Giulianova. M5S: lettera aperta al Senatore Antonio Franchi.

Riceviamo e Pubblichiamo

Lettera al marchese del Grillo

Caro Marchese del Grillo,
le rispondiamo attraverso cio’ che hanno scritto i giuliesi sulla
nostra pagina facebook “Movimento 5 Stelle – Giulianova”:

“Caro Franchi non mi frega assolutamente nulla della sua storia
politica, tantomeno delle sue riflessioni. Aspetto chiarimenti sulle due
vicende che hanno coinvolto xx xxxxx, riguardo all’abitazione in cui
anche lei vive!”
“Che schifo….. queste sono persone che ci hanno amministrato e ci
vogliono continuare ad amministrare. RICORDIAMOCELO ALLE PROSSIME
COMUNALI.”
“ Guarda che il Senatore non sapeva nulla della sua rendita catastale.
L’Arch. xxxxxx  ha ordito tutto alle sue spalle, facendogli risparmiare
parecchi soldini. Neanche xxxxxx”
“Si è pure incazzato con l’architetto x averlo fatto risparmiare.”
“da cittadina giuliese dico una cosa sola: FRANCHI VERGOGNATI!!!! e
dovrebbero vergognarsi tutti quelli che hanno permesso che, in tutti
questi anni, gestisse il potere assoluto a giulianova sentendosi al di
sopra dei cittadini “comuni”. Questa lettera è un insulto alla
città.”
“ IO NON TI HO MAI VOTATO…. PER FORTUNA !!”
“ lettera molto commovente, magari ai tempi suoi i contadini e i
proletari ci potevano cascare, ma oggi abbiamo capito chi siete stati.
Siete peggio dei padroni che tanto odievate e picchievate, invece li
avete ripordotti a pieno se non peggio, il bello che neanche vi
vergognate… ci fate alquanto schifo!!!-scrivete:”La politica è
un’arte
nobile. Purtroppo è diventata una cosa sporca” haahhaha!!! parliamo di
cose serie, quando ci fai fare un bagno in piscina compagno.”
“Io sono di Pescara, da un po’ di giorni che seguo questa vicenda. Il
soggetto che ha la villa deve pagare l’IMU in base al valore catastale
della sua abitazione (come fanno tutti i cittadini). Non interessa a
nessuno del suo curriculum deve solo pagare le tasse giuste.”
“ …e poi il suo tono comiziale è insopportabile”.
“Sequestro dei beni e carcere per i politici disonesti.”
“se Pescara o San Benedetto fossero state amministrate da politici come
lui ora sarebbero dei paesetti!!”
“ Cioè incredibile… A chi dobbiamo il sottosviluppo demografico,
artigianale, industriale, culturale?”
“Credo che il Senatore molte cose le pensi davvero…ma prima della
campagna elettorale…suona un ordine malcelato ai ragazzotti di
continuare ad ubbidire!!!!…del resto il burattinaio non abbandona le
sue marionette finchè è aperto il teatrino!!!
“datta na fucilata!!!!!hai una villa di 10 milioni di euro,prendi soldi
di rimborso che nn ti spettano e fai il comunista?????VERGOGNA NO!!!”
“ il simbolo dell’immobilismo,del “NO” a tutto.A lui dobbiamo
il
mancato sviluppo di Giulianova!”
“poveri noi che dobbiamo ancora sentirlo!!!!!!!”
“Basta!!!!!!!”

Caro Marchese del Grillo, cambi l’accatastamento della sua villa, paghi
gli arretrati, restituisca i 4290 euro che ha avuto dall’ Ente porto per
acquistare 700 copie del suo libro , chieda scusa per la richiesta di
risarcimento danni di 191.000 pervenuta al comune (per danni alla
piscina…una cosa veramente di sinistra) e sparisca dalla vita politica
giuliese….dopo tanti decenni, è sempre in tempo…in fondo, meglio
tardi che mai.

M5S Giulianova




Italia. No alla crisi di governo.

No alla crisi di governo

E un vera vergogna, in un momento cosi difficile, delicato, drammatico, per l’Italia e per gli italiani, mettere in crisi il governo, per interessi e poteri di parte o addirittura personali,.

