Piano faunistico venatorio: anche il Consiglio regionale approva le modifiche. Numerose le novità per la nuova stagione
Il 3 maggio scorso il Consiglio regionale ha approvato le modifiche al Piano Faunistico venatorio vigente che rappresentano un ampio e nuovo stralcio del documento di programmazione e gestione territoriale.
Nel complesso la quantità di territorio a disposizione dell’attività venatorie rimane sostanzialmente la stessa, circa 9000 ettari, ma vengono riaperte alla caccia alcune riserve, in particolare nella fascia pedemontana dove c’è il problema della presenza del cinghiale, mentre vengono istituite nuove zone di protezione; tutte le modifiche sono il frutto di tavoli di confronto con gli stessi cacciatori, con gli ATC e con le associazioni di riferimento: quelle venatorie, quelle agricole e quelle ambientaliste.
L’80% delle modifiche è stato proposto dai diretti interessati. In realtà la Provincia di Teramo, unica in Abruzzo, già nel 2008 aveva deliberato un nuovo Piano Faunistico ma la Regione non lo ha mai approvato in attesa che anche le altre Province aggiornassero la pianificazione faunistica-venatoria: per evitare il rischio di dover attendere ancora a lungo per l’approvazione del nuovo Piano, l’assessore Giuseppe Antonio Di Michele, di concerto con la Consulta, ha deciso di apportare delle modifiche a quello vigente, aggiornandolo rispetto ad una situazione ferma al 2001. Una intuizione felcie confermata dal voto favorevole, in Consiglio provinciale, anche della minoranza.
Dai precedenti 34 istituti di tutela e produzione ( oasi, zone di ripopolamento e cattura, aree cinofile) si è passati a 42 e questo senza alterare il rapporto tra aree chiuse alla caccia e quelle aperte: 21 istituti vengono confermati (9 parzialmente modficati); 13 istituti vengono completamente revocati; 21 istituti vengono istituiti ex novo.
Vengono restituiti alla caccia esclusivamente quegli istituti che nel corso del decennio non hanno dato risultati significativi in termini di produzione di selvaggina, mentre vengono riconfermate le 19 “riserve virtuose” che hanno prodotto pregiata fauna selvatica. Difatti malgrado la pressione di alcune limitate frange di cacciatori interessate a riaprire alla caccia tali siti ricchi di selvaggina, la Provincia ha inteso salvaguardare le popolazioni selvatiche presenti, riconoscendo in esse un elevato valore biologico ed ecologico.
La nuova configurazione ha un duplice obiettivo: da una parte quello di “aggiornare” la pianificazione territoriale alla luce della attuale situazione geografico/ambientale, dall’altro quello di “razionalizzare” l’utilizzo dei territori, mediante la conferma degli Istituti faunistici virtuosi e la revoca, con la conseguente riapertura alla caccia, di quelli meno efficaci.
La revoca di alcuni Istituti di tutela e la conseguente riapertura di territori alla caccia è programmata in maniera dilazionata nel corso di due stagioni venatorie. Nella prima, 2010/2011, è prevista la riapertura di 14 Istituti (Comprensori C3 e C4) mentre nella seconda, 2011/2012, è prevista la riapertura di 7 Istituti (Comprensorio C2). Tale dilazione, opportuna anche in termini di organizzazione logistica e di riduzione della pressione venatoria, si rende necessaria vista anche la complessa programmazione venatoria del cinghiale.
Nel dettaglio: per quanto riguarda le Oasi 2 sono nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Salinello” e 2 nel Comprensorio “Vomano; per quanto riguarda le 7 Aree Cinofile Permanenti 3 si trovano nel Comprensorio “Salinello” e 4 nel “Vomano”; le 29 Zone di ripopolamento e cattura sono così ripartite: 14 nel Comprensorio “Salinello” e 15 nel Comprensorio “Vomano”.
Le lepri e i fagiani attualmente presenti nelle riserve verranno utilizzate, dopo la loro cattura con la collaborazione delle associazioni prevista per gennaio 2012, per il ripopolamento delle nuove ZRC e aree cinofile. Gia dall’anno in corso, inoltre, è previsto un importante piano di lancio di selvaggina per popolare opportunamente i nuovi territori di tutela sprovvisti di fauna.
Da sottolineare, inoltre, la stretta collaborazione con la vasta rete di volontari: a loro sarà affidata la nuova tabellazione e con le risorse risparmiate sarà possibile aumentare la quantità di selvaggina destinata al ripopolamento.
Tutte le scelte del Piano, sono state operate dalla Provincia tenendo in considerazione quattro indicatori: fattori territoriali geografico-ambientali; analisi dei risultati conseguiti negli precedenti Istituti in gestione; dimensionamento degli Istituti; localizzazione strategia degli Istituti; proposte del mondo venatorio (ATC).
L’Assessorato sta predisponendo nuovo materiale informativo e nuove cartine: saranno distribuite ai cacciatori prima dell’apertura della stagione venatoria.
