Giulianova. Corso di laurea in Scienze del Turismo. L’assessore Crescentini: “Nessun colpo mortale per Giulianova”

Corso di laurea in Scienze del Turismo. L’assessore Crescentini: “Nessun colpo mortale per Giulianova

No, nessun colpo mortale per Giulianova”. A dirlo è l’assessore alla Cultura e Pubblica istruzione Luciano Crescentini in relazione allo stato di salute del corso di laurea in Scienze del Turismo ospitato nel Palazzo Gualandi di Giulianova. “E’ vero che le lezioni del primo anno sia di scienze del turismo che di scienze dello sport si svolgono a Teramo, cosa peraltro non nuova essendo già in atto dal 2008 sulla base di un Decreto ministeriale, il 207 del 2004, che ha previsto una serie di adeguamenti delle offerte formative relative alle università italiane. Ma ciò non decreta assolutamente, come sostenuto erroneamente, la fine dell’università a Giulianova. Vorrei infatti sottolineare – aggiunge l’assessore Crescentini – che a fronte della obbligata riunificazione dei due corsi, tenuti l’uno a Giulianova e l’altro ad Atri e sempre limitatamente al primo anno,  Giulianova conserva comunque  il secondo e il terzo anno. Ma c’è di più. Nella nostra città, infatti, è anche presente il corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione dei sistemi turistici; un corso – conclude l’assessore – che si svolge interamente presso la sede del Palazzo Gualandi. E, da quel che mi consta, l’offerta formativa relativa al prossimo anno accademico rimarrà inalterata”.




Giulianova. Tagli sugli ospedali abruzzesi. Il consigliere Massimo Maddaloni: “Ma Venturoni aveva promesso un nuovo ospedale. Ci batteremo perché ciò avvenga”.

Massimo Maddaloni, foto De Berardinis

Il ministro Fazio annuncia tagli consistenti alle strutture sanitarie abruzzesi, che saranno ridotte da 22 a 9 entro il 2012. “Ciò è grave, come ha giustamente sottolineato il consigliere Francioni dell’UDC. Ma ancor più grave è che l’assessore regionale Lanfranco Venturoni, forse spiazzato dall’uscita del “suo” ministro, abbia tentennato e sia rimasto sul vago non dando rassicurazioni sul futuro nel nostro ospedale. Eppure – aggiunge il consigliere PD Massimo Maddaloni, membro della Commissione Sanità – era stato lo stesso Venturoni, con molta chiarezza, a sostenere, in occasione del consiglio comunale tenutosi lo scorso 5 febbraio al Kursaal, la necessità di costruire a Giulianova un nuovo ospedale. Questo obiettivo era da perseguire assolutamente perchè, sempre a detta di Venturoni, non si poteva pensare di ristrutturare i due padiglioni attuali, essendo fondamentale assicurare le migliori strumentazioni ai pazienti acuti. In ogni caso – aggiunge il consigliere Maddaloni – noi siamo pronti a dare manforte all’assessore Venturoni per conseguire gli obiettivi che avevamo concordato. E cioè quel nuovo ospedale, da realizzare in tempi brevi, per il quale come amministrazione ci siamo mossi individuando e mettendo a disposizione ben 5 aree. Senza poi dire che, nel solco di una proficua collaborazione da noi sempre auspicata, la presidenza della Commissione Sanità è  stata non a caso assegnata al capogruppo del PdL Paolo Vasanella. Siamo convinti che presto si avrà chiarezza sulla questione, importantissima per Giulianova, anche perchè gli impegni assunti solennemente vanno rispettati. Disattenderli da parte del dott. Venturoni – conclude il consigliere Maddaloni – significherebbe decretare la morte politica del PdL giuliese”.




Giulianova. Pubblichiamo la richiesta di convocazione, presentata dal PdL e sottoscritta dall’opposizione

Pubblichiamo la richiesta di convocazione, presentata dal PdL e
sottoscritta dall’opposizione, di un consiglio comunale urgente avente
come oggetto: “Stato dell’arte della società partecipata Cirsu, quali
prospettive future per la città di Giulianova?”.




La verità sugli Ospedali della Provincia di Teramo, per favore!Nota del PD

La verità sugli Ospedali della Provincia di Teramo, per favore!

Il Governo Regionale Abruzzese ha le idee talmente confuse sulla gestione della Sanità da avere bisogno che sia il Ministro ad annunciare una linea politica. Come un elefante in una cristalleria, e con l’educazione di chi neppure compare di persona, ma degna i cittadini solo di un messaggio videoregistrato, Fazio annuncia con nonchalance la chiusura di ben 13 Ospedali in Abruzzo, tra cui due in Provincia di Teramo.

Venturoni, che, da almeno un anno, in ogni apparizione pubblica in Provincia ha sempre ribadito che non ci sarebbe stata nessuna chiusura, ci spieghi adesso qual è il suo ruolo in tutto questo e a cosa davvero possa servire un Assessore Regionale alla Sanità in una regione commissariata dal Governo che, puntualmente lo smentisce, costringendolo a vergognose giustificazioni che, peraltro, continuano a non spiegare nulla ai cittadini.

Cosa significa la sua dichiarazione “divideremo i malati, concentrando quelli acuti in alcune strutture e quelli cronici in altre”? Gli Ospedali diventeranno delle Case di Riposo? Ce lo spieghi, Venturoni. Ci spieghi una volta per tutte cosa questa Regione intende fare. E’ già troppo tempo che le sue “esternazioni”, spesso incoerenti, mettono in ansia gli operatori sanitari e gli utenti senza poi avere – di fatto – nessun riscontro.

La dice lunga che sia stato il Ministro a sbugiardarlo per l’ultima volta.

Teramo, 30.4.2010

Robert Verrocchio

Segretario Provinciale PD Teramo




Teramo. CONFERENZA STAMPA. GIOVEDI 6 MAGGIO ORE 12 nella SALA AUDIOVISIVI BIBLIOTECA DELFICO – TERAM

CONFERENZA STAMPA. GIOVEDI 6 MAGGIO ORE 12 nella SALA AUDIOVISIVI BIBLIOTECA DELFICO – TERAMO

Bilancio di previsione 2010 e “società strumentale a capitale pubblico”

Il Presidente e la Giunta vi invitano alla conferenza stampa di presentazione dello schema di Bilancio di previsione 2010 e del progetto di costituzione di una società strumentale a capitale interamente provinciale.

Ambedue i provvedimenti, approvati dalla Giunta, dovranno essere sottoposti all’approvazione del del Consiglio Provinciale in due sedute distinte in corso di convocazione.

