Tortoreto. Presentazione  del volume del professor Giancarlo Prosperi, “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1°, alla fine del  Regno delle Due Sicilie”. Domenica, 9 novembre, ore 17

 

Domenica 09 novembre 2025, con ingresso gratuito, presso la Sala Consiliare del Comune di Tortoreto, alle ore 17.00, si terrà la presentazione  del volume del professor Giancarlo Prosperi, “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1°, alla fine del  Regno delle Due Sicilie”. Un ‘opera che unisce memoria e identità collettiva; un libro che va ben oltre il semplice racconto cronologico: è il frutto di una ricerca minuziosa, con  la quale l’autore restituisce volto e voce al Mezzogiorno preunitario, attraverso l’analisi delle trasformazioni civili, economiche e politiche dell’Abruzzo tra il 1853 e il 1865. La prefazione al libro è stata curata dallo storico, giornalista Sandro Galantini, mentre la postfazione è stata curata da Emanuela Di Francesco, docente di Filosofia e Storia.

Nelle pagine di questo volume, rivive la preziosa riproduzione anastatica de “Il Regno delle Due Sicilie, descritto e illustrato del 1° Abruzzo Ultra”,  legata alla figura di Filippo Cirelli, con la collaborazione di Pasquale Castagna, Gabriello Cherubini e Samuele Carulli. La rivista riportata in appendice, permette di considerare, che accanto alle fonti archivistiche, anche la stampa e i giornali del Regno di Napoli, costituiscono una fonte privilegiata, per ricostruire l’evoluzione storico-artistica-letteraria politica e sociale del nostro territorio; il volume è un ritratto dettagliato della vita, dei paesaggi e dell’economia,  dell’arte e della cultura locale, del Regno  delle Due Sicilie. Inoltre, all’interno del libro, è presente un intero capitolo, dedicato alla storia di Tortoreto, che nel 1853 comprendeva anche la città di Alba Adriatica. Accanto allo storico, giornalista Sandro Galantini, relazioneranno l’autore Giancarlo Prosperi, Yvonne Pincelli, Ambassador FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici e Stefania Pompeo, dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche di Teramo – DASP.

Pagine interessanti e preziose della storia del nostro Abruzzo, che non sono soltanto da leggere, ma anche da custodire e da tramandare.

 

Biografia dell’Autore

Giancarlo Prosperi ha conseguito la Laurea in Sociologia e successivamente in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino. Attualmente, insegna nella Scuola Secondaria della provincia di Teramo e inoltre, si occupa di organizzazione e progettazione territoriale dei servizi alla persona. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il terzo, quarto e sesto premio nazionale “Ossi di Seppia” Taggia (IM) e quinto premio nazionale di pedagogia e didattica, per autori Regione Abruzzo. Ha ricevuto il riconoscimento “Aquila d’Oro Crociata al Merito”, dal corpo sanitario internazionale “Croce Rossa Garibaldina”.

Prof.ssa Stefania Pompeo

Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche Teramo – DASP

 

 

 

 

L’ingresso è libero e volto alla valorizzazione dell’identità storica del nostro amato territorio. La  citta




Sabato 25 ottobre, dalle 17:00, in Sala Buozzi, si terrà, con il patrocinio del Comune di Giulianova – Assessorato alla Cultura, la presentazione del nuovo volume di Giancarlo Prosperi dal titolo “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1° alla fine del Regno delle Due Sicilie”.

Sabato 25 ottobre, alle 17:00, presentazione in Sala Buozzi del libro “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1° alla fine del Regno delle Due Sicilie” di Giancarlo Prosperi.

Sabato 25 ottobre, dalle 17:00, in Sala Buozzi, si terrà, con il patrocinio del Comune di Giulianova – Assessorato alla Cultura, la presentazione del nuovo volume di Giancarlo Prosperi dal titolo “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1° alla fine del Regno delle Due Sicilie”.

Dopo il saluto istituzionale dell’assessore comunale alla Cultura Nausicaa Cameli, prenderanno la parola Ivonne Pincelli, ambassador Feisct (Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Artistici), Stefania Pompeo dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, l’autore Giancarlo Prosperi.

A moderare l’incontro sarà lo storico e giornalista Sandro Galantini.

