Secondo appuntamento con”Raccontami una storia” per l’I. C. Masci di Francavilla al Mare

Il progetto rivolto ai più piccoli, rientra nell’ambito di “SquiLibri” 2022/23

Mentre si continua a lavorare per una nuova e seconda edizione di SquiLibri, il Festival delle Narrazioni di Francavilla al Mare (Ch) si prosegue contestualmente con “Raccontami una storia”, iniziativa proposta per le scuole, nell’ambito del Festival, avviato lo scorso 16 dicembre con i più piccoli e che vede la collaborazione della casa editrice Chiaredizioni.

E’ l’Istituto Comprensivo F. Masci di Francavilla al Mare ad aderire al progetto coordinato da Nadia Tortora: “Continua l’avventura nelle scuole, questa volta parleremo in modo romantico dei numeri, ed è solo il secondo appuntamento, al progetto aderiranno più di duecento ragazzi, è bellissimo vederli così partecipi ed attenti”.

La direzione artistica del progetto è di Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), che è anche ideatore dello stesso Festival delle Narrazioni; il tutto è possibile grazie al Comune di Francavilla al Mare, guidato dal sindaco Luisa Russo, e all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

“E’ una grande soddisfazione vedere come anche i più piccoli si avvicinano pian piano al mondo della lettura, grazie anche all’impegno di figure professionali, come per esempio gli stessi docenti e non solo: è importante creare spazi di condivisione e di riflessione anche per coloro che, senza rendersi ancora conto, sono il nostro domani e su Francavilla faremo il possibile perchè per i più piccoli ci sia sempre una possibilità, e coinvolgere così attivamente le scuole nel vasto progetto che è SquiLibri, è un grande passo”– commenta il sindaco Luisa Russo.

“Con questo progetto ‘Raccontami una storia’, possiamo concretamente dire che SquiLibri è un festival che sposa benissimo qualsiasi fascia d’età e su Francavilla lavoreremo affinchè il libro sia occasione, per stare insieme, per parlarsi, per conoscere persone nuove e confrontarsi; dietro il libro c’è un mondo nuovo che va scoperto ed anche i più piccoli se ne rendono conto; il loro entusiasmo è la nostra gioia più grande e noi non li deluderemo”– spiega l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino.

Il prossimo appuntamento per i piccoli studenti è previsto per la mattina dell’8 febbraio 2023, nel plesso San Franco dove con “Mi chiamo Uno ma non sono Primo” ci saranno nuovi momenti di grande condivisione oltre che di inclusione, vissuti direttamente tra i banchi di scuola.

Un libro divertente, brioso, che rende facile ricordare, ai bambini, le definizioni dei numeri: “Mi chiamo Uno ma non son Primo” sarà una lettura appassionante e formativa. I disegni di Emiliana Di Placido sono divertenti ed espressivi, umanizzano i numeri per renderli più concreti e facili da immaginare, e sono caratterizzati dallo stesso ritmo dinamico della parte narrativa.

La scrittura di Fabio Marini è appassionante, scorrevole, chiara ed efficace. Si tratta di un racconto breve che è articolato, strutturato con cura che sa rendere chiara la particolare condizione di Uno e, accanto a lui, di Zero.

In questo libro i numeri diventano protagonisti dotati di carattere, e particolarità che li rendono simpatici e possono addirittura provare emozioni.

 

 




I.C. Corropoli, incontro di studi con Roberta Bruzzone in occasione del Safer Internet Day

 

Martedì 7 febbraio, presso il Cineteatro Comunale di Corropoli (Te), a partire dalle ore 9.00, si terrà un incontro di studi dedicato al tema del bullismo e cyberbullismo dal titolo “Io tra reale e virtuale. L’impatto dell’utilizzo della tecnologia e dei social sulla costruzione dell’identità e sulle strutture relazionali degli adolescenti”.

La manifestazione, organizzata e promossadall’I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra diretto da Stefania Nardiniin collaborazione conl’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Teramoe il Comune di Corropoli, è realizzata in occasione del Safer Internet Day(La giornata mondiale per la sicurezza in rete)e si colloca nell’ambito del progetto d’Istitutodi prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo a cura delle docenti Paola Natali e Marcella Iustini.

