L’Agnello del Centro Italia IGP sbarca nelle scuole d’Abruzzo per mantenere vivi cultura rurale e territorio

 

 

Prima della Pasqua si terranno cinque appuntamenti – in altrettanti Istituti alberghieri e agrari della regione – con l’obiettivo di formare i professionisti di domani, incentivare il turismo gastronomico e frenare lo spopolamento delle aree interne.

 

 

 

L’Aquila, 24 febbraio 2024 – Si è parlato di tutela ambientale e di risposta allo spopolamento delle aree interne della nostra regione, il 21 e il 22 marzo, presso l’Istituto di istruzione superiore Da Vinci-Colecchi” dell’Aquila, in un incontro intitolato “La buona carne s’impara”, primo di una serie di appuntamenti che nel mese di marzo toccheranno anche gli istituti alberghieri e agrari di Roccaraso (martedì 5), Giulianova (mercoledì 13) e Pescara (martedì 26).Gli eventi, organizzati dal Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia IGP, hanno l’obiettivo di formare i professionisti di domani e di promuovere una produzione pastorale ricca di rilevanti valori sociali, ecologici e culturali, con forti potenzialità economiche – si pensi al turismo gastronomico – ancora da sviluppare.

 

L’appuntamento aquilano, a cui ha partecipato il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’agricoltura e all’ambiente, Emanuele Imprudente, oltre ai docenti e ai dirigenti dell’Istituto, ai vertici del consorzio e ad alcuni giovani pastori – ha avuto come tema centrale la qualità esclusiva delle carni di Agnello del Centro Italia IGP e i suoi legami con le modalità di allevamento, l’ambiente, la transumanza, la biodiversità vegetale e l’inscindibile legame con il territorio.

 

Oltre ai momenti narrativi dell’incontro – curati dai docenti dell’Istituto e supportati dalla proiezione di foto e video – che nel primo giorno hanno anche toccato la storia e le origini del prodotto e i suoi valori nutrizionali (le carni del pascolo sono caratterizzate da acidi grassi insaturi, antiossidanti e da un ricco corredo di vitamine), ieri l’attività si è spostata dalle aule ai laboratori, dove gli alunni dell’alberghiero e dell’agrario si sono cimentati rispettivamente nelle cucine e nel caseificio dell’Istituto, per preparare piatti e formaggi della tradizione regionale. Ne è seguita una degustazione guidata, che ha permesso di evidenziare una forte caratterizzazione dei prodotti fatta di tipicità e versatilità, naturalità e salubrità assolute.

 

«Promuovere eccellenze locali come l’Agnello del Centro Italia IGP», ha esordito il vicepresidente e assessore Imprudente, «significa esportare oltre i confini regionali principi guida come la qualità e la sostenibilità, che caratterizzano l’agricoltura e la zootecnia abruzzesi. Attraverso di essi emerge forte l’equilibrio tra produzione agroalimentare, ambiente e comunità, che si concretizza in pratiche rispettose dell’ecosistema, che minimizzano l’impatto ambientale ed esaltano la straordinaria biodiversità delle nostre terre».

 

«Valorizzare un prodotto come l’agnello», ha proseguito, «aiuta a preservare comunità rurali e attività agropastorali, salvaguardando realtà agricole e zootecniche secolari». «Sono felice», ha concluso l’assessore, «che momenti formativi come questi vengano rivolti agli studenti per far conoscere loro “la buona carne” e il vissuto che da sempre la accompagna. Il talento di questi giovani, che già abbiamo coinvolto con successo in eventi regionali e nazionali, permetterà di innalzare il livello dell’arte culinaria abruzzese, contribuendo alla valorizzazione del prodotto».

 

Un evento altamente formativo

 

Tornando all’iniziativa aquilana, un merito speciale per la sua riuscita va riconosciuto ai docenti dell’Istituto “Da Vinci-Colecchi” e ai relatori esterni, che hanno condotto in maniera encomiabile due intense giornate altamente formative per gli studenti: attraverso la programmazione della dirigente scolastica Dr.ssa Elisabetta Di Stefano hanno operato i professori e le professoresse Fabrizia Aquilio (coordinamento), Maria Lina Campitelli (aspetti nutrizionali), Valentino Ciccarelli (enogastronomia), Massimiliano Guarnieri (management di sala e food and beverage) e Giampiero Negrini (scienze agrarie e tecniche di allevamento).