Il volume, frutto di un’approfondita ricerca storica, si concentra sulla crisi del Mezzogiorno d’Italia, e quindi dell’Abruzzo, durante il processo di unificazione nazionale, con un focus particolare sull’evoluzione dell’opinione pubblica e della vita politica tra il 1853 e il 1865. In appendice vengono riproposte in anastatica le minuziose descrizioni di alcune località dell’allora Abruzzo Ulteriore Primo, oggi province di Teramo e Pescara, approntate da Gabriello Cherubini, Pasquale Castagna e Samuele Carulli per “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato”, l’enciclopedica opera miscellanea coordinata da Filippo Cirelli.

Attraverso un’attenta ricostruzione storica e documentaria, Prosperi accompagna il lettore in un viaggio immersivo tra i suoni, i mestieri e le abitudini di un Abruzzo lontano, invitando alla comprensione critica dei processi che hanno portato all’Unità d’Italia e alla formazione dello Stato moderno.

Giancarlo Prosperi ha conseguito la laurea in Sociologia e successivamente in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino. Attualmente insegna nella scuola secondaria della provincia di Teramo. Inoltre, si occupa di organizzazione e progettazione territoriale dei servizi alla persona. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il terzo, quarto e sesto premio nazionale “Ossi di Seppia” Taggia (IM) e quinto premio nazionale di pedagogia e didattica per autori Regione Abruzzo. Ha ricevuto il riconoscimento “Aquila d’Oro Crociata al Merito” dal corpo sanitario internazionale “Croce Rossa Garibaldina”.




Il 153° anniversario delle Truppe Alpine

Il 153° anniversario delle Truppe Alpine

Cento e cinquantatré anni fa, il 15 ottobre 1872, Vittorio Emanuele II firmava nella reggia di Napoli il Decreto che sanciva la nascita delle prime quindici compagnie montanare del Regio Esercito, che avrebbero dovuto difendere le vallate sui confini settentrionali dell’Italia.
Da allora le Truppe Alpine non hanno mai cessato di essere parte importante dell’Esercito della Repubblica, godendo della unanime e solida considerazione di tutte le realtà militari internazionali, che riconoscono in loro un’assoluta eccellenza di specialità e sono amate in Patria, con la gente che identifica nel capello alpino un simbolo di abnegazione, coraggio, solidarietà e spirito di servizio.
Oggi sono oltre diecimila le donne e gli uomini nelle Brigate alpine “Taurinense” e “Julia”, nel Centro addestramento di Aosta e nel 4° Reggimento Alpini paracadutisti: indossano con immutato orgoglio il cappello con la penna nera e continuano ad addestrarsi con metodo e rigore, applicando criteri sia tradizionali sia innovativi, portando avanti con professionalità i compiti loro assegnati. Perpetuano in tal modo una tradizione, storica e militare, basata su disciplina solida ma non formale e su abitudine alla fatica sempre condivisa, consapevoli del fatto che i risultati si ottengono sempre e solo in sinergia.
Tutti questi soldati della Repubblica sanno anche di poter contare sulla fraterna vicinanza e sul concreto sostegno della Associazione Nazionale Alpini, la cui stessa essenza si basa sulla comune esperienza delle centinaia di migliaia di persone che in gioventù hanno vissuto le stesse fatiche in molte delle stesse caserme: da quella esperienza e da quella storia i nostri soci hanno tratto i valori che da 106 anni ne fanno i protagonisti di un universo di interventi concreti e solidali a favore della comunità e dei fratelli meno fortunati.
Ana e Truppe Alpine condividono da anni anche forme di interazione, sia nei momenti di valenza storica e commemorativa, sia operativamente attraverso le grandi esercitazioni di protezione civile, dando così sostanza al concetto di “due facce della stessa medaglia” caro ad entrambi. E proprio da tutto questo è scaturita la scelta di far sì che, durante ogni anno, siano i “vèci” dell’Ana a porre il cappello alpino sulle teste delle giovani e dei giovani volontari alla fine del modulo addestrativo di base delle Truppe alpine ad Aosta.
Buon compleanno, allora, al Corpo degli Alpini, da parte dei vostri “vèci” e della vostra e nostra Associazione!