 

Così le insegnanti hanno illustrato il progetto: “Il 7 febbraiodi quest’anno si celebranolaGiornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismoe ilSafer Internet Day (SID): una giornata importante a cui la nostra scuola dedica una speciale attenzione. Il bullismo infatti, è un fenomeno in costante crescita,e non soloall’interno delle comunitàscolastiche; in particolare, negli ultimi tempi, con l’avvento delle nuove tecnologie, assistiamo adepisodi sempre più frequenti e sempre più gravi di ‘cyberbullismo’, ‘cyberstalking’, ‘sexting’, correlati all’uso improprio della rete e dei nuovi dispositivi digitali da parte degli adolescenti. La scuola ha, dunque, la responsabilità di prevenire e di contrastare il fenomeno del bullismo in generale, nonché di trasmettere valori legati al rispetto della persona, alla convivenza civile, al confronto non aggressivo, favorendo il benessere relazionale. Da qui la volontà di realizzare una giornata di confrontosul tema con i ragazzi e tuttii cittadini alla presenza di ospiti autorevoli, che siamo felici abbiano scelto di prendere parte a questa iniziativa”.

Interverranno all’evento: il Dirigente scolasticoStefania Nardini, l’On. Avv.Devis Dori, primo firmatario della proposta di legge antibullismo, il dott.Domenico De Berardis psichiatra e psicoterapeuta, e la dr. ssaRoberta Bruzzone, psicologa forense ecriminologa.Nel pomeriggio, alle ore 16.00, Roberta Bruzzonesarà nuovamente presente al Cineteatro di Corropoli per un incontro aperto a docenti e genitori dal titolo“Il lato oscuro dei social media e il loro impatto psicologico in adolescenza”.

 

La giornata di studi sarà moderata da Manuela Valleriani.

 

La cittadinanza è invitata a partecipare.

 




Secondo incontro della rassegna culturale “Parole in circolo”. Sabato prossimo, 4 febbraio, alle 18, Annacarla Valeriano e Stefano Redaelli dialogheranno al Kursaal sul tema della follia.

Si è aperta con grande successo la II Edizione della rassegna culturale “Parole in circolo”, che si appresta a portare a palazzo Kursaal di Giulianova il tema della follia. Sabato 4 febbraio, alle 18, saliranno sul palco Annacarla Valeriano, storica e saggista, e Stefano Redaelli, scrittore e professore di letteratura Italiana presso la Facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. Entrambi dialogheranno con la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice del ciclo di incontri, ripercorrendo le tappe della loro ricerca storica e personale con al centro la fragilità umana, la condizione degli uomini e delle donne nei manicomi, lo scavo del corpo e della mente di fronte al disagio psichico. L’evento vedrà anche il saluto del dottor Domenico De Berardis, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo. La rassegna “Parole in circolo” è organizzata dall’ associazione “Forum Artis – Cultura in movimento”, in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” ed il patrocinio dell’Amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura. L’invito a partecipare è rivolto a tutti. Ogni incontro è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Pagina ufficiale FB: @paroleincircoloeventi Visita: www.visitgiulianova.com Annacarla Valeriano si è sempre occupata del tema, pubblicando saggi di successo pluripremiati, quali “Ammalò di testa. Storie dal manicomio di Teramo (Donzelli, 2014)”, “Malacarne. Donne e manicomio nell’Italia fascista (Donzelli, 2017)”, e a “Parole in circolo” presenterà la sua recente pubblicazione “Contro tutti i muri – La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia” (Donzelli, 2022). Valeriano porrà l’accento “sul legame della libertà, come atto di volontà politica tra due persone – Franco e Franca Basaglia – che scelgono di incontrarsi per misurarsi nelle reciproche contraddizioni e dar vita a qualcosa di nuovo”, quella che ricordiamo come una delle rivoluzioni culturali tra le più importanti del Novecento, la chiusura dei manicomi. Stefano Redaelli s’interessa dei rapporti tra letteratura, medicina, scienza e spiritualità. La sua rara sensibilità lo ha portato alla scrittura del romanzo “Beati gli inquieti” (Neo, 2021), Selezione Ufficiale Premio Campiello, Premio Napoli e Premio Flaiano 2021. Un romanzo che ha destato interesse per la sua particolare genesi e lo spiccato lirismo. Eugenio Borgna, noto psichiatra e scrittore, ha così commentato: “Non saprei indicare altri testi che possano essere paragonati alla leggerezza e alla profondità di Beati gli inquieti. Come non saprei trovarne altri che vi si possano avvicinare nella creatività e nel rispetto della follia”. Redaelli, a Giulianova, ci parlerà dei folli presenti in “Beati gli inquieti” e nel suo recente “Ombra mai più” (Neo, 2022), che può definirsi il sequel della precedente opera. L’interrogativo rivolto al lettore è “Chi l’ha detto che i matti mettono tristezza?”.




