Giulianova. Scomparsa di Luigi Pizzuti: il Sindaco Jwan Costantini esprime il cordoglio dell’Amministrazione Comunale.

. ‘ .
L’ Amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia e al cordoglio espresso da una parte enorme della cittadinanza, per la scomparsa di Luigi Pizzuti, titolare dello storico bar “Asso di Picche” . “Un volto familiare, quello di Luigi – dice il Sindaco Jwan Costantini- Un volto familiare e amato, dall’espressione sempre cordiale, mite. Nessuno dimenticherà la sua affabilità, che sapeva essere segno di garbo ma anche di grande operosità, la stessa grazie alla quale ha creato un bar che era ed è molto di più di un locale. A quel luogo, d’incontro e d’amicizia, resterà per sempre legata la figura semplice e onesta di Luigi. Abbracciamo oggi la moglie Giuseppina, e poi Antonella, Maurizio, Emiliano, i nipoti, la sorella, i parenti, gli amici. Il loro dolore è anche il nostro. Luigi ci lascia fisicamente, ma resta di lui un insegnamento di bontà, di amore al lavoro e alla famiglia, che niente e nessuno potrà cancellare”.




La prestigiosa fabbrica di organetti “Cav. Ianni” festeggia oggi, con un grande evento sul Belvedere, i 140 anni di attività. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Una serata all’insegna della musica, dell’artigianalità, delle tradizioni familiari e della memoria storica giuliese, quella che si terrà questa sera, 3 settembre, dalle 21, sul Belvedere. La città festeggia infatti la rinomata fabbrica di organetti “Cav. Ianni” che, fondata nel lontano 1882, celebra alla grande i 140 anni di attività. Ospiti, in piazza, lo storico Sandro Galantini, i giornalisti Francesco Marcozzi e Walter De Berardinis, il presidente di Samarcanda Leo Nodari. Sul palco, in successione, tanti artisti e pluricampioni mondiali dello strumento. Gran finale con una trascinante Jam session folk. La cittadinanza è invitata a partecipare e a festeggiare.




Giulianova. Cerimonia di addio, questa mattina, per il giornalista Benny Manocchia. Le sue ceneri, come richiesto in vita, sono da oggi nel cimitero comunale di Giulianova. L’ iniziativa pubblica, promossa dal giornalista Walter De Berardinis, era patrocinata dal Comune e dall’ Ordine dei Giornalisti d’ Abruzzo. Servizio fotografico

, , . , , . ‘ , , ‘ ‘ . Dalle 13 di oggi, il cimitero di Giulianova custodisce le ceneri del giornalista italo-americano Benito Manocchia. Era stato lui stesso a chiederlo, quando era ancora in vita. La figlia Sondra, accompagnata da alcuni amici, le ha portate dagli Stati Uniti a Giulianova, il suo paese natale. Questa mattina, nella “Casa funeraria” Gerardini, la cerimonia d’addio e la benedizione dei resti mortali, contenuti in una semplice, piccola teca di legno scuro. L’iniziativa, promossa e organizzata dal giornalista Walter De Berardinis, ha avuto il Patrocinio del Comune di Giulianova, rappresentato oggi dal consigliere comunale Valentina Piccione, e dall’ Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, presente il Vicepresidente Simone Gambacorta. Un breve, ma commosso, rito religioso, prima della benedizione, è stato officiato da don Ennio Di Bonaventura, parroco della SS. Annunziata. Il consigliere Piccione ha consegnato a Sondra Manocchia una pergamena ricordo donata dall’ Amministrazione comunale. Il Vicepresidente dell’ Ordine dei Giornalisti Simone Gambacorta ha portato i saluti del Presidente Stefano Pallotta e sottolineato l’alto valore professionale, culturale e umano della figura di Benny Manocchia. Walter De Berardinis ha tracciato la storia di un’intera famiglia che, per generazioni, ha scritto pagine importanti del giornalismo, nazionale e internazionale. Sondra Manocchia ha ricordato i tratti distintivi della figura paterna, un uomo colto, appassionato, buono, a suo modo religioso, che ai figli ha insegnato la bellezza della parola scritta. Al termine della cerimonia, che alle 12.30 si è spostata nel vicino cimitero, è stata scoperta una targa commemorativa, nascosta dal tricolore e dalla bandiera statunitense. Nello stesso rettangolo argentato, i nomi degli appartenenti ad una famiglia che ha portato oltreoceano una testimonianza culturale e spirituale fuori dal comune.




Ultimo saluto a Benny Manocchia, sabato 27 agosto, nella “Casa del commiato” di via Prato. La cerimonia, coordinata da Walter De Berardinis, è patrocinata dal Comune di Giulianova e dall’ Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.

