Abruzzo. PARLAMENTO: PARTE? NON PARTE? GOVERNO: SI FA? NON SI FA?

PARLAMENTO: PARTE? NON PARTE?

GOVERNO: SI FA? NON SI FA?

INDENNITA’ PARLAMENTARI: VENGONO ELARGITE!

Il Popolo Italiano è tornato sovrano del suo destino. Tra “sirene” della politica; vecchi e nuovi; urlatori, pensatori, populisti (ma quali?), chi senza nessuna idea, chi con troppe (malsane) … è stato votato ed è venuto alla luce un nuovo Parlamento.

Secondo Costituzione si deve formare un Governo. Chi lo formerà? E sopratutto, chi lo voterà?

Nel frattempo l’Italia va sempre più a rotoli. Le famiglie Italiane vanno sempre peggio. Posti di lavoro in discesa, consumi anche, criminalità ai massimi storici … LORO (tutti, senza alcuna distinzione tra vecchi e nuovi), intanto litigano (o non parlano) alla faccia di chi li ha votati.

Queste elezioni sono costate circa 389 milioni di euro.

Se si dovrà tornare alle urne, costeranno altri 389milioni di euro? NO di più.

Di più perché, nel frattempo dall’insediamento dei “nuovi” Parlamentari, a quando si ri-scioglieranno le Camere, lo Stato, ovvero NOI, avremmo pagato le indennità a questi Parlamentari, ovvero ulteriori €18mila ed oltre a “cranio”. Per che cosa? Cosa avranno fatto per noi? NULLA, salvo litigare, accordarsi, spartirsi i soldi tra gli eletti e le proprie direzioni nazionali …

NOI proponiamo che, nell’eventualità di scioglimento anticipato delle Camere per impossibilità di formazione del nuovo Governo, tutti gli odierni eletti non intaschino un euro di indennità.

Quando noi, perlomeno chi ancora un lavoro lo ha, andiamo a lavorare nelle fabbriche, in campagna, nelle strade, se non lavoriamo veniamo pagati? NO

Siccome neanche LORO hanno lavorato, che non percepiscano neanche LORO le indennità Parlamentari che verrebbero pagate CON I NOSTRI SOLDI, CHE NON ABBIAMO.

Stefano Flajani

Segretario Cantone Abruzzo




LA MASCHERA ED IL VOLTO, Emanuela Medoro

LA MASCHERA ED IL VOLTO

Emanuela Medoro

Riporto la traduzione integrale del sorprendente discorso di Daniel Day Lewis, premio Oscar per l’interpretazione del personaggio di Abramo Lincoln, trovato sul giornale online The Onion il 24 febbraio 2013. Non me lo sarei proprio aspettato,  forse ho capito poco il film, oppure credo troppo ciecamente a certi miti americani.

Sono felice per aver vinto, però personalmente credo che Abramo Lincoln meritasse di morire.

Questa sera ho avuto il grande onore di ricevere il premio dell’Accademia come miglior attore per la  interpretazione nel film Lincoln. E’ un immenso privilegio ricevere l’Oscar per la terza volta, specialmente nell’interpretazione di questo personaggio storico. E nel riconsiderare questo ruolo, mi sento profondamente onorato per le lodi ed il rispetto che ho ricevuto. Tuttavia io personalmente penso che Abraham Lincoln sia stato un traditore americano che meritava di morire.

Onestamente dico che questo premio è per me una vera emozione. E ciò non cambia per il fatto  che sono stato premiato per aver interpretato un bugiardo, un falso,  un nemico della giustizia il cui assassinio fu pienamente giustificato.

Dopo tutto, interpretare un personaggio in un film non significa essere d’accordo con le opinioni e le azioni del personaggio che interpreti. Lungi da ciò. Infatti, ritengo questo ruolo una vera sfida per un attore, perché credo profondamente che Abramo Lincoln fosse un tiranno ed un ipocrita e che il sud avrebbe dovuto vincere la guerra. Ho sempre fortemente creduto che gli eserciti della Confederazione avessero l’imperativo morale e politico di sconfiggere l’esercito dell’Unione e che il 16° presidente degli Stati Uniti fosse un mostro che meritava di essere ucciso davanti a sua moglie. Pertanto immaginate che prova sia stata per me tentare di umanizzare questa figura repellente. Tutto ciò rende questo terzo Oscar particolarmente gratificante.

