L’Aquila. Nel corso del Consiglio Regionale odierno, il Consigliere Regionale Berardo Rabbuffo ha promosso, insieme ad altri colleghi del PDL, la presentazione di due importanti emendamenti alla proposta di legge del Consigliere Regionale Menna riguardante modifiche ed integrazioni all’art. 85 della L.R. n. 15/2004.

Berardo Rabbuffo

Nel corso del Consiglio Regionale odierno, il Consigliere Regionale Berardo Rabbuffo ha promosso, insieme ad altri colleghi del PDL, la presentazione di due importanti emendamenti alla proposta di legge del Consigliere Regionale Menna riguardante modifiche ed integrazioni all’art. 85 della L.R. n. 15/2004.

Il primo consente il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti, il secondo permette alle strutture turistico – ricettive e socio – assistenziali esistenti nel territorio regionale l’utilizzazione e la chiusura delle superfici di porticati, logge, terrazzi coperti e sottotetti, che ricadono all’interno delle sagome dei fabbricati nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.

Gli effetti, prodotti dall’approvazione dei suddetti emendamenti, avrebbero indubbiamente una positiva ricaduta nel tessuto economico e della gestione del territorio nella nostra regione.

Infatti, l’iniziativa intrapresa questa mattina dal Consigliere Regionale Berardo Rabbuffo, lungi dagli scenari “terroristici” dipinti dall’opposizione, rappresenta, da un lato, un nuova spinta per la ripresa economica attraverso il sostegno del settore edilizio, mentre dall’altro ridurrebbe il consumo di nuovo territorio attraverso un più efficace riutilizzo dei volumi esistenti.

Inoltre, tale intervento permetterebbe alla Regione Abruzzo di dotarsi di una norma sul recupero dei sottotetti al pari di altre sedici Regioni e autorizzerebbe, incentivando gli imprenditori, degli interventi per le strutture turistiche che rappresenterebbero un miglioramento qualitativo e quantitativo resosi ormai necessario a causa della concorrenza delle altre strutture ricettive delle altre regioni.

In ultimo, è il caso di rammentare che interventi analoghi sono stati proposti in passato proprio dal centro – sinistra che oggi ne osteggia l’approvazione in Consiglio Regionale attraverso un ostruzionismo fine a se stesso.

L’Aquila 01 giugno 2010




Pescara. Solidarietà con la FLOTTIGLIA FREE GAZA, con le delegazioni internazionali umanitarie e con il popolo palestinese

Solidarietà con la FLOTTIGLIA FREE GAZA,

con le delegazioni internazionali umanitarie e

con il popolo palestinese

La scorsa notte, navi con a bordo pacifisti internazionali disarmati e che recavano beni di prima necessità, sono stati assaliti in acque internazionali da un commando delle forze speciali della marina militare israeliana.

Le prime notizie annunciano 19 morti, 26 feriti e molti arresti.

Alcune navi stanno approdando in porti israeliani protetti dai pacifisti israeliani.

Nella delegazione erano presenti anche 5 italiani, tra i quali il reporter Manolo Luppichini che già aveva partecipato a varie iniziative in Abruzzo.

Le reazioni internazionali sono note: la Turchia ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele, alcuni Stati hanno richiamato i propri ambasciatori e sta per riunirsi anche la diplomazia dell’ Unione Europea. Il Segretario dell’ONU si dice sconvolto.

Di fronte alla protervia del governo israeliano sempre più spostato su posizioni di intransigenza e di violenza istituzionale, la comunità internazionale deve reagire adeguatamente.

Il Governo italiano deve smettere di stare sempre dalla parte dell’occupante israeliano: non serve in nessun modo alla ricerca della pace nella regione!

Come realtà sociali, sindacali ed umanitarie che hanno lavorato per la risoluzione dei conflitti militari in Medio Oriente condanniamo questa ulteriore violenza perché:

–  attacca la dignità umana e fa carta straccia delle regole del diritto internazionale,

–  allontana sempre più la possibilità di risoluzione pacifica e giusta del conflitto

–   aumenta il terrore ed il dolore tra i palestinesi che continuano a veder negato non solo il proprio diritto all’autodeterminazione ma anche quello alla terra, all’ acqua, al cibo, alla pace e alla vita.