 

Con il Patrocinio del Comune di Giulianova e dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, sabato prossimo,  27 agosto, alle 11.30, nella “ Casa del commiato” Gerardini di via Prato, sarà dato  l’ultimo saluto alle ceneri del giornalista italoamericano Benito (Benny) Manocchia,traslate a Giulianova dagli Stati Uniti. Si dà seguito, in questo modo, alla volontà del defunto di riposare nella terra che custodisce le spoglie dei genitori e dei fratelli.

La cerimonia, coordinata dal giornalista Walter De Berardinis, promotore dell’evento, è aperta al pubblico. Saranno presenti Simone Gambacorta, Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, un rappresentante dell’ Amministrazione comunale, il parroco della Santissima Annunziata don Ennio Di Bonaventura,  la figlia di Benito Manocchia, Sondra, con il marito e due amici di famiglia giunti da Old Saybrook, i parenti di Giulianova.  Walter De Berardinis ha fatto realizzare una targa per ricordare la famiglia  Manocchia, per ben tre generazioni impegnata nel giornalismo nazionale e internazionale. E’ stata Sondra a raccogliere l’ultimo desiderio di Benito. Da sabato, le sue ceneri saranno nella città dove riposano la mamma,  Filomena Spadacci,  e suo padre,  Francesco Manocchia, notissimo giornalista e scrittore del primo ‘900 giuliese, reduce della Prima guerra Mondiale, morto nel 1944 durante i pesanti bombardamenti degli alleati. Sepolti a Giulianova anche i fratelli Omero, scomparso a 16 anni, e Franco, nota firma del Corriere della Sera e di altri giornali del dopoguerra. La tomba del primo fratello, Lino,  anche lui giornalista,  famoso corrispondente dagli Usa per i giornali italiani, è invece in America.

Benito Cesare Augusto Manocchia nasce a Giulianova il 10 maggio 1934 e muore a Old Saybrook, nello stato del Connecticut, il 4 maggio 2021. Giornalista,  aveva appreso il mestiere dal papà Francesco e successivamente dai fratelli Franco e Lino. In Italia, prima di abbandonare il paese nel 1955, aveva collaborato con il Corriere dello Sport, Momento e Momento sera. Trasferitosi negli Stati Uniti, è stato corrispondente per il Corriere, la Tribuna Illustrata e per la Rusconi.  Hanno pubblicato i suoi articoli i settimanali Gioia, Gente, Gente Motori, Scienza e Vita Nuova, ed il quotidiano La Notte. Ha scritto numerosi libri: “Il prete di cosa nostra”, “Indagine su 10 squillo di lusso”, “Dossier droga”, “Vivremo 200 anni” e “Lana Turner : il film della mia vita”.




Giulianova. Note liete: auguri per i primi 60 anni di Carlo Ciafardoni, uomo d’altri tempi.

Giulianova. Ieri sera, con la presenza di tantissimi amici e della vulcanica  Giulia Gulminelli, il “nostro” Carlo Ciafardoni, discendente di una delle casate più importanti di Giulianova, ha festeggiato i suoi primi 60 anni in allegria allo scoccare della mezzanotte nel noto chalet Riviera. Tutti rigorosamente in bianco, tranne il festeggiato che sfoggiava una giacca blu stile collegiale della prima ora; segno evidente che per Carlo l’età non passa mai, quasi a rimarcare che per lui il tempo si è fermato alla cavalleria di antica memoria che tutte le donne di oggi rimpiangono. Anche se Carlo, come dicono gli amici di sempre, è molto riservato, generoso, ironico e altruista; incarna l’uomo dai valori antichi come la gentilezza, la sincerità, l’amicizia e la bontà d’animo. Valori che il padre, il famoso Barone Emidio e la Sig. Gualandi, bolognese doc, hanno trasmesso al giovane rampollo giuliese. Alla gestione dell’azienda di famiglia, affianca l’amore per l’arte, la storia, le tradizioni e le novità che questo mondo ci riserva. Per uno scherzo del destino, recentemente, la famiglia dello scrittore Eugenio Corti, a cura della vedova Vanda, ha raccolto i 17 quaderni stilati dal famoso scrittore (il suo libro più noto è “Cavallo Rosso” nel 1983) con il titolo “Ciascuno è incalzato dalla sua provvidenza – diari di guerra e di pace 1940-1949” edizioni Ares 2021, proprio in questa pubblicazione viene citata l’ospitalità ( ma anche i suoi primi amori) di don Mimì, Ernesto e Gianni Ciafardoni nella nostra Giulianova. Con queste foto salutiamo Carlo con un grande augurio dalla nostra redazione per questo importante traguardo della saggezza.

Walter De Berardinis

www.giulianovanews.it

Il ricordo di Eugenio Corti ospite della famiglia Ciafardoni a Giulianova




Giulianova. Emidio Sebastiani, il marinaio ricordato sulla stele dei caduti del mare dopo 137 anni dalla sua morte.

