Napoli. La giuliese, Paola Di Domenico, espone a ARTEMAX GALLERY

Salmace , 100x100cm,  tecnica mista su tela, 2010
Salmace , 100x100cm, tecnica mista su tela, 2010

“Le nuove firme del contemporaneo”
Inaugurazione venerdì 21 gennaio 2011
22 gennaio – 03 febbraio 2011
ARTEMAX GALLERY
Napoli
Si inaugura venerdì 21 gennaio la mostra “Le nuove firme del contemporaneo”.
L’evento, fortemente voluto dall’ArteMax Gallery e curata da Massimiliano Alberico Grasso, nasce per far conoscere giovani artisti ad un pubblico vasto ed assai diversificato, che attragga giovani e meno giovani, esperti di settore, semplici appassionati , grandi collezionisti.
L’obiettivo della rassegna è quello di introdurre le giovani firme nel panorama espositivo del dell’Arte Contemporanea.
L’anno 2011 sarà la data per l’iniziazione di questo ciclo di mostre , ideata per interessare, stimolare e sensibilizzare alle nuove forme di espressione contemporanea.
Otto gli artisti in mostra, selezionati per le loro singolari ricerche artistiche:
Andrea Muscatello la sua arte nasce da un’idea di fusione tra il figurativo e lo shock del soggetto attraverso i suoi colori e la gestualità. Soggetti pensanti, soggetti che fanno pensare, uno shock emotivo, stati d’animo mutevoli, queste sono le caratteristiche principali delle sue opere.
Christian Pannese lavora sullo zoomorfismo (disciplina importante per comprendere il rapporto che interdice tra l’aspetto fisico ed il carattere e come lo studio delle forme animali ci permette di interpretare la fisionomia umana). Tale ricerca indirizza la sua attenzione all’Ibrido: un essere per metà uomo e metà animale, che ci riconduce ad una idea di soprannaturale, è la manifestazione di qualcosa di straordinario, spesso divino il quale può suscitare sia sbigottimento reverente che orrore; l’ibrido trova un terreno fertile nell’immaginario dell’uomo sin dai primi abitanti delle caverne.
Flavio Grasso lavora scolpendo il legno, elemento naturale per antonomasia. Ne ricava forme geometriche e un busto umano che hanno come punto in comune quello di presentare delle crepe, degli squarci che vengono riempiti e messi in evidenza da colate di colore blu. Terra e acqua (o forse cielo), si mischiano così in un composto unico eppure fratturato, dove il colore, l’arte, riempie gli spazi mancanti alla natura e a ciò che già naturalmente esiste, nel mondo e nella testa umana, come forma di compensazione e di completezza. Nel ciclo “CREPE” Grasso va oltre la cultura figurativa e percorre la scultura astratta conservando la classicità e la purezza delle forme ; egli si inserisce nella materia evidenziando col blu oltremare le “crepe” del legno: l’intima storia di una nascita e di una morte.
Giuseppe Pacifico La sua ricerca appassionata attraversa i sapori della pazzia, della genetica inconfondibile di un uomo che osserva il mondo dall’esterno riuscendo a coglierne lo stupore dello spettatore. Diventa attore della sua arte che sfrutta come una raffinata ricerca interiore del suo IO. Il suo primo ciclo di opere prende il nome di “PSICOTIK ART” analizzando il mondo con la mente di un folle visitatore.
Le creazioni di Laura Micheli ci riportano alla dimensione del talento vero dell’essere umano. In questo ambito lei eccelle, tale è la sua naturale maestria nel creare figure armoniose con il pennello, che i suoi dipinti paiono in rilievo, la forza figurativa delle sue creazioni è dovuta alla sua capacità di plasmare la materia del colore. Le donne dipinte da Laura si arricchiscono negli incarnati di una luce calda e misteriosa, quasi mitologica e diventano protagoniste dell’incredibile gioco che si
stabilisce tra ciò che è vero e ciò che è finzione.“Il conte Victor” splendido olio su tela, è la sintesi di questa sua capacità. Con sublimi e fluide pennellate che lasciano intenzionalmente “incompiute” le sue creazioni, Laura intende rendere i suoi personaggi liberi da ogni vincolo con la realtà e con le stesse abili carezze ne rappresenta il pathos e l’affascinante evanescenza.
Marco Dell’Oriente riconoscibile per i suoi lavori di forte impatto visivo . Il punto di forza delle sue opere sono le cromie Artista Informale si presenta in mostra con “Sognando ”. Virtuosismi di forme e colore che si innestano ad uno figurativo minimalista, dando vita a profili fluttuanti . Ed ecco come per incanto che la scena prende forma in tutta la sua fisicità, plasticità, armonia. Rappresentando l’arte non esistono confini.
L’emotività diviene la chiave di lettura delle opere di Paola Di Domenico, la tela e il colore divengono veicolo di espressione pura. L’artista già nelle sue primissime opere crea un corpo a corpo con la pittura stessa, dove la carica gestuale proiettata sulla tela diviene il centro della sua rappresentazione, infatti, i colori sgocciolati su di essa assumono la forma di un flusso di coscienza diretto e immediato, di un proprio sentire.

