Pescara. Un altro Viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale in italia. Domani, 13 gennaio, finissage

 

Si terrà domani,13gennaio 2023,in Corso Umberto I 87, a partire dalle ore 17, il finissage della mostra “Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale in Italia”.All’evento interverranno: Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione Brigata Maiella), Paolo Pezzino (Presidente Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”) e Enzo Fimiani (Università di Chieti –Pescara).

 

Realizzata dall’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”, con la collaborazione dell’associazione Paesaggi della memoria e il finanziamento del Fondo italo-tedesco per il futuro, la mostra è stata organizzata a Pescara dalla Fondazione Brigata Maiella in collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo.

La mostra è un viaggio ideale tra i luoghi reali della Seconda guerra mondiale in Italia.

Viaggio in Italia, è il titolo del celebre Grand Tour compiuto da Goethe alla fine del Settecento nel nostro Paese. La suggestione è stata ripresa per proporre al pubblico europeo un altro (e diverso) viaggio nella penisola, i cui protagonisti sono un giovane visitatore tedesco ed una sua coetanea italiana. Il primo, incuriosito dai luoghi legati alla Seconda guerra mondiale e alla Resistenza in Italia, si lascia guidare dalle spiegazioni e dalle osservazioni della seconda, instaurando con lei un dialogo volto a superare i reciproci pregiudizi.

“Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale in Italia” è perciò un percorso nello spazio e nel tempo. Al visitatore vengono fornite non solo le indicazioni sul quadro storico, ma soprattutto gli spunti per riflettere su ciò che è stata la guerra degli italiani; su come l’hanno vissuta e ricordata; sul perché oggi, quando ormai i protagonisti diretti stanno scomparendo, i luoghi possono diventare testimoni, se interrogati con le giuste domande.

 

Dieci sono le questioni centrali individuate per comprendere la Seconda guerra mondiale in Italia: Fascismo e antifascismo; Guerre fasciste; Italia divisa; Occupazione tedesca; Antisemitismo e Shoah; Deportazioni e internamenti; Guerra Tedesca; Guerra Alleata; Resistenze; Dopoguerra. Per ciascun tema è stato sceltoun luogo simbolo, affiancato daaltri otto luoghi particolarmente significativi. Collegati tra loro, tutti i luoghi costituiscono un vero e proprio itinerario fisico e tematico, che tocca l’intera penisola trattando della storia e memoria della Seconda guerra mondiale dalle origini fino al dopoguerra.

I luoghi sono al centro del dialogo immaginario tra i due giovani protagonisti, ma vengono raccontati anche attraverso testi storici, citazioni memoriali, fotografie, cronologie, infografiche, mappe originali ed approfondimenti in rete.
La mostra,dopo la tappa abruzzese, proseguirà il suo percorso verso Modena, per essere allestita nella piazzetta coperta della Residenza San Filippo Neri (via Sant’Orsola 52) a cura dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Modena.




ANEI DI TERAMO SPEGNE LA PRIMA CANDELINA: IL 2022 E’ STATO UN ANNO INTENSO DI ATTIVITA’

 

La sezione ANEI di Teramo, con sede in Giulianova (Teramo), sotto la presidenza di Edoarda Broccolini, figlia dell’Imi Carmine Broccolini, carabiniere reale deportato da Roma il 7 ottobre 1943 nella deportazione di massa che coinvolse circa 2.500 carabinieri reali e fino al 28 aprile del 1945 internato nello Stalag VIIA in Baviera, compie un anno di vita e fa il suo primo bilancio di attività.

 

Il 2022 è stato un anno intenso di azioni all’insegna del motto “Mai più reticolati nel mondo” e finalizzate a far conoscere principalmente, insieme all’esistenza della sezione, il messaggio di pace e riconciliazione che i famigliari degli Imi promuovono a maggior ragione e con più forza e convinzione in un periodo buio e drammatico come questo, con la guerra in corso in Ucraina, alle porte dell’Europa, dopo decenni di pace e prosperità nel Vecchio Continente garantite anche dal sacrificio dei nostri Imi.

 

La nascita della sezione è stata in primis comunicata a enti e istituzioni della Provincia di Teramo, a partire dalla Prefettura, e alle associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, come Anpi Teramo e Anpi Pineto; agli organi di stampa locali in occasione del 25 Aprile; lo scorso settembre, al rientro in classe, alle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Teramo con la presentazione di un progetto didattico improntato sullo studio degli Imi della Provincia e con la promozione e la presentazione, nel corso di tutto il 2022, di eventi divulgativi sul tema della resistenza degli Imi nel Teramano e fuori provincia.

