Politica. MANOVRA: NENCINI, RIDURRE ANCHE STIPENDI CONSIGLIERI REGIONAL

MANOVRA: NENCINI, RIDURRE ANCHE STIPENDI CONSIGLIERI REGIONALI

ROMA, 21 LUG – “Alla riduzione degli stipendi dei parlamentari bisogna affiancare quella degli stipendi e delle indennità di consiglieri e assessori regionali, riportandoli ai livelli di partenza quando vennero istituite le regioni e che erano al 65% di quelli dei deputati”.

Lo afferma il segretario del psi, Riccardo Nencini.

“Questa misura, già adottata in Toscana e che stiamo sostenendo con i nostri consiglieri in tutte le regioni, non può da sola ripianare il deficit pubblico ma farebbe risparmiare circa 110 milioni di euro l’anno. Questi soldi – conclude Nencini – potrebbero essere spesi più utilmente destinandoli, per esempio, al comparto della sicurezza che oggi manifestava in piazza contro le promesse mancate del governo Berlusconi”.




Teramo. C O N F E R E N Z A S T A M P A del PD di Teramo

E’ convocata per GIOVEDI’ 22 LUGLIO, alle ore 11.00 presso la sede provinciale del Partito Democratico, in Corso De Michetti n. 20 a Teramo, una

C O N F E R E N Z A    S T A M P A

per illustrare le proposte e le iniziative del PD teramano sui temi della crisi economica e dell’occupazione , anche a seguito del Protocollo di intesa recentemente sottoscritto dalle Associazioni imprenditoriali e dalle Organizzazioni Sindacali.

Alla Conferenza Stampa prenderanno parte il Segretario Provinciale Robert VERROCCHIO, i Consiglieri Regionali Giuseppe DI LUCA e Claudio RUFFINI, il Capogruppo al Consiglio Provinciale Ernino D’AGOSTINO.




Teramo. IDV: CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

Il segretario Comunale di Teramo del partito dell’Italia dei Valori, Marco Di Giovanni, CONVOCA per il giorno 23 luglio 2010 alle ore 11,00 presso la sede IDV di Teramo in C.so S. Giorgio, una conferenza stampa dal titolo:

A TERAMO SI RICICLA?

ASPETTI TECNICI SUL RICICLO DEI RIFIUTI

Interverranno l’On. Augusto Di Stanislao Segretario Provinciale dell’IDV e Marco Di Giovanni Segretario Comunale di Teramo dell’IDV.




Pescara. INTERPELLANZA URGENTE Chiusura ospedali Val Pescara

INTERPELLANZA URGENTE

Chiusura ospedali Val Pescara

I sottoscritti Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani e Maurizio Acerbo Consigliere regionale di Rifondazione Comunista

Rilevato che

nel Piano di riordino della rete ospedaliera presentato da Chiodi e Venturoni  in assenza di qualunque confronto in Consiglio Regionale è stata decisa la chiusura dell’unico Centro pubblico di riabilitazione (l’Ospedale di San Valentino (PE)) che in passato era sempre stato individuato come Centro di riferimento regionale per la Riabilitazione;

Rilevato altresì che

per cercare di tacitare le sacrosante proteste dei Comuni della Val Pescara e in particolare di  Popoli, a cui viene di fatto chiuso l’Ospedale, che fino a pochi anni fa era considerato il secondo in Italia come rapporto efficienza7costi, prevedono il trasferimento di 70 posti di riabilitazione nel suddetto Ospedale;

Sottolineato

il fatto che mentre l’Ospedale di San Valentino è già attrezzato e strutturato per  la riabilitazione con ampi spazi introno (che andrebbero meglio sfruttati), con palestre e una grande piscina riabilitativa di recente costruzione, l’Ospedale di Popoli, da sempre strutturato come Ospedale di 2° livello, è privo di strutture specifiche per la riabilitazione,

Rilevato altresì che

“voci” sempre più insistenti circolano circa un rinnovato, crescente, interesse dei privati per la riabilitazione, per trattamenti ex art. 26, per le RA e le RSA;

Sottolineato

il fatto che, per mettere in atto questo oscuro disegno, la Giunta regionale ha manovrato nell’ombra facendo si che il Centro di Riabilitazione di San Valentino venisse progressivamente spogliato di personale e mezzi, in modo da non poter decollare come avrebbe potuto e dovuto, e l’Ospedale di Popoli è stato progressivamente destrutturato.