 

Dal canto loro, i pastori Ovidio Damiani e Valeria Schillaci hanno offerto la concreta testimonianza di una vita costellata di sacrifici ma anche di soddisfazioni, caratterizzata da valori ancora troppo poco percepiti dall’opinione pubblica. Per quanto concerne il Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia IGP, il direttore Giampaolo Tardella ha offerto un prezioso contributo nell’illustrare disciplinare di produzione, certificazione, tracciabilità e rintracciabilità del prodotto presso punti vendita, ristoranti e agriturismi.

 

Certificazione, controllo e tracciabilità a tutela del consumatore

 

«Promuovere una produzione di qualità come l’Agnello del Centro Italia», sottolinea il presidente del Consorzio, Nunzio Marcelli, «significa promuovere il territorio, il turismo e l’enogastronomia, ma anche tutelare il paesaggio, l’ambiente e la biodiversità. Ed è il Consorzio, con le sue funzioni di controllo e certificazione, lo strumento organizzativo fondamentale per valorizzare e tutelare prodotto e produttori, ambiente e aree interne, offrendo ai consumatori le necessarie garanzie di qualità e tracciabilità insite nel prodotto IGP».

 

 




Tecnologie digitali innovative per i beni culturali, al via la raccolta di manifestazioni di interesse per partecipare allo “Showroom 4.0” il 23 e il 24 maggio all’Aquila

 L’Aquila, 21 febbraio 2024

“Showroom 4.0: tecnologie digitali innovative per i beni culturali” è il titolo dell’iniziativa che si terrà il 23 e 24 maggio 2024 all’Aquila, nella terza tappa del PID Study tour, il percorso formativo esperienziale e di co-progettazione per il personale dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio d’Italia.

L’evento dedicato alle nuove tecnologie digitali per la promozione dei beni culturali è promosso dal Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di Commercio del Gran Sasso assieme al Consorzio per l’innovazione tecnologica DINTEC e al dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, in collaborazione con il Museo Nazionale d’Abruzzo – MuNDA, il Comune dell’Aquila e la Fondazione MAXXI.

Le imprese e gli enti interessati a partecipare allo Showroom 4.0 possono presentare la propria candidatura, a partire da oggi fino al prossimo 15 marzo, per avere a disposizione un proprio spazio dedicato nella sede dell’evento dove esporre le tecnologie adottate per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Inoltre, possono chiedere di partecipare al PID-LAB Gran Sasso d’Italia, uno spazio espositivo permanente messo a disposizione dall’ente camerale per far sperimentare al pubblico le tecnologie più avanzate nel settore.

I soggetti selezionati saranno invitati ad una fase di co-progettazione con il personale del PID della Camera Gran Sasso a seguito della quale saranno individuate le attività da realizzare durante l’evento.

Il bando e il modulo di candidatura sono pubblicati sul sito istituzionale  www.cameragransasso.camcom.it




Lutto OdG: Lucia Spadano, fondatrice e direttrice della rivista di arte contemporanea Segno e iscritta all’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo dal 19 gennaio 1984, ci ha lasciati questa mattina.

L’Aquila, 22 febbraio 2024

Una dedizione al lavoro lunga tutta una vita, la rivista Segno è stata fondata nel mese di ottobre del 1976, che l’ha vista protagonista in Italia e all’estero in un ambito giornalistico,

quello dell’arte contemporanea, in cui è sempre difficile emergere e confermare le proprie qualità.

A suo marito Umberto, ai figli, il saluto dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e un grazie per il contributo generoso all’emancipazione culturale della nostra regione.

 




UNITEL boccia proposta ASSORUP. No alla “patente” per i Responsabili Unici Progetto.

