“Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” (pagg. 572, Einaudi, 2024) è il nuovo libro di storia contemporanea di Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Sono le storie delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della Resistenza, compiuto a Roma il 24 marzo 1944, esattamente ottanta anni fa.

Dopo un’ampia introduzione storica sui fatti, sulle persone coinvolte, sui criteri di ricerca, sulle abbreviazioni dei documenti citati, gli autori, fini e precisi storici, pubblicano le biografie di tutte le vittime del massacro, da loro attentamente ricostruite.

È stata una ricerca attenta e certosina in svariati archivi, intervistando anche alcuni famigliari delle vittime, ed il tutto con l’unico e nobile scopo di rendere omaggio alle vittime medesime.

Di questo eccidio molto si sa.

Poco invece si conosce delle vicende individuali delle vittime, alle quali, spesso e volentieri, nelle cerimonie ufficiali e nelle pubblicazioni era dedicata non più che una riga con le generalità in un lungo elenco.

Invece il coraggio, la pazienza ed il dovere civico di Mario Avagliano e Marco Palmieri, giornalisti e cultori di Storia Contemporanea molto apprezzati e conosciuti da svariato tempo, sono riusciti a rendere omaggio a tutte le vittime della strage delle Fosse Ardeatine.

Gli Autori con le loro ricerche hanno dimostrato che purtroppo tutte le vittime sono antifascisti ed oppositori del Regime.

Sono anche ebrei.

Nel libro è anche dimostrato che il massacro fu fascista in quanto avvenne nel territorio formalmente sotto la giurisdizione della Repubblica Sociale Italiana e la Questura di Roma partecipò attivamente alla selezione delle vittime.

È anche interessante il ruolo delle donne in questa strage in quanto le madri, le mogli, le fidanzate si recarono a Regina Coeli ed a Via Tasso per avere notizie dei loro cari e fu grazie a loro se si giunse al riconoscimento delle vittime e quindi all’edificazione del Monumento delle Fosse Ardeatine.

Questo libro va sicuramente letto e meditato e tramandato ai posteri affinché si conosca, e bene, la storia di questa strage.

E di ciò, ripeto, va reso giusto omaggio ai due coraggiosi ed attenti storici che sono Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Gianluigi Chiaserotti




Teatro. “Ma che guerra c’è?” al Cordova di Pescara

Si tratta di una pièce teatrale che narra, attraverso i racconti di quattro personaggi, le vicende che precedono e soprattutto seguono l’8 settembre 1943, compresi alcuni tragici eventi che hanno scosso alcune popolazioni locali abruzzesi come quella di Sulmona, di Pescara, di Teramo e di Lanciano.

I quattro personaggi si ritrovano all’interno di una vecchia casa, dotata di una falsa parete che dà l’accesso ad uno scantinato dove Michele ha installato uno strano laboratorio per creare la macchina del tempo-pace..Come finirà? Sarà lo spettatore a dirlo.

Per info e biglietti il numero da chiamare è 328.6687638.




GIULIANOVA. GIORNATA DI IMPEGNO PER UNA NUOVA RESISTENZA: APPELLO AI CITTADINI E ALLE FORZE POLITICHE E SOCIALI DEMOCRATICHE E ANTIFASCISTE

             La ricorrenza del 25 aprile in questo 2024 cade in un momento di particolare preoccupazione per i destini della democrazia costituzionale nata dalla Resistenza Partigiana. Ove i progetti “riformatori” di questo Governo dovessero arrivare a conclusione, infatti, si avrebbe nel nostro Paese un’involuzione della democrazia. La forma di governo da Parlamentare diventerebbe un ibrido fra premierato e autoritarismo del capo; verrebbero meno gli equilibri fra poteri che garantiscono la forma di Stato; il Parlamento sarebbe ridotto a un mero strumento di uno solo al comando; si affrancherebbe la secessione dei ricchi a danno delle regioni più povere con il conseguente abbattimento dei principi di eguaglianza sostanziale, solidarietà, realizzazione della persona umana; risulterebbe distrutto il principio di unitarietà della Repubblica e si aprirebbero le strade verso la costituzione formale di un parlamento del nord; le garanzie giurisdizionali sarebbero private della grande e sicura risorsa dell’autonomia dal potere politico del Governo, e tanto altro.

