Giulianova. Esce l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Ornella Albanese: “La regina senza trono”. Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”, romanzo edito da Mondadori.

Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Dopo il successo del romanzo storico “Il Falconiere dei Re”, edito sempre per la casa editrice Mondadori ed ambientato anche in Abruzzo, esce con un nuovo romanzo dal titolo: “La regina senza trono – Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”

Una protagonista in cui femminilità e passionalità si combinano con uno spirito indomito e fiero, facendone un personaggio carismatico. Nel suo desiderio di autodeterminazione, Amalasunta è una figura di assoluta modernità e merita di essere riscoperta. Attraverso un racconto serrato e avvincente il lettore rivive quel periodo storico che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico. Siamo nel 495 d.C.. Il suo stesso nome ne evoca la forza, Amalasunta: la forte Amala. Lo ha deciso sua madre, per lenire la frustrazione del grande Teoderico, re degli Ostrogoti: una figlia forte e sana come il maschio che non è arrivato. E Amalasunta non delude le aspettative, crescendo fiera e determinata. Dal padre, grande guerriero e stratega che ha riunito sotto di sé tutto il suolo italico, acquisisce l’ardimento e il valore ma anche l’amore per la cultura. Studia gli autori greci e latini, disserta di filosofia e teologia, trascurando invece le arti femminili, a cui preferisce le uscite a cavallo e le battute di caccia in compagnia del suo schiavo Traguilano. La libertà è però un sogno a cui Amalasunta non intende rinunciare. La libertà di decidere il proprio futuro, di scegliere ciò che è bene per il suo popolo. La libertà di amare qualcuno che non è degno del sangue regale ma ha fatto breccia nel suo cuore, perché ha saputo riconoscere nello spirito indomito di una donna il coraggio di pretendere ciò che le spetta.

In un racconto serrato e avvincente, rivive una figura di grande fascino e modernità.

Amalasunta incarna alla perfezione quel diritto all’autodeterminazione che ancora oggi molte donne sono costrette a rivendicare. Sullo sfondo, un periodo storico inquieto e seducente che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico.

Ornella Albanese, ha pubblicato racconti gialli e rosa su numerose riviste a partire dai sedici anni, prima di approdare al romanzo: ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori, due thriller storici con ricca componente sentimentale per Leggereditore (“L’anello di ferro e il pluripremiato “L’oscuro mosaico”), e infine “Il sigillo degli Acquaviva” per Leone editore. Il suo ultimo romanzo storico, “Il falconiere dei re”, è uscito per gli Oscar Mondadori. Per motivi lavorativi e affettivi si divide tra l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.




Bellante. Associazione Culturale “Nuove Sintesi”: conferenza dello storico Sandro Galantini sulla Bellante cinquecentesca.

Il 9 marzo conferenza dello storico Sandro Galantini sulla Bellante cinquecentesca.
Porterà i suoi saluti la Dott.ssa Teresa Di Berardino (Assessore Cultura).
L’evento è organizzato dall’Ass.ne Culturale Nuove Sintesi.

BELLANTE – Sabato 9 marzo, alle ore 17.30, nella Biblioteca comunale di Bellante, lo storico Sandro Galantini terrà una conferenza sulla Bellante del ‘500 con particolare riguardo ai gruppi sociali, alla struttura urbana e all’assetto del territorio. Considerata, nei documenti di metà Cinquecento, località “abundante”, cioè demograficamente robusta con i circa mille abitanti contabilizzati nel 1545, Bellante non a caso era “capitale” dell’omonimo marchesato acquaviviano disponendo di ospedale, di servizi strategici per la comunità di pertinenza feudale (dal forno al macello ma soprattutto al mulino, uno dei due in funzione lungo il Salinello) e meglio provvista di «persone civili et facoltose, dottori de legge, et di medicine, notari et altre persone di conditione», cioè di un ceto socialmente, professionalmente e culturalmente di peso. Lo sguardo ampio sulla Bellante cinquecentesca consentirà di comprendere l’importanza di questo centro che si dota di opere d’arte di rilievo, le vivaci relazioni commerciali intrattenute con le vicine Marche, le caratteristiche del territorio, la diffusione della masseria e le fortune di alcuni prodotti agricoli che nel Settecento e nell’Ottocento renderanno Bellante famosa nel Regno di Napoli.




Gli scrittori italiani a Vienna per il Festival della Letteratura Di Arturo Varè

 

La terza edizione del Festival della letteratura italiana “La Fonte”al Teatro Odeon di Vienna, dall’1 al 3 marzo, ha visto la partecipazione di numerosi noti scrittori italiani che hanno parlato dei temi dei loro libri. Alessandro Barbero, Gianrico Carofiglio, Serena Dandini, Domenico Dara, Manuele Fior, Fabio Genovesi, Dacia Maraini, Stefano Mancuso, Benedetta Tobagi sono solo alcuni dei nomi che hanno affollato l’intensa tre giorni viennese. Una risposta di pubblico estremamente positiva che ha confermato la validità della formula adottata dagli organizzatori:l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, l’Associazione culturale Librai in Corso e l’Associazione Libellula di Vienna.