Giulianova. In occasione dell’inaugurazione della stele commemorativa dei Caduti del mare (giovedì, 11 agosto 2022, ore 19,30), in un angolo abbellito da un ulivo e una grande fioriera sull’ingresso del molo nord, ho ritrovato la tragica vicenda del marittimo Emidio Sebastiani morto il 6 luglio 1885. Emidio Sebastiani nasce a Giulianova il 21 agosto 1864, alle ore 20, dal 49enne Pasquale Sebastiani (bracciante e figlio di Michele Sebastiani) e dalla 36enne Maria Giuseppa Romani. Il giorno seguente il padre lo registrerà al comune di Giulianova davanti ai testimoni: Pietro Mascaretti, 33enne di professione facchino e Antonio Federici, 38 enne calzolaio. Il 1 settembre, nel Duomo di San Flaviano, verrà battezzato. La tragedia. La mattina del 6 luglio 1885, alle ore 7, l’equipaggio del battello peschereccio “Cesare” in fase di pesca davanti la foce del fiume Tordino, di proprietà dell’armatore Flaviano Marà (nato a Giulianova nel 1856, con matricola marittima numero 1031/318), viene investito da una tromba d’aria che ribalta l’imbarcazione facendo cadere in mare il giovane 20enne Emidio Sebastiani che scomparirà tra le onde del mare. Il corpo non fu più ritrovato. Il primo a raccogliere la dichiarazione del naufragio dell’imbarcazione è Arcangelo Morfino, delegato del porto di Giulianova (dipendente dall’ufficio circondariale del porto di Ortona – Compartimento marittimo di Ancona), che trascrive minuziosamente tutta la vicenda il 9 luglio quando, il comandante Massimo Palestini (nato a Silvi 1857 e morto nella sua casa in Via Nazario Sauro a Giulianova il 25 novembre 1937, sposato con Concetta Di Carlo) Comandante del battello “Cesare”, figlio di Stefano Palestini e Concetta Valentina, racconta la tragica vicenda davanti ai testimoni: Serafino Olevano e Valentino De Giovanni. Nei giorni successivi, anche il Sindaco, Francesco Acquaviva d’Aragona, chiede al Tribunale di Teramo il nulla osta per la trascrizione della morte del marinaio nei registri dello stato civile. La sentenza di morte (scomparizione in base all’art. 391 del codice civile) arriverà il 18 luglio 1885, numero 426,  a firma del Presidente del collegio della 1° sezione, Felice Porta e dei giudici Raffaele Mazzoni e Emilio Perotti. La pratica si chiuderà definitivamente il 22 luglio, quando gli atti arriveranno nella sede comunale di Giulianova. Questo lavoratore del mare, scomparso esattamente 137 anni fa, avrà il suo nome scolpito sulla nuova targa che ricorda tutti i caduti del mare. Ringrazio il Presidente dell’Ente Porto, Valentino Ferrante, per aver accolto la mia proposta di ricordarlo come uno dei primi caduti del mare e il consigliere Fabrizio Bonaduce che ha seguito tutto l’iter. Segnalo questo interessante sito web sui naufragi del giuliese e collega Francesco Mosca: http://www.paesiteramani.it/Naufragi/Home.htm . Mentre, nel libro di Alessandro Brandimarte, “Giulianova – il mare, il porto e la marineria: storia, storie, immagini e documenti” edito nel 2009 dalla Paper’s World srl di Bellante, con prefazione di Ottavio Di Stanislao (direttore dell’Archivio di stato di Teramo), vengono raccontati diversi e tragici naufragi dove trovarono la morte molti marinai giuliesi.

Walter De Berardinis




Festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Portosalvo. Il Vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, sarà a Giulianova martedì 9 agosto per celebrare la Messa in suffragio di don Ennio Lucantoni e don Franco Marcone. La celebrazione alle 18.30 nella chiesa di San Pietro Apostolo.

 

La settimana entrante segnerà l’ avvio del programma dei Festeggiamenti in onore della Madonna del Portosalvo che culmineranno, domenica 14 agosto, con la processione a mare e la Messa sulla banchina di riva.

Martedì prossimo, 9 agosto, alle 18.30, il Vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi,  parteciperà alla “Giornata eucaristica vocazionale in memoria di don Ennio Lucantoni e don Franco Marcone” presiedendo una Messa in suffragio, nella chiesa di San Pietro Apostolo.

Si tratta di un appuntamento molto sentito, durante il quale la Città di Giulianova, la parrocchia della Natività di Maria Vergine e la marineria locale, renderanno omaggio a don Ennio, parroco per sessant’anni e legatissimo alla Festa della Madonna del Portosalvo, e a don Franco, giovane sacerdote giuliese scomparso il 23 marzo 2011, a cui il Comune di Torricella Sicura, lo scorso 4 dicembre, ha intitolato una piazza.

