USA. Il mondo cambia

Dicono che il mondo cambia.C’e’ qualcuno disposto a sostenere che non e’ cosi’? Cambia sempre di piu’,in tutti i campi della vita,anche in quelli che non dovrebbero cambiare.

La Fair State in America e’ sempre stata una fiera statale che rende gli
statunitensi orgogliosi,perche’ riesce a mettere in mostra tutto quanto di buono esiste in questa nazione;  lo fa avvertendo chiaramente che il
passato diventa futuro ma che il futuro non puo’ dimenticare nettamente
il passato.
Ebbene alla Fair State di Washington,la capitale di questa nazione,
quest’anno hanno messo in evidenza un settore che non c’era mai stato negli anni trascorsi. Il settore dimostra ai visitatori come coltivare le piantine della marijuana. Strano? Niente affatto. Le indicazioni sono chiare,tecniche e assicurano il successo.
Mary Jane era stata (e lo e’ ancora in alcuni casi) il punto di partenza del giovane verso la droga,dalla “piu’ dolce” a “quella che uccide”.
Ora viene messa in bella  mostra in una fiera nazionale.
Con la benedizione del presidente Barack Obama.
Benny Manocchia



USA. Gli italoamericani verso il voto

Secondo una recente inchiesta svolta dall’Italoamerican association, se un candidato alla presidenza USA riuscisse ad ottenere il voto degli italoamericani il suo successo sarebbe assicurato.Gia’ perche’ il totale e’ notevole:ben 15 milioni di voti.Certo si tratta di ragionamenti fatti  per il piacere di chi ama la politica.

Sono previsioni assurde.Eppure qualcuno ha fatto notare:come credete che Obama riusci’a vincere la corsa alla Casa Bianca? Per il voto compatto dei negri d’America.
 Il giochetto simpatico ma forse inutile non potrebbe essere collegato per esempio con i voti degli ebrei d’America che raggiungono piu’ o meno i tre milioni.L’unico gruppo etcnico che supererebbe gli italo-americani e’ quello degli irlandesi, che pero’ sono divisi per ragioni politiche e religiose.
Il ragionamento diventa un po’piu’ serio se si aggiunge un’altra considerazione degli esperti:il candidato potrebbe
vincere le elezioni anche il voto degli italo americani che abitano in soli cinque Stati e cioe’: New York con
2 milioni 800 mila;New Jersey con  1 milione 500 mila; California con 1 milione 500 mila; Pennsylvania con 1 milione 400 mila e  Florida con 1 milione.
Ci spiace ricordare che gli italiani negli Stati Uniti raramente votano in blocco.
Benny Manocchia



Giulianova. Eden Cibej: SETTIMANA CORTA ALLA GIULIESE

Come insegnante che ha trascorso una vita nella scuola, non posso rinunciare a prendere posizione su una vicenda per me incomprensibile. E.C.

scuola edmondo de amicis

              I genitori sono stati fin troppo comprensivi limitandosi a raccogliere 702 firme piuttosto che organizzare 702 azioni di protesta democratica. Bene hanno fatto, intanto, a ricorrere al Tar: è un’azione civile ammirevole. Ma potrebbe non bastare. Che cosa deciderebbe il Consiglio d’Istituto (in russo “consiglio” si dice “soviet”) se all’apertura dell’anno scolastico i genitori non portassero i loro figli a scuola per più di un giorno? O pretendessero l’iscrizione ad una scuola con “settimana lunga”? Un figurone a livello nazionale! Se ritenuto utile agli alunni. ( Eden Cibej )




