Venerdì 16 febbraio 2024, alle ore 18:00, nella Sala Consiliare del Municipio di Controguerra, Augusto Di Stanislao presenterà in anteprima il suo nuovo libro “Amore Amaro

Venerdì 16 febbraio 2024, alle ore 18:00, nella Sala Consiliare del Municipio di Controguerra, Augusto Di Stanislao presenterà in anteprima il suo nuovo libro “Amore Amaro. La vita, le relazioni, i sentimenti, le emozioni”, edito da Duende. L’opera è in corso di stampa e quella di Controguerra sarà un’anticipazione, con riflessioni e considerazioni sul tema. Porterà i saluti il sindaco di Controguerra Franco Carletta, a cui seguirà un’introduzione del consigliere Matteo Di Natale. Ottaviano Taddei, della Compagnia Terrateatro, leggerà dei brani dell’opera e Alessio Fratoni accompagnerà con la fisarmonica. L’Autore, infine, dialogherà con il pubblico.




In uscita “Diario di una viaggiatrice” per la collana Comete di Ianieri edizioni. La donna è la protagonista del quarto volume della serie blu

 Kristine Maria Rapino.

In Appendice I treni di Flaiano di Lucilla Sergiacomo riportano indietro nel tempo: la lettura dà la possibilità al pubblico di conoscere un altro interessante personaggio quello di Don Oreste De Amicis, proclamatosi dio ed orignario del comune vestino di Cappelle sul Tavo (PE).

Il volume raccoglie la traduzione di un estratto dell’edizione del 1909 di Roma Beata: Let ters from the Eternal City, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1903: si tratta di un epistolario, una serie di lettere che idealmente Maud Howe indirizza alla sorella Laura ed è una narrazione che ripercorre alcune delle tappe della sua lunga permanenza in Italia, dal gennaio del 1894 all’agosto del 1900. La scrittura di Maud Howe offre immagini ricche di dettagli, e ci sono continui rimandi pittorici, sembra di vedere tutto ciò che lei descrive, e le sue parole sono accompagnate ad una serie di disegni del suo uomo, John Elliott, presente come personaggio all’interno del testo con il diminutivo di J.

Howe vuole offrire ai lettori una visione realistica dei luoghi, delle persone, dei loro costumi e delle loro tradizioni, anche a costo di apparire sconveniente e a tratti rude ed infatti la sua è una narrazione fortemente antropologica: esplora la cultura, le pratiche sociali, le credenze dei personaggi e dei luoghi rappresentati. Ciò comporta, appunto, un’attenzione particolare ai dettagli culturali, ai valori e ai comportamenti sociali che influenzano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con il suo linguaggio lineare e spontaneo, indubbiamente, non omette anche critiche.

, Dipartimento di Lingue e

Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con

Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli CastelliEmanuela EttorreAntonio GurrieriMaria Chiara FerroLorella MartinelliFabrizio Ferrari, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.




Giulianova. Venerdì, 2 febbraio, in “Sala Buozzi” conferenza di Sandro Galantini su Andrea Acquaviva d’Aragona con un inedito reportage fotografico sulla Giulianova tra Otto e Novecento

 

GIULIANOVA – La Giulianova tra Otto e Novecento nelle straordinarie foto, in gran parte inedite, del conte Andrea Acquaviva d’Aragona (1852-1908), appassionato ciclista, musicista e compositore, velista, scrittore, giornalista, primo console del Toruring Club per la provincia di Teramo ma soprattutto pioniere della fotografia.

A ripercorrere le vicende dell’eclettico aristocratico che fece di Giulianova una cittadina all’avanguardia sarà lo storico Sandro Galantini nella conferenza organizzata il 2 febbraioore 18, in Sala “B. Buozzi” Giulianova Alta dall’associazione “Fare Giulianova” grazie alle preziose fotografie dell’Acquaviva tratte dal ricchissimo archivio personale del collezionista Marco Marà.

A precedere la conferenza saranno i saluti della vicesindaca Lidia Albani, del direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche Ottavio Di Stanislao, del console regionale dell’Abruzzo del Touring Club Italiano Elio Torlontano e del presidente dell’associazione “Fare Giulianova” Andrea Marà.

Modera la giornalista Azzurra Marcozzi.

«Questo evento culturale – dichiara in proposito il presidente Andrea Marà – è il primo organizzato dalla nostra associazione con l’obiettivo di far conoscere una “storia nascosta” per renderla inclusiva ed accessibile. È nostra convinzione, infatti, che la cultura sia e debba essere sempre più fonte di ricchezza sociale».

