Tortoreto. 16° edizione della Giornata dell’Emigrante: ospiti d’onore Dom Serafini e Pierluigi Spiezia per raccontare della nuova emigrazione abruzzese.

Tortoreto – 24 luglio 2022. “Chi non ha memoria del passato non sa apprezzare e amare il presente e soprattutto non ha speranza nel futuro”, con questa frase è stata aperta la 16° edizione della Giornata dell’emigrante a Tortoreto alto nella sala consiliare. L’Associazione Amici di Tortoreto, rappresentati dal Presidente e Vice, rispettivamente Franco Coccia e Michele Ferrante, con il patrocinio della Città di Tortoreto e la presenza dell’Assessore alla cultura, turismo e manifestazioni, Giorgio Ripani, hanno ideato e organizzato da bel 16 anni una manifestazione in ricordo dei nostri emigranti. Dopo i saluti istituzionali si sono alternati vari interventi tra cui: il giornalista Dom Serafini che ha presentato il suo ultimo libro, I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo; l’editore Arturo Bernava, della edizioni Il Viandante di Chieti; Pierluigi Spiezia del CRAM e dell’Osservatorio dell’emigrazione della Regione Abruzzo, accompagnato dal decano dei giornalisti abruzzesi Domenico Marcozzi; Giuliano Staffilani, docente che presta la sua professionalità all’insegnamento della lingua italiana agli immigrati residenti sulla costa teramana e Claudio Teseo, Presidente degli abruzzesi in Romania. Il giornalista e storico Nicolino Farina, impossibilitato a presenziare, ha inviato un saluto con una lettera dal titolo “italiani un popolo di emigranti”. I lavori sono stati coordinati dal giornalista e ricercatore storico giuliese, Walter De Berardinis. La giornata è stata aperta con la mostra fotografica sull’emigrazione presso la sede dell’Associazione e si concluderà alle ore 21 con l’esibizione del gruppo folkloristico “Mulieres Garganiche” (ambasciatrici della tradizione popolare garganica al Parlamento Europeo) nell’isola pedonale di Tortoreto alto.




FESTIVAL ATRINCONTRA 2022, DOMANI CON MACIOCE DE “IL GIORNALE” E PICCIONI DI “DOC”

Dopo il grande successo degli scorsi appuntamenti a cura di Atrincontra – Associazione Abruzzo Ontario, proseguono gli incontri domani venerdì 22 luglio ore 21.00 a p.zza Duchi d’Acquaviva, Atri (TE) in compagnia di nomi illustri e di grande spessore.

A dar lustro alla serata ci sarà Vittorio Macioce, caporedattore ed editorialista de “il Giornale”: è da anni una delle migliori penne del giornalismo culturale italiano. Tra le altre cose è il fondatore e il direttore artistico del Festival delle Storie nella valle di Comino. Questo è il suo esordio nella narrativa con la sua opera “Dice Angelica” edito da Adriano Salani Editore.

A seguire l’incontro con Pierdante Piccioni, colui a cui si è ispirato il Dott. Fanti nella serie Rai “DOC NELLE TUE MANI”il cui protagonista è interpretato da Luca Argentero. Prima dell’incidente, che gli ha cancellato dodici anni di vita, era direttore dell’Unità operativa di Pronto Soccorso dell’ospedale di Lodi: forte di questa esperienza, nasce un romanzo intenso edito da Mondadori, ricco di contenuti inediti sul passato di Doc, Agnese e Cecilia.

Il relatore è il giornalista professionista e saggista Berto Alfatti Appetiti.

Il Festival è in collaborazione con Regione Abruzzo Atri Cup Comune di Atri Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia Provincia Di Teramo Fondazione Tercas.




Teramo / Martinsicuro. Doppia presentazione (22 e 23 luglio) del libro di Francesco Galiffa “Eravamo Contadine” edito dalla Arsenio Editore.