I RUP, Responsabili Unici del Progetto, sono i funzionari pubblici a cui, la norma nazionale sugli appalti di lavori e servizi, affida compiti di gestione della complessa filiera dei lavori pubblici e dell’acquisto di beni e servizi. Uomini e donne, con specifiche professionalità che, negli ultimi anni hanno affrontato cambiamenti delle norme, circolari spesso contraddittorie, pareri discordanti di organismi dello Stato, garantendo il funzionamento della macchina amministrativa rischiando, in prima persona, in una giungla normativa mai oggetto di una reale semplificazione, spesso anche di altre materie e compiti all’interno delle proprie amministrazioni.
Tecnici e funzionari che si costruiscono, sul campo, quotidianamente, professionalità altissime, quasi mai adeguatamente retribuite. È per questi uomini e donne che UNITEL rimanda al mittente la proposta di ASSORUP, associazione che propone di istituire una sorta di “patente” che qualifichi i responsabili del progetto, e di creare un fondo nazionale per incentivarne il lavoro. Proposta che sarà oggetto di un convegno patrocinato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani – ANCI – sezione Abruzzo, l’associazione dei Sindaci che, invece di agire, all’interno dei Comuni amministrati, favorendo il lavoro dei propri dipendenti, garantendo adeguata dotazione di personale e risorse, anche per la formazione e le necessarie, ed obbligatorie, assicurazioni professionali, dà voce a proposte estemporanee che non trovano riscontro nella normativa e, soprattutto, nella realtà quotidiana di piccoli e grandi Comuni. Per questo UNITEL invita i RUP a disertare il convegno rimandando al mittente le inaccettabili proposte di ASSORUP.

 




San Valentino in Abruzzo Citeriore. Storia della Fotografia con il Prof. Gianni Iovacchini

 

Dopo una lunga sospensione determinata dal Covid, riparte l’anno accademico dell’Università della Terza Età – sezione distaccata di San Valentino in Abruzzo Citeriore.

La riapertura dei corsi, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale verrà inaugurata a partire da giovedì 1 febbraio ore 17,00 con una lezione sulla storia della Fotografia, tenuta dal Prof. Gianni Iovacchini. Le lezioni si terranno di norma tutti i giovedì alle ore 17,00 nella Sala Ammirati, sotto la direzione di Luigi Zappacosta e la collaborazione di Arianna Pascetta, Sandra Primavera, Maria Pia Astrologo, Luciana Ricco, Ciriaco Di Luzio, Valerio Natarelli e Davide G. Monaco. Un grosso in bocca al lupo ai “neo allievi” e buon lavoro ai professori e coordinatori dei corsi.




Racioppo, arte e moda abruzzese a Sanremo e Parigi

Nel mondo della moda ci sono figure che vanno oltre il semplice design di abiti e diventano veri e propri ambasciatori di stile e cultura. Uno di questi visionari è Simone Racioppo, talentuoso creatore di alta moda che ha fatto dell’Abruzzo il cuore della sua arte.

Nel mese di luglio 2024 Racioppo esporrà a Parigi, nel cuore di Montmartre, la sua creazione ideata e realizzata in prezioso abito gioiello chiamato Il Sogno (“Le Reve”). L’annuncio è stato dato sabato 20 gennaio dallo stilista in occasione dell’inaugurazione del suo nuovo atelier e show room a Francavilla (Ch).

Da docente presso lAccademia di Comunicazione e Spettacolo di Stefano Jurgens a Romanella sua lunga carriera iniziata nel 2001 ha creato abiti per molti personaggi come, ad esempio, Laura Pausini e Morgan oltre ad essere stato supporter creativo per il Volo, Fiorella Mannoia, Gigi D’Alessio, Loredana Bertè ed Emma in Abruzzo nel 2014. Attualmente è amministratore della società Manifatture Lusso, leader nella realizzazione e progettazione stilistica per brand internazionali quali ad esempio Alexander McQueen.

Il nuovo atelier non è uno solo uno spazio per le creazioni di couture, ma anche un luogo che celebra la storia e la bellezza della sua comunità abruzzese.

La decisione di stabilirlo nella sua terra natia non è casuale: riflette la profonda connessione con le sue radici che lo hanno sempre ispirato dove la tradizione si fonde con l’avanguardia in omaggio alle tecniche artigianali locali reinterpretate in chiave moderna. Ma il suo impegno va oltre, l’atelier vuole essere anche un punto di riferimento per chi sogna di intraprendere una carriera nel mondo della moda, ispirando una nuova generazione di creativi.