 

Gli autori e le autrici che hanno partecipato hanno raccontato la letteratura italiana contemporanea attraverso i diversi generi letterari e linguaggi affrontati nei loro libri, pubblicati anche in tedesco: dal saggio al romanzo, dal graphic novel al giallo fino ai mondi fantastici dei libri per bambini. Lo svolgimento di tutti gli incontri in lingua italiana e tedesca ha permesso un attivo coinvolgimento dei partecipanti che hanno potuto così conversare e confrontarsi con gli autori.

 

L’ambasciatore d’Italia a Vienna, Giovanni Pugliese, ha inaugurato il festival e la Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Vienna, l’ambasciatrice Debora Lepre, ha introdotto i lavori della giornata di domenica. Nell’ambito del festival è stata anche allestita una mostra di pannelli dal titolo “La penna del diplomatico” ideata e realizzata dall’ambasciatore Stefano Baldi, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OSCE a Vienna.

 

La mostra, composta da pannelli tematici relativi a circa 400 copertine di libri, ha costituito l’occasione per conoscere una nicchia della produzione libraria italiana e scoprire un lato meno noto dei diplomatici, rappresentato dalle loro pubblicazioni. Storia, biografie, memorie e ricordi, politica internazionale, diplomazia, narrativa, poesia e teatro, italiani all’estero, pubblicazioni in altre lingue e monografie sulle ambasciate italiane sono le aree tematiche dei libri illustrati nei pannelli, ciascuno accompagnato da una breve descrizione. Inoltre, un pannello appositamente realizzato per l’occasione è stato dedicato ai libri pubblicati da diplomatici scrittori austriaci.

 

La mostra rientra nel quadro di un vasto progetto di ricerca “La penna del diplomatico” inaugurato nel 2006 con la pubblicazione dell’omonimo libro da parte di Stefano Baldi e Pasquale Baldocci. Ad oggi, la ricerca ha portato all’individuazione e catalogazione di oltre 1.400 titoli pubblicati da oltre 340 autori diplomatici dal secondo dopoguerra, mettendone in luce non solo la considerevole produzione libraria e la loro attività pubblicistica, ma anche gli interessi ampi e diversificati che contraddistinguono chi svolge questa professione.Gli organizzatori, molto soddisfatti per il successo riscosso dall’edizione di quest’anno, hanno annunciato che la quarta edizione del Festival si terrà nel marzo 2025.

 

 




L’AQUILA. E’ MORTO GABRIELE DI FRANCESCO, IL CORDOGLIO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE

L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime profondo cordoglio e sincera vicinanza ai famigliari del professore e giornalista Gabriele Di Francesco che ci ha lasciati in data odierna. Già Professore associato di Sociologia generale e giornalista pubblicista, Gabriele Di Francesco è stata una delle colonne portanti dell’ex facoltà di Scienze sociali dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, dove ha insegnato Istituzioni di sociologia, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Organizzazione dei servizi sociali. Gabriele Di Francesco ha saputo coniugare il rigore metodologico e didattico con la passione per i processi culturali e antropologici del territorio, studiati con versatilità e originalità. La sua intensa produzione editoriale testimonia la vivacità dei suoi interessi, intellettuali e di ricerca, sempre ispirati al connubio tra conoscenza e territorio.  Nel 2022 il prof. Di Francesco aveva vinto il Premio giornalistico “Polidoro” classificandosi al primo posto.




IMMINENTE L’USCITA DEL VOLUME “MARIO SETTA, TESTIMONIANZE DI LIBERTÀ”A CURA DI GOFFREDO PALMERINI

28 febbraio 2024

 

 

L’AQUILA – “[…] Mario mi mandava i suoi scritti. Erano tutti d’una intensità e d’una profondità etica e culturale straordinarie. Molto spesso ero io stesso che gli proponevo di diffonderli attraverso la rete dei miei contatti stampa, conoscendo la sua discrezione e la sua modestia egli non lo avrebbe mai chiesto. Ed è così che una straordinaria fioritura di scritti è comparsa su decine di testate in Italia e su molte altre all’estero. Sarebbe il caso di raccoglierli, questi scritti, per farne una pubblicazione, e forse lo farò. Temi ricorrenti erano approfondimenti storici, filosofici, artistici, sociali, un ampio spettro di questioni trattate con spiccata competenza, esposte con chiarezza e con il dono d’una magnifica scrittura. […]”

 

Così tra l’altro scriveva Goffredo Palmerini qualche giorno dopo la scomparsa di Mario Setta, storico e intellettuale abruzzese, avvenuta a Sulmona il 25 marzo 2022. Un proposito che il giornalista e scrittore aquilano, amico di Setta, sta oraper portare a compimento, essendo il libro in corso di stampa. Il volume “Mario Setta, testimonianze di libertà” (Edizioni Etabeta), a cura di Goffredo Palmerini, è infatti oltre che una raccolta di scritti dello storico, un tributo alla memoria per ricordarne l’opera intellettuale, i valori etici, l’amore per la libertà latamente intesa, la forte testimonianza di vita. Gliarticoli raccolti nel volume, recuperati dal curatore nel suo archivio e dagli archivi delle redazioni cui a suo tempo li aveva inviati, datano Marzo 2015-Marzo 2022 e sono uno spaccato significativo dell’intellettuale e dello storico, ma soprattutto di Mario Settapersona nella sua autenticità, nella ricchezza dei suoi valori civili e spirituali, nella sua profonda umanità.