Come primo momento di riflessione, di organizzazione della protesta ma anche di costruzione di progetti di aiuto convochiamo una

ASSEMBLEA PUBBLICA per

Martedì 1 giugno alle ore 18  c/o la Camera del lavoro

di Pescara  Via B.Croce




Assergi. La gestione degli Orti Urbani nelle aree verdi del Progetto C.A.S.E.: Protocollo d’Intesa tra Comune dell’Aquila ed Ente Parco

La gestione degli Orti Urbani nelle aree verdi del Progetto C.A.S.E.:
Protocollo d’Intesa tra Comune dell’Aquila ed Ente Parco

Assergi 01/06/2010 – Grazie alla sinergia individuata in merito alla gestione degli Orti Urbani nelle aree verdi dei nuovi insediamenti del progetto C.A.S.E., il Comune dell’Aquila ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sono giunti a stipulare un Protocollo d’Intesa.

L’accordo, firmato oggi, 1 giugno, ad Assergi, dall’Assessore Comunale competente, Alfredo Moroni, e dal Commissario Straordinario Arturo Diaconale, affida all’Ente Parco, in virtù della competenza tecnico-scientifica in materia di salvaguardia delle colture agricole locali e dell’esperienza profusa nella creazione di orti collettivi nelle tendopoli aquilane, la gestione provvisoria dei 216 Orti Urbani realizzati in alcune aree dei nuovi insediamenti del Progetto C.A.S.E.(Assergi, Camarda, Paganica 2, Paganica Sud, Tempera, Gignano, Bazzano; Roio Poggio, Roio 2 e Coppito 3), secondo i dettami della sostenibilità ambientale e quale contributo alla ricostituzione del tessuto sociale della città.

«La creazione degli Orti Urbani – ha dichiarato l’Assessore Moroni – è accompagnata da forte attesa da parte delle comunità, a vantaggio delle quali è stata concepita quale stimolo a ricreare uno spirito di aggregazione positiva ed efficace. Esprimo dunque piena soddisfazione per la sinergia avviata e per l’opportunità di collaborare, in questa prima fase di realizzazione degli Orti,  con l’Ente Parco, con il quale il Comune dell’aquila condivide obiettivi e missione e del quale è nota l’affidabilità in termini di impegno e know how».

«Per il Parco – ha aggiunto Diaconale – si tratta di una nuova opportunità di mettere a frutto le competenze dell’Ente, dedicandole ad un progetto importante per implicazioni sociali, quale contributo al rafforzamento dell’identità della cittadinanza aquilana. Dal Protocollo d’Intesa firmato oggi scaturirà immediatamente un Avviso Pubblico destinato a tutti i residenti del progetto C.A.S.E. nelle cui aree verdi è presente una zona destinata agli Orti Urbani».

La responsabile del Servizio Agro Silvo Pastorale, Silvia de Paulis, ha illustrato i dettagli dell’iniziativa, nata essa stessa da una positiva sinergia con i tecnici del Consorzio ForCase e con le Ditte appaltatrici del verde urbano, specificando in particolare che, visto il carattere sperimentale del progetto e considerato che la stagione agraria è già iniziata, i criteri di assegnazione saranno basati sulla procedura d’urgenza. Pertanto l’Ente Parco provvederà ad assegnare gli Orti Urbani secondo l’ordine di arrivo delle domande presso l’Ufficio Protocollo dello stesso Ente Parco. «L’Ente – ha spiegato – provvederà a redigere un manuale per la corretta gestione degli Orti, la cui manutenzione per due anni resterà affidata alle ditte aggiudicatarie della realizzazione del verde. La gestione degli Orti è ispirata al principio della sostenibilità ambientale e prevede tra l’altro, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica. Gli Orti potranno diventare luogo di recupero di preziose specie orticole locali e di animazione culturale sulle tematiche della sostenibilità».

Un plauso all’iniziativa è giunto dal Direttore dell’Ente Marcello Maranella, che ha rimarcato «l’impegno del Servizio Agro Silvo Pastorale nel porre le proprie competenze al servizio della rinascita del territorio aquilano, fin dall’immediatezza del dopo terremoto».

L’Avviso Pubblico, il Manuale di Gestione e il Modello di domanda sono scaricabili dal sito del Parco www.gransassolagapark.it.