Il prossimo impegno di Racioppo è alle porte con il Festival di Sanremo, dove vestirà Clio Make Up, influencer di successo: sei metri di seta e ricami in pizzo in uno splendido abito di alta moda per la sezione Oltre il Festival.




Teramo. Pnrr, partiti investimenti per 19 milioni di euro. Di Giosia: al via 8 cantieri per realizzare nuove strutture di prossimità

La Asl ha presentato stamattina un corposo pacchetto di interventi, finanziati con fondi Pnrr, con cui cambierà radicalmente l’assetto dell’assistenza territoriale. “Anche alla luce dell’esperienza pandemica, la grande rivoluzione codificata dal Dm 77 assicurerà una maggiore prossimità dei servizi alla comunità. I servizi sanitari saranno cioè più vicini al cittadino, con un cambio radicale della visione dell’assistenza rispetto a quella ospedalocentrica del passato. La Asl di Teramo è arrivata a un punto di svolta decisivo nel cambio di organizzazione dell’assistenza territoriale: grazie a fondi della Missione 6 del Pnrr abbiamo a disposizione 19 milioni di euro per la realizzazione delle nuove strutture di prossimità. Rispetto al trend nazionale siamo molto avanti: fra progetti già appaltati e altri che appalteremo a breve sono otto le opere pubbliche i cui lavori sono partiti o stanno partendo”, ha dichiarato Maurizio Di Giosia direttore generale della Asl di Teramo.
Le nuove strutture la cui realizzazione è prevista con fondi Pnrr sono gli ospedali di comunità, le case di comunità e le Cot, cioè le centrali operative territoriali.
La Casa della comunità è il punto di riferimento continuativo per la popolazione. Al suo interno opererà un’equipe multiprofessionale. Le Case di comunità faranno parte di una rete territoriale con l’obiettivo di potenziare la sinergia tra ospedale e territorio. Nella Asl di Teramo verranno attivate 8 Case della comunità (Teramo, Montorio, Isola del Gran Sasso, Nereto, Martinsicuro, Roseto, Silvi e Bisenti). Sono iniziati i lavori in quella di Martinsicuro. È prevista invece la consegna dei lavori entro i primi di marzo per quelle di Bisenti, Isola e Montorio.
Le Centrali Operative Territoriali: hanno la funzione di coordinare a livello distrettuale i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Nella ASL di Teramo verranno attivate 3 Cot (Teramo, Nereto e Roseto). I lavori per tutte e tre sono in via di ultimazione.
Ulteriore struttura è l’Ospedale di comunità: sarà a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.  Nella Asl di Teramo verranno attivati due Ospedali di comunità (Teramo e Atri). Entro marzo saranno appaltati i lavori di quello di Atri.
Tradotto in finanziamenti, tutto questo significa un investimento di 12,8 milioni per le case della comunità, 5,7 per gli ospedali e 475mila euro per le Cot.

Il dettaglio degli interventi (nelle schede allegate) è stato illustrato in conferenza stampa, alla presenza del direttore amministrativo Franco Santarelli e di quello sanitario Maurizio Brucchi, da Valerio Profeta direttore del dipartimento di assistenza territoriale e Andrea Di Biagio direttore del dipartimento tecnico logistico. “In sostanza doteremo la provincia di Teramo di una serie di strutture di nuova costituzione che, con i servizi già esistenti, creeranno un sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, sulla multiprofessionalità e sulla partecipazione integrata della componente socio-assistenziale”, ha concluso il direttore generale.




L’AQUILA. L’AMBASCIATORE DI FRANCIA IN ITALIA, S.E. MARTIN BRIENS, IN VISITA A SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO

 

 

L’Aquila, 23 gennaio 2024 –La visita protocollare odierna del nuovo Ambasciatore di Francia in Italia, S.E. Martin Briens, per la prima volta a L’Aquila, è un ulteriore tassello della fattiva collaborazione tra i due paesi, che ha reso possibile il mirabile restauro della Chiesa di Santa Maria del Suffragio.