Dentro una crisi economica e sociale, dove ci sono tanti disoccupati, gente che non c’è la fa ad arrivare a fine mese, gente in condizioni drammatiche. Gente che incominciava a sperare, perchè, questo governo con impegno,responsabilità e difficoltà stava lavorando bene per l’interesse del bene comune e si intravedeva segnali di una ripresa economica.

Ai tre poteri dello stato Italiano, parlamento (legislativo), governo(esecutivo), magistratura(giudiziario) va rispettata e salvaguardata la loro autonomia, per il bene di tutti gli italiani.

Basta interessi di parte, non se ne può più. Bisogna applicare a pieno la nostra bella costituzione, diritti e doveri.

L’avoriamo tutti con più responsabilità per il bene comune.

P. S. LA LEGGE DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI I CITTADINI.

Francesco Lena

24060 Cenate Sopra (BG)




Chieti. Il lavoro di ampliamento e ristrutturazione del chiosco per la vendita della frutta, di proprietà della Boutique della Frutta, di Leonzio A & C snc, che stanno realizzando in Piazza Garibaldi a Chieti,è gravissimo!

Riceviamo
Il lavoro di ampliamento e ristrutturazione del chiosco per la vendita della frutta, di proprietà della Boutique della Frutta, di Leonzio A & C snc, che stanno realizzando in Piazza Garibaldi a Chieti,è gravissimo!
Il progettista Geom.Giampietro Sergio, sarà a conoscenza che questo lavoro gravita su suolo pubblico? Che Piazza Garibaldi è Centro Storico?
Che la Scuola elementare “Porta Sant’Anna” è vincolata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e paesaggistici?
La Soprintendenza , deve svolgere attività di tutela dei beni culturali, che presentano interesse storico, architettonico ed etnoantropologico e sottoposti a tutela, fino alla verifica del loro interesse culturale.
Quindi, questo intervento sulla proprietà, è stato autorizzato dalla soprintendenza con l’apposita domanda di nulla osta?
Quello che mi rende increduloè come si possano eseguire opere di questa portata in un paese dove dovrebbe ancora essere operante il rispetto delle leggi! Certe cose non si fanno neanche nella”Repubblica delle banane”!
Molti cittadini mi hanno raccontato che hanno visto una ruspa scavare…
E’ questo il motivo di nascondere i lavori, con una copertura di metallo?
La speranza è che le associazioni ambientaliste, i cittadini, il buon senso, difendano questa piazza e la scuola, da un’opera che non ha nessuna utilità.
Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it
cell +393404904001
le foto sul link.
https://plus.google.com/photos/102927067766305302836/albums/5924244836545387281?tab=wq&gpsrc=gplp0&partnerid=gplp0

Il lavoro di ampliamento e ristrutturazione del chiosco per la vendita della frutta, di proprietà della Boutique della Frutta, di Leonzio A & C snc, che stanno realizzando in Piazza Garibaldi a Chieti,è gravissimo! Il progettista Geom.Giampietro Sergio, sarà a conoscenza che questo lavoro gravita su suolo pubblico? Che Piazza Garibaldi è Centro Storico?Che la Scuola elementare “Porta Sant’Anna” è vincolata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e paesaggistici? La Soprintendenza , deve svolgere attività di tutela dei beni culturali, che presentano interesse storico, architettonico ed etnoantropologico e sottoposti a tutela, fino alla verifica del loro interesse culturale. Quindi, questo intervento sulla proprietà, è stato autorizzato dalla soprintendenza con l’apposita domanda di nulla osta? Quello che mi rende increduloè come si possano eseguire opere di questa portata in un paese dove dovrebbe ancora essere operante il rispetto delle leggi! Certe cose non si fanno neanche nella”Repubblica delle banane”! Molti cittadini mi hanno raccontato che hanno visto una ruspa scavare…E’ questo il motivo di nascondere i lavori, con una copertura di metallo? La speranza è che le associazioni ambientaliste, i cittadini, il buon senso, difendano questa piazza e la scuola, da un’opera che non ha nessuna utilità. Luciano Pellegrini  agnpell@libero.itcell +393404904001

le foto sul link.https://plus.google.com/photos/102927067766305302836/albums/5924244836545387281?tab=wq&gpsrc=gplp0&partnerid=gplp0




Teramo. M5S: Petrolizzati!