 

Questo piccolo tributo– dichiara Palmerinispero sia utile per fare un altro passo in avanti verso la consapevole conoscenza di Mario Setta, della sua poliedrica figura di intellettuale, mai sussiegoso, e di uomo a tratti “profetico”. Mi auguro, inoltre, che contribuisca a consegnare un ulteriore tassello alla sua memoria.” Con il consenso del curatore, qui di seguito si riporta il testo della Prefazione al volume, scritta dalla giornalista Maria Rosaria La Morgia, e l’INDICE dei capitoli.

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IL CORAGGIO DI UN INTELLETTUALE LIBERO

 

diMaria Rosaria La Morgia *

 

 

Libertà è la parola che più ricorre negli scritti che Mario Setta per sette anni, dal marzo 2015 a quello del 2022, ha affidato a Goffredo Palmerini per diffonderli in diverse pubblicazioni in Italia e all’estero. Articoli che sono stati raccolti in un unico volume, Testimonianze di libertà, pubblicato a due anni dalla scomparsa dello storico abruzzese.Per Mario la libertà era il principio guida: libertà interiore e politica, libertà religiosa e culturale, libertà che coniugava sempre con dialogo e rispetto dell’altro. È stato un intellettuale che non si è mai sottratto all’impegno concreto, nella quotidianità, in continuità con quanto aveva scritto nel suo primo libro Cristo ha le mani sporche (ed. Presenza, 1967) raccontando la storia di un prete operaio, esperienza che aveva vissuto direttamente.

 

Nato a Bussi sul Tirino in una famiglia operaia era entrato in seminario a quindici anni, nel 1951, e si era formato a Bologna. Per lui si rivelarono particolarmente importanti gli anni trascorsi a Roma come “cappellano degli edili”, dal 1962 al 1970, missione che gli consentì di vivere nella quotidianità quei valori di solidarietà e di amore per l’altro che lo avevano ispirato fin da ragazzino e che ribadì nella lettera indirizzata ai parrocchiani di Badia, frazione di Sulmona, dopo aver celebrato l’ultima messa il 7 aprile 1979, quando si concluse la sua prima vita, quella da prete. Scrisse: «Continuerò a credere nell’Amore Universale, come legge fondamentale dei rapporti tra gli uomini. Continuerò a lottare per una società più giusta, più fraterna, convinto come sono che la vita abbia senso solo se donata».

 

Nel 1982, dopo essere stato eletto consigliere comunale a Sulmona nella lista del PCI che lo aveva candidato come “indipendente”, fu sospeso a divinis. Una condizione di emarginazione che riecheggia nell’articolo (settembre 2017) dedicato alla memoria dei fratelli Spaventa e allo spazio che veniva riservato a Silvio, di solito maggiore di quello destinato al filosofo Bertrando. Citando Elena Croce scrive: «era naturale essere fiero di un illustre statista, ma più arduo appropriarsi i meriti di un filosofo e superare la circostanza che egli fosse un sacerdote che aveva lasciato l’abito». Mario Setta, per la sua condizione di prete sospeso a divinis, si vide negato il diritto al lavoro pubblico che aveva conquistato vincendo un concorso come insegnante e, per trovare un’occupazione, fu costretto anche ad emigrare. Dovrà aspettare la riforma del Concordato del Governo Craxi nel 1984 e l’abolizione dell’art. 5 che vietava l’assunzione negli uffici pubblici di “sacerdoti apostati o irretiti da censura” per entrare a pieno titolo nel mondo della scuola. Da quel momento inizia la sua vita di docente nel Liceo Fermi di Sulmona dove diventa un punto di riferimento umano e culturale. Ed è nella scuola che la sua passione per la ricerca storica cresce e si rafforza.

 

Nei primi anni ’90, dopo la visita a Sulmona di J. Keith Killby, fondatore di un’associazione di ex-prigionieri: il Monte S. Martino Trust, il preside di allora, Ezio Pelino, gli affidò il compito di coordinare un laboratorio di ricerca storica sull’aiuto dato dalla popolazione locale ai prigionieri alleati fuggiti dal campo di concentramento di Fonte d’Amore, Campo 78. È del 1995 la prima edizione del libro E si divisero il pane che non c’era, un’opera collettiva di studenti e di docenti su quella che sarà definita la Resistenza Umanitaria. Qualche anno dopo iniziò anche l’avventura del “Sentiero della Libertà”: nacque l’Associazione (Mario ne fu il primo presidente) e la marcia che, in tre giorni, ripercorre il cammino che fecero in tanti per attraversare la Maiella, da Sulmona a Casoli, e raggiungere l’esercito alleato e le zone d’Abruzzo già liberate. Tra loro il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che in Abruzzo, prima a Scanno e poi a Sulmona, aveva trovato rifugio.