L’Ambasciatore, accompagnato dal Console generale di Francia a Roma, il Sig. Fabrice Maiolino e della Sig. Natalia Coppa Solari, Console onorario di Francia per l’Abruzzo, dopo gli incontri del mattino con le autorità governative del territorio, si è recato alle ore 15 nella Chiesa delle “Anime Sante”, dove è stato accolto da Monsignor Antonio D’Angelo, Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi Metropolitana di L’Aquila, da Don Daniele Pinton, rettore della Chiesa, e dai rappresentanti del Segretariato Regionale MiC per l’Abruzzo, che ha gestitol’intervento post-sisma del Suffragio, concluso a dicembre 2018. Per rispondere alle domande dell’Ambasciatore sul restauro, era presente anche l’architetto Franco De Vitis, direttore dei lavori, che ha ricordato con piacereil rapporto di scambio e di costante confronto con il gruppo di lavoro francese e con l’ufficio tecnico dell’Ambasciata.

L’Ambasciatore Briens si è soffermato a lungo ad ammirare la cupola del Valadier, ed ha sostato con commozione nella Cappella della Memoria, davanti alle lapidi con impressi i nomi delle vittime del terremoto. «Grazie a tutti, per quanto avete fatto. Questa Chiesa, che racchiude in sé il dolore del sisma, è anche, soprattutto, un importante simbolo di rinascita», ha dichiarato concludendo la sua visita.

Quello del restauro della Chiesa del Suffragio è stato un cantiere esemplare già nei primi atti formali che lo hanno reso possibile (il Protocollo interministeriale sottoscritto nel 2010, e perfezionato con l’atto aggiuntivo siglato dalle parti nell’agosto 2012) e che hanno dato vita ad un rapporto paritetico tra il Governo Italiano ed il Governo Francese, attraverso una concreta cooperazione e condivisione di tutte le fasi di lavoro, dalla progettazione alle procedure amministrative, alle scelte in materia di conservazione e valorizzazione del patrimonio.Un restauro nato all’insegna della solidarietà e portato avanti passo dopo passo con concordanza d’intenti, che ha rinsaldato la cooperazione tra Italia e Francia, ben oltre gli impegni istituzionali.




NUOVA LEGGE REGIONALE GOVERNO DEL TERRITORIO. I GIURISTI CONFERMANO LE TESI UNITEL: OCCORRE RIVEDERE LE NORME DI SALVAGUARDIA.

“Durante i lavori della tavola rotonda sul tema “Il regime transitorio nella nuova legge
urbanistica regionale”, tenutasi venerdi scorso presso l’Università di Teramo, gli interventi
dei proff. Stefano Scosa, Donato Di Ludovico e Pierluigi Manini hanno sottolineato le
criticità delle norme della nuova legge, in particolare per quanto riguarda il regime
transitorio.”
E quanto sottolinea l’UNITEL – Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali,
sezione Abruzzo, a margine dell’incontro organizzato dal prof. Diego De Carolis del
Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo.
“Lo stesso intervento della dirigente regionale, dott.ssa Anna Caporale, ha confermato che
nella prossima riunione del Consiglio regionale verranno proposte modifiche alla norma,
per superare le problematiche riscontrate in prima applicazione – evidenzia UNITEL – Il
Presidente della sezione regionale dell’Unione, Arch. Raffaele Di Marcello, ha ribadito, nel
suo intervento, la richiesta già avanzata alla Regione, di estendere, nel periodo transitorio,
la piena validità dei Piani regolatori dei Comuni fino all’approvazione dei nuovi PUC (Piani
Urbanistici Comunali)”.
“Si tratterebbe – dichiara Di Marcello – di equiparare le norme di salvaguardia dei PRG a
quella dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali, estendendone la validità, anche
per le aree sottoposte a piani attuativi, fino all’approvazione dei PUC, che dovrà avvenire
entro quattro anni dall’approvazione della legge (21 dicembre 2027). Ciò permetterebbe –
continua il presidente regionale UNITEL – di attuare tutti quei piani particolareggiati, dove
sono consolidati diritti edificatori e, spesso, concentrate aree destinate ad urbanizzazioni
secondari, infrastruture e servizi strategici per i Comuni, che l’attuale assetto della legge
retrocederebbe a zona agricola”.
“Ribadiamo la condivisione dello spirito della norma – conclude l’Arch. Di Marcello – e
ringraziamo la Regione per aver portato all’approvazione una legge attesa da decenni, ma
ora occorre affinare quelle previsioni che, in fase di applicazione, rischiano di confliggere
con la potestà pianificatoria dei Comuni e di creare non pochi problemi a cittadini ed
amministrazioni locali. Prendiamo atto dell’apertura evidenziata dalla dott.ssa Caporale e
attendiamo, fiduciosi, le modifiche che il Consiglio Regionale vorrà apportare nella
prossima seduta utile”