Sebastiano Favero
Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini




ANA: condanna per le scritte che deturpano il monumento di Torino

L’Associazione Nazionale Alpini condanna con forza il gesto di quanti hanno deturpato con scritte inneggianti ad una “Gaza libera”, il cippo che l’Unione Italiana Reduci di Russia (Unirr) ha eretto a Torino in memoria di chi perse la vita durante la tragica Campagna di Russia del 1941-1943. L’Ana, associazione di volontariato apartitica per statuto, sostiene da sempre i valori della libertà di pensiero e della condivisione e diffonde messaggi di pace, “ma l’espressione di questi stessi valori – sottolinea il presidente nazionale dell’Associazione alpini, Sebastiano Favero – non può e non deve ledere il culto della memoria di quanti tra i nostri soldati caddero sacrificandosi nell’adempimento del dovere e nel tentativo di salvare dalla morte altri fratelli”.




3ª Edizione del Contest Fotografico “Giulianova da Riscoprire”- Ultimi giorni per l’iscrizione Tema 2025: “Tra cielo e radici: per raccontare ciò che ci lega e ciò che ci solleva”

 

Contest Fotografico Giulianova 2025

L’Associazione CulturiAMO, con il patrocinio del Comune di Giulianova, annuncia la terza edizione del Contest Fotografico “Giulianova da Riscoprire”, un’iniziativa aperta a tutti gli amanti della fotografia che desiderano esprimere la propria creatività e sensibilità attraverso uno scatto.

Il tema scelto per il 2025, “Tra cielo e radici: per raccontare ciò che ci lega e ciò che ci solleva”, invita i partecipanti a raccontare il legame profondo tra terra e cielo, tra le radici che ci ancorano alla storia e alla natura, e il cielo che simboleggia sogno, speranza e futuro. Media Partner L & L Comunicazione.

Iscrizioni e scadenze

  • Iscrizioni aperte dal 1° settembre al 5 ottobre 2025.
  • La partecipazione è gratuita.
  • Possono iscriversi tutti i maggiorenni.
  • Ogni concorrente potrà presentare una sola fotografia inedita (a colori o in bianco e nero), in formato JPEG, max 5MB.

Modalità di invio
Le fotografie, insieme al modulo di iscrizione compilato, dovranno essere inviate via mail a: culturiamo.giulianova@gmail.com entro le ore 24:00 del 5 ottobre 2025.

Categorie e premi
Due le categorie in gara:

  • Tecnica (giudizio a cura del fotografo professionista Giancarlo Malandra)
  • Emozionale (giudizio a cura di CulturiAMO)

Saranno premiati i primi tre classificati di ciascuna categoria.
Inoltre, grazie alla collaborazione della sezione di Giulianova dell’Associazione CONALPA e del Lions Club di Giulianova, verranno assegnati due premi speciali agli scatti più emozionanti.

Premiazione ed esposizione
La cerimonia di premiazione e l’esposizione delle opere vincitrici si terranno a Giulianova entro il mese di ottobre 2025. Le fotografie premiate saranno esposte durante la serata e successivamente pubblicate sulle pagine social Facebook e Instagram di CulturiAMO.

Diritti e utilizzo delle opere
Tutte le immagini rimarranno di proprietà degli autori, che ne garantiscono l’originalità. Con la partecipazione al concorso, si autorizza l’uso gratuito delle opere da parte dell’organizzazione per finalità esclusivamente culturali e senza scopo di lucro, sempre citando l’autore.

Informazioni
Per dettagli e regolamento completo:
culturiamo.giulianova@gmail.com


Giulianova, 31 agosto 2025
Associazione CulturiAMO
La Presidente
Cinzia Mattiucci




Giulianova. Inaugurata l’epigrafe a Riccardo Cerulli

Da sabato scorso, 27 settembre, un’epigrafe ricorda la figura di Riccardo Cerulli nel Loggiato del Sottobelvedere che porta il suo nome.

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“In questo luogo da lui donato alla città sua amata, il Comune di Giulianova, la Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi, l’ Istituto Abruzzese di Ricerche storiche-Teramo, onorano il giurista, lo storico, il patriota Riccardo Cerulli (1920-2002)”: così recita l’iscrizione, ad omaggio di una figura che ha lasciato un segno profondo nella storia di Giulianova e nella cultura, non solo locale.
L’inaugurazione dell’epigrafe, a margine del convegno che ha visto la presentazione degli atti del convegno sulle architetture sociali nell’ Abruzzo teramano, curati da Ottavio Di Stanislao e Giacomo De Iuliis.
L’assessore alla Cultura Nausicaa Cameli ha ringraziato nel suo intervento i relatori del convegno, sottolineato la vivace attività del Polo Museale Civico messa in campo dal direttore Sirio Maria Pomante e ricordato l’inestimabile valore del patrimonio, materiale e intellettuale, che Riccardo Cerulli ha donato alla sua città.




