Teramo-Nereto. Editoria: doppio appuntamento per l’ultima fatica editoriale di Francesco Galiffa “Il nutrimento dei contadini – storie e preparazione” con la Costa edizioni

Dopo “L’oro dei contadini” (Tabula Fati, 2017) e “Eravamo contadine” (Arsenio Edizioni, 2021), Francesco
Galiffa torna ad occuparsi della civiltà rurale con “Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni” (Costa
Edizioni), un libro di 352 pagine i cui contenuti sono sintetizzati in un passo della prefazione del Rettore
dell’Università di Teramo Dino Mastrocola:
“Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni” è un libro nel quale le ricette rappresentano il corollario
di una approfondita trattazione del contesto socio economico di riferimento, delle materie prime impiegate
e della loro storia, dei luoghi dove il cibo veniva preparato e degli oggetti utilizzati, dei momenti del
consumo nell’arco della giornata e dell’anno. In definitiva una approfondita trattazione della vita dei
contadini nella quale la storia, gli aspetti sociali e antropologici, l’economia della terra, la lucida, puntuale e
scientifica analisi degli usi e delle tradizioni fanno da imprescindibile substrato di riferimento alle abitudini
alimentari.”
E nel contributo del Vice Presidente dell’Accademia Italiana della cucina Mimmo d’Alessio:
“Il libro di Francesco Galiffa ha il pregio di raccontare minuziosamente e con grande sensibilità le liturgie
gastronomiche in uso nelle famiglie contadine, tramandate da generazione a generazione come patrimonio
identitario familiare. Le ricette riportate sono raccontate con una devozione poetica e si leggono con
l’interesse che si prova nel seguire la trama di un romanzo e non come abbecedario di una pratica
meramente manuale.”
Il libro si avvale anche dei contributi della Presidente di Slow Food Abruzzo Rita Salvatore e dello storico
Matteo Di Natale, curatore della postfazione, nonché di tanti amici e soprattutto amiche che hanno
riportato esperienze proprie o dei genitori.
Esso è corredato di un numero consistente di foto, di un glossario ad uso dei non abruzzesi e di un indice
delle 273 preparazioni.




Terzo appuntamento a Montorio al Vomano con la Rassegna Letteraria “Libri dal vivo nel Chiostro” seconda edizione. Ospite Mariano Sabatini, con il suo ultimo libro “Ma che belle parole!” edito da Vallecchi

Dopo il successo con Peppe Millanta e Roberta Scorranese, sabato 21 ottobre sarà la volta di Mariano Sabatini, con il suo ultimo libro “Ma che belle parole!”, edito da Vallecchi e dedicato al grande Luciano Rispoli, padre fondatore della radio e della televisione italiana, scomparso nel 2016. Dialogherà con l’autore la scrittrice Elsa Flacco con interventi del professor Andrea Sangiovanni docente e ricercatore presso l’UNITE. Le letture sono affidate a Viola Catalini e Giorgia Di Massimo. L’appuntamento è alle ore 18,00 presso la Sala conferenza degli Zoccolanti.

Mariano Sabatini, nato a Roma nel 1971, è giornalista e scrittore. Dagli anni Novanta ha lavorato per quotidiani, periodici e web, curando rubriche e scrivendo pezzi di attualità, cultura e spettacoli. È stato autore per TMC e per la Rai (“Tappeto volante”, “Parola mia”, “Uno Mattina”) e poi critico televisivo. Ha ideato e condotto rubriche su radio nazionali e locali, e come commentatore è molto presente sui grandi network. Ha scritto diversi libri, tra i quali “Trucchi d’autore” (Nutrimenti 2005), “Ci metto la firma” (Aliberti 2009). Il suo primo romanzo è “L’inganno dell’ippocastano” (Salani 2017), che si è aggiudicato il premio Flaiano e il premio Romiti Opera prima 2017. Nel 2018 esce “Primo venne Caino”, secondo romanzo con protagonista Leo Malinverno.