 

Il debutto pubblico ufficiale di Edoarda Broccolini, in qualità di presidente di ANEI di Teramo, è avvenuto il 27 Gennaio 2022, Giorno della Memoria, a Giulianova, sua città di residenza, scelta dal padre Carmine al rientro dall’internamento nazista, nel loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto piazza Belvedere. In quella occasione nelle sue mani è stata consegnata dal vicesindaco di Giulianova, Lidia Albani, la medaglia Città di Giulianova agli Internati Militari Italiani di Giulianova alla Memoria del Carabiniere Carmine Broccolini, su segnalazione del ricercatore e storico giuliese Walter De Berardinis, da sempre vicino nei suoi puntuali studi alla storia degli Imi locali. Anche in quell’evento, che ha visto la partecipazione dei famigliari di altri 13 Imi giuliesi, fondamentali sono state la presenza e la vicinanza all’Anei sezione di Teramo dell’Arma dei Carabinieri di Giulianova, dove l’Imi Carmine Broccolini aveva prestato servizio dal 1946 al 1957, nella persona dello stimato Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, al comando della Compagnia Carabinieri di Giulianova, nipote di Imi.

 

Successivamente, durante il 2022, numerose le partecipazioni in presenza o per saluto ad eventi nel Teramano legati alla memoria degli Imi locali, principalmente organizzati dallo storico e giornalista Walter De Berardinis, oltre le date ufficiali di 25 Aprile, 2 Giugno, 4 Novembre e ancora all’apposizione di pietre d’inciampo e targhe sul territorio oltre che di festeggiamenti di centenari di Imi ancora in vita.

 

Particolarmente sentita la partecipazione al tour teramano dell’8 e 9 ottobre 2022 dello scrittore degli Imi Mario Avagliano con la sua ultima fatica letteraria, “Dissenso al fascismo. Gli italiani che si ribellarono a Mussolini (1925-1943)”, edito da Il Mulino, che è stato a Teramo, Giulianova e Pineto, perché il tour letterario, organizzato e seguito dallo storico Walter De Berardinis, cadeva proprio a ridosso del 79mo della deportazione di Carmine Broccolini e dei carabinieri reali di Roma del 7 ottobre 1943.

 

Direttamente, la sezione ANEI di Teramo, nel suo primo anno di vita, ha partecipato all’organizzazione e alla realizzazione di due grandi eventi, seguiti in prima persona dal dirigente e responsabile della comunicazione, la giornalista Gabriella Persiani, nipote dell’Imi Carmine Broccolini. Il primo, a Milano, il 18 giugno 2022, presso la libreria-enoteca Le Libragioni, in collaborazione con la sezione ANEI di Treviso, dal titolo “Internati Militari Italiani. Testimonianze di donne, madri, mogli e figlie”, per la presentazione dell’omonimo volume a cura di Silvia Pascale e Orlando Materassi per Ciesse Edizioni. L’evento è stato importante non solo per far conoscere una pagina di storia ai più ancora poco nota, soprattutto nel suo risvolto femminile, ma anche per intessere relazioni con le realtà milanesi di Anpi e Aned.

 

Il secondo, nel Teatro Polifunzionale di Pineto (Teramo), il 15 ottobre 2022, in collaborazione con Anpi Pineto, Arci di Teramo, Associazione il Nastro Rosa di Pineto contro la violenza di genere e il Comune di Pineto, dal titolo “La violenza. Politica, sociale, di genere e culturale” alla presenza dello scrittore e attivista milanese Gino Marchitelli. I saluti istituzionali di apertura sono stati a cura del sindaco di Pineto Robert Verrocchio.

 

Nell’azione di promozione della sezione ANEI di Teramo, inoltre, si è puntato sulla creazione e diffusione di pagine pubbliche sui principali social network, Facebook, Twitter, Instagram, al fine di divulgare anche ai più giovani le tematiche e le iniziative alla memoria degli Imi locali.

 

Con l’intento, infine ma non ultimo, di intessere proficui rapporti e relazioni con gli enti pubblici e le associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, sono state emesse tessere annuali 2022 ad honorem. L’ultima consegnata proprio il 9 ottobre 2022 a Giulianova al senatore Antonio Franchi, presidente provinciale di Anpi Teramo, che aveva personalmente conosciuto e stimato l’Imi Carmine Broccolini.

 

Soddisfatta di quanto fin qui operato, l’ANEI di Teramo punta con maggior impegno alla promozione della memoria degli Imi nel 2023, nell’80mo dei fatti del 1943 che portarono alla prima resistenza non armata dei nostri cari, pietra miliare della Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista, sempre sulla scia tracciata da ANEI Nazionale nella persona della esimia Presidente Anna Maria Sambuco.

