Giulianova. Il Cittadino Governante: CI SCUSIAMO PER L’ERRORE

Ci scusiamo per non aver verificato la segnalazione che ci era giunta sui danni al monumento dei caduti che dalle foto prodotte risultano in buona parte già esistenti.
Confermiamo invece le altre considerazioni espresse, in particolare che dopo questi lavori non sarà più possibile in piazza Dalmazia ospitare grandi eventi come la Festa della Madonna del Portosalvo e i concerti.

Il monumento oggi. Foto Archivio De Berardinis

Per noi quei 600.000 euro (che pochi non sono) andavano spesi diversamente e meglio.
Al Sindaco Costantini che non perde occasione per offendere e afferma: “il Cittadino Governante ci ricasca e prosegue la sua ormai pressoché quotidiana azione di mistificazione della realtà” diciamo:
1. Noi siamo sempre attenti e aderenti ai fatti (citi il sindaco quali sarebbero le nostre fake news).
2. Quando facciamo un errore – come in questo caso – siamo capaci di scusarci.
3. Ora aspettiamo che cominci lui a dire il vero. Per stare all’attualità:
• Sia trasparente sull’arrogante spartizione delle poltrone fatta con le nomine all’Ente Porto.
• Faccia sapere alla cittadinanza la verità sui casi Covid-19 a Giulianova, visto che, purtroppo, siamo ai primi posti per numero di contagiati nell’elenco dei 305 comuni abruzzesi.
Giulianova 24.01.2021
IL CITTADINO GOVERNANTE
Associazione di cultura politica

 




Giulianova. NESSUN DANNO AL MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE: BASTA FAKE NEWS DEL CITTADINO GOVERNANTE!

Monumento ai caduti del mare anno 2018

Monumento ai caduti del mare anno 2020

A poche ore dall’appello di Papa Francesco a non divulgare fake news, ecco
che il Cittadino Governante ci ricasca e prosegue la sua ormai pressoché
quotidiana azione di mistificazione della realtà. Questi signori non hanno
davvero nessuna memoria né rispetto dei monumenti della città, se non si
sono neanche accorti che la ceramica del Monumento ai Caduti del mare è
gravemente danneggiata da molti anni, come chiunque potrà facilmente
verificare dalle immagini dell’opera presenti su Google Maps.
L’affermazione che il monumento sia stato danneggiato nel corso delle
attività di cantiere è, quindi, una vergognosa e strumentale bugia,
inventata e diffusa al solo scopo di gettare fango sull’operato
dell’Amministrazione comunale e screditare la professionalità degli operai
che stanno lavorando senza sosta per consegnare ai cittadini giuliesi uno
spazio urbano di aggregazione che riqualificherà il cuore cittadino, al
posto del kartodromo lasciato in eredità, una bruttura di cui
evidentemente nessuno sentirà la mancanza tranne il Cittadino Governante
nelle sue nostalgiche e altrettanto falsate rievocazioni dei tempi che
furono. È vero esattamente il contrario: terminati i lavori per il
rifacimento di piazza Dalmazia sarà premura dell’Amministrazione procedere
al completo restauro del momento, non appena verrà ricollocato. Questo non
è che l’ennesimo vile attacco bugiardo di una compagine evidentemente
sempre più a corto di idee e di argomenti, che non propone nulla e critica
tutto, tanto da sfociare palesemente nel ridicolo, come in questa
circostanza in cui non si è fatta scrupolo di diffondere una vera e
propria bufala. Mentre l’Amministrazione è impegnata a costruire un
progetto e una visione di sviluppo per la nostra Giulianova, sicuramente
aperta all’apporto di idee nuove e contributi migliorativi, il Cittadino
Governante continua solo a demolire e a divulgare notizie fasulle.
Speriamo che per il futuro la forza di opposizione, se veramente ha a
cuore il suo ruolo istituzionale e disservizio alla collettività, produca
interventi di maggiore spessore e aderenza alla realtà. Il rispetto della
verità è il presupposto della buona politica: basta fake news!