Montesilvano. Elettromagnetismo: concluso il progetto “elettrosmog” con l’Itis “Alessandrini”

Elettromagnetismo: concluso il progetto “elettrosmog” con l’Itis “Alessandrini”
Giovedì nella sede scolastica di Montesilvano la consegna degli attesati agli studenti coinvolti

PESCARA (31/05/2010) – Saranno consegnati dopodomani (giovedì 3 giugno) alle 10, nella sede di Montesilvano dell’Istituto tecnico industriale “Alessandrini”, in via Verrotti 61, gli attestati di partecipazione al progetto didattico “Elettrosmog” che la scuola ha realizzato per il terzo anno consecutivo in collaborazione con l’ARTA Abruzzo. Una decina gli studenti coinvolti, che da gennaio ad aprile hanno effettuato con i tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente 3 lezioni teoriche e altrettante uscite sul campo dedicate al tema dell’elettromagnetismo.
Alla cerimonia parteciperanno il dirigente scolastico Gianni Pagannone, gli studenti, i docenti tutor e per l’ARTA Abruzzo la responsabile dell’Educazione ambientale Lorelay D’Amico, il direttore del Dipartimento provinciale di Pescara, Angela Del Vecchio, i tecnici Damiano Rancitelli e Pietro Pellegrini.




Giulianova. Per una Scuola Pubblica di Qualità.

ASSEMBLEA DIBATTITO
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ FEDERAZIONE DI TERAMO – COORDINAMENTO REGIONALE ABRUZZO
Per una Scuola Pubblica di Qualità.
Quale riordino scolastico in Provincia di Teramo?
Giulianova Paese – Loggiato sotto Belvedere
Giovedì 10 giugno 2010 – ore 17.30
con la partecipazione di
Piero Sansonetti – Direttore de GLI ALTRI




Teramo. “Il PD urla il suo NO alla violenza”

“Il PD urla il suo NO alla violenza”

L’Unione Comunale del Partito Democratico di Teramo condanna, con tutte le proprie forze, gli atti di violenza inaudita che si sono consumati venerdì notte in città.

Il clima di terrore che troppo spesso si respira nelle ore notturne in centro storico non può più essere tollerato, né dagli abitanti, né dai gestori della attività commerciali.

Il PD teramano, perciò, accoglie con favore l’installazione di nuove telecamere che metteranno in rete Polizia Municipale e Polizia di Stato con lo scopo di moltiplicare i propri occhi sulla città e offrire ai cittadini maggiore sicurezza, mentre esprime qualche perplessità sull’obbligo per i gestori dei bar di dotarsi di “stewards” da pagarsi in proprio, cioè di cosiddetti buttafuori che, con la loro semplice presenza, dovrebbero scoraggiare i vandali.

Purtroppo, si assiste quotidianamente alla chiusura di attività commerciali dovuta al periodo di crisi economica che sta attraversando l’intera Nazione, e in particolare l’Abruzzo, per cui un tale aggravio dei costi di gestione per un’attività commerciale potrebbe rivelarsi fatale.

Nel rivendicare le proprie distanze da atti vandalici e di violenza di qualsiasi genere, il Partito Democratico di Teramo invita il Sindaco a mettere in atto ulteriori azioni di prevenzione che possano garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori commerciali.

Teramo, 31.5.2010

Unione Comunale PD Teramo




Abruzzo. SANITA’, IL PD: «MILLE POSTI LETTO IN MENO SOLO AL PUBBLICO, VENTURONI HA PAURA DEL CONFRONTO»

PD ABRUZZO

SANITA’, IL PD:

«MILLE POSTI LETTO IN MENO SOLO AL PUBBLICO,

VENTURONI HA PAURA DEL CONFRONTO»

Il consigliere Ruffini: «Il piano di riordino non può piombare sull’Abruzzo senza la partecipazione degli abruzzesi». Pronta una risoluzione in Consiglio.

Il segretario del Pd Paolucci:

«Metodo senza precedenti, i tagli coinvolgano anche il privato e non solo il pubblico.

Il capogruppo D’Alessandro:

«La giunta chiarisca sulle risorse dell’assicurazione del San Salvatore»

L’Aquila, 31 maggio – «Il futuro della sanità abruzzese non può essere deciso senza il minimo coinvolgimento di sindaci, consiglieri regionali, organizzazioni sindacali, medici, infermieri. La presentazione del Piano operativo solo a Roma è un vero colpo di mano di cui neppure i consiglieri di centrodestra sanno nulla». Lo afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese, nella conferenza stampa con cui il Pd ha denunciato il «blitz senza precedenti» di cui l’assessore alla sanità Venturoni si è reso protagonista presentando al governo nazionale un piano neppure discusso in Abruzzo.

«Hanno sottoscritto accordi senza alcuna discussione e concertazione nel territorio e tenendo all’oscuro il Consiglio Regionale» dice Paolucci, «le voci di corridoio parlano di tagli per mille posti letto, del totale blocco del turn-over e della profonda riconversione di 7 presidi in 24 mesi. Scelte profonde che gli abruzzesi hanno il diritto di conoscere e non di vedere calati sulle proprie teste come se avessero il solo dovere di obbedire a scelte romane». Paolucci si chiede poi «come vengono ripartiti tra pubblico e privato questi tagli: è il momento di parlare chiaro e di scoprire le carte: si dica come si immagina il futuro della Sanità abruzzese a partire dal rapporto pubblico – privato, se basato sull’esclusivo principio di complementarità oppure no».

«Noi siamo pronti a fare la nostra parte» sottolinea il consigliere regionale Claudio Ruffini, «ma l’assessore deve scoprire le carte ed è per questo che abbiamo presentato una risoluzione in Consiglio regionale. Venturoni deve portare in Consiglio regionale il Piano degli Investimenti che attesta la costruzione degli ospedali da tempo annunciati e il rinnovo delle attrezzature tecnologiche.Gli operatori e gli utenti della sanità hanno il diritto di sapere quali sono i presidi da chiudere, quale sarà la rete dei servizi territoriali, quali gli investimenti sulla rete di emergenza-urgenza. Noi diciamo che vanno rafforzati gli investimenti sui territori e sui servizi domiciliari, perché non è pensabile un piano che preveda solo tagli: questo gli abruzzesi non lo meritano. Ma è giunto il momento» sottolinea Ruffini «che l’assessore presenti il Piano Operativo in Consiglio regionale, lo discuta con la società abruzzese senza vie di fuga. Infine l’Assessore regionale alla sanità deve dirci se vuole presentare o no un nuovo Piano di rientro, come stabilisce il Patto della Salute, per superare la fase commissariale e ridare all’Abruzzo la titolarità delle scelte sulla sanità regionale.Noi siamo pronti a fare il nostro compito, ma non su documenti fantasma e neppure su decisioni calate dall’alto come in un blitz».

Nessun piano operativo potrà essere discusso, sottolinea poi il capogruppo Pd in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, «se non verrà sgombrato il campo da ogni equivoco circa l’utilizzo delle risorse derivanti dall’assicurazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il presidente Chiodi e l’assessore Venturoni hanno dato risposte molto fumose: vengano in Consiglio e spieghino» sottolinea D’Alessandro «come questa vicenda è stata gestita e dove sono effettivamente queste risorse».




Teramo. PETROLIO: DI STANISLAO (IDV), GIUNTA INERME MA IL PETROLIO NON E’ IL NOSTRO FUTURO.

Teramo, 31 Maggio 2010

PETROLIO: DI STANISLAO (IDV), GIUNTA INERME MA IL PETROLIO NON E’ IL NOSTRO FUTURO.

“C’è un piano del Governo per fare dell’Abruzzo, della Provincia di Teramo e in particolare, della Val Vibrata un Distretto Minerario con tanto di raffinerie. Bisogna dire NO, un NO forte e deciso” questo è quanto affermava l’On. Di Stanislao il 6 Marzo 2009, oltre un anno fa, presentando la prima delle tante interrogazioni parlamentari sul probabile, e ora concreto, pericolo di petrolizzazione. “ “Oggi – prosegue Di Stanislao – nella provincia di Teramo ci sono 5 istanze di permesso di ricerca in terra ferma che coinvolgono oltre 40 comuni, 3 titoli esclusivi che consentono le attività di ricerca quali: indagini geofisiche e perforazione del pozzo esplorativo per l’individuazione di un eventuale giacimento di idrocarburi, 2 titoli esclusivi che consentono le attività di coltivazione (sviluppo e produzione) di un giacimento di idrocarburi liquidi e gassosi, 94 pozzi di idrocarburi perforati fin’ora e una 1 concessione di stoccaggio di gas naturale. Oltre le richieste di permessi e di ricerche in mare, a pochi chilometri dalla costa. E’ assurdo che su temi di così vitale importanza la Regione, le province, i comuni non abbiamo nessun potere decisionale e soprattutto i cittadini debbano essere  inermi dinanzi a tutto questo. Chiodi, come al solito, arriva sempre in ritardo e quando sa bene che il suo intervento sarà inutile giustificandosi poi su un fallimento non dipeso da lui.” L’On. Di Stanislao sta predisponendo una proposta di legge di modifica alla legge che delega il Governo in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche e di permessi di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma e in mare. Solo in questo modo, sostiene, “possiamo fermare il delirio di onnipotenza di questo Governo di centro-destra.”