“In questi casi e su questo tipo di provvedimenti il Consiglio è sovrano – afferma il Presidente Valter Catarra – e nel rispetto del ruolo degli eletti avrei preferito illustrare le nostre proposte dopo il dibattito consiliare. La minoranza, però, continua ad anticipare, male e in maniera demagogica, i temi oggetto di confronto in Consiglio, fornendo all’opinione pubblica frammenti di informazioni, spacciando per realtà una lettura assolutamente di parte. Senso della misura, visto il caos finanziario e amministrativo nel quale hanno lasciato l’ente, e senso di responsabilità, nei confronti di lavoratori che il centrosinistra ha fatto diventare precar, suggerirebbero un altro approccio politico. In questa difficile stagione e di fronte ad una comunità che si aspetta rigore e serietà dalle istituzioni sarebbe auspicabile evitare il teatrino del gioco delle parti: sono davvero poco credibili le prese di posizione di chi ha lasciato crescere oltre ogni misura la schiera di precari in Provincia e ha lasciato le strade nelle condizioni che sono sotto gli occhi di tutti. Per queste ragioni illustreremo e motiveremo le nostre proposte, le proposte della Giunta, sottolineando che di proposte si tratta e che sarà il Consiglio a decidere”.

Teramo 30 aprile 2010




Pescara. presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2009, che avrà luogo il giorno giovedì 6 Maggio prossimo, alle ore 10.30, presso la sede di Confindustria Pescara, in via Raiale 110 bis.

presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2009, che avrà luogo il giorno giovedì 6 Maggio prossimo, alle ore 10.30,  presso la sede di Confindustria Pescara, in via Raiale 110 bis.

Seguirà un dibattito volto ad analizzare e commentare i dati a cui parteciperanno Mauro Angelucci, Presidente di Confindustria Abruzzo, Alfredo Castiglione, Vicepresidente Regione Abruzzo, Oreste Invernizzi, Direttore Caripe, in rappresentanza delle Casse di Risparmio abruzzesi, il Prof. Luciano Fratocchi dell’Università dell’Aquila, l’economista Pino Mauro, e il Direttore di Confindustria Abruzzo, Giuseppe D’Amico.

L’evento, inoltre, assume una particolare rilevanza anche perché sarà l’occasione per presentare le linee programmatiche che caratterizzeranno il mandato di Mauro Angelucci quale neo Presidente di Confindustria Abruzzo.

Presenzieranno i vertici territoriali e settoriali di Confindustria Abruzzo, le Autorità delle Amministrazioni pubbliche abruzzesi, i rappresentanti del mondo universitario e delle Organizzazioni Sindacali regionali e i vertici delle quattro Casse di Risparmio abruzzesi, sponsor dell’iniziativa.




Abruzzo. Sinistra Ecologia e Libertà riparte dal lavoro!

Sinistra Ecologia e Libertà riparte dal lavoro!

Consideriamo il lavoro, che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica, una componente indispensabile della cittadinanza, un valore importante per l’identità e per la dignità della persona. Oggi siamo di fronte alla necessità di contrastare e ribaltare il preoccupante processo di degrado delle condizioni di lavoro, per gran parte provocato dalle scelte di molti imprenditori, i quali hanno risposto in modo sbagliato alle sfide della globalizzazione. Questo obiettivo è reso urgente dal fallimento della politica economica del governo Berlusconi, basata sulla finanza speculativa che sta trascinando l’economia reale verso una deriva che produce perdite consistenti di posti di lavoro ma soprattutto di precarietà. Questa stessa politica ha portato ad un aberrante squilibrio tra il trattamento fiscale del lavoro e quello delle rendite finanziarie. Anche il lavoro autonomo (artigianato, commercio e agricoltura), scopre oggi le conseguenze negative delle politiche berlusconiane, che hanno privilegiato i grandi gruppi imprenditoriali e finanziari, impoverendo anche la qualità dei prodotti e dei servizi forniti ai cittadini. Occorre avere il coraggio politico di affermare che questo modello economico va trasformato profondamente anche a partire dai livelli locali. La prima scelta da compiere è quella di contribuire a sostenere nuove attività produttive basate sulla innovazione tecnologica, sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza e sulla stabilità del lavoro. Dobbiamo fare in modo che questo sviluppo sia rispettoso dell’ambiente, del territorio e della salute dei lavoratori e dei cittadini. La capacità di competere basandosi sulla qualità dei prodotti e dei processi produttivi, è condizione indispensabile, anche se non sufficiente, per creare le possibilità di uno sviluppo dell’occupazione di qualità. Su tutti questi aspetti la sinistra può avere un ruolo incisivo di stimolo e di critica. Un ruolo importante però, anche per l’occupazione e la sua qualità, spetta anche agli Enti Locali. In particolare negli appalti di opere e servizi pubblici, usare tutte le norme per ottenere opere e servizi di qualità in modo da assicurare ai lavoratori delle imprese appaltatrici condizioni di lavoro rispettose dei loro diritti e della loro sicurezza. Infine anche a livello locale, ci proponiamo di sostenere tutte quelle lotte sindacali tese a migliorare la remunerazione, la qualità e la sicurezza del lavoro nonché la difesa e lo sviluppo dell’occupazione e la lotta alla precarietà.

Il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà parteciperà Sabato 01.05.2010 (ore 09.00), all’iniziativa organizzata per la Festa del Lavoro a Giulianova dalla C.G.I.L., CISL e UIL provinciali di Teramo.

Il Coordinatore Provinciale

Sinistra Ecologia e Libertà

Tommaso Di Febo

a tutte le redazioni un saluto ed un augurio di buon lavoro, cordialmente

Sinistra Ecologia e Libertà – Coordinamento Provinciale Teramo


Sinistra Ecologia e Libertà – Coordinamento Provinciale Teramo




Abruzzo. Sintesi della Piattaforma regionale Uil Abruzzo per lo Sviluppo e l’Occupazione approvata dal Comitato Centrale della Uil Abruzzo del 29 aprile 2010 alla presenza del segretario generale Uil Luigi Angeletti

La Piattaforma è stata approvata all’unanimità dal Comitato Centrale della Uil Abruzzo, alla presenza del Segretario Generale della Uil, Luigi Angeletti.
Subito dopo, una delegazione della segreteria regionale Uil Abruzzo ha incontrato il Vice-Presidente della Giunta Regionale, Alfredo Castiglione, e gli ha consegnato ufficialmente la Piattaforma. Il Vice-Presidente Castiglione ha dato la sua disponibilità al confronto sui temi di propria competenza e ha assicurato che avrebbe sottoposto al Presidente Chiodi la Piattaforma per una risposta di carattere generale.
Cordiali saluti. Roberto Campo

Sintesi della Piattaforma regionale Uil Abruzzo per lo Sviluppo e l’Occupazione

approvata dal Comitato Centrale della Uil Abruzzo del 29 aprile 2010 alla presenza del segretario generale Uil Luigi Angeletti

è di particolare disagio:

crisi strutturale, stagnazione 2000-2007, con il peggior andamento del PIL tra tutte le regioni italiane

disastro nei conti pubblici regionali con i picchi di spesa sanitaria 2004-2005, regione “canaglia” dal 2006, commissariata dal 2008

arresto della Giunta Regionale, 14 luglio 2008

forte impatto della crisi da crollo della domanda, essendo l’Abruzzo la 7a regione industriale, specializzata in produzioni particolarmente colpite (veicoli)

crisi da globalizzazione in settori come il tessile-abbigliamento-calzaturiero

crisi occupazionale dal 2008 (durante la stagnazione 2000-2007, l’occupazione, sia pure precaria, continuava a crescere)

terremoto, 6 aprile 2009.