Il Sindaco
Jwan Costantini




Giulianova. Il Cittadino Governante: DANNEGGIATO IL MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE

Il Cittadino Governante

Sono in corso i lavori per la nuova sistemazione di piazza Dalmazia che, purtroppo, farà scomparire per sempre lo spazio urbano che in passato ha ospitato gli eventi con grande partecipazione popolare come ad esempio la tradizionale Festa della Madonna del Portosalvo.
Nelle attività di cantiere è accaduto uno spiacevolissimo fatto: il monumento dedicato ai Caduti del mare, durante lo spostamento, è stato gravemente danneggiato come si può vedere dalla foto.
Questo monumento ha un grande valore simbolico per noi Giuliesi e in particolar modo per le famiglie delle persone scomparse nel mare.
Andava posta, senz’altro, maggiore attenzione durante la delicata operazione.
Abbiamo letto che il monumento verrà collocato in una sede diversa, proprio davanti al Kursaal.
Chiediamo che il monumento venga ben restaurato e che si ponderi bene l’ubicazione per salvaguardare la vista della facciata del Kursaal dal lungomare monumentale e per dare il giusto risalto al monumento stesso.
GIULIANOVA 23.01.21
IL CITTADINO GOVERNANTE
Associazione di cultura politica



Grande Guerra. Domenica 31 gennaio 2021 sul quotidiano Corriere della Sera sarà pubblicata l’informativa sull’evento dell’attivazione del codice QR

Grande Guerra

La Grande Guerra nella storia della famiglia a ricordo del congiunto sopravvissuto, caduto o sepolto fra gli «Ignoti» … a futura memoria

NON PIÙ OBLIO MA LUCE

.

Una tecnologia che sa creare emozioni, alla scoperta di frammenti di “vissuto” di soldati caduti e sepolti fra gli “Ignoti”, conservati nelle menti e nei cuori delle famiglie e a noi tramandati a perenne memoria di questa e delle future generazioni.

Le famiglie sono invitate a collaborare nella realizzazione della propria lastrina del Codice QR che riporterà il nome del Militare e verrà collocata su apposita Lapide predisposta in territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.




Castellalto. Valeria Manelli (Assessore alla Cultura): letture della Memoria

Dopo le letture di Natale, il Progetto “Castellalto che legge” che l’amministrazione comunale sta attuando con Abruzzo Book Festival e Mammadovemiporti, prosegue il suo viaggio per affrontare il tema della Memoria attraverso videoletture adatte ai più piccoli.

Se gli anni precedenti abbiamo portato nelle scuole la Memoria, attraverso il diario di Anna Frank e la Costituzione, quest’anno lo affronteremo nelle modalità che ci sono consentite dalle restrizioni in atto. La scelta di celebrare la Giornata della Memoria ponendo l’attenzione sull’infanzia, è legata proprio alla necessità di conservare traccia di quel che accadde anche nelle nuove generazioni, raccontando in maniera garbata una storia che non dovrà mai ripetersi.

Le preziose videoletture, realizzate per l’occasione da Alessia Valli con la voce narrante di Marzia Flamminii, sono tratte da libri per l’infanzia che affrontano il tema della Shoah e hanno il pregio di entrare in punta di piedi in un passato fatto di atrocità e di sofferenza, in modo da poterlo raccontare anche ai più piccoli.

 

Il calendario sarà il seguente:

21 Gennaio  “La Bambina del treno” di Lorenza Farina

23 Gennaio “Storia di Vera” di Gabriele Clima

25 Gennaio “Il Volo di Sara” di Lorenza Farina

27 Gennaio “La Farfalla” di Pavel Friedman

Valeria Manelli
Assessore alla Cultura

“Castellalto che legge” continuerà il suo cammino nelle storie e nelle letture, in attesa delle condizioni ideali per realizzare al più presto iniziative in presenza e attuare progetti che coinvolgano soprattutto i più giovani perché è dalla cultura e dai giovani che dobbiamo, necessariamente, ripartire.

 




Montorio al Vomano. 27 gennaio: letture per la Shoah.