 

Nell’articolo pubblicato il 19 gennaio 2020 Mario Setta scriveva: «Oggi la Marcia InternazionaleIl Sentiero della Libertà – FreedomTrail – Freiheitsweg – Chemin de la Liberté è certamente il simbolo di Libertà più attuale, interessante, partecipato, giunto alla ventesima edizione, nato per rievocare il passato e proporre la riflessione sui valori di Libertà, Solidarietà, Pace, espressa dalle parole dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel discorso per la prima edizione del 2001: Oggi un gruppo si accinge a ripercorrere quegli aspri sentieri, i sentieri della libertà. Anch’io fui uno di loro, lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, nelle loro case qui a Sulmona. […] Vedo qui oggi tanti giovani, che sono partecipi, con tutta la passione dei loro anni, di questa straordinaria manifestazione… E a voi giovani ripeto l’invito che rivolgeva a tutti gli uomini il vostro grande poeta Ovidio: guardate in alto, rivolgete sempre gli occhi alle stelle; abbiate ideali, credete in essi e operate per la loro realizzazione».

 

In tutti gli scritti di questa raccolta Mario ha lasciato il segno del suo pensiero che era uno stile di vita. Gli erano estranee ipocrisie e bugie, invidie e cattiverie, era un uomo generoso, libero, capace di scelte coraggiose. È stato un intellettuale che, in tutta la sua vita, si è battuto per la libertà, per i diritti umani, per la diffusione delle conoscenze, per la pace. L’ultimo scritto della raccolta porta la data del 6 marzo 2022, solo diciannove giorni prima della sua scomparsa, e ancora una volta le sue parole rappresentano una denuncia e un appello: «Mai, come in questo periodo di grave crisi socio-economico-politica, sembra così impellente e improcrastinabile il bisogno di una Costituzione universale. La terra è diventata finalmente la “casa comune”, ma la globalizzazione non può ridursi alla compravendita di uomini e di merci.»

 

*Giornalista, presidente dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà”

 

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INDICE                                                                                                 

 

 

PRESENTAZIONE – di Goffredo Palmerini

PREFAZIONE – di Maria Rosaria La Morgia

NOTA DEL CURATORE – di Goffredo Palmerini

L’AQUILA DI FRIEDRICH NIETZSCHE

RELIGIONE E POLITICA: IL CASO SULMONA

L’ITALIA FUORI È MIGLIORE DELL’ITALIA DENTRO

IL SENTIERO DELLA LIBERTÀ – con Goffredo Palmerini

LA RESISTENZA UMANITARIA IN ABRUZZO

LUCI E OMBRE NEI PLEBISCITI

UN UOMO GENIALE, VENANZIO DI BIASE

LAPEDOFILIA NELLA CHIESA

BERTRANDO E SILVIO SPAVENTA: TORNIAMO A BOMBA…

NOI FIGLI DI ABRAMO

55 ANNI FA IL CONCILIO VATICANO II

LA DONNA, IERI E OGGI

500 ANNI FA LA RIFORMA DI MARTIN LUTERO

NOVEMBRE 1943, L’ECCIDIO DI PIETRANSIERI

AMORE OLTRE LE BARRIERE

MEZZOGIORNO TRA IDENTITÀ E STORIA

CELESTINO E FRANCESCO

PREMIO POLIDORO 2017 A MARIA ROSARIA LA MORGIA

NATALE DI SANGUE 1943

EMANUELE FELICE E LA FELICITÀ

AUSCHWITZ, OGGI E IERI

GIORNATA DELLA MEMORIA: 27 GENNAIO 1945

FEBBRAIO, IL MESE DEI CONCORDATI TRA STATO E CHIESA

NOI SIAMO BRUZZESI DI MAURO TEDESCHINI

MARIA DI MARZIO – con Maria Rosaria La Morgia

PAPA FRANCESCO DAPADRE PIO

IL MISERERE DEL VENERDI’ SANTO

UNO CHEF: DOMENICO SANTACROCE

IL 5 MAGGIO RIAPRE UN TESORO ABRUZZESE

MATTARELLA E LA RESISTENZA UMANITARIA IN ABRUZZO

FAMIGLIA INCONTRA PARENTI EX PRIGIONIERO – con Mario Salzano

FONTE D’AMORE, LEZIONE DI UMANITA’ – con Mario Salzano

19 MAGGIO 1296, LA MORTE IN PRIGIONE DI CELESTINO V

UN ANNO A ROVERE (1943-1944)

RICORDANDO CAVOUR

IL “CASO” PASCAL D’ANGELO

CRISTO, UOMO DEL SUD

UNA SCRITTRICE ABRUZZESE: AIDA STOPPA

UNA NUOVA REALTÀ

DONNE NELLA RESISTENZA: ADA GOBETTI E IRIDE CAMPEROLI

PAPA FRANCESCO: LA CHIESA HA FALLITO

REDENZIONE. LA NUOVA WELTANSCHAUUNG

75° ANNIVERSARIO DELL’ARMISTIZIO

ELOGIO DEI POCHI

A SCUOLA, SEMPRE

QUESTA, L’AMERICA!

