Teramo. In occasione dell’anniversario della morte di Giovannino Pettinaro, avvenuta il 22 febbraio del 2017, la Biblioteca Delfico, insieme a figli Mauro e Silvia Pettinaro, è lieta di annunciare la donazione alla biblioteca del prezioso fondo dei libri appartenuto alla famiglia.

 

Il materiale librario, raccolto nell’arco di tutta la vita, si è costituito intorno agli interessi professionali che hanno caratterizzato l’attività di Pettinaro e della moglie Anna Ferrante; in prevalenza quindi legato alle scienze pedagogiche e al settore educativo.

Ma il fondo, in corso di inventariazione, riflette anche i multiformi interessi dei due protagonisti della vita socio culturale della nostra Regione: arte, letteratura, sociologia, poesia, politica.

Giovannino è stato insegnante, dirigente scolastico, pedagogista ma anche autore di libri poesie e di pedagogia, iscritto da sempre alla Cgil e uomo politico; ha svolto tra gli altri, il ruolo di Capogruppo al Consiglio Comunale di Teramo. Per descrivere la figura di Giovannino prendiamo in prestito le parole di Simone Gambacorta scritte per la prefazione del suo ultimo libro di poesie Anche il poeta “Un giorno quest’uomo felice mi confidò di avere delle poesie nel cassetto. Eccole qui. Cosa c’è dentro? Un po’ di tutto: l’amore, la lotta, la passione, il dolore, il tempo. <E lasciatemi divertire!>

Ha pubblicato durante la sua carriera scolastica i seguenti libri: “Urbanistica. Strumenti didattici per la scuola primaria (Giunti e Lisciani 1978), “TV e comunicazioni a distanza. Strumenti didattici per la scuola primaria (giunti e Lisciani 1978), “Attività linguistiche” (Giunti e Lisciani 1982), “Attività e giochi di ortografia e grammatica per la scuola elementare” (Giunti e Lisciani 1989). Ha inoltre pubblicato la raccolta di poesie “Sulla mia strada” (Edizioni Mavo 1970). Alcune poesie sono state pubblicate in antologie scolastiche e riviste di cultura. Ha collaborato e pubblicato articoli di pedagogia sulla rivista “Riforma della Scuola” diretta prima da Lucio Lombardo Radice e poi da Tullio De Mauro. È stato docente in numerosi corsi di formazione per insegnanti.

Ha collaborato con riviste pedagogiche ed educative a livello nazionale, tra cui la rivista “Bambini”.

Ha scritto la voce “Mauro Laeng” , di cui è stato prima allievo, poi amico fidato, per il “Dizionario  Bibliografico degli abruzzesi illustri” (Andromeda 2006).

Anna Ferrante d’altro canto è stata a lungo la coordinatrice dei nidi del Comune di Teramo, fondatrice dell’asilo nido Pinocchio, che oggi porta il suo nome e dell’associazione Teramo Children, associazione molto nota in città per l’impegno profuso a favore della cultura dell’infanzia. Ha scritto il libro Costruire la qualità, risultato di una collaborazione proficua con il Gruppo Nazionale nidi e infanzia (Gnni). Ha ricoperto diversi ruoli all’interno dei coordinamenti territoriali e nazionali dei nidi, è stata fautrice della legge nazionale sullo 0-6.

Nel suo percorso di vita non ha mai abbandonato la sua grande passione come pittrice, esponendo anche in diverse mostre e portando gli “Atelier” all’interno dei nidi.

Anna Ferrante è stata ambasciatrice del pensiero del grande pedagogista Loris Malaguzzi, motore dell’esperienza fondativa dei nidi di Reggio Emilia e della fondazione nata dalla sua attività, Reggio Children.

 

Proprio Reggio Children e Teramo Children saranno protagoniste dell’incontro che la Biblioteca intende organizzare a Luglio, in occasione della ricorrenza della scomparsa di Anna Ferrante, in cui presenteremo nel dettaglio il fondo donato dalla famiglia.

E’ proprio in queste 2 date e in queste 2 ricorrenze che abbiamo voluto legare la donazione del fondo alle vite dei compianti pedagogisti, letterati e artisti. Per ricordarli alla “loro” maniera, nel legame indissolubile delle loro anime e nel legame culturale, sociale, politico e pedagogico con cui hanno cucito la loro vita di coppia. La restituzione alla città da parte della famiglia riflette il loro modo di essere: donarsi, donare e nutrire se stessi e la comunità, costruendo bellezza e condivisione di valori culturali, politici, educativi e sociali.