Giulianova. Il Sindaco Jwan Costantini interviene sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal consigliere Franco Arboretti: “Dottore, eviti di usare certi termini e di praticare la politica dell’odio, dello scherno e della calunnia”.

Il Sindaco della Città di Giulianova, Jwan Costantini

“Sarò in prima linea per riportare le forze sane e progressiste a guidare la cosa pubblica a Giulianova”. Così, in un’ intervista di ieri, Franco Arboretti, capogruppo in consiglio del “Cittadino governante” e leader dell’ omonima associazione. Sulla dichiarazione interviene oggi il Sindaco Jwan Costantini. ” Innanzitutto – commenta – voglio sottolineare che ci saremmo aspettati che il dottor Franco Arboretti, in queste ore, fosse “in prima linea” con l’ Amministrazione comunale per fronteggiare il vero nemico da sconfiggere, ovvero la diffusione del Coronavirus. Ma tant’è. C’è chi, anche nell’emergenza, pensa ad altro. Sorvolando ora sull’aggettivo “progressista”, che innescherebbe un complicato dibattito sul concetto stesso di “progresso” – prosegue il Sindaco- mi sento in dovere di riportare nella giusta luce l’espressione “forze sane” con cui il consigliere Arboretti afferma, indirettamente, che Giulianova è oggi guidata da un’amministrazione “malata”. Sui termini, consigliere Arboretti, bisogna stare attenti. Un politico di vecchia data come lei dovrebbe innanzitutto avere idee proprie ed evitare di mutuare gli slogan di altri, per quanto capiamo bene che il ritorno di un dirigente come Massimo D’Alema, che allo stesso modo ha di recente apostrofato Matteo Renzi, possa farla sognare e pontificare. Ancora, un politico di vecchia data come lei, dovrebbe sapere che la maggioranza che amministra la città, ovvero le forze che lei definisce “insane”, non governano per un colpo di mano, ma sono state democraticamente elette un anno e mezzo fa. Durante quelle consultazioni, è noto, parte del suo gruppo appoggiò la candidatura di Pietro Tribuiani, avviando una frattura che oggi si è appalesata con le dimissioni del consigliere Pietro Carrozzieri. Il suo abbandono politico, preceduto da quelli, non meno eclatanti, di Andrea Palandrani e Fabio Di Dionisio, testimoniano di una gestione verticistica, per non dire dispotica, del suo schieramento. Questa amministrazione rispetta le persone, anche quelle che sono all’opposizione, e l’elettorato che le ha scelte. Al contrario, lei, consigliere Arboretti, che da oltre trent’anni fa della democrazia e del “progressismo” le sue bandiere, non pare mettere in pratica quei concetti. Lo confermano la gestione del potere all’interno del suo gruppo e l’atteggiamento altezzoso e sprezzante con cui viene rifiutato e tradito il risultato elettorale. Credo pure che stia pesando, in queste ore, la mancata elezione in Provincia del consigliere del “Cittadino Governante” Alberta Ortolani, che non ha racimolato consensi “personali” ma solo le preferenze pattuite a Teramo, nelle solite stanze della vecchia politica, la stessa da cui il vostro gruppo vorrebbe prendere le distanze. Per concludere, dottor Arboretti, rifletta bene, prima di usare certi termini, e non mostri di essere, come risulta dagli ultimi fatti, un fomentatore della politica dell’odio, dello scherno e della calunnia. Da medico, sa bene cosa significhino termini come “malattia” e “sanità”. Avrebbe dovuto evitare di adoperarli, specie in giorni difficili come questi, quando lei è “in prima linea” nell’organizzare le opinabili battaglie ideologiche, mentre questa amministrazione è “in prima linea” per risolvere i problemi delle famiglie, amministrare il territorio e riportare presto la vita quotidiana dei cittadini alla serenità e alla normalità”.