RIVIERA ABRUZZESE: LA FUTURA FERGUSON ITALIANA?

 

La protesta dei c.d. Vu Cumprà si estende: da Martinsicuro ad Alba Adriatica, con episodi che li hanno anticipati come successo a San Salvo il 22.07.

Le chiacchiere stanno a zero, il commercio abusivo va combattuto! Persone che sono in Italia da svariati anni non possono chiedere, oggi, di essere regolarizzati. Se lo volevano veramente fare lo potevano fare prima come i loro connazionali che si sono muniti di licenze.

Non possiamo, e sopratutto non vogliamo, subire, per un falso perbenismo, tutti gli effetti negativi della commissione di reati perché hanno fame o hanno perso il lavoro.

Quanti Italiani sono alla fame? Quanti Italiani hanno perso il lavoro? Quanti Italiani stanno pagando le tasse a rate? Quanti Italiani sono falliti? Quanti Italiani si sono suicidati? Di questi a nessuno interessa?

Già il minacciare azioni violente, come il creare manifestazioni non autorizzate dovrebbero essere perseguite (e punite), così come lo si fa con gli Italiani.

Il PresidenteStefano Flajani




Qualche” versaccio” sulla nostra situazione del bel paese.

Mario D’Alessandro, giornalista e poeta dialettale, in odor di vacanze del Governo, ha voluto regalarci qualche” versaccio” sulla nostra situazione del bel paese.  Agosto 2014

Il riformista

L’italian Costituzione,

un model di perfezione,

che da tutti fu esaltata,

or dev’esser riformata.

E si cambiano le norme

col debito ognor più enorme.

Va il Governo al voto sotto,

Renzi esclama: “Me ne fotto”,

ed aggiunge, poi, di botto:

“Resto qui fino al Diciotto,

mentre intanto giro il mondo

con il volto mio…giocondo”.

Tra corrotti e corruzioni

torna in campo Berlusconi,

che ai  “servizi” già associato,

vuole essere consultato,

per poter rivendicare,

d’esser buono a governare.

Non si parla di lavoro,

ogni posto è a peso d’oro,

in un mondo di evasori,

con le tasse son dolori,

così chi cent’euro incassa,

la metà paga di tassa.

I consumi sono in calo

e nessun si dà allo scialo,

pur poco chiaro è una cosa:

ci son poveri ormai a iosa,

ma quello che  più rincresce,

che di ricchi il gruppo cresce.

Nell’Italia ormai si sa

che qualcosa più non va!

Le Banche per loschi fini

sono piene di quattrini.

Han passato ogni misura,

Danno soldi solo a usura,

ed il popolo italiano,

stenderà tra un po’ la mano,

e così tira a campà

come fanno i “vu cumprà”. (m.d.)

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

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Dopo otto anni, l’acqua finalmente scorre .

 Ai contadini di Piazza Malta, a Chieti,area assegnata giornalmente al mercato ortofruttifero, par non vero! Hanno aperto il rubinetto, increduli, ma l’acqua esce ed è fresca. Ora, con il caldo terribile, per loro che iniziano a lavorare alle cinque del mattino sino a mezzogiorno, hanno la gioia di rinfrescare il viso, lavarsi le mani, bere, inumidire gli ortaggi. Perché per un lavoro di pochi euro si è voluto penalizzare questa categoria di lavoratori, la maggior parte anziana, senza risolvere il problema per tanti anni? La risposta che l’amministrazione mi ha dato è “la burocrazia”! Non ho meriti, ho solo fatto il mio dovere di cittadino, criticare, scrivere, informare, suggerire soluzioni. Ora i contadini ringraziano il sindaco, Umberto di Primio, che mi aveva assicurato che a breve l’acqua, almeno da un rubinetto, sarebbe sgorgata.

 

La notizia non l’ho resa pubblica,ho voluto prendermi tempo, per non fare la brutta figura come per la statua di Giovanni Chiarini, depositata nella polvere in una stanza buia e che da tanti anni, a parole, dovrebbe trovar miglior dignità. Sta ancora lì… ad aspettare!

Però contentiamoci, fra le urgenze, l’acqua indubbiamente è al primo posto!

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001




Sarà capitato anche a voi che al Luna Park avete sperimentato il “labirinto degli specchi” ed avete avuto difficoltà ad uscirne.