Editoria: riflessioni su “Di-versi i miei pensieri Riflessioni Poetiche” di Gianluigi Chiaserotti

 

di Maria Teresa Di Leo, pp. 91, Il Cielo Capovolto Edizioni, 2023

di Gianluigi Chiaserotti

Dopo “Sottosopra Racconti Intimi” (2022), la docente aquilana Maria Teresa Di Leo ci intrattiene con “Di-versi i miei pensieri” una serie di riflessioni poetiche come è riportato nel sottotitolo.

Il titolo del libro è ripreso da quello della prima parte.

Infatti quest’opera poetico-letteraria, oserei scrivere, è divisa in sei parti (“Di-versi i miei pensieri”, appunto; “Natura, fonte d’ispirazione”, “Dalla Sacra Bibbia”, “Tutto il bene dell’amore”, “Il senso del tempo” e “Se scoppiasse una guerra?”) più due considerazioni finali dedicate alla sua città L’Aquila ed a Madrid, meta recente di un suo viaggio.

Sono considerazioni che appaiono alla Di Leo come in un sogno, e come in un sogno lei le ha messe per iscritto.

Confermo sicuramente quanto ho scritto nella recensione di “Sottosopra Racconti Intimi”:

«Come è giustamente riportato nella quarta di copertina “Sottosopra si riassume tra pagine di diario, pensieri, preoccupazioni e dubbi di una dall’anima sensibile ed empatica […].».

Anche in questa nuova pubblicazione di Maria Teresa, e con vera originalità, il filo conduttore si articola in svariati quadri, che potrebbero tranquillamente essere ciascuno una narrazione a sé stante.

Sono appunto impressioni e pensieri molto sentiti, molto vissuti, ricchi di particolari, di stili e scelte di vita, che permettono al lettore di essere partecipe alle ansie ed alle aspettative della Di Leo.

Meglio di qualsivoglia recensione, l’Autrice nella sua “Introduzione” ci espone, con uno stile fluido e lineare, l’intera pubblicazione.

Molto originale è la parte “Dalla Sacra Bibbia”, ricca di note esplicative. Si capta molto la fede dell’Autrice.

E nuovamente si giunge al capitolo “E se scoppiasse la guerra?” ed è storia purtroppo recente, che Maria Teresa Di Leo critica ed analizza al meglio, con lo sfondo e la paura di una III Guerra Mondiale sicuramente atomica.

Dei tanti pensieri, mi hanno molto colpito quelli dedicati a due grandi persone della vita dell’Autrice: la mamma (Rina) ed il papà (Antonio), i quali con il loro amore, i loro sacrifici hanno educato alla vita, alla solidarietà, all’unione famigliare Maria Teresa ed i suoi due fratelli e quindi di riflesso gli ottimi nipoti.

Comunque ringraziamo la De Leo per aver avuto il coraggio di porre per iscritto ancora una volta la sua vita, le sue impressioni, le sue speranze di moglie, madre ed ottima docente.

Ed è sicuramente la continuazione di una proficua carriera di scrittrice, di narratrice e di vera osservatrice della nostra Società.




La Città di Giulianova omaggia la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale. Domenica, 15 ottobre, ore 17, sala comunale “Bruno Buozzi”

 

 

 

Domenica 15 ottobre, alle ore 17, nella sala comunale “Bruno Buozzi”, la Città di Giulianova omaggerà la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale. Introduce e colloquia con la scrittrice il giornalista Walter De Berardinis ed interverranno, con un breve commento critico, alcuni amici conoscitori delle pagine scritte dell’autrice. Un rappresentante dell’amministrazione comunale porterà i saluti istituzionali.

Laureata in Lettere presso l’Università di Urbino con una tesi su Salvatore Di Giacomo e la poesia napoletana, sotto il rettorato del Magnifico Rettore Carlo Bo, ha insegnato per un quarantennio presso vari ordini di scuole. Si è cimentata nella stesura di recensioni, prefazioni a raccolte poetiche, relazioni, ha tenuto brevi conferenze e curato Laboratori di Poesia nelle scuole e corsi di aggiornamento sull’Ermeneutica. Un suo adattamento dell’Epistolario di Leopardi è agli atti presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiano di Recanati. Ha vinto, a livello nazionale e internazionale, ventisei primi premi, sia per la poesia che per la narrativa, numerosi secondi e terzi premi, medaglie d’oro, d’argento, medaglia del Presidente della Repubblica, premi speciali della giuria, menzioni d’onore. Ha preso parte a convegni sulla Poesia (Università Montaliana) presso la Camera dei Deputati, letture pubbliche dei suoi libri ed è spesso citata e intervistata su riviste culturali e antologie. Sue opere sono inserite in numerose antologie e riviste letterarie fra le più prestigiose d’Italia. Nel 2018 ha ricevuto un Premio speciale alla Cultura a Parma. Dal 2013 al 2018 compreso è stata Presidente di giuria nel concorso poetico in memoria di Gaetano De Annuntiis. È stata premiata dalle Poste italiane nel concorso “Una penna in rosa” ed è stata scelta tra le 8 donne eccellenti per “L’orgoglio delle donne” della provincia di Teramo. Nel settembre 2021 ha ricevuto il Premio alla cultura Abruzzo in Poesia città di Chieti. Nel 2022 è Presidente di giuria del Concorso poetico “Parole D’Archivio”. Tra serio e faceto è l’ultima fatica editoriale edita con la Duende di Giulianova.

 




Ventotene e Casoli: una storia comune di buone pratiche della memoria

 

Casoli.In un’epoca in cui la comprensione del passato è essenziale per affrontare le sfide del presente, due luoghi in Italia, Ventotene e Casoli, stanno emergendo come esempi emblematici di come la storia possa essere preservata e trasmessa alle future generazioni.

Dal 5 al 8 ottobre, l’isola di Ventotene è stata teatro di un corso di formazione per docenti, un’occasione per immergersi nella storia del confino politico durante il regime fascista. Questa storia è stata recentemente rivisitata e approfondita attraverso un corso di formazione che ha esplorato il sistema concentrazionario fascista e le politiche repressive dell’epoca che si è svolto Il corso, organizzato da enti di rilievo come l‘ISTORECO(Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia), www.viaggidellamemoria.it e il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione delle isole di Ventotene e Santo Stefano, ha offerto ai partecipanti una panoramica dettagliata di questo periodo oscuro della storia italiana. Anthony Santilli, referente del Centro di ricerca e documentazione, ha sottolineato l’importanza di questi incontri, affermando: “La narrazione delle esperienze che hanno portato alla realizzazione dei memoriali è essenziale per la formazione e la consapevolezza storica e partecipativa.” Infatti proprio a Ventotene qualche giorno fa è stato inaugurato il Memoriale del confino, una parete lunga 14 metri e alta due, dove sono apposti i nomi degli oltre 2000 confinati su questa isola durante il fascismo.

Parallelamente, nel cuore dell’Abruzzo, Casoli emerge come un altro luogo di memoria significativo. La Piazza della Memoria di Casoli serve come tributo a coloro che sono stati internati nel campo di concentramento fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo memoriale, che ha ricevuto ampio riconoscimento, è il risultato della meticolosa ricerca storica condotta da Giuseppe Lorentini, dottorando dell’Università degli Studi del Molise e responsabile del Centro di documentazione on linewww.campocasoli.org, e del progetto architettonico dell’architetto Giuseppe Fortunato. Basandosi su un’analisi documentale accurata, il design del memoriale ha cercato di “materializzare” la storia attraverso 218 incisioni, rappresentando le vite che hanno segnato quel luogo. L’Amministrazione comunale di Casoli ha svolto un ruolo fondamentale in questo processo. Non solo ha sostenuto attivamente il progetto, ma ha anche riconosciuto l’importanza di preservare e valorizzare la memoria storica.

Il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, ha espresso il suo orgoglio per l’iniziativa a Ventotene: “Casoli ha saputo mettere in luce la propria storia attraverso un’opera di grande impatto. Questa è la testimonianza del nostro impegno per la valorizzazione della memoria storica, e siamo onorati di collaborare con il Centro di ricerca e documentazione di Ventotene in questo percorso di conservazione e formazione.”

Il lavoro di ricerca e documentazione sul campo di Casoli, unito alla creazione del centro di documentazione online, rappresenta un modello di buone pratiche di fare memoria. Queste iniziative non solo conservano la storia, ma servono anche come strumenti educativi, promuovendo la formazione e la consapevolezza storica.

La collaborazione tra Ventotene e Casoli dimostra come la condivisione di esperienze e conoscenze possa creare una rete di memoria, garantendo che le lezioni del passato siano trasmesse alle future generazioni. Questa rete, che unisce luoghi e storie diverse, è un esempio di come la memoria possa diventare un ponte tra passato e futuro, tra ricerca storica e formazione.

 

 




Pescara. Presentazione del catalogo di Giovanni Carbone e Leo Strozzieri “Panismo a quattro mani”




Giulianova. Nel prossimo appuntamento l’associazione culturale Quid presenta la raccolta di racconti dal titolo Animale a chi? storie di ali, zampe e altre meraviglie di Eunice Lelli.


La scrittrice di questa raccolta di racconti e’ la nostra Eunice Lelli.

L’incontro si terra’ al Circolo Culturale Il Nome della Rosa di Giulianova con sede in Via Gramsci 46 bis, venerdi’ 6 ottobre alle ore 21.00 

Dialoghera’ con Eunice Lelli l’amico Roberto Di Giovannatonio, Presidente del circolo che ci ospita, nonchè scrittore, forte lettore e nostro socio onorario. Le letture saranno a cura di Rita Chiappini, la nostra presidente (giochiamo in casa, davvero!).

Animale a chi? è stato appena pubblicato dalla Infinito Edizioni. Questo libricino e’ nelle mani dei lettori e delle lettrici dal 29 settembre e questa di venerdi’ prossimo sara’ la prima presentazione. 

E’ davvero un grande onore per noi tenere a battesimo questa pubblicazione che, gia’ sappiamo, colpira’ chi vorra’ leggerlo per la semplicita’ con la quale Eunice dimostra come sia facile, ma anche urgente, fare attenzione alle piccole cose per tutelare e prendersi cura del mondo animale a partire dagli insetti e finendo ai grandi mammiferi marini, ma anche di noi stessi. 

Animale a chi?  e’ una raccolta di racconti brevi che nascono dalla fantasia di una persona curiosa, attenta e molto perspicace. Troveremo al suo interno storie di ragni e mosche ma anche orsi, lupi, gatti e addirittura un astice.
Ci parleranno di amicizia, solidarieta’, cura e sentimenti. Storie tutte da leggere.

Eunice Lelli

Diciamo “nostra” parlando di Eunice Lelli, perche’ fa parte del Direttivo dell’Associazione Quid. Ma Eunice ha sempre seguito da vicino realta’ associative che si occupano di cultura, di solidarieta’ e di cura degli altri, siano essi animali o umani.

Infatti, parte dei proventi derivanti dalla vendita di questo libro, andranno in aiuto a chi si occupa di animali. Quelli che arriveranno dalla vendita durante l’evento di venerdi’ 6 ottobre saranno destinati ad aiutare la Colonia Felina che e’ posizionata nei pressi del Cimitero di Giulianova.

Eunice Lelli, giuliese doc, non e’ nuova alla scrittura. Ha scritto, sempre per la Infinito Edizioni, i racconti Rapsodia in carta e inchiostro inclusi nell’e-book Il Prima e Il Dopo e I nostri eroi incluso nell’e-book dal titolo Vicini e Lontani , editi entrambi nel 2020.    

Venerdi’ 6 ottobre al Circolo Culturale Il nome della Rosa in Via Gramsci 46 bis a Giulianova alta 




Editoria: Montepagano nei racconti di Anna Maria Rapagnà, presentazione sabato 14 ottobre, ore 17,30 nella Chiesa S.S. Annunziata




Procida, 22 Settembre 2023 – XXXVI Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante. Venerdì 22 settembre alle ore 18.00 presentazione del libro “Tra l’essere e l’apparire” di Antonio Lera, presso la Sala consiliare del Comune di Procida nell’ambito del Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, sezione poesia.

Procida 22 Settembre 2023 – XXXVI Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante
Poesia ad Antonio Lera, nel corso del Festival della Letteratura di Procida, autore di
numerose pubblicazioni letterarie, critico letterario ed artistico, Presidente di
AGAPE Accademia Caffè Letterari d’Italia e d’Europa.

Venerdì 22 settembre alle ore 18.00 presentazione del libro “Tra l’essere e l’apparire” di Antonio Lera, presso la Sala consiliare del Comune di Procida nell’ambito del Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, sezione poesia.

Venerdi 22 Settembre 2023 alle ore 19.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Procida, dopo aver
presentato il suo ultimo libro TRA L’ESSERE E L’APPARIRE, Edizioni IlViandante (a dialogare con lui ci
sarà lo Scrittore Domenico Cornacchia), Antonio Lera (candidato al Nobel per la Letteratura 2023), riceverà
il prestigioso XXXVI Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante Poesia. La mattina seguente si
concluderà la gradita visita a Procida presso il magnifico Paradise Caffè con l’incontro Letterario che
vedrà come Autori Antonio Lera e Domenico Cornacchia. Scrittore Medico e Psicoterapeuta ANTONIO
LERA, Presidente dell’Associazione AGAPE Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, Past Presidente del RC
Teramo Est, Past Presidente e Fondatore del RC Hatriaticum Piceno Roseto, Socio del Rotary E-Club of
Latino America, che ha come Presidente Cidinha, già Organizzatore del 60 Convegno AMSI (Associazione
Medici Scrittori Italiani nel 2011) ed in particolare del prossimo 1 CONVEGNO INTERNAZIONALE – Il Ruolo
della Poesia nella contemporaneità: tra letteratura e psiconalisi, intitolato al Prof. Mario Pazzaglia
(Autore dell’Antologia della Letteratura Italiana e di alcune Prefazioni dei libri di Antonio Lera) che si svolgerà
il 27/10/2023, nel territorio nazionale, nella regione Marche, ad ASCOLI PICENO – PALAZZO DEI
CAPITANI, così commenta: “Non trovo parole per ringraziare sufficientemente gli organizzatori di questo
splendido Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, le Autorità Comunali e tutti gli Enti Patrocinanti la
Manifestazione. Un ringraziamento particolare va al Consigliere Delegato alla Cultura Dott. Michele Assante
del Leccese insieme al Coordinatore della Fiera del Libro di Procida Saverio D’Orio! Amo questa città dove
ho composto alcune delle mie liriche ed organizzato già in passato Caffè Letterari. E’ un’occasione davvero
particolare per ringraziare chi crede in quello che scrivo e che faccio, nella speranza di poter essere utile e
propagandare alcune mie visioni filosofico-letterarie che orientano al gustare la vita che spezza e si
allontana da una quotidianità mordace e superficiale in cui la fretta consumatoria fa posto al prendersi tempo
per se stessi, per essere oltre l’apparire. La nostra Associazione AGAPE Caffè Letterari d’Italia e d’Europa
ha come motto UNITI PER LA PACE NEL RISPETTO DI OGNI DIVERSITÀ e persegue la meta esistenziale
del passaggio dalla dimensione dell’io alla dimensione del noi; il viaggio all’interno dei caffè storici d’Italia
e d’oltralpe evoca emozioni, tra storia, arte e filosofia e contiene significati sociali di ampio respiro che
appartengono alle più antiche tradizioni delle più importanti città a vocazione culturale. I temi cari trattati
nella mia poetica / “Tra L’Essere e L’Apparire – Il Tempo E La Bellezza”, conducono ad un percorso verso
L’AMORE DI SE’ che se ben strutturato porterà poi inevitabilmente e progressivamente anche ALL’AMORE
PER GLI ALTRI e prendendo a spunto sia Foscolo che intravede nella poesia una doppia funzione
eternatrice e consolatrice, in quanto mitigante gli obbrobri del tempo presente, sollevando l'uomo a una sfera
ideali, Pascoli per il quale la poesia ha come obiettivo il diffondere la fratellanza, la solidarietà e la pace ed
infine Montale che definisce la poesia come fondamenta dell’argine al dilagare della superficialità, io voglio
utilizzare anche la Poesia come strumento privilegiato di grande utilità sociale che attraverso la sua tipica
straordinaria forza comunicativa può consentire di rallentare, prendere fiato, guardare le cose da un’altra
prospettiva, sviluppare speranza per tirarci fuori dalle trappole e pene della quotidianità, senza tuttavia
anestetizzarci o alienarci dalla realtà, ma bensì riconducendoci alla nostra essenza, per quell’effetto di
sospensione e diradamento dei pensieri affollanti la nostra mente che appesantiscono il vivere. Se
dovessimo dunque assimilare ad una parte del corpo la poesia dovremmo dire senz’altro lo scheletro,
ovvero la struttura portante della nostra umanità, a suggerire l’unità essere-apparire come il vero traguardo
esistenziale che scongiura di rimanere intrappolati nel campo dell’avere/mostrare o “dell’apparire avendo” e
che blinda il tempo esistenziale in relazione all’unità e non all’unicità della natura umana nella dimensione
del NOI, verso una globalità d’intenti e di pace nel pianeta, una sorta di Pronto Soccorso non solo poetico,
dove versi, opere pittoriche, etc., divengano bastioni contro la perdita del piacere dell’essere e il dilagare
della retrocultura dell’Apparire.” Tutti invitati dunque a Procida per questi appuntamenti che rappresentano
una vera e propria festa della Poesia e della Letteratura, occasione di ristoro e di gioia collettiva.




Giuseppe Festa presenta ” L’Estate dell’ Orsa Maggiore”. L’incontro, organizzato dall’associazione Quid, giovedì 21 settembre nel loggiato Cerulli.

Organizzata dall’associazione Quid, in collaborazione con la Biblioteca civica Bindi e con il patrocinio del Comune di Giulianova, si terrà giovedì prossimo, 21 settembre, la presentazione del libro “L’Estate dell’ Orsa Maggiore” di Giuseppe Festa. L’incontro con l’autore si terrà negli spazi del loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto piazza Belvedere, a partire dalle 18.30. Dialogherà con lo scrittore la giornalista Azzurra Marcozzi. Nell’ “Estate dell’Orsa Maggiore”, Giuseppe Festa ripercorre la storia dell’ orsa Morena attraverso i ricordi e le testimonianze di chi, occupandosi di lei, ha salvato in fondo anche se stesso. In un viaggio sospeso tra passato e presente, l’autore rivela la vera essenza dell’orso marsicano, creatura intelligente e maestosa, drammaticamente a rischio d’estinzione. Giuseppe Festa ha pubblicato diversi romanzi: Il passaggio dell’orso (Salani, 2013 ), La luna è dei lupi (2016), Cento passi per volare ( 2018), I figli del bosco (2018), I lucci della Via Lago ( 2021), Una trappola d’aria (2021) e L’estate dell’ Orsa Maggiore (Garzanti 2023).