USA. Anche nella “Casa Bianca” il nostro nettare

Tra le spese annuali della Casa Bianca, una spunta fuori come “un pugno nell’occhio”,secondo

 una rivista americana. Si riferisce al costo odierno per il consumo di vini.Nel 1960 era di 40 mila
 dollari.Oggi e’ di 300 mila.E qualcuno a Washington dubita che sia la somma esatta…
L’amore della Casa Bianca e dei suoi abitanti per il vino si rifa’ a Thomas Jefferson. Nel 1787 Jefferson ando’ in Italia per visitare e studiare una risaia.Si tratto’ di una breve sosta,in quanto Jefferson bevve una bottiglia del nostro vino eliminando con decisione la birra.
Quando divenne presidente.Jefferson ordino’ barili di vino dall’Italia e comincio’ a creare la
riserva del nettare nelle cantine della Casa Bianca.
Tutti gli altri,da Madison a Obama,fecero del vino la loro bevanda favorita.Nixon,per esempio,
beveva un bicchiere ogni due ore per “schiarirsi le idee””,diceva.Eisenhower,che aveva un cuoco
abruzzese,preferiva vini di casa nostra:Montepulciano rosso,Trebbiano,Cerasuolo.
Jacqueline Kennedy fece conoscere al suo John i vini italiani.Il presidente aveva una buona riserva nello yacht di famiglia e di solito diceva agli invitati:avete mai bevuto un vino come questo?
Il presidente Clinton era un bevitore amante di Chianti,Brunello e Barolo.Dicono che sua moglie
bevesse piu’ di lui. Per Obama si tratta di un amore nato quando il presidente aveva gia’ occupato



USA. L’esercito americano in tras-formazione

Molte organizzazioni paramilitari statunitensi avevano detto e ripetuto che 15 mila trans erano riusciti ad entrare nell’esercito americano.

Il Pentagono aveva sempre risposto che l’accusa era assurda,che i controlli erano stati eseguiti molto attentamente, che quindi gli americani
potevano stare tranquilli:nessun trans tra i soldati.
Oggi,come un tornado a ciel sereno,e’ proprio il Pentagono ad annunciare
ufficialmente che d’ora in poi i trans saranno ammessi nelle forze militari.
Una cosa semplice:sulla riga che dice preferenze sessuali il candidato scrive” trans.Il fatto e’ che quando  firma il patto con l’Esercito, al giovane
non viene richiesto la sua preferenza sessuale.Si chiede soltanto se maschio o femmina.Dovra’ ora il Pentagono aggiungere “trans”?
Chi vive negli Stati Uniti da anni sa bene come la pensano gli statunitensi sulla quesitone dei trans. Hanno accettato a malapena
i gay,gli omosessuali e  le lesbiche,oggi la mazzata in testa.
Subito ha scritto l’Herald:”I trans nelle guerre aiuteranno molto i combattenti vestendosi con abiti femminili…”. Una stazione radio ha vomitato una valanga di parolacce sul Pentagono senza lasciare in pace Obama,che per molti ha sospinto continuamente l’idea del trans
nell’esercito.
Questa nazione sta cambiando.Alcuni politici criticano l’unica cosa che
e’ ben fatta in America,cioe’ l’elezione di un presidente in carica per quattro anni che nessuno puo’ toccare.Ora dicono che al presidente
viene concesso troppo potere,che spesso scavalca il controllo delle due Camere.
I trans nell’esercito creeranno molti problemi in Ameerica.
Benny Manocchia

 




Ogni tanto ci capitano di fronte notizie curiose, che fanno ridere.Sono rarita’,in un mondo crudele come purtroppo e’ quello odierno.

 

Oggi parliamo di un fatto  avvenuto a Israele,dove venti anni fa un uomo
rubo’ pietre di fionda  in una zona delle Gholan Heights che nel primo secolo i romani misero sotto assedio.
L’uomo penso’ di avere in mano un oggetto di immenso valore.
Oggi,di colpo,l’uomo che non ha rivelato il suo nome,ha inviato in un sacchetto le pietre di fionda all’autorita’ israeliana preposta alle
antichita’. “Non permettete mai di rubare roba antica” scrive la persona in una lettera. “Sin  da quando ho avuto quelle pietre per me ci sono stati grossi problemi.Guai seri.Non ne potevo piu’.”.
L’autorita’ israeliana ha tentato di rintracciare l’uomo con le pietre di fionda, senza successo.Ora le pietre ritorneranno nel museo nazionale di quella nazione insieme con una copia della lettera scritta dall’uomo che aveva avuto soltanto guai tenendole in casa sua.
Benny Manocchia



Solo lamentarsi non è costruttivo.