Per essere chiaro, non sono a favore della schiavitù in sé, sebbene io ritenga che certi aspetti della istituzione siano stati erroneamente condannati per amnesia storica. Io sono, comunque, a favore dei diritti degli stati, e la decisione di  Lincoln  del 1861 di sospendere il diritto protetto dalla costituzione dell’ habeas corpus a livello federale doveva essere una giustificazione sufficiente ad ucciderlo. Il mio regista, Steven Spielberg, come ogni altro membro del cast del film, è forse in completo disaccordo con me su questo punto, ma va bene! Penso che divergenze di opinione sulla storia di un film siano utili,  e  possano generare un’ atmosfera più ricca e stimolante sul set.

Devo dire, però, che è stato difficile per me lavorare in alcune scene del film, specialmente considerando che ritengo che Abramo Lincoln avrebbe dovuto essere assassinato molto, molto prima. Preferibilmente, prima delle sue dichiarazioni a Gettysburg o del suo discorso di inaugurazione del secondo mandato presidenziale. Due discorsi orrendi ed abominevoli che non riuscii a pronunciare senza sentirmi male. Quasi per miracolo riuscii a pronunciarli senza  manifestare l’ipocrisia del suo progetto Fort Sumter Tugboat. L’ uomo detto “L’onesto Abe” e “Il grande liberatore”-ah-  una volta criticò il Presidente Polk per aver dato inizio ad una guerra contro il Messico su basi incostituzionali, ma solo 16 anni dopo, lui stesso deliberatamente istigò l’aggressione militare del sud, così provocando ad arte l’inizio della guerra.

IL “Padre della Libertà”, davvero!  Cioè,  in gran parte, ma non un grande uomo.

Ancora, parte del fascino del ruolo di Abramo Lincoln consisteva nel fatto di entrare nella mente di qualcuno così incredibilmente brutto. Non è un segreto che sono attratto da materiali oscuri, e che ho fatto carriera recitando i personaggi più tortuosi e sinistri che si possano immaginare. Di questi Abramo Lincoln è solo il più recente. Ogni giorno che andavo sul set, io dovevo prepararmi alla sfida di recitare un malato, e devo dire che questo processo non è sempre semplice. Mi piace diventare veramente i personaggi  che recito, e come si può diventare uno dei più cattivi esseri umani della storia americana?  Nel mio caso, io dovevo costantemente  tener presente : “Non sei tu, Daniel. E’ solo un personaggio. Non dimenticarlo.”

E’ buffo, no?  Vedendomi recitare  tipi come Bill the Butcher, Daniel Plainview, ed ora Abramo Lincoln, la gente forse pensa che sono una specie di mostro! Bene, non preoccupatevi. Sto solo recitando.

Di fatto, all’ inizio rifiutai il ruolo, spingendo molto per avere la parte di John Wilkes Booth, le cui ideologie sociali e politiche rispecchiano le mie più da vicino. Ma poi ho capito che quella era codardia. Sono un attore, il  lavoro dell’attore consiste nell’affrontare le verità difficili e sgradevoli della vita per catturare l’intera gamma delle emozioni e dei tipi di comportamento della condizione umana, anche se ciò significa passare mesi dentro la mente di un uomo abominevole come Abramo Lincoln.

E così decisi di accettare il ruolo di uno dei più spregevoli individui della storia Americana. Per i sei mesi successivi mi isolai dagli amici e dalla famiglia, mi concentrai ed incanalai tutto il mio odio verso Abramo Lincoln, per il ruolo per cui oggi sono stato premiato.  Poi, alla fine delle riprese ho bruciato il mio costume da Abramo Lincoln, ed insieme una copia della Proclamazione dell’Emancipazione, ed ho detto  addio a quel disgraziato che avevo dovuto recitare per mesi. Una esperienza emotiva? Ma sì che lo fu. Ma mi ha procurato questo riconoscimento.