L’AQUILA. GDF SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI: “PERCORRERE LA MEMORIA” CON LA GUARDIA DI FINANZA. 81 ANNI DALL’ECCIDIO DI BERGIOLA FOSCALINA.

Sabato 27 settembre la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza ricorderà, con una manifestazione sportiva, l’81° anniversario dell’eccidio di Bergiola Foscalina (MS) ove perse la vita, unitamente ad altri 92 civili, il Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice, che offrì la propria vita in cambio di quelle delle innocenti vittime, e che per tale eroico gesto venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La ricorrenza è particolarmente sentita dall’Istituto di formazione aquilano, la cui caserma è intitolata allo stesso Maresciallo Giudice.

Il programma prevede:

– una corsa non competitiva su strada, aperta alla cittadinanza e alle associazione sportive locali, con un percorso cittadino di circa 10 km con partenza alle ore 09:45 dal Piazzale antistante alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio e arrivo presso la Piazza d’Armi della Scuola;

– una gara individuale di tiro interforze, due staffette miste 4×400 presso la Piazza d’Armi dell’Istituto e un torneo interforze di Pallavolo.

Alle competizioni sportive sono state invitate le rappresentative di tutti gli Istituti di formazione della Guardia di Finanza e delle paritetiche Scuole del comparto Difesa e Sicurezza.

Al termine, alle ore 12:00 si svolgeranno le premiazioni delle competizioni sportive suddette.

Alla cerimonia sono state invitate le Autorità locali.




Editoria. Il 27 settembre a Mutignano di Pineto presentazione del libro “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1° alla fine del Regno delle Due Sicilie” di Giancarlo Prosperi

PINETO – Il prossimo 27 settembre, alle ore 17 nell’Auditorium Sant’Antonio di Mutignano, verrà presentato il nuovo volume di Giancarlo Prosperi dal titolo “Luoghi dell’Abruzzo Ulteriore 1° alla fine del Regno delle Due Sicilie”.

Dopo i saluti istituzionali, prenderanno la parola Ivonne Pincelli, ambassador FEISCT (Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Artistici), e quindi l’Autore.

A moderare l’incontro sarà lo storico e giornalista Sandro Galantini.

 

Il volume, frutto di un’approfondita ricerca storica, si concentra sulla crisi del Mezzogiorno d’Italia, e quindi dell’Abruzzo, durante il processo di unificazione nazionale, con un focus particolare sull’evoluzione dell’opinione pubblica e della vita politica tra il 1853 e il 1865. In appendice vengono riproposte in anastatica le minuziose descrizioni di alcune località dell’allora Abruzzo Ulteriore Primo, oggi province di Teramo e Pescara, approntate da Gabriello Cherubini, Pasquale Castagna e Samuele Carulli per “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato”, l’enciclopedica opera miscellanea coordinata da Filippo Cirelli.

Attraverso un’attenta ricostruzione storica e documentaria, Prosperi accompagna il lettore in un viaggio immersivo tra i suoni, i mestieri e le abitudini di un Abruzzo lontano, invitando alla comprensione critica dei processi che hanno portato all’Unità d’Italia e alla formazione dello Stato moderno.

 

Giancarlo Prosperi ha conseguito la laurea in Sociologia e successivamente in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino. Attualmente insegna nella scuola secondaria della provincia di Teramo e, inoltre, si occupa di organizzazione e progettazione territoriale dei servizi alla persona. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il terzo, quarto e sesto premio nazionale “Ossi di Seppia” Taggia (IM) e quinto premio nazionale di pedagogia e didattica per autori Regione Abruzzo. Ha ricevuto il riconoscimento “Aquila d’Oro Crociata al Merito” dal corpo sanitario internazionale “Croce Rossa Garibaldina”.