Un percorso di fiducia e di speranza nell’ultimo libro di Goffredo Palmerini

 

 

Eccomi qui di nuovo a leggere, come già fatto negli undici testi che l’hanno preceduto, l’ultimo libro di Goffredo PalmeriniIl mondo che va, One Group edizioni, L’Aquila 2022 -, presentato con successo di pubblico il 13 dicembre 2022.È sempre forte il desiderio di lasciare alla scrittura alcune riflessioni sull’opera di un autore che ho sempre seguito attraverso le sue testimonianze di viaggi in Italia e fuori confine, i suoi incontri, le sue significative memorie, il suo stile e tanto altro ancora.

 

Libro dopo libro nuove scoperte, ulteriori considerazioni, sempre qualcosa in più rispetto al precedente, un arricchimento continuo che rivela il percorso di Palmerini, ma non solo: la capacità di fare tesoro della memoria, di lasciare tracce di uomini,di affetti, di superare distinzioni e lontananze per “comprendere e interpretare il continuo divenire dei nostri giorni” come ha scritto l’editore in seconda di copertina e aggiungerei, per coltivare i germogli dell’essere comunità oltre ogni barriera geografica di appartenenza e di cultura.Del resto è il suo impegno quotidiano: mettere in comunicazione i mondi dell’emigrazione, far conoscere le molte e differenziate realtà culturali, sociali, economiche. Da qui i rapporti internazionali, i servizi di stampa per i maggiori quotidiani esteri, l’accoglienza calorosa nelle diverse terre.

 

È doveroso soffermarsi un attimo sul titolo del libro, scelto dall’editore, e quale miglior significato delle parole dell’autore: “Il mondo che va […] esprime il cuore del libro, l’ottimismo dei giorni e degli anni che abbiamo davanti, il desiderio – e la responsabilità – di portare ciascuno il proprio contributo per renderli migliori, la consapevolezza che la qualità del futuro risiede anche nelle nostre mani. Ciò che ci aspetta non è un destino inamovibile, ma è ciò che noi stessi contribuiamo a realizzare, con le azioni e i valori umani ed etici che ispirano la nostra vita. […]”. Alle parole si accompagna la sapiente immagine grafica che interpreta e dà la giusta spinta: una serie di emoticon/smiley della nostra quotidianità tecnologica che con la loro semplicità sottintendono potentemente le emozioni date dalla lettura.

 

Dapprima sfoglio le pagine, poi mi soffermo qua e là su ciò che maggiormente attira l’attenzione, raggruppo mentalmente le tematiche (il vantaggio di un “annuario” che non ti obbliga ad una lettura conseguenziale), scorro la bella Presentazione di Mario Narducci e la significativa Prefazione di Patrizia Tocci e mi dirigo subito sui molti ricordi condivisicon l’autore.

 

Allora tornano gli amici scomparsi, il tempo di ieri riaffiora e spazia la memoria: “Vola, come falcon c’ha seco il vento”, secondo il verso di un famoso sonetto dell’Ariosto.Rivivocosì “la grande gentilezza d’animo” di Gianfranco Colacito, “la profondità di pensiero” di Massimo Baldassarre, “la finezza, l’eleganza, la signorilità e la grande cultura umanistica” di Anna Ventura, “la tenacia, l’attività creativa, la rilevanza internazionale degli allestimenti teatrali” di Federico Fiorenza, “la mitezza, il rigore morale, la ricchezza interiore, la cultura rilevante e mai sussiegosa” di Mario Setta, tutti amici che non ci sono più e con i quali, anch’io,ho condiviso esperienze o attimi di vita.Poi altre “[…] personalità insigni e amici che hanno lasciato un segno profondo nella cultura, nelle professioni, nelle istituzioni, nella comunità […]”.Palmerini ricorda tutti con affetto, dispiega con la scrittura il valore della memoria, consegna alla pagina il riconoscimento di lunghe avventure culturali, sociali, operative, offre al lettore sincere testimonianze di vite vissute al servizio della comunità.