La Sezione A.N.P.I. di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini”, il gruppo facebook MONDOrio trash, in collaborazione con il Gruppo lettori volontari di Montorio al Vomano, propongono, dal 20 al 27 gennaio, una settimana dedicata al ricordo della Shoah, nell’imminenza del Giorno della Memoria. Lo scopo è proporre una serie di letture e riflessioni, che saranno postate durante la settimana sulle pagine Facebook dei soggetti organizzatori, per ricordare la tragedia europea dell’Olocausto, che ci riporta al passato, ma pone degli interrogativi anche sul presente, sui perseguitati di oggi, costretti a fuggire a causa di guerre e repressioni di tipo razziali, etniche e di genere. La conoscenza del passato contribuisce a renderci cittadini consapevoli che i crimini contro l’umanità non avvengono per caso e sono il frutto della responsabilità di tutta la collettività, di chi è indifferente e non agisce, per paura o interesse. Questi momenti di “comunione virtuale”, in un periodo di forte destabilizzazione della comunità mondiale a causa della pandemia, nascono per sentirci più vicini e rafforzare non solo la consapevolezza critica di ognuno di noi, ma soprattutto il nostro spirito e la nostra sensibilità, educando noi e i nostri figli/e al riconoscimento dell’altro diverso da noi, al rispetto e alla tutela delle minoranze, a proteggere le categorie più deboli, i cui diritti vengono spesso vilipesi o negati.

L’iniziativa, nata dalla volontà del ricordo e con l’obiettivo di non disperdere il Gruppo lettori  volontari, realtà nata da qualche anno a Montorio al Vomano, in seno alla manifestazione culturale nazionale Maggio dei Libri, per incentivare la lettura e la diffusione della cultura sul territorio, si pone come obiettivo di non disperdere la memoria del passato, arma indispensabile contro il pregiudizio e l’indifferenza. Invitiamo, pertanto, la cittadinanza a seguire le letture sui canali social indicati, con la speranza di essere accompagnati dalla volontà della conoscenza, la curiosità del sapere e il dovere di non dimenticare.

 

              Presidente A.N.P.I.

                                                                                                   Sezione Montorio al Vomano




Ricordando il  “Samudaripe ” il genocidio dei Rom e Sinti .

Il 23 gennaio  a  partire dalle ore 16.30
In occasione della giornata della memoria  l’Associazione  Rom in Progress  ,  Amici di Zefferino e Romani Kriss celebrano questa giornata con un convegno su piattaforma Zoom.
Samudaripe ( la grande uccisione ) richiama le persecuzioni e  i massacri, di cui i rom e sinti  furono vittime durante il nazifascismo . Per molti, soprattutto i più giovani, questa è una pagina ancora oscura di un passato mai riportato sui libri di storia. Per affrontare la realtà di rom e sinti in Italia, bisogna fare un parallelismo tra il passato  e le  attuali condizioni di questo popolo che ancora oggi vive nella discriminazione.
L’evento sarà anche l’occasione della presentazione in anteprima nazionale del primo Partito rom e sinto in Italia Mistipè, partito fondato da tre donne rom attiviste italiane e ha come scopo primario oltre a rappresentare i rom e sinti  nel panorama politico, quello di combattere la discriminazione e l’odio razziale.
Prenderanno parte al convegno:
Giulia Di Rocco – presidente del Partito Mistipè (Lanciano)
Giorgio Bezzecchi – presidente cooperativa Romano Drom (Milano)
Saska Jovanovic  – presidente dell’Ass.Rowni Roma Woman  Network e Romni. (Roma)
Virginia Morello – vice Presidente del Partito Mistipè ( Martinsicuro)
Modera – Sara Cetty presidente dell’Ass. Rom in Progress e Tesoriere del Partito Mistipè (Isernia)
L’invito è aperto a tutti!!!  Per partecipare  basta lasciare la  propria email all’indirizzo di posta elettronica indicata.
 Per maggiori informazioni e iscrizioni
 email : partitomistipe@libero.it



La Città di Giulianova ricorda il coraggio di Margarete Wagner con una targa commemorativa

Walter De Berardinis, Marilena Andreani e Jwan Costantini

La giovane tedesca, morta a Giulianova nel ‘45, difese il marito ebreo
tedesco dalle persecuzioni antisemite

Questa mattina, nella Sala Buozzi a Giulianova Alta, si è svolta la
cerimonia di scoprimento di una targa commemorativa intitolata all’apolide
Margarete Wagner, in occasione del 76° anniversario della morte, avvenuta
all’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945.

