San Giovanni Teatino (CH). Il comune contro il pedaggio per l’Asse Attrezzato

Verino Caldarelli - Sindaco di S.G.Teatino
Verino Caldarelli - Sindaco di S.G.Teatino

Il Sindaco e l’intero Consiglio comunale di San Giovanni Teatino contro il pedaggio introdotto per l’Asse Attrezzato

“A proposito della giusta polemica sul nuovo balzello introdotto per la percorrenza dell’Asse Attrezzato”, il Sindaco di San Giovanni Teatino, Dott. Verino Caldarelli, “nel condividere tutte le preoccupazioni variamente espresse sull’argomento”, fa presente che “l’Assise civica, già nella seduta del 29 giugno, ha fortemente protestato per questa nuova imposizione, concordando nell’opportunità che i capigruppo presenti in Consiglio comunale stilassero un opportuno documento condiviso”. “Per favorire questo lavoro di gruppo”, il Sindaco ha messo a disposizione, sin dal giorno seguente alla riunione dell’Assemblea, una bozza di documento dallo stesso personalmente redatta e che si allega al presente comunicato stampa, “affinché si percepisca appieno la ferma contrarietà all’iniziativa governativa in oggetto”.

Asse Attrezzato a pagamento, il Consiglio comunale di San Giovanni Teatino si oppone

L’intero Consiglio comunale di San Giovanni Teatino, riunitosi in seduta ordinaria nella giornata di ieri (29/06/2010), si schiera compatto “contro l’istituzione del pedaggio che, dal primo luglio, graverà sugli automobilisti che percorreranno l’Asse Attrezzato”. Nel corso della seduta, infatti, maggioranza e forze di minoranza che compongono l’Assise civica hanno deciso, all’unanimità, di presentare una mozione comune attraverso la quale si contesta fermamente “la stangata autostradale” in arrivo, una “vera e propria mannaia sui cittadini” divenuta realtà con la firma del relativo Decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza l’Anas a procedere con la doppia operazione prevista nella Manovra. Questa, nello specifico, si traduce dapprima nell’applicazione di una maggiorazione tariffaria forfettaria di uno e due euro (rispettivamente per autovetture e moto, nonché per veicoli pesanti) da pagare al passaggio attraverso 26 caselli autostradali interconnessi a raccordi gestiti dall’Anas (tra cui figura anche quello Pescara-Chieti). In un secondo momento, poi, è previsto il pagamento di un canone aggiuntivo di 1 millesimo a chilometro per i veicoli leggeri e di 3 millesimi a chilometro per quelli pesanti su tutti i caselli autostradali d’Italia. L’applicazione dei nuovi prezzi, dunque, colpirà pesantemente tutti coloro che percorreranno raccordi autostradali gestiti dall’Anas quali il G.R.A. di Roma, nonché quelli di Bologna, Salerno – Avellino, Bettolle – Perugia, Torino – Caselle, Ascoli – Porto d’Ascoli e, per quel che concerne l’Abruzzo, Chieti – Pescara. “Quello che si prospetta e che può scaturire da provvedimenti di tale portata – denuncia il Consiglio comunale di San Giovanni Teatino – è uno scenario che può portare ad un vero e proprio ‘effetto domino’, costituito dalla nascita di molteplici situazioni di criticità per i cittadini dell’Area metropolitana Chieti-Pescara o dal peggioramento di problematiche territoriali già esistenti. L’incremento delle tariffe, infatti, inciderà pesantemente sulle tasche dei cittadini sia in maniera diretta a carico di quanti sono costretti ad utilizzare il raccordo Chieti-Pescara, sia indirettamente, a causa del conseguente aumento dei costi di trasporto che si rifletterà sui beni di consumo che vengono spostati in larghissima parte su gomma. Non solo ripercussioni economiche a carattere generale – denunciano le forze politiche in seno all’Assise civica – ma anche danni alle singole città: una delle realtà urbane che subirà maggiormente le ripercussioni negative del pedaggio che interesserà l’Asse Attrezzato, infatti, sarà proprio San Giovanni Teatino, fulcro dell’area commerciale ed industriale della Val Pescara e finora servita dal Raccordo Chieti-Pescara; un’arteria stradale, questa, che da sola sopporta il pesante traffico di pendolari ed autotrasportatori che, inevitabilmente, a causa del balzello si riverserebbe per gran parte sulle vie comunali, con una conseguente gravissima ricaduta in termini di sicurezza stradale, di inquinamento ambientale, e di caos nella circolazione veicolare”.