Riceviamo e pubblichiamo

Petrolizzati!

La bella città di Teramo, la ridente città di Teramo, il posto in cui siamo nati. Ci guardiamo intorno e lo riconosciamo a stento. Scavatrice dopo scavatrice, cornicione dopo cornicione, i nostri ricordi sono stati coperti da una colata di cemento: al posto degli alberi, finestre vuote ed inutili insegne “Vendesi”, al posto dell’acqua trasparente e piena di anguille, una pozzanghera putrida chiamata Vezzola, al posto della città romana, un agglomerato urbano senza logica e senza bellezza. E le istituzioni piene di politici dai sorrisi ammiccanti, vacui: ogni sorriso un muro, ogni muro un favore, ogni favore un voto. In mezzo, i cittadini intontiti dal rumore, soffocati dallo smog, immersi nella danza dell’anticultura quotidiana, resi inerti fino all’ebetismo.

E poi da lontano arriva un’idea: petrolizziamo! E subito parte il balletto della politichetta teramana: danza il figlio del senatore disegnando il suo piccolo mondo surreale fatto di cattivi maestri antipetroliferi e bambini condizionati, danza il governatore, danzano gli ineffabili assessori con il loro codazzo di inutili galoppini, danzano al suono sinistro delle multinazionali del petrolio, attratte dai profitti e forse, subdolamente, anche dalla prospettiva di annientare l’idea stessa di regione verde d’Italia.

E noi ci affacciamo dalle pendici arcane del Corno Grande e lasciamo andare lo sguardo verso il verde Adriatico, attraverso questa meraviglia della natura che nessuno avrebbe il diritto di violare. E già immaginiamo il profilo sinistro di trivelle alte come grattacieli, e ci sembra quasi di sentire il lezzo mefitico dei fumi sulfurei di grigie ciminiere portatrici di morte e la terra fatta arida dai veleni di scarico: fine del paesaggio, fine delle colture, fine delle attività. Una, due, dieci trivelle: Campli, Bellante, Tortoreto, Controguerra, Corropoli, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Sant’Omero, Torano Nuovo e Tortoreto. 83 chilometri quadrati di trivelle. Ogni trivella una croce, ogni croce la fine di un pezzo del nostro territorio.

Cittadini, è questo futuro di miseria fisica e morale che volete per voi e per i vostri figli? E’ questo che avete pensato per i vostri nipoti? Se c’è un momento per combattere, questo è il momento! Alzatevi e dite NO a questa follia: NO al petrolio nella Provincia di Teramo. NO alla distruzione delle vostre vite. NO a questa politica senza futuro. Teramo a 5 stelle è già in cammino verso il cambiamento.

Il portavoce
Teramo 5 Stelle

www.teramo5stelle.com

Visita il blog di Teramo 5 Stelle  WWW.TERAMO5STELLE.COM



Giulianova. M5S: Chiediamo chiarimenti e le dimissioni del sindaco e della giunta.

Riceviamo e Pubblichiamo

Il Movimento 5 Stelle – Giulianova intende esprimere il proprio
sconcerto per i risultati della richiesta di offerta relativa al
progetto “Wi-Fi Free” sulla fascia costiera del Comune di Giulianova –
“PAR-FAS Abruzzo 2007-2013, Linea d’Azione 1.3.1.a.”. Come da noi
annunciato un post del 17 agosto 2013, sulla pagina facebook del
Movimento 5 Stelle giuliese e sul blog della pagina
www.5stellegiulianova.it, la ditta favorita/vincitrice è risultata
essere la MICSO s.r.l. di Pescara, con una offerta di 39.800 euro. I
criteri adottati dal comune per la richiesta di offerta, in particolare
il fatturato annuo dei tre anni precedenti (che goffamente sono stati
cambiati in corso di gara), si configurano come un BANDO CUCITO SU
MISURA, volto a favorire tale ditta. La giunta e l’amministrazione
tutta, come più volte in passato, hanno agito nell’assenza totale di
trasparenza. Chiediamo chiarimenti e le dimissioni del sindaco e della
giunta.