Assergi. Conferenza Stampa Assergi, Sala Consiliare Ente Parco, martedì 1 giugno, ore 11.00

LA GESTIONE DEGLI ORTI URBANI
NELLE AREE VERDI DEL PROGETTO C.A.S.E.
Conferenza Stampa
Assergi, Sala Consiliare Ente Parco, martedì 1 giugno, ore 11.00

Assergi31/05/2010  – Domani, martedì 1 giugno, alle ore 11.00, presso la Sala Consiliare del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ad Assergi, l’Assessore Comunale all’Ambiente, Alfredo Moroni, ed il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Arturo Diaconale, terranno una conferenza stampa in merito alla sinergia tra Comune dell’Aquila ed Ente Parco per la gestione degli orti urbani nelle aree verdi del progetto C.A.S.E”.




Comitato promotore Referendum regionali sui costi della politica

Comitato promotore Referendum regionali

sui costi della politica

Tel. 085.8944932 – Fax. 085.9150464

COMUNICATO STAMPA

E’ chiaro a tutti ormai che il Consiglio regionale non è in grado di “ridurre i costi della politica regionale” di sua propria ed autonoma iniziativa. Infatti, negli ultimi anni eL’esercizio della “politica” è diventato monopolio di una aristocrazia di funzionari e di politici di professione che occupano tutti i posti di potere nei Comuni, nelle Provincie e in Regione e, sempre più spesso assumono la “gestione diretta” di beni e servizi primari come ACQUA, SANITA’, OSPEDALI, CLINICHE, LABORATORI, RIABILITAZIONE, TRASPORTI, EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, AGRICOLTURA, TURISMO, SCUOLA E FORMAZIONE PROFESSIONALE, CENTRI PER L’IMPIEGO,FINANZIARIE, CREDITO E FONDAZIONI BANCARIE, CONSORZI AGRARI E DI BONIFICA, COMUNITA’ MONTANE attraverso una miriade di “enti strumentali” e Società miste partecipate pubblico-private: ASR, ATO, ACQUEDOTTO DEL RUZZO, CIRSU, ARTA, ARSSA, ARPA, APTR, ATER (ex IACP), ARET, FIRA, ADSU, CED, ecc.

Interminabile è l’elenco di incarichi, consulenze, stipendi, gettoni di presenza, rimborsi, diarie e contributi a pioggia a destra e a manca.

A tal proposito il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano ha il dovere di “riaprire” la procedura refendaria avviata il 9 luglio 2008 e rimasta “in sospeso” dal 18 luglio successivo a seguito all’arresto e alle dimissioni dell’allora Presidente della Regione Ottaviano Del Turco, scioglimento del Consiglio ed elezioni anticipate di novembre che hanno “bloccato” la raccolta delle firme e rinviato il tutto alle decisioni del nuovo Presidente dela Consiglio regionale.

Con i quesiti referendari e con la Proposta di legge di iniziativa popolare si chiede la riduzione del 50% di COMPENSI, RIMBORSI, INDENNITA’, DIARIA MENSILE E ASSEGNO VITALIZIO per i Consiglieri regionali, la abolizione di CONSULENZE, INCARICHI, COLLABORAZIONI, CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI A PIOGGIA e la riduzione degli enti strumentali della Regione Abruzzo.

Se nemmeno l’attuale “nuovo” Consiglio regionale, così come quello precedente, non hanno alcuna intenzione di tagliere nemmeno “alcuni” significativi costi e sprechi della politica, è necessario provvedere “direttamente” dal basso: per questo il Comitato promotore propone una nuova “raccolta di firme” sia sui 5 Referndum che sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare, chiedendo, per ogni buon fine, il sostegno fattivo, necessario e prezioso degli Organi di Informazione e della opinione pubblica abruzzese.

Pio Rapagnà e Giovanna Forti

Cittadini promotori dei Referendum

Roseto degli Abruzzi, 30.5.2010