Teramo. 25 aprile 2019: ricordato il sacrificio di PASSAMONTI

25 Aprile 2019: ricordato il sacrificio di PASSAMONTI

Roma, 21 aprile 1977: nel primo pomeriggio l’Università era stata appena sgombrata e la Polizia stava ai margini del quartiere San Lorenzo limitandosi a brevi cariche di alleggerimento, giusto per disperdere un esiguo gruppo di autonomi.

All’improvviso, le Forze dell’Ordine vennero fatte oggetto di una scarica di colpi d’arma dafuoco.

A terra restò l’Allievo Sottufficiale Settimio PASSAMONTI, aveva 23 anni.

Altri tre agenti ed un carabiniere furono feriti, ma si salvarono.

Una mano vigliacca scrisse sull’asfalto dove era appena “caduto il giovane :” Qui c’era un carruba, LORUSSO è vendicato”.

Il rito sacrificale di una logica aberrante era stato tristemente celebrato.

Settimio Passamonti

 

Questa è la fredda cronaca di uno dei tanti assassini che hanno costellato i c.d. “anni di piombo”, anni in cui sembrò a troppi che la violenza di piazza prima e, successivamente, la lotta armata ed il terrorismo fosse una scelta di vita praticabile ed uno strumento utilizzabile per modificare gli equilibri politici e la forma costituzionale dello Stato.

Il giudizio di questo fatto di sangue resta, ormai a distanza di quarant’anni, quel che era: il morto fu cercato a freddo per vendicare la morte di un altro giovane, senz’ altra motivazione politico-militare immediata.

 

Sono stati anni bui esaltati da una virulenza bieca in cui il conflitto di piazza assunse le sembianze di un tragico rito collettivo irrinunciabile e da un giornalismo settario che creò il mito della “P 38”, che fece della controinformazione uno stile e che artatamente determinò l’isolamento sociale di seri servitori dello Stato, in ciò creando i presupposti perché loschi assassini potessero continuare ad uccidere in nome di falsi ideali.

Gli eccidi , le stragi aumentarono la tensione in un ambito già infuocato. Il livello dello scontro si alzò:  si parlò di opposti estremismi, di stragi di Stato e negli ambienti più estremi, si passò alla clandestinità.

Nacquero varie organizzazioni eversive sia di sinistra che di destra e nelle manifestazioni di piazza molti manifestanti iniziarono a presentarsi mascherati, spesso armati di spranghe, bombe molotov e talora anche della tristemente famosa P38.

 

  • violenti scontri di piazza, la lotta armata e le stragi erano “contro”. Ma contro chi o che

cosa?Questo dubbio, mai del tutto risolto, attraversa tutti gli anni di piombo.

In questo crescendo dissennato la giovane democrazia italiana rischiò seriamente di essere travolta da una risposta di tipo militare dello Stato; risposta questa che tuttavia non c’è stata.

Le forze migliori del Paese, prime fra tutte le Forze dell’Ordine, hanno avuto la forza di piangere i propri morti senza accettare provocazioni, ma traendo da questi lutti un rinnovato vigore per disarticolare sistematicamente, utilizzando esclusivamente le norme poste a tutela dello Stato democratico, le varie organizzazioni estremistiche.

Oggi è stato ricordato in Questura il quarantaduesimo anniversario dell’uccisione dell’Allievo Sottufficiale Settimio Passamonti.




Giulianova. Scoperta una targa bilingue (italiano-ceco) a Hrušovany u Brna in onore del soldato Jan Kelbl

 

Targa inviata da Giulianova nella Repubblica Ceca per ricordare il legionario cecoslovacco

La cerimonia in occasione della liberazione del paese da parte dell’esercito sovietico

 

