circolo offre presso la propria sede un aperitivo aperto a tutti, soci e non. Tra le varie attività svolte dal Circolo ha riscosso molto successo il Progetto VelaScuola promosso dalla FIV che ha interessato gli alunni delle scuole elementari di Giulianova durante l’anno scolastico, gestito dal nostro direttore sportivo Sandro Abbondanza coadiuvato da Filippo Orsini e Giordano Fano, che è proseguito durante il periodo estivo con la Scuola Vela organizzata dal Circolo a cui hanno partecipato circa 30 ragazzi, molti dei quali hanno proseguito e approfondito le nozioni apprese durante lo svolgimento del progetto stesso. Per mantenere vivo il notevole interesse dimostrato dai ragazzi nel periodo della Scuola Vela, le uscite didattiche continueranno durante il periodo invernale la domenica mattina.

Pietro Campanaro




Abruzzo. Parco Nazionale della Costa Teatina: un si poderoso e determinato!!

E’ l’unica risposta possibile a chi, anche nei giorni scorsi a ridosso del Consiglio Comunale di Vasto (che ne sarà uno dei Comuni più importanti), continua ad attaccare, e ad insinuare strumentali dubbi, sulla costituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina e su una sua “convenienza” economica.

Parco Nazionale della Costa Teatina. Basta ormai il nome per scatenare il panico tra amministratori, esponenti politici e operatori economici. Un progetto rappresentato come la fine dell’economia teatina, l’ingessamento di ogni territorio e la nemesi delle attività produttive. Reazioni così forti come non se ne videro neanche quando, ormai diversi anni fa, alcuni “pionieri” denunciarono i rischi della deriva petrolifera della nostra regione. Nei mesi scorsi, lungo tutta il tratto di costa interessato, molti si sono scagliati contro la perimetrazione proposta (si è ancora in attesa di alternative). Alcuni giorni fa a Vasto, a ridosso del consiglio comunale nel quale era prevista una preliminarissima discussione sul Parco, esponenti politici hanno pubblicamente preso posizione contro la realizzazione del Parco chiedendo allarmati se ne sia conveniente la realizzazione. Davanti a queste accuse, strumentali e non supportate dalla realtà dei fatti, una sola è la risposta possibi
le per la società civile e i cittadini che hanno a cuore le sorti di un territorio sempre più devastato: un si poderoso e determinato, che spazzi via ogni strumentalizzazione e demagogia e restituisca vita al futuro.

Il Parco Nazionale della Costa Teatina è un progetto che cerca di trovare gambe per camminare da 16 anni. E da 16 anni si continua ad impedirne la realizzazione. Non è possibile proseguire in questa situazione ancora per molto. Il degrado dei fiumi, l’assalto della diligenza petrolifera, la selvaggia cementificazione, la minaccia di mostri ambientali sempre peggiori (per un porto turistico che non verrà più realizzato, il progetto di un altro s’intravede all’orizzonte) stanno mettendo sempre più a rischio quanto non è stato già devastato e cementificato del territorio vastese e teatino. Impedire ancora la realizzazione del Parco significa consegnare definitivamente alla distruzione il territorio.

Ed appare sconcertante che le resistenze maggiori, e le insinuazioni sulla “convenienza” del Parco, vengano dal “Partito del cemento” (magari cambia qualche volto, ma sostanzialmente le compagini sono le stesse) che ha lottizzato nei PRG, e consegnato a pochi egoistici “appetiti” privati, la costa e il territorio intero. Dopo che si è permesso di distruggere e devastare, si adombrano oggi rischi per l’economia e lo sviluppo legati al Parco. Lo si ribadirà sempre, senza se e senza ma: non esiste nulla di più falso! Il Parco Nazionale della Costa Teatina è l’ultima possibilità che abbiamo di restituire a città come Vasto un futuro. Si scrive Parco Nazionale della Costa Teatina ma si legge futuro. E per chi questo futuro ha a cuore, il Parco sarà occasione di valorizzazione e difesa, di crescita e di sviluppo vero, per tutti e non solo per pochi. E’ quindi il tempo che non si tergiversi più e si decida, una volta per tutte, di sostenere e realizzare il Parco Nazionale de
lla Costa Teatina, frenando la speculazione e la cementificazione, abbandonando posizioni strumentali, tiepide o ostruzionistiche che siano.

Un’ultima considerazione dimostra la strumentalità di certe posizioni. Davanti alla difesa del futuro del territorio, alla lotta contro la speculazione edilizia e la devastazione ambientale, sconcerta come le bandiere della “tolleranza zero”, del “rispetto della legge” e della repressione assoluta delle sue violazioni evaporino come neve al sole. In questi casi, improvvisamente, la legge può essere disattesa, frenarne l’applicazione con la speranza che diventi impossibile, addirittura vi si frappone la “convenienza”.