Edito dalla Arsenio Edizioni Eravamo contadine di Francesco Galiffa, un volume che omaggia la Val Vibrata nelle sue tradizioni culturali. Si tratta di un libro che raccoglie le testimonianze di 25 donne ultraottantenni, figlie di mezzadri o di piccoli proprietari, che sono rappresentative della vita nei campi nel primo Novecento in Val Vibrata. Così commenta Maria Rosaria la Morgia nella sua prefazione: “È una vita in gran parte piena di fatiche e di sacrifici quella che emerge dalle testimonianze raccolte e riordinate in capitoli che seguono le stagioni della vita (infanzia, fidanzamento, matrimonio, maternità) e il lavoro, in campagna e in casa.” Matteo Di Natale, che ha curato la postfazione, sottolinea come Francesco Galiffa abbia “letteralmente setacciato gli aspetti più interessanti della cultura contadina: la vita rurale, gli antichi mestieri, gli usi, le tradizioni, i racconti popolari, la cucina tipica. Ogni sua opera è un tassello in più che va ad arricchire il mosaico delle storie comuni che legano questo piccolo fazzoletto di terra d’Abruzzo.”




GIULIANOVA. ARRIVA DOMANI IN LIBRERIA “PERCHE’ IO VIVO E VOI VIVRETE. 50 OMELIE E UNA CONFESSIO LAUDIS” DI DON ENNIO LUCANTONI.

Ricorre domani, sabato 16 luglio 2022, il quarto anniversario della scomparsa di don Ennio Lucantoni. Proprio a partire da domattina, sarà disponibile, nelle librerie “Ianni” e “Mondadori” di Giulianova Lido, il volume ” Perchè io vivo e voi vivrete. 50 omelie e una Confessio laudis “. Il libro contiene 50 omelie di don Ennio, la sua “confessione di lode”, due discorsi e un piccolo repertorio fotografico.
Le omelie sono state registrate con un telefono cellulare dai banchi delle chiese di San Pietro Apostolo e della Natività, tra il 4 settembre 2013 e il 21 ottobre 2017.
Le registrazioni sono state ascoltate, trascritte ed adattate da Marzia Tassoni. Nel libro, ogni omelia è accompagnata da un’opera pittorica, antica o moderna, non sempre d’arte sacra.
Generosamente, un imprenditore, giuliese, ha sostenuto le spese di stampa.
Il costo del libro è di 12 euro. L’iniziativa editoriale non ha scopo di lucro. Il ricavato delle vendite, infatti, sarà devoluto ad enti ed associazioni locali, nazionali ed internazionali, con finalità benefiche.
In “Perchè io vivo e voi vivrete” ci sono omelie di don Ennio del tempo ordinario, di festività, di anniversari di nozze, di matrimoni e battesimi. Tra le altre, quella della veglia di Pasqua 2014, della notte di Natale 2015, del 60° anniversario dell’ Ordinazione sacerdotale.
Nella Confessio laudis, pronunciata nel 2011, in ginocchio, sull’ altare della chiesa della Natività, don Ennio ripercorre la sua vita e ringrazia Dio per gli incontri fatti e i doni ricevuti.
Domani, in occasione dell’ anniversario, i volumi saranno anche nelle chiese di San Pietro Apostolo al Lido, di San Gabriele nel quartiere Annunziata, di San Giuseppe a Colleranesco, e nel duomo di San Flaviano in centro storico.
La vendita proseguirà fino all’esaurimento delle copie pubblicate.




PROGRAMMA EVENTI ATRINCONTRA 2022 Arte, cultura, spettacolo, musica e…

Dopo il grande successo dei primi eventi a cura di Atrincontra – Associazione Abruzzo Ontario, proseguono gli appuntamenti per il fine settimana in compagnia di nomi illustri e di grandi spessore ad Atri (Te).

Ecco il programma per le due giornate.

Venerdì 15 luglio ore 21:30
LORENZA STROPPA, Cosa mi dice il mare, BEE a dialogare con lei Cinzia Buccigrossi della Libreria On the Road.