A Chieti, in pieno centro storico, al quartiere Trivigliano, Santa Maria, da alcuni giorni la stazione di servizio è tornata a funzionare, dopo sette mesi di chiusura. Chissà chi ha concepito il passaggio pedonale a labirinto, ma senza specchi  e chi ha autorizzato l’idea.

 

Il progetto potrebbe essere accettato, perché attraversando l’area adibita al rifornimento della benzina, si può inciampare o scivolare, quindi scatterebbe l’assicurazione. Però,far camminare i pedoni al limite della stazione di servizio, su questo piano rialzato a mo’ di marciapiedi, affacciato su una strada a intenso traffico veicolare,senza protezione è più grave per eventuali cadute. Rischi di morire! E i carrozzini, la carrozzella per i disabili, la persona claudicante, cari amministratori, ci avete pensato? NO!

Intanto, fra fettucce di plastica, catene, birilli, segnaletica di lavori in corso, fra le vetture parcheggiate, il marciapiede senza scivolo, il pedone ha un bel da pensare come camminare e non farsi male!

Se cari amministratori la fontana al pozzo, l’aveste posizionata al posto di questa stazione di servizio, pensate che non sarebbe stata un’ottima scelta?

 

Le foto sul link:

https://plus.google.com/photos/102927067766305302836/albums/6045200412742873681?banner=pwa&gpsrc=pwrd1

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001




Fare volontariato fa bene

Preg.mo direttore, 

fare volontariato oggi è importante più che mai, c’è ne veramente tanto bisogno. Deve partire da un sentimento interiore di spontaneità, di libertà, di generosità e dalla propria coscienza, di impegno gratuito per gli altri. Entrare a far parte in qualche associazione di volontariato bisogna crederci, per dare il proprio contributo umano, professionale, economico e sociale, richiede tempo, sacrificio e tanta volontà, per dare assistenza, prendersi cura degli altri, dei più deboli, dei più bisognosi.

Fare volontariato dev’essere, aiuto concreto e solidale, quello che fa scoprire e portare avanti, i grandi valori dell’umanità, metterli in pratica, quelli che fanno crescere culturalmente e socialmente come cittadini del mondo e come persone, in Italia abbiamo tante associazioni di volontariato, è una grande risorsa umana,anche una grande ricchezza per i servizi-sociali resi alle persone bisognose, questo fa onore all’Italia, sono da apprezzare e valorizzare.

Vorrei fare con semplicità, alcune considerazioni sull’associazione umanitaria EMERGENCY, fondata da Gino Strada nel 1994, che si occupa gratuitamente delle cure mediche, chirurgiche, per i poveri e per le persone vittime delle guerre, conflitti, promuove anche con determinazione e concretezza, una cultura di solidarietà, di pace,di rispetto dei diritti umanitari e di una equa distribuzione delle risorse economiche nel segno dell’uguaglianza, il diritto alla salute sia per tutti i cittadini del mondo. Dal 2005 EMERGENCY opera anche in Italia per garantire a tutti il rispetto di essere curati, con la collaborazione di altre associazioni sparse sul territorio italiano.

Ora vorrei dire due parole su una associazione di volontariato, la “BDK”, con sede a Cenate Sotto in provincia di Bergamo, lo scopo di questa associazione è di raccogliere fondi per finanziare progetti di beneficenza, organizzando iniziative ricreative e feste aperte a tutti. Negli ultimi anni si sono impegnati per EMERGECY, collaborando con la sezione di Bergamo. Devo proprio dire che è un gruppo di ragazzi fantastici, animati da entusiasmo, passione, voglia di fare per gli altri, per il bene comune. Tutti gli anni organizzano una festa in paese, preparando del mangiare molto buono e anche di una bella musica, questo riescono a farlo, utilizzando parte delle proprie ferie e tutto per raccogliere fondi da donare ad EMERGECY, bravi ragazzi e complimenti. Lo fanno con grande impegno, sacrificio, sapendo di farlo nella condivisione degli obiettivi con EMERGENCY, di fratellanza, di pace e di solidarietà. Questi ragazzi, al di la di tutti gli egoismi e indifferenza che c’è nella società di oggi, danno veramente un bel esempio di protagonismo concreto, stanno dando la priorità di fare del bene, con i loro progetti per rispondere direttamente ai bisogni dei meno abbienti, dei più deboli, dei più bisognosi. Sono ragazzi veramente in gamba, hanno scelto di portare avanti i valori veri e di alta civiltà, di dare il loro contributo per costruire una società migliore, più giusta, una società dove tutti possano vivere un’pò meglio, lo sentono come un dovere morale.