Il 2010 deve necessariamente essere un anno di svolta, ma alla fine del primo quadrimestre la svolta non c’è. La Uil ha l’obiettivo di chiudere questa fase di stallo e aprirne una incalzante nei confronti delle controparti e degli interlocutori, a cominciare dalla Regione. È inoltre necessario un confronto con il Governo Nazionale. La Piattaforma è aperta alla condivisione con le altre organizzazioni sindacali e degli imprenditori. Il 22 aprile, è partita una richiesta d’incontro al Presidente Chiodi firmata da 14 associazioni, tra cui Cgil, Cisl, Uil, per concordare l’agenda 2010 e le strategie di medio periodo.

Tra le proposte più innovative:

sperimentare come Abruzzo insieme al Governo il passaggio in Sanità dalla spesa storica al costo standard, utilizzando le risorse degli obiettivi di servizio per potenziare fortemente l’assistenza domiciliare integrata, anticipando così i decreti attuativi del federalismo fiscale, in cambio di un immediato alleggerimento fiscale, cui aggiungere un’ulteriore premialità in caso di successo: una strada per non subire passivamente la situazione e affrontare i problemi delle tasse troppo alte, del bilancio ingessato, della necessaria trasformazione del sistema sanitario e della rimodulazione del piano di rientro.

Tra le richieste più pressanti:

la concretizzazione dei progetti di gemellaggio tra l’Università dell’Aquila e quella di Detroit (progetto Wayne in Abruzzo) e di realizzazione all’Aquila del Centro Mondiale di Sicurezza Alimentare.

Linee guida per una

Piattaforma Sindacale per lo Sviluppo e l’Occupazione

Comitato Centrale Uil Abruzzo, 29 Aprile 2010

è di particolare disagio:

crisi strutturale, stagnazione 2000-2007, con il peggior andamento del PIL tra tutte le regioni italiane

disastro nei conti pubblici regionali con i picchi di spesa sanitaria 2004-2005, regione “canaglia” dal 2006, commissariata dal 2008

arresto della Giunta Regionale, 14 luglio 2008

forte impatto della crisi da crollo della domanda, essendo l’Abruzzo la 7a regione industriale, specializzata in produzioni particolarmente colpite (veicoli)

crisi da globalizzazione in settori come il tessile-abbigliamento-calzaturiero

crisi occupazionale dal 2008 (durante la stagnazione 2000-2007, l’occupazione, sia pure precaria, continuava a crescere)

terremoto, 6 aprile 2009.

deve necessariamente essere un anno di svolta. Evitare di perdere i primi eventuali episodi della ripresa. Intanto, però, il primo quadrimestre del 2010 è trascorso senza novità significative.

La Uil ha l’obiettivo di chiudere questa fase di stallo e aprirne una incalzante nei confronti delle controparti e degli interlocutori, a cominciare dalla Regione. È inoltre necessario un confronto con il Governo Nazionale.

[1]. Inoltre, le linee guida sono concentrate su alcuni capitoli che riteniamo essenziali, ma non sono esaustive dei temi da affrontare, su cui successivamente si potranno aggiungere ulteriori contributi e proposte.

Il 22 aprile, è partita una richiesta d’incontro al Presidente Chiodi firmata da 14 associazioni, tra cui Cgil, Cisl, Uil, per concordare l’agenda 2010 e le strategie di medio periodo.

***

:

Ammortizzatori, Formazione, Istruzione

Gestione delle crisi (aziendali, settoriali e territoriali)/Politica industriale/Politiche di Sviluppo

Contratto per lo Sviluppo e l’Occupazione stabile

Contrattazione territoriale

Legislazione regionale

Investimenti

Riforme

Concertazione

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Ammortizzatori, Formazione, Istruzione

Si conferma il giudizio positivo sullo strumento del Cicas (Comitato di intervento per le crisi aziendali), prevista insieme con la Task-Force nel Patto per la Fiducia (febbraio 2009), e sullo strumento della cassa integrazione in deroga, che ha aiutato a fronteggiare la crisi. La Uil Abruzzo ritiene però non più rinviabile una nuova fase di contrasto alla crisi, in cui il lavoro del Cicas si colleghi da un lato con la Formazione e le Politiche Attive, dall’altro con politiche industriali/politiche di sviluppo.

finanziamento a favore di Abruzzo Lavoro sul Piano Operativo 2007-2008 per realizzare un sistema regionale imperniato sulle competenze … non si hanno notizie !?!); 2) programmi attività formative in coerenza e in linea con i “Poli tecnologici” ovvero percorsi IFTS e “Poli ITS” smettendola di affidare la scelta della rappresentatività (funzione di capofila) in modo arbitrario senza trasparenza all’USR; 3) faccia una ricognizione concreta su quanto si sta realizzando in regione con le risorse dei “Fondi Interprofessionali” (non è possibile che ignorino percorsi, n° lavoratori coinvolti, imprese che si attivano, risorse disponibili, etc.).

La Regione decida di investire per dare una giusta risposta al fenomeno della dispersione scolastica attivando percorsi triennali di “Obbligo scolastico-formativo”.

La Regione identifichi dei “poli/luoghi” stabili (almeno 5 anni) che fungano da riferimento per tutti i cittadini per quanto attiene alla formazione di base, alla formazione per svantaggiati.

[3] al fine di garantire lo sviluppo delle competenze necessarie a coprire i fabbisogni più innovativi del mercato del lavoro e facilitare il dialogo scuole/imprese sul territorio.

microcredito, attraverso il coinvolgimento della Regione, delle Province, degli Enti Locali tutti e delle Fondazioni Bancarie, al fine di rendere possibile per i suddetti cittadini poter rilanciare le proprie competenze acquisite in precedenti esperienze lavorative attraverso la via dell’autoimpiego.


Dalla gestione delle crisi (aziendali, settoriali e territoriali) alla Politica industriale/Politiche di Sviluppo

Lavoro/Attività Produttive sulle crisi, in raccordo con la Task-Force e i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

[4].

Mettere la Task-Force in condizione di operare, creando i necessari raccordi con le vertenze da un lato, gli investimenti pubblici dall’altro.

per il rilancio economico ed occupazionale.

Fare il punto sui pagamenti della Pubblica Amministrazione (e della Protezione Civile), i cui ritardi (fino a 700 giorni invece di 90) stanno mettendo in grave crisi diverse aziende, incluse quelle che operano nel cratere.

Politiche del territorio: progetto costa teatina: STICC (sistema turistico integrato costa teatina).

Chiediamo alla Regione di finanziare la legge regionale sul Polo del Carbonio di Colonnella (Teramo).

[5] per consolidare, ulteriormente qualificare, meglio collegare e, in prospettiva, rafforzare la sua presenza in Abruzzo, non solo industriale, estremamente significativa nella comunicazione satellitare civile e militare e gestione servizi rete (con il laboratorio di Telespazio). Il confronto con Finmeccanica deve rappresentare un primo momento di un confronto più ampio da fare con i soggetti erogatori della spesa pubblica allargata, interessando anche Ferrovie, Telecom, Autostrade, Poste, Enel, Eni, etc.