Venerdì 15 luglio ore 22.00
GRAZIA DI MICHELE , in una performance tra musica e parole con i suoi brani più conosciuti. A dialogare con l’artista la giornalista Evelina Frisa.

Sabato 16 luglio ore 21.30
MAURA CHIULLI, con il suo ultimo romanzo Ho amato anche la terra edito da Hacca Edizioni, a dialogare con lei la giornalista Eleonora Molisani.
Alle ore 22.00 si prosegue con l’incontro con l’artista VIOLANTE PLACIDO in un talk dove si ripercorrerà la carriera di attrice, cantante e molto altro, a dialogare con lei la giornalista Evelina Frisa.

INGRESSO LIBERO

Per seguire il programma completo:
FB https://www.facebook.com/Atrincontra

Instagram: https://www.instagram.com/atrincontra/

www.atrincontra.it
Contatti: Phone n. 3287349134 328 – mail: info@atrincontra.it

 

Tutti gli eventi sono in collaborazione con Comune di Atri, Provincia di Teramo, Regione Abruzzo, Visit Abruzzo, CCIAA Gran Sasso d’Italia provincia di Teramo, Abruzzo Fondazione Tercas.

 

 

 




GIOVEDÌ 14 LUGLIO, ORE 11 , PRESSO “DIMORA FORTEBRACCIO” IN VIA FORTEBRACCIO, 71 PRESENTAZIONE ALLA STAMPA DEL NUOVO LIBRO DI ANGELO DE NICOLA SU PAPA FRANCESCO E LA PORTA SANTA DI COLLEMAGGIO

 

Doppio appuntamento, giovedì prossimo 14 luglio, per l’uscita del nuovo libro del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola “I Papi e Celestino V – La Perdonanza da Bonifacio VII a Francesco” per i tipi della One Edizioni. Il libro si apre con un saggio di don Luigi Maria Epicoco sulla “attualità della Misericordia” tra il messaggio di Celestino V e il magistero di Papa Francesco.

 

Alle ore 11, presso la sala riunioni del B&B “Dimora Fortebraccio (in via Fortebraccio n.71) presentazione alla stampa dell’iniziativa editoriale.

Nel pomeriggio, alle ore 17,30, tradizionale “firmacopie” dell’Autore presso la Libreria Colacchi in Corso Vittorio Emanuele II n.5.

 

«I rapporti tra i Pontefici che si sono succeduti e Papa Celestino V- dice De Nicola, alla sua sesta pubblicazione sulla Perdonanza e sulla figura dell’Eremita del Morrone-, alla luce dell’analisi in questo volume, sono risultati intensissimi. E’ stata quasi un chiodo fisso, per i Papi, questa figura sia per “quella” rivoluzionaria Bolla del Perdono sia per “quelle” clamorose dimissioni. L’impressione è che Pietro del Morrone sia stato una sorta di ossessione per i Pontefici. E che, il famoso verso dantesco, quello che marchierebbe Celestino V di vigliaccheria, sia stato quasi un’“uscita di sicurezza” per molti, anche per la gran parte dei Papi, per cercare di mettere in un cantuccio colui il quale era riuscito a parlare alle coscienze. Colui per il quale «il Perdono è tutto» (“anticamera” di pace, di giustizia, di misericordia) e «il Potere è un servizio».Il sì di Francesco all’invito a venire ad aprire la Porta Santa al mondo, in occasione della Perdonanza Celestiniana n. 728, è di per sè un altro “dono” agli aquilani che già beneficiarono dell’immenso regalo di Pietro del Morrone. Con quella “ricetta” del fraticello divenuto Pontefice, L’Aquila volò fino a diventare, di lì a solo un secolo, la seconda città del regno dopo Napoli, al centro di traffici commerciali e intellettuali, italiani ed europei».

«Con il gesto di Papa Francesco, oggi- conclude l’Autore-, la città che tredici anni fa venne distrutta e annientata da un terremoto, può far nuovamente cambiare a suo favore il corso della Storia».