Solo lamentarsi, su tutto e con tutti, non è per niente costruttivo, negli ultimi tempi si è molto diffusa la moda, l’abitudine, la sottocultura di lamentarsi, sia nei cittadini giovani che meno giovani, secondo me queste energie andrebbero utilizzate meglio, anche perché lamentarsi e non fare niente, è la strada più facile, ma non produce niente di buono, sia per sè che per gli altri,

queste energie utilizzarle per costruire programmi, progetti e prendere consapevolezza che è meglio indirizzarle per una spinta al cambiamento, per costruire una società equa, più giusta per tutti i cittadini.

Secondo me però bisognerebbe partire dal principio, che nessuna generazione è superiore all’altra, perciò ci vorrebbe la collaborazione di tutti i cittadini, giovani, meno giovani e anziani, per tirar fuori più idee possibili e le migliori, che ognuno di noi ha dentro, per adoperarle positivamente per il bene di tutti i cittadini. Bisognerebbe anche cogliere tutte le opportunità di partecipazione che si presentano, in tutti i campi, quello politico, economico, culturale, ambientale, poi andrebbe fatto uno sforzo di volontà per fare tutto il possibile per scartare, superare la sottocultura, la moda, depressiva, noiosa e sterile del solo lamentarsi, la critica quando va fatta dovrebbe essere possibilmente  intelligente , costruttiva, propositiva e rispettosa dell’altro.

Ci sarebbe un grande bisogno di costruire relazioni tra cittadini, sane, oneste, sincere, trasparenti e improntate al benessere delle persone, poi tutti insieme prendersi carico dei piccoli e grandi problemi della gente, della società, partecipare con responsabilità attivamente e concretamente, nelle associazioni di volontariato, nelle organizzazioni sindacali, nei partiti, nella scuola, negli oratori parrocchiali, nelle istituzioni a cominciare dal proprio comune, con idee, proposte, progetti, poi naturalmente devono essere confrontati con quelle degli altri partecipanti, per arrivare a una condivisione delle decisioni, da prendere, per il bene individuale, ma soprattutto per il bene comune. Cari cittadini, rivolgo gentilmente un invito a scrollarvi di dosso il lamentarsi, che non produce niente di utile, di costruttivo, ma solo cose negative, porta all’individualismo, all’indifferenza, al pessimismo, toglie pure la fiducia, la speranza di un futuro più bello, di giustizia sociale e di pace. Non siate spettatori nella vita ma protagonisti, attivi, propositivi e positivi che sarà sicuramente bello e darà anche tante soddisfazioni. Poi bisogna ricordare che la ricchezza di una democrazia è partecipazione, impegno costante, assumersi le responsabilità, prendersi cura delle cose, dei piccoli e grandi problemi, dei bisogni di tutti i cittadini del mondo. Essere attivi, positivi, si è anche più liberi, allora con grande coraggio tutti insieme cerchiamo di essere protagonisti nella collaborazione intergenerazionale, dare il nostro contributo per costruire un mondo migliore, più giusto, in cui poter vivere positivamente ed essere tutti più felici.

Francesco Lena  Via e,37

24060 Cenate Sopra  (Bergamo)

 




USA. Il popolo cerca l’uomo nuovo.

In politica  il popolo cerca sempre l’uomo “nuovo”,che ha idee,programmi ecc.Poi quando