LA GRANDE GUERRA: STORIA E PERSONAGGI

M, IL FIGLIO DEL SECOLO, DI ANTONIO SCURATI

NATALE, LA STORIA

LA GRANDE GUERRA DI ARMANDO DIAZ

L’ABRUZZO TRADITO(RE) – con altri firmatari

FARE STORIA, RIFLESSIONI SU METODI E FORMAZIONE

ATTUALITÀ DELL’UTOPIA

LA LIBERAZIONE E LA RESISTENZA UMANITARIA

L’ITALIA, LA CORRUZIONE, LA CHIESA

LA STORIA AL MICROSCOPIO

UNA STORIA DEGLI UOMINI SCRITTA DA UOMINI

IN UN LIBRO LA VICENDA UMANA DI UN ANARCHICO

LE DIMISSIONI DI CELESTINO E BENEDETTO – con Goffredo Palmerini

I SIMBOLI DELLA LIBERTÀ – con Maria Rosaria La Morgia

GIORNATA DELLA MEMORIA, EBREI IN ABRUZZO

PANDEMIA E GLOBALIZZAZIONE

L’UMANITÀ ALLO SPECCHIO DEL CORONAVIRUS

25 APRILE: L’ALTRA FACCIA DELLA RESISTENZA

9 MAGGIO 1974, STORIA DI UN’EVASIONE

SULMONA, 27 AGOSTO 1943

AMOR SACRI, IL RIMOSSO DELL’OCCIDENTE

EVA E IL PECCATO ORIGINALE

L’ENIGMA BERGOGLIO DI MASSIMO FRANCO E FRATELLI TUTTI

LA LIBERAZIONE DELLA CHIESA – con Raffaele Garofalo e Pasquale Iannamorelli

LA GUERRA IN CASA 1943-1944

LA CONQUISTA DELLA LIBERTÀ

LA FRATELLANZA DI CRISTO

IL SENTIERO DELLA LIBERTÀ, EDIZIONE 2022 – con Maria Rosaria La Morgia

FREEDOM TRAIL, XX EDIZIONE – con Maria Rosaria La Morgia

NESSUNA COLPA uguale NESSUNA SCOMUNICA

L’APPELLO PERLA PACE COL PROGETTO DI IMMANUEL KANT

 




EDITORIA. LA VOCE DEL VAJONT RISUONA A LONDRA

 

LONDRA – Il disastro del Vajont trova eco nel Regno Unito. Mercoledì scorso, 28 febbraio, il fisico dell’atmosfera Andrea Di Antonio, dottore di ricerca all’Università di Cambridge ma originario di Teramo, è stato ospite su London ONE Radio, la sola radio nazionale ufficiale italiana nel Regno Unito.

Durante l’intervista, Andrea ha presentato il suo libro “La notte più buia della valle”, che offre un’analisi approfondita dei processi decisionali dietro al tragico evento del 9 ottobre 1963, causando la perdita di 1.910 vite umane. Quest’opera, pubblicata in occasione del sessantesimo anniversario del disastro, è stata già presentata alla Camera dei Deputati e a Longarone, il paese coinvolto dall’esondazione.

Nel corso del programma, Andrea ha anche lanciato il suo nuovo podcast, “Voce del Vajont”, un format che coinvolge superstiti, sopravvissuti ed esperti del settore in episodi dedicati a mantenere viva la memoria del disastro.

Entusiasta della possibilità di ricordare il disastro del Vajont su un canale radiofonico che raggiunge numerosi connazionali nel Regno Unito, Andrea ha dichiarato: “Comprendere i processi decisionali che hanno portato al disastro, soprattutto in relazione alla realizzazione di opere di grande impatto ambientale, è di fondamentale importanza per preservare sia i territori che i loro abitanti nel presente e nel futuro.”




ROMA. IN SENATO,IL 7 MARZO, IL PREMIO “DIVINAMENTE DONNA”, PRIMA EDIZIONE. Nella Sala Zuccari il Convegno “Eccellenza Femminile: celebrando le Donne che ispirano” e la premiazione

2 marzo 2024

 

 

di Goffredo Palmerini

 

ROMA – Si svolgerà in Senato,il 7 marzo 2024 dalle ore 9, la prima edizione del PremioDivinaMente Donna, cui è stato dato il suggestivo titolo Celebrando le Donne che Ispirano. Sarà la splendida Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani ad ospitare l’evento celebrativo dell’Eccellenza Femminile, promosso ed organizzato dall’Associazione internazionale VerbumlandiArtAps, su idea e progetto della presidente Regina Resta, infaticabile operatrice culturale. Presidente onorario del Comitato di Giuria del Premio è Marisa Manzini, sostituto Procuratore a Catanzaro, Regina Resta è presidente del Premio, Maria Pia Turiello è presidente della Giuria, composta da ChristelleOllandet, HebeMunoz, Marisa Palazzone, Roberto Sciarrone, Sonia Fanuli, Stanislao Liberatore, Stefania Romito, Goffredo Palmerini.