In questo quadro, è verosimile che a breve potremmo perdere la Costituzione nata dalla Resistenza partigiana e scoprirne un’altra: quella della destra al potere. Risulterebbe completamente vanificato il sacrificio di centomila morti per la libertà e l’eguaglianza.  Si vanificherebbe anche il ricordo dei martiri della Resistenza, anche dei Partigiani teramani e giuliesi che in questa giornata, comunque, ricorderemo.

Oggi più che mai la celebrazione del 25 aprile deve essere vista come una grande giornata di mobilitazione a difesa e per l’attuazione della Costituzione repubblicana.

L’ANPI di Giulianova, su questi temi, in occasione della giornata di impegno per una nuova Resistenza fissata a Giulianova per il 25 aprile 2024 in due eventi: il primo al mattino, in Piazza Fosse Ardeatine al Lido; il secondo nel pomeriggio, in Sala Buozzi al Paese, rivolge un

 

APPELLO

 

Ai cittadini, a tutte le forme associative, ai partiti, alle organizzazioni sindacali e del volontariato democratici ed antifascisti, affinché condividano con noi questo appuntamento.

Vorremmo che in questa giornata di impegno per una nuova Resistenza, coloro che lo desiderano portino il loro contributo e facciano sentire la loro voce.

A tale proposito, per organizzare al meglio, chiediamo che le organizzazioni dichiarino formalmente la loro adesione e prenotino il loro intervento scrivendo a anpi.giulianova@gmail.com entro martedì 23 aprile o anche, semplicemente, contattandoci per le vie brevi.

 

Giulianova 10 aprile 2024

ANPI, Sezione di Giulianova

Il Presidente, Prof. Carlo Di Marco Leone




Giulianova. “Contesti di guerra e condizione femminile”. Venerdì, 12 aprile, palazzo Kursaal. La giornalista Cecilia Sala incontra i ragazzi del Liceo Curie e dell’ IIS Crocetti- Cerulli su iniziativa dell’ Assessorato e della Commissione alle Pari Opportunità.

Cecilia Sala, redattrice de “Il Foglio” e conduttrice del podcast “Stories”, dialogherà con gli studenti delle Scuole Superiori giuliesi, venerdì prossimo, 12 aprile, nella sala Kursaal, a partire dalle 9:30. L’ evento, sul tema “Contesti di guerra e condizione femminile”, è promosso dal Vice Sindaco Lidia Albani, assessore alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità, con il patrocinio del Comune di Giulianova e della Commissione alle Pari Opportunità. Il Vice Sindaco interverrà al dibattito, dopo i saluti portati dalla Presidente della Cpo Marilena Andreani. Sarà, questo di venerdì, un incontro prezioso, che permetterà ai ragazzi non di assistere, ma di vivere una lezione di storia contemporanea attraverso la voce e l’esperienza di una giornalista che appartiene alla loro generazione. L’evento arricchirà l’offerta formativa del Curie e del Crocetti- Cerulli, ma soprattutto resterà straordinariamente impresso nella memoria dei ragazzi, che potranno ascoltare e colloquiare con una giornalista giovanissima, inviata di guerra, nonché autrice e conduttrice del seguitissimo podcast “Stories”. Cecilia Sala, nonostante la giovane età, 29 anni, ha un curriculum eccezionale. Collaboratrice di Michele Santoro per le trasmissioni Pubblico Servizio e Otto e Mezzo, ha pubblicato numerosi reportage dall’estero per riviste come Wired, Vanity Fair, L’ Espresso. Ha conosciuto in prima persona e documentato scenari drammatici come quelli di Iran, Afghanistan e Ucraina. Con la collega Chiara Galli ha ideato il podcast Polvere, poi diventato un libro, sul caso Marta Russo. Dal 2019 fa parte della redazione de “Il Foglio”. Da gennaio 2022 conduce “Stories”, un podcast seguitissimo che racconta ogni giorno storie personali significative, quasi sempre emblematiche. Ha pubblicato lo scorso settembre il libro “L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan”.




Poste Italiane: emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo di Giovanni Gentile, nell’80°anniversario della scomparsa

Gentile

Poste Italiane comunica che oggi 10 aprile 2024 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo di Giovanni Gentile, nell’80°anniversario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,25€.