E’ una vergogna che non hanno mostrato l’assassinio nel film, però. Sarebbe stato ben appagante vedere questo figlio di buona donna che finalmente le prendeva.

Non uso spesso la parola “genio”, e certamente non la userò per descrivere A. Lincoln, che forse rimane il peggiore stronzo della storia della civiltà occidentale. Ma è stato mio grande onore recitare per lo schermo il ruolo di quest’uomo, sostenuto da un magnifico gruppo di attori, in un film costruito in modo sublime, un film che poteva essere molto, molto  più duro con il personaggio odioso e disgustoso del suo titolo. Sul set ho tentato di spingere in quella direzione, ma non mi permetterei mai di dire ad un regista come fare il suo lavoro. Fare un film è fare compromessi, credo.

Bene, almeno c’è una finale felice. Lincoln muore.

emedoro@gmail.com

6 marzo 2013.




Bellante. L’Associazione Culturale Nuove Sintesi idealmente si stringe al dolore che attanaglia il popolo della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

L’Associazione Culturale Nuove Sintesi idealmente si stringe al dolore che attanaglia il popolo della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Il comandante Hugo Chavez è morto. Sicuramente è un duro colpo per i fratelli di lotta della nazione Latino-Americana tutta. È un duro colpo per il socialismo nazionale. È un duro colpo per coloro che nel mondo non arretrano all’arroganza mondialista, che innalzano il vessillo dell’indipendenza e della sovranità nazionale. Un capo, un soldato politico, un rivoluzionario è caduto.

Comandante Presente! Nuove Sintesi già sa che gli Dei ti accoglieranno da eroe!

Viva Hugo Chavez, Viva la Rivoluzione Bolivariana, Viva il Socialismo Nazionale!

Responsabile Davide D’Amario




Val Vibrata. Flajani: BCC VAL VIBRATA QUOTE DECURTATE?

Riceviamo e Pubblichiamo

BCC VAL VIBRATA

QUOTE DECURTATE?

IL CENTRO, edizione del 21/10/2012: BANCA DELLA VAL VIBRATA, LA RACCOLTA PROCEDE. «Flajani, o chi c’è dietro a lui e alle sue affermazioni, farebbe meglio ad informarsi bene, a conoscere i fatti e soprattutto a saperli interpretare oppure rischierà sempre, come ha fatto ora, di dire sciocchezze e di fare brutte figure». Così rispondeva l’Onorevole (attualmente ex?) Augusto Di Stanislao a legittimi dubbi sollevati dal Sottoscritto.

Voci di Popolo, non confermate documentalmente, riferiscono che il “comitato promotore” della BCC ha scritto a coloro i quali hanno ancora quote versate, che la BCC non si farà, e le quote saranno restituite decurtate del 60% per sostenere le spese esborsate fino ad oggi.

Sarà vero? Perché, se fosse vera, tale decurtazione non sarebbe a norma del programma pubblico di sottoscrizione. In detto programma veniva stabilito che le somme versate dai sottoscrittori avrebbero dovuto rimanere indisponibili sino al perfezionamento della BCC. In caso contrario dette somme sarebbero state restituite “tempestivamente” ai sottoscrittori, al netto delle spese del conto. Gli oneri relativi al Comitato sono stati pagati, una tantum, nella misura del 5% della quota versata.

Bene hanno fatto le persone che hanno richiesto prima le proprie quote. Quote restituite per l’intero.

Altra anomalia è la banca depositaria delle quote. A mia conoscenza, quando si promuove una BCC, le quote devono essere versate presso una BCC operante. Nel caso della BCC Val Vibrata così non è stato.

E i soldi che non verranno restituiti, in quali “pieghe” finiranno? O non sono più disponibili?

Stefano Flajani

Segretario Cantone Abruzzo

l; fonk�ih�� @� ; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; text-align: justify;”>La Regione, la Provincia di Chieti e i comuni di Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto saranno quindi chiamati ad esprimere, e questa volta senza possibilità di appello, i propri pareri. L’Abruzzo dovrà presentarsi compatto e convinto per garantire un futuro di qualità alla costa teatina e riportare al nuovo Parlamento e al nuovo governo la ferma contrarietà della popolazione abruzzese alla dissennata politica energetica del Paese.