 

Obiettivo dell’iniziativa è quello di mettere in luce e dare riconoscimento al successo delle Donne nei vari campi di attività e d’impegno culturale, sociale e solidaristico, promuovendo nel contempo l’uguaglianza di genere, ispirando le nuove generazioni e creando una rete di sostegno. La manifestazione, che riconosce il valore e l’impegno delle donne nella società, completa degnamente nella sede istituzionale del Senato della Repubblica il ciclo di iniziative del Progetto DivinaMente Donna” realizzate nel corso del 2023 in alcune città italiane (Lecce, Rende-Cosenza, Firenze, Roma), affrontando le diverse tematiche di genere con incontri e convegni di sensibilizzazione e riflessione.All’evento saranno presenti con i loro interventi i componenti del Senato accademico: Manfredi Potenti, Tilde Minasi, Mirella Cristina, Marisa Manzini, Francesco Lenoci, Maria Pia Turiello, HafezHaidar, Pierfranco Bruni, Regina Resta, Ada Marseglia, Goffredo Palmerini e Stanislao Liberatore, che modererà i lavori del Convegno e presenterà il Premio.

 

I convegni, programmati, in collaborazione con il Senato accademico dell’Associazione, hanno visto relatori i componenti dell’organismo ed altre personalità del mondo scientifico e culturale.Infine, l’associazione, per il progetto DivinaMente Donna, ha indetto un concorso letterario su tematiche di genere, che si concluderà il 7 marzo prossimo con la cerimonia di premiazione dei vincitori delle varie sezioni, così come nella medesima cerimonia verranno insignite Personalità eccellenti nei diversi e rispettivi campi di impegno. Il “Premio Eccellenza Femminile” si propone di essere una piattaforma completa e inclusiva che non solo riconosce il successo delle donne, ma nel contempo contribuisce attivamente anche nel promuovere un cambiamento culturale verso una società più equa ed inclusiva. Scopi e contenuti del premio sono illustrati in dettaglio qui appresso.

 

Scopi del Premio

  1. Riconoscere l’Eccellenza: onorare donne straordinarie che hanno raggiunto livelli di eccellenza nelle loro rispettive discipline, contribuendo significativamente alla società.
  2. Promuovere l’Uguaglianza di Genere: sensibilizzare e promuovere l’uguaglianza di genere, dimostrando il valore delle donne in una vasta gamma di settori e ruoli.
  3. Ispirare Nuove Generazioni: creare modelli positivi che ispirino giovani donne a perseguire i propri sogni, sfidando stereotipi di genere e superando ostacoli.
  4. Costruire una Rete di Sostegno: favorire connessione e collaborazione tra donne eccellenti, creando una rete di sostegno che possa facilitare lo scambio di esperienze e risorse.
  5. Valorizzare la Diversità: celebrare la diversità nelle realizzazioni delle donne, evidenziando il loro contributo nei diversi contesti culturali, sociali ed economici.

 

Contenuti del Premio

  1. Categorie di Eccellenza: identificazione delle categorie, quali scienza e tecnologia, imprenditoria, arte e cultura, servizio sociale, istruzione, sport, cui assegnare il Premio;
  2. Procedura di Nomina e Selezione: un comitato di giuria, composto da esperti nelle varie categorie, valuta le candidature in base a criteri quali risultati, impatto e innovazione.
  3. Comunicazione e Visibilità: creazione di una piattaforma online dedicata al progetto per condividere storie di successo; diverse strategie di comunicazione per la visibilità del premio.
  4. Coinvolgimento delle Comunità Locali: organizzazione di attività collaterali, come workshop, seminari e mostre, per coinvolgere nelle comunità locali un pubblico sempre più ampio.
  5. Risorse online: creazione di risorse online (articoli, video, interviste), per comunicare le storie delle vincitrici e fornire ispirazione a un pubblico globale.
  6. Feedback e Valutazione Continua: raccolta di feedback dai partecipanti, giurati e stakeholder per valutare l’efficacia del premio e apportare miglioramenti.

 

Sponsor ufficiale del Premioè Pioda Imaging, le opere scultorie per le Donne Eccellenti sono state realizzate dall’artista Patrizia Almonti, Media partner è il magazine Future Italia.Qui di seguito le Personalità insignite con il Premio d’Eccellenza e i vincitori del Premio Letterario.

 

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PREMI PER CATEGORIE DI ECCELLENZA

 

– Magistratura e Avvocatura

FRANCESCA CERONI – Sostituto Procuratore generale della Cassazione

LUCIA SECCHI TARUGI –già Presidente Ordine degli avvocati di Siena, Consigliere CNF

 

– Istruzione

GIOVANNA SPATARI – Rettrice Università degli Studi di Messina.

 

                – Arte e Cultura

ANNA VINCI-Scrittrice, autrice di “Storia di una passione politica”, libro su Tina Anselmi, prima donna nel Governo italiano (Ministra del Lavoro e della Previdenza sociale nel governo Andreotti III), prefazione di Dacia Maraini.

 

                – Imprenditoria

CHIARA CORICELLI– Presidente società Pietro Coricelli Spa.

 

– Giornalismo

CLAUDIA CONTE, Conduttrice e opinionista Tv e attivista per i Diritti umani.

 

– Sport

VIVIANA BOTTARO– karateka italiana, bronzo olimpico a Tokyo 2020, Cavaliere OMRI

 

 

PREMI SPECIALI D’ECCELLENZA

 

MARCELLA CAMELLINI – Dirigente medico dell’Unità Operativa di Cardiologia ospedale di Sassuolo, coordinatrice del training Site AHA, responsabile Progetto Salute&formazione.

NICO SPUNTONI – Giornalista, vaticanista.