Tiratura: duecenticinquantamilaventi esemplari

Foglio: quarantacinque esemplari.

 

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

 

Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

 

La vignetta riproduce un ritratto di Giovanni Gentile, autorevole filosofo del Novecento europeo e tra i maggiori esponenti dell’idealismo italiano; come Ministro della pubblica istruzione (ottobre 1922 – giugno 1924) compì nel 1923 la riforma della scuola italiana nota come la Riforma Gentile.

 

Completano il francobollo le legende “GIOVANNI GENTILE”, le date “1875 – 1944” e “FILOSOFO E MINISTRO PUBBLICA ISTRUZIONE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

 

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio filatelia Roma.

 

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

 

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.

 




Giulianova. “Aspettando il 25 Aprile”. Venerdì 12 aprile, alle 18, a palazzo Kursaal, la presentazione del libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine”.

Sarà presentato alle 18 di venerdì prossimo, 12 aprile, a palazzo Kursaal, il libro “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” di Mario Avagliano e Marco Palmieri edito da Einaudi. L’ iniziativa, che vedrà la presenza dell’autore Avagliano, è stata promossa, con il patrocinio del Comune di Giulianova, in occasione dell’80° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944) e della liberazione di Giulianova dall’occupazione tedesca (giugno 1944). Dialogherà con Avagliano, ospite per la terza volta in città, il giornalista Walter De Berardinis, organizzatore dell’evento e autore di numerose ricerche storiche sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale a Giulianova e in provincia di Teramo. Porteranno i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani e l’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini. Nel volume, fa notare De Berardinis, è citata anche Giulianova. Nella nostra città, non a caso, la piazza principale del lido è dedicata alle 335 vittime dell’eccidio, di cui il libro, una per una, racconta la storia.

Monumento ai caduti Seconda Guerra Mondiale (cimitero di Giulianova) – Foto Archivio




Celebrazione del 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato a Roseto degli Abruzzi

Polizia Di Stato 172 – 2024

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La Questura di Teramo e il Comune di Roseto degli Abruzzi sono onorati di annunciare la celebrazione del 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La cerimonia avrà luogo il giorno 10 aprile 2024 presso il Lungomare Celommi di Roseto degli Abruzzi, con inizio alle ore 10.30.

Saranno presenti alla cerimonia il Questore della provincia di Teramo Dott. Carmine Soriente, il Prefetto della provincia di Teramo Dott. Fabrizio Stelo, il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, nonché numerose autorità militari, civili e religiose.

In occasione dell’evento, saranno letti i messaggi inviati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Pref. Vittorio Pisani.

Nel corso della cerimonia, saranno inoltre consegnate onorificenze al personale che si è particolarmente distinto nell’espletamento delle attività istituzionali e verranno rilasciati i diplomi di “Cittadino Modello”.

La Questura di Teramo e il Comune di Roseto invitano la cittadinanza a partecipare a questo importante evento, momento di riconoscimento e apprezzamento per l’opera svolta dalla Polizia di Stato nel corso dei suoi 172 anni di storia.

In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport “Remo Maggetti”, in via piazza Olimpia.

“L’Anniversario della fondazione della Polizia di Stato rappresenta un momento per celebrare il servizio dedicato alla sicurezza della comunità e per riconoscere l’importanza fondamentale della sua presenza sul territorio – afferma il Sindaco di Roseto Mario Nugnes – Siamo onorati di poter ospitare questa importante celebrazione nella nostra città e ringraziamo il Questore, Dott. Carmine Soriente, per aver scelto Roseto degli Abruzzi come luogo dove svolgere questa cerimonia solenne. Attraverso la presenza costante e l’azione tempestiva, la Polizia di Stato contribuisce a mantenere la serenità nelle comunità locali, rappresentando un baluardo di sicurezza e un punto di riferimento per tutti i cittadini”.




STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA: SABATO 6 APRILE, ORE 17, AL KURSAAL. ULTIMA FATICA EDITORIALE DI OTTAVIO DI STANISLAO.