«Il momento è molto delicato e non sono ammessi distinguo – conclude Angelo Di Matteo – Le forze politiche e sociali devono esprimere compattezza e un’unitarietà d’intenti nell’interesse dell’Abruzzo con l’obiettivo di ripristinare il decreto dell’allora Ministro Prestigiacomo, e tanto avversato dal Ministro Passera e dalla lobby dei petrolieri, che vietava la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi liquidi entro la fascia delle cinque miglia dalla costa. Un impegno esplicito da esigere dai nuovi parlamentari, a partire da quelli abruzzesi».




Lettere in redazione. LE PAROLE DEL DISASTRO, di Emanuela Medoro

LE PAROLE DEL DISASTRO

Emanuela Medoro

Unisco la mia vocina al coro vasto e sonoro che accompagna i risultati delle votazioni politiche. Fra tutte le parole che ho sentito ne ricordo bene tre : obsoleto, referenziale e responsabilità.

La prima parola, obsoleto, significa invecchiato, fuori dei tempi, e va bene per gente della terza età. Autoreferenziale indica uno che si riferisce solo a se stesso. Questo è vero per gente che non può accettare come punto di riferimento la destra di S. Berlusconi, perché un simile Paperon de Paperoni tutto d’oro  non può rappresentare, per esempio, una insegnante a stipendio fisso, di tradizioni familiari legate allo stipendio mensile, insomma una della classe media.   E neppure, in tempi più recenti, mi è sembrato un accettabile punto di riferimento Beppe Grillo, per  naturale rifiuto dei suo vaffa days,  nella ricerca di una confusa democrazia diretta e popolare, che esprime bene solo la protesta contro l’attuale classe politica, in generale.

Il senno di poi dice: e se alle primarie del PD avessimo votato per Matteo Renzi? Forse le cose sarebbero andate diversamente, il partito avrebbe perso meno voti. A parte i se ed i ma del senno di poi, è opportuna, secondo me, una riflessione a carattere generazionale, che viene dalla pratica dell’ insegnamento.

Leggendo sui giornali notizie delle matricole della Camera dei Deputati, la cosa che subito colpisce l’attenzione è la giovane età di questi nuovi onorevoli. Francamente vedo con perplessità  P. Luigi Bersani alle prese con questi ragazzi che potrebbero esserne i figli, o anche i nipoti. E’ ipotizzabile, dunque, uno scorrevole rapporto di governo fatto di fiducia, senza ostacoli, fra un politico navigato, e forse anche stanco, e questi giovani rampanti, vincenti, duri e puri?  Rappresentano la protesta, credono a quello che dicono, privi di concrete ed utili esperienze di governo. Li divide da P. Bersani un abisso incolmabile.

A questo proposito, vi ricordate che decenni fa qualcuno parlava di un partito di lotta e di governo? La nostra storia ha dimostrato che le due cose, lotta e governo, sono cose ben diverse e poco conciliabili fra di loro.  In tempi più recenti, ricordate i duri e puri delle leghe scesi a Roma ladrona? Hanno governato, ed oggi sono la metà, forti, ma dimezzati proprio dall’esercizio di governo, dai  i compromessi che esso comporta, dagli scandali e quindi dalla perdita della purezza iniziale.

Che succederà? Un pensiero immediato va a Matteo Renzi, sconfitto nelle primarie del PD per la candidatura a premier, da un partito con un apparato burocratico ed con una storia che lo arricchisce, ma che, nel confronto con la destra e la valanga emergente della protesta disordinata, è risultato meno forte di quanto previsto da tutti i sondaggi.