 

SCHEDA DEL LIBRO

L’annunciato, e dal 4 giugno scorso ufficialmente confermato, pellegrinaggio di Papa Francesco il 28 agosto all’Aquila per aprire la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio, è un evento epocale che può cambiare il Pil dell’intero Abruzzo ma anche il corso della Storia, non solo della Chiesa.

Si tratta, infatti, del primo Pontefice in 728 anni che schiude, il 28 agosto, la prima Porta Santa della Storia, anticipatrice anche del Giubileo, riconoscendo il messaggio di Pace di Papa Celestino V (ancor più di attualità in questi drammatici giorni di guerra) per secoli ignorato e ostracizzato dalla Chiesa per quelle sue clamorose dimissioni il 13 dicembre 1294 dopo soli quattro mesi dall’incoronazione all’Aquila, il 29 agosto di quello stesso anno.

Per celebrare l’evento epocale, questo libro ripercorre l’atteggiamento che i vari Papi, nel corso della Storia, hanno avuto nei confronti della figura di Celestino V e della Perdonanza, ovvero della Bolla con cui, al momento dell’incoronazione all’Aquila, Fra’ Pietro del Morrone concesse il Perdono da tutti i peccati a chi, sinceramente pentito e confessato, fosse passato sotto la Porta Santa di Collemaggio tra il 28 e il 29 agosto di ogni anno.

Un gesto rivoluzionario perché concesso erga omnes e gratis, cioè anche ai poveri che non potevano permettersi di “lucrare” l’indulgenza plenaria.

Dunque, da Bonifacio VIII, il successore di Celestino, che tentò in tutti i modi di annullare (che per l’epoca voleva dire distruggerla fisicamente) la Bolla del Perdono, senza riuscirvi per la coraggiosa resistenza del popolo aquilano che, infatti, ne custodisce la proprietà morale e materiale da 728 anni e, ancora oggi, promuove e organizza ogni anno la Perdonanza Celestinana con l’apertura della Porta Santa che è stata tenuta, nella versione cosiddetta “moderna” (ossia dal 1983 in poi) da 39 Cardinali.

Passando per Clemente V che fece santo, e subito, Celestino V ma significativamente non con il nome da Papa, bensì da Eremita: San Pietro Confessore.

Fino, in epoca moderna, a Paolo VI, il primo a parlare delle dimissioni come di un gesto eroico; a Giovanni Paolo II e soprattutto a Benedetto XVI che, dopo aver fatto un percorso di “riabilitazione” della “damnatio memoriae” di Pietro del Morrone, sostenendo che «seppe agire secondo coraggio e in obbedienza a Dio» e smontando così il marchio di vigliaccheria causato dal famoso verso dantesco (“vidi l’ombra di colui che per viltade fece il gran rifiuto”), fino al punto da dimettersi esattamente come fece il suo predecessore.

E, infine, a Papa Bergoglio che di Celestino V ha detto: «C’è un’idea forte che mi ha colpito, pensando all’eredità di San Celestino V. Lui, come San Francesco d’Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio, e del fatto che la misericordia di Dio rinnova il mondo».

 

L’AUTORE

ANGELO DE NICOLA (L’Aquila, 1965), giornalista professionista dal 1991, dal 1996 è caposervizio della Cronaca dell’Aquila del quotidiano Il Messaggero. E’ autore dei saggi “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” (2003, Edizioni Tracce), “Da Tragnone a Fidel Castro, gli eventi che sconvolsero L’Aquila” (2004, Edizioni Textus) e “La centesima rocca” (1998, edito dalla Bnl dell’Aquila) sulla Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dell’Aquila. Ha pubblicato il diario sul sisma del 6 aprile 2009 “Il nostro terremoto” (2009, One Group Edizioni), e i saggi “Don Attilio Cecchini – Il giornalista di razza, il principe del foro, l’impolitico” (2018, One Group Edizioni) e “Passione & futuro” (2019, One Group Edizioni) sul cinquantennale della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila.