Si terrà sabato 6 aprile 2024 alle ore 17 al Kursaal l’attesa presentazione ufficiale della ponderosa opera di Ottavio Di Stanislao dal titolo “Storia istituzionale di Giulianova. Dall’antico regime alla prima repubblica”, volume edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Teramo, con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Questo il programma dell’evento:

Saluti istituzionali

Jwan Costantini, Sindaco Città di Giulianova
Fabrizio Stelo, Prefetto di Teramo
Matteo Francioni, Presidente Consiglio Comunale
Umberto D’annuntiis, Consigliere Regione Abruzzo
Valentina Carola, Direttrice Archivio di Stato Teramo
Fabrizio Marinelli, Presidente Deputazione Abruzzese Storia Patria

Interventi

Federico Roggero, Sapienza Università di Roma
Sandro Galantini, Istituto Abruzzese Ricerche Storiche

Introduce e modera

Sirio Maria Pomante, Direttore Civici Musei e Biblioteca

Sarà presente l’autore

Ottavio Di Stanislao ci consegna «un’opera importante per Giulianova e per tutto il territorio che fa capo alla provincia di Teramo – scrive Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo, nel suo Saluto –: quattro secoli di storia dell’amministrazione di una delle maggiori città del nord dell’Abruzzo. Il lavoro del dottor Di Stanislao va a colmare un vuoto storico e narrativo di notevole importanza; frutto di anni di studi e ricerche nei principali luoghi di conservazione del sapere della nostra provincia, è una ricostruzione accurata e puntuale della storia istituzionale della città rifondata da Giulio Antonio Acquaviva con la suggestione rinascimentale della città ideale, dall’Antico Regime agli anni ’90 del XX secolo. Un’opera preziosa che ricostruisce il  funzionamento della macchina amministrativa con dovizia di dati e particolari…»

«… Ogni tassello aggiunto, nella ricomposizione delle vicende che hanno segnato il profilo di Giulianova – aggiungono il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, e il presidente del Consiglio comunale, Matteo Francioni nel loro saluto – risulta naturalmente prezioso. In questo caso, però, è evidente che il valore testimoniale del testo trovi ulteriore incremento nella sistematicità del metodo adottato per il reperimento dei contenuti e la selezione delle fonti. Nella Storia istituzionale di Giulianova viene data al lettore la possibilità di accedere a un tesoro di nozioni storiche inedite, di approfondimenti e dettagli che arrivano a implementare indiscutibilmente il corpus delle conoscenze documentali afferenti alla nostra città. Le istituzioni civiche, al di là delle inevitabili implicazioni tecnico-burocratiche, custodiscono storie familiari, raccontano di un passato amministrativo che è spina dorsale dell’identità cittadina. Conoscerne la storia significa comprendere appieno la sua fisionomia, certi di possedere gli strumenti per leggere consapevolmente tante alterne vicende, nel succedersi di stagioni a volte esaltanti, a volte critiche.»

«… Una storia locale, certo, – fa eco Federico Roggero, docente alla Sapienza Università di Roma, nella sua prefazione – indagata però ed esposta con criterio non localistico, ma scientifico, e nella quale si fondono i profili amministrativi, politici, economici: quelli che l’Autore, Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo, ha voluto racchiudere nell’aggettivo “istituzionale” con cui ha qualificato questa imponente “Storia di Giulianova”. (…) Il volume, fitto com’è, tra l’altro, di nomi, è dunque anche una storia di famiglie, e il lettore potrà sbizzarrirsi a trovare riferimenti a cognomi noti, verificandone la collaborazione con l’occupatore francese durante il Decennio, la adesione al Fascismo, l’assunzione di cariche pubbliche, la candidatura ad elezioni amministrative e politiche nell’età repubblicana, ecc. Il libro di Ottavio Di Stanislao costituisce dunque una ricca miniera di notizie per la storia di Giulianova, e certo diventerà un riferimento imprescindibile per quanti (auspicabilmente molti) vorranno cimentarsi, in futuro, nella ricostruzione della storia del territorio teramano, guardandola però – come ha fatto lui – dal lato delle fonti.»

STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA
Dall’antico regime alla prima repubblica
di Ottavio Di Stanislao
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-77-5
17×24 | brossura cucita | 512 pp.
Prezzo di copertina € 40*

*Durante la presentazione la vendita del volume sarà curata dalla premiata Libreria Ianni di Giulianova




Editoria: in arrivo “Le Origini della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (1859-1878)” di Alessandro Liviero

Nuovo Libro:

 

Un libro con la storia inedita della nascita delle Guardie d’Onore e dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheondal 1859 al 1878.