 

E con gran piacere si annuncia che già dalla Giornata della Memoria 2023 ANEI di Teramo sarà protagonista con un altro evento in arrivo, sempre a Milano e sempre con il coinvolgimento diretto di Gabriella Persiani, su invito dell’Associazione antifascista ViaPadovaViva e del Municipio 2 di Milano: in collaborazione con ANEI di Treviso, si tratterà la storia degli Imi, nel nome dei fondamentali valori di pace, democrazia, riconciliazione e libertà che ANEI difende e diffonde da sempre per Statuto.

 




Giulianova. Matteo Nanni, autore del volume “La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza”, ricorda il centenario dell’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia. Anche la nostra città nel suo nuovo lavoro editoriale.

 A 100 anni dall’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia (martedì 27 dicembre e mercoledì 28 dicembre 2022)

viene pubblicato il volume

La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza

La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza” è il titolo di un volume del giovane storico Matteo Nanni, con il quale l’autore ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della Prima Guerra Mondiale – che causò la perdita di 680.000 giovani, caduti in battaglia o morti per malattia – e per questo costretta ad elaborare un lutto enorme che aveva colpito quasi ogni famiglia.

Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il contesto storico italiano dai primi anni del Novecento alla caduta del fascismo, in cui le piazze d’Italia vengono trasformate in uno scenario dove milioni di persone celebrano le feste della nazione, gli anniversari del regime e la glorificazione degli eroi.

Per iniziativa di Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, vennero istituiti in Italia i parchi e i viali della Rimembranza, luoghi del ricordo carichi di spiritualità. A meno di un mese dalla marcia su Roma il neo sottosegretario Dario Lupi, nel discorso di Fiesole del 26 novembre 1922, in occasione della “Festa degli alberi”, lanciò l’idea di istituire “in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata” la Strada o il Parco della Rimembranza, affidando “quest’idea nobilissima e pietosa alle scolaresche d’Italia”.

La circolare n. 67 del 27 dicembre 1922, indirizzata ai Regi Provveditori agli studi, istituiva di fatto i parchi e viali della Rimembranza. Affidava le prime istruzioni alle scuole italiane affinché scolari e studenti potessero, con tale gesto, onorare i caduti italiani e al tempo stesso coltivare quella che allora veniva chiamata la “religione della Patria”. Per ogni caduto doveva essere piantato un albero con una targhetta e il nome del soldato; gli alberi potevano variare a seconda della regione, del clima, dell’altitudine. Lo stesso Ministero fece pubblicare poi, sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922, una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le “norme per la costituzione dei viali e parchi della Rimembranza”.

Il lavoro dell’autore prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo, riprendendo una ricerca già avviata dalla Soprintendenza dell’Abruzzo dal 2012. Esempi di parchi e viali della Rimembranza abruzzesi che hanno conservato un’originale connotazione sono i parchi della Rimembranza di Roio Poggio (L’Aquila), Giulianova e San Giovanni Lipioni (che hanno anche le targhette orinali), i viali della Rimembranza di Lanciano e Vasto che sono un tutt’uno con il contesto urbano, i parchi di Fara Filiorum Petri, Penne, Orsogna e Torricella Peligna, armoniosamente integrati con il paesaggio circostante.

A distanza di 100 anni dalla direttiva Lupi sui parchi e viali della Rimembranza e alla luce della complessa situazione politica e militare che si è venuta a creare in Ucraina, sembra doveroso richiamare l’attenzione collettiva sull’orrore della guerra e sul valore della pace e tributare, in un’epoca in cui molti valori tradizionali sono scomparsi, un doveroso atto di riconoscenza alla memoria di quei martiri, per lo più giovani contadini, che sui campi di battaglia della Grande Guerra immolarono la loro vita.

 

LE FOTO ALLEGATE SONO DI MATTEO NANNI

Francavilla al Mare, martedì 27 dicembre 2022




Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione di Pescara presenta l’ultima fatica editoriale di Matteo Nanni ““La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza”

A Pescara giovedì 22 sarà presentato il volume “La Grande Guerra
e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza”
L’autore, Matteo Nanni, ha svolto una profonda ricerca d’archivio. A presentare il
libro saranno il presidente della Federazione di Pescara dell’Associazione
Nazionale Combattenti e Reduci, Col. Carlo Cetteo Cipriani e il funzionario
architetto Aldo Pezzi della Soprintendenza ABAP Chieti Pescara.
“La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza” è il titolo di un
volume del giovane storico Matteo Nanni, con il quale si ricostruisce la genesi e lo
sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte sapientemente
trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della
Prima Guerra Mondiale, dalla immane perdita di 680.000 giovani caduti in battaglia o
morti per malattie e dal bisogno collettivo di elaborare un lutto così grande che aveva
colpito ogni famiglia.
Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il
contesto storico italiano dai primi Novecento alla caduta del fascismo, le piazze
d’Italia trasformate in uno scenario dove milioni di persone celebravano le feste della
nazione, gli anniversari del regime e la glorificazione degli eroi. Popolo e paese
furono avvolti in una fitta rete di simboli, che abbracciava l’urbanistica e il paesaggio,
le macchine e i monumenti, l’arte e il costume. La commemorazione degli eroi si
svolgeva sia in forma pubblica sia in forma privata; nella dimensione pubblica il culto
dei caduti si espresse in tre modi: nei cimiteri di guerra, nei monumenti ai caduti e
nella Tomba del Milite Ignoto. Per iniziativa di Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica
Istruzione, vennero istituiti in ogni comune d’Italia i parchi e i viali della Rimembranza,
particolari “cimiteri” in cui ad ogni caduto era dedicato un albero. Il lavoro dell’Autore
prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo. Il
volume raccoglie anche un elenco di comitati costituiti per realizzare i parchi e viali
della Rimembranza tra cui quello dell’allora comune di Pescara nel 1923.
L’autore e i relatori saranno nella sala consiliare del comune di Pescara giovedì
22 dicembre 2022 alle ore 16.30 per presentare il volume.
Ad aprire la presentazione, patrocinata dal comune, sono invitati il sindaco di
Pescara Carlo Masci e il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli.

 

Relazione illustrativa sulla manifestazione:

  • Presentazione del volume: La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza, scritta da Matteo Nanni. L’opera combacia con le idealità che stanno alla base dell’ANCR.
  • Il volume, edito da poco, presenta i Parchi e Viali della rimembranza, istituiti in tutta Italia dopo la I Guerra Mondiale per ricordare i Caduti della Grande Guerra, come luogo di memoria e celebrazione di chi per la Patria aveva sacrificato, senza distinzione di grado e corpo di appartenenza. Il volume, dopo un’introduzione generale, tratta anche di varii parchi e viali esistenti in Abruzzo.
  • E’ importante ricordare l’esistenza di questi monumenti, per dare alla cittadinanza consapevolezza del proprio passato, del sacrificio dei propri avi.

 

Il presidente della Federazione

Col (ris) Carlo Cetteo CIPRIANI




Pescara. Un altro Viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale

 

Da mercoledì 21 dicembre 2022sarà aperta a Pescara la mostra “Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale”. Realizzata dall’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”, con la collaborazione dell’associazione Paesaggi della memoria e il finanziamento del Fondo italo-tedesco per il futuro, la mostra è stata organizzata a Pescara dalla Fondazione Brigata Maiella in collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo.

 

La mostra è un viaggio ideale tra i luoghi reali della Seconda guerra mondiale in Italia.

 

Viaggio in Italia, è il titolo del celebre Grand Tour compiuto da Goethe alla fine del Settecento nel nostro Paese. La suggestione è stata ripresa per proporre al pubblico europeo un altro (e diverso) viaggio nella penisola, i cui protagonisti sono un giovane visitatore tedesco ed una sua coetanea italiana. Il primo, incuriosito dai luoghi legati alla Seconda guerra mondiale e alla Resistenza in Italia, si lascia guidare dalle spiegazioni e dalle osservazioni della seconda, instaurando con lei un dialogo volto a superare i reciproci pregiudizi.

“Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della seconda guerra mondiale in Italia” è perciò un percorso nello spazio e nel tempo. Al visitatore vengono fornite non solo le indicazioni sul quadro storico, ma soprattutto gli spunti per riflettere su ciò che è stata la guerra degli italiani; su come l’hanno vissuta e ricordata; sul perché oggi, quando ormai i protagonisti diretti stanno scomparendo, i luoghi possono diventare testimoni, se interrogati con le giuste domande.

 

Dieci sono le questioni centrali individuate per comprendere la Seconda guerra mondiale in Italia: Fascismo e antifascismo; Guerre fasciste; Italia divisa; Occupazione tedesca; Antisemitismo e Shoah; Deportazioni e internamenti; Guerra Tedesca; Guerra Alleata; Resistenze; Dopoguerra. Per ciascun tema è stato sceltoun luogo simbolo, affiancato daaltri otto luoghi particolarmente significativi. Collegati tra loro, tutti i luoghi costituiscono un vero e proprio itinerario fisico e tematico, che tocca l’intera penisola trattando della storia e memoria della Seconda guerra mondiale dalle origini fino al dopoguerra.

I luoghi sono al centro del dialogo immaginario tra i due giovani protagonisti, ma vengono raccontati anche attraverso testi storici, citazioni memoriali, fotografie, cronologie, infografiche, mappe originali ed approfondimenti in rete.
La mostra sarà visitabile fino al 13 gennaio 2023 con i seguenti orari di apertura al pubblico: dal mercoledì al venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00; il sabato e la domenica della ore 16.00 alle ore 20.00.
Realizzata in italiano, inglese e tedesco con uno stile semplice e divulgativo, la mostra intende avvicinare un pubblico giovane e internazionale alla complessa storia dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Saranno possibili visite guidate per le scolaresche previo appuntamento




Treviso. Editoria: “Bunker Valentin – Lo sterminio nazista attraverso il lavoro forzato”, ultimo lavoro di ricerca di Orlando Materassi e Silvia Pascale sugli I.M.I. – Internati Militari Italiani.

 

Per la prima volta in Italia un volume indaga il lavoro forzato degli Internati Militari Italiani (IMI) nei lager del Terzo Reich: Bunker Valentin. Lo sterminio nazista attraverso il lavoro forzato, pubblicato da Edizioni Chartesia e scritto da Orlando Materassi e Silvia Pascale, sarà presentato in anteprima nazionale a Treviso mercoledì 21 dicembre alle ore 16:30 presso l’auditorium di Palazzo Bomben, dove gli autori, introdotti da Antonella Lorenzoni (Presidenti ANPI sezione di Treviso) dialogheranno moderati da Laura Zamprogna (coordinatrice editoriale Chartesia).

Molto si è scritto sugli Internati Militari Italiani, i soldati fatti prigionieri e deportati nei lager dopo l’8 settembre 1943, soprattutto negli ultimi anni, ma il lavoro di studio dei luoghi di lavoro forzato dove i nostri IMI furono sfruttati a volte fino alla morte lo stanno portando avanti da molto tempo Orlando Materassi e Silvia Pascale. Uniti da storie familiari comuni, da una passione grandissima e da obiettivi che portano alla Memoria, al Ricordo, ma soprattutto alla Riconciliazione.

La condivisione di percorsi con le autorità tedesche e la realizzazione di progetti per rendere giustizia al sacrificio dei nostri IMI hanno portato a una conoscenza storica e a un rapporto di amicizia basato sulla comprensione e sul dialogo. In quest’ottica il volume è stato realizzato dall’ANEI di Treviso grazie alle risorse del Fondo italo-tedesco per il Futuro, con il riconoscimento dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e del Ministero degli Affari Esteri della Germania.

Un unicum nel panorama editoriale italiano. In attesa della grande presentazione in programma per il Giorno della Memoria (27 gennaio 2023), Edizioni Chartesia offre al pubblico l’imperdibile anteprima nazionale di un libro senza precedenti in Italia, destinato a diventare il punto di riferimento per gli studi sugli Internati Militari Italiani in Germania.

Una triste pagina di storia per costruire conoscenza e memoria. Il bunker Valentin, considerato un’avanguardistica e imponente struttura all’interno della quale si sarebbero dovuti assemblare sottomarini U-Boot di tipo XXI di importanza strategica per la guerra navale tedesca, era un luogo di sterminio nazista attraverso il lavoro forzato, per la cui costruzione furono impiegati circa 12.000 schiavi di Hitler, sfruttati in molti casi fino alla morte. Si trattava di prigionieri e lavoratori coatti di molte nazionalità, tra cui 6.000 Internati Militari Italiani, cioè i militari italiani fatti prigionieri dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che si rifiutarono di aderire al nazifascismo e per questo furono deportati nei lager del Terzo Reich dove, senza tutela della Croce Rossa Internazionale, subirono violenze e sofferenze disumane per circa due anni. Saranno più di 1.600 i morti nel cantiere del bunker Valentin, tanto che l’imponente costruzione può essere considerata un enorme cimitero.

Appare, dunque, quanto mai preziosa nell’economia del libro la testimonianza diretta di Elio Materassi, giovane soldato italiano (padre di Orlando) fatto prigioniero dalla Wehrmacht il 12 settembre 1943 a Monza e deportato prima in Polonia e poi in Germania, nel lager Heidkamp II nella zona di Bremen-Farge. È in questo scenario di fame, freddo e morte che trascorrerà molti mesi, sfruttato come lavoratore forzato al cantiere per la costruzione del bunker Valentin.

Grazie al ritrovamento di documenti inediti tedeschi, alle fotografie e ai materiali provenienti dagli archivi privati della famiglia Materassi, si è potuto identificare il territorio come sede di lager creati appositamente per i deportati adibiti alla costruzione di questo enorme edificio. Le ricerche hanno evidenziato come questa particolare zona, finora poco studiata, non fosse soltanto un luogo di prigionia, ma un enorme campo di sterminio parcellizzato in campi satellite.


Orlando Materassi vive a Le Sieci, nel comune di Pontassieve (FI). Si è da sempre dedicato alla vita sociale e politica ricoprendo svariati incarichi, tra i quali consigliere comunale e assessore. Già Presidente Nazionale ANEI (Associazione Nazionale ex Internati nei lager nazisti) dal 2019 al 2022. È coordinatore storico/scientifico della collana LE NOSTRE GUERRE di Ciesse Edizioni. Responsabile del Progetto con l’Ambasciata della RFG “La Memoria Resistente” (2018 -2020) e “Racconti della Memoria” (2019). Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico del Progetto con l’Ambasciata della RFG “Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli, figlie” (2021), “La Memoria che unisce. Educare alla Pace” (2022); responsabile partner italiano per l’IC 4 Stefanini di Treviso del Progetto Europeo “OnboardingMemories” con Europäische Akademie Berlin, StiftungKreisaufürEuropäischeVerständigung in Grodziszcze, in Polonia, e al Centre Européen Robert Schuman in Scy-Chazelles, in Francia (2022).

Nel marzo 2019, dal Sindaco del Comune di Schwanewede, riceve un Attestato d’Onore per l’impegno profuso alla comprensione tra i Popoli. A giugno 2021 il Presidente della Regione Toscana gli consegna il CREST con il Pegaso, e il 28 giugno 2022 il Comune di Pontassieve gli conferisce il Ponte Mediceo.

 

Silvia Pascale vive a Treviso, docente e storica. Dal 2011 si dedica a questioni legate al genocidio armeno, ai campi di concentramento e alla vicenda degli Internati Militari Italiani. Ha lavorato per molti Centri di Documentazione sul nazifascismo all’estero, tra cui Lobomiwice-Opole, Parigi e Dachau. Dirige la collana storica LE NOSTRE GUERRE di Ciesse Edizioni. Responsabile del Progetto con l’Ambasciata della RFG“Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli, figlie” (2021) e “La Memoria che unisce. Educare alla Pace” (2022); responsabile partner italiano per l’IC 4 Stefanini di Treviso del Progetto Europeo “OnboardingMemories” con Europäische Akademie Berlin, StiftungKreisaufürEuropäischeVerständigung in Grodziszcze, in Polonia, e al Centre Européen Robert Schuman in Scy-Chazelles, in Francia (2022).

 

Dal 2020 lavorano insieme.

PUBBLICAZIONI a quattro mani

“La Memoria legata al filo rosso. Il Ricordo negli occhi di mio padre” (2021) Ciesse Edizioni;

tradotto in tedesco e polacco;

“Elio, un eroe per scelta” (2021) Ciesse Edizioni;

“Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne” (2022) Ciesse Edizioni;

“Internati Militari Italiani. Una scelta antifascista” (2022) Editoriale Programma;

“Didattica della Memoria. Tutto grazie alle ultime parole” (2022) Ciesse Edizioni;

“Franco Tucci e il vecchio borgo delle Sieci di Sotto” (2022) Ciesse Edizioni

 

 

 




Radio. Walter De Berardinis a Bubù taggh(e)te racconta la storia d’Abruzzo.

Ospite della 16^ puntata, venerdì 16 dicembre, su rtradioterapia.it

Puntata 16 per Bubù taggh(e)te, su Rtradioterapia.it, condotto da Angela Curatolo, regia Giulio Berghella.

 

Una presenza di eccellenza culturale abruzzese: Walter De Berardinis, fotoreporter, storico e giornalista giuliese, ha curato la stesura di libri sulla guerra mondiale, portando alla luce episodi inediti su caduti e prigionieri, colonie, Prima e Seconda Guerra Mondiale. Fondatore e direttore responsabile della testata on line https://www.giulianovanews.it/, vanta 11 pubblicazioni di volumi e una lista di premi e riconoscimenti professionali. La sua biografia è riportata su wikipedia.

Inoltre torna Beniamino Cardines candidato a autore dell’anno 2022/2023, ci racconta i pensieri di un’altra delle sue 70 donne del libro di gran successo ‘La teologia delle casalinghe e 70 consigli al Papa’.

Anche in questa puntata: storie e leggende d’Abruzzo e oltre confine con la Prof.ssa Nicoletta Camilla Travaglini, i consigli della sommelier e naturopata Annamaria Acunzo, origini e tradizioni raccontate dall’artista Manuela Prosperi e i Bubù taggh(e)te sportivi con la giornalista Francesca Di Giuseppe.

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Giulianova. Appello: cerchiamo i familiari degli I.M.I.-Internati Militari Italiani nei lager tedeschi catturati dopo l’8 settembre 1943.