Sulla figura di Papa Celestino V e sulla Perdonanza Celestiniana ha pubblicato i romanzi “La maschera di Celestino” (2005, Edizioni Textus) e “La missione di Celestino” (2006, Edizioni La Nuova Editrice) e i saggi “Il Mito di Celestino” (2010, One Group Edizioni) e “Trent’anni di Perdonanza” (2014, One Group Edizioni) e “Dante, Silone e la Perdonanza” (2021, One Group Edizioni).

È al suo tredicesimo libro.




“I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”. Domenica 17 luglio Dom Serafini presenta a Castelnuovo (L’Aquila) il 3° volume di abruzzesi illustri

 

 

L’AQUILA – Continua il tour di presentazioni de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” (Ed. Il Viandante), terzo libro della serie, con 58 profili di abruzzesi illustri all’estero che il giornalista Dom Serafini, d’originegiuliese ma residente a New York, ha documentato e fatto conoscere in Abruzzo attraverso i suoi articoli sul quotidiano il Messaggero. Questi personaggi del terzo volume si vanno ad aggiungere agli altri 200 abruzzesi già raccontati nelle loro biografie nei due precedenti volumi.

 

Quattro erano le presentazioni previste nel mese di luglio, una per ciascuna provincia. Dopo le prime due, tenutesi il 3 a Pescara e sabato 9 a Giulianova, città natale dell’autore, il terzo appuntamento è in territorio aquilano, domenica prossima 17 luglio alle ore 18, a Castelnuovo di San Pio delle Camere presso il Bar Santo Stefano, sulla Statale 17. Non casuale la scelta del luogo, terra natale di Mario Daniele, eclettico imprenditore di successoemigrato negli Stati Uniti e già “raccontato” da Dom Serafini nel secondo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”.

 

Interverranno alla presentazione lo stessoMario Daniele, in queste settimane tornato in vacanza a Castelnuovo da Rochester, bella città nello Stato di New York, il giornalista de “L’Osservatore Romano” Generoso D’Agnese, lo scrittore Goffredo Palmerini, l’autore Dom Serafini e l’editore Arturo Bernava. Un’ulteriore occasione, dunque, per far conoscere le storie di 58 talenti, partiti da 36 località dell’Abruzzo verso 12 Paesi d’emigrazione, laddove hanno dato prova d’ingegno, di capacità imprenditoriale edi valore intellettuale.

 

Le avvincenti avventure degli abruzzesi all’estero non finiscono mai, come affermaDom Serafinie da anni documenta, raccontando le loro storie di vita. L’autore ne ha fatto quasi una missione, supportato in quest’opera dalla casa editrice Il Viandante, proprio per far conoscere in Abruzzoil successo degli Abruzzesi all’estero e l’onore che rendono alla terra d’origine. Questi personaggi sono conosciuti, famosi ed apprezzati all’estero, ma talvolta poco noti in Abruzzo.Proprio per questa ragione l’opera di Serafini è molto importante, anche per le Istituzioni, che da un lato dovrebbero meglio conoscere gli Abruzzesinel mondo e dall’altro convincersi che dalla migliore conoscenza delle nostre comunità all’estero possono nascere notevoli opportunità anche per l’Abruzzo.

 

Domenico (Dom) Serafiniè nato nel 1949 a Giulianova. Nel 1968 è emigrato a New York Cityper ragioni di studio e lavoro. Giornalista, scrittore ed editore, ha fondato e dirigela rivista VideoAge, mensile con redazioni a Los Angeles e New York, e VideoAgeDaily, quotidiano per il settore televisivo internazionale. Dal ’94,e per 10 anni,ha scritto di televisione su il Sole 24 Ore. Attualmente collabora con il quotidiano Il Messaggero,con il quotidiano America Ogginegli Stati Uniti e con altre testate italiane all’estero. Ha pubblicato numerosi saggi sulla televisione, sulle nuove tecnologie del settore televisivo, su tematiche riguardanti l’emigrazione.