All’iniziativa, che è stata organizzata nel rispetto delle normative anti
Covid-19, hanno partecipato il Sindaco Jwan Costantini, la Vice Sindaco
Lidia Albani, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Marilena
Andreani e il giornalista e ricercatore storico Walter De Berardinis,
autore degli studi sulla Wagner.

La targa commemorativa verrà posizionata all’interno del Cimitero giuliese,
in quel che negli anni, grazie al lavoro di studiosi nel campo, sta
diventando un piccolo Pantheon alla memoria, per tutte le vicende storiche
giuliesi che hanno interessato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Da sx: Lidia Albani, Marilena Andreani, Walter De Berardinis e Jwan Costantini

Sulla targa è riportata la seguente citazione:
“Alla memoria di Margarete Wagner, per aver sostenuto e difeso l’ebreo
tedesco Ignaz Hain fino alla sua morte, dalle persecuzioni antisemite
della Germania nazista e dell’Italia fascista”.

Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30
luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser, era la
4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa di Hitler al
potere si fidanza con un giovane procuratore legale, Ignaz Hain,
ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline
Schuster (anche lui figlio di 6).

Con le leggi razziali, la giovane
coppia, si trasferisce a Milano il 17 marzo 1937, in Via Felice
Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici Montanelli);
l’8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos
Aires, 18, per l’arrivo definitivo della compagna e fino all’arresto
di lui nell’agosto del 1940.

Jwan Costantini e Lidia Albani

A settembre, Hain arriverà alla stazione di Giulianova e verrà schedato al
Kursaal insieme ad altri deportati ebrei. In seguito verrà trasferito nel
campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e successivamente a
Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in stato di
libertà dalla giovane compagna Margarete (la permanenza a Civitella
era sporadica, in base alle autorizzazioni che rilasciavano la
Questura di Milano e Teramo). Nel maggio 1944, l’uomo, prelevato dai
tedeschi, verrà condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) –
Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e poi il 25
gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945.

La moglie, rimasta bloccata a Civitella del Tronto per i noti eventi
bellici in
Italia e Germania, morirà per malattia all’ospedale di Giulianova il
14 gennaio 1945. Nel gennaio del 2020, all’interno dell’Archivio
comunale di Giulianova, viene ritrovato il suo atto di morte dal
ricercatore storico Walter De Berardinis.

I documenti di Margarete Wagner del Museo Nina di Civitella del Tronto (curatore Guido Scesi)

“Siamo riusciti a ricostruire la storia d’amore di Margarete e Ignaz grazie
allo storico Giuseppe Graziani – dichiara il giornalista e ricercatore
giuliese Walter De Berardinis – autore di un lavoro eccezionale di
documentazione sui campi d’internamento di Civitella e grazie al
ritrovamento di una borsa con tutti i documenti e le foto della coppia. Mi
preme ringraziare anche Guido Scesi, il curatore del Museo “Nina” e
proprietario della borsa. Grazie a loro e alla mia ricerca nell’archivio
comunale di Giulianova, siamo riusciti a ricostruire tutta la storia.
Quando Hain viene arrestato, nell’estate del ‘40, insieme ad altri ebrei
arriverà allo scalo ferroviario di Giulianova, dove due agenti ed un
funzionario di stato lo accoglieranno e lo porteranno al Kursaal, dove
Hain verrà schedato e trasferito nel campo di Civitella e successivamente
a Tossicia. La moglie, Margarete, non si arrende e pur di rivederlo
attraversa mille peripezie per raggiungerlo nel campo di internamento in
Abruzzo. Le leggi fasciste prevedevano che i parenti degli internati
potessero venirli a trovare e trascorrere con loro del tempo. Poter
collocare una targa intitolata alla Wagner all’interno del Cimitero
giuliese, dove già sono custodite le storie di molti, rappresenta
l’ennesima traccia che lasciamo alle future generazioni, sulla
ricostruzione storica ed i personaggi di quel tempo. Ringrazio
infinitamente il Sindaco Costantini, la Vice Albani e la Presidente della
Cpo Andreani per aver accolto con gioia la mia idea ed essersi
appassionati quanto me”.