Solarino. Scompare, all’età di 85 anni, Salvatore Calafiore. Prima della morte aveva ricevuto da Israele la piastrina militare del suo papà catturato dagli inglesi.

di Walter De Berardinis

Giulianova. Con notevole ritardo voglio esternare le mie più sincere condoglianze alla famiglia Calafiore per la perdita del caro Salvatore. Ho conosciuto Salvatore solo attraverso i racconti dei nipoti, Seby Carrubba, Dario Carrubba e gli altri familiari come le figlie Lucia Calafiore Natale Romano e l’altra figlia Teresa Calafiore, che lo scorso 28 aprile a Roma, nel Museo dei Granatieri insieme all’Esercito Italiano erano con me, Francesca Martinelli e Gan Erez Minelab, alla consegna della piastrina del bersagliere Paolo (morto il 5 luglio 1993 a 78anni, ritrovata a Tel Aviv in Israele dal ricercatore Gan Erez Minelab. Con Salvatore, nato nel 1939 (anticipato dalla dipartita delle sorelle: Lidia classe 1941 e Carmela classe 1947), scompare l’ultima testimonianza dei figli del soldato siciliano catturato dagli inglesi in Africa del nord e deportato in Palestina. La soddisfazione mia, insieme a Gan e Francesca, viene riposta in questa bellissima foto di famiglia con lui sorridente e le foto del papà in guerra con la storia ricostruita passo dopo passo.
Il bersagliere Paolo Calafiore, nato a Palazzolo Acreide il 12 dicembre 1914 (residente, all’epoca dell’arruolamento, in Via Cavour 28), matricola militare 18602, distretto militare di Siracusa (Sicilia), figlio di Salvatore Calafiore e Italia Ciliberto. Dopo la guerra residente nel comune Solarino in Via Bellini, 9. Matricola militare numero 18602 del distretto militare di Siracusa (59° distretto). A Siracusa, il 24 settembre 1934, è idoneo al servizio di leva con le seguenti caratteristiche: alto 1,66 e torace 0,82; capelli castani e ondulati; visto tondo e naso retto; mento giusto e occhi castani; sopracciglia castani, colorito roseo e dentatura sana; di professione contadino ed analfabeta. Viene chiamato il 6 aprile 1935 e l’8 aprile inquadrato nell’10° reggimento bersaglieri, 7° compagnia. Il 4 settembre 1936, per fine ferma, viene mandato in congedo illimitato. Il 1 giugno 1940 viene mobilitato dal XII Corpo d’Armata di Palermo e destinato prima al 10° reggimento bersaglieri a Palermo e poi, il 10 settembre, all’11° reggimento bersaglieri a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e l’8 novembre viene posto in congedo illimitato. Il 6 agosto 1941 viene richiamato in guerra con l’8° reggimento bersaglieri e il 7 agosto viene imbarcato a Bari con destinazione Tobruch in Libia dove arriva il 24 agosto. Dal 18 novembre al 30 dicembre 1941 riceve battesimo di fuoco nella battaglia della “Marmarica” durante l’offensiva inglese nelle zone di Sidi Omar, El Gaza, Sidi Rezegh, Trigh Capuzzo, Bir el Gobi, El Adem, Agedabia, El Agheila. 29 gennaio 1942, il suo 8º Reggimento bersaglieri fu il primo reparto a entrare a Bengasi nella controffensiva dell’asse insieme alla Volpe del deserto Rommel. Successivamente partecipa alle battaglie a Ain el-Gazala e El Cherma e la conquista di Dahar El Aslagh. Nel luglio inseguono gli inglesi fino a El Alamein. Gli ultimi mesi del 1941 fu un susseguirsi di attacchi e contro attacchi fino alla ritirata dalla Libia. Il 13 maggio 1943, a quota 141, presso Enfidaville in Tunisa, solo per ordine superiore, il Colonnello Gian Claudio Gherardini (poi prigioniero a Hereford (Texas), insieme al prof. Salvatore Tringali di Acireale e poi giuliese nel dopoguerra…anche il famoso pittore Burri), diede ordine del cessate il fuoco e la resa. E’ morto il 5 luglio 1993 a 78anni.
Walter De Berardinis



Mosciano Sant’Angelo. Alessandro Faraone, il Caporale prigioniero nella Prima Guerra Mondiale a Limburg an der Lahn in Germania.