Jan Kelbl

Giulianova. La ricerca storica condotta dal Commissario dell’INGORTP della provincia di Teramo, Walter De Berardinis, sulla tragica fine del soldato della Legione Cecoslovacca morto il 13 aprile 1919 a Giulianova (unico soldato della Legione Cecoslovacca del fronte russo morto in Italia), è stata riprodotta e posizionata in una targa bilingue (italiano-ceco) nella città natale di Jan Kelbl, Hrušovany u Brna (paese di circa 3000 anime nella regione della Moravia Meridionale della Repubblica Ceca). La prima parte della targa è stata realizzata a Giulianova grazie al contributo del direttore della Gamma Investigazione di Tortoreto, Gabriele Barcaroli, ed inviata al pronipote del caduto, Radek Novak che vive a Brno. L’evento è stato reso possibile grazie al Sindaco, Miroslav Rožnovský, per celebrare il 74 ° anniversario della liberazione della sua città Hrušovany da parte dell’esercito sovietico, nell’occasione è stata scoperta la targa posizionata tra la stele che ricorda i caduti della 1° e 2° guerra mondiale alla presenza del 96enne, Generale di Brigata Emil Boček, ex pilota ceco in forza alla RAF e alla Fighter Squadron cecoslovacca durante la 2° guerra mondiale. Anche Giulianova, in occasione del centenario della morte di Kelbl (1919-2019), aveva ricordato con una manifestazione pubblica la vicenda del soldato ceco.




Giulianova. Una lezione di Storia Patria tra le tombe dei giuliesi caduti nella 1° e 2°

 

La GdO De Berardinis farà richiesta al Commissario Straordinario per preservare 4 tombe

GdO Giulianova

Giulianova. Con la lettura finale dei saluti istituzionali si è chiusa la commemorazione del centenario della morte (1919/2019) del soldato della Legione Cecoslovacca del fronte russo, Jan Kelbl. Il Commissario della delegazione di Teramo dell’INGORTP, Walter De Berardinis, ha letto i messaggi di: S.E. Hana Hubáčková, Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia; S.E. Ján Šoth, Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia e il Colonnello Pavel Budínský, Presidente dell’Associazione Nazionale Legionari Cecoslovacchi. Erano presenti anche tutti i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma di Giulianova e due classi V Liceo Scientifico “Marie Curie” di Giulianova, accompagnate dai docenti: prof.ssa Claudia Calvarese, prof. Vincenzo Napodano e prof.Gianni Michitelli. Durante la lezione di storia patria tenuta da “De Berardinis” sui soldati giuliesi nella 1° e 2° G.M., all’interno del parco delle Rimembranze, sono state fatte leggere le lettere originali (collezione del curatore dell’evento) dei soldati al fronte e nei campi di prigionia. Lo spunto per questa inusuale lezione tra le tombe è nata dopo le vicende di Macerata (una ragazza offese una Brigata della 1° G.M.) e il recente caso del Liceo di Cuneo (saluti romani in classe) La giornata è terminata con la visita di altre tombe di soldati giuliesi morti tra le due guerre mondiali, durante la guerra di Libia e Africa Orientale, il periodo della Resistenza e i bombardamenti su Giulianova. Nei prossimi giorni, la Guardia d’Onore De Berardinis, protocollerà una proposta al Commissario Straordinario, Eugenio Soldà o al prossimo Sindaco di Giulianova, per lasciare a perpetua memoria almeno quattro tombe significative per la storia della città presenti nelle cappelle comuni:  Maria Garro, vittima civile dei bombardamenti su Giulianova nella 2° G.M; Vincenzo Alleva, fucilato dai tedeschi nella Villa la Montagnola/Migliori nel 1944; Giuseppe Ettorre, pittore e reduce dalla 1° G.M. in Francia con la divisa americana; Carmine Di Giallorenzo, soldato del 2° Genio morto nell’ospedale da campo 167 il 5 maggio 1918 a Fontaniva (Padova).

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Pescara. GDF: presentazione di “Un inedito centenario abruzzese: storia di un eroe e del suo ritratto”. La storia del Ten. moscianese Saulle Angelini

 

Venerdì 12 aprile 2019, presso la Sala conferenze del Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, alle ore 9:30, avrà luogo la manifestazione “Un inedito centenario abruzzese: storia di un eroe e del suo ritratto” a cura del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, che vede l’intervento e il prestigioso patrocinio dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.
Nel corso del convegno sarà presentato ed esposto al pubblico il dipinto inedito dell’abruzzese Francesco Patella, artista di chiara fama nazionale che espose, nell’arco della sua vita, in Biennali e mostre di profilo nazionale ed internazionale, insieme a personalità quali Basilio e Tommaso Cascella, Nicola D’Antino e Guido Costanzo.

abside Chiesa del Rosario affrescata negli anni 50

L’opera, realizzata nel 1919 e che quindi compie il suo centenario, raffigura il S. Tenente Saul Angelini dell’allora Regia Guardia di Finanza, morto eroicamente all’età di ventiquattro anni sulle alture del monte Gorian in Albania, a pochi mesi dalla fine del Primo Conflitto Mondiale, poi decorato Medaglia d’Argento al Valore Militare alla memoria ed al quale è intitolata la storica Caserma sede del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Pescara.