Roseto degli Abruzzi. Benigno D’Orazio: La riduzione della Riserva, deliberata dall’intero Consiglio Regionale, induce una serie di considerazioni e rilievi

RISERVA DEL BORSACCHIO: SI, NO OPPURE COME?

 

La riduzione della Riserva, deliberata dall’intero Consiglio Regionale, induce una serie di considerazioni e rilievi:

  • La riduzione, per quanto censurabile, corrisponde all’esigenza dei proprietari di non vedere ulteriormente compressi i propri diritti, dopo diciannove anni di vincoli senza alcuna attività della Riserva; sotto tale profilo, va richiamato l’art. 42 della Costituzione che tutela il diritto di proprietà e che comporta, ad esempio, la decadenza dei vincoli urbanistici di inedificabilità dopo dieci anni;
  • In tal senso, poteva essere legittimamente decretata la soppressione dell’intera Riserva più che la significativa riduzione della stessa;
  • Ciò non toglie che permangano tuttora le esigenze di tutela ambientale che hanno determinato ab origine l’istituzione della Riserva, esigenze peraltro ribadite con forza, in questi giorni, da migliaia di cittadini di cui bisogna necessariamente tener conto;
  • Il punto è quindi verificare se sussistano ancora le condizioni per conciliare esigenze ed istanze di segno completamente diverso e dunque se sussistano le basi per una nuova partenza della Riserva con spirito diverso e con attività positivamente orientate alla valorizzazione della stessa;
  • In tal senso, bisogna doverosamente riferirsi all’art.37 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea:

Un livello elevato di tutela dell‘ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell‘Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.

  • Ancora, la Carta Europea del Turismo Sostenibile rappresenta lo strumento qualificato di cui si sono dotati anche i Parchi Abruzzesi, in una logica di condivisione delle attività dei parchi stessi con gli stakeholders del territorio;
  • Va poi sottolineato come l’avvio delle attività della Riserva sia subordinato non solo alla approvazione dello strumento pianificatorio (PAN), ma anche al Programma Pluriennale di Attuazione (PPA) -art.1 L.r.29/2012; sul punto va significativamente detto che, pur avendo l’amministrazione comunale dell’epoca (2016) deliberato la necessità di approvazione congiunta dei due strumenti, il PPA non è stato mai sottoposto all’esame del Consiglio Comunale;
  • Va infine sottolineato come sinora sia oggettivamente mancata una volontà della Città di investire nella Riserva e nelle sue attività, come invece avvenuto in Comuni limitrofi che destinano annualmente alle attività del Parco cospicue risorse ed hanno messo a disposizione dello stesso gli immobili cittadini più importanti e significativi;

All’esito di quanto sinteticamente evidenziato, possono avanzarsi le seguenti

PROPOSTE:

 

Impegno dell’Amministrazione Regionale a recepire la proposta complessiva del Comune di Roseto di pianificazione ed avvio delle attività della Riserva avente le seguenti caratteristiche, ispirate al modello della Carta Europea del Turismo Sostenibile:

  1. Ampia condivisione della proposta con coinvolgimento ed audizione di associazioni ambientaliste e cittadine, proprietari insistenti nella Riserva ed operatori turistici di Roseto;
  2. Dimostrazione di un concreto impegno del Comune per lo svolgimento delle attività e valorizzazione della Riserva;
  3. Previsione di adeguati incentivi per residenti e proprietari compresi nel perimetro della Riserva.

Ove avente le suddette caratteristiche, l’amministrazione regionale potrà non solo recepire la proposta avanzata dal Comune, ma anche mettere in campo tutte le iniziative di sostegno, anche economico, per la valorizzazione della Riserva e delle sue attività.