ASSOCIAZIONE 6LIBERA– ritira il premio la Presidente Dhebora Mirabelli.

ASSOCIAZIONE PROGETTO ANGELI– ritira il premio la Presidente Aida Abdullaeva.

 

 

PREMI CONCORSO LETTERARIO

 

SEZIONE POESIA   

ALBA ROSARIA CONTINOPianti a Birkenau

LUISA DI FRANCESCOIn un giorno qualunque; ex aequo LAURA FICCODonne di Kabul

 DONATELLA NARDINI veli in rivolta; exaequo STEFANIA DI LEOA tutte le donne libere

 

SEZIONESAGGISTICA  

ANNA MARIA LOMBARDILa relazione, è possibile migliorarla?

FIORELLA FRANCHINIGli angeli del focolare, percorsi di riscatto dell’economia domestica 

PAOLA CECCHINIUn’analisi approfondita del ruolo delle donne nella società contemporanea

 

SEZIONE LIBRI SAGGISTICA

PAOLO MIGGIANOC’è ancora tempo (Terra Somnia Editore)

GIOVANNI TERESIAmore, passione e odio (GEDI Gruppo Editoriale Spa)

ANTONELLA DEMOLAEducare fa bene alla salute (Giacovelli Editore)

 

PREMIO SPECIALE SAGGISTICA                   

GABRIELLA CINTIIl canto di Saffo (Moretti&Vitali Editore)

 

SEZIONE LIBRI NARRATIVA

LOLITA RINFORZIUn passo dall’inferno (Albatros Editore)

MANUELA MAGINel vicolo stretto (Temperatura Edizioni)

SERENELLA MARIA SIRIACOLa donna e il giudice (Oceano Edizioni)

 

PREMIO SPECIALE NARRATIVA

VENERANDA BASILEOltre l’orizzonte ferito (Media&Books Editore)

SERAFINA LA MARCALa bambola venuta da lontano (SelfPublishing Vincente)

 

PREMIO SPECIALE RESILIENZA RADIANTE

PINA PALERMOE venni dall’est con addosso un cappotto di astrakan (Pioda Editore)

 

SEZIONE VIDEO POESIA

GRAZIELLA EPIFANIA CAMPAGNAAli spezzate (voce Rodolfo Lettore, video Paolo Carriere)

LUCIA LO BIANCO – Carne nuda (voce Rodolfo Lettore, video Franco Antonio Loiacono)

GIUSEPPE MILELLASemplicemente una donna

 

PREMIO SPECIALE VIDEOPOESIA

LUCIANO MANFREDI – Tacco 6 (voce Giuliano Zingone)

 

AUTORI STRANIERI

SEZIONE LIBRI

ARJAN KALLÇOBookshop Café,storie di vita – a cura di Elisabetta Bagli

JETON KELMENDIQuando dormono i risvegli – traduzione diAnilaDahriu (Pace Edizioni)

 

POESIA

VERONICA PAREDESDalle labbra di Beatrice

 

SAGGIO

GORDANA SARIC

MUBERA ŠABANOVIĆ

 

PREMI SPECIALI ALLA CULTURA – SERBIA

IVANA AŠANIN

ZORAN JOVICIC

 




Morro D’Oro. Il 2 marzo presentazione a Propezzano del libro di Giancarlo Prosperi “Eventi risorgimentali in provincia di Teramo dopo il 1860”   

 

MORRO D’ORO – Sabato 2 marzo, alle ore 16 nell’Abbazia di Propezzano a Morro d’Oro, verrà presentato “Eventi risorgimentali in provincia di Teramo dopo il 1860”, il nuovo libro dello storico Giancarlo Prosperi.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Maria Lalli, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Notaresco, interverranno Stefania Pompeo e Sandro Galantini dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, Franco Trubiani dell’università “Parthenope” di Napoli, e Ivonne Pincelli, docente dell’istituto “Zoli” di Atri. Modera Amelia Marziani, docente della scuola secondaria di primo grado di Notaresco.

La giornata inizierà con l’ingresso della bandiera italiana portata da due alfieri dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon di Roma.

Previsti inoltre un intermezzo musicale a cura del M° Gianni Saccomandi ed alcune testimonianze degli studenti.

Giancarlo Prosperi, laureato in Sociologia e successivamente in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino, è autore di oltre venti opere tra volumi, saggi storici e socio-pedagogici ed attualmente insegna nella scuola secondaria.

Ha collaborato per diversi anni alla cattedra di sociologia della politica presso l’Università di Teramo occupandosi di studi risorgimentali. Numerosi i premi e i riconoscimenti per la sua attività di ricerca. È insignito dell’“Aquila d’Oro Crociata al Merito” dai Corpi Sanitari Internazionali “Croce Rossa Garibaldina”.




TERAMO. “L’ASSOCIAZIONE CULTURALE DAL VESUVIO AL GRAN SASSO”: grazie ancora, caro Presidente Mario De Bonis per i 10 anni di attività ininterrotta.

La nostra Associazione culturale creata nel 2014 sotto lo sguardo affettuoso e vigile del compianto grande attore Luca De Filippo, a Teramo, festeggia nel 2024 dieci anni di attività, con puro volontariato nello studio e ricerca dell’arte teatrale, e soprattutto poetica del famoso letterato partenopeo.

