Giulianova. Posizionata una delle due pietre di inciampo donate alla città dai giornalisti Walter De Berardinis e Roberta Mancinelli

da sx. Costantini, Vasanella, Pallotta e Melarangelo

Roberta Mancinelli e Jwan Costantini

Lidia Albani e Walter De Berardinis

Vincenzo Alleva

Realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, ricordano il sacrificio dei giuliesi Vincenzo Alleva e Flaviano Poltrone, uccisi per mano nazista durante la Seconda Guerra mondiale. Sono state consegnate questa mattina le due pietre d’inciampo che, come altre 70.000 poste sulle strade di tutta Europa, ricordano e onorano le vittime della violenza nazi-fascista. Donate da Walter De Berardinis e Roberta Mancinelli, vincitori del Premio giornalistico “Polidoro”, i sampietrini d’ottone omaggiano la memoria di due giuliesi uccisi dai soldati tedeschi nell’ultimo scorcio della Seconda Guerra mondiale. Il servizio “Una donna, la guerra, i sentimenti” di Roberta Mancinelli, trasmesso da Rai 3 sulla scorta delle ricerche storiche di Walter De Berardinis, si è aggiudicato la XIX edizione del Premio. I due vincitori hanno scelto di destinare la somma loro attribuita alla memoria di Vincenzo Alleva e Flaviano Poltrone. Non essendo stato possibile individuare l’abitazione del primo, la pietra a lui dedicata è stata posta ieri mattina in corrispondenza dell’ingresso principale del municipio. La seconda, in ricordo di Poltrone, sarà collocata invece il prossimo 12 Giugno, dinanzi alla sua casa, in via Mulino da Capo. Erano presenti questa mattina alla cerimonia di consegna delle pietre da parte dei due giornalisti, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani, i Presidenti dei Consigli comunali di Giulianova e Teramo, rispettivamente Paolo Vasanella ed Alberto Melarangelo, il Tenente Colonnello dell’ Esercito Italiano Massimo Ardito, il Presidente dell’ Ordine dei Giornalisti d’ Abruzzo Stefano Pallotta, il Direttore dell’ Archivio di Stato di Teramo Ottavio Di Stanislao, il Direttore della Biblioteca Bindi e dei Musei civici Sirio Maria Pomante. Il parroco di San Flaviano don Enzo Manes ha impartito la benedizione; all’attore Roberto Di Donato è stata affidata la lettura di testi significativi. De Berardinis ha portato i saluti del Sindaco di Campli Federico Agostinelli e della famiglia Alleva, impossibilitati a partecipare. Le pietre d’inciampo sono tributi alla memoria di persone che, anche in luoghi marginali rispetto ai grandi scenari bellici e in circostanze che spesso sfuggono ai libri di storia e alle ricostruzioni ufficiali, hanno perso la vita in difesa della libertà e della democrazia. Sui loro nomi è giusto che “inciampi”, cioè si arresti e rifletta, la memoria collettiva e la coscienza delle comunità locali. Queste di Giulianova fanno seguito all’unica pietra finora esistente in provincia, collocata a Teramo per ricordare Alberto Pepe. “Ringraziamo gli ideatori e i promotori di quanto accaduto oggi – ha detto il Sindaco Jwan Costantini – Altre iniziative, sono certo, seguiranno, ancora nel segno della conoscenza storica e della riconoscenza, umana e morale, a chi ha pagato con la vita i valori su cui si fonda la nostra Repubblica e il quotidiano di ciascuno.” “ Che questi ideali siano resi noti e testimoniati ai più giovani – ha aggiunto il Vice Sindaco Lidia Albani – E’ questo l’obiettivo dell’impegno di noi amministratori, dei giornalisti, di chi educa e fa cultura. Le pietre d’inciampo siano il segno di una promessa, di un continuo e condiviso lavoro per promuovere consapevolezza e nuovo senso civico”. La traccia comune dei numerosi interventi è andata nel senso del riconoscimento dell’altezza e della bellezza dell’ iniziativa che, generosamente, non ha solo commemorato persone e fatti, ma ha costituito di per se stessa un passaggio storico- culturale atteso, un gesto dovuto.