Movimento 5 Stelle – Giulianova




Calcio povero e polito

Spett. direzione giornalistica

Calcio povero e polito

E’ appena iniziato il campionato di calcio di tutte le categorie, subito sono incominciati dei disordini, dei scontri tra tifoserie e forze dell’ordine, in questo mio scritto vorrei fare alcune considerazioni generali e alcune in particolare, sulla categoria di serie A.

vorrei un calcio povero economicamente, cioè che girassero meno soldi, ma più ricco di contenuti sociali, culturali, sportivi,e sia creativo, pulito, trasparente, contenuti che sappiano unire, divertire, giocatori, organizzatori, tifosi,cittadini.

Vorrei che il gioco del calcio, fosse un mercato di valori veri,di alta civiltà, di legalità e di onestà, oltre che di soldi e di valore economico commerciale. Lasciatemelo dire, non è più possibile sentire vedere, constatare, che un calciatore venga pagato 120 milioni di euro, e che anche tanti altri prendono stipendi ultra milionari, è una vera vergogna nei confronti di tanti bambini nel mondo, che muoiono di fame e qui in Italia nel nostro bel paese, ci sono tanti cittadini che devono campare con 500 o 600 euro al mese e altri ancora con meno. penso sia arrivato il momento di interrogare le nostre coscienze. Vorrei partisse qualche buon esempio dai giocatori, incominciare a rifiutare stipendi multimilionari e portare avanti idee, proposte per fissare un limite massimo degli stipendi e delle cifre di quando si compra un giocatore, cifre che siano accettabile anche dalla gente e mettere fine a questa decenza. Cari calciatori, prima di essere dei giocatori, siete persone e dev’essere messa al primo posto, al centro il valore umano della persona, della vita.

Poi vorrei che negli stadi e fuori, finisse ogni forma di violenza, gli ultrà, i tifosi, siano si allegri, vivaci, ma corretti, rispetto delle regole civili e sociali, senza striscioni e slogan razzisti o offensivi, dispregiativi, vorrei vederli sostituiti con slogan positivi, culturali, sportivi e di pace. Vorrei che a vedere le partite di calcio allo stadio si potesse andare tranquillamente, serenamente con la famiglia, con i bambini per divertirsi.

Infine vorrei che il gioco del calcio, che è lo sport più bello del mondo, ricoprisse i valori, di unità, dell’amicizia, dello stare bene insieme, in un divertimento sano e creativo, per questo vorrei che in ogni piccolo e grande paese in Italia ci fosse un centro sportivo, un campo di calcio, per dare la possibilità a tutti i ragazzi di giocare.

Per ultimo, sogno un calcio più bello, più povero, più pulito, più trasparente, più onesto, che contribuisca a costruire la pace nel mondo e a salvare tanti bambini dalla fame, un calcio dove tutti i bambini del mondo abbiano la possibilità di poter giocare.

Francesco Lena

Via xxxxxxxxxx,37

24060 Cenate Sopra ( BG ) Tel. 035/




Chieti. Le sculture? CHI L’HA VISTO?

Ringrazio il sig Alessio Cocco che in un articolo ha voluto ricordare al sindaco di Chieti, Umberto di Primio, se è possibile conoscere dove hanno “nascosto” una scultura che era stata realizzata dagli alunni della scuola media, “Ramiro Ortiz”, di Chieti Scalo.

Scrissi un articolo il 27 ottobre del 2009 ,che il sig Cocco ha quasi integralmente ricopiato, ma non ho nessuna lamentela né rimprovero da fare a questo giovane…, hai fatto bene!

L’ultima volta che ho visto questa scultura, era il 13 dicembre 2011,si trovava all’ingresso, come una sentinella, dello spazio utilizzato dal comune di Chieti, alla villa comunale, dove c’è il deposito degli attrezzi per curare il verde.

In quella occasione ero andato ad intervistare Giovanni Chiarini il cui busto si trovava dimenticato su un armadio,in un ufficio, di questo spazio.

Sarà ancora lì questa scultura o lo hanno spostato altrove?

Chi l’ha visto?

Sarà mia cura indagare ed avvisare la cittadinanza che fine ha fatto questa statua.