 

Leggo altrove secondo il mio personale interesse eincontro la piccola e la grande Storia. Due capitoli scritti a distanza di breve tempo: 30 gennaio 2022, Nella resistenza al nazifascismo le azioni di lotta furono plurime. Il caso degli internati militari italiani (IMI) nei campi di prigionia in Germania; 21 febbraio 2022, Internati militari italiani in Germania. Ricordi di prigionia di Vinicio Palmerini, internato nello stalag IV B di Zeithain.Quasi un’unica narrazione. Dapprima la Storia con l’armistizio, la guerra partigiana, poi “l’altra Resistenza” più oscura e nascosta, quella degli oltre 600.000 internati italiani che non aderirono alla Repubblica di Salò e che furono deportati dai tedeschi in oltre cento campi di prigionia sparsi per l’Europa.

 

Un quadernino ritrovato in un vecchio baule dopo il sisma del 2009 fa da cerniera tra le due narrazioni. Appunti “scritti fittamente a matita” dal padre di Goffredo, il fante Vinicio Palmerini reduce dal lager di Zeithain alla fine della guerra,che descrivonogli anni della prigionia, ricordi, nomi di commilitoni. Èun capitolo di storia, quello degli internati militari italiani che si è quasi cancellato.Solo recentemente, annota l’autore, spiragli di luce per ciò che si è dimenticato. Palmerini introduce e riporta il contenuto integrale di quel quadernino, rimette insieme eventi lontani, nasconde l’emozione di un ritrovamento mafa partecipe il lettore di un proprio vissuto personale, perché non si cancelli ciò che è stato. Giustamente la Tocci nella sua Prefazione: “[…]. C’è pudicizia, delicatezza, timidezza nel presentare queste pagine[…]; nello stesso tempo c’è tanta fiducia nel lettore da affidarci questa testimonianza così com’è, nella sua schiettezza disarmante, dolorosamente bella e cara […]”.Testimonianza dolorosa, riconosciuta dalla Medaglia d’onoreconsegnata ai familiari del militare aquilano dal Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraconella ricorrenza della Giornata della Memoria, il 27 gennaio 2023.

 

E come non leggere attentamente tutti i capitoli nei quali l’autore descrive i luoghi cari e amati della terra d’Abruzzo? “L’Abruzzo è davvero uno straordinario scrigno di meraviglie” scrive Palmerini a commento di uno straordinario volume fotografico; lo scrigno si apre e in numerose pagine sparse qua e làrisplendono le gemme. Ho già avuto modo di dire in precedenza che amo queste narrazioni: l’autore riveste la sua scrittura con i segni del grande narratore, ritorna spesso in tempi lontani per giungere fino a noi, si sofferma con lampi di luce su quell’edificio, su quelle colline, su quelle usanze e tradizioni, su storie di sofferenza e di umanità, su tanto altro ancora. Un esempio per tutti: Il tratturo magno e l’altipiano di Navelli, fra transumanza ed emigrazione. Ma non solo terra d’Abruzzo! Nei numerosi viaggi in Italia, la storia del luogo visitato, i superbi panorami, i particolari urbanistici non sfuggono al suo sapiente sguardo e vengono riportati come quadro scenico della sua missione: “[…]. Le strade sono strette, lastricate a quadrati contorni di pietra bocciardata, riempiti di scaglie lapidee e ciottoli[…]” scrive per un incontro ad Erice, brillante perla della Sicilia occidentale. Palmerini ambasciatore dentro e fuori confine!

 

Potrei scrivere tanto ancora, Il mondo che va non è solostoria, ricordi, luoghi, paesaggi, maè anche amicizie, omaggi, presentazioni, riconoscimenti, valori umani ed etici:la dedica aPapa Francesco illumina tutto questo percorso.

 

Gianfranco Giustizieri

 

 

 




L’Associazione culturale Nuove Sintesi presenta il libro “DIARIO DI PRIGIONIA DI UN SOLDATO ITALIANO”.