Presentare un progetto a valere sul PON Energia sulla qualità industriale, di ricerca e la sostenibilità ambientale del settore olio e gas, curando come Regione il recupero di corretta informazione su questo settore, da lunga data insediato in Abruzzo, in un rapporto trasparente con le popolazioni.

Chieti Scalo.

Poli di Innovazione.

Chiedere alle Province, coordinate dalla Regione, di stipulare un accordo con le banche per favorire l’accesso al credito in favore delle piccole e medie imprese e di istituire a questo scopo un Fondo di co-garanzia. Obiettivo: 400/500 milioni di maggior credito disponibile.

[6]

Legge sulle foreste legata ad interventi per la produzione di energia.

Connettere l’azienda agricola all’attività di gestione e salvaguardia del territorio.

Legare la produzione dell’agroalimentare regionale alla vendita nella GDO.

Riapertura di mercati contadini stabili.

: prevedere l’incremento di posti letto per unità ricettiva negli agriturismi.

Pacchetti integrati di soggiorno in Abruzzo collegando l’ospitalità rurale a quella alberghiera.

Creare nell’APTR regionale un vero settore che curi l’informazione per il turismo rurale.

Valorizzare il patrimonio architettonico rurale ed i percorsi rurali (la riscoperta dei tratturi come assi turistici interni).

Più efficienza dell’ARSSA alla quale si chiede di essere sempre più agenzia regionale, sul territorio, a sostegno dello sviluppo e non ufficio burocratico distaccato dell’Assessorato all’Agricoltura.

Velocizzare le attività di sostegno previste dal PSR.

Rilanciare un programma di alta formazione.

Contratto per lo Sviluppo e l’Occupazione stabile

L’Aquila-Abruzzo Interno-Abruzzo

Perché Contratto: perché tutti i soggetti dello sviluppo (Regione, Imprenditori, Sindacati) devono mettere qualcosa.

LEVA FISCALE

Insistere per la Zona Franca, con misure di fiscalità di vantaggio più significative della ZFU (da applicare al 100% nel cratere e in misura minore nell’area del Protocollo Valle Peligna-Abruzzo interno) e per una durata dello strumento di almeno 10 anni.

L’Aquila, dalla ricostruzione alla rinascita

Oltre alla Conoscenza, il secondo grande obiettivo per L’Aquila e l’Abruzzo Interno deve esser il Turismo, abbandonando approcci localistici, ma lavorando per un Piano Interregionale per il Turismo a valere sui Fondi Nazionali e Comunitari (1,9 miliardi), che valorizzi percorsi come il Cammino di San Francesco in Abruzzo, la rete dei Monasteri, le vestigia dei Medici, i Tratturi, il percorso ANCI dei borghi d’Abruzzo, anche rilanciano il progetto APE (Appennino Parco d’Europa). La dimensione interregionale sarà quella necessaria per accedere al prossimo ciclo di programmazione europea, dal 2014: non siamo affatto preparati, cominciamo a praticarla.

Varare una Legge Regionale a sostegno dei piccoli centri montani (sotto 1.000 abitanti), agevolando il reinsediamentio urbano e individuando condizioni di miglior favore di natura fiscale, tariffaria, etc.

Contrattazione territoriale

Il tema del salario non deve essere messo in secondo piano a fronte di quello dell’occupazione, anche perché i bassi salari sono una delle cause dei bassi consumi, a loro volta causa della crisi.

[7] è mirata sulla conquista di vantaggi fiscali chiari per i redditi fissi, considerando che l’abnorme evasione fa delle fasce basse di reddito secondo le dichiarazioni dei redditi un documento inattendibile. Su questa impostazione, stiamo realizzando alcuni primi accordi significativi (Pescara, Città Sant’Angelo, Penne, Pianella).

Si dovrà aprire un confronto anche on la Regione su fisco e tariffe. In particolare, bisogna individuare modalità che realizzino forme di progressività a parità di gettito (vedi sentenza numero 2 del 2006 della Cassazione, che giudica legittima la scelta della Regione Marche di dotarsi di aliquote progressive per l’addizionale regionale Irpef).

La contrattazione territoriale va inoltre agganciata alla lotta all’evasione: auspichiamo siano individuati meccanismi che incentivino i Comuni in questo senso.

Legislazione regionale

(con istituzione dei distretti di filiera e riordino dei consorzi industriali): aprire il confronto anche con il Sindacato.

che superi la ormai vecchia e obsoleta 111/95 (Viserta) e crei un sistema abruzzese di istruzione e formazione professionale effettivamente integrato.

per cui ribadiamo la necessità di definire un quadro normativo).

(vedi il capitolo sulle Riforme).

Investimenti

[8].

(sbloccarlo e concentrarlo su obiettivi prioritari, come l’occupazione stabile).

(definire subito le risorse che possono essere investite nel 2010 e nel 2011 privilegiando gli obiettivi strategici: programmi Sevel, Micron, Automotive, Agro-Alimentare, ICT, Chimica, Bonifiche Industriali, Edilizia Sostenibile, Energie Rinnovabili, Protocollo Valle Peligna e Abruzzo Interno, Protocollo Val Vibrata, etc).

(accelerare la spesa e individuare in sede di Partenariato modalità di monitoraggio e verifica in tempo reale dell’andamento delle opere, con una sessione straordinaria ex-Protocollo che definisca anche modalità informative periodiche).

(definire subito le risorse che possono essere investite nel 2010 e nel 2011).


Riforme

: ospedale eccellente per acuzie, abbattimento degli usi impropri dell’ospedale, più territorio, più servizi, più integrazione socio-sanitaria. Deve essere una riforma: cioè, non basta razionalizzare e risparmiare, bisogna anche riorganizzare ed investire.

.

LA PROPOSTA UIL ABRUZZO PER L’ANTICIPAZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI DEL FEDERALISMO FISCALE

[10]: la scommessa su un nuovo sistema socio-sanitario richiede il radicale rovesciamento dell’approccio sin qui dominante. La premialità per la riuscita della sperimentazione dovrà vedere l’ulteriore rimodulazione dell’addizionale regionale Irpef per un abbattimento di un ulteriore 0,2 in favore dei redditi fissi e la riduzione dell’Irap, sulla via del ritorno dell’Abruzzo allo stato precedente l’innalzamento ai massimali, a causa dell’extra-deficit sanitario, dell’addizionale regionale Irpef e dell’Irap.

Concertazione

Il passaggio dal governo dell’Abruzzo da Roma del 2009 (commissario alla sanità + commissario alla ricostruzione) all’assunzione delle cariche commissariali da parte del Presidente Chiodi per il 2010 comporta il rischio di un passaggio dall’ultracentralismo a un coordinamento insufficiente, di cui ci sono già segni. Strutturare il confronto tra la Giunta Regionale e le parti sociali potrebbe mettere un freno al rischio di ritorno a pratiche di governo assessorile, più volte viste in Abruzzo, sempre nefaste.