Desidero evidenziare alla vecchia amministrazione ed alla nuova, che è una cattiveria illudere i giovani che hanno creduto negli ideali.

Non si può trattare una scultura come un rifiuto speciale.

Dove è stato scaricato, nascosto?

La speranza è che venga ritrovato, riparato, pulito e collocato in una piazza.

Anche se è in periferia farà la sua figura.

In questo giovane si nota una sensibilità, un dispiacere, un disappunto…, una presa in giro!

Luciano Pellegrini




Firenze. Eleggendo dei senatori di cui non si sentiva assolutamente alcuna necessità.

Firenze 30 agosto 2013 – Spett.le redazione de giulianovanews.it

Vista la crisi economica che crea continui disoccupati.

Visto che i parlamentari dovevano essere ridotti di oltre la metà.

Abbiamo letto con vero stupore la seguente notizia:

Napolitano nomina senatori a vita Abbado, Piano, Cattaneo e Rubbia
La decisione del Quirinale in segno di riconoscenza nei confronti di “personalità che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale”. Il Capo dello Stato: “Un segno di serena continuità istituzionale”.

Sinceramente la “serena continuità istituzionale” la percepiamo

con il proseguire di mettere a carico dei cittadini altri oneri,

eleggendo dei senatori di cui non si sentiva assolutamente alcuna necessità.

A tutti il diritto/dovere di diffondere questo comunicato stampa.

A leggervi, Pier Luigi Ciolli




PANE al pane vino al vino…

Riceviamo e pubblichiamo

PANE al pane vino al vino…

Ancora una volta la politica mette in scena una farsa… una presa per i fondelli dei cittadini. Da giorni sui media si rincorrono le interviste del sindaco di Teramo ed altri come Francesco Mastromauro primo cittadino di Giulianova che con l’assoluta trasparenza sulle future scelte della Governance del Ruzzo” vogliono farci credere che stavolta la politica non eserciterà nessuna pressione sulle nomine. Bisogna ricordare ai cittadini che il potere di voto del comune di Teramo è pari a 5 quote su un totale di 44 (Giulianova 2 )  e che Brucchi stesso ha già individuato il suo uomo da mettere alla presidenza dell’Ente, in antitesi con il sen. Paolo  Tancredi il quale vorrebbe confermare Carlo Ciapanna. Ora questa guerra intestina tutta dentro il PDL che coinvolge anche il Consigliere regionale Paolo Gatti sarebbe il nuovo modo di tenere fuori la politica dalla Ruzzo Reti?

Invece di giochicchiare con il potere non sarebbe il caso che chi pretende di controllare le fila della Governance  dell’Ente non ci dica, in modo dettagliato, come intende risanare le casse della Ruzzo? Come pensa di risolvere la carenza e qualità della risorsa idrica?  Dietro la parola “Ingegnerizzare” , tanto cara a Brucchi, si dice tutto e niente; forse vorrà dire che saranno attivate le procedure di mobilità nei confronti di impiegati assunti palesemente in eccesso nel recente passato per il loro clientelismo politico? Sarà un modo di dire e non dire per paura di perdere voti? Quando si parla di ingegnerizzazione di un sistema produttivo molto freddamente i numeri e le cifre sono rivolte in primis alla riorganizzazione del personale e spesso ne determina la riduzione. Il sindaco di Teramo sarebbe stato credibile e parte attiva del cambiamento solo se avesse programmato l’esubero dal Ruzzo, riassorbendo 14 dipendenti dell’acquedotto al posto delle recenti quattordici assunzioni nel suo comune, rimediando così alla cattiva abitudine del clientelismo politico e dando il buon esempio agli altri comuni, Provincia e Regione invitandoli a fare la stessa cosa. O sotto sotto  c’è un disegno che ci porterà alla privatizzazione della gestione idrica? Da Brucchi vorremmo  queste poche e semplici risposte, dall’opposizione in comune e dalle segreterie dei partiti d’opposizione vorremmo più impegno e meno demagogia.