M. Renzi è  coetaneo dei grillini eletti, e quindi naturalmente più capace di tanti altri  di trattare con loro.  Una risorsa per il partito della sinistra di governo. Forse è il suo tempo, o la sarà presto.  Significa che è tempo che noi obsoleti cominciamo ad accettare nuovi  punti di riferimento, per senso di responsabilità verso le istituzioni democratiche italiane e quelle dell’ Europa di cui facciamo parte. Per concludere, un pensiero per tutti i sondaggisti che davano vincente il PD, al secondo posto Grillo, e poi il PDL. Lo tsunami Grillo ha travolto non solo i vecchi partiti, obsoleti ed autoreferenziali, ma anche  tutte le ben note previsioni.

emedoro@gmail.com

26 febbraio 2013




Giulianova. Lettere: riaprite Unica Beach

Buongiorno a tutti,
vorrei chiedere all’amministrazione comunale di Giulianova (Te) di far partire il prima possibile la delibera per riaprire, all’inizio della prossima stagione balneare, la spiaggia per cani e padroni “Unica Beach”.
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Cordiali saluti,
Giulia Evangelisti (Roma)




Lettere. Giulianova, Richiesta di riapertura della spiaggia ”UNICA BEACH”

Buongiorno, dopo il grandissimo successo avuto lo scorso anno della spiaggia ”UNICA BEACH” in cui i nostri amici a 4 zampe sono i benvenuti, vorrei cheiderle di far partire la delibera per la riapertura di tale area!!!
Oltre ad arginare in gran parte il fenomeno dell’abbandono, questa area offre l’opportunità agli amanti degli animali di trascorrere del tempo con loro favorendo la socializzazione e diminuendo le problematiche di padroni che durante il periodo estivo sono costretti a lasciare il proprio cane a casa solo per potersi godere un pò di mare..
Anche se oltre ai benefici purtroppo questa iniziativa è stata anche molto criticata vorrei a tal proposito far presente alcune cose:
-La spiaggia UNICA BEACH non reca alcun disturbo a coloro che vogliono andare al mare senza esser circondati da cani ( posso scegliere benissimo un’altra spiaggia)
– Posti come Riccione,Rimini, per non parlare degli altri Paesi Europei (e non) posseggono queste aree già da molto tempo e le lamentele sono veramente poche (perchè un posto così turistico come Giulianova dovrebbe restare indietro rispetto all’economia turistica Italiana?)
– La spiaggia è provvista di assistenza veterinaria,addestratori e volontari molto competenti che sono assolutamente capaci di gestire la situazione.
Spero che la mia richiesta,insieme alle altre richieste che penso in questo periodo stiamo arrivando, venga presa in considerazione..
Si tratta solo di un pezzo di spiaggia da dedicare ai nostri amici a 4 zampe!!!!
La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
Una studentessa dell’università di Teramo.




Lettere. Riaprite Unica Beach

Emiliana D’Andreamatteo   Atri (TE)   64032




Lettere. Riaprite unica Beach

La stagione balneare si avvicina e anche quest’anno necessitiamo in Abruzzo una spiaggia in cui portare anche i nostri amici a quattro zampe. L’anno scorso l’iniziativa è stata un grande successo quindi riapriamo Unica Beach. Oltretutto risalterebbe anche la città dal punto di vista turistico.
Lucilla Petraccia
Pineto (TE)



Lettere. Fate ripartire Unica Beach

Salve,

chiedo  all’Amministrazione Comunale di Giulianova (TE)  di far partire il prima possibile la delibera per la riapertura della spiaggia per cani “UNICA BEACH” a Giulianova Lido  (TE),non solo per il fatto che  la stagione balneare si sta avvicinando ,ma soprattutto perchè  dopo il grande successo dello scorso anno,sono sempre di più i turisti  motivati a trascorrere una serena e più lunga villeggiatura estiva lì, data la presenza di  quest’area (UNICA IN ITALIA ) adatta ad ospitarli con i loro inseparabili amici a quattro zampe!!!Quest’anno la stagione balneare inizia a metà Maggio per cui si è  già in ritardo per prendere una solida decisione!!!Fata la scelta GIUSTA!!RIAPRITE UNICA BEACH!!!!!
Cordiali saluti,
MICHELE MARCONE
ROSETO DEGLI ABRUZZI 64026  (TE)