Alessio Di Florio
http://olografix.org/abdullahkalef
http://www.peacelink.it/abruzzo
http://www.ritaatria.it




San Benedetto del Tronto (AP). Ambiente: partito un progetto per la rinaturalizzazione della Sentina

La Sentina per il Panda d’Oro 2010

Cari tutti, da San Benedetto gli amici della Riserva Naturale della Sentina ci chiedono di votare il loro progetto tra i 7 selezionati dal Wwf a livello nazionale per l’assegnazione del Panda d’Oro 2010. Si vota con tre semplici click al sito: http://www.wwf.it/client/premio_panda_oro_2010.aspx Vi invito a farlo perchè il progetto merita e perchè riuscire a fare conservazione in aree urbanizzate come quelle costiere vi assicuro che è davvero difficile. Sarebbe un forte incoraggiamento per loro. Se lo credete opportuno inoltrate l’invito a chi pensate che condivida questa opinione. Grazie Ciao a tutti

FABIO
Gentili Amici e Colleghi,

come avrete letto sui giornali locali, ieri è partito un progetto per la rinaturalizzazione della Sentina con la ricostruzioni dei laghetti esistenti negli anni ‘70.

In precedenza altre azioni di ripristino delle condizioni naturali dell’area erano state avviate, tra queste la rinaturalizzazione del fosso collettore.

Questo intervento è stato inserito dal WWF tra i migliori 7 in Italia!!!

Troverete qui tutti i progetti selezionati: http://www.wwf.it/client/render.aspx?root=5878&content=0.

Il nostro si intitola:

NATURA – CEMENTO: 1 – 0 Valorizzazione ambientale zona nord Riserva Naturale Regionale Sentina

Ora tra questi 7, in base al numero di voti popolari, sarà selezionato il vincitore del premio Panda d’Oro 2010!

Con questa e-.mail Vi invito a votare.

Si vota qui: http://www.wwf.it/client/premio_panda_oro_2010.aspx

Grazie.

Dr. Sergio Trevisani

City of San Benedetto del Tronto





Teramo. Grande folla al dibattito sulla Sanità, nella seconda serata della Festa Democratica Provinciale del PD teramano.

Grande folla al dibattito sulla Sanità, nella seconda serata della Festa Democratica Provinciale del PD teramano.

Il Senatore Ignazio Marino, con la sua solita, grande, capacità comunicativa, affabula la platea con il racconto dell’ispezione a sorpresa che, insieme ai NAS, ha eseguito nelle strutture psichiatriche di Villa Pini lo scorso 25 luglio.

Ha raccontato del “malessere” di uomo e di medico, provato nel  sentire la suola delle scarpe che si appiccicava all’urina sparsa sul pavimento, al vedere la stanza dove venivano ammucchiati senza riguardo e senza rispetto gli abiti dei pazienti.

Ha raccontato di come i docenti esperti di psichiatria, convocati allo scopo dalla Commissione d’Inchiesta, abbiano chiarito senza tema di smentita che, tenere per anni delle persone in un luogo come quello appena descritto, provoca dei danni irrimediabili alla loro psiche, tanto da poterli considerare dei morti viventi.

Il tutto, per gridare a gran voce quelli che possono essere i danni procurati da una sanità gestita dai privati in modo scorretto, per usare un eufemismo, come è successo in Abruzzo.

E quello che è accaduto nella nostra Regione, purtroppo, ha radici antiche che coinvolgono trasversalmente la politica.

Quello che oggi il PD deve garantire è che non verranno più commessi certi errori, e che il Partito possa occuparsi davvero delle questioni che interessano le persone, confrontandosi con loro in un dibattito appassionato e sentito che escluda le alchimie interne ai partiti che, decisamente non interessano nessuno, e che non hanno senso se non all’interno delle stanze deputate a questi tipi di discussione.

Grandi applausi, dunque, per Marino e grande condivisione da parte di tutto il pubblico per le sue parole.

Robert Verrocchio, decisamente contento per il successo che l’evento sta riscuotendo, dichiara: “La festa sta crescendo e questo mi riempie d’orgoglio. La presenza di Marino, di Zanda, di Fioroni e di tutti coloro che sono intervenuti e interverranno ancora domani, è il segno tangibile del buon lavoro che il PD di Teramo sta svolgendo e dell’interesse che a livello nazionale e regionale si prova per noi.”

La festa continua stasera con lo spettacolo di “Animammersa”

Vi aspettiamo domani per parlare di Scuola.

Teramo, 18.9.2010

Segreteria Provinciale PD




Abruzzo. , I denari tornesi in l’Abruzzo Citeriore e la riforma monetaria aragonese del Reame di Napoli avviata a Sulmona, GTE srl, Fossa (AQ) 2010.

Simonluca Perfetto, I denari tornesi in l’Abruzzo Citeriore e la riforma monetaria aragonese del Reame di Napoli avviata a Sulmona, GTE srl, Fossa (AQ) 2010.

Si tratta di uno studio che riconsidera la conformazione corografica abruzzese, in base alla circolazione monetaria ed alla suddivisione politica in Abruzzo Ultra e Abruzzo Citra. Il tentativo riuscito di uniformazione monetaria e politica dell’Abruzzo fu quello posto in essere da Alfonso V d’Aragona nel 1439 a Sulmona. Non mancano riferimenti alle principali zecche abruzzesi ed a quelle del Reame di Napoli. Il testo contempla anche i tratti generali della storia del denaro tornese.

Si segnalano inoltre quattro ritratti reinterpretati dei regnanti napoletani che caratterizzarono le vicende del tornese, nonché la foto a colori della pergamena con la quale Alfonso V d’Aragona concedeva il privilegio di zecca all’Università di Sulmona nel 1439.