Il 19 gennaio scorsosi è tenuto un Convegno di studi in Campidoglio, nel quale la il ricercatore storico Alessandro Liviero (Guardia d’Onore Scelta della Delegazione della Valle d’Aosta) ha presentato il suo l’ultimo studio condotto in oltre quattro anni.

Ne è risultato un volume di circa 600 pagine in cui sono narrate le vicende che coinvolsero in prima persona i Veterani delle guerre combattute negli anni1848-49. Questi ultimi a partire dal 1859 iniziarono a ritrovarsi a Torino motivati da alcune importanti rivendicazioni, costituendo delle apposite Commissioni, senza mai fondare una Società di Mutuo Soccorso. Nel tempo, spiega l’autore, proseguirono così sino ad arrivare al 12 aprile 1874, data in cui fu finalmente fondato il Comizio Generale dei Veterani delle Guerre combattute negli anni 1848-49 per l’Indipendenza e l’Unità d’Italia. Quei Veterani sono da considerare a tutti gli effetti i prodromi dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Un ventennio di storia del risorgimento fino ad oggi sconosciuta è stata finalmente ricostruita minuziosamente, non solo quella relativaal Comizio Generale di Torino ma quella di tantissimi Sotto-Comitati che si fondarono in tutte le regioni del Regno d’Italia e nelle più grandi città, come ad esempio Firenze, Milano, Roma. Genova e tante altre aderendo allo Statuto definitivo che fu approvato il 17 gennaio 1875. Nel volume sono narrati i primi anni di vita di tutti i piccoli Sotto-Comitati, con centinaia e centinaia di nomi di Veterani che si iscrissero e parteciparono alla vita e lo sviluppo diquello che è stato il più grande Sodalizio d’Italia, sia numericamente che per importanza tra quelli composti da ex-militari. Tantissimi personaggi del Risorgimento che vi aderirono sono stati nuovamente riconosciuti anche in questo ambito di cui non se ne era mai parlato, poiché il Comizio è stato vittima del revisionismo storico contro il Risorgimento, tema questo ampiamente argomentato nel testo.

Tantissimi i fatti e gli avvenimentinarrati, talvolta incredibili che accaddero, sia per la fondazione dei Sotto-Comitati che durante le attività da loro svolte, in particolar modo nelle grandi città come Firenze, Roma e Milano.

Sinteticamente l’autore riassume così la sua opera:

«Quest’opera costituisce un unicum, poiché è la prima volta che viene ricostruita la storia della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (1859-1878). In essa sono minuziosamente descritte tutte le vicende che videro come protagonisti i Veterani delle guerre del 1848-49. La ricerca ha portato alla luce una grandissima documentazione, che abbraccia vent’anni di storia del Risorgimento italiano completamente ignorati dalla storiografia italiana, su cui venne calato il silenzio da parte del revisionismo storico. Lo studio ha ridato onore a tutti gli ex-combattenti che servirono la patria fedeli a Casa Savoia»

Quest’opera si rivolge in particolare a tutti coloro che amano conoscere la nostra storia patria, considerando l’importanza didivulgarequesto ventennio di storia fino ad oggi sconosciuta.

 

Questo studio sarà pubblicato nel prossimo mese di giugno dalla Bastogi Libri di Roma.

L’autore e la Casa Editrice BastogiLibri, informano tutti coloro che fossero interessati all’acquisto del volume che è possibile effettuarne la prenotazione ad un prezzo scontato del 15% dal prezzo di listino – ossia a Euri 42,50 anziché 50,00, a cui si devono aggiungere euri 4,50 di spese di spedizione.

Questa prevendita in offerta terminerà il 3 maggio c.a.

 

In ultimo l’autore e la Casa Editrice sono lieti di comunicare che si è deciso di inserire nel volume una

TABULA  GRATULATORIA

Ovvero, tutti i nominativi di coloro che prenoteranno e quindi si acquisterannoil volume, entro la precitata data, saranno scritti nel volume in una appositaTabula Gratulatoria, a ringraziamento per il loro nobile gesto compiutocontribuendoalla pubblicazione del volume,quei nominativi rimarranno così nel tempo a testimoniareil loro amore per la storia.