Margarete Wagner, cortesia Museo Nina di Civitella del Tronto

“Oggi poniamo un nuovo tassello nella diffusione della nostra storia ed un
esempio di educazione civica importante per le future generazioni –
dichiara il Sindaco Jwan Costantini – sottolineando il fatto che anche la
città di Giulianova giocò un ruolo fondamentale nelle vicende della Prima
e Seconda Guerra Mondiale. Come ricorda il ricercatore De Berardinis, in
cui terribili giorni di orrore e deportazione, il nostro scalo ferroviario
ospitò l’arrivo di tantissimi ebrei, slavi e rom, che poi furono destinati
ai campi d’internamento d’Abruzzo. Questa storia va conosciuta,
raccontata, tramandata affinché certi fenomeni storici non si ripetano mai
più nella società moderna. Oggi celebriamo il valore ed il coraggio di una
donna che, per poter star vicino al marito, affrontò grandi prove,
raccontandoci una storia d’amore autentica che vince su tutto. Sulle
differenze, le discriminazioni, le difficoltà. Ringraziamo il concittadino
Walter De Berardinis per l’eccellente lavoro di ricerca storica, che porta
avanti con volontà e passione,e che ci permette oggi di poter commemorare
Margarete Wagner”.

Margarete Wagner e Ignaz Hain

“Grazie alla passione e alla professionalità del ricercatore Walter De
Berardinis aggiungiamo una testimonianza storica importante, in quel che
ormai è diventato il nostro pantheon alla memoria – dichiara la Vice
Sindaco Lidia Albani – ospitato all’interno del nostro Cimitero cittadino,
dove vengono raccontate le nostre storie. Margarete rappresenta un esempio
d’amore, di coraggio e di forza per tutte noi ed omaggiarla con una targa
commemorativa segna un’impronta importante sulla strada dell’uguaglianza,
dell’accoglienza e della lotta contro ogni forma di intolleranza e
razzismo”.

“Margarete Wagner è per noi una pioniera dei diritti di parità – dichiara
la Presidente della Cpo Marilena Andreani – e per noi è stato un onore
concedere il patrocinio della Commissione per poterla ricordare,
tramandare le sue azioni e l’amore grande che lo legava ad Ignaz, Lei
tedesca, lui ebreo, rappresentano per tutti noi una lezione importante da
apprendere e da diffondere per la rimozione di ogni tipo di
discriminazione”.

Targa ricordo per Margarete Wagner




Giulianova. La città ricorda l’apolide Margarete Wagner

Il Comune di Giulianova e la Commissione Pari Opportunità, su proposta del
giornalista e ricercatore storico giuliese Walter De Berardinis, vogliono
ricordare l’apolide
Margarete Wagner nel 76° anniversario della sua morte, avvenuta per
malattia nell’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945.

