Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra: in effetti è raro trovare un articolo giornalistico rivolto al reale pericolo determinato dai residuati bellici delle due guerre mondiali del secolo passato.

Intento anticipare che tali ordigni, in Italia, solo nel 2022 hanno ucciso due persone e ferito altre quattro. Questo mostruoso e impensabile dato risponde a chi potrebbe ritenere che il tempo trascorso avrebbe rimosso ai residuati la capacità di portare a fine il compito per cui sono stati studiati, costruiti e utilizzati durante le guerre. Come dimostra la cronologia di Biografia di una Bomba, questi ordigni possiamo trovarli ovunque: durante lavori di movimento terra, tra campi incolti o da coltivare, nelle case abbandonate, talvolta nei giardini pubblici o privati, ma dobbiamo avere la massima attenzione quando passeggiamo nei luoghi “storicamente” noti per aver sofferto battaglie di terra. Difatti in codesti terreni, sponde o greti di fiumi o laghi potremmo imbatterci in munizioni inesplose e pericolosissime. Esempio Bombe a mano da mortaio, proietti di piccolo calibro etc. Ma quali sarebbero gli ordigni più pericolosi? A questa domanda sarebbe facile rispondere: “tutti”, certamente non esiste una precisa gamma di pericolosità, tuttavia il rischio andrebbe contestualizzato. Se un bambino trovasse una bomba d’aereo o una granata di medio o grande calibro non avrebbe la forza fisica di smuoverlo e di attivare i meccanismi che danno il via all’esplosione. Al contrario questi grandi e potenti ordigni metterebbero in serio pericolo operatori di macchine escavatrici che operano nei cantieri e notate bene che il rischio si estenderebbe a tutti i lavoranti presenti e anche ai residenti. Bombe a mano e altri ordigni di piccolo calibro rappresentano più rischi per bambini o adolescenti. Intatti questi ordigni possono essere smossi, quindi inconsapevolmente attivati da tutti. Ma a distanza di tanti anni i residuati possono ancora esplodere? Il dato del 2022 che ho già citato risponde a questa domanda. Molti esplosivi contenuti nei residuati con il passare del tempo non perdono la capacità detonante, quindi massima attenzione se crediamo di trovarci al cospetto di una bomba che immaginiamo vintage. Ma esiste una mappa sui luoghi più a rischio? Esistono le mappe dei campi minati, foto aeree dei fori d’ingresso delle bombe d’aereo, ma della posizione di residuati interrati assolutamente no. Quindi occorre chiamare in causa il buon senso che accompagna le nostre azioni. Come ben sappiamo il 2 maggio un modenese ha notato una bomba a mano risalente alla seconda guerra mondiale abbandonata vicino ai cassonetti della differenziata. Il comportamento del residente è stato esemplare, infatti non ha toccato l’ordigno, ha subito allertato le Forze dell’Ordine, quindi è rimasto sul posto per accertarsi che non si avvicinassero curiosi fino all’arrivo degli agenti di Polizia.

Continua.. Giovanni Lafirenze
Invio

Giovanni

Apri foto



RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA LETTERA DELLA PROFESSORESSA SOPHIE JITTA, VOLONTARIA DEL MUSEO EBRAICO DI AMSTERDAM, OSPITE DELLA CITTA’ GIULIANOVA DAL 28 AL 30 APRILE.

Buongiorno Signor Sindaco,
non le posso dire quanto mi sia piaciuto il mio soggiorno nella sua città! E`stato un continuo bagno di calore umano per me: sono stata accolta come se fossi una VIP o una regina o minimo minimo una principessa (come ho avuto modo di dirle personalmente in occasione della festa dello Street Food), mentre sono una persona niente speciale che semplicemente ama l’Italia (e ora anche l’Abruzzo) e che parla l’italiano (laurea in lingua e letteratura italiana e insegnante della lingua italiana in pensione).
Walter De Berardinis è stato un cicerone perfetto, disponibilissimo e simpaticissimo e ho legato subito con lui. Ho conosciuto alcuni concittadini – tutti pieni di riguardo nei miei confronti – ma non mi sarei mai e poi mai potuta immaginare un’accoglienza così calorosa.
Spero di poter tornare a Giulianova e di poterle di nuovo stringere la mano,
Le mando i miei più sentiti saluti (telematici), da un’ Amsterdam soleggiata ma grazie al vento siberiano troppo FREDDA,
Sophie Jitta




Fra storia e memoria: nasce il più grande archivio delle Sinistre abruzzesi

Domani a Teramo la presentazione di un progetto che mette insieme università e grandi fondazioni

https://www.abruzzoriforme.it/). I risultati di un lavoro certosino che ha preso le mosse ormai da tre anni saranno, oggetto di un convengo, dal titolo “Costruire un archivio delle Sinistre in Abruzzo fra storia e memoria” organizzato per domani, 9 maggio, in programma alle 10 a Teramo nella sala consiliare del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Teramo, al Polo didattico Gabriele D’Annunzio del Campus Saliceti.

A dare il senso dell’importanza del percorso avviato ormai da tre anni, e che domani farà il punto sui risultati già raggiunti e sugli obiettivi futuri, è il pool di sigle che darà vita al confronto: con la fondazione “Abruzzo Riforme” ci saranno il Dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo teramano, la prestigiosa Fondazione Gramsci, la Biblioteca Archivio Luciano Lama della Cgil, ed History Lab, centro di ricerca specializzato nelle nuove tecniche di divulgazione degli studi storici.

A spiegare quale sia la consistenza dei materiali assemblati in questi anni con grande pazienza e un’attenta ricerca dei protagonisti – non solo politici, ma anche sindacali e culturali del grande arcipelago che ha composto la Sinistra abruzzese – è Stefania Misticoni, presidente del Consiglio di amministrazione della fondazione “Abruzzo Riforme”: «La costruzione di questo archivio, su cui abbiamo investito un grandissimo lavoro e in cui abbiamo potuto contare sul prezioso contributo della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica Abruzzo e Molise, è una sfida particolarmente impegnativa in un periodo in cui il tempo sembra parlare solo al presente, recidendo la memoria. Si tratta di una sfida politica che vuol riconnettere appunto storia e memoria su temi che oggi sembrano aver perso di considerazione nella sfera pubblica».

Quale sia invece la consistenza dell’archivio che la Fondazione ha sin qui assemblato per metterlo a disposizione di cittadini e studiosi, in attesa che altri preziosi documenti vengano ad arricchirlo, è il professor Pasquale Iuso, che coordina il Comitato scientifico della Fondazione stessa, e che domani presiederà e introdurrà il convegno: «Abbiamo avviato un lavoro importante di digitalizzazione iniziato nel 2020, ma che ha riguardato finora oltre 34mila fogli, ai quali occorre aggiungere 500 fotografie e 300 manifesti. In più, abbiamo avviato una raccolta di interviste-memoria di militanti e dirigenti: ne abbiamo realizzate tredici, ma presto riprenderemo la campagna. Però, per quanto ampio, il nostro lavoro non è ancora finito: c’è molto da riordinare e catalogare, c’è ancora molto da raccogliere».

Tornando all’appuntamento di domani, dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo Dino Mastrocola e della Direttrice di History Lab e Preside del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Unite, Francesca Fausta Gallo, interverranno numerosi studiosi, espressione del mondo accademico e di diversi istituti prestigiosi anche nazionali: Piero Di Girolamo, Enzo Fimiani, Maria Paola Del Rossi, Andrea Sangiovanni, Alessandra Di Giovanni, Giuseppina Rigatuso, Ilaria Romeo, Agostino Attanasio e Francesco Giasi.




Giulianova. 8 Maggio, Giornata Mondiale della Croce Rossa.