 

 

 

Inserire la Cedola Libraria

 

 

 

 

 

 

 

 

Biografia dell’autore Alessandro Liviero

Alessandro LIVIERO nato ad Aosta nel 1957, ricercatore storico, è autore di molte ricerche pubblicate dal 1997 ad oggi su « Lo Flambò – Le Flambeau» rivista del Comité des TraditionsValdôtaines. Collabora con il Dipartimento di Soprintendenza ai beni e attività Culturali della Regione valle d’Aosta.

É coautore con E. Tognan dei seguenti libri: Il était une fois … le bourg d’Antey-Saint-André et son château au moyenâge(monografia 1998) – Nel 2003 il libro Alamans, elementi per una storia della colonizzazione Walser in Valle d’Aosta, pubblicato nel dal Walserkulturzentrum di Gressoney-Saint-Jean. Nel 2008 il volume : De Verrecio et Alexini – Histoire et généalogie d’une ancienne famille noble valdôtaine (XIIe-XVIIIesiècles).

Nella collana dell’ArchivumAugustanum, dell’Archivi Storico della Regione Valle d’Aosta ha pubblicato nel 2001, coautore con E. Tognan, Le cartulaire du monastère Saint-Gilles de Verrès – 1784, sul ritrovamento del raro documento. Nel 2021 nel XIII vol. dell’ArchivumAugustanum, nuovaserie:Histoire et généalogie de la branche des coseigneurs d’Avise qui s’établit à Verrès (XIV e – XV e siècle).

È autore dei seguenti libri: nel 2002 Humbert-SéraphinJacquin – Père Blanc missionnaire d’Afrique nel medesimo anno: Villefranche – storia di un antico borgo.

Uno studio pubblicato sul Bollettino n° 6 del 2010 della Soprintendenza per i beni e le attività Culturali Regione Valle d’Aosta: Elementi per la storia del castello di Sarre dal 1805 al 1844.

Ancora nel 2010: La storia del jambon de Bosses e della salumeria del territorio di Saint-Rhémy-en-Bosses (il prosciutto di Bosses dal periodo romano ai giorni nostri).

Ancora autore nel 2014 del libro La boucherie à domicile nel territorio di Etroubles (XVII-XX secolo). Nel 2015, sul Bulletino dell’Accademia di Sant’Anselmo di Aosta uno studio dal titolo: Nuove ricerche sull’autore de L’Amant de Jésus-Christ ovvero il Servo di Dio Jean-Antoine Pellissier di Saint-Oyen.

Nel 2017, pubblica un libro ricerca storica mai eseguita che ha portato alla luce 86 sconosciuti Caduti in Francia nella Grande Guerra con le loro biografie, dal titolo: Caduti valdostani nella Grande Guerra … dimenticati in patria, patrociniodella Presidenza del Consiglio della Regione Valle d’Aosta.

Nel 2018, con il medesimo patrocinio, il libro Aosta ai suoi Caduti nella Grande Guerra in cui è ricostruita la storia dimenticata degli otto monumenti della città eretti in onore dei suoi Caduti con le loro biografie.

Nel 2021 pubblica il volume: Il Père Laurent e il Refuge des Pauvres, la storia del suo fondatore e tutte le vicissitudini della sua opera e il sostegno avuto da Casa Savoia nel tempo.

Negli anni ha collaborato e collabora con alcune Riviste italiane e francesi.

Collaboratore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto per il censimento dei militari trentini Caduti in Galizia (Polonia) durante la prima Guerra Mondiale.

 

 

 




Torano Nuovo. Concetto Zenobi (1897 – 1944), un toranese morto a Mauthausen (Austria)

Grazie alla sensibilità della Sindaca di Torano Nuovo, Anna Ciammariconi e dell’avviso di ricerca del deportato Concetto Zenobi (rubrica lettere) della sezione ANED di Roma sul periodico “Triangolo Rosso” (edito dall’Associazione nazionale ex deportati nei Campi nazisti), ho scoperto questa incredibile storia. Da ex combattente e invalido della Prima Guerra Mondiale a partigiano con l’O.M.P.C.I.-Organizzazione Militare del Partito Comunista Italiano a Roma.