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale alla Sanità per conoscere:

1)      Per quali e incomprensibili motivazioni decidano, da un lato, di smobilitare definitivamente l’Ospedale di Popoli e, dall’altro, di chiudere l’unico Centro di Riabilitazione pubblico abruzzese su cui, da sempre (ma solo a parole) la politica regionale aveva puntato come polo riabilitativo regionale;

2)      Se non ravvisano in tale azione una ulteriore (inaspettato ?) regalo ai numerosi  consistenti interessi privati che già operarono nella nostra Regione.

L’Aquila, 20 luglio 2010

Il consigliere dei Comunisti Italiani

Antonio Saia

Il consigliere di Rifondazione Comunista

Maurizio Acerbo




Silvi. Patto per salvare le aziende e lavoro

Gabriele Cichella
Gabriele Cichella

“Patto per salvare le aziende e lavoro”

SILVI – “Patto per salvare le aziende e lavoro” – in ballo ci sono gli aiuti previsti per l’ormai famoso 87,3c, aree del centro-nord ammesse alle deroghe degli aiuti di stato a finalità regionale. Dopo la richiesta della provincia di Teramo, accolta favorevolmente dall’Unione Europea, riguardante la modifica della Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013, anche il Comune di Silvi avanza la propria richiesta -“tale domanda di adesione, deve essere avanzata da codesto Ente” – dichiara l’Assessore del comune di Silvi Gabriele Cichella – “al fine di ripristinare gli sgravi fiscali alle aziende silvarole ingiustamente escluse e permettere a loro, una maggiore ripresa dalla crisi che oramai da tempo incombe su di esse, un’iniziativa quella intrapresa dall’amministrazione comunale che non poteva essere tralasciata”-. Gli incentivi alle imprese, copriranno un arco temporale importante, fino al 2013, rilanciando l’operatività delle imprese attraverso alcune importanti norme di agevolazione. Si tratta di aiuti a grandi imprese e sono consentite intensità di agevolazioni maggiori per gli investimenti delle piccole e medie imprese. I massimali di aiuto per nuovi insediamenti, ampliamenti, razionalizzazioni, ammodernamenti e diversificazione delle attività, sono, nelle aree interne, del 15% per le grandi imprese, 25% per le medie imprese e 35% per le piccole imprese.




L’Aquila. MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), RIDARE DIGNITA’ AI TERREMOTATI

Roma, 20 Luglio 2010

MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), RIDARE DIGNITA’ AI TERREMOTATI

Il Deputato IdV abruzzese, Augusto Di Stanislao, ha presentato oggi tre emendamenti alla Manovra correttiva in Commissione Bilancio. I tre emendamenti riguardano L’Abruzzo e il sisma che ha colpito il territorio aquilano, con i quali Di Stanislao cerca di porre rimedio all’incresciosa situazione in cui versano ancora i terremotati. Il primo emendamento prevede lo stanziamento di 120 milioni di euro per il 2011, a favore dei familiari delle vittime degli eventi sismici del 6 aprile, 2009 e di coloro che a causa degli eventi citati hanno riportato lesioni gravi e gravissime, il secondo dispone che la prevista proroga degli adempimenti e dei versamenti tributari venga estesa a tutti i soggetti lavoratori, e non solo ad aziende e professionisti ed infine con il terzo emendamento propone l’equiparazione alle modalità di rimborso (ossia il40% del dovuto) già previste per gli eventi sismici avvenuti nelle regioni Marche ed Umbria del 1997 e quelli nelle province di Campobasso e Foggia del 2002. “Mi auguro – afferma Di Stanislao – che ci sia un po’ di buon senso da parte del Governo e che ancora una volta i terremotati abruzzesi non vengano etichettati come terremotati di serie B. Ancora una volta Italia dei Valori rispetto al problema del sisma, cosi come in altre problematiche,propone emendamenti non demagogici ma che mirano al cuore e alla risoluzione del problema. L’Aquila e le popolazioni martoriate dal sisma non possono più aspettare”




Teramo. Conferenza Stampa dell’opposizione al Comune di Teramo

Domani mercoledì 21 luglio 2010 alle ore 11,30 presso la stanza dei gruppi di opposizione in Consiglio Comunale di Teramo – piazza Orsini Palazzo Civico 2° piano – si terrà una conferenza stampa dei gruppi Città di Virtù e UDT coordinata da Paolo Albi.