SCHEDA TECNICA e NUOVO ASSETTO TERRITORIALE DEL
PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE
La modifica apportata si riferisce al solo utilizzo del territorio provinciale così come programmato nel Piano Faunistico-Venatorio 2001/2006, restando invece invariate tutte le altre previsioni del Piano. Essa è il frutto di una elaborazione della proposta di Nuovo Piano elaborato dall’Ente nel 2008 con le nuove esigenze territoriali emerse negli ultimi due anni e con le proposte emerse dal mondo venatorio.
Nella sostanza le modifiche proposte hanno un duplice scopo: da una parte quello di “aggiornare” la pianificazione territoriale alla luce della attuale situazione geografico/ambientale, dall’altro quello di “razionalizzare” l’utilizzo dei territori, mediante la conferma degli Istituti faunistici virtuosi e la revoca, con la conseguente riapertura alla caccia, di quelli meno efficaci.
La revoca di alcuni Istituti di tutela e la conseguente riapertura di territori alla caccia verrebbe programmata in maniera dilazionata nel corso di due stagioni venatorie. Nella prima, 2010/2011, è prevista la riapertura di 14 Istituti ricompresi nei Comprensori C3 e C4 della Programmazione del cinghiale, mentre nella seconda, 2011/2012, è prevista la riapertura dei 7 Istituti del Comprensorio C2. Tale dilazione, opportuna anche in termini di organizzazione logistica e di riduzione della pressione venatoria, si rende necessaria vista anche la complessa programmazione venatoria del cinghiale attualmente in vigore nei territori appartenenti al Comprensorio C2, assegnati alle squadre iscritte ad apposito Albo provinciale.
Tutte le scelte del Piano, sono state operate dalla Provincia tenendo in considerazioni i seguenti elementi tencici:
– Fattori territoriali geografico-ambientali;
– Analisi dei risultati conseguiti negli precedenti Istituti in gestione;
– Dimensionamento degli Istituti;
– Localizzazione strategia degli Istituti;
– Proposte (accettazione) del mondo venatorio (ATC).
Il Nuovo Assetto territoriale del PFVP
Il Nuovo Piano Faunistico Provinciale prevede una generale rivisitazione dei perimetri degli Istituti di gestione Faunistico-Venatoria dell’intera Provincia di Teramo. Il risultato finale è rappresentato dai seguenti n° 42 istituti, costituenti il nuovo assetto territoriale degli istituti di tutela del Piano Faunistico Venatorio:
* 7 Aree Cinofile Permanenti: di cui 3 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Salinello” e 4 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Vomano”;
* 4 Oasi di Protezione della Fauna: di cui 2 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Salinello” e 2 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Vomano”;
* 31 Zone di ripopolamento e Cattura: di cui 15 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Salinello” e 16 nel Comprensorio Faunistico-Venatorio “Vomano”.
Dalla precedente situazione dei 34 istituti di tutela e produzione si è passati alla attuale di complessivi 42 istituti, attraverso le seguenti operazioni:
– n° 21 istituti preesistenti vengono riconfermati;
– n° 21 istituti vengono istituiti ex novo;
– n° 13 istituti vengono revocati;
Da questa nuova situazione, e dalla conseguente revoca o modifica territoriale degli Istituti, ne risulta un sostanziale bilanciamento tra il territorio ripristinato all’attività venatoria, pari a complessivi 9.084 ettari, e quello so a tutela, pari a complessivi 9.097 ettari.
Tab. Bilancio complessivo del nuovo assetto territoriale degli istituti di tutela (art.15 L. 157/92) nel nuovo PFVP (in ettari)
|
Superficie totale
istituti |
Superficie istituita |
Superficie revocata. |
ATC Salinello |
8323 |
4430 |
3941 |
ATC Vomano |
8060 |
4667 |
5143 |
Tot.Provincia |
16383 |
9097 |
9084 |
|
|
+ 13 ha |
|
NUOVO ASSETTO TERRITORIALE P.F.V.P.