 




Riflessioni sul saggio “La cultura dei media”  di Giorgio Zanchini, pp. 211, Carocci Editore, 2024 di Gianluigi Chiaserotti

 

La cultura dei media” è un saggio del popolare giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, Giorgio Zanchini.

Ha come sottotitolo “Dalla carta stampata alla frammentazione digitale”.

Infatti tutto il saggio è un’attenta e precisa analisi della evoluzione del giornalismo c.d. “culturale” dalla, oserei dire, invenzione della stampa ai nostri giorni.

Giorgio Zanchini, in uno stile molto fluido, ci accompagna attraverso questo viaggio che parte dalle riviste del secolo XVII, quindi ci spiega la nascita della c.d. “Terza Pagina” dei quotidiani, in cui, negli anni vi anno scritto fior fiore di saggisti, scrittori, storici, uomini di teatro e di musica, politici, il tutto in un affresco che permette di leggere continuità e fratture nel lungo arco preso in esame.

La “Terza Pagina” era il fiore all’occhiello dei quotidiani italiani dall’Unità fino a quasi i giorni nostri, ma purtroppo l’avvento della rete, di internet ha pressocché svilito questa particolarità.

Attualmente si tende a non leggere più il quotidiano in quanto si ha premura, c’è poco tempo.

Ed ecco che la maggior parte dei giornali sono divenuti online, come anche i libri sulle varie applicazioni che circolano.

Quindi questo paesaggio mediatico e l’offerta giornalistica hanno dovuto conoscere cambiamenti radicali e l’informazione culturale si è dovuta adeguare, e, a mio parere, svilendola un po’.

Attualmente molti, soprattutto la nuova generazione, leggono le notizie sui social media e li commentano.

Le notizie vengono trasmesse con WhatsApp anche tra i componenti la redazione di una rivista e/o un giornale.

Quindi Zanchini in questa evoluzione analizza anche l’adeguamento di certi quotidiani storici al web.

Un discorso a parte va fatto per il periodo del COVID-19, ove ciascuno di noi viveva, sia per lavoro, sia per studio, sia anche per diletto dinanzi ad un video che poteva essere dello smartphone o del pc.

Quindi riunioni, conferenze, incontri tutti online.

È un saggio, questo di Giorgio Zanchini, che si legge praticamente tutto di un fiato.

Saggio ricco di dati, di statistiche, di analisi, di prospettive, che solo il Zanchini, inserito, e da anni, nell’ambito culturale e dei media (conduce giornalmente su Rai 3 “Quante storie” ove vengono sempre commentati varii argomenti attraverso un saggio, un romanzo con presente l’autore in trasmissione), ma soprattutto veramente appassionato di questi temi, poteva dare alle stampe.

Un grazie va anche a Giulia Marziali, dottoranda in italianistica, che ha collaborato con l’Autore alla stesura dei capitoli 5 e 6 del saggio stesso.

Concludo con le parole profetiche prese dall’Introduzione: «L’uso del web in questi anni non ha fatto che crescere, sottraendo spazio agli altri media, assorbendoli. È probabilmente il destino del sistema mediatico, sempre più unificato all’interno di internet. Su internet leggeremo i giornali, guarderemo la TV, ascolteremo la radio, capiremo notizie da blog, chat, social, network».  Parole tratte da un saggio di Zanchini del 2009.

E quindi attualmente è così.

Sarà bene?

 

 

 

 




TERAMO. Mercoledì, 31 gennaio, ore 20:30, la terza data di “Arti nel contraddittorio” sarà in replica gratuita al conservatorio di Teramo con uno spettacolo dedicato alla memoria della deportazione. 

Teramo. Con il contributo particolare di Elso Serpentini che mostrerà un diario Originale di uno dei deportati “Lino Manocchia”.

Lo spettacolo, in programma è costruito dall’intreccio di voci di Sara Palladini, Nancy Fazzini, Ilenia Molinis e Daniele Di Furia, è un modo per ricordare l’abominio della Shoah, non solo attraverso le parole delle vittime, ma anche attraverso quelle dei carnefici.