si presenta la persona “giusta”,subito frena e si chiede:mio Dio questo candidato e’ un po’ violento… Ci sarebbe da ridere ma il soggetto e’ uno di quelli che richiede serieta’.
Cosi’ Donald Trump sembra essere il soggetto tipico descritto prima.Ha idee forti,lo dice
senza peli sulla lingua e il pubblico sbarra gli occhi perplesso.Ma non soltanto il pubblico..Nel caso di Trump sono i suoi colleghi del GOP e candidati repubblicani alla presidenza che si fanno sentire.
e in un certo senso attaccano Turmp. Ieri il chairman del partito repubblicano statunitense,
Reince Priebus,ha telefonato al miliardario newyorkese chiedendogli di frrenare un po’ i  commenti sugli emigrati.” Domani stesso presentero’ al pubblico la lista delle mie risorse finanziarie sperando che gli altri facciano lo stesso”ha dichiarato Trump. E’ una sfida che potrebbe mettere in imbarazzzo  molti repubblicani.
Quando parla dei suoi colleghi candidati,Trump e’ molto chiaro:”Non ho alcuna intenzione
di appoggiare la loro candidrtura e se non otterro’ la nomination credo che creero’ un partito indipendente.E poi vediamo che cosa verrs’ fuori”.
Sono proprio queste dichiarazioni che impauriscono il partito repubblicano USA. Una radio di
Washington ha mandato in onda una serie di interviste per capire che cosa pensano gli americanii di Trump.
Il risultato finale e’ stato sorprendente.41 % con Donald che “rimettera’ in sesto il nostro Paese”, 27% contro.Il resto… indecisi. Pare prroprio che non tutti la pensano come i candidati del GOP.
E saranno proprrio gli indecisi di oggi a decidere domani…
 
Benny Manocchia



USA. A New York, Giulianova-Vasto a colpi di pesce…

Abruzzesi,certo,stesso passato,stesso carattere (piu’ o meno),stessi interessi

culturali,stesse tradizioni,insomma abruzzesi. E come tali sempre pronti alle sfide,
alle gare che sfiancano,al gusto della ricerca di chi e’ “piu’ bravo”. Nella “Grande
Mela”, quella pazza isola che chiamano New York,e’ scoppiata la “sfida del
secolo”. Niente paura:non ci saranno morti ne’ feriti ma soltanto uso abbondante di
pesce,di sughi,di vini nostrani. I cuochi di Vasto hanno lanciato una sfida ai cuochi
di Giulianova.Il guanto della sfida e’ stato lanciato sul piatto del “vrudette”,quel brodetto di
pesce che ha immortalato negli anni Giulianova e Vasto come i campioni del mondo di questo piatto squisito.
Non hanno ancora deciso se sara’ uno scontro pubblico,cioe’ in ampi saloni con migliaia di spettatori,oppure in privato,i cuochi e gli esperti.
Le ricette per ora tenute strette nel petto degli uomini in camice bianco sporco di sugo.Le nostre spie sono riuscite  a carpire pochi segreti.Pare che i vastesi punteranno tutto su calamari,scorfani,canocchie e gamberi.E i giuliesi?
Pare che sono pronti a immergere nel brodetto merluzzi,triglie,sogliole e…
La battaglia sara’ innaffiata con vino di casa nostra.Gli invitati,se ci saranno,
dovranno essere per la maggior parte italiani,anzi abruzzesi,perche’ il brodetto di pesce agli americani piace quanto a noi piace la rana lessa…
Chissa’ come prenderanno questa notizia i cuochi vastesi e giuliesi che vivono in Abruzzo.
Benny Manocchia

 




USA. Quattro domande al Sindaco di Giulianova

New York. Il sindaco, nel mondo democratico, è il capo di un paese e quindi ha responsabilità  enormi. Per questo e per altro, dobbiamo sempre tentare di rispettare l’individuo che ricopre questa carica. A New York ed altri luoghi negli Stati Uniti, vivono (viviamo) tantissimi giuliesi che cercano sempre fresche notizie del nostro paese. La fonte più sicura per sapere come vanno le cose  a casa è ancora e sempre il sindaco. Perciò abbiamo pensato di rubare pochi minuti al nostro primo cittadino per chiedergli di darci una veduta (dal suo migliore punto di vista) della presente situazione di Giulianova

  1. Leggiamo di molti paesi che navigano in grossi problemi, Signor sindaco, può rassicurarci che la nostra Giulianova non fa parte di quel gruppo?
  2. Quali sono le difficili situazioni che la tengono occupata ogni giorno?
  3. Abbiamo letto che Giulianova avrà presto un nuovo campo sportivo.
  4. Può dirci che cosa prevede per il futuro della nostra citta?

Grazie da parte di noi tutti e buon lavoro.

 

Benny Manocchia

new york