Comune di Giulianova

Da ieri, la bandiera dell’associazione sventola dal palazzo municipale in segno di partecipazione. Sabato la consegna al Vice Sindaco Lidia Albani. Da ieri, 6 maggio, una bandiera in più, quella della Croce Rossa, sventola sui pennoni del palazzo municipale di corso Garibaldi, e lo farà fino alla prossima settimana. Il vessillo è stato consegnato appunto ieri da Danilo Di Giancamillo, referente del comitato giuliese dell’associazione, al Vice Sindaco e assessore alla Protezione Civile Lidia Albani. L’ Amministrazione Comunale intende con questo esprimere la propria partecipazione alla settimana in cui si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa, che cade l’8 maggio. La bandiera, com’ è noto, racconta di un’idea nata nel lontano 1864. Da quell’anno, anno della fondazione, una strada lunghissima è stata percorsa. Presente infatti in 192 Stati, l’associazione conta oggi milioni di volontari e costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo. “Colgo l’ occasione – sottolinea il Vice Sindaco Albani – per rinnovare ancora una volta a nome della Città di Giulianova stima e gratitudine ai volontari di Croce Rossa che ogni giorno, da più di 30 anni, si impegnano per garantire assistenza e sostegno alle persone in difficoltà, intervenendo tempestivamente ed efficacemente anche nelle situazioni di massima criticità”.




4 MAGGIO 2023, 162° ANNIVERSARIO DELL’ESERCITO ITALIANO: alzabandiera al Comando Militare Esercito “ABRUZZO MOLISE”

 

Questa mattina, 4 maggio 2023, all’interno della Caserma “Campomizzi” in L’Aquila, sede del Comando Militare Esercito “ABRUZZO MOLISE”, è stato celebrato il 162° anniversario della costituzione dell’ESERCITO ITALIANO.  Il 4 maggio 1861 con un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti veniva decretata la fine dell’Armata Sarda e la nascita dell’Esercito Italiano. Fin dalla sua costituzione la Forza Armata ha raccolto sotto la sua bandiera cittadini di ogni estrazione sociale, provenienti da tutte le regioni del Paese accomunati dalla sola volontà di servire le Istituzioni per la realizzazione degli ideali di unità e indipendenza del popolo Italiano. Come noto, la storia dell’Esercito Italiano si è intrecciata con la storia della Nazione; dalle lotte Risorgimentali, ai conflitti mondiali, alle operazioni sul territorio nazionale in concorso alle Forze di Polizia, agli interventi di soccorso alle popolazioni per pubbliche calamità, all’impiego nei teatri operativi all’estero, fino ad arrivare al concorso nella gestione dell’emergenza sanitaria di contrasto alla pandemia. Il Colonnello Marco IOVINELLI, Comandante del Comando Militare Esercito “ABRUZZO MOLISE”, dopo la cerimonia dell’alzabandiera, ha dato lettura dei messaggi pervenuti dalle SS.AA., per mezzo dei quali sono stati espressi sentimenti di riconoscenza verso gli uomini e le donne della Forza Armata, definiti risorsa importante per il nostro Paese, per il loro quotidiano impegno e servizio reso alle istituzioni della Repubblica. Analoghe cerimonie si sono svolte nelle Caserme di Campobasso e Chieti, rispettivamente sedi dei dipendenti Uffici Affari Territoriali Presidiari Molise e Documentale.




Dal 23 al 25 giugno, a Giulianova, la Nave “Alpino”, gioiello della Marina Militare. Ormeggiata in porto, l’imbarcazione a vela “Altair”.

Nell’ambito dell’iniziativa “Il mare, ponte e risorsa per la comunità” organizzata dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, arriverà nelle acque di Giulianova, il prossimo 23 giugno, la Nave Alpino, mentre in porto sarà ormeggiata l’imbarcazione a vela “Altair”.
Saranno tre giorni, quelli compresi tra il 23 e il 25 giugno, difficili da dimenticare. Per valorizzare e promuovere la bellezza della costa teramana, infatti, la Camera di Commercio si è avvalsa della collaborazione della Marina Militare, che patrocinerà l’evento.
La Nave Alpino è una fregata multimissione, impiegabile sia in ambito militare che di protezione civile, appartenente all’ultima generazione di fregate. Per motivi di pescaggio dovrà restare al largo, ad una distanza che sarà stabilita dopo attente valutazioni tecniche. L’imbarcazione a vela “Altair”, invece, è un nave da addestramento, sotto il Comando Scuole della Marina Militare, e può essere aperta anche ai civili.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Regione Abruzzo, vedrà anche convegni, stand istituzionali e commerciali, mostre e momenti celebrativi. Prevista anche l’esibizione della Fanfara Dipartimentale del Comando Interregionale Marittimo Sud.
Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi questa mattina nella sede della Camera di Commercio, erano presenti il Presidente dell’ente Antonella Ballone, il Governatore d’Abruzzo Marco Marsilio, il Comandante Stefano Pignotti in rappresentanza dello Stato Maggiore della Marina, l’assessore al Turismo del Comune di Giulianova Marco Di Carlo, il Comandante della Guardia Costiera di Giulianova Alessio Fiorentino, il Presidente dell’Ente Porto di Giulianova Valentino Ferrante, il Presidente di Assonautica Teramo Gloriano Lanciotti, il Presidente di Federalberghi Abruzzo e membro di giunta della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia Giammarco Giovannelli, l’assessore del Comune di Roseto Annalisa D’Elpidio.




L’AQUILA. LUTTO: È ANDATO AVANTI IL GENERALE LUCIANO D’ANDREA, GIÀ COMANDANTE DEL “COMANDO MILITARE ESERCITO ABRUZZO”, STRAORDINARIO PROFESSIONISTA, PROTAGONISTA DI UNA BRILLANTE CARRIERA MILITARE.

Nato a Sulmona l’8 giugno 1950, dopo aver conseguito la maturità al liceo classico è entrato nell’Accademia
Militare di Modena il 22 ottobre 1968 con il 150° Corso “Montello”. Al termine del quadriennio di studi ha
iniziato la carriera di Ufficiale in Servizio Permanente Effettivo nel Corpo degli Automobilisti. Ha ricoperto
l’incarico di comandante di plotone, compagnia e Battaglione. Ha prestato servizio nella Legione Carabinieri
di Chieti. Ha chiuso la carriera a L’Aquila quale Comandante del “Comando Militare Esercito Abruzzo”.
Decorato della Medaglia “Mauriziana” al merito di Lungo Comando. Laureato in “Tecnologie Industriali
Applicate”. Dal carattere molto forte, ma generoso, e con una grande curiosità intellettuale, si aggiornava
continuamente su ogni materia e non esisteva campo dove lui non potesse intervenire con una
straordinaria proprietà di linguaggio e competenza.
Il generale è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, dopo una rara malattia incurabile, nel giro di pochi
mesi. Le esequie avranno luogo martedì 2 maggio 2023 alle ore 15,30 nella chiesta di S. Pio X in L’Aquila.

 




Il Tricolore issato in tutte le sedi Ana per celebrare il 25 Aprile

Sono trascorsi ormai 78 anni dalla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista e dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma il significato della ricorrenza del 25 Aprile resta immutato e profondo e in tale data l’Associazione Nazionale Alpini ribadisce e sottolinea con forza i valori che da sempre ne ispirano l’azione.
Valori che in primo luogo sono quelli dell’amore per la libertà, la pace, la solidarietà e la fratellanza, cementati dalle penne nere dell’ANA attraverso 104 anni di vicende umane costellate spesso di dolore, ma, altrettanto spesso, ricche di esempi luminosi di valore, coraggio e amore per gli altri.
Lo hanno dimostrato figure luminose di alpini, i quali in gran numero si sono resi protagonisti sulle nostre montagne della lotta di liberazione dall’oppressione nazi-fascista: per tutti ricordiamo quella del Beato Teresio Olivelli, ufficiale alpino in Russia prima e partigiano una volta tornato in Patria, che andò incontro al supremo sacrificio nei lager nazisti.
Per questo, in un 25 Aprile che cade in un momento ancora difficile per la pace nella nostra Europa e non solo, ci stringiamo ancora più saldamente attorno ai nostri valori, confermandoci con il consueto spirito al servizio delle nostre comunità. E issando il Tricolore su tutte le nostre Sedi, onorando con tale azione la Patria, che sa di poter contare sempre sull’operato delle penne nere.
Viva l’Italia e viva gli alpini.