La scena è praticamente vuota. A riempirla, 3 sedie, 3 donne ed un militare. I cambi di costume da parte degli attori ci riportano a quegli anni di orrore. Ma sono soprattutto le testimonianze a rendere vivo il ricordo di quel tempo. Un atto unico di 50 minuti in cui le voci e le storie di molti s’incontrano da se questo è un uomo di Primo Levi con Jacob Olesen, ai monologhi di Liliana Segre e Daniela Palumbo fino a Nelly sachs. Un recital teatrale, concerto di piano strumenti etnici e voci cantate e teatrali, alla scoperta delle parole della vita.

Lo spettacolo si terrà per il volere del Maestro Paci, all’interno del conservatorio di Teramo. Partner del progetto di Attori senza sipario ideato da Nancy Fazzini (criminologa- attrice), Sara Palladini (educatrice attrice e regista e lenia Molinis (danzatrice), il Presidente del Tribunale Carlo Calvaresi, il procuratore della repubblica di Teramo Ettore Picardi (che sarà anche attore di rilievo), il presidente dell’ordine degli avvocati Lessiani, l’Avvocato Giuliani Diana, la presidente delle CPO Amelide Francia la psicologa Alessandra Martelli e gli attori Roberto Di Donato e Daniele Di Furia (avvocato attore) e il Conservatorio Braga di Teramo nella Persona del Direttore Paci che si esibirà in una coda musicale dedicata.

Interverranno il Professor Elso Simone Serpentini e il giornalista Walter De Berardinis come storici di rilievo, insieme lale autorità nelle persone di Quaresimale, D’Alberto e Tiziana Di Sante che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Presenta Enzo delle Monache.




Teramo. Arti nel Contraddittorio: il canto dei giusti. Un ricordo dell’IMI Lino Manocchia.

Il 27 gennaio ore 10:30 il tribunale di Teramo si tingerà dei colori della shoah, perchè la storia di ieri è anche la storia di oggi. Per chiedersi come sia possibile che il nostro tempo sia ancora segnato dall’insensato dramma del genocidio, in nome di un fanatismo politico, etnico, razziale o religioso. Dar voce alla storia per comprendere la storia. Perchè la storia è di tutti e riguarda tutti.

Verrà mostrato anche un diario originale, di cui lo spettacolo riporta dei passi, appartenuto ad un deportato, Lino Manocchia. 

In scena il direttore del Braga Paci, il procuratore della repubblica di Teramo, Nancy Fazzini, Sara Palladini, Daniele Di Furia e Ilenia Molinis. 

Ospiti l’assessore Pietro quaresimale, il professor Elso serpentini e il giornalista Walter De Berardinis ed Alessandra Martelli. Presenta Enzo delle Monache. 

Ingresso con DONAZIONE VOLONTARIA. è consigliata la prenotazione. 

3319097138




Venerdì 26, alla libreria Colacchi, Raffaele Romano con il libro Il Sindacato italiano visto dalla CIA

La presentazione con Giorgio Benvenuto, Fabrizio Marinelli e l’autore del volume

 

 

L’AQUILA – Sarà presentato venerdì 26 gennaio, alle ore 17, presso la Libreria Colacchi(L’Aquila, Corso Vittorio Emanuele II, 5) il volume “Il Sindacato italiano visto dalla CIA – Dal Fascismo alla Guerra Fredda” di Raffaele Romano. Ne parleranno a L’Aquila, presentando il volume, GIORGIO BENVENUTO, presidente della Fondazione Bruno Buozzi, già Segretario Generale UIL e Parlamentare, FABRIZIO MARINELLI, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e ordinario di Storia del diritto presso l’Università dell’Aquila, e l’autore RAFFAELE ROMANO. Modererà l’incontro il giornalista e scrittore GOFFREDO PALMERINI,

 

Pubblicato di recente da Amazon e secondo di una trilogia che ha già visto uscire nel 2022 “Andreotti, Craxi e Moro visti dalla CIA”, il libro amplia la ricerca condotta dall’Autore avendo egli potuto accedere ai documenti segreti della CIA, l’Agenzia di Intelligence americana, e del Dipartimento di Stato grazie al FOIA(Freedom of Information Act). Obiettivo di Raffaele Romanoè quello di far conoscere la Storia vera fondata su numerosi documenti desecretati. Le conclusioni a cui arriva l’Autore sono quelle di un capovolgimento di fatti storici dati per acquisiti che invece dimostra tali non sono.