L’ABRUZZO NEL RAPPORTO SVIMEZ 2010: 10 ANNI DA DIMENTICARE

L’ABRUZZO NEL RAPPORTO SVIMEZ 2010: 10 ANNI DA DIMENTICARE

NOTA UIL ABRUZZO

Roma 20 luglio 2010

Il 2009, l’anno della crisi, ha visto il PIL dell’Abruzzo scendere di – 5,9 punti sul 2008 (che pure è stato negativo: – 0,6 ). Media nazionale, – 5. Scendono di più le regioni del Nord, e l’Abruzzo si muove con loro.

E’ significativo notare che l’Abruzzo, a causa del suo importante apparato industriale assomiglia nella crisi al Nord, non solo per l’andamento del PIL ma anche per l’utilizzo della cassa integrazione. Il guaio è che prima della crisi, nel periodo 2000 – 2008, l’Abruzzo è stato più simile al Sud per stagnazione e recessione. Il risultato è una media annua di crescita del PIL 2000 – 2009 negativa ( – 0,3 ), la seconda peggior prestazione dopo la Basilicata. Stessa situazione per il dato cumulato 2000 – 2009: – 2,4 per l’Abruzzo, seconda peggior regione dietro la Basilicata ( – 3,4 ).

Si conferma, dunque, l’analisi che da tempo proponiamo che vede l’Abruzzo dal 2000 accumulare record negativi, in compagnia ora delle regioni del Sud, ora di quelle del Nord.

Da questo tremendo ciclo temporale, l’Abruzzo esce ancora in testa alle regioni del Sud per PIL pro capite, anche se le distanze dal Centro si sono ampliate: nel 2009, per esempio, il PIL per abitante a prezzi di mercato dell’Abruzzo è di 16.598/4 Euro con le Marche a 20.369/8. Nel 2000, le Marche erano a 20.920/5 e l’Abruzzo a 18.022/3.

Cosa fare per interrompere questo ciclo negativo ormai lo sappiamo, il problema è farlo con coerenza e rapidità, evitando scorciatoie e propaganda.

Sanità: il riordino è necessario, i conti vanno fatti su scala regionale, resistendo ai localismi. Bisogna recuperare il grave errore dell’assenza di confronto sul Piano Operativo 2010 e margini per correggerne le iniquità e le carenze.

Trasporti: la manovra economica del governo mette in evidenza il vuoto totale di iniziative di riordino del trasporto pubblico locale in Abruzzo, che come anche per la sanità ora dovrà essere affrontato nell’emergenza.

Fondi strutturali: non condividiamo l’affermazione del Presidente Chiodi secondo cui per il ciclo 2007 – 2013 siamo la prima regione del mezzogiorno. E’ una forzatura, perché l’Abruzzo è nell’Obbiettivo Competitività, all’ultimo posto, mentre il resto del Sud è nell’Obbiettivo Convergenza. Sarebbe come essere ultimi nel Campionato di Serie A e raccontarla dicendo che si sta vincendo il Campionato di Serie B. Gli incontri tra le Parti Sociali e la Giunta Regionale sull’utilizzo delle risorse sono partiti dalla consapevolezza dei ritardi e dalla volontà di migliorare: è bene non smarrire questi riferimenti.

FAS e Master Plan: vanno sbloccati presto e contestualmente. E’ un errore parlare solo del FAS. Un altro errore da superare è il conflitto che si è creato tra spese per la ricostruzione e spese per lo sviluppo ( Master Plan ).

Rinascita post-terremoto: evitato il depotenziamento della Zona Franca ma non ottenuto di potervi aggiungere un regime di sburocratizzazione, bisogna fare un pacchetto complessivo integrato con misure regionali che dia capacità attrattiva al territorio del cratere.

Infrastrutture: l’Accordo Infrastrutture dell’Abruzzo deve diventare parte integrante del programma nazionale Infrastrutture Strategiche.