Sebastiano Favero
Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini




GIULIANOVA. LE FORZE ANTIFASCISTE CELEBRANO IL 25 APRILE 

Dalla lotta per la Liberazione sono nate la democrazia, la Repubblica e la Costituzione italiane,  conquiste fondamentali per il nostro Paese.
Celebrare ogni anno il 25 Aprile significa avere coscienza collettiva del fatto che questi valori e questi principi vanno preservati e sempre più attuati.
Anche quest’anno, in occasione  dell’anniversario della Liberazione, le forze antifasciste di Giulianova invitano tutti i cittadini a partecipare  all’incontro che si terrà martedì 25 Aprile in sala Buozzi alle ore 11.00.
Interverrà lo storico prof. Luigi Ponziani.
Ci sarà un intermezzo musicale con il duo di artisti Margherita e Francesco.
Giulianova 22 aprile 2023
IL CITTADINO GOVERNANTE
PARTITO DEMOCRATICO
MOVIMENTO 5 STELLE
EUROPA VERDE
NOS NOI
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
RIFONDAZIONE COMUNISTA UNIONE POPOLARE
ANPI GIULIANOVA



Giulianova celebra il suo fondatore, Giulio Antonio Acquaviva. Svelamento della scultura, dono del Rotary Teramo Est in piazza Buozzi ,e domenica 23 aprile l’incontro di studio.

Relatore d’eccezione Mario Bevilacqua. Domani, 22 aprile, giorno dei Festeggiamenti in onore della Madonna dello Splendore, sarà svelato in piazza Buozzi, alle 18.15, il Monumento al fondatore di Giulianova, il duca, condottiero e umanista Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona. Nato dall’intesa e dalla collaborazione tra il Rotary Club Teramo Est, che ha donato la scultura, l’Amministrazione Comunale e il Polo Museale Civico, il Monumento intende valorizzare in quella che fu la piazza ducale, non solo l’eminente personaggio della dinastia Acquaviva, ma anche e soprattutto la sua straordinaria impresa, ovvero la fondazione di un nuovo centro urbano che porta il suo nome, caratterizzato da colti rimandi al contesto umanistico e rinascimentale dell’Italia della seconda metà del Quattrocento. La scultura, realizzata in pietra della Maiella, nel solco della tradizione scultorea giuliese, è opera dell’artista Antonio De Marini, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Domenica 23 aprile alle 10, in Sala “Buozzi”, si svolgerà invece un incontro di approfondimento dal tema “Giulio Antonio Acquaviva e il sogno di Giulia, prima ‘città ideale’ del Rinascimento”. Porteranno i loro saluti il sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il presidente del Rotary Club Teramo Est, Domenico Onori, e il direttore del Polo Museale Civico di Giulianova, Sirio Maria Pomante, che introdurrà i relatori, primo fra tutti Mario Bevilacqua, storico dell’architettura dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, autore nel 2002 del primo volume monografico sulla fondazione di Giulianova. Porteranno inoltre il loro contributo scientifico Roberto Ricci, che tratterà “La memoria di Giulio Antonio Acquaviva nella storia e nella storiografia italiana”, e Sandro Galantini con “Status e passione. Gli Acquaviva tra ippofilia e collezionismo botanico. Secc. XVI-XVII”. Infine, l’autore della scultura Antonio De Marini, illustrerà le fasi esecutive dell’opera realizzata e condurrà la visita del Monumento. Si ricorda che la partecipazione al convegno prevede il rilascio di 3 crediti formativi da parte dell’Ordine degli Architetti Ppc della Provincia di Teramo.