Sabato 4 febbraio a Bellante paese (TE), con inizio ore 17.30, presso la Sala dell’ex asilo sita in Piazza Arengo.  L’opera sarà presentata dal suo autore Luciano Garofoli (Saggista), con introduzione a cura di Barbara Matani (insegnante, associata in Nuove Sintesi). Breve Nota introduttiva:
“L’opera è suddivisa in sezioni: la prima è la biografia di Adolfo Gomez Ruiz, il creatore della Sanità pubblica spagnola; la seconda raccoglie alcune considerazioni dell’autore sulla storia automobilistica e dell’aviazione del nostro Paese; nella terza viene presentata la figura di Marco d’Aviano; si prosegue con nuove considerazioni dell’autore sull’attualità; infine viene riportato il diario di guerra e di prigionia del padre dell’autore, Vittorio”.




Posizionata a Giulianova la terza pietra d’ inciampo. L’inaugurazione ieri pomeriggio, in corrispondenza dell’ ingresso del municipio, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria.

Giulianova ha da ieri la sua terza pietra d’inciampo. Dedicata alla memoria del giuliese Flaviano Poltrone, la preziosa testimonianza simbolica, è stata inaugurata, ieri pomeriggio, in corrispondenza dell’ingresso del municipio. Dopo la cerimonia, promossa nell’ambito delle celebrazioni per il “Giorno della Memoria” 2023, sono state consegnate in sala Buozzi le Medaglie alla Memoria ai familiari di Poltrone e a quelli di Flaviano Martinelli e Roberto Loggieri, internati nel lager nazisti. Ancora in sala Buozzi, è stato ricordato e commentato, da Elso Simone Serpentini e da Walter De Berardinis, il libro del deportato giuliese Lino Manocchia “Frammenti di un prigioniero”. Alla cerimonia di inaugurazione della pietra d’inciampo, benedetta dal parroco di San Flaviano Don Enzo Manes, ha presenziato il Vice Sindaco di Giulianova Lidia Albani. Con lei, l’assessore del Comune di Castellalto Valeria Manelli, il Capitano Nicolò Morandi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova, il senatore Antonio Franchi, presidente dell’ Anpi teramana, Ottavio Di Stanislao, Presidente dell’Istituto di Ricerche storiche, le associazioni combattentistiche e d’ Arma, la Protezione Civile, numerosi cittadini. Ha coordinato e curato tutte le iniziative il ricercatore storico Walter De Berardinis. La pietra d’inciampo appena collocata reca il nome del giuliese Flaviano Poltrone, giustiziato a 57 anni dai tedeschi in ritirata per non aver voluto consegnare il suo cavallo, prezioso per la sussistenza della famiglia. ” E’ questo l’ennesimo segno di riconoscenza che Giulianova dedica ai suoi caduti – ha sottolineato il Vice Sindaco Lidia Albani – Giulianova, città della memoria, città che non dimentica e onora tutte le vittime della violenza e della guerra. Questo, da sempre, l’obiettivo dell’ Amministrazione Comunale, che stasera scrive un’ ulteriore pagina della nostra storia. Anche questa pietra d’inciampo, infatti, vuol essere un punto di riferimento per chi, visitando la città, è disposto a ripercorrere e conoscere anche le vicende più dolorose. In modo particolare, ci rivolgiamo ai ragazzi. E’ fondamentale, infatti, che siano loro i primi ad “inciampare”, a fermare il passo, per riflettere e assicurare a questa e alle future comunità che mai più si ripetano fatti simili, che si rinnovi nell’animo umano tanta cieca bestialità”. Sara Palladini, attrice giuliese, ha letto le poesie del poeta ungherese Miklòs Radnòti detenuto nel Campo di Bor in Serbia insieme all’altro giuliese Edmondo Feliciani, entrambi morti in quel lager nazista nel 1944. L’evento è stato patrocinato dall’ANEI-Associazione Nazionale Ex Internati e ANFCDG – Associazione Nazionale Famiglie Caduti Di Guerra, rappresentati rispettivamente dalla Presidente, Edoarda Broccolini e dalla Segretaria, Lina Di Marcantonio. Al termine della cerimonia, l’ANEI-Teramo ha premiato con tessere d’onore il Sen. Antonio Franchi, il Capitano Morandi, Walter De Berardinis. L’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, nel concedere il patrocinio all’evento, ha ritenuto valido il lavoro svolto da De Berardinis e Serpentini nel ricordare la figura del compianto collega Lino Manocchia attraverso la pubblicazione del suo diario di prigionia; oltre alla donazione delle pietre d’inciampo acquistate dai colleghi Roberta Mancinelli e Walter De Berardinis grazie al Premio Polidoro vinto a L’Aquila.