Poi cari cittadini fare del bene fa veramente bene, sia a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa.

Francesco Lena Via xxxxxx, 37

24060 Cenate Sopra ( Bergamo) tel. 035xxxxxxxx

 




Giulianova. UN VIAGGIATORE ORIENTALE SOLO PER UNA NOTTE. HA Lasciato le sue tracce nel GRAND HOTEL DON JUAN…..!

 

 

Atmosfere orientali sulla costa giuliese lasciano  tracce in una notte d’estate e  di Lanterne Rosse, dove l’oriente incontra l’occidente. Sulla sabbia, sotto le palme, si cenerà attraversando  un percorso degustativo che abbina  cibo e vino prettamente del territorio. Ci piaceva  l’idea di analizzare le sensazioni olfattive e gustative, iniziando da un vino quale il  cerasuolo  di Villa Medoro scelto per la serata dal Maitre Corrado Federici. Con il  “cerasuolo”   desideriamo  far percepire, riconoscere e identificare,   la tipicità e l’intensità  del  vino dai  sentori floreali e fruttati riconducibili alle amarene, visciole e ciliegie,  prettamente  legata al territorio. Tra sabbia e  mare provate  a  confrontarli  mentalmente con le vostre esperienze precedenti. L ’Executive Chef Evasio insieme allo Chef Franco hanno giocato su un equilibrio di cibo tradizionale con forme geometriche orientaleggianti. La finalità che abbiamo è quella di dare una gratificazione dei sensi. Con questo menù,  si desidera stimolare sulle papille gustative la sapidità e la  croccantezza del “benvenuto” , continuando il nostro viaggio  gustativo nei colori  dettati dalla  freschezza dell’ elegante scrigno dai soffici sapori di mare. Dopo la scoperta del fuoco l’uomo ha avuto la fortuna di assaporare i cibi che il  mare stesso  ci dona attraverso la grigliata di pesce. Il massimo del gusto  si raggiungerà con dolcissime emozioni. La percezione gustativa e visiva, verrà sottolineata da un’attenta selezione musicale con Fabrizio Neri  alla console, composta da suoni etnici orientali , classici, swing e lounge bossa, per continuare con un’insolita musica italiana degli anni ’60 e ’70; mentre Ahmed e Alfonso daranno luce magicamente  alle LanterneRosse. L’idea della serata , nata dallo staff dell’hotel composto da Roberta, Mario, Claudio, Luciano, Corrado, Evasio ed accolta dalla direttrice Brunella e magistralmente allestita dall’architetto Marco Lucidi Pressanti, esprime la passione e l’amore che noi tutti abbiamo per il nostro lavoro legato alle   nostre  spiaggie. Anche questo è un modo di divulgare la cultura enogastronomica strettamente legata al territorio della  costa  abruzzese,  per mostrare ai turisti . Come un viaggiatore che lascia le sue tracce………….

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APPIGNANO DEL TRONTO. Comune: segnalazione gravissima situazione finanziamenti per l’edilizia scolastica (art. 18, commi 8-sexies, del decreto legge n. 69 del 2013, c.d. decreto del Fare).

Ianna COMUNE DI APPIGNANO DEL TRONTO

PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

Sindaco- Maria Nazzarena Agostini

Data 30/07/2014

Trasmessa mezzo pec

Alle 662 amministrazioni pubbliche che hanno ottenuto i

finanziamenti per l’edilizia scolastica previsti dall’art. 18 ,commi 8-

sexies, del decreto legge n. 69 del 2013, c.d. decreto del Fare

Indirizzi pec

Al Presidente Del Consiglio dei Ministri

Matteo Renzi

centromessaggi@governo.it

Al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca

Stefania Giannini

uffgabinetto@postacert.istruzione.it

Al Dirigente del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca

Simona Montesarchio

uffgabinetto@postacert.istruzione.it

Al Ministro dell’ Economia e Finanze

Pier Carlo Padoan

urp.economiaefinanze@pec.mef.gov.it

Al Ministro degli Affari Regionali ed Autonomie

Maria Carmela Lanzetta

affariregionali@pec.governo.it

Al Presidente della Regione Marche

Gianmario Spacca

gabinettopresidente.regione.marche@emarche.it

All’Assessore regionale all’edilizia Scolastica

Antonio Canzian

regione.marche.protocollogiunta@emarche.it

All’UPI

upi@messaggipec.it

All’Anci

Agli organi di stampa

OGGETTO: Segnalazione gravissima situazione finanziamenti per l’edilizia

scolastica (art. 18, commi 8-sexies, del decreto legge n. 69 del 2013, c.d. decreto del

Fare).