Il dipinto si rivela particolarmente importante in quanto fornisce un’ulteriore chiave di lettura per la comprensione degli eventi storici relativi alla Prima Guerra Mondiale che videro impegnati soldati abruzzesi, oltre che sotto il profilo artistico-culturale dal momento che ancora oggi, sul territorio regionale, vi sono opere e monumenti realizzati da Francesco Patella, non dimenticando la sinergia dello stesso con altri importanti artisti della sua generazione.

AUTORITRATTO patella

Per festeggiare i 100 anni dell’opera è stato indetto un bando di concorso con premiazione rivolto agli studenti del Liceo Misticoni-Bellisario di Pescara (scuola polo regionale per la musica e le arti performative), che realizzeranno delle opere inedite che saranno esposte in occasione dell’evento, insieme ad alcuni preziosi cimeli storici del Museo Storico della Guardia di Finanza di Roma e di altri documenti dell’epoca, fra i quali articoli stampa dei giornali dell’epoca e gli atti di nascita e di morte dell’artista Francesco Patella e dell’eroe Saul Angelini, entrambi nativi del comune di Mosciano Sant’Angelo (TE). Dato il pregio artistico dell’opera, la Soprintendenza all’archeologia, belle arti e del paesaggio d’Abruzzo ha redatto una relazione circa lo stato di conservazione del dipinto e una proposta d’intervento di manutenzione straordinaria.


Il progetto, organizzato dal Colonnello Vincenzo Grisorio, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, e coordinato dalla Dott.ssa Greta Massimi, gode del patrocinio dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Il programma vede i saluti istituzionali di Flavio Aniello Comandante Regionale Abruzzo Guardia di Finanza, di Sergio Caputi Magnifico Rettore Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara, di Marco Alessandrini Sindaco di Pescara, di Giuliano Galiffi Sindaco di Mosciano Sant’Angelo e di Rosaria Mencarelli Soprintendente all’archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo.
Gli interventi vedranno protagonisti alcuni esponenti dell’Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara quali Stefano Trinchese Prorettore dell’Università, Carmine Catenacci Direttore Dipartimento Lettere, Arti e Scienze Sociali e Maria Cristina Ricciardi (responsabile dell’autenticazione dell’opera), nonché di Gerardino Severino Direttore del Centro Studi Storici e Beni Museali Quartier Generale Guardia di Finanza di Roma, di Eliseba De Leonardis Funzionario Restauratore all’archeologia, belle arti e del paesaggio d’Abruzzo, di Gregorio Totaro Presidente Sezione Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia-Pescara (promotore e sponsor del bando scolastico) e Raffaella Cocco Dirigente Scolastico Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Misticoni-Bellisario” Pescara. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Gigliola Edmondo.
Si ringrazia per aver contribuito alla realizzazione del progetto i fotografi Mauro Vitale e Alessio Consorte e i professori Daniela Giampaolo (coordinatrice del bando di concorso scolastico), Alberto Marino, Antonella Dell’Elice, Franco Di Nicola, Emilio Di Donato, Rosa Luigia Maggiore, Barbara Nardella, Nicola Costantini.

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Lapide dei caduti della 1° Guerra Mondiale di Mosciano Sant’Angelo, (C) Foto Walter De Berardinis

Saulle Angelini su Il Popolo Abruzzese

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A Giulianova sabato 13 aprile 2019 picchetto d’onore in memoria del legionario cecoslovacco Jan Kelbl. Presenzieranno le classi V del Liceo Scientifico “Marie Curie” di Giulianova

Percorso storico/patriottico sui caduti della 1° e 2° G.M. all’interno del Cimitero monumentale di Giulianova