Giulianova. Cerco i familiari dei seguenti militari di Giulianova (nativi e residenti all’epoca dei fatti qui citati) fatti prigionieri dai tedeschi in territorio nazionale e nella penisola balcanica dopo l’8 settembre 1943 (ex Jugoslavia, Montenegro, Albania, Grecia ed isole comprese, Francia), meritevoli della Medaglia d’Onore (concessa a tutti i cittadini italiani – civili e militari e, ove deceduti, ai loro familiari – che dopo l’8 settembre 1943 furono catturati e detenuti dai tedeschi e non accettarono l’adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle S.S.). Il conferimento, dopo la presentazione della domanda, avviene tramite l’adozione di un decreto del Presidente della Repubblica italiana. Questi i nomi trovati nelle banche dati italiane ed estere (Germania, Polonia, Croce Rossa Internazionale, Archivio storico del Vaticano e pubblicazioni): Giuseppe Patana, nato a Giulianova il 23 gennaio 1924, residente a Mosciano; Dino Valentini, nato a Giulianova il 4 novembre 1923; Flaviano Tentarelli, nato a Giulianova il 6 marzo 1908; Vincenzo Sorgentone (o Sargentoni), nato a Castellalto il 18 agosto 1921, residente prima a Santa Lucia di Roseto degli Abruzzi e poi Giulianova; Corradino Sacchini, nato a Giulianova il 1 gennaio 1922; Pulcini Renato, nato a Giulianova il 5 novembre 1917; Peppino Piccinini, nato a Giulianova il 2 gennaio 1914; Pasquale Pedicone, nato a Giulianova il 15 maggio 1920; Domenico Patacca, nato a Giulianova il 1 gennaio 1920; William Panfili, nato a Giulianova il 30 novembre 1920; Giovanni Olivieri, nato a Mosciano Sant’Angelo il 2 gennaio 1923 e residente a Giulianova; Alessandro Nepa, nato a Giulianova il 14 dicembre 1920; Armando Martinelli, nato a Giulianova il 2 gennaio 1920; Fiorindo Marchionni, nato a Giulianova il 2 febbraio 1912; Renato Marà, nato a Giulianova il 1 gennaio 1922; Quirino Iampieri, nato a Giulianova il 4 giugno 1916; Pompeo Grossi, nato a Giulianova il 18 febbraio 1913; Arturo Grimaldi, nato a Giulianova il 12 novembre 1903; Pierino Giampaolo, nato a Giulianova il 20 febbraio 1920; Orlando Franchi, nato a Giulianova il 24 ottobre 1922; Pasquale Falà, nato a Giulianova il 3 giugno 1920; Alberino Di Pietro, nato a Giulianova il 24 maggio 1923; Francesco Di Pasquale, nato a Giulianova il 23 agosto 1920; Flaviano Di Pasquale, nato a Giulianova il 3 giugno 1911; Giuseppe D’Egidio, nato a Mosciano Sant’Angelo il 4 ottobre 1919 – residente a Giulianova; Corradino Di Egidio, nato a Bellante il 30 maggio 1920 – residente a Giulianova; Orino Di donato, nato a Giulianova il 1 maggio 1920; Luigi Dell’Ovo, nato a Giulianova il 27 ottobre 1920; Antonio DellOvo, nato a Giulianova il 17 gennaio 1923; Pietro De Matteis, nato a Giulianova il 28 giugno 1924; Antonio De Ascaniis, nato a Giulianova il 7 gennaio 1924; Ferro D’Errico, nato a Giulianova il 3 giugno 1913; Luigi D’Ascanio, nato a Mosciano Sant’Angelo il 19 novembre 1920 e residente a Giulianova; Giovanni D’Antonio, nato a Giulianova il 18 febbraio 1920; Gaetano D’Antonio, nato a Giulianova il 28 ottobre 1920; Sabatino D’Andrea, nato a Giulianova il 9 ottobre 1920; Luigi Croci, nato a Giulianova l’8 settembre 1915; Giuseppe Crocetti, nato a Giulianova il 3 maggio 1920; Svaldo ( o Osvaldo) Costantini, nato a Giulianova il 16 agosto 1920; Alberto Costantini, nato a Giulianova il 1 dicembre 1923; Mario Cau, nato a Giulianova il 15 luglio 1920; Ernesto Casaccia, nato a Giulianova il 22 settembre 1920; Pasquale Calvarese, nato a Giulianova il 22 aprile 1917; Michele Calvarese, nato a Giulianova il 23 luglio 1917; Diego Bruni, nato a Giulianova il 31 gennaio 1920; Brecciaroli (Brecciarola) Giuseppe, nato a Giulianova il 16 maggio 1920; Bruno Brandi, nato a Giulianova il 13 marzo 1920; Antonio Brandi, nato a Giulianova il 13 marzo 1917; Francesco (Franco) Bontà, nato a Giulianova il 20 gennaio 1920; Giacinto Bianchini, nato a Giulianova il 28 maggio 1917; Abramo Barlafante, nato a Giulianova l’8 luglio 1920; Marino Secondini, nato ad Atri il 1 giugno 1921; Alfonso Di Odoardo, nato a Mosciano Sant’Angelo il 22 ottobre 1921, residente a Tororeto e Giulianova; Americo Di Serafino, nato a Roseto degli Abruzzi il 16 ottobre 1923, residente a Giulianova; Ercole Giacchetta, nato a Notaresco il 28 settembre 1920 e residente a Giulianova. Le famiglie interessate possono scrivere alla nostra redazione: walter.de.berardinis@alice.it