. Chiediamo al Presidente Chiodi di confermare il Protocollo regionale sulla Concertazione, oppure di concordare un nuovo schema di rapporto tra il Governo regionale e le parti sociali valido per l’insieme della Giunta Regionale, distinto dal partenariato sulla programmazione. Successivamente all’incontro con il Presidente chiesto dalle parti sociali con lettera del 22 aprile, chiediamo si faccia un giro di incontri con tutti gli Assessori (recuperando i casi in cui fin qui non ce sono stati).

. Chiediamo una sessione del Partenariato firmatario del relativo Protocollo per definire il programma operativo 2010 e fare il punto di metà percorso della programmazione 2007-2013.

. Giudichiamo interessante il Comitato tecnico-strategico per lo Sviluppo economico regionale istituito presso Abruzzo Sviluppo, il cui ruolo può riempire, con apprezzabile snellezza, il vuoto lasciato da uno strumento come il CREL.

. Chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale di individuare una modalità di coinvolgimento delle parti sociali più ampia e sistematica rispetto a quanto avviene oggi, anche definendo come assicurare un flusso informativo tempestivo sull’attività legislativa regionale.


Allegati

Allegato 1 – Proposta Uil per gli Over 50

Uil Abruzzo alla Conferenza dei Servizi presso l’Assessorato Regionale al Lavoro

Proposta “Over 50”

Scheda di sintesi

“Interventi e strumenti a favore dei lavoratori ultracinquantenni disoccupati”

Beneficiari: Lavoratori Over 50 ai quali venga scadere o sia scaduta l’indennità di mobilità ordinaria e/o in deroga e maturino i requisiti pensionistici, con una concessione dell’ammortizzatore sociale in deroga, entro e non oltre gli anni 2010, 2011, 2012, 2013.

Requisiti soggettivi: Ultracinquantenni e coloro i quali abbiano compiuto o compiano il 50° anno di età entro e non oltre il 31.12.2010.

Requisiti oggettivi: Over 50 espulsi dai cicli produttivi in seguito a procedure di licenziamento legate a condizioni di crisi aziendali e/o dovute al sisma del 6 aprile 2009 e che in seguito a tali eventi siano transitati nel bacino degli ammortizzatori sociali ordinari (mobilità ordinaria) e in quello degli ammortizzatori sociali in deroga (mobilità in deroga e IDS) scaduti o in scadenza nel periodo 2007, 2008, 2009, 2010.

Durata del Programma: quadriennale con possibilità di rinnovo.

Oggetto del Programma: concessione di un indennità equiparata alla mobilità in deroga per un periodo pari a 12 mesi prorogabili sino ad un massimo di 48 mesi, indennità comprensiva della contribuzione figurativa.

Fuoriuscita dal Programma: i beneficiari potranno usufruire del programma nei limiti temporali predetti sino alla data del raggiungimento dei requisiti pensionistici e/o sino alla data del reinserimento lavorativo anche con contratto a tempo determinato come nel punto che segue. I lavoratori i quali, senza addurre giustificato motivo, rifiuteranno una proposta di reinserimento e/o un percorso formativo verranno espulsi dal Programma.

Proposta Iter amministrativo: occorre anzitutto individuare il bacino di riferimento attraverso un’azione di monitoraggio ad opera dei CPI delle quattro province abruzzesi. In seguito, individuato il riferimento quantitativo occorre predisporre un budget di massima.

11 febbraio 2010


Allegato 2 – I tagli all’Istruzione e le misure adottate per attenuarne gli effetti

Livello nazionale

Il Piano triennale

L’art. 64 della Legge 133/08 ha previsto per il triennio 2009/12 una riduzione complessiva di 87.400 posti di personale docente, di cui 42.100 per l’anno scolastico 2009/10, 25.600 per l’a. s. 2010/11 e 19.700 per l’a.s. 2011/12. Per il Personale ATA un taglio pari al 17% .

Gli interventi programmati dal Miur sono strutturati e articolati con riferimento a tre macroaree:

innalzamento del rapporto alunni/classi,

dimensionamento della rete scolastica

riordino dei cicli di studio

Misure adottate per attenuare gli effetti dei tagli:

Con i D.M. 82 del 29 settembre e D.M. 100 del 17 dicembre 2009 si dettano le disposizioni per la costituzione degli elenchi prioritari. Sono finalizzati all’ assegnazione con priorità delle supplenze per assenze temporanea del personale in servizio nelle scuole (destinatario il personale che nell’anno precedente aveva avuto un incarico annuale o prestato 180 giorni di servizio continuativo. Restano fuori i supplenti temporanei).

In questa fase si considera la necessità di impartire disposizioni per lo svolgimento di progetti regionali.

Con la circolare del 16 dicembre 2009 l’ I.N.P.S. emana la circolare N° 125 in cui si definiscono le modalità di applicazione della Convenzione 5 agosto 2009 tra I.N.P.S., M.I.U.R. e Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

Si vanno a disciplinare requisiti e modalità circa la fruizione per il personale precario della scuola dell’indennità di disoccupazione (per i periodi di “non lavoro” durante l’anno scolastico, il personale precario della scuola avrà diritto all’indennità ordinaria di disoccupazione. Validità triennale).

Sempre da circolare: “l’amministrazione scolastica può promuovere in collaborazione con le Regioni, progetti della durata di tre mesi, prorogabili ad otto, da realizzarsi prioritariamente mediante l’utilizzo dei lavoratori precari della scuola percettori dell’indennità di disoccupazione a cui può essere corrisposta un’indennità di partecipazione a carico delle risorse messe a disposizione delle Regioni”.

Nonostante le misure “tampone“ adottate, è evidente che il sistema scuola nel suo complesso ne esce fortemente compromesso. Il teorema: contrazione tempo scuola, tagli sul personale, innalzamento rapporto alunni classe uguale qualità della scuola e dell’offerta formativa, non funziona.

Il secondo livello che forse può dare concrete risposte, già sperimentato in diverse realtà e con modalità diverse, potrebbe essere quello regionale.

Livello regionale

Anno 2009/2010.

Dopo l ‘evento sismico al fine di assicurare una sollecita ripresa delle attività didattiche il MIUR in applicazione del D.M. 39 autorizza la spesa di 19,1 milioni di euro finalizzati anche all’ampliamento dell’offerta formativa. Attraverso tali finanziamenti è stato possibile effettuare nomine annuali per 400 docenti e 243 ATA. Il taglio previsto a livello nazionale si attenua.

Anno scolastico 2010/11.

Con il D.M. 39 sono stati stanziati 12,5 milioni di euro con finalità e priorità ancora da concertare con la Direzione Regionale.

La circolare sugli organici n° 17 sugli organici 2010/11 indica per L’Abruzzo un -679 (solo docenti) per una totale variazione del -4,47%.