Nella mia qualità di Sindaco ho avvertito l’impellente necessità di rendere pubblica

questa lettera di denuncia per portare a conoscenza degli altri amministratori del territorio

nazionale e, più in generale, dell’opinione pubblica tutta, l’assurda e grottesca situazione

che si sta determinando in merito al programma di finanziamento dell’edilizia scolastica

previsto dal c.d. decreto del Fare che, se verrà attuato nelle modalità annunciate,

porterebbe tutti gli enti beneficiari dei finanziamenti ad una gravissima situazione di

disavanzo finanziario.

Come noto, con il decreto numero 906 del 5 novembre 2013 (pubblicato nella gazzetta

ufficiale n. 289 del 10 dicembre 2013), 662 enti locali italiani sono risultati assegnatari dei

finanziamenti per l’edilizia scolastica per importi stabiliti dalle regioni e riportati nella tabella

1 allegata al decreto. Va sottolineato che il suddetto decreto imponeva, pena la revoca del

finanziamento stesso, l’affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2014.

Nel caso del comune che amministro, a fronte di 293mila Euro previsti nel progetto, i

fondi effettivamente assegnati dal finanziamento governativo sono risultati essere di poco

superiori ai 291mila Euro, in grado dunque di coprire la quasi totalità dei lavori e delle

somme preventivate (Iva, spese tecniche ecc.), ad esclusione degli imprevisti.

Per dare seguito alle prescrizioni del decreto, l’ufficio tecnico del Comune, composto da

una sola persona, ha espletato una regolare gara d’appalto, affidato incarichi professionali,

stipulato un contratto e disposto l’esecuzione dei lavori che, dovendo la scuola riaprire il

primo settembre, sono in via di ultimazione.

Non ricevendo l’erogazione del contributo all’affidamento dei lavori, così come previsto

dall’art. 3 del DM 906/2013, il 24 luglio, il tecnico comunale ha contattato telefonicamente

l’Ufficio di gabinetto del MIUR. A seguito di tale colloquio il Comune ha ricevuto una

comunicazione, via PEC, nella quale venivano richieste alcune informazioni tra le quali

l’ammontare del ribasso della gara d’appalto, l’importo di aggiudicazione e l’importo

contrattuale comprensivo degli oneri per la sicurezza. Non comprendendo le finalità di tale

richiesta, in quanto il decreto finanziava, oltre ai lavori, anche le somme a disposizione

previste nel quadro economico, il tecnico comunale ha nuovamente contattato l’ufficio di

gabinetto del MIUR.

La risposta ricevuta è stata per noi sconcertante perché, oltre che violare tutte le

norme che fino ad oggi hanno regolato le erogazioni dei contributi attraverso bandi

pubblici, stravolge qualsiasi principio base di uno stato di diritto.

Per farla breve, il funzionario del MIUR ha dichiarato che verrà erogato agli enti

beneficiari solo l’importo contrattuale comprensivo degli oneri per la sicurezza, escludendo

l’Iva e tutte le altre somme a disposizione previste nel progetto esecutivo a base del

finanziamento.

Nel caso del mio Comune questa scelta determina un disavanzo di bilancio pari a

circa 130mila Euro.

Prima del 28 febbraio, data imposta per l’affidamento dei lavori pena l’esclusione dal

finanziamento, non c’è stata nessuna comunicazione da parte del Ministero che smentisse

o revocasse quanto stabilito dal decreto 906, nessun decreto o provvedimento

amministrativo. Dal 28 febbraio ad oggi abbiamo ricevuto solo una richiesta di

informazioni.

Mi auguro che le notizie che ci sono state annunciate, e di cui abbiamo chiesto più volte

conferma, possano essere frutto di un fraintendimento o di scelte errate tuttavia ancora

rimediabili ma, qualora corrispondessero alla realtà, le prime vittime di questa scelta

scellerata sarebbero le imprese ed i professionisti che, già provati dalla crisi economica,

vedrebbero la loro posizione ulteriormente peggiorata, questa volta per responsabilità del

governo.