“L’amore ai tempi del Coronavirus”, alla Mondadori di Pescara il libro-rivelazione del giovanissimo Andrea Genovese

 

Pescara “Città che legge” è pronta ad ospitare un altro importante appuntamento: la Mondadori di via Milano (Pescara) punta su una vera rivelazione ed infatti venerdì 15 luglio alle ore 18.30 verrà presentato il libro “L’amore ai tempi del Coronavirus” (Albatros) del giovanissimo autore pescarese, il 16enne Andrea Genovese. Sarà presente anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota, molto impegnata nella valorizzazione della cultura del libro. Modera l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

 

“L’amore ai tempi del Coronavirus” propone una storia di formazione intensa ma non disperata, rappresentando ciò che hanno dovuto sopportare gli adolescenti con l’isolamento attraverso storie apparentemente parallele, ma destinate ad incrociarsi.

 

Eros Spartano ha i comuni problemi di ogni adolescente: delusioni sentimentali, conflitti con la scuola e incomprensioni da parte del padre. L’unica via di fuga sono le uscite con i suoi amici piuttosto singolari. Un giorno a fare breccia nel loro gruppo è Katy, una misteriosa ragazza che cambierà per sempre le loro vite e i rapporti tra ognuno di loro. Quando scatta il lockdown, la resilienza di Eros verrà messa a dura prova, proponendo alla ragazza di vedersi di notte e di trasgredire le leggi sull’isolamento. Insieme formeranno i Cazzari, sette ragazzi, ognuno con i propri demoni interiori, uniti da un’incrollabile amicizia che lavoreranno sull’accettazione di se stessi, sentendosi parte di qualcosa di più grande.

 

Così Andrea Genovese spiega come è nata l’idea di scrivere questo libro: “Scuola superiore: tempo di uscite, di divertimento, di vita. O almeno, così dovrebbe essere. Mi sono guardato intorno e ho notato che per un lungo periodo tutte queste cose sono mancate soprattutto a noi adolescenti. La pandemia ha cambiato il mondo e io non sono rimasto a guardare. Ho sentito la necessità di registrare quanto stava accadendo, proprio come quando si riprende con il telefono qualcosa di eccezionale. E il modo migliore in cui potevo esprimere quei sentimenti nati dall’isolamento era un romanzo che, come affermano più alti nomi, deve avere il vero per soggetto, l’utile per scopo e l’interessante per mezzo. Trattare il fenomeno della pandemia nel romanzo mi avrebbe fornito un soggetto e uno scopo. Non mi rimaneva che lavorare all’interessante, creare quindi una storia, una storia d’amore.

L’amore ai tempi del Coronavirus”.

 

Andrea Genovese nasce nel 2006 a Pescara, dove risiede tuttora. Frequenta il Liceo Classico ‘Gabriele D’Annunzio’ e si allena nel Pescara Pallanuoto. A sedici anni pubblica il suo primo romanzo, “L’Amore ai tempi del Coronavirus”, con il Gruppo Albatros il Filo nella collana Nuove Voci, con prefazione di Barbara Alberti.

 

 




San Benedetto del Tronto (AP) – HARENA – 15 Luglio 2022 – ore 18:30. I CAFFE’ LETTERARI D’ITALIA E D’EUROPA all’HARENA