 

 

 




D’Art ospita “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte a Casoli

, dunque anche la parola dice tantissimo sulla storia di un passato che va riscoperto e che inevitabilmente proietta verso il futuro.

remio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

Federica Di Pasquale.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Bando VIII Edizione Premio Letterario “Storie di Sport” dedicato a Rocky Marciano

La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara e il Comune di Ripa Teatina indicono la VIII edizione del Premio Letterario Rocky Marciano “Storie di Sport” con il fine di diffondere i valori e i principi dello sport considerato nei suoi molteplici aspetti, con particolare evidenza su principi e valori quali diritti umani, salute, cultura, educazione e integrazione.

premioletterariostoriedisport@gmail.com entro le ore 24.00 del 12 maggio 2024.

Oltre alla targa di merito il primo classificato vincerà 1000 euro (al lordo delle imposte); targa di merito anche per il secondo e terzo classificato.È stato istituito anche il Premio “Rocky Mattioli” riservato al miglior racconto redatto da un autore abruzzese; la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione n. 2 borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli.

La Giuria è composta da: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni); Francesco Coscioni (Neo Edizioni); Valerio Valentini (Readerforblind); Raffaele Riba (editor e scrittore); Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore); Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss); Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab); Patrizia Angelozzi (Angelozzi Comunicazione); Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

La cerimonia di premiazione avverrà a luglio, all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina (CH). La data verrà comunicata ai finalisti a giugno.

Regione Abruzzo e CONI Abruzzo, ed è realizzata con il contributo di Saquella Caffé.

premioletterariostoriedisport@gmail.com.

Pagine social @scuolamacondo e @premiostoriedisport.

 




Angelo De Nicola e Goffredo Palmerini tra gli insigniti a Roma al Premio Gennaro Manna. Ai due autori della One Group Edizioni il premio per la Saggistica e il premio speciale Genius Loci

 

L’Aquila, 23 gennaio 2024 –One Group Edizioni esprime grande soddisfazione per i prestigiosi riconoscimenti conferiti ieri 22 gennaio a due suoi fecondi autori, Angelo De Nicola e Goffredo Palmerini, nel corso della celebrazione del Premio internazionale Gennaro Manna svoltasi a Roma, nella Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica, sede dell’Enciclopedia Treccani. L’evento è stato aperto e presentato da Anna Manna, figlia del grande scrittore abruzzese cui è intitolato il premio, infaticabile operatrice culturale e finissima poeta.

 

Angelo De Nicola, giornalista e scrittore aquilano, è il vincitore della Sezione SAGGISTICA del Premio Gennaro Manna. E’ stata la prof. Liliana Biondi, critica letteraria e già docente dell’Università dell’Aquila, ad illustrarne valore e meriti al numeroso pubblico presente ed infine a motivare il conferimento del premio.

 

A Goffredo Palmerini, anch’egli giornalista e scrittore, è stato invece conferito il Premio GENIUS LOCI, riconoscimento speciale tributato nell’ambito delle Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo 2024. A tessere la Laudatio è stata la docente e poeta Daniela Fabrizi, motivando il conferimento per l’insigne attività giornalistica internazionale di Palmerini, straordinario promotore della nostra cultura sulla stampa italiana in quattro continenti.

 

Sono stati inoltre insigniti del Premio Gennaro Manna: lo scrittore e critico Massimo Pamio, per la Sezione POESIA, con l’esposizione dei meriti e della motivazione curata da Mario Narducci; insignita Nicoletta Di Gregorio per la Sezione POESIA DONNA, la cui illustrazione dei meriti poetici e culturali e la motivazione del premio comunicate da Anna Maria Giancarli; insignita Rosa Giordano nella Sezione POESIA GIOVANI EMERGENTI, con la motivazione esposta da Daniela Fabrizi; nella Sezione GIORNALISMO insignita Letizia Airos, direttrice e fondatrice a New Yorkdel prestigioso network i-Italy, la cui presentazione è stata curata da Goffredo Palmerini, come pure la motivazione del premio; infine, nella Sezione L’ITALIA CON SENTIMENTO, insignita la scrittrice Mira Carpineta, di cui ha tessuto le lodi Anna Manna.

 

La manifestazione, svoltasi in una cornice di grande prestigio e in un’atmosfera emotiva molto intensa, ha messo in luce, attraverso le relazioni dei Presidenti delle Sezioni del Premio, il significativo valore delle Personalità insignite in questa prima edizione del Premio internazionale Gennaro Manna, che si avvia a diventare un appuntamento rilevante in campo letterario nazionale. Dunque legittima la soddisfazione di questa casa editrice nel vedere ulteriormente riconosciuto e premiato il valore di due dei suoi autori più insigni che pubblicano con il brand ONE GROUP.