Scrivo questa lettera oggi perché il MIUR ha ancora tutto il tempo di rivedere questa

assurda presa di posizione che porterebbe in disavanzo molti enti locali (gettandoli in una

situazione ancora più grave di quella che, finanziariamente, stanno vivendo), che

metterebbe in difficoltà diverse aziende, che produrrebbe moltissimi e motivati ricorsi

amministrativi.

Affinché tutto questo possa essere scongiurato, invito i Sindaci ed i Presidenti di

Provincia a far sentire alta la loro voce al fine di indurre il MIUR ed il Presidente del

Consiglio a rivedere le loro scelte. Gli enti beneficiari hanno diritto a vedersi erogata la

somma finanziata nella sua interezza, come stabilito dallo stesso decreto del governo.

Sono il Sindaco di un Comune virtuoso, che paga i propri fornitori in trenta, massimo

quaranta giorni, che non ha in corso contenzioni giudiziari, che ha un bilancio solido e

sano, che non ha mai dichiarato debiti fuori bilancio, che ha uffici competenti che lavorano

duramente per ottenere i finanziamenti, che non ha cellulari o macchine di servizio, che

non ha spese di rappresentanza, che è governato da amministratori che non ricevono

rimborsi di nessuna natura, che ha sempre lavorato duramente prestando la massima

attenzione anche al singolo centesimo di denaro pubblico speso.

Il denaro amministrato è il denaro di tutti. I miei convincimenti morali ed il mio

modo di amministrare non mi consentirebbero di accettare – in nessun caso – che

il comune che amministro, il Comune di Appignano del Tronto, finisca in disavanzo

per scelte scellerate compiute, non da me, ma dal governo. Per questa ragione,

qualora dovessi ritrovarmi, contro la mia volontà, in questa situazione, restituirei la

fascia da sindaco nelle mani del Presidente del Consiglio.

In quel caso toccherà al “Sindaco Renzi” guardare negli occhi il titolare e i dipendenti

delle aziende che hanno, con professionalità ed impegno, realizzato lavori di pubblica

utilità, il direttore dei lavori ed il coordinatore per la sicurezza, per comunicare loro che,

nonostante contratti stipulati sulla base di un decreto ministeriale, non potranno essere

pagati.




Salviamo l’Unità

Cari amici e compagni, simpatizzanti, cittadini, salviamo il giornale l’Unità, facciamo tutto il possibile per salvare una parte importante della storia d’Italia, della nostra storia, della nostra democrazia, della libertà, delle nostre tradizioni e della ricchezza culturale che l’Unità ha dato e darà al nostro paese.

Con l’impegno responsabile di tutti, sono sicuro che c’è la faremo anche questa volta.

cordiali saluti Francesco Lena Via  24060 Cenate Sopra (BG) tel.




Giulianova. Walter Squeo: l’inquinamento sul tordino corre verso il mare

SU SEGNALAZIONE DEL SIGNOR GIANCARLO FALCONE ,LO SVERSAMENTO ORA VISIBILE PER LA MORIA DI PESCI SAREBBE PARTITO DAL CENTRO DI TERAMO, siamo alle solite e le solite persone sversano nel fiume e danneggiano turismo e pesca ,grave sversamento di liquami e sostanze tossiche provocano morie di pesci su tutto l asso fluviale del fiume TORDINO,e come è risaputo i fiumi sfociano ne nostro mare e nel caso del TORDINO nel nostro bel mare GIULIESE ,ed è cosi per colpa di chi inquina a monte pagano i comuni costieri il turismo e soprattutto la pesca ,gia danneggiata da finta tutela AMBIENTALE operata da chi in REGIONE HA CREATO AREE PROTETTE come quella del CERRANO ,SQUEO AVVIA UNA NUOVA DENUNCIA ALLA PROCURA IN MERITO A QUESTA VICENDA..L AREA PROTETTA DEL CERRANO COSA STA FACENDO A TUTELA DEL NOSTRO MARE ,dove sono ora le associazioni AMBIENTALISTE e I SINDACI  DI PINETO E SILVI>???? COME TUELATE IL MARE SOLO ATTACCANDO I PESCATORI DI VONGOLE?????????? io come pescatore ed ARMATORE denuncio da circa 20 ANNI ,a tutela del mare …………..poi spariscono bandiere blu e si mettono cartelli di non balneabilità ,il male va guarito alla radice in modo serio ,e non criminalizzando i pescatori di vongole ,come fanno le associazioni ambientalistiche di PINETO E SILVI