“LA STORIA SIAMO NOI”. Commemorazione del 79° anniversario dell’uccisione di E.V. Orsini

COMUNICATO STAMPA.
“LA STORIA SIAMO NOI”
Commemorazione del 79° anniversario dell’uccisione di E.V. Orsini
La sezione A.N.P.I. di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini”, con
il patrocinio del Comune di Montorio al Vomano e in collaborazione con l’I. C. Montorio-Crognaleto,
presenta la manifestazione di commemorazione del 79° anniversario del barbaro omicidio dell’antifascista e
partigiano teramano Ercole Vincenzo Orsini, ucciso dai fascisti nella nostra cittadina il 13 dicembre
1943.
Le solenni celebrazioni, che avranno luogo martedì 13 dicembre 2022, alle ore 10,30 in Piazza E.
V. Orsini, in prossimità della lapide sulla quale sarà deposta, come di consueto, una quadratura di alloro.
Saranno presenti, oltre alle rappresentanze delle istituzioni, delle associazioni, dei sindacati e la
cittadinanza, le studentesse e gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado, al fine di
continuare a realizzare, non solo simbolicamente, la ferma volontà della nostra Associazione di rendere viva e
trasmettere alle nuove generazioni la memoria storica degli eroi della Resistenza, i valori dell’antifascismo e
della lotta partigiana.
PROGRAMMA
Saluti Istituzionali
Interventi:
Gabriella Partenza, Vice Presidente A.N.P.I. Sezione Montorio al Vomano;
Marianna Lostagnaro, Dirigente Scolastico I.C. Montorio-Crognaleto;
Egidio Marinaro, Storico;
Don Pietro Paolo Di Domenico, Sacerdote Parrocchia di San Rocco.
Conclusioni:
On. Antonio Franchi, Presidente provinciale A.N.P.I. Teramo.
Via L. B. Patrizi, 14 – 64046 Montorio al Vomano (TE) – contatti: Tel. 3490529969
anpi.montorio@gmail.com




Oggi, sabato 10 dicembre, a Giulianova, presentazione del nuovo volume di Luigi Ponziani su come l’Abruzzo divenne fascista.

 

Sarà presentato sabato 10 dicembre alle 17, nel Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere, la nuova opera di studi storici di Luigi Ponziani, storico e direttore emerito della Biblioteca “Delfico” di Teramo, edito quest’anno da Ricerche&Redazioni. Assieme all’autore interverrà Tito Forcellese, professore associato di Storia delle Istituzioni Politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo. Modera il giornalista Walter De Berardinis.
Settimo titolo della collana Storia, a cento anni dalla “marcia su Roma” e dal primo governo Mussolini, questo saggio di Luigi Ponziani, circoscritto al fascismo abruzzese, arricchisce la conoscenza intorno a un periodo storico ancora al centro del dibattito storiografico nazionale.
L’orizzonte regionale al cui interno si colloca la ricerca e l’ambito cronologico prescelto si prestano a una lettura capace di cogliere sia gli elementi di originalità del fenomeno fascista, sia le modalità attraverso cui si è radicato in periferia contribuendo a meglio definire, nelle sue effettive dimensioni e nei suoi caratteri, un regime che si dichiarò “totalitario”.
Lo sguardo “locale” ci restituisce una immagine del fascismo abruzzese che, ben oltre gli orpelli di pura facciata che accompagnano la costruzione del regime, paga un pegno nient’affatto secondario alle vecchie classi dirigenti che si acconciarono con impressionante tempismo ai nuovi dettami che nazionalmente si affermavano, senza peraltro batter ciglio rispetto alla violenza senza precedenti che anche localmente si abbatteva sulle ancor gracili organizzazioni politiche e sindacali che il movimento operaio e contadino si era dato e si procedeva allo smantellamento di quel sistema di libertà che faticosamente si era affermato a partire dall’Unità.
«Il lungo decennio preso in considerazione – spiega Ponziani – diviene un osservatorio nient’affatto secondario per cogliere, dalla periferia e con maggiore pregnanza, i tratti salienti di un movimento, di un partito, di un regime visti nel loro concreto (e spesso contraddittorio) operare.»