– Istituti Confermati – |
|
ISTITUTI |
SUPERFICIE TOTALE |
SUPERFICIE ISTITUITA |
SUPERFICIE REVOCATA |
1 |
Oasi “Foce Fiume Tronto” (Martinsicuro) |
45 |
|
|
2 |
Oasi “Foce Fiume Vomano” (Pineto, Roseto ) |
33 |
|
|
3 |
Oasi “Villa Vomano” (Penna S.A., Teramo) |
16 |
|
|
4 |
Area Cinofila “M.te Tre Croci” (Torricella S.) |
575 |
|
|
5 |
Area Cinofila “Mutignano” (Atri, Silvi) |
414 |
|
|
6 |
ZRC “Tortoreto” (Colle Prato) |
390 |
|
|
7 |
ZRC “Colle Pietro” (Mosciano S.Angelo) |
739 |
|
|
8 |
ZRC “Colle Pignotto” (Colonnella) |
423 |
|
|
9 |
ZRC “Ripattoni” (Bellante) |
324 |
|
|
10 |
ZRC “S.Onofrio” (Campli) |
439 |
93 |
|
11 |
ZRC “Chiareto” (Teramo-Bellante) |
473 |
63 |
|
12 |
ZRC “Torano” (Torano Nuovo) |
184 |
|
202 |
13 |
ZRC “Fosso Grasso” (Campli-Teramo) |
217 |
|
421 |
14 |
ZRC “Fosso Saggio” (Notaresco) |
859 |
465 |
254 |
15 |
ZRC “Colle Pigno” (Pineto) |
195 |
145 |
335 |
16 |
ZRC “Montegualtieri” (Cermignano) |
391 |
|
673 |
17 |
ZRC “Fosso Pagliare” (Morro D’Oro) |
409 |
102 |
143 |
18 |
ZRC “Fosso del Gallo” (Atri) |
1.055 |
|
|
19 |
ZRC “Solagne” (Montefino) |
302 |
|
91 |
20 |
ZRC “Monteverde” (Montefino) |
190 |
|
|
21 |
ZRC “S.Giacomo “ (Atri) |
413 |
|
|
|
TOTALI |
7.673 |
868 |
2.119 |
NUOVO ASSETTO TERRITORIALE P.F.V.P.
– Nuovi Istituti – |
|
ISTITUTI |
SUPERFICIE TOTALE |
SUPERFICIE ISTITUITA |
SUPERFICIE REVOCATA |
1 |
Oasi “Foce Torrente Vibrata” (Alba Adriatica) |
21 |
21 |
|
2 |
Area Cinofila “Favale” (Civitella del Tronto) |
562 |
562 |
|
3 |
Area Cinofila “S.Arcangelo” (Bellante) |
520 |
520 |
|
4 |
Area Cinofila “Ripe” (Castellalto) |
358 |
358 |
|
5 |
Area Cin.la “Madonna D.Angeli” (Cellino At.) |
481 |
481 |
|
6 |
Area Cinofila “Pretonico” (Castiglione M.R.) |
422 |
422 |
|
7 |
ZRC “Tortoreto” (Terrabianca) |
329 |
329 |
|
8 |
ZRC “Controguerra” (Controguerra) |
243 |
243 |
|
9 |
ZRC “Corropoli” (Corropoli) |
207 |
207 |
|
10 |
ZRC “S.Maria” (S.Omero) |
725 |
725 |
|
11 |
ZRC “Ancarano” (S.Egidio, Ancarano) |
324 |
324 |
|
12 |
ZRC “Fosso S.Antonio” (Teramo) |
730 |
730 |
|
13 |
ZRC “Sparazzano” (Teramo) |
422 |
422 |
|
14 |
ZRC “Castelbasso” (Castellalto) |
545 |
545 |
|
15 |
ZRC “Casoli” (Atri) |
257 |
257 |
|
16 |
ZRC “Colle Sciarra” (Atri) |
595 |
595 |
|
17 |
ZRC “Villa Bozza” (Castilenti) |
393 |
393 |
|
18 |
ZRC “Perdono” (Canzano) |
220 |
220 |
|
19 |
ZRC “Monte Giove” (Cermignano) |
368 |
368 |
|
20 |
ZRC “Piano del Moro” (Bisenti) |
247 |
350 |
|
21 |
ZRC “Colle Morino” (Pineto) |
171 |
171 |
|
|
TOTALI |
8.140 |
8.243 |
|
NUOVO ASSETTO TERRITORIALE P.F.V.P.
– Istituti Revocati – |
|
ISTITUTI |
SUPERFICIE TOTALE |
SUPERFICIE ISTITUITA |
SUPERFICIE REVOCATA |
1 |
Area Cinofila “Solagne“ (Roseto D.Abruzzi) |
|
|
313 |
2 |
Area Cinofila “Canale“ (Montorio Vomano) |
|
|
410 |
3 |
ZRC “Montone” (Mosciano S.A.) |
|
|
292 |
4 |
ZRC “Poggio Morello” (S.Omero) |
|
|
460 |
5 |
ZRC “Caselle” (Torricella S.) |
|
|
591 |
6 |
ZRC “Rapino-Spiano” (Teramo) |
|
|
1.260 |
7 |
“Fosso Rio” (Civitella D.T.) |
|
|
725 |
8 |
ZRC “Piantara “ (Atri) |
|
|
404 |
9 |
ZRC “Colle della Penna “ (Castellalto) |
|
|
251 |
10 |
ZRC “Colle Mazzocca “ (Castilenti) |
|
|
442 |
11 |
ZRC “Fosso S.Martino“ (Cellino Attanasio) |
|
|
466 |
12 |
ZRC “Colle del Vasto “ (Castel Castagna) |
|
|
832 |
13 |
ZRC “Acquadosso” (Bisenti) |
|
|
538 |
|
TOTALI |
|
|
6.984 |