Abruzzo. Rifiuti speciali, 100.000 tonnellate smaltite illegalmente.

Rifiuti speciali, 100.000 tonnellate smaltite illegalmente.

A distanza di pochi giorni, L’Abruzzo si conferma nuovamente

al centro di importanti crocevia per il traffico illecito dei rifiuti in Italia.

Legambiente: «Le intercettazioni si confermano arma preziosa contro i crimini».

Si chiede al mondo industriale una operazione trasparenza su smaltimento rifiuti

e alla Regione Abruzzo l’istituzione di una Commissione Speciale di Inchiesta.

16 luglio 2010 – «Le forze dell’ordine e la magistratura hanno sgominato ancora una volta un mega traffico di rifiuti speciali, un business da milioni di euro per un’organizzazione malavitosa ramificata in mezza Italia. Vogliamo ribadire il ruolo fondamentale delle intercettazioni per effettuare questo tipo di indagine: contro le ecomafie sono un’arma preziosissima che sarebbe criminale spuntare».

Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, commenta l’operazione “Ragnatela” condotta dai carabinieri del Noe di Ancona e coordinata dalla procura di Napoli, che ha sgominato un’organizzazione criminale con base nelle Marche e diramazioni in Campania, Lombardia, Puglia, Abruzzo, Lazio e Sicilia.

«A pochi giorni dal coinvolgimento di Guido Gostoli della Gea Consulting di Sambuceto a San Giovanni Teatino (Ch) – sottolinea Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – che, secondo gli investigatori, organizzava carichi illeciti di rifiuti, l’Abruzzo continua ad essere al centro di importanti crocevia per il traffico illecito dei rifiuti in Italia, con il coinvolgimento di Francesco Maio e Maurizio Campitelli di Lanciano».

Stando a quanto riportato sul sito http://bleu.gruppomaio.com Francesco Maio risulta essere “amministratore unico della Maio Guglielmo S.r.l. e presidente del consiglio d’amministrazione della Bleu S.p.a.. Dal 26 novembre 2007 è componente del Consiglio Direttivo nazionale di Assorecuperi. Partecipazione in linea con lo sviluppo delle attività sul fronte dei servizi per l’ambiente e con l’impegno sempre più convinto nel campo delle politiche e delle azioni di tutela ambientale del Gruppo Maio”.

«Nell’inchiesta – concludono Ciafani e Di Matteo – rientrano scarti del petrolchimico di Gela, fanghi e altre sostanze tossico nocive provenienti da impianti industriali. Sarebbe auspicabile che il mondo industriale avviasse una vera e propria battaglia di trasparenza, per evitare che rifiuti di impianti industriali grandi e piccoli finiscano nelle maglie della criminalità, alimentandone le risorse e mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. Ribadiamo, infine, con la Regione Abruzzo la necessità di istituire una speciale commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti che le cronache dimostrano troppo spesso essere fuori controllo».




Pescara. OGGI CONSIGLIO PROVINCIALE Precari e strada di Alanno al centro del dibattito dell’assemblea

OGGI CONSIGLIO PROVINCIALE

Precari  e strada di Alanno al centro del dibattito dell’assemblea

E’ stato un Consiglio animato dalla presenza dei precari della Provincia, ossia dei 66 lavoratori a tempo determinato con contratto in scadenza, quello svoltosi oggi nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara. L’assemblea presieduta da Giorgio De Luca era stata chiamata ad esprimersi su vari punti all’ordine del giorno, quando, al termine della manifestazione di protesta davanti al Palazzo della Provincia, i lavoratori precari, invitati dallo stesso Presidente Testa, hanno fatto irruzione nella sala del Consiglio, chiedendo di essere ascoltati. Il presidente De Luca ha proposto un’interruzione dei lavori  per dare voce quanto meno ai rappresentanti sindacali (presenti Castellucci, Petrini e Di Domizio della CGIL) che hanno esposto i motivi della protesta e le possibili soluzioni  da affrontare. “Un piano di stabilizzazione certo, anche pluriennale, ma che preveda la progressiva stabilizzazione dei lavoratori, i cui contratti, non più prorogabili, scadranno il 27 settembre prossimo” Questa, in sintesi è stata la richiesta unanime di CGIL e lavoratori. A loro ha risposto il Presidente Guerino Testa, il quale ha ribadito come il problema abbia per l’attuale amministrazione, la massima attenzione, tant’è che la giunta e i dirigenti vi hanno già dedicato 7 mesi di incontri con sindacati e lavoratori. “Ma la questione – ha aggiunto Testa – già difficoltosa in partenza, si è complicata in seguito alla situazione finanziaria determinata dalle recenti e ben note decisioni del Governo, traducendosi in un’ulteriore stretta sulle assunzioni del personale. Questo ha costretto l’Ente a rivedere completamente le proprie politiche del personale e il piano occupazionale già elaborato, che è passato da 1 milione a 270.000,00 euro, obbligandoci a non superare il vincolo di spesa per il personale, che oggi è di 20 punti percentuali sopra la media locale e nazionale”.

Il Consiglio, alla ripresa dei lavori, ha affrontato, tra l’altro, l’argomento contenuto nell’ordine del giorno come “transazione tra il Consorzio Industriale e la Provincia di Pescara” a firma del consigliere Pd Enisio Tocco, e consistente in una proposta di accordo con il Consorzio Industriale per poter utilizzare le somme dovute dalla Provincia come quote associative non pagate, ossia 550.000 euro, per terminare la strada di collegamento tra la zona industriale e il centro di Alanno, quasi del tutto pronta e costata già 20 miliardi di vecchie lire. La proposta è stata valutata positivamente da tutti i consiglieri, ma si è deciso di rinviare l’approvazione a seguito di un lavoro più approfondito da parte di una apposita Commissione, con l’obiettivo di portare nuovamente la proposta, corredata di ogni necessario passaggio procedurale, all’approvazione di un prossimo Consiglio entro il 15 settembre prossimo.

Infine, malgrado l’accesa protesta dei consiglieri d’opposizione e della delegazione del Comune di Bussi presente in aula, il Consiglio ha deciso di rinviare la proposta di contrarre un mutuo di 500.000 euro per finanziare la viabilità e altre infrastruttura nel Comune di Bussi sul Tirino.

Pescara, 16  luglio 2010




ISTAT: DI LELLO (PSI), GOVERNO BOSSI – BERLUSCONI FA PAGARE CRISI AL SUD

ISTAT: DI LELLO (PSI), GOVERNO BOSSI – BERLUSCONI FA PAGARE CRISI AL SUD

ROMA, 15 lug – “Se a livello nazionale l’Istat ci dice che l’indice della povertà è rimasto stabile, nel Mezzogiorno invece è peggiorato confermando che col governo Berlusconi il divario nord-sud è aumentato e minaccia di trasformarsi in un fossato non solo socio-economico, ma anche politico”.

E’ il commento di Marco Di Lello, coordinatore della segreteria del Psi.

“E non è un caso – conclude l’esponente socialista campano – perché l’asse Berlusconi – Bossi è un asse del Nord che ha vinto le elezioni grazie ai voti del Mezzogiorno ma che quando c’è la crisi la fa pagare sempre agli stessi”.




Assergi. ARTURO DIACONALE E’ PRESIDENTE DEL PARCO GRAN SASSO LAGA

DOPO UN ANNO DA COMMISSARIO STRAORDINARIO
ARTURO DIACONALE E’ PRESIDENTE DEL PARCO GRAN SASSO LAGA

ASSERGI 15/07/2010 – Si chiude, dopo oltre un triennio, la fase commissariale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il noto giornalista Arturo Diaconale, infatti, già Commissario Straordinario dell’Ente, è stato nominato Presidente per il prossimo quinquennio.

Il Decreto di nomina è giunto oggi negli Uffici dell’Ente ad Assergi, ed è stato firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On.le Stefania Prestigiacomo, lo scorso 7 luglio.

Il Presidente Diaconale ha accolto con soddisfazione la comunicazione ed ha così commentato l’avvio della nuova fase che si apre:

«L’esperienza di Commissario mi ha consentito di approfondire la conoscenza del territorio, da cui peraltro provengo; una conoscenza che intendo mettere a frutto nella mia futura attività di Presidente. L’obiettivo prioritario sarà di difendere le peculiarità naturalistiche di questa splendida area protetta e di far comprendere alle popolazioni che il Parco rappresenta una grande opportunità e non solo un vincolo. Il mio impegno sarà, in sintesi, quello di difendere la natura interpretandola come strumento di sviluppo per il territorio».




Aquila. Incidenti a Roma Lolli interviene

Ho depositato una interrogazione al Ministro Maroni in relazione ai fatti della manifestazioe del 7 Luglio scorso.   Ho ritenuto necessario presentarla perchè da alcune parti si continua a ripetere che la manifestazione degli aquilani sia stata, non solo infiltrata, ma addirittura istigata da esponenti romani dell’area antagonista   Si parla di scontri. Termine assolutamente sbagliato in quanto nessuna vetrina è stata infranta, nessuna macchina rotta, nessun motorino buttato al suolo, nessun negoziante ha pensato di chiuedre le saracinesche. Insomma niente di quello che siamo abituati a considerare come un clima da scontro si è verificato da parte dei manifestanti. Tutto questo perchè gli aquilani erano pacifici e nessuno ha mai pensato di provocare violenze di alcun genere   Io c’ero, sono stato in prima fila per tutta la giornata insieme a tanti sindaci, rappresentanti delle istituzioni dei comuni del cratere, i gonfaloni dei comuni e tantissimi aquilani. più di 40 pullman, tante macchine, tantissime persone, al di là delle loro idee politiche hanno partecipato alla manifestazione Forze sociali, sindacali ed organizzazioni ecclesiali hanno appoggiato, sostenuto e partecipato alla composizione dei pullman e presenziato alla manifestazione   Alla manifestazione c’erano certamente anche cittadini non aquilani. Sono passatti, ad esempio, ad esprimere la loro solidarietà molti leaders politici nazionali ed esponenti locali. ma gli oltre 40 pullman arrivati dall’Aquila e soprattutto le decine di video che dimostrano quanto in prima fila ci fossero sempre le fasce tricolori dei sindaci del cratere oltre che i gonfaloni dei comuni dimostrano quanto la manifestazione fosse partecipata, pacifica e soprattutto dei cittadini aquilani e del territorio colpito dal terremoto.   il continuo riferimento a presunte infiltrazioni non è altro che un modo per distogliere l’attenzione dal reale coinvolgimento unitario, al di là di appartenenze politiche e sociali, della cittadinanza aquilana e dei comuni del cratere che pongono all’opinione pubblica domande e presentano una realtà che si discosta enormemente dall’immagine che si è voluta dare sino ad oggi della situazione delle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01182

presentata da

GIOVANNI LOLLI
mercoledì 14 luglio 2010, seduta n.352
LOLLI. –

Al Ministro dell’interno.

– Per sapere – premesso che:

mercoledì 7 luglio 2010 si è tenuta a Roma una manifestazione dei terremotati aquilani costretti a scendere in piazza per rivendicare lo stesso trattamento degli altri cittadini del nostro Paese colpiti da eventi simili;

per la manifestazione del 7 luglio 2010 sono partiti da L’Aquila e dai comuni del cratere circa 40 pullman ai quali si sono aggiunte anche numerose auto private;

i pullman sono stati organizzati dai comuni, dai comitati e dalle forze sociali, dalla Confindustria, dalle organizzazioni sindacali e dalle strutture ecclesiali;

alla manifestazione erano presenti numerosi gonfaloni dei comuni, sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali oltre che parlamentari della Repubblica, tutte le personalità presenti sono state sempre alla testa della manifestazione;

una parte dei telegiornali e della stampa ha parlato esclusivamente di scontri, dando per certa la versione degli infiltrati, senza parlare delle proposte e dei problemi di chi protestava, senza dare voce ai cittadini aquilani e soprattutto senza mostrare le immagini con i gonfaloni dei comuni in prima fila anche nei momenti più complicati e tesi della manifestazione;

si è parlato di scontri ma nessuna vetrina è stata infranta, nessun cassonetto rovesciato, nessuna automobile o motorino è stato toccato, nessun appartenente alle forze dell’ordine è stato colpito, insomma niente che ricordi neanche da lontano le dinamiche degli scontri di cui solitamente si parla è avvenuto;

il continuo riferimento a presunte infiltrazioni non è altro, ad avviso dell’interrogante, che un modo per distogliere l’attenzione dal reale coinvolgimento unitario, al di là di appartenenze politiche e sociali, della cittadinanza aquilana e dei comuni del cratere che pongono all’opinione pubblica domande e presentano una realtà che si discosta enormemente dall’immagine che si è voluta dare sino ad oggi della situazione delle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009 -:

stante che è stato più volte affermato che degli esponenti non aquilani della cosiddetta area «antagonista» avrebbero condotto o istigato gli scontri, cosa che, secondo l’interrogante, identificherebbe le migliaia di cittadini aquilani e molti loro rappresentanti istituzionali come degli sprovveduti, come sia possibile definire strumentalizzata ed eteroguidata una manifestazione che, per esperienza diretta dell’interrogante – oltre che per testimonianza di decine di video e centinaia di fotografie – ha visto alla sua testa in ogni momento i cittadini aquilani e i rappresentanti delle istituzioni locali e quali siano le informazioni e le ricostruzioni disponibili in relazione ai fatti avvenuti nel corso della manifestazione. (3-01182)




Abruzzo. SANITOPOLI ABRUZZO: FASSINO HA LETTO LE CARTE?

SANITOPOLI ABRUZZO: FASSINO HA LETTO LE CARTE?

Apprendiamo dalla stampa che anche l’on.Piero Fassino si è aggiunto alla lista di esponenti nazionali del PD che concorrono alla delegittimazione dell’inchiesta della Procura di Pescara sul malaffare trasversale nella sanità abruzzese.

Secondo quanto riferito dalla stampa Fassino avrebbe raccolto gli applausi dei deputati del PD oltre ai complimenti del on. Giuliano Cazzola del PDL.

Fassino è uno dei più autorevoli esponenti nazionali del principale partito di opposizione e ci si aspetterebbe che dichiarazioni così nette espresse per altro in un intervento nel corso dei lavori della Camera dei Deputati (non nel bar sotto casa) siano suffragate da un attento studio delle carte processuali.

Se è così invitiamo l’on. Fassino a venire in Abruzzo a tenere una pubblica conferenza in cui illustri le motivazioni alla base delle sue affermazioni.

Abbiamo la sensazione che Fassino abbia dichiarato che “molte delle accuse non appaiono fin qui sufficentemente fondate e motivate” senza aver particolarmente studiato la vicenda.

Noi siamo garantisti, ma non sopportiamo la solidarietà di casta tra potenti.

L’operato della magistratura può essere legittimemente criticato, ma su basi concrete e circostanziate come accadde sui casi di Valpreda, Tortora, Sofri o del “7 aprile”.