Ebensee

Concetto Zenobi, figlio di Giustino e Teresa Antonini, nasce in contrada Case Lucidi di Torano Nuovo (provincia di Teramo), alle ore 23, dell’8 dicembre 1897. L’11 maggio 1916 viene arruolato in 2° categoria con le seguenti caratteristiche: alto 1,50 e 0,80 di torace; capelli biondi e ondulati; naso e mento regolare; occhi celesti e colorito roseo; dentatura sana e di professione contadino; sa leggere e scrivere. Il 3 ottobre viene chiamato alle armi e giunge del deposito dell’81° reggimento fanteria, brigata Torino. Non verrà impiegato perché l’intera brigata riposa fino a dicembre. Il 10 febbraio 1917 viene trasferito nel trevigiano (Asolo e Maser) dove si costituisce il 239° reggimento fanteria – brigata Pesaro. Operante sull’altipiano di Asiago, conquisterà ed indietreggerà più volte sul Monte Zebio. Con la 59° divisione prenderà parte alla battaglia della Bainsizza e sulle alture del Sober (oggi Slovenia occidentale). Alle ore 2,00, del 24 ottobre, si ritrova dentro la battaglia di Caporetto con le forze austroungariche e tedesche che iniziano lo sfondamento, resistendo a Villanova di Monte Fortin (Isonzo) e successivamente oltre il Fiume Tagliamento per riposizionarsi dopo dal Monte Oro a Monte Meda. Il 15 giugno subisce l’attacco degli austroungarici sul Monte Pertica e il Monte Rivon riuscendo a tenere la posizione. Il 23 ottobre, in vista dell’offensiva finale, viene dislocato sul Monte Grappa. Il 26 ottobre, mentre gli austroungarici tentano di sfondare la linea, Concetto Zenobi viene ferito da una granata alla coscia destra e portato in un ospedale da campo. Dopo l’armistizio del 4 novembre, viene inviato nel deposito del 59° reggimento fanteria a Civitavecchia e il 22 maggio 1919 rientra a Torano Nuovo perché congedato. Solo il 31 maggio 1924 gli viene riconosciuta l’invalidità di guerra e la pensione a vita per inabilità alle fatiche di guerra. Si unisce in matrimonio a Torano Nuovo, il 22 gennaio 1925, con Ergisa Conti che gli darà 5 figli. Durante il ventennio fascista, forse per motivi di lavoro, si trasferirà a Roma con tutta la famiglia. Dopo l’8 settembre entra come partigiano nell’Organizzazione Militare del Partito Comunista Italiano. Il 21 dicembre 1943 viene catturato a Roma e portato a Regina Coeli, passando prima per le famigerate prigioni di Via Tasso. Viene prelevato dai tedeschi il 5 gennaio 1944 e deportato in Austria.

Giunge a Mauthausen il 13 gennaio 1944 ed immatricolato con il numero 42054 con classificazione “POL” (deportato politico) e di mestiere operaio. Il primo trasferimento avviene a Schlier-Redl Zipf (Fu uno dei 60 sottocampi di Mauthausen in Alta Austria); poi a Solvay-Ebensee dal  il 12 maggio 1944 (sottocampo di Mauthausen), qui compare nei registri dell’ospedale perché operato dal medico deportato francesce François Wetterwald (1911-1993, medico, poeta e scrittore); per poi tornare di nuovo, il 10 dicembre 1944 a Mauthausen ed infine torna da malato a Zemet-Ebensee. Muore alle 7,55 del  del 14 dicembre 1944 a Ebensee. Aveva da poco compiuto 47 anni. Per lo stato italiano è ufficialmente considerato un partigiano che ha partecipato alla guerra di liberazione sul territorio italiano dall’8 settembre 1943 al 10 marzo 1945 dalla Commissione Regionale Partigiani Lazio. Oggi, dopo 80 anni dai quei tragici fatti, sarebbe auspicabile che il suo comune di nascita gli dedichi una via o un parco.

Walter De Berardinis

© giulianovanews.it

Si ringrazia per le informazioni

Museo di storia contemporanea Ebensee

Mag. a Nina Höllinger

e la Signora

Charlotte Lugmayr Frantz