Allegato 3 – Proposte e richieste per l’Agricoltura

Strumenti di sostegno locale al comparto agricolo: esempi per iniziare

Aggirando il vincolo comunitario del sostegno alle produzioni agricole regionali, con interventi autonomi, il governo locale può:

a) licenziare una legge sulle foreste (una proposta giace da anni in regione), per eliminare vincoli burocratici che di fatto impediscono l’uso della risorsa boschiva

b) legare il punto a) ad interventi per la produzione di energia, finanziando la creazione di centrali a biomassa legnosa di piccole dimensioni, al servizio delle piccole comunità delle aree interne, specie di quelle ricomprese nelle aree protette

c) con risorse proprie della protezione civile e con quelle destinate alla conservazione delle risorse ambientali, connettere l’azienda agricola all’attività di gestione e salvaguardia del territorio: pagare gli agricoltori perché questi conservino,mantengano superfici non produttive, prevengano incendi: attivino, finanziati, la multifunzionalità non produttiva

d) con interventi di orientamento per le attività commerciali, legare, a livello regionale con uno strumento normativo quadro, la produzione dell’agroalimentare regionale alla vendita nella GDO introducendo l’obbligo di superficie espositiva minima nei punti vendita della GDO per le produzioni agroalimentari regionali

e) con interventi a sostegno del recupero dell’edilizia pubblica, finanziare i comuni perché questi riaprano mercati contadini stabili (non baracche per le vie) e punti vendita multifunzionali che siano anche laboratori di trasformazione ad uso comune o cooperativo dei piccoli produttori agricoli locali (un servizio che gli agricoltori pagherebbero) e al tempo stesso punti di informazione turistica

f) sviluppare in modo strategico il settore dell’ospitalità rurale:

f1) nella nuova legge regionale sugli agriturismi prevedere l’incremento di posti letto per unità ricettiva, superando i vincoli oggi esistenti

f2) “l’invito della natura”: sostenere (con scontistica, promozioni periodiche etc) pacchetti integrati di soggiorno in Abruzzo, che prevedano tappe anche nella rete degli agriturismi regionali (collegando l’ospitalità rurale a quella alberghiera)

f3) creare nell’APTR regionale un vero settore che curi l’informazione per il turismo rurale

f4) valorizzare il patrimonio architettonico rurale ed i percorsi rurali (la riscoperta dei tratturi come assi turistici interni) con azioni di pubblicistica e di sostegno al recupero edilizio (quest’ultimo solo se ricompreso in aziende agricole)

g) per sostenere realmente la multifunzionalità e la diversificazione produttiva, necessari al mantenimento in vita delle aziende agricole:

g1) ottimizzare (rivitalizzando) l’attività dell’apparato burocratico a sostegno del settore: più efficienza dell’ARSSA alla quale si chiede di essere sempre più agenzia regionale , sul territorio, a sostegno dello sviluppo (con azioni innovative) e non ufficio burocratico distaccato dell’Assessorato all’Agricoltura

g2) velocizzare le attività di sostegno previste dal PSR: ipotizzare per l’attività di gestione del PSR di concentrare la stessa ad un “nuovo” ufficio regionale (un ufficio che vedrebbe la fusione di più strutture oggi esistenti, in collegamento con diversi assessorati) che gestisca in modo coordinato le risorse comunitarie (di sostegno allo sviluppo imprenditoriale, non solo agricolo, e della cooperazione, ad esempio). Colleghiamo in modo funzionale l’ARSSA ai centri di ricerca in agricoltura ed alle attività informative e tecniche di province, comuni e comunità montane

g2) rilanciare un programma di formazione alta, coinvolgendo le università del territorio e ciò che rimane dei centri di ricerca in agricoltura, oltre, ovviamente, le associazioni di categoria del mondo agricolo

h) pianificare un’azione sinergica tra regione, province e comuni perché le risorse da investire a sostegno dei punti esposti muovano in una direzione univoca e funzionale.


19 marzo 2010)

La contrattazione territoriale

per una più equa distribuzione della ricchezza e la tutela dei diritti dei lavoratori e dei pensionati

Marzo 2010

a)-Contrattazione con gli Enti Locali (Provincia e Comuni)

. Il crescente peso della fiscalità locale, oggi pari al 68% della fiscalità complessiva, ha ridotto la progressività del prelievo, che opera solo sulla fiscalità nazionale. Inoltre, il livello mostruoso dell’evasione fa dei redditi fissi la stragrande maggioranza dei contribuenti per numero e quantità degli importi pagati. Cgil, Cisl, Uil di Pescara intendono lavorare nel solco della sentenza numero 2 del 2006 della Cassazione, che giudica legittima la scelta della Regione Marche di dotarsi di aliquote progressive per l’addizionale regionale Irpef, e di una serie di accordi raggiunti dalle Organizzazioni Sindacali con diverse Amministrazioni Comunali, quali quelli di Pontedera, Mirandola, Bergamo, Stazzema, che prevedono misure concrete a favore dei redditi fissi, che a causa della non attendibilità delle dichiarazioni dei redditi, a causa dell’evasione fiscale, sono più spesso beffati che non agevolati da manovre riferite alle sole aliquote.

.

b)-I temi socio-sanitari

Premessa sulla situazione della sanità a Pescara

È necessario che quanto prima parta il confronto complessivo con il Commissario Chiodi, in modo da poter dare vita a confronti omogenei Asl per Asl che coinvolgano le confederazioni e le categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati, superando la fase che vide il conflitto che opponeva l’Assessore alla Sanità Venturoni al Commissario governativo Redigolo, condizionando pesantemente anche le diverse Asl e i loro piani industriali. Si è convenuto nell’incontro del 22 febbraio con il Direttore Generale D’Amario che il nuovo ciclo negoziale con la ASL si baserà su incontri mensili per affrontare i diversi aspetti della riorganizzazione del servizio.

Gli obiettivi sociali e socio-sanitari della Piattaforma

, concordando con i Comuni passi avanti in questa

direzione.

***

La pratica della Piattaforma

Ai Sindaci dei Comuni della provincia di Pescara chiediamo risposte immediate rispetto alle richieste d’incontro inevase per il confronto sui bilanci comunali.

Agli ambiti sociali e ai distretti sanitari chiediamo l’apertura del confronto sui piani sociali di zona e sui piani zonali per la non autosufficienza.

I risultati dei confronti con i Comuni saranno ampiamente pubblicizzati. Cgil, Cisl, Uil faranno ricorso alle forme di mobilitazione che riterranno opportune a supporto dei negoziati con i Comuni e per contestare gli eventuali atteggiamenti di chiusura pregiudiziale delle controparti.

La Piattaforma verrà illustrata all’insieme delle categorie, anche per coinvolgere i sindacalisti dei diversi comparti residenti nei Comuni con i quali si organizzeranno i negoziati.

Pescara, marzo 2010

Cgil, Cisl, Uil Pescara


Allegato 5 – Sbloccare il FAS e definire il Master Plan

Sbloccare il FAS e definire il Master Plan

Comunicato Uil Abruzzo

Pescara, 20 aprile 2010


Nel 2007 è stato approvato l’indirizzo applicativo per lo sviluppo del PLNA 2008/09, assegnando risorse agli EAS per € 6.955.822,97, di cui € 3.480.000,00 del Fondo Sociale Regionale.