Per la UIL Abruzzo

Il Segretario Generale

Roberto Campo




Abruzzo. Legge IPAB: Sclocco chiede un coinvolgimento di tutti

“Legge IPAB: Sclocco chiede un coinvolgimento di tutti”

Domani, all’ordine del giorno della V Commissione consiliare regionale, ci sarà  la discussione del testo di legge unificato “Riordino delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) e disciplina delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP)”, ovvero la riorganizzazione di asili, case di riposo e centri per disabili che offrono servizi sociali essenziali ai cittadini della nostra regione.

“In seguito a diversi confronti avuti con esperti del settore e le IPAB esistenti, ho provveduto a presentare 31 emendamenti – sostiene la consigliera regionale M. Sclocco – finalizzati a migliorare, arricchire e potenziare la proposta di legge regionale, ma soprattutto a garantire una maggiore partecipazione dei Comuni durante e dopo il processo di trasformazione delle IPAB, a far coincidere la costituzione delle ASP con gli ambiti sociali territoriali per assicurare una migliore organizzazione ed efficienza dei servizi erogati su tutto il territorio regionale e ad assicurare che la nomina dei presidenti delle future ASP non sia riservata solo ed esclusivamente all’Assessore regionale alle Politiche Sociali.“

“Inoltre, ho interessato tutti i capigruppo di maggioranza per far si che la discussione e l’approvazione del progetto di legge avvenga in uno spirito di reale collaborazione tra i diversi gruppi regionali in modo da ottenere il miglior risultato possibile per il nostro territorio. E’ questo – conclude la Sclocco – l’ennesimo tentativo finalizzato a trovare una mediazione per risolvere i problemi dei cittadini abruzzesi in maniera propositiva, evitando politiche di ostruzionismo poco utili per il nostro territorio“

L’Aquila, 20 luglio 2010




ABRUZZO: NUOVE NORME SULL’EDILIZIA UN REGALO ALLA SPECULAZIONE

ABRUZZO: NUOVE NORME SULL’EDILIZIA UN REGALO ALLA SPECULAZIONE

E’ cominciato oggi il confronto in II commissione il confronto sul “testo unico” per l’edilizia elaborato dal direttore Sorgi, assessore-vicario all’urbanistica visto che la delega è di Chiodi che ha troppe gatte da pelare.

Il testo è sottoscritto dal PDL e, come al solito, da Caramanico del PD (spero a titolo personale).

Come ho evidenziato nel corso dei lavori si tratta non di un testo che riordina la normativa vigente, ma di un complesso di norme che non migliora il vecchio ma aggiunge elementi nuovi assai pericolosi.

Innanzitutto va osservato che il progetto di legge non contiene regole che consentano lo snellimento reale delle procedure edilizie né una semplificazione normativa e tantomeno prevede un incremento delle attività di controllo.

In compenso introduce un premio volumetrico generalizzato del 20% dei volumi edificabili senza nemmeno i limiti posti dal “piano Casa”, anzi esteso anche alla nuova edificazione.

Le stesse norme sui sottotetti differiscono da quelle emanate da tutte le altre regioni e costituiscono un ulteriore regalo ai costruttori e un onere in più per i cittadini che debbono acquistare.

Il risparmio del suolo viene enunciato è soltanto una foglia di fico per giustificare la colata di cemento,  ma non viene in alcun modo perseguito.

Quello che colpisce è la distanza siderale tra una simile proposta di legge e la sensibilità diffusa ormai trasversalmente nella società che sia indispensabile porre un argine alla cementificazione e alla crescita edilizia.

Questa consapevolezza dell’urgenza di risparmiare suolo e di salvaguardare paesaggio e vivibilità delle città è stata riaffermata autorevolmente nelle settimane scorse persino dall’arcivescovo di Chieti Bruno Forte.

Fortunatamente, dopo i miei ripetuti interventi, ho potuto notare l’emergere di qualche perplessità tra i consiglieri del PDL che spero si traduca nella disponibilità di modificare sostanzialmente il testo Sorgi – Caramanico.

Comunque siamo pronti a una battaglia ostruzionistica a oltranza se si palesasse la volontà di proseguire sulla strada del cemento selvaggio.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC