Giulianova. Lettera del collega Eden Cibej de “senzapadroni.it” a Giusy Branella di Unica Beach

Gentile dottoressa Branella,

ho letto la lettera inviataLe dal Signor Attilii e che Lei ha inteso girare alla testata “Senza Padroni.it” e a me direttamente nell’evidente scopo di farmi sapere quel che pensano alcuni turisti disposti a tornare a Giulianova purché possano portarsi in spiaggia il loro inseparabile cagnolino.

Non devo fare ricorso alla mia passata esperienza alla presidenza della locale Azienda di Soggiorno e Turismo o alle campagne pubblicitarie, effettuate anche personalmente in Italia e all’estero, per conoscere il pensiero, le esigenze e le richieste dei potenziali villeggianti; né dovrò richiamarmi a quanto ci sottopose Vittorio De Sica nel suo celebre film “Umberto D” per tener presente l’importanza di un amico a quattro zampe quando una persona vive sola. Non permettendomi neppure col pensiero di offendere chi segue abitudini diverse dalle mie, non posso accettare facili esclamazioni di principio del tipo “loro non amano gli animali” o gratuiti giudizi su ciò che è o non è “questione di civiltà”: sarebbe fin troppo facile mettere in evidenza gli usi e i costumi dei popoli civili e confrontarli con scelte politico-amministrative la cui ostinazione sembra essere prodotta da ragioni taciute.

Se i lettori vorranno perdonarmi la necessaria schiettezza del tema, mi limiterò a dirLe che un incremento turistico della località non si affida a ottanta metri di spiaggia – qualunque ne sia la destinazione – e men che meno al rischio concreto di vederla disseminata di escrementi canini, oltre che imbevuta di urina, e lasciata alla inconsapevole fruizione concomitante di bambini e animali.

La singolare vanteria municipale del raggiungimento di 45 “presenze” di cani, ad essere avari nelle proporzioni, può comportare quotidianamente almeno 20 deiezioni solide e altrettante liquide. In dieci giorni possono quindi diventare 200; e in un mese, ben 600. Nell’arco della stagione turistica, 1.200. Il tutto su 80 metri di spiaggia: fatte le dovute differenze, una disseminazione del rischio d’impatto più intensa che in un campo minato.

Non si comprende la serena inconsapevolezza degli amministratori davanti al rischio dei bambini di scavare nella sabbia per trovare ben altro.

Rispetto molto il bisogno di compagnia del Signor Attilii, benché trascuri le esigenze igieniche di altri; comprendo meno l’altruismo della Sua battaglia “per i cani” considerata l’accecante notorietà  – almeno per i miei occhi – da Lei raggiunta come veterinario con il Suo gratuito impegno che tanto impressiona l’Amministrazione comunale.

La cultura del cane in spiaggia sta popolando di guinzagli anche concessioni limitrofe ai citati 80 metri di arenile: a Lei farà piacere, non altrettanto ai quei bagnanti che a differenza di politici superflui sono capaci di accorgersi che gli accompagnatori di cagnolini passeggiano sulla riva persino sprovvisti di paletta e sacchetto. Come vede, le “questioni di civiltà” distribuite da certi amministratori e da persone “disinteressate” possono avere varie interpretazioni. Tutto dipende dalla misura delle rispettive esigenze igieniche e dalla diversa percezione che si ha dei diritti del bambino – ed in generale di ciascun essere umano – rispetto alla compagnia del proprio cane in una spiaggia affollata.

Con sentiti ossequi,

Eden Cibej




Giulianova. Lettera: UNICA BEACH sia stata una delle migliori “opere” rivolte alla cittadinanza. Q

Sig. Sindaco

sono un cittadino giuliese, mi chiamo Gianni Olivieri anch’io le scrivo per UNICA BEACH . Apprendo dai giornali di questi giorni delle numerose lettere che le vengono inviate per avere notizie della spiaggia. Iniziando infatti, la stagione balneare a metà maggio, in una città in cui viene data la possibilità di un’area dedicata all’accesso anche ai cani, dovrebbe ormai essere già pronta la delibera in merito. Ma questa è un’iniziativa unica nel suo genere , in tutta Italia, per cui ritardi e incertezze potrbbero anche essere giustificati…. in parte. Ritengo , come ho avuto modo di dirle di persona tempo fà, che durante il suo mandato, UNICA BEACH sia stata una delle migliori “opere” rivolte alla cittadinanza. Quest’estate , nel periodo delle mie ferie, ogni giorno sono stato lì insieme alla mia Linda, una cucciolona di incrocio pastore. Quindi le scrivo sia come cittadino giuliese che come fruitore della spiaggia. L’ho ascoltata parlare durante il Consiglio Comunale tenutosi per discutere la mozione contro UNICA BEACH . Ho ammirato il sindaco di Giulianova che ne difendeva la qualità. Così facendo lei ha preso posizione a tutela di tutti noi che, l’8 luglio 2012, abbiamo assistito all’indegno quanto scandaloso e vergognoso spettacolo offerto da alcuni consiglieri comunali contrari all’iniziativa. Le faccio i complimenti per aver dimostrato di essere un politico che crede nei propri principi di giustizia, avendo avuto il coraggio di esporsi in prima persona. non ricordo altri che in quel Consiglio , abbiano mostrato altrettanta fermezza nella difesa dei  fondamenti democratici. Ed è in nome di questa democrazia , tanto “sbandierata”, e altrettanto ignorata da molti, che le chiedo di dare ascolto a tutti noi giuliesi, e siamo tanti, che vogliono UNICA BEACH e che, con le nostre lettere, richieste e firme da mesi cerchiamo di mostrare , in modo pacifico, la volontà di rispetto per i diritti di tutti. Cordiali saluti. Gianni Olivieri




Giulianova. Lettere in redazione: Unica Beach deve essere sostenuta da un’amministrazione democratica e forte.

Salve,

sono una studentessa universitaria e  sono venuta a conoscenza della bellissima iniziativa UNICA BEACH. Dato che io e le mie amiche abbiamo dei cani quest’estate abbiamo deciso di trascorrere le vacanze a Giulianova, purtroppo insieme alla notizia sono venuta a conoscenza anche delle numerose ostilità nei confronti di questa iniziativa. Credo che UNICA BEACH è stata un successo nonostante le violenze e le minacce di persone incivili, questa vittoria deve essere sostenuta da un’amministrazione democratica e forte che non cede davanti alle minacce e porta avanti i suoi progetti senza “se” e senza “ma” , lì dove era stato deciso.

Cordiali saluti,

Maria Di Stasio.




Abruzzo. I musicisti dilettanti

Divertente e triste.

Ci sarebbe difficile di capire ed accettare, che, questi medici-dilettanti, utilizzando il titolo “dottore” potrebbero entrare nelle strutture ospedaliere, per esercitare i loro “talenti”, ad insaputa dei pazienti non dubitanti della loro professionalità. Che cosa si dovrebbe pensare se queste persone fossero assistite dai medici ed infermieri professionali?

Propongo una riflessione seria della parte dei musicisti e organizzatori competenti in vista di creare in Abruzzo un circuito dedicato alle persone che praticano musica come hobby,per evitare situazioni imbarazzanti come quella che ha avuto luogo il giorno 27 gennaio (Concerto della memoria) in una città abruzzese.




I PRODIGI DI UN QUINDICENNE: JACK ANDRAKA

High school sophomore Jack Andraka is getting used to receiving rewards and giving speeches. (Photo: Brendan Hoffman/Getty Images)

I PRODIGI DI UN QUINDICENNE: JACK ANDRAKA

Ho trovato su Facebook un articolo in inglese su questo quindicenne americano, figlio di padre ingegnere e madre medico anestesista. Quasi incredula ho letto l’articolo, poi ho fatto ricerche su google, ed ho trovato conferma di ciò che leggevo. L’ ho tradotto perché dà tanta speranza. Inoltre ci fa riflettere sul significato del termine merito, di cui tanto si parla in Italia. Mi domando:  sarebbe mai possibile in Italia un caso del genere?

A quindici anni non si passa il tempo libero a rivoluzionare la medicina. Ma per il quindicenne Jack Andraka, è stato proprio così. Al secondo anno di liceo ha recentemente messo a punto un nuovo test per scoprire il cancro del pancreas allo stadio iniziale. Prima ancora che potesse prendere la patente di guida.

Lo scorso dicembre Jack Andraka  ha vinto il prestigioso premio Gordon E. Moore dell’Intel, oltre a importanti riconoscimenti alla Science and Engineering Fair, la competizione annuale più grande del mondo per ricerca e scienza nei licei. Jack Andraka ha creato un semplice bastoncino sensore per misurare i livelli di mesotelina,  il biomarcatore del cancro pancreatico alle prime fasi, che si trova nel sangue e nell’urina. Il metodo è simile alle strisce che misurano il diabete, utilizza una  goccia di sangue, al costo di soli tre centesimi.

Jack Andraka è stato motivato dalla frustrante realtà del cancro del pancreas, una forma particolarmente letale della malattia, che aveva  ucciso un amico di famiglia. Mentre era in classe, qualche tempo dopo, scoprì la soluzione. Andraka dice a TakePart: “Ebbi l’idea durante una lezione di scienze. Sembravo attento, ma ebbi allora questa illuminazione.”

Ciò che è tanto rivoluzionario nella illuminazione di Andraka, a parte il fatto che forse è il meno costoso di tutti i test medici mai scoperti, è che  i metodi attuali per la scoperta del cancro pancreatico sono purtroppo per la maggior parte inefficaci, non riescono a scoprire la presenza della malattia fino a che essa ha raggiunto gli stadi finali, troppo tardi per rispondere alle terapie. Ecco perché la American Cancer Society riferisce che in media, per  questa malattia, il tasso di  sopravvivenza ad un anno è del 20%, e che un misero 4% sopravvive cinque anni.

La  pluripremiata invenzione di Andraka significa che i pazienti potrebbero avere un semplice metodo per scoprire la malattia nelle sue prime fasi, prima che divenga invasiva e quando c’è ancora possibilità che risponda alle cure mediche. La scoperta precoce potrebbe far salire di molto il tasso di sopravvivenza, portandolo vicino al 100%, secondo Andraka. E  per una malattia che porta via circa 40.000 persone all’anno, è molto.

Ma questa scoperta riguarda di più del cancro del pancreas. Andraka spiega che le sue strisce  si possono modificare per scoprire anche i marcatori  di altre malattie. “Ciò che è tanto rilevante in questa scoperta è la sua applicabilità ad altre malattie…per esempio altre forme di cancro, tubercolosi, HIV, contaminanti ambientali come l’E Coli, la salmonella,” dice. “ Tutto per un test da tre centesimi che si fa in cinque minuti..”

Progetta anche  di rendere disponibili per tutti i risultati del suo lavoro. Egli dice: “ Quello che sogno ora è che il mio test possa essere a disposizione nei supermercati. Se qualcuno sospetta un qualcosa, compra il test. E può subito capire di che si tratta. Invece di aspettare la diagnosi del medico, la può fare in proprio.” Il ragazzo riferisce di essere già in contatto con importanti società come LabCorp e QuestDiagnostic per portare il suo test sugli scaffali dei supermercati “al più presto possibile”, sebbene non si sappia quanto tempo ancora ci vuole.

Ma pensiamo che tutto sia stato facile per questo studente del Maryland?

Mentre era in cerca di uno spazio di  laboratorio per la sua ricerca, 197 scienziati  glielo hanno rifiutato, alcuni dei quali chiaramente gli hanno detto che la sua teoria non avrebbe funzionato. Una sola persona gli ha detto di sì, la persona giusta per lui, il Dott. Anirban Maitra, professore  di patologia e oncologia alla John Hopkins University, che è poi diventato anche il suo  consigliere.

E’ semplice attribuire il successo di Jack Andraka alla fortuna di una persona brillante- è veramente intelligente. Ma in lui c’è qualcosa di più. Il suo innato senso della giustizia sociale gli dice che in un paese sviluppato come il nostro, il fatto che ci siano tante persone che muoiono ogni giorno per quella che potrebbe essere una malattia curabile, è un errore che egli intende correggere. “Ciò che mi motiva è che 100 persone muoiono ogni giorno per il cancro al pancreas. E così, quando lavoro, il mio pensiero va a quei 100.”

Traduzione di Emanuela Medoro

29 gennaio 2013.




Chieti. Improvvisare è utile? Nell’ambito del teatro amatoriale può essere accettata, nella musica no.

Improvvisare è utile? Nell’ambito del teatro amatoriale può essere accettata, nella musica no.

Nel teatro dialettale e piccole compagnie, gli attori che preparano un paio di spettacoli all’anno per un pubblico composto da amici e quasi sempre non a pagamento, non si va a criticare. Si accetta e si ringrazia per l’impegno che ognuno ha dimostrato.

La musica purtroppo seleziona.

Il professionista deve studiare e diplomarsi in un conservatorio. Lo studio di un pianista o violinista, seguita in media altri 15 anni.

Il direttore di orchestra per la sua formazione, deve studiare di più.

Purtroppo accade che vengano programmati spettacoli con orchestra, cantanti e direttori di orchestra non professionisti.

Non tutti gli spettatori che vanno al concerto e pagano il biglietto, sono a conoscenza che assisteranno ad un’esibizione mediocre, anche se  la musica è un’attività nobile e degna di rispetto anche per un non professionista.

La verità è che ci sono molti diplomati in conservatorio e la richiesta è scarsa.

Meno male che c’è una selezione naturale per cui solo quelli che hanno talento, e sono pochi, riescono ad affermarsi.

La maggior parte di musicisti, sono condizionati all’insegnamento nelle scuole dell’obbligo…, a cantare in qualche coro.

Sarà per questo motivo, che negli ultimi tempi, si mettono in piedi molte scuole di musica e la maggior parte si rivolgono a bambini.

In questa società dove il lavoro è quasi una chimera, la speranza è, che imparando a suonare uno strumento, si possano risolvere i problemi.

Purtroppo non è così.

Luciano Pellegrini




Giulianova. Lettere in redazione: la spiaggia per i nostri amici animali, un vero volano per il turismo.

Buongiorno,
mi chiamo Claudia e pur essendo nativa di Giulianova mi sono trasferita a vivere a lavorare a Roma.Sono però fortemente legata alla mia città, dove torno ogni volta che è possibile e di cui seguo tutte le vicende.
L’anno scorso ho visto con grande piacere che la nostra bella città toccava un punto di eccellenza di civiltà e di avanguardia rispetto ai servizi balneari, offrendo ai turisti la possibilità di accedere a Unica Beach, una spiaggia libera perfettamente attrezzata per ospitare anche i nostri amici a quattro zampe.
Ho anche saputo di polemiche sollevate da alcuni residenti, ma nonostante questi pareri negativi ho visto che l’amministrazione non si è fatta intimidire e ha mantenuto valido un progetto che ci fa fare bella figura in tutta Italia.
Vorrei avere informazioni circa l’attivazione della struttura anche per la stagione balneare 2013, poichè sto invitando molti dei miei amici con cani a valutare una vacanza da noi, anche in virtù della possibilità di andare in una spiaggia come la vostra, cosa che semplifica molto la vita di animali e padroni.
In attesa di un suo riscontro, le invio i miei migliori saluti,

Claudia Di Fabio




Giulianova. Lettere: perché non sfruttiamo al meglio le nostre risorse.

Egregi Signori,
Giulianova. Vi scrivo perchè sono venuta a conoscenza di alcuni “ostacoli” posti alla riapertura della spiaggia per i cani a Giulianova. Sono giuliese, e sono rammaricata per queste brutte notizie in quanto la nostra città ha dimostrato, con tale progetto, un grandissimo atto di civiltà ; non esiste luogo, attualmente, dove poter dare il giusto spazio ai nostri amici a quattro zampe, dato che ogni parco della città è interdetto agli animali…… Non capisco i motivi di tanta ostilità nei confronti di questa bellissima iniziativa, la quale è ben pensata e strutturata, poichè ogni cane che frequenta la spiaggia è munito di libretto sanitario e viene regolarmente registrato, senza tener conto , inoltre, che è sempre presente uno staff di persone specializzate in ambito veterinario. L’anno scorso molti turisti che ho incontrato a fine stagione si sono rammaricati del fatto di essere venuti tardi a conoscenza di tale iniziativa, altrimenti si sarebbero attrezzati per tempo per venire qui in vacanza e portare anche i loro adorati cani , perciò, se mi permettete, trovo veramente stupido bloccare un progetto valido che potrebbe favorire Giulianova anche dal punto di vista turistico e , di conseguenza, anche economico : è una città così bella e che ha ancora molto da offrire, perchè non sfruttare al meglio tutte le nostre risorse ?????
Spero vivamente che il mio appello, e quello di molti altri che sicuramente saranno d’accordo con me, non passi inosservato e Vi chiedo di non tarpare le ali a questo meraviglioso progetto che ha per nome  UNICA BEACH .
RingrazioandoVi anticipatamente per la Vostra attenzione, Vi porgo
Cordiali saluti
Romina Cianci



Giulianova. Una scelta consapevole per la spiaggia dei nostri amici a 4 zampe.

Preg.mo Direttore,

Se si creano gli spazi per i fumatori nonostante si sappia i danni arrecati dal fumo è perché non si vuole discriminare nessuno rispettando gli spazi e le scelte di ognuno. Con il passare del tempo un po’ tutti ci siamo adattati e abbiamo imparato a convivere. E’ per questo che, visto lo straordinario ed inevitabile successo di UNICA BEACH, sarebbe sbagliato e incoerente da parte di un’amministrazione forte e democratica chiuderla per QUALCUNO che non ne sente l’esigenza e/o inventa difficoltà e problemi. Piuttosto sarebbe utile sensibilizzare tutti sull’utilità di UNICA BEACH e “punire”, semmai dovesse esistere, chi non rispetta le regole per l’accesso ad essa. L’idea di spostare la spiaggia “dell’uomo e dei cani” non penso sia una soluzione, inoltre la ancora mancata emissione della delibera non aiuta. Quindi cosa si farà quest’estate? Nuove manifestazioni perché la spiaggia PUBBLICA è di chi si lamenta? Siamo nel 2013 e certe mentalità si devono evolvere. Nella protesta dell’anno passato la gente si lamentava perché pensionata non ce la faceva a spostarsi (propria scelta visto che la spiaggia è aperta ANCHE ai cani) eppure aveva una tale energia nel suonare la trombetta che sfido un giovane a suonarla come la signora e non svenire! Beati loro che sono arrivati alla pensione e ci dovrebbero ringraziare ogni giorno perché gliela paghiamo noi lavoratori di oggi. Che brutto ragionamento vero? Eppure dicono che la spiaggia è loro perché pagano le tasse. Allora forse è meglio insegnare a condividere e non a regredire e tornare ad essere infantili con “questo è mio, questo è tuo”.

Certo di una Vostra scelta sensata che farà gioire anche questa estate noi umani e i nostri amici a 4 zampe Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Ennio Pierangelo




Brescia/Montone (TE). Caro Sindaco, mi auguro che il bando per la spiaggia per ospitare i cani sia fatto con dei criteri rigorosi.

Buona sera Signori,
sono Pietro Attilii nato a Montone 62 anni or sono, migrato per lavoro a Brescia, torno per 2/3 mesi l’anno nel mio paese.
Sono diabetico, ed ho fondato una Associazione ( sito www.diabetebrescia.org ) al servizio dei diabetici, in questa veste e per questo motivo ho contatti con persone ed associazioni in tutta Italia.
Convivo con mia moglie ed un amico a quattro zampe, all’anagrafe (canina) Lenny Kravitz delle Grandi Ombre, per chi lo rispetta semplicemente Dik (la k finale è rafforzativa e non inglesismo).
Lo scorso anno, per la prima volta, ho potuto godere della compagnia del mio amico anche in spiaggia e di questo ringrazio il Sindaco Dottor Mastromauro e la Dottoressa Branella, quest’ultima anche per i consigli che ha dato a me ed ai frequentatori della spiaggia, oltretutto gratis.
Ho letto sul giornale “Il Centro” cronaca di Teramo della volontà del Signor Sindaco di mantenere la spiaggia, inguaribile ottimista pensavo che la spiaggia fosse già istituzionalizzata visto l’alto profilo civile ed il notevole impatto mediatico e pubblicitario che il progetto aveva dato a Giulianova, io stesso sono stato diffusore mediatico tramite le mie conoscenze, interessando anche l’ENCI provinciale e nazionale, mi spiace molto ora leggere che il progetto sia ancora in discussione. Si vuole spostare la spiaggia in altro luogo, mi auguro che non sia ghettizzazione o peggio, dare ascolto a chi ha avversato o meglio sbraitato improperi di ogni tipo verso chi voleva festeggiare un evento primo ed unico nel suo genere, sempre inguaribile ottimista mi piace pensare che così non sia e che la spiaggia sia fruibile così come lo scorso anno, mi sovviene la famosa frase: “Il politico è colui che vede le prossime elezioni, lo Statista è colui che pensa alle prossime generazioni”. Leggo ancora che potrebbe esserci un bando, Signor Sindaco non sono un Amministratore e men che meno conosco e capisco le leggi demaniali, ma se questo dovesse essere La prego di far cadere la scelta su persone preparate e dotate di scienza e coscienza, nel rispetto dei quattrozampe e dei loro amici a due gambe, lo scorso anno ci siamo sentiti “protetti” una affermazione forte, ma la presenza di un regolamento, di chi lo faceva rispettare, di chi seriamente ci aiutava nel migliorare la gestione dei nostri amici è stato molto gradito, i bandi quasi mai rispondono ad una logica di “servizio” alla comunità.
Non approfitto oltre del Vostro tempo, chiudo quindi dicendo che ho speso molto della mia credibilità, a tutti i livelli, per questo progetto; mi auguro quindi che questa mia petizione, preferirei definirla riflessione, abbia a smuovere gli animi corretti che, sono certo, sono in Voi.
Augurandomi che la mia faccia di fiero abruzzese non abbia ad essere offuscata, invio i migliori saluti.
Pietro Attilii
  • Castegnato (Brescia)
  • Colle Nasone di Montone (Teramo)