Invece sempre più spesso ci capita di constatare che anche nel PD ci si accoda alla moda berlusconiana di delegittimare la magistratura per partito preso.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Antonio Saia, consigliere regionale PdCI




Pescara. DOMANI CONSIGLIO PROVINCIALE

DOMANI CONSIGLIO PROVINCIALE

Domani, venerdì 16 luglio, alle ore 10,30, nella sala Tinozzi della Provincia, si riunirà, su convocazione urgente, il Consiglio Provinciale. L’assemblea presieduta da Giorgio De Luca dovrà esprimersi sulla mozione riguardante la “transazione tra il Consorzio Industriale e la Provincia di Pescara” a firma del consigliere Pd Enisio Tocco; dovrà procedere alla approvazione della variante al Regolamento per l’edilizia sostenibile del Comune di Tocco Casauria; all’approvazione dei provvedimenti riguardanti piani di zona del Comune di Pescara e del Comune di Spoltore;  all’esame della variazione al programma triennale delle opere pubbliche  2010-2012 e dell’elenco annuale  delle opere programmate da parte della Provincia per il 2010.

Pescara, 15  luglio 2010




Pineto. Si è dimesso l’Avvocato Benigno D’Orazio

L’Avv. Benigno D’Orazio si dimette dal Consiglio Comunale di Pineto

per svolgere l’attività di Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano

Oggi 15 luglio 2010 il Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano , Avv. Benigno D’ORAZIO si è dimesso dall’incarico di consigliere comunale del Comune di Pineto. “Più che per ragioni di incompatibilità con il nuovo incarico, sussistono motivi di opportunità legati alla pratica impossibilità di svolgere da un lato il ruolo di consigliere di opposizione e dall’altro ilo ruolo di Presidente di un ente che deve necessariamente avere un rapporto di collaborazione e di fiducia con l’amministrazione comunale” dichiara il Presidente D’Orazio.

“Inoltre l’ingresso in Consiglio Comunale della D.ssa Maria Assunta Ferretti, prima dei non eletti, garantirà la rappresentanza di Mutignano (frazione storica della città e oggi sprovvista di consiglieri espressione del proprio territorio) oltre ad un ulteriore, qualificata, presenza femminile in Consiglio”, prosegue D’Orazio.

Benigno D’Orazio ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale dal 1988 al 1993 (svolgendo anche il ruolo di Assessore all’Urbanistica) e dal 2004 ad oggi. “E’ ovvio che mi dispiace lasciare il Consiglio Comunale, ma spero e credo di poter essere utile alla mia città portando avanti i progetti legati all’Area Marina Protetta che può costituire elemento fondamentale per la tutela del territorio e per il rilancio turistico della città”.




DIFESA: DI STANISLAO (IDV) ABBANDONA LA SEDUTA DELLA COMMISSIONE

Roma, 14 Luglio 2010

DIFESA: DI STANISLAO (IDV) ABBANDONA LA SEDUTA DELLA COMMISSIONE

L’On. Di Stanislao ha abbandonato l’odierna seduta della Commissione Difesa per l’atteggiamento tenuto dal Sottosegretario Crosetto, reticente nel rispondere ai quesiti posti dal Capogruppo IdV relativamente all’istituzione della Difesa Servizi Spa. Di Stanislao ha fatto riferimento alle osservazioni formulate dalla Corte dei Conti nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato in merito all’impatto che la Difesa Spa ha sul sistema organizzativo del Dicastero. Inoltre ha richiesto degli approfondimenti legati ai residui passivi maturati in relazione all’utilizzo di dette somme e ad una necessaria programmazione delle risorse. L’Italia dei Valori ha da sempre sviluppato in commissione un’attività attiva e propositiva legata a tutti i provvedimenti, ammettendo, nello specifico, grande rilievo al Rendiconto generale dello Stato per l’anno finanziario 2009 sono stati chiesti i necessari approfondimenti attraverso quesiti che non hanno avuto ancor una volta risposta producendo un atteggiamento di insofferenza dei rappresentanti del Governo teso a impedire