Nello stesso atto erano state anche quantificate le risorse attribuite alle Aziende USL per la rete integrata dei servizi sociali e sanitari per un totale di € 6.200.000,00.

Il provvedimento riportava, inoltre, l’ accordo sottoscritto tra l’Assessore alle Politiche Sociali, L’Agenzia Sanitaria Regionale e l’Assessore alla Sanità per il programma di utilizzo di detti fondi di concerto tra il distretto e l’ente d’ambito sociale per il PLNA e per la finalizzazione delle succitate risorse sanitarie ai PUA per ogni distretto e all’ADI.

Nel 2010 la Giunta Regionale con proprio atto ha approvato l’indirizzo applicativo per il PLNA 2010-11 per un importo biennale di € 12.993.430,29 corrispondente ad € 6.496.715,14 annui, pari ad € 449.107,83 in meno rispetto al 2008/09. Inoltre, le somme attribuite sono per buona parte economie degli anni precedenti.

Non vi è nell’atto alcun riferimento ad un’intesa con l’assessore alla sanità per l’attuazione di interventi di natura sanitaria né dell’importo dei fondi destinati alle attività dei distretti. Da ciò si deduce che la sottoscrizione dell’accordo tra distretto e l’ente d’ambito sociale per l’attuazione del PLNA è meramente formale, poiché per la Sanità non esiste in merito alcun indirizzo politico.

A quanto sopra si aggiunge che gli EAS non hanno più l’obbligo del cofinanziamento ( per il 2008/09 era pari ad almeno il 20%), che è diventato facoltativo ( è prevista solo una premialità regionale per il 2011 in caso di cofinanziamento), con conseguente ulteriore riduzione delle risorse per i piani.

Qualora gli EAS non dovessero garantire il cofinanziamento già assicurato per il 2008/09 si avrebbe su tutto il territorio regionale una riduzione della spesa di circa € 1.624.178,80 che, sommata alla riduzione regionale,comporterebbe annualmente circa € 2.000.000,00 in meno sulla non autosufficienza.

Se si pensa che il PLNA doveva essere d’ausilio per lo sviluppo della sanità sul territorio, comunemente ritenuto indispensabile per la riduzione della spesa sanitaria, si intuisce il fallimento della politica regionale in materia.

Noi UIL avevamo, nel primo incontro con Gatti, sottolineato che la divisione dei due assessorati sanità e sociale senza alcun riferimento ad una fattiva collaborazione faceva sorgere grande perplessità e preoccupazione per lo sviluppo dell’integrazione socio-sanitaria di cui oggi vediamo il fallimento.

Gli accordi sottoscritti con la precedente Giunta avevano portato all’adozione di una legge regionale sull’integrazione socio-sanitaria, n.5/2008, che prevedeva il riallineamento ed il superamento dei due piani in favore di un unico piano regionale socio-sanitario. Di tale legge non si sente più parlare anche se l’Assessore Gatti, su sollecitazione da parte delle OO.SS. nell’incontro del 28.12.09, ha concordato sulla necessità della stesura di un unico piano.

Già nell’accordo sottoscritto nel surriportato incontro le OO.SS. avevano rilevato la mancanza di risorse per il PLNA mancando completamente l’intervento regionale, garantito negli anni precedenti.

In tale occasione è stato chiesto dalle OO.SS. che eventuali fondi aggiuntivi per il 2011, quale premialità per gli enti che hanno previsto un cofinanziamento, dovranno essere prelevabili da ulteriori fondi statali e regionali da destinare alla non autosufficienza, evidenziando che “tra i fondi statali siano compresi sia i fondi specifici della non autosufficienza che quelli dei PAR – FAS del QSN (obiettivo di servizio 0.6 – ADI). Inoltre sono da aggiungersi le risorse provenienti dal FSE di premialità, destinate all’inclusione sociale – ADI.”

Lo stato di massima confusione ed incertezza in cui siamo non può far sviluppare una seria programmazione dei PLNA da cui poter far dipendere anche la riduzione della spesa per la sanità.

A tutto quanto sopra si aggiunge l’obiezione del governo all’uso dei fondi FAS per la gestione ordinaria anche dei Piani di Zona che sta facendo sprofondare nell’incertezza assoluta gli EAS il cui fondo regionale rappresenta il 70/80 % della spesa sociale.

(nota a cura di Rosa Toritto)


Con lo scemare della fase dell’emergenza, ora si avverte sempre più la necessità di adeguare il servizio di trasporto pubblico che dovrà essere rivolto a mettere in rete le residenze transitorie e definitive con i poli funzionali erogatori di servizio vecchi e nuovi.

Nel trasporto collettivo dovrà essere prioritariamente privilegiata l’integrazione e l’intermodalità ferro-gomma, nonché dovrà crearsi una forte interazione tra i diversi vettori su gomma che operano sul bacino. Inoltre, l’esercizio dovrà essere modulato in conseguenza delle esigenze spesso imprevedibili connesse allo sviluppo delle attività di uscita dalla prima fase di emergenza.

L’esistente rete ferroviaria dovrà costituire elemento di integrazione all’offerta di trasporto su gomma mediante l’istituzione di un apposito servizio metropolitano di superficie nella relazione est/ovest della città, in linea con quanto già proposto dal competente Assessorato Regionale.

Riteniamo necessario procedere con l’intensificazione di un servizio cadenzato di trasporto passeggeri su ferro, che oltre a migliorare l’offerta sulla relazione L’Aquila/Val Subequana/Sulmona dovrà essere completato da un servizio di adduzione alla ferrovia su gomma e dalla realizzazione di due o più parcheggi di interscambio ubicati alle porte della città per favorire la mobilità ed al contempo scoraggiare l’uso del mezzo privato.

Il trasporto delle merci, in particolare legate alla ricostruzione, impatterà fortemente con l’intero sistema di mobilità dell’area.

A tal fine riterremo utile la realizzazione di tre piattaforme logistiche (Paganica, stazione centrale e Sassa Scalo) per imporre che gli imponenti quantitativi di materiali legati alla ricostruzione accedano su ferro in città ed in prossimità dei cantieri, evitando la paralisi delle già intasate arterie principali di collegamento tra L’Aquila ed il resto della Regione (SS 17 ed autostrade A24/A25).

Considerazioni sulla situazione generale

La Regione deve ancora:

Rispetto a tutto ciò non sono note le intenzioni della Regione. Il ritardo è ormai preoccupante, se si valutano davvero le ripercussioni che potrebbero derivare da un’incapacità di affrontare per tempo le tre problematiche (che non sono le sole) del settore.

Rispetto al trasporto delle merci, è necessario che si attivino tutte le piattaforme logistiche che, pur realizzate, non sono state, inspiegabilmente, rese operative. I porti vengono puntualmente decantati quali elementi insostituibili per un sistema di trasporto economico ed efficiente a servizio delle aree industriali, ma nulla si è fatto né si sta facendo per collegare dette infrastrutture alle aree industriali regionali.