 




AL “PEANO ROSA” GLI STUDENTI INCONTRANO GLI SCRITTORI EINAUDI

NERETO: Il 19 gennaio 2023, nell’IISS “Peano-Rosa” di Nereto, guidato dalla Dirigente Scolastica
Dott.ssa Nadia Di Gaspare, è iniziato il Progetto lettura d’Istituto “Leggiamo Insieme”, elaborato e
curato dalle referenti della Biblioteca Scolastica, professoresse Eva La Rosa e Federica Tonelli.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con la Libreria Punto Einaudi di San Benedetto del
Tronto, coordinata da Antonio Liturri, agente territoriale di Marche e Abruzzo nord. Il percorso,
che si inserisce all’interno del noto Progetto nazionale “Lo struzzo a scuola”, ha preso l’avvio con
la consegna nelle classi dei libri scelti. La reazione da parte degli studenti è stata di gioia ed
entusiasmo perché, nonostante la presenza della tecnologia, il libro può suscitare ancora oggi la
vera curiosità: il libro può essere toccato, sfogliato, annusato e vissuto con mano.
I testi che gli studenti leggeranno, in attesa di incontrare alcuni degli autori e confrontarsi
direttamente con loro, sono i seguenti: Chimamanda Ngozi Adichie, “DOVREMMO ESSERE TUTTI
FEMMINISTI” (Einaudi 2021); Francesco Maria Battaglia, “NONOSTANTE TUTTE” (Einaudi 2022);
Matteo Bussola, “IL ROSMARINO NON CAPISCE L’INVERNO”, (Einaudi 2022); Maura Gancitano,
“SPECCHIO DELLE MIE BRAME”, (Einaudi 2022); Fabio Geda, “ANIME SCALZE”, (Einaudi 2019);
Jerome David Salinger, “IL GIOVANE HOLDEN” (Einaudi 2014).




I Borghi più belli d’Italia volano a New York 

Venerdì 27 gennaio, alle 18 presso la sede ICE di New York, si svolgerà un incontro organizzato dalla delegazione CIM (Confederazione Italiani nel Mondo) dove si parlerà di temi legati al mondo degli italiani che risiedono negli Stati Uniti e anche dei borghi italiani in via di spopolamento.

F. Primi, presidente dell’associazione Borghi più belli d’Italia, presenterà la guida dei borghi in lingua inglese che lo scorso 17 gennaio è stata presentata alla Camera dei Deputati.

Eleonora Pieroni, delegata per la CIM per il Turismo delle radici a New York, è Ambasciatrice della cultura italiana, del Made in Italy e dei borghi più belli d’Italia nel mondo.

La Pieroni ha preso parte al film ‘State of consciousness’ con l’attore di Hollywood Emile Hirsch, nelle sale italiane dallo scorso 19 gennaio.

La CIM presieduta da A. Solazzo ha sede a Roma, ha delegazioni nei principali Paesi e si occupa da trent’ anni degli italiani all’estero. Rappresenta una grande galassia di 80 milioni di italiani nel mondo compresi quelli di seconda e terza generazione. Molti borghi in via di spopolamento sono oggetto di attenzioni da parte di sindaci e Governo, al fine di provare a invertire la tendenza e a favorire un ripopolamento.

Il governo ha stanziato fondi a favore delle aree interne, molti  sindaci propongono case ad un euro, piuttosto che fitti agevolati. Con l’iniziativa di New York si prova ad aprire un nuovo fronte: quello degli investitori internazionali al fine di sostenere questo grande progetto sociale.

Borghi d’Italia  e il turismo delle radici, al quale la Farnesina sta dedicando risorse, meritano attenzioni e saranno il fiore all’occhiello del turismo Made in Italy nei prossimi anni.




Giulianova. Editoria: la scrittrice giuliese Gabriella Santini è tra i semifinalisti dello storico e prestigioso Premio Bancarellino.