Prosegue il racconto dei figli della mia pro-zia materna Clementina Toscani

Alessandro Faraone nasce a Mosciano Sant’Angelo il 26 giugno 1883 da Gaetano e Clementina Toscani (mia pro-zia materna). Il 7 luglio 1903, nel distretto militare di Teramo, viene giudicato idoneo al servizio di leva con le seguenti caratteristiche: alto 1,55 e colorito roseo; capelli castani e lisci; occhi grigi e dentatura sana; nessun segno particolare e di professione contadino; sa leggere e scrivere. Il 10 luglio 1916 (da poco più di un anno è scoppiata la guerra contro l’Austria-Ungheria e il fratello Sabatino è già al fronte) viene chiamato in guerra e il 26 luglio entra nel deposito dell’82° reggimento fanteria brigata “Torino” a Roma. Il 1 ottobre viene nominato Caporale e il mese dopo, 1 novembre, viene trasferito al 50° reggimento fanteria brigata Parma sezione mitraglieri Fiat. Il 24 aprile 1917 arriva al fronte e il 31 maggio entra nel reparto mitraglieri modello Fiat 1907. Passati alla 4° divisione, si dirigono a Feltre per il fronte dell’Isonzo. Da Castagnevizza, nonostante le perdite e i ribaltamenti di posizione, il fronte tiene. A giugno il nemico scatena l’inferno sul Carso fino al luglio con una penetrazione importante sulle trincee con pesanti perdite per entrambi i contendenti. Dopo oltre un mese di sosta e riposo nelle retrovie, dopo avere sacrificato molte vite nella 10° battaglia dell’Isonzo, ripartono all’attacco con l’11 battaglia dell’Isonzo. Sarà un fine agosto duro per la “Parma” che subirà ulteriori perdite tra morti e feriti. Ad ottobre, passati alla 63° divisione, si attestano a Santa Maria La Longa qui lì coglie di sorpresa la famosa battaglia di Caporetto o la “rotta” di Caporetto. Alle ore 2 del mattino, del 24 ottobre, si scatena l’inferno contro l’Esercito Italiano con l’attacco degli austro-ungarici e tedesci. E’ considerata la più grande disfatta per il nostro esercito. Il 50° reggimento passa sotto il Corpo d’Armata Speciale-CAS, comandato dal generale Antonino Di Giorgio e Alessandro nel 429° compagnia mitraglieri. Il 30 ottobre, schierato a difesa delle trincee di Pinzano al Tagliamento a Spilimbergo, Alessandro viene catturato dagli austro-ungheresi e tedeschi.  Probabilmente, catturato dai tedeschi, viene internato nel campo di concentramento di Limburg an der Lahn nella regione dell’Assia sud-ovest della Germania e rientra il 13 dicembre 1918. In questo campo di prigionia, più volte, si era recato il leader irlandese Roger Casement (poi impiccato dagli inglesi per alto tradimento), per reclutare uomini (soldati irlandesi che combattevano per la corona britannica) per la “Irish Brigade” da utilizzare per l’indipendenza dal Regno Unito. Dopo la fine della guerra e la sua liberazione viene portato nel centro raccolta per ex prigionieri di Borgo San Lorenzo per essere interrogato dall’esercito in merito alla sua cattura. Il 31 dicembre 1918 rientra nel deposito dell’82° reggimento fanteria brigata “Torino” a Roma e il 2 gennaio 1919 rientra nella sua Mosciano Sant’angelo presentandosi al distretto militare di Teramo. Il 16 agosto viene posto in congedo. Gli furono concesse tre medaglie: la medaglia commemorativa della guerra Italo-Austriaca 1915-1918 o coniata nel bronzo nemico; la medaglia della vittoria commemorativa della grande guerra per la civiltà o interalleata della vittoria; la medaglia commemorativa a ricorso dell’unità d’Italia e il riconoscimento delle campagne di guerra: 1916, 1917 e 1918. Il 7 aprile del 1921, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, l’arciprete don Ercole Marcacci univa in matrimonio il 37enne possidente Alessandro Faraone e la 48enne vedova Natalizia Di Nicola (figlia di Giovanni e D’Ascenzo Filomena). I testimoni furono il 59enne Marcello Rosini, messo comunale e il 49enne Cristanti Nicola, possidente.

Walter De Berardinis

Nel campo dove era prigioniero Alessandro entrarono gli studiosi della Königlich Preußische Phonographische Kommission per fare un censimento delle voci e usanze dei prigionieri di altre nazioni. In Italia, in modo diverso, fu Ugo Pellis a fare un censimento delle lingue regionali. Proprio quest’ultimo fu a Giulianova per il rilievo zingaresco alla fine degli anni ’30.