Margarete Wagner e Ignaz Hain

Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30
luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser, era la
4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa di Hitler al
potere si era fidanzata con un giovane procuratore legale, Ignaz Hain,
ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline
Schuster (anche lui figlio di 6). Con le leggi razziali, la giovane
coppia, si trasferisce a Milano il 17 marzo 1937, in Via Felice
Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici Montanelli);
l’8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos
Aires, 18, per l’arrivo definitivo della compagna e fino all’arresto
di lui nell’agosto del 1940. A settembre, Hain, verrà trasferito nel
campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e successivamente a
Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in stato di
libertà, dalla giovane compagna Margarete (la permanenza a Civitella
era sporadica, in base alle autorizzazioni che rilasciavano la
Questura di Milano e Teramo). Nel maggio 1944, l’uomo, prelevato dai
tedeschi, verrà condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) –
Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e poi il 25
gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945. La moglie,
rimasta bloccata a Civitella del Tronto, per i noti eventi bellici in
Italia e Germania, morirà per malattia all’ospedale di Giulianova il
14 gennaio 1945. Nel gennaio del 2020, all’interno dell’Archivio
comunale di Giulianova, viene ritrovato il suo atto di morte dal
ricercatore storico Walter De Berardinis.

Giovedì 14 gennaio 2021, alle ore 9.00, in occasione del 76° anniversario
della sua morte, verrà scoperta una targa commemorativa all’interno della
Sala Consiliare del Comune di Giulianova, alla presenza del Sindaco Jwan
Costantini, della Vice ed Assessore alle Pari Opportunità Lidia Albani,
della Presidente della Cpo Marilena Andreani e del ricercatore storico
Walter De Berardinis.
La cerimonia avverrà nel rispetto delle normative anti Covid-19.




Jwan Costantini guerrigliero a Bosco Martese

Jwan Costantini guerrigliero a Bosco Martese

Di Walter De Berardinis

Jwan senior Costantini

A seguito delle polemiche che in questi giorni ribalzano sui quotidiani e i social, in merito all’iscrizione del Sindaco di Giulianova all’ANPI, abbiamo cercato negli archivi la presenza del nonno Jwan tra le file dei partigiani teramani che diedero avvio alla prima battaglia della resistenza italiana in campo aperto a Bosco Martese[1]. Jwan Costantini senior nasce a Teramo il 15 settembre 1925, in Via Pigliacelli, al civico 3, da Rizzardo e Gina Cipolletti[2]. Viene chiamato a visita di leva nel distretto militare di Teramo 18 giugno 1943[3]. Viene giudicato idoneo al servizio di leva con le seguenti caratteristiche fisiche: alto 1,63 e torace 0,84; capelli biondi e ondulati; naso greco e occhi grigi; studente diplomato in ragioneria. Viene lasciato in congedo in attesa di chiamata come Aviere addetto ai servizi amministrativi[4].

Jwan senior Costantini

Dopo i fatti del 25 luglio dell’8 settembre 1943, il giovane Costantini, si unisce alla banda del Comandante Armando Ammazzalorso[5]. Dal 21 al 25 settembre, gli uomini armati, si muovono verso il bosco, ne faranno parte oltre agli italiani: jugoslavi, inglesi, americani, neozelandesi, canadesi, australiani e un indiano[6]. La sera del 25 settembre, il Comandante Ettore Bianco, dopo aver valutato l’impossibilità di continuare gli scontri, da l’ordine di scindersi in gruppi di guerriglia. Particolari espressioni di encomio furono rivolti a: Gioacchino Forti, Loreto Piantini, Renato Granata, Manfredo Rossi, Luigi Martelli, Jwan Costantini, Antonio Savocco, Marcello Savocco e Franco Sisino[7]. Jwan senior compare anche nel ruolino della Compagnia “Partito d’Azione” comandata da Mariano Felice Franchi, parte della 4° squadra di cui facevano parte: Nicola Rastelli, Sottotenente Alpino classe 1921; Adelchi Fioredonati, Sergente classe 1908; Gioacchino Forti 1925; Rodolfo Lancia 1923; Berardo Lanciaprima 1921; Luigi Martelli 1924; Aristodemo Melasecchi 1922; Franco Passino 1925; Manfredo Rossi 1925; Antonio Savocco 1924; Alberto Valente 1925; Jwan Costantini 1925; Riccardo Cerulli 1920; Franco De Merolis 1922; Diego Ciavattini 1921; Adamo Marcotullio 1922; Pierino Vetrini 1922; Dante Taraschi 1923; Aldo Martigiani 1924; Arturo Tiberi 1921; Adamo Di Francesco 1923; Goffredo Lucque 1923; Bruno De Marinis, Capitano Maggiore 1923; Costante Bernardini 1924; Gaetano Ferzetti 1924; Bernardo Crisanti 1924; Lucio Campanella 1924; Loreto Piantini 1924 e gli aggregati Renato Granata e Franco Sisino[8]. Successivamente alla liberazione di Teramo e provincia nel giugno 1944, furono richieste, tra le tante, la Medaglia D’Argento al Valor Militare individuale.