In serata, alle 21.30, presentazione in piazza Giovanni XXIII della mostra allestita in occasione del centenario della nascita di don Luigi Giussani.




Giulianova. Premiato il panificio “Tentarelli” come “Attività Storiche di Giulianova”

 Domenica 31 luglio, in Piazza Buozzi, è stato conferito uno dei premi come “Attività Storiche di Giulianova”, allo storico panificio “Tentarelli”, presente da oltre cinque generazioni in Via del Popolo, al civico 37, nella parte alta della Città. Documenti ufficiali attestano l’esistenza dell’attività già dal 1958, quando il titolare era Giustino Tentarelli (nonno dell’attuale proprietario Luca Tentarelli). Mentre, dai documenti conservati dal nipote, sono emersi dei contratti già dal 1923 per l’acquisto del grano con i mugnai giuliesi dei primi del ‘900. Oggi, Luca Tentarelli, oltre ad essere un professionista “dell’arte bianca” trasmessa dal papà Sandro (oggi si gode la meritata pensione), coltiva l’hobby per gli sport invernali. Con la preziosa collaborazione della moglie, Morena Mattiucci, gestiscono l’attuale punto vendita miscelando le tecniche antiche di panificazione con l’innovazione, senza modificare le ricette originali tramandate nel tempo. Durante la pandemia da Covid-19 ha partecipato in videoconferenza a corsi per l’apprendimento di nuove tecniche di panificazione con il Maestro Francese di panificazione Carlo Christophe.




Giulianova. Lunedì 18 luglio, ore 11,30, presentazione alla stampa del 2° memorial in musica “Luciano Crescentini”

Per l’anno in corso si ripeterà il Memorial dedicato al compianto Luciano Crescentini, con il patrocinio del Comune di Giulianova, in piazza Buozzi a Giulianova nelle serate di sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 agosto 2022.

Anche quest’anno ci sarà una Kermesse musicale riservata a gruppi di musicisti e giovani musicisti che si esibiranno esclusivamente dal vivo. Anche quest’anno, i gruppi si esibiranno gratis a testimonianza del grande riguardo che il mondo della musica aveva per Luciano Crescentini, conoscitore e amante della musica in generale.

Per illustrare i dettagli di svolgimento delle tre serate, la Direzione artistica convoca una

CONFERENZA STAMPA per lunedì 18 luglio 2022 alle ore 11,30 presso la sala Buozzi, in Largo Acerbo a Giulianova.




GIULIANOVA. ARRIVA DOMANI IN LIBRERIA “PERCHE’ IO VIVO E VOI VIVRETE. 50 OMELIE E UNA CONFESSIO LAUDIS” DI DON ENNIO LUCANTONI.

Ricorre domani, sabato 16 luglio 2022, il quarto anniversario della scomparsa di don Ennio Lucantoni. Proprio a partire da domattina, sarà disponibile, nelle librerie “Ianni” e “Mondadori” di Giulianova Lido, il volume ” Perchè io vivo e voi vivrete. 50 omelie e una Confessio laudis “. Il libro contiene 50 omelie di don Ennio, la sua “confessione di lode”, due discorsi e un piccolo repertorio fotografico.
Le omelie sono state registrate con un telefono cellulare dai banchi delle chiese di San Pietro Apostolo e della Natività, tra il 4 settembre 2013 e il 21 ottobre 2017.
Le registrazioni sono state ascoltate, trascritte ed adattate da Marzia Tassoni. Nel libro, ogni omelia è accompagnata da un’opera pittorica, antica o moderna, non sempre d’arte sacra.
Generosamente, un imprenditore, giuliese, ha sostenuto le spese di stampa.
Il costo del libro è di 12 euro. L’iniziativa editoriale non ha scopo di lucro. Il ricavato delle vendite, infatti, sarà devoluto ad enti ed associazioni locali, nazionali ed internazionali, con finalità benefiche.
In “Perchè io vivo e voi vivrete” ci sono omelie di don Ennio del tempo ordinario, di festività, di anniversari di nozze, di matrimoni e battesimi. Tra le altre, quella della veglia di Pasqua 2014, della notte di Natale 2015, del 60° anniversario dell’ Ordinazione sacerdotale.
Nella Confessio laudis, pronunciata nel 2011, in ginocchio, sull’ altare della chiesa della Natività, don Ennio ripercorre la sua vita e ringrazia Dio per gli incontri fatti e i doni ricevuti.
Domani, in occasione dell’ anniversario, i volumi saranno anche nelle chiese di San Pietro Apostolo al Lido, di San Gabriele nel quartiere Annunziata, di San Giuseppe a Colleranesco, e nel duomo di San Flaviano in centro storico.
La vendita proseguirà fino all’esaurimento delle copie pubblicate.