Il Nastro d’Argento a Teramo Carmine Amoroso e il suo documentario “Porno & Libertà” al Cinema Smeraldo mercoledì 26 aprile

Il Nastro d’Argento a Teramo
Carmine Amoroso e il suo documentario “Porno & Libertà”
al Cinema Smeraldo mercoledì 26 aprile
Il regista e sceneggiatore Carmine Amoroso, abruzzese di Lanciano, sarà a Teramo con il suo film
documentario Porno & Libertà mercoledì 26 aprile, ospite del Cinema Smeraldo e della sua rassegna
d’essai Alternativa Cinema. Proiezioni alle ore 18 e alle ore 21. Il regista sarà presente alla proiezione
delle ore 21. Biglietto € 5, info: 0861415778, www.smeraldocinema.it.
Porno & Libertà ha vinto il Nastro d’Argento 2017 nella categoria “Cinema del reale” riservata ai
migliori documentari. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato dal 1946 dal Sindacato nazionale
giornalisti cinematografici italiani (Sngci), attualmente presieduto da Laura Delli Colli.
Porno & Libertà – Porn to be free, vietato ai minori di 14 anni, è un film coraggioso e dirompente che
racconta, attraverso immagini di repertorio, spezzoni di film pornografici, interviste a testimoni e
protagonisti, la stagione della rivoluzione a luci rosse contro la censura e il comune senso del pudore,
avvenuta soprattutto nel cinema, ma anche a teatro, negli happening (il raduno al Parco Lambro e il
Festival dei poeti a Castelporziano), nei fumetti e in altre forme espressive. Una rivoluzione contro il
perbenismo, contestualizzata dal film di Amoroso nei movimenti di liberazione sessuale e nella
controcultura degli anni Settanta.
«Non avevamo quasi mai visto parlarsi materiali di repertorio del Movimento di quegli anni e spezzoni
di film pornografici, ma è l’idea più sorprendente di questo lavoro» ha scritto Alberto Piccinini sul
Venerdì di Repubblica.
Con il taglio dell’inchiesta, il racconto di Porno & Libertà si snoda attraverso le parole di letterati,
intellettuali, pornografi, pornostar, filosofi, femministe. L’ex pornodiva Ilona Staller/Cicciolina e il suo
mèntore Riccardo Schicchi (morto nel 2012 poco prima di questa intervista), il pioniere del porno al
cinema Lasse Braun (pseudonimo dell’italiano Alberto Ferro), la prima regista hard Giuliana Gamba, lo
statista Marco Pannella, che candidò Ilona Staller al Parlamento, il disegnatore Vincenzo Sparagna
(matita della rivista Frigidaire), il regista Bernardo Bertolucci, Judith Malina del Living Theatre, il critico
Marco Giusti, la scrittrice Lidia Ravera, autrice del romanzo Porci con le ali, e agitatori culturali come
Helena Velena, Porpora Marcasciano e tanti altri.
Il documentario, prodotto da ZutFilm e finanziato in rete, è stato presentato per la prima volta al
pubblico nel giugno 2016 al Biografilm Festival di Bologna e da allora è stato proiettato in molti festival
e rassegne in Italia e all’estero.
Carmine Amoroso, docente nel Centro sperimentale di cinematografia, è regista e sceneggiatore dei
lungometraggi di finzione Come mi vuoi (1996, con Vincent Cassel e Monica Bellucci) e Cover Boy
(2007), e autore della commedia teatrale Parenti serpenti, da cui poi l’autore sviluppò il soggetto e la
sceneggiatura dell’omonimo film di culto girato da Mario Monicelli a Sulmona. In questa stagione
teatrale la commedia è tornata con successo sui palcoscenici italiani, con Lello Arena nel ruolo che al
cinema fu di Paolo Panelli.
Scheda film
“Porno & Libertà – Porn to be free”
Regia, soggetto e sceneggiatura: Carmine Amoroso Fotografia: Paolo Ferrari Montaggio: Luca Manes,
Fabio Nunziata Musiche: Fabrizio Fornaci Con: Riccardo Schicchi, Judith Malina, Lasse Braun, Giuliana
Gamba, Marco Pannella, Giampiero Mughini, Helena Velena, Ilona Staller, Porpora Marcasciano, Lidia
Ravera, Marco Giusti, Achille Bonito Oliva, Francesco Coniglio, Vincenzo Sparagna Nazione: Italia Anno:
2016 Durata: 78′.
Carmine Amoroso: «Stiamo vivendo in un’epoca di neo puritanesimo ed è per questo che mi premeva
raccontare la storia incredibile e poco conosciuta di un gruppo di provocatori che negli anni Settanta
hanno condiviso con coraggio una visione della pornografia come espressione politica. Che per primi
hanno capito il senso liberatorio della pornografia e la sua potenzialità come elemento di rottura delle
convenzioni. Che attraverso la pornografia hanno lottato per la nostra libertà sessuale e contro la
censura. Persone che credevano negli eccessi come mezzo per raggiungere una dimensione più
profonda. Rivoluzionari e sognatori, rimossi e condannati dalla società e dalla cultura ufficiale. Sono
convinto che la pornografia, oggi più che mai, vada difesa dagli oscurantismi politici e religiosi e meriti
un’analisi approfondita per il suo ruolo e significato sociale nella cultura contemporanea. Censurato fin
dall’inizio e prodotto in modo del tutto indipendente anche attraverso una campagna di crowdfunding,
il film è stato girato in più formati, dalla Canon C300 all’iPhone, con decine e decine di interviste e con
l’utilizzo di un ricchissimo materiale inedito di repertorio, spaziando fra le epoche e le diverse
tecnologie: 35mm, Super8 privati, amatoriali, centinaia di foto e materiali sonori. Il film è frutto di oltre
tre anni e mezzo di lavoro e di ricerca».

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