Logo centenario Legione Cecoslovacca

Giulianova. In occasione dei festeggiamenti della Madonna dello Splendore, evento inserito nel programma ufficiale, l’I.N.G.O.R.T.P. e la Città di Giulianova, ricordano il centenario della morte del legionario cecoslovacco alla presenza delle Associazioni combattentistiche e d’arma sabato 13 aprile alle ore 10,00 presso il cimitero monumentale di Giulianova. La manifestazione gode dell’uso del logo del centenario della Grande Guerra del Governo Italiano e della Legione Cecoslovacca, oltre al patrocinio delle due Ambasciate: Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Teramo. Il 13 aprile 1919, a Giulianova, all’età di 40anni, cessava di vivere il soldato della Legione Cecoslovacca del fronte russo Jan Kelbl, proveniente dal porto di Napoli dopo l’imbarco nella città portuale di Vladivostok (Russia) sulla nave italiana “Roma” con a bordo i primi soldati feriti e ammalati. Lui e il suo contingente lasciarono la Siberia per approdare in Italia per tornare nel suo paese d’origine, la neonata Cecoslovacchia. Per le ferite e la successiva malattia contratta durante il trasporto ferroviario, fu lasciato alla stazione di Giulianova, per poi giungere cadavere nel vecchio ospedale civile dove venne confermata la sua morte alle ore 6,00. Nato a Hrušovany il 7 maggio 1879, nella provincia di Hustopeče, si trasferisce a Židlochovice, nella Moravia meridionale dell’attuale Repubblica Ceca. Di professione postino, aderisce al gruppo sportivo Sokol (Falco), movimento ceco per lo sport e centro didattico morale e intellettuale per l’indipendenza nazionale. Nel 1914, allo scoppio della 1° Guerra Mondiale, forzatamente, viene arruolato nell’esercito dell’Impero austro-ungarico nel 99° reggimento fanteria con il grado di Caporale. Il 12 ottobre 1915, durante i combattimenti contro l’esercito russo, presso Luc’k, città dell’Ucraina nordoccidentale, viene catturato dalle truppe nemiche. Il 15 luglio 1917 a Lukaševka, provincia di Kyev in Ucraina, entra a far parte della Legione Cecoslovacca in Russia con il grado di fuciliere fino alla sua morte a Giulianova con lo stesso grado.

Manifesto ufficiale Legionario Cecoslovacco

A seguire, prendendo spunto dalla vicenda di Macerata, dove una ragazza di 22anni, l’11 febbraio 2019, fu multata dai Carabinieri con 103,00 euro per oltraggio ai defunti. La sanzione scattò per aver definito i fanti della Brigata Etna (1° G.M.) con la seguente frase: ‘‘quattro sfigati morti in guerra’’. Il Commissario dell’INGORTP di Teramo, Walter De Berardinis, grazie alla sensibilità e collaborazione della dirigente scolastica, la prof.ssa Silvia Recchiuti, porterà i ragazzi delle classi V del Liceo Scientifico di Giulianova all’interno del Cimitero monumentale per visitare le tombe dei caduti della 1° e 2° G.M. sepolti a Giulianova partendo da: Viale delle Rimembranze, dove sono censiti sui cipressi i nomi dei caduti della 1° G.M.; l’ingresso principale del cimitero, dove sono apposte le targhe alla memoria del legionario Jan Kelbl e del poliziotto Francesco Paolo Rossi; dove riposa la salma dell’autiere Umberto Federici, medaglia di bronzo al Valor Militare nella 1° G.M.; Giovanni Piccinini, ufficiale dell’esercito italiano, più volte medagliato; Maria Garro, vittima civile dei bombardamenti su Giulianova nella 2° G.M.; Vincenzo Filipponi, caduto in Africa Orientale; Antonio Del Sordo, morto in Francia con la divisa americana nella 1° G.M.; Biagio Retko, soldato del 2° Corpo d’Armata polacco in Italia; Vincenzo Alleva, fucilato dai tedeschi; Flaviano Di Donato, caduto in Francia con la divisa americana nella 1° G.M.; Otello Simoncini, ufficiale di marina; Giuseppe Ettorre, pittore e reduce dalla Francia con la divisa americana.

