Giulianova. Il cordoglio della città per la scomparsa di Marco Di Silvestre.

Giulianova, 31 gennaio 2017. Si svolgeranno questo pomeriggio, alle ore 15,00, nella chiesa di Sant’Antonio – centro storico, partendo dall’obitorio dell’ospedale civile “Maria Santissima dello Splendore” dove ieri mattina era giunto privo di vita, i funerali del giovane pizzaiolo giuliese, il 47enne Marco Di Silvestre, deceduto per infarto nella mattinata di ieri nella sua abitazione.

Fonte profilo facebook
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Lascia i figli Andrea, Raffaella, Samuele, la moglie Rosetta, il fratello Luigi e le sorelle Splendora e Norma. La cara Maria. Già da ieri mattina l’obitorio si era riempito di tantissimi amici, conoscenti e clienti della sua famosa pizzeria “Da Marco” sita in Piazza Bruno Buozzi, nei pressi del Duomo di San Flaviano. Tanti i messaggi di cordoglio, a partire dal suo profilo facebook Profilo, passando per i manifesti di cordoglio affissi per le vie cittadine: l’Associazione “Attenti al Luppolo”, le insegnanti con gli alunni e le loro famiglie della 3B della primaria “De Amicis”, l’American Bar di Via Migliori, i locali Terrazza Buozzi, il Bacaro, il Tasso Alcolico, l’Angoletto, Bar della Cupola, Birreria degli Acquaviva e il Cinema Moderno, ed altri ancora. Anche Angelo e Gabriella, del Bar della Cupola, hanno fatto un manifesto dove reca la seguente frase “…sei stato un amico per la nostra famiglia ed un grande sostenitore delle iniziative in ricordo di Lorenzo (il loro figlio morto in un tragico incidente stradale n.d.r.). Ora sei anche tu nell’infinito. Buon Viaggio. Angelo e Gabriella”.

Il locale "Pizzeria Da Marco"

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Anche io voglio ricordarlo con il suo sorriso, quel sorriso conosciuto quasi 40anni fa, quando bambini ci si ritrovava davanti la segheria/falegnameria del nonno e papà Raffaele, nei tanti pomeriggi primaverili e estivi dopo una giornata di scuola o per le lunghe vacanze. Poi l’adolescenza, ritrovarsi ancora nell’altro lato della strada, Via del Popolo, dove c’era la storica ferramenta gestita dai genitori “la rsciott’”; poi le serate al Belvedere, con la sua vespa e quel nomignolo “Mark lù paninaro”, affibbiatogli per via del suo lavoro in una panetteria del paese. Poi si diventa adulti, si fa famiglia, ci si perde nella vita frenetica di tutti i giorni tra il suo lavoro nella propria pizzeria e gli impegni familiari. Ieri, impietosa, è arrivata la notizia. Lo scrittore Andrea Camilleri, in un suo libro, descrive la morte come un interruttore, noi vogliamo credere che quella luce sia rimasta accesa in un’altra dimensione, quella giusta! Ciao Marco!

Walter De Berardinis

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