Franco De Angelis

Presidente Arco consumatori Abruzzo




L’Aquila. 719 PERDONANZA Celestiniana, note di cronaca Emanuela Medoro

L’inaugurazione della Perdonanza Celestiniana 2013 ha offerto agli aquilani  una serata piacevole e piena di speranze, nonostante tutto; nonostante il fatto che anche  il luogo simbolo della celebrazione,  la Basilica di Santa Maria di Collemaggio quest’anno sia chiuso perché non agibile. Le celebrazioni religiose dunque avranno luogo all’aperto e, dopo l’apertura della Porta Santa, sarà consentito ai fedeli solo un rapido passaggio attraverso la basilica.

Perché è stata una bella serata? Perché tanti cantieri  stanno finalmente funzionando   in pieno centro, es.: due all’incrocio dei quattro cantoni, uno a piè di piazza, oltre a quelli per il corso. E c’era tanta gente in giro, con i volti sorridenti e distesi. Sono questi cantieri in centro con i cartelloni che indicano inizio e fine dei lavori a riaccendere negli aquilani la speranza di poter rivedere qualcosa della propria città in tempi relativamente brevi.

Ricordi del sisma e speranze per il futuro si intrecciano nelle numerosissime manifestazioni in programma. Un posto di assoluto rilievo merita la mostra “L’Aquila, volti e segni del terremoto” una serie di fotografie a colori di Roberto Grillo in esposizione nel salone della Cassa di Risparmio.  Sgomento e tristezza nel vedere il salone, un tempo frequentatissimo luogo di incontro,  danneggiato e ridotto in quel modo, e, nello stesso tempo, gioia nel vedere i volti ed i gesti di aquilani che hanno vissuto la tragedia  diventare materia di arte. E’ l’arte, nel caso in cui è efficace nella forma e comunicativa nei contenuti,  il mezzo che passa il tempo e lo spazio, ed arricchisce la memoria collettiva attraverso le generazioni.

La mostra delle foto di Roberto Grillo riesce a dare al dolore della nostra città una memorabile dimensione etica ed estetica, riconoscibile anche da gente lontana ed estranea. Infatti le sue foto sono limpide,  pulite, chiare e ricche di espressioni, di sentimenti, ricordi e messaggi per il futuro. La raccolta di fotografie è suddivisa in tre parti: Soggetto, Oggetto, Soggetto/Oggetto. Esse rappresentano le macerie della città attraverso un personalissimo processo di astrazione che sceglie una sedia come simbolo del quotidiano e la mette in un ambiente vuoto, di colori tenuissimi dal beige al bianco, dove i personaggi scelti per rappresentare la città esprimono nei volti e nei gesti il ricordo e la rielaborazione del vissuto in quei momenti tragici. Nella terza parte alcune parole accompagnano le espressioni dei volti. Cito le parole di Stefania, bambina: “Rinascita, dolore, speranza, gioia, l’unione fa la forza, nostalgia”, un messaggio che  esprime compiutamente l’intreccio dei sentimenti e delle speranze degli aquilani di oggi.

Una bella notizia è stata comunicata agli aquilani durante le cerimonie di inaugurazione:  a partire dall’anno 2015 la Perdonanza Celestiniana dell’Aquila sarà “Patrimonio immateriale UNESCO”, un bel riconoscimento internazionale alla città ripetutamente martoriata dalla natura, ma ricca di una storia singolare, iniziata con la fondazione voluta dagli abitanti dei castelli dei dintorni, seguita dopo pochi anni dall’incoronazione di Papa Celestino, l’eremita del Morrone. Patrimonio culturale immateriale sono le conoscenze, le abilità, il lavoro, i modi di esprimersi, le abitudini di vita trasmessi attraverso le generazioni, che, in un continuo processo di evoluzione, creano l’identità storica dei cittadini,  danno l’orgoglio dell’appartenenza ed ispirano ad agire per raggiungere  mete comuni.

Concludo queste brevi note con un pensiero per l’urna con i resti di  Papa Celestino V, il cui volto è oggi ricoperto da una maschera d’argento. L’urna è stata recentemente portata via dalla sua sede storica, la cappella a destra dell’altare maggiore della basilica di Collemaggio, per motivi di sicurezza ed è attualmente ospitata nella chiesa di S. Giuseppe  in via Sassa, restaurata e sicura. Sarà veramente bello e memorabile nella storia della città il giorno in cui la riporteremo al posto suo.

emedoro@gmail.com 24 agosto 2013.