Jan Kelbl il primo da dx




Teramo. La presentazione del libro “Storia della Massoneria in Abruzzo” di Elso Simone Serpentini e Loris Di Giovanni, verrà presentato mercoledì 3 aprile 2019 alla Biblioteca “Delfico”

Artemia Nova Editrice annuncia la pubblicazione del libro Storia della Massoneria in Abruzzo, di Elso Simone Serpentini e Loris Di Giovanni, una corposa opera di 308 pagine in cui i due autori ripercorrono le vicende della Libera Muratoria abruzzese dagli albori, quando  alla notevole ripresa culturale della Napoli settecentesca, che, insieme con l’incremento degli scambi economici e culturali con altri paesi, portò al cosiddetto “illuminismo napoletano”, diede grande impulso il fenomeno massonico, fino alla ricostituzione delle Logge abruzzesi nel dopoguerra.

Il libro ricostruisce lo sviluppo di queste idee e la storia delle prime Logge, da quelle dei protagonisti della “Rinascenza teramana” di fine Settecento alle Logge castrensi del periodo napoleonico. Seguono una dettagliata ricostruzione della diffusione in Abruzzo della Carboneria e un’analisi dei suoi rapporti con la Massoneria nel primo Ottocento, la descrizione della ripresa dell’attività massonica dopo l’Unità d’Italia e delle vicende relative al complesso quadro della Massoneria abruzzese del secondo Ottocento e dei primi anni del Novecento.

Storia della Massoneria in Abruzzo

Viene poi tratteggiato il dualismo tra il Grande Oriente d’Italia e la nuova Obbedienza di Piazza del Gesù, sorta con lo scisma ferano del 1908, per poi passare al dibattito tra neutralismo ed interventismo alla vigilia della Grande Guerra e ai rapporti con il Fascismo, fino alle elezioni del 1924. Si parla poi dell’occupazione fascista delle Logge e del loro scioglimento come conseguenza dell’atteggiamento antimassonico del Regime, che nel 1925 varò un’apposita legge contro le associazioni segrete, per arrivare alla rifioritura della “Fratellanza” immediatamente dopo la Liberazione.

Il libro sarà presentato a Teramo mercoledì 3 aprile 2019, alle ore 17,000, nella Corte Interna della Biblioteca “Melchiorre Delfico”, con i saluti del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e la presenza dei due autori.

 

 

 

Nota sugli autori:

 

Prof. Elso Simone Serpentini

ELSO SIMONE SERPENTINI, già docente di storia e filosofia, scrittore e saggista, autore di All’Oriente di Teramo. La Massoneria teramana tra storia e cronaca (2014), ha pubblicato, tra i suoi numerosi scritti, 34 volumi della collana “La Corte! Processi celebri teramani”, 5 volumi della collana “Briganti d’Abruzzo” e ha curato l’unica traduzione in italiano moderno del capolavoro della letteratura spagnola barocca del Seicento, Il Criticone di Baltasar Gracián (2008). Nel 2009 ha pubblicato Enrico Sappia. Cospiratore e agente segreto di Mazzini, (a quattro mani con lo storico francese Maurice Mauviel) e nel 2016 ha curato dello stesso Sappia (Enrico Sappia De Simone), Gli scritti abruzzesi. Ha pubblicato anche Solo il piccone. Come fu abbattuto il Teatro Comunale di Teramo (2015), Teramo e il cinematografo (2015), Teramo e il teatro lirico (2016), Teramo e il teatro di prosa (2017), Ritorno a Spinoza, una quasi autobiografia filosofica (2017), Teramo e il teramano negli anni della guerra civile (2017), Tempo Nuovo. Il Fascismo Repubblicano teramano (2018).

 

 

Avv. Loris Di Giovanni

LORIS DI GIOVANNI, laureato in giurisprudenza con una tesi sulle associazioni segrete e la Loggia P2 e in scienze politiche, con una tesi sulla storia della Massoneria in Abruzzo, scrittore e saggista, è autore di La massoneria a Chieti e in provincia: dal periodo napoleonico al Fascismo, (Poligraph, Chieti, 1997); Sigilli massonici e carbonari abruzzesi nell’Ottocento, (Poligraph, Chieti, 1998); Il marchese Gesualdo de Felici e la Massoneria: note ad un carteggio rinvenuto, (Poligraph, Chieti, 2001); Note su la historia della Libera Muratoria in Teathe, (a quattro mani con Alessandro Verri, Tabula Fati, Chieti,  2001); Umberto Cipollone Gran Maestro del G:.O:.I:.- scritti, interventi, documentazioni, (Tip. Botolini, Lanciano, 2006). Ha anche pubblicato con Vittorio Morelli, e Tommaso Pallicca, Un missionario dell’ordine dei frati minori cappuccini: Giuseppangelo De Fazio da Pianella: atto di donazione del sacro corpo di S. Ciriaca V. M. (Mancini, San Giovanni Teatino); Eliseo nel Vaticano; Il Salomone nel tempio: drammi per musica in onore di S. Silvestro papa, protettore di Pianella di Stefano Ferrante (Litografia Botolini, Rocca S. Giovanni, 2008).