WALTER SQUEO FEDERPESCA E COGEVO,




Chieti. L’INTUIZIONE

Caro sindaco, comprendo la tua ”intuizione” per la realizzazione della fontana al “pozzo”, (piazza Valignani), a Chieti. Forse stai pensando alle prossime votazioni del mese di marzo 2015 per il rinnovo della carica di sindaco. Questa fontana non è uno scoop, perché era giànel progetto dello Studio Opera degli architetti Augusto Capone e Gianfranco Scatignadal 2011, per il nuovo arredo urbano nel centro storico della città. Della spesa prevista di 250mila euro, solo 50mila euro è a carico dell’amministrazione comunale. Il resto della somma, invece, arriva da fondi europei. O si spendono o si perdono.

E’ positiva la scelta che il lavoro è stato aggiudicato a professionisti della città, altre volte si è scelto fuori, ma la legge lo prevede.

Ieri mattina, 21 luglio, al “pozzo” c’era un capannello di cittadini che commentavano questa “intuizione” non positivamente.

Io avrei fatto partecipe della tua “intuizione” le associazioni ed i cittadini. Avrei ascoltato le critiche e le proposte Invece hai fatto tutto da solo e velocemente, come se la sedia scottasse. Non potevi spalmare questa somma in più luoghi del centro storico?Accontentavi i residenti e potevano essere probabili voti.

Questa scelta invece sta creando malumore nei cittadini. Se durante i lavori esce fuori un coccio, una mano, una maniglia romanica, che succede? Si sospendono i lavori come avvenuto nella realizzazione a largo Barbella dell’ascensore? Erano mattoni che sono stati analizzati, puliti singolarmente e sistemati in una vetrina. Non hai da preoccuparti, perché hai l’autorizzazione  della Sovrintendenza, ma se dovesse accadere questa ipotesi,la Sovrintendenza chiuderà gli occhi?

Il pozzo, Piazza Valignani, non ha bisogno di elementi riempitivi. E’ circondata da palazzi di pregio storico ed architettonico, si sviluppano strade e vie importanti, va bene così com’è. Il sottosuolo è attraversato da ipogei di grande interesseed il “pozzo” era la congiunzione di un rigoglioso sistema di flusso idrico.

Questa fontana poteva essere sistemata al posto della stazione di servizio, chiusa da inizio anno, nel centro storico di Santa Maria, all’incrocio fra Via S.Olivieri e Via degli Agostiniani. Poche settimane fa, per fortuna non c’è scappato il morto, per il distaccamento dell’intonaco dalla pensilina. La legge è a tuo favore anche per i serbatoi non a norma.

Si poteva sistemare la Fonte dell’Augello alla  Brecciarola. Pubblicamente ti eri impegnato a far spostare l’armadio del gas, sistemato sotto il tetto della fontana ed a far “uscire di nuovo l’acqua…“ Forse non è in centro storico?

E il collegamento, ( 20 metri ) del marciapiede in via Pianell ancora in terra? E la statua di Giovanni Chiarini?Non farebbe la sua figura al Pozzo? E non parliamo di ambiente! Tutto il centro storico è sofferente! Immagina la processione del Venerdi Santoquando risaliamo corso Marrucino. Troviamo quest’ostacolo. Le statue dovranno scegliere di passare a destra o a sinistra della fontana, penalizzando i cittadini che vorrebbero quasi toccarle.

Il coro ed i musicisti, per forza dovranno dividersi con ulteriori inconvenienti tecnici. Per non parlare del rientro in cattedrale.

Poi ci sono i burloni che verseranno il sapone liquido nella vasca. Si creerà la schiuma che uscendo bloccherà sia i pedoni che le auto.

Si risolverà come le fontane al Tricalle ed a piazzale Marconi che non  funzionano?

E il vento, che è un evento naturale non prevedibile, che dirigerà gli spruzzi di acqua sulla pavimentazione e se fa freddo gela? Vado troppo avanti con l’immaginazione?

Però la città mormora, ma se sei convinto che questa tua ”intuizione”, che non piace ai cittadini, possa farti acquistare voti, avrai ragione.

Non voglio fare il gufo, sei una persona simpatica, ma i voti sono un’altra cosa.

 

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001