Nei suoi quadri non ci sono forme ben precise, non c’è un centro, non esiste una prospettiva che possa guidare lo sguardo dello spettatore, ma è una pittura “all over” dove il colore diviene manifestazione di uno stato d’animo, facendo ricorso a contrasti cromatici che rimandano naturalmente a un espressionismo astratto. Le tele di cotone, di juta, di lino e i materiali utilizzati come carta, colle, stucchi, acrilici secondo Paola Di Domenico esprimono una viscerale e caotica affezione ad un’arte puramente epidermica. Il percorso creativo dell’artista si compone in due cicli: ”Espressione del colore” e “Labirinto del Minotauro”.
Le opere della guiovanissima Serena Facchiano sono caratterizzate da una visione profonda, accurata e oggettiva della realtà, rivolta sempre a notare ossessivamente particolari nascosti che all’ occhio comune sfuggono ma, che la sensibilità artistica sa cogliere, interpretare e comprendere al là di ogni pregiudizio o limite captandone obiettivamente l’essenza e volendo spingere l’osservatore ad entrare a far parte di questa nuova realtà di “magnetica alchemica poesia” dove ogni forma si superficialità viene abolita per perdersi in essa.
Su questo principio, nasce un Montaggio Video “Vision” del 2009 dove ciò che appare alla visione dello spettatore, non si direbbe mai che è ciò che è.
Titolo della mostra: “Le nuove firme del contemporaneo” Artista in mostra: Andrea Muscatello, Christian Pannese, Flavio Grasso, Giuseppe Pacifico,
Laura Micheli, Marco Dell’Oriente, Paola Di Domenico, Serena Facchiano A cura: Massimiliano Alberico Grasso Inaugurazione: venerdì 21 gennaio 2011, ore 19.00 Durata: fino al 03 febbraio 2011 Dove: ARTEMAX Gallery, via Carlo De Cesare,7 ( pressi p.zza Trieste e Trento) , Napoli
Orari : 10.00 – 13.00 ; 15.00 – 20.00 e su appuntamento. Chiuso la domenica Info Galleria: Cell. 3497576464, Web: www.artemax.it ,
Info Organizzazione: Cell. 3392710662 ; Web: www.agendartestudio.it ,
E-mail: agendartestudio@gmail.com

a“Le nuove firme del contemporaneo”Inaugurazione venerdì 21 gennaio 201122 gennaio – 03 febbraio 2011ARTEMAX GALLERYNapoliSi inaugura venerdì 21 gennaio la mostra “Le nuove firme del contemporaneo”.L’evento, fortemente voluto dall’ArteMax Gallery e curata da Massimiliano Alberico Grasso, nasce per far conoscere giovani artisti ad un pubblico vasto ed assai diversificato, che attragga giovani e meno giovani, esperti di settore, semplici appassionati , grandi collezionisti.

L’obiettivo della rassegna è quello di introdurre le giovani firme nel panorama espositivo del dell’Arte Contemporanea.L’anno 2011 sarà la data per l’iniziazione di questo ciclo di mostre , ideata per interessare, stimolare e sensibilizzare alle nuove forme di espressione contemporanea.Otto gli artisti in mostra, selezionati per le loro singolari ricerche artistiche:Andrea Muscatello la sua arte nasce da un’idea di fusione tra il figurativo e lo shock del soggetto attraverso i suoi colori e la gestualità. Soggetti pensanti, soggetti che fanno pensare, uno shock emotivo, stati d’animo mutevoli, queste sono le caratteristiche principali delle sue opere.Christian Pannese lavora sullo zoomorfismo (disciplina importante per comprendere il rapporto che interdice tra l’aspetto fisico ed il carattere e come lo studio delle forme animali ci permette di interpretare la fisionomia umana). Tale ricerca indirizza la sua attenzione all’Ibrido: un essere per metà uomo e metà animale, che ci riconduce ad una idea di soprannaturale, è la manifestazione di qualcosa di straordinario, spesso divino il quale può suscitare sia sbigottimento reverente che orrore; l’ibrido trova un terreno fertile nell’immaginario dell’uomo sin dai primi abitanti delle caverne.Flavio Grasso lavora scolpendo il legno, elemento naturale per antonomasia. Ne ricava forme geometriche e un busto umano che hanno come punto in comune quello di presentare delle crepe, degli squarci che vengono riempiti e messi in evidenza da colate di colore blu.