 

 




Roma. Presentazione del libro “ Animali in guerra, Vittime Innocenti “ di Vincenzo Di Michele

Giovedì 11 aprile ore 18,30 presso lo Sporting Club Due Ponti in Via Due ponti 48 – Roma

Presentazione del libro:“ Animali in guerra, Vittime Innocenti “

Autore: Vincenzo Di Michele

Per non dimenticare il cuore , il sacrificio e le ingiustizie subite da tutti gli animali

I soldati, nella corsa spietata verso il fronte, frustavano e bastonavano gli umili quattrozampe e come se non bastasse li punzecchiavano con la baionetta. I cavalli con la lingua penzoloni annaspavano nel traino di carri ponderosi e i muli, caricati  sulla soma a più non posso, allargavano  le loro froge e sprofondavano nel fango.

Sul fronte aereo i colombi, consegnando ordini e contrordini, venivano uccisi dai cecchini dell’esercito nemico mentre sui campi di battaglia i cani si infilavano sotto i cingoli dei carrarmati nemici e saltavano in aria a causa dell’esplosivo che avevano indosso. Gli orsi, usati come cavie per il collaudo dei sedili degli aerei, erano scaraventati in volo mentre i gatti, imbottiti di ordigni, venivano lanciati sulle navi.

Persino le mandrie di buoi furono impiegate come animali kamikaze: correvano sui campi cosparsi di mine per farle esplodere.

E poi le sperimentazioni messe in atto per la creazione di esseri ibridi attraverso incroci tra zebre e cavalli, alci e buoi, bisonti e mucche, topi e criceti, lepri e conigli e addirittura fra l’uomo e la scimmia per generare un esercito di esseri invincibili.

Tutti questi animali innocenti, compresi quelli uccisi con selvaggia crudeltà nei mattatoi,  vennero trascinati a forza in una guerra che non gli apparteneva e non ebbero alcuna scelta se non quella di obbedire al vile egoismo umano.

 

 

VINCENZO DI MICHELE ( 1962)

libri pubblicati: La famiglia di fatto, un’analisi della convivenza more uxorio; Io prigioniero in Russia, oltre 50.000 copie e vincitore di premi alla memoria storica; Guidare oggi, un manuale sulla normativa stradale; Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso, una revisione storica sulla prigionia del Duce a Campo Imperatore; Pino Wilson, la biografia ufficiale dello storico capitano della Lazio campione d’Italia nel 1974; Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota, un’inchiesta sull’annullamento dei matrimoni religiosi; L’ultimo segreto di Mussolini, sul patto sottobanco tra Badoglio e i tedeschi per la liberazione di Mussolini; The Last secret of Mussolini, the undercounter pact between Badoglio and the Germans; Cefalonia, io e la mia storia, un romanzo autobiografico sullo sfondo dell’eccidio dei soldati italiani in Grecia.

 




Milano. Una lacuna sulla storia dell’Italia: il lavoro coatto nei campi e nelle officine del Terzo Reich – Milano, 29 marzo 2019, ore 9.30

In occasione dell’uscita del volume Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista a cura di Brunello Mantelli, prefazione di Gianni Perona e nota di Enzo Orlanducci, (Ugo Mursia Editore), la Fondazione Memoria della Deportazione, in collaborazione con l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari),  vi invita all’incontro

Una lacuna sulla storia dell’Italia:

il lavoro coatto nei campi e nelle officine del Terzo Reich

Metodologie e fonti della ricerca storica

via Dogana 3, Milano, 2° piano

MM1-MM3 Duomo

Venerdì 29 marzo 2019, ore 9.30

Saluti di

Floriana Maris, Fondazione Memoria della Deportazione

Mario Renosio, Istituto nazionale Ferruccio Parri

Intervengono

Giovanna D’Amico, Università di Messina

Massimiliano Tenconi, ricercatore storico

Irene Guerrini, Università di Genova

Marco Pluviano, ricercatore storico

Toni Rovatti, Università di Bologna

Andrea Ferrari, ANED di Bologna e Imola

Brunello Mantelli, Università della Calabria

Mirco Carrattieri, Istituto nazionale Ferruccio Parri

Coordina

Massimo Castoldi, Fondazione Memoria della Deportazione

Con il patrocinio di

Istituto nazionale Ferruccio Parri e ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti)