 
Il 15 Luglio, nel corso di un’APERICENA LETTERARIA di MezzaEstate, verrà presentato Tra l’Essere e l’Apparire. il nuovo libro del Prof. Antonio Lera di Giulianova, Presidente dell’Associazione AGAPE (Accademia Caffè Letterari d’Italia e d’Europa), Candidato al Nobel per la Letteratura per gli anni 2020 e 2021, che inaugurerà a San Benedetto del Tronto la stagione delle presentazioni librarie ed artistiche dei caffè storici d’Italia e d’Europa che hanno fatto tappa in alcuni dei più prestigiosi CAFFE’ E LOCALI STORICI (Florian di San Benedetto del Tronto, Meletti di Ascoli Piceno, Pedrocchi di Padova, GranCaffè Quadri di Venezia, Le Giubbe Rosse di Firenze, Arte della Seta di Firenze,  Paszkowski di Firenze, Caffè Greco di Roma, Cafè Demel di Vienna, Caffè Letterario Ostiense di Roma, Museo del Corallo di Napoli, Casina Pompeiana di Napoli, Antica Legatoria Artigiana di Napoli, Caffè Il Momento di Amsterdam, Lucaffè di Ferrara, Minotauro di Verona, Cibo per la Mente di Taranto, Notturno Sud di Bologna, Caffè Letterario a Palazzo Mauri di Spoleto, Palazzo Fibbioni de L’Aquila, Psica di Pescara, Kursaal di Giulianova, Loggiato Belvedere di Giulianova, Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi, Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, Empatia di Teramo e che vedranno tra le sedi anche l’Harena, vera e propria galleria emozionale tra passato e presente, punto di riferimento culturale della città Marchigiana, che vanta la Direzione Artistica della Dr.ssa Patrizia Iacoponi. L’incontro vedrà inoltre la partecipazione degli Scrittori Beniamino Cardines di Pescara, Candidato autore dell’anno 2022-2023 letteratura per ragazzi, Marta Moroni di Perugia con l’opera prima Io Sara, Margherita Bonfilio Abruzzese di nascita e Lombarda di adozione, Vincitrice del Premio Autore 2016 al Salone del libro di Torino, Lucia Magistro di Pescara, Scrittrice e Teologa. Modereranno la serata: Gabriella Ceneri (Presidente Fondazione Anffas Grottammare) e Gaia Baroni (Psichiatra Territoriale), con letture a cura di Alceo Spinozzi (Scrittore) ed infine con la presenza degli artisti Simona Tacconi di Castel di Lama (Pittrice) e Gabriele Partemi di San Benedetto del Tronto (Pittore) con già all’attivo importanti mostre personali e collettive che esporranno le loro opere. Info e prenotazioni, tel.: 3667653107.
SINOSSI DELL’OPERA
Parlare di Lera vuol dire parlare di passione poetica. La raccolta “Tra l’essere e l’apparire” crea le basi di un linguaggio aulico atemporale adatto a tutte le generazioni e rivolto a tutte le epoche che fa intravedere percorsi non solo poetici da tempo cercati ma soprattutto terapeutici. La ricerca della metafora oscilla tra l’Essere e l’Apparire disvelando un mondo di complessità (con Odi più strutturate) e semplicità (con Odi più elementari che), laddove lo scrittura è un modo per dire ciò che non si riesce ad esprimere in altro modo, attraverso quei contrasti esistenziali che tengono insieme sguardi muti e cuori galoppanti, respiri ansimanti e fresche carezze. La poetica dell’opera Tra l’essere e l’apparire si afferma tra Eros ed Ethos nell’imprescindibile necessità di trovare sempre nuovi equilibri all’interno del percorso di ricerca personalistico. Alla musicalità dei versi e la passionalità di alcune immagini si contrappongono la compostezza dei sentimenti ed il senso etico del vivere. La sua opera, configura un universo di sorprendente forza espressiva da cui provengono, la sostanza reale e immateriale e la forza propulsiva di un linguaggio che continua a far parlare la sua terra nei suoni mai assopiti di una creazione ancora in divenire. Cardini della sua dimensione artistica sono sia la forma (per cui è stato accostato a D’Annunzio) che la sostanza (che lo vede paragonato da alcuni critici a Pascoli);  la presente opera letteraria si muove poi all’interno dell’asse tempo/bellezza e risente particolarmente della sua formazione medico-psicologica delineando una chiara prospettiva narrativo esistenziale che fa intravedere chiaramente percorsi non solo poetici da tempo cercati ma soprattutto terapeutici collocabili “Tra l’Essere e l’Apparire”.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
ANTONIO LERA, Medico, specializzato in Neurologia e Psichiatria, Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo, con Incarichi di Docenza presso le Università degli Studi de L’Aquila e La Sapienza di Roma ed appartenenze a prestigiose Società Scientifiche Italiane è anche Scrittore e Critico d’arte e letterario, Candidato al Nobel per la Letteratura negli anni 2020 e 2021, Fondatore e Presidente di AGAPE Accademia Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, Fondatore di un Rotary Club e PastPresident di 2 Rotary Club Distretto 2090 Italia, è una delle figure maggiormente distintesi nel campo della cultura e letteratura contemporanea; la sua attività letteraria risente particolarmente della sua formazione medico-psicologica. Nell’ambito del suo percorso artistico si è Diplomato in: Recitazione presso il Laboratorio Minimo Teatro di Ascoli Piceno, Sceneggiatura e Regia presso l’Istituto Multimediale Scrittura e Immagine di Pescara e Doppiaggio presso L’Accademia Flaiano di Pescara. Regista e Sceneggiatore di cortometraggi sul tema della salute mentale ed handicap, tra cui quello sul tema della salute mentale dal titolo VOGLIA DI STUPIRSI. Risulta incluso nell’elenco nazionale degli autori e scrittori dal 1998. Pubblicazione di articoli su numerose Riviste, testate in rete o cartacee. Vanta Iscrizioni ed appartenenze a: As.Pe.I., Associazione Pedagogisti Italiani; AMSI (Associazione Medici Scrittori Italiani); I LUOGHI  DELLA SCRITTURA (San Benedetto del Tronto); SLOWFOOD (Condotta Valdaso-San Benedetto del Tronto). Past President dell’Associazione Amici della Cultura e Direttore Artistico dei Premi Letterari: “Roseto Giovani”, “Poesia: Medicina dell’Anima” e del “Festival di Letteratura Cinema e Fotografia Anfiosso”. Articolista per la Rivista Mensile L’Eco di S. Gabriele, dal 1997 al 2001. Scrittore, Operatore culturale e critico artistico. Ha scritto due romanzi e tre sceneggiature. Coautore di un Cd musicale: “CAPACE D’AMORE”.