Terra e acqua (o forse cielo), si mischiano così in un composto unico eppure fratturato, dove il colore, l’arte, riempie gli spazi mancanti alla natura e a ciò che già naturalmente esiste, nel mondo e nella testa umana, come forma di compensazione e di completezza. Nel ciclo “CREPE” Grasso va oltre la cultura figurativa e percorre la scultura astratta conservando la classicità e la purezza delle forme ; egli si inserisce nella materia evidenziando col blu oltremare le “crepe” del legno: l’intima storia di una nascita e di una morte.Giuseppe Pacifico La sua ricerca appassionata attraversa i sapori della pazzia, della genetica inconfondibile di un uomo che osserva il mondo dall’esterno riuscendo a coglierne lo stupore dello spettatore. Diventa attore della sua arte che sfrutta come una raffinata ricerca interiore del suo IO.

Il suo primo ciclo di opere prende il nome di “PSICOTIK ART” analizzando il mondo con la mente di un folle visitatore.Le creazioni di Laura Micheli ci riportano alla dimensione del talento vero dell’essere umano. In questo ambito lei eccelle, tale è la sua naturale maestria nel creare figure armoniose con il pennello, che i suoi dipinti paiono in rilievo, la forza figurativa delle sue creazioni è dovuta alla sua capacità di plasmare la materia del colore. Le donne dipinte da Laura si arricchiscono negli incarnati di una luce calda e misteriosa, quasi mitologica e diventano protagoniste dell’incredibile gioco che sistabilisce tra ciò che è vero e ciò che è finzione.“Il conte Victor” splendido olio su tela, è la sintesi di questa sua capacità. Con sublimi e fluide pennellate che lasciano intenzionalmente “incompiute” le sue creazioni, Laura intende rendere i suoi personaggi liberi da ogni vincolo con la realtà e con le stesse abili carezze ne rappresenta il pathos e l’affascinante evanescenza.Marco Dell’Oriente riconoscibile per i suoi lavori di forte impatto visivo .

Il punto di forza delle sue opere sono le cromie Artista Informale si presenta in mostra con “Sognando ”. Virtuosismi di forme e colore che si innestano ad uno figurativo minimalista, dando vita a profili fluttuanti . Ed ecco come per incanto che la scena prende forma in tutta la sua fisicità, plasticità, armonia. Rappresentando l’arte non esistono confini.L’emotività diviene la chiave di lettura delle opere di Paola Di Domenico, la tela e il colore divengono veicolo di espressione pura. L’artista già nelle sue primissime opere crea un corpo a corpo con la pittura stessa, dove la carica gestuale proiettata sulla tela diviene il centro della sua rappresentazione, infatti, i colori sgocciolati su di essa assumono la forma di un flusso di coscienza diretto e immediato, di un proprio sentire.Nei suoi quadri non ci sono forme ben precise, non c’è un centro, non esiste una prospettiva che possa guidare lo sguardo dello spettatore, ma è una pittura “all over” dove il colore diviene manifestazione di uno stato d’animo, facendo ricorso a contrasti cromatici che rimandano naturalmente a un espressionismo astratto. Le tele di cotone, di juta, di lino e i materiali utilizzati come carta, colle, stucchi, acrilici secondo Paola Di Domenico esprimono una viscerale e caotica affezione ad un’arte puramente epidermica. Il percorso creativo dell’artista si compone in due cicli: ”Espressione del colore” e “Labirinto del Minotauro”.

Le opere della guiovanissima Serena Facchiano sono caratterizzate da una visione profonda, accurata e oggettiva della realtà, rivolta sempre a notare ossessivamente particolari nascosti che all’ occhio comune sfuggono ma, che la sensibilità artistica sa cogliere, interpretare e comprendere al là di ogni pregiudizio o limite captandone obiettivamente l’essenza e volendo spingere l’osservatore ad entrare a far parte di questa nuova realtà di “magnetica alchemica poesia” dove ogni forma si superficialità viene abolita per perdersi in essa.

Su questo principio, nasce un Montaggio Video “Vision” del 2009 dove ciò che appare alla visione dello spettatore, non si direbbe mai che è ciò che è.Titolo della mostra: “Le nuove firme del contemporaneo” Artista in mostra: Andrea Muscatello, Christian Pannese, Flavio Grasso, Giuseppe Pacifico,Laura Micheli, Marco Dell’Oriente, Paola Di Domenico, Serena Facchiano

A cura: Massimiliano Alberico Grasso

Inaugurazione: venerdì 21 gennaio 2011, ore 19.00

Durata: fino al 03 febbraio 2011

Dove: ARTEMAX Gallery, via Carlo De Cesare,7 ( pressi p.zza Trieste e Trento) , NapoliOrari : 10.00 – 13.00 ; 15.00 – 20.00 e su appuntamento.

Chiuso la domenica Info Galleria: Cell. 3497576464, Web: www.artemax.it ,Info Organizzazione: Cell. 3392710662 ; Web: www.agendartestudio.it ,E-mail: agendartestudio@gmail.com