Fondazione Memoria della Deportazione

Biblioteca Archivio Pina e Aldo Ravelli

Centro Studi e Documentazione sulla Resistenza e sulla deportazione nei lager nazisti ONLUS

via Dogana 3

20123 Milano MI

Italia

codice fiscale 97301030157

tel.       +39.0287383240

fax       +39.0287383246

http://www.fondazionememoriadeportazione.it/it/

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Bolzano. “Abruzzesi del Trentino ricordano Gabriele d’Annunzio soldato e le sue imprese militari“ Relatore lo storico Achille Ragazzoni

Nel quadro delle attività culturali, la Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, congiuntamente alla Federazione Provinciale di Bolzano dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra e all’Accademia Culturale Internazionale San Venceslao di Bolzano, ha organizzato presso il Circolo Unificato dell’Esercito a Bolzano una conferenza su “Gabriele D’Annunzio soldato”, relatore d’eccezione lo storico dottore Achille Ragazzoni, che davanti a un pubblico qualificato ha illustrato la figura del grande soldato abruzzese medaglia d’oro al valore militare narrandone le gesta nel corso della prima guerra mondiale e durante la reggenza del Carnaro.

Gli organizzatori dell’incontro culturale con lo storico dott. Achille Ragazzoni. Foto: di Foto Arte Asmodeo Rennes .

I convenuti sono rimasti colpiti dalle gesta del volo su Vienna e dalla beffa di Buccari, tante le domande poste dai presenti volte a conoscere alcuni particolari delle battaglie dell’Isonzo e della reggenza di Fiume. Al termine il presidente Sciullo della Rocca ha ringraziato il Dott. Ragazzoni per la sua esaustiva esposizione portando ai convenuti il saluto del presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra Roberto Pintus sodalizio che quest’anno compie il suo centenario, associazione questa voluta fortemente da Gabriele d’Annunzio per riunire tutti i volontari che con il loro sacrificio hanno contribuito ad accrescere la grandezza e il prestigio della patria Italia, di cui fu anche Presidente Onorario. Ha poi ringraziato i soci organizzatori della serata Girolamo Sallustio e Gabriele Antinarella, il Direttore del Circolo Militare Ten. Col. Daniele Battaini per l’accoglienza e il supporto senza precedenti fornito per la riuscita della significativa serata dedicata ad un eroe abruzzese che merito una medaglia d’oro al valore militare, cinque d’argento e una di bronzo le cui testimonianze ed i vari cimeli sono presenti al Vittoriale di Gardone Riviera e anche presso la locanda Caldora a Pacentro curata con rara perizia da Carmine Cercone, mete queste di notevole interesse turistico culturale. Ospite a questo appuntamento culturale il dott. Bernhard Kiem, già Console Onorario di Russia a Bolzano. Riportiamo a conclusione per sola memoria storica la motivazione della Medaglia d’Oro al Valore Militare concessa al Ten. Col. Gabriele d’Annunzio: «Volontario e mutilato di guerra durante tre anni di aspra lotta, con fede animatrice, con instancabile opera, partecipando ad audacissime imprese, in terra, sul mare, nel cielo, l’alto intelletto e la tenace volontà dei propositi – in armonia di pensiero e d’azione – interamente dedicò ai sacri ideali della Patria, nella pura dignità del dovere e del sacrificio.». Zona di Guerra, Maggio 1915-Novembre 1918.

Gabriele D’Annunzio soldato – foto libera -.
1 Medaglia d’Oro al Valore Militare.
3 Medaglie d’Argento al Valore Militare.
2 Medaglia di Bronzo al Valore Militare.
3 Croci al Merito di Guerra.
2 Promozioni per Merito di Guerra.
E numerose altre decorazioni e distinzioni onorifiche.




Teramo. Archivio di Stato di Teramo: Convegno, Gocce di gioventù’- Il sacrificio di una generazione