Infine, nella consapevolezza che i Trasporti rappresentano la seconda voce dopo la Sanità nel Bilancio Regionale, forse una semplice, banale, rivisitazione delle corse in sovrapposizione presenti in tutti i territori della regione e fra tutti i vettori operanti potrebbe sicuramente far recuperare ingenti risorse.

Purtroppo questi concetti, anche se apprezzati e condivisi sia a livello politico che imprenditoriale, non vedono la luce dell’effettiva pratica.

(a cura di Peppino Murinni)


[1] Positivo il lavoro di elaborazione di un documento comune in corso a Teramo, tra Cgil, Cisl, Uil e le Associazioni Imprenditoriali

[2] Vedi la proposta Uil Abruzzo sugli Over 50 (Allegato 2)

[3] Vedi l’Allegato 2 per una scheda sui tagli all’Istruzione e le misure adottate per contenerne gli effetti.

[4] Da non ripetere episodi di assenza della Regione a tavoli nazionali come è avvenuto per la ATR.

[5] Finmeccanica conta circa 850 dipendenti in tutto l’Abruzzo e intorno alle 700 unità nella zona de l’Aquila, la più interessata dal sisma. Nella provincia de l’Aquila sono presenti 5 stabilimenti di aziende del Gruppo: Elsacom, SELEX Galileo, Telespazio, SELEX Communications e Thales Alenia Space. Di questi, gli ultimi 2 stabilimenti risultano inagibili dal 6 aprile.

[6] Vedi le proposte Uil Abruzzo per l’Agricoltura (Allegato 3)

[7] Vedi Allegato 4, Cgil, Cisl, Uil Pescara – La Piattaforma per la Contrattazione Territoriale (19.3.2010)

[8] Vedi Allegato 5, Comunicato Uil Abruzzo su FAS e Master Plan, 20 aprile 2010.

[9] Un esempio: A San Salvo, nella zona industriale, a 50 metri dal casello dell’autostrada, a 200 metri dallo svincolo con la Trignina, con un collegamento ferroviario a 150metri, c’è un impianto di smistamento merci potenzialmente funzionante, realizzato dal Consorzio Industriale, inaugurato da tre anni circa ma non ancora inspiegabilmente attivato funzionalmente. Adesso comincia a subire l’onta del degrado dovuto alla cannibalizzazione che i vandali compiono su strutture ed attrezzature.

[10] Vedi Allegato 6, Piano Locale per la Non Autosufficienza 2010-2011

[11] Vedi Allegato 7, Nota sui Trasporti, all’Aquila e in Abruzzo




Roseto degli Abruzzi (TE). Ecco le “Donne in Libertà” della Provincia di Teramo. Prima uscita pubblica

Il primo incontro del Direttivo della Provincia di Teramo, dell’Associazione Regionale “Donne in Libertà”, si è tenuto ieri sera presso la Pizzeria Tropical 2 di Roseto Degli Abruzzi. Hanno presenziato la serata la Presidente Regionale, Anna Paola Sabatini, la Coordinatrice Provinciale, Desiree Del Giovine, e la Segretaria Provinciale e Regionale, Alessia Stranieri. L’invito della neonata Associazione è stato accolto con favore da un nutrito numero di donne, riuscendo ad attirare, tra l’altro, la curiosità e l’interesse di un discreta componente maschile intervenuta all’incontro. Tra i presenti anche esponenti della politica, diversi consiglieri e assessori comunali della provincia teramana. L’associazione “Donne in Libertà” si è costituita ufficialmente, a livello nazionale, lo scorso ottobre a Milano, dalla volontà politica delle donne, elette ai vari livelli istituzionali nelle liste del Popolo della Libertà, di mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie esperienze. “In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna. Margareth Thatcher.” L’attività dell’Associazione mira a rafforzare l’identità delle donne ed a trarre ricchezza dalla diversità tra i sessi affinchè questa diventi una risorsa. La serata si è svolta in un clima conviviale. Dopo la presentazione della Presidente, Anna Paola Sabatini, hanno preso la parola alcuni intervenuti, manifestando interesse e disponibilità ad accrescere la rete di rapporti dell’associazione al fine di dar vita a diverse iniziative in vari ambiti. Durante la serata è stato reso noto il primo progetto della neonata associazione: sarà avviato un percorso di informazione sul vaccino contro il tumore al collo dell’utero. L’idea è di avvicinarsi alle giovani donne delle scuole secondarie di I e II grado ed informarle sul tema, grazie alla collaborazione di esperti.




Giulianova. ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI COMUNALI, SECONDO LA LEGGE 06 AGOSTO 2008, N. 133.

Giulianova 30/04/2010

Agli organi di stampa.

AL TERZO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI GIOVEDI 29 APRILE 2010 ( IERI N.D.R.), SI E’ DISCUSSO DEL PIANO  DELLE  ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI COMUNALI, SECONDO LA LEGGE 06 AGOSTO 2008,      N. 133.

IN QUELLA SEDE, IN QUALITA’ DI CONSIGLIERE COMUNALE DEL  PdL, MI SONO FATTO PROMOTORE  DI UNA PROPOSTA CHE ANDASSE OLTRE IL PUR ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE SUL PUNTO IN OGGETTO, VOLTA  A  PORRE UN VINCOLO DI  DESTINAZIONE SULLE CIFRE CHE IL COMUNE RISQUOTERA’ DALL’ ALIENAZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA’ DEGLI  IMMOBILI STESSI, DI CUI DOVRA’ REDIGERE APPOSITI ELENCO D’ INVENTARIO.

NELL’  INTERVENTO, RACCOGLIENDO  L’INTERESSE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO MELLOZZI E DELL’ASSISE CIVICA TUTTA A TORNARE SULLA PROPOSTA, SI VUOLE SOTTOLINEARE  L’IMPORTANZA DIQUESTA SCELTA, CREANDO UN APPOSITO CAPITOLO DI ENTRATA DI BILANCIO COMUNALE,  AL FINE DI NON FARE FINIRE LE SUDDETTE CIFRE NEL CALDERONE GENERALE DELLE DISPONIBILITA’ DELL’ENTE , BENSI’ DI DESTINARLE A UN FONDO COMUNE D’INVESTIMENTO CHE PREVEDA L’IMPEGNO PER POLITICHE DI EDILIZIA SOCIALE A FAVORE DI GIOVANI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, POSSIBILTA’ PERALTRO  PREVISTA DALLA STESSA NORMA RIPORTATA DI SEGUITO.

l. 133/2008 “Gli enti proprietari degli immobili inseriti negli elenchi di cui al comma 1 possono conferire i propri beni immobili anche residenziali a fondi comuni di investimento immobiliare ovvero promuoverne la costituzione secondo le disposizioni degli articoli 4 e seguenti del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410”

AVENDO VOLUTO INTERPRETARE UNA OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA E PROPOSITIVA, CONFIDO NELLA MAGGIORANZA AD INDIRIZZARSI, QUI E IN ALTRE OCCASIONI, VERSO UNA VERA E TANGIBILE POLITICA SOCIALE NELLA NOSTRA CITTA’.

CORDIALMENTE                                                Gianluc