Jwan senior Costantini

Per ben due volte furono inviate le proposte alla Commissione Regionale Abruzzese l’11 gennaio 1947. Questi i loro nomi: Gioacchino Forti, classe 1925, seconda squadra; Loreto Piantini 1924; Renato Granata, aggregato; Manfredo Rossi 1925; Luigi Martelli 1924; Jwan Costantini 1925 e Antonio Savocco 1924, tutti della quarta squadra. Questa la motivazione che accompagnò la richiesta: “In primissima linea contribuirono singolarmente e decisamente con il proprio strenuo valore e con il più acceso giovanile entusiasmo all’esito vittorioso della battaglia di Bosco Martese. Sgominata la già soverchiante colonna tedesca si dichiarò deciso a non scostarsi dal posto di combattimento. Volendo così affrontare ogni nuova battaglia di posizione. 25 settembre 1943.” [9] . A seguito di questo, negli anni successivi, gli verrà riconosciuta la qualifica di partigiano combattente con il foglio numero 1635 della Commissione regionale abruzzese[10]. Il 29 maggio 1950, la Repubblica Italiana, gli conferirà la Croce al Merito di Guerra in virtù di un Regio Decreto del 14 dicembre 1942, numero 1729 e della circolare 16 del Giornale Militare 1948 per l’attività partigiana con determina del Comando militare territoriale di Roma[11]. Mentre, il 2 ottobre 1952, verrà equiparato a tutti gli effetti ai militari volontari che avevano combattuto con le unità regolari della Forze Armate nellla lotta di liberazione dal 20 settembre 1943 al 15 giugno 1944[12].

 

 

 

[1] Telegramma di Ferruccio Parri all’Avv. Riccardo Cerulli pubblicato su pag. 51 del libro “La Resistenza nel Teramano”, seconda edizione riveduta e ampliata a cura della Casa della Cultura “Carlo Levi” di Teramo, dicembre 2012.

[2] La coppia si era sposata a Teramo il 9 ottobre 1924: lui 24enne, impiegato e residente a Teramo, figlio di Ignazio Costantini e Gaetana Rozzi; anche lei 24enne, casalinga e originaria di Frondarola (Teramo), figlia di Antonio Cipolletti e Maria Cozzi. I testimoni di nozze furono: Walter Marolo, 22enne, ragioniere e Antonio De Federicis, 23enne, impiegato; entrambi di Teramo.

[3] Esito leva classe 1925, fondo Archivio di Stato di Teramo.

[4] Foglio matricolare 33348, volume 9, classe 1925. Fondo ex distretto militare di Teramo presso l’Archivio di Stato di Teramo.

[5]Franchi de Notarvanni, Felice Mariano, I Primi Guerriglieri in Italia nel 1943, Vivarelli e Gullà, Roma, 1965.

[6] Elso Simone Serpentini, Teramo e il Teramano negli anni della Guerra Civile, Artemia nova editrice, 2017; Sandro Melarangelo, La Resistenza a Teramo, D’Abruzzo edizioni Menabò, 2013; i già citati libri: I Primi Guerriglieri in Italia nel 1943 e La Resistenza nel Teramano.

[7] Franchi de Notarvanni, Felice Mariano, I Primi Guerriglieri in Italia nel 1943, Vivarelli e Gullà, Roma, 1965.

 

[8] Ibidem

 

[9] Ibidem

[10] Foglio matricolare 33348 fondo ex distretto militare presso l’Archivio di Stato di Teramo.

[11] Ibidem

[12] Ibidem

Si ringrazia l’Archivista Enrico Cannella per la preziosa collaborazione.