Ad Avezzano presentazione del libro Ignoto Militi, omaggio delle donne al Figlio d’Italia

Ignoto Militi. Le donne raccontano il figlio d’Italia” (Idrovolante edizioni) è un libro corale scritto da sole donne, nato in occasione del centenario della tumulazione del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria.

Un lavoro tutto al femminile coordinato da Cristina Di Giorgi e Bianca Penna, che ha dato vita ad undici racconti, come undici furono le salme tra cui fu scelta quella del Milite Ignoto da tumulare a Roma. Un mosaico di storie tutte diverse ma unite da uno stesso sentire e dalla volontà di rendere omaggio a colui che continua a rappresentare il senso più profondo dell’italianità, a firma di Elena Barlozzari, Carla Isabella Elena Cace, Flaminia Camilletti, Elena Caracciolo, Giorgia Clementi e Aurora Dipalo, Sara De Angelis, Nadia Dell’Arco, Roberta Di Casimirro, Cristina Di Giorgi, Alina Di Mattia, Paola Frassinetti, Ines Pedretti, Bianca Penna, Caterina Rovere, Elena Donazzan e Giovanna Donazzan. Il volume è completato dalla prefazione di Isabella Rauti e dalla postfazione di Alessia Rosolen, e arricchito da diverse appendici (tra le quali spicca quella firmata da Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 febbraio, che ha promosso la campagna di concessione al Milite Ignoto della cittadinanza onoraria in tutte le città d’Italia), e dalla significativa ed evocativa copertina disegnata appositamente da Fabio Fantozzi.

Sabato 9 luglio, ore 18.00, presso i Giardini del Palazzo municipale di Avezzano, presentazione del libro assieme agli autori Cristina Di Giorgi, Bianca Penna, Alina Di Mattia ed Emanuele Merlino .