La scrittrice giuliese Gabriella Santini è tra i semifinalisti dello storico e prestigioso Premio Bancarellino, dedicato alla letteratura per ragazzi e promosso dalla Fondazione Città del Libro di Pontremoli. Il suo ultimo romanzo, Famiglia Like, edito da Paoline, è stato selezionato insieme ad altri 19 romanzi per partecipare alla 66° edizione del famoso Premio. Per la Santini si tratta della quarta semifinale al Bancarellino, grazie ad altri suoi tre romanzi selezionati, uno dei quali, nel 2014, ha vinto il Premio Selezione finale, guadagnando il terzo posto.

Famiglia Like è un romanzo rivolto ai ragazzi dagli 11 anni in poi; tocca tematiche estremamente attuali, come la tecnologia e la natura, i social media e la vera socialità, la costruzione del sé e l’apertura verso gli altri, l’unione familiare e la simbiosi tra amici.

I volumi in lizza per la prima selezione erano quasi 100; adesso, i 20 selezionati raggiungeranno le 90 scuole italiane, dal Trentino alla Sicilia, che partecipano al Progetto Lettura, e lì, i circa 10.000 ragazzi italiani, dopo una lettura corale e attenta, decreteranno i 5 volumi finalisti.

Un In bocca al lupo a Gabriella! Poi non potrai sottratti alle telecamere e i flash dei fotografi.

Walter De Berardinis




Giulianova. Editoria: “Il Tavolo Blu”, l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Manuela Costantini.

Fino a che punto si può dire di conoscere davvero chi fa parte della nostra vita?  L’ultima fatica editoriale di Manuela Costantini “Il tavolo blu”, edito dalla Morellini Editore ed inserito nella Collana Varianti, in libreria dal 27 gennaio 2023.

«Guarda ancora una volta quei rami protesi come artigli che non hanno più
nulla a cui aggrapparsi. Sono come lei: sbeccati, lacerati, e tenuti stretti
indissolubilmente a radici ormai sradicate. Arriva sempre il momento di
scegliere, di andare via e di tornare. C’è un tavolo blu che l’aspetta.»

Può un rapporto resistere alle difficoltà della vita? Un romanzo in cui l’incontro tra due donne
diventa una storia di ricerca e di scoperta. Manuela Costantini dà vita a un libro intenso dove i
personaggi diventano il punto di forza di una narrazione capace di intrattenere il lettore fino
all’ultima pagina. Una vicenda familiare nella quale riconoscersi, empatizzando e affezionandosi ai
suoi protagonisti. Mirna dopo la morte improvvisa di sua madre Diana è alla ricerca di risposte per dare una
spiegazione a quello che parrebbe un suicidio immotivato. Rachele, nel tentativo di ricominciare, si
è da poco trasferita ad Amalbena, dove vive Mirna, aprendo un ristorante con tavoli colorati.
Ed è proprio uno di questi tavoli, un tavolo blu, a essere protagonista dell’incontro tra Rachele e
Mirna e del momento in cui scoprono che ad accomunarle è Diana, con la quale Rachele aveva un
rapporto speciale durante l’infanzia.

Tre donne unite da un legame indissolubile, una storia di scoperta di sé attraverso segreti celati e
rivelazioni inaspettate.
Mirna e Rachele sono due donne forti che cercano di far combaciare i pezzi del puzzle emotivo del
proprio vissuto. Mirna cerca la verità attraverso Rachele, che scoprirà di poter fare lo stesso grazie
ai nuovi risvolti del suo passato che verranno a galla.

Per un’esperienza ancora più immersiva è possibile accedere alla versione extended book del
romanzo seguendo la procedura inserita nelle ultime pagine del libro, e lasciarsi trasportare da una
lettura capace di sorprendere in modo inaspettato.

Manuela Costantini è nata a Giulianova sul mare d’Abruzzo. Ha pubblicato racconti
su antologie, quotidiani e siti letterari. Per i Gialli Mondadori ha pubblicato diversi
racconti e il romanzo Le immagini rubate, con il quale ha vinto il Premio Tedeschi
nel 2014; il romanzo breve Quasi sempre a ottobre, biografia romanzata della serial
killer Milena Quaglini, e il romanzo Le scelte imperfette. Per Lisciani Libri ha
pubblicato Teseo e il Minotauro, L’Odissea per ragazzi, VacciNo–Chi ha paura delle
punture?.