Per tanto onore e piacere il tutto, fatto di conferenze, incontri scolastici, interviste, serate rotariane, passaggi televisivi, ritagli stampa, viaggi di studio in tutta Italia, e non solo, accompagnato dal fortunato libro “Eduardo visto da vicino” in seconda edizione di Ricerche&Redazioni – Abruzzo Teramano, è ormai storia riportata in tante pagine di internet, facilmente consultabile da appassionati lettori.

Piace quindi a noi tutti dedicare al nostro Presidente Mario De Bonis ogni ringraziamento per il grande impegno profuso e lo facciamo ricordando qualche suo riconoscimento ottenuto e qui sotto elencato:

  1. Nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana col Presidente Scalfaro
  2. Nomina a Commendatore Pontificio con Giovanni Paolo Secondo, oggi Papa Santo
  3. Con la presentazione del libro “Monsignor Donato De Bonis-Mezzo secolo di sacerdozio con cinque Papi” a Cracovia, ospite del Cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario del pontefice polacco, consultabile in internet (IL LIBRO STORICO SU MONS.DONATO DE BONIS) e su Wikipedia in formato pdf
  4. Con i doni di Eduardo De Filippo alla Famiglia De Bonis, poi affidati alla storia nella Sezione Teatrale della Biblioteca Nazionale di Napoli, al secondo piano di Palazzo Reale, ben menzionati dal Cardinale Sepe
  5. Con la presentazione a Dubai,  in uno all’ing. Davide Persia,  della ormai famosa preghiera alla Madonna Assunta nella omonima Chiesa cattolica, benevolmente accolti dal rettore Fr. Lennie J. A. Connully
  6. Con la “Rosa d’argento” del Comune di Roseto degli Abruzzi, con Sindaco Di Bonaventura
  7. Con il XIII° Premio Di Venanzo a Teramo, della fotografia cinematografica, Presidente Chiarini
  8. Con il XXI° Premio Nazionale Paolo Borsellino, Presidente Leo Nodari alla Prefettura di Pescara
  9. Con il libro “Eduardo visto da vicino”, in seconda edizione di Ricerche&Redazioni – Teramo

Grazie ancora, caro Presidente De Bonis, con tutto quanto qui appresso documentato in allegate immagini e con auguri di lunga vita e di ogni bene!

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“ASSOCIAZIONE CULTURALE DAL VESUVIO AL GRAN SASSO”-Teramo

Website: https://dalvealgran.wixsite.com/dalvealgran

 




“ESSERE DIGITALI” alla BIBLIOTECA DELFICO, GIOVEDì 22 FEBBRAIO, ore 17

Giovedì 22 febbraio alle ore 17, presso la corte interna della  Biblioteca “Melchiorre Dèlfico” – Teramo, si terrà l’attesa presentazione del terzo titolo della collana “I quaderni di Scienze politiche” diretta da Francesca Fausta Gallo, direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche presso l’UniTe / Università degli Studi di Teramo.
Il volume, dal titolo “Essere digitali. Le scienze della politica allo studio dell’ultima rivoluzione”, è a cura di Simone Busetti, Adolfo Noto e Roberto Romani, docenti presso il citato dipartimento. Insieme a loro interverrà il professore Guido Saraceni, docente di Informatica giuridica.
Il libro
Solitamente le grandi trasformazioni, le cesure, le transizioni, sono decodificate a posteriori dagli studiosi che ne valutano l’impatto sulla vita degli uomini, delle società, degli Stati e che le etichettano, spesso dopo decenni dagli accadimenti, con il nome di rivoluzioni.
La rivoluzione digitale è stata, invece, immediatamente percepita dai contemporanei che ne hanno colto subito la portata, a partire dai comportamenti individuali, provocando dei cambiamenti inarrestabili, ancora in atto, e che stanno investendo e interessando tutti gli aspetti del vivere: da quelli economici a quelli politici; dalle relazioni sociali al modo di collocare sé stessi nel mondo; dalle attività lavorative a quelle ludiche e ricreative; dal pensiero al linguaggio; dal diritto ai rapporti internazionali.
Il problema di questa ultima rivoluzione è il suo governo. Errore di partenza è stato pensare internet simile a un parco giochi cui tutti accedono senza nessuna forma di controllo. Ma ora è tempo, anziché abbandonarsi a paure distopiche, con gli strumenti della multidisciplinarità propri delle scienze della politica, di vedere, capire e cercare di indirizzare, questo mondo che sta radicalmente mutando sotto i nostri occhi.
La scheda
ESSERE DIGITALI
Le scienze della politica allo studio dell’ultima rivoluzione
a cura di Simone Busetti, Adolfo Noto, Roberto Romani
Teramo, Ricerche&Redazioni, 2023.
424 pagine – ISBN 978-88-85431-71-3
“I quaderni di Scienze Politiche” (3)
Prezzo: € 32
I curatori
I curatori del volume insegnano nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Teramo. Simone Busetti è professore associato di Scienza politica, Adolfo Noto è ricercatore di Storia del pensiero politico, e Roberto Romani è ordinario di Storia del pensiero economico.