DI STANISLAO(IDV): LA RUSSA SEMPLICEMENTE RIDICOLO. UN AFFRONTO PER CHI LA VITA LA RISCHIA VERAMENTE.

Roma, 25 Novembre 2010

DI STANISLAO(IDV): LA RUSSA SEMPLICEMENTE RIDICOLO. UN AFFRONTO PER
CHI LA VITA LA RISCHIA VERAMENTE.

“La Russa piuttosto che scimmiottare malamente il Vate, dovrebbe
preoccuparsi di dare certezze e sicurezza ai nostri soldati impegnati
nelle Missioni” Commenta così l’On. Augusto Di Stanislao, capogruppo
IdV in Commissione Difesa la visita ad Herat del Ministro La Russa.
“Dovrebbe preoccuparsi – afferma Di Stanislao –  di recuperare
all’Italia un ruolo dirigente in ordine alla strategia che da qui al
2014 deve essere messa in campo soprattutto per evitare di continuare
ad essere subalterni agli altri paesi e di non definire una volta per
tutte il proprio profilo politico e istituzionale rispetto al nostro
impegno in Afghanistan. Quelle popolazioni hanno bisogno di aiuti e
impegni concreti e non atti scenografici per attirare l’attenzione sul
Ministro della Difesa. Al centro del nostro impegno ci sono la
sicurezza dei  nostri militari in primis e il recupero di quei
territori e delle loro popolazioni. Magari – conclude Di Stanislao –
tra i suoi vari progetti La Russa farebbe meglio ad inserire impegni
per aumentare l’alfabetizzazione (il tasso di analfabetismo si aggira,
tra adulti e bambini, intorno al 90% della popolazione), così la
prossima volta riusciranno anche a leggerli i volantini! Presenterò
un’interrogazione parlamentare significando che La Russa più che
D’Annunzio è semplicemente ridicolo.”




Il Progetto “Per non Dimenticare” si pone l’importante obiettivo di unire tutte le realtà democratiche che condividono i valori della Costituzione, dall’Antifascismo alla Pace, dal Pluralismo al Dialogo interreligioso

Il Progetto “Per non Dimenticare” si pone l’importante obiettivo di unire tutte le realtà democratiche che condividono i valori della Costituzione, dall’Antifascismo alla Pace, dal Pluralismo al Dialogo interreligioso ed interculturale, dal rispetto dei Diritti umani alle Pari Opportunità, dalla salvaguardia ecologica alla lotta contro tutte le mafie, oltre il muro dell’individualismo morale, del soggettivismo etico, del primato dell’economico, dei miti dell’ego, per rifondare società di pensiero in contesti collettivi e comunitari di impegno civile e culturale, nella partecipazione attiva, pluralista e democratica…

In allegato: MONI OVADIA e Laura Tussi

http://www.peacelink.it/pace/a/32787.html http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1290436797.htm Progetto “PER NON DIMENTICARE”

in collaborazione con:

Istituto Comprensivo via Prati di Desio, Città di Nova Milanese, Comune di Cesate, Comune di Cormano, Città di Varedo, ARCI (ArciNova), ANPI, ANED, APEI, Emergency, Peacelink, Il Dialogo.org, Rete Antifascista Nord Ovest Milano, Radio Popolare, Casa Della Cultura di Milano, Campagna di Obiezione di Coscienza per le Spese Militari, Difesa Ambiente, Centro Studi Sereno Regis di Torino, Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo e tante altre realtà istituzionali…




A Brescia come a Milano una lotta che rompe il silenzio…

A Brescia come a Milano una lotta che rompe il silenzio…
I lavoratori migranti truffati e ingannati dalla sanatoria e da imprenditori disonesti e da datori di lavoro senza scrupoli
sono in presidio anche a Milano, come a Brescia, per difendere i diritti umani negati.
A Milano sono accampati, in condizioni disumane, sulla torre di via Imbonati e hanno davvero tanto bisogno di aiuto.
Hanno perso il lavoro e il diritto di soggiorno in Italia.
Nel nostro Paese è sufficiente perdere il lavoro per essere considerati clandestini.
Allora, siamo tutti CLANDESTINI !!!
http://www.educationduepuntozero.it/community/migrante-dell-anima-ovunque-nessun-luogo-3079565096.shtml
A presto,
Laura Tussi



Italia. Riforma del trattato per la governance economica europea

Chieti, 19 Novembre ’10, Venerdì, S. Fausto – Anno XXXI n. 440 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


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Ap – Economia

Riforma del trattato per la governance economica europea

di Savino Frigiola

Le crisi economiche come quella attuale si realizzano e derivano essenzialmente dal debito pubblico e privato fabbricato appositamente con le più disparate tecniche e con vari espedienti.                                       I due grandi filoni operativi sono: l’attività finanziaria e l’emissione monetaria.

«Per affrontare le sfide emerse in seguito alla recente crisi finanziaria è necessario un cambiamento fondamentale della governance economica europea.»

Per poter far ciò è necessario disciplinare i “due  filoni”:

1 ) Attività finanziaria: debbono essere vietate la vendita di azioni ed obbligazioni se la consegna dei titoli ed il relativo pagamento non avviene contestualmente al negozio giuridico, vietando espressamente qualunque forma di pagamento o consegna  dei titoli differita.

Deve essere vietata la creazione e la negoziazione di certificati rappresentativi di altri valori, titoli o beni materiali; esempio: qualunque forma di cartolarizzazione, qualunque forma di certificati rappresentativi di beni reali come il ferro, il rame, il petrolio, l’oro, ecc. ecc. i cui valori possono essere variati non secondo la legge della domanda e l’offerta, ma dal semplice gioco di borsa come le attività bancarie e finanziarie sanno fare benissimo, oltre a ciò, come accaduto in varie occasioni i certificati rappresentativi potrebbero essere emessi a fronte di beni e materiali inesistenti o solo parzialmente

2 )  Emissione monetaria: l’emissione monetaria deve essere realizzata da istituto di proprietà e sotto il controllo pubblico. L’emissione monetaria deve essere commisurata alle esigenze economiche del Paese ed accreditata e non addebitata come ora avviene, posto che il valore della moneta, come ormai ampiamente dimostrato, in primis da Auriti, è conferito dal mercato che l’accetta come strumento di pagamento e non da chi la stampa. La proprietà della moneta spetta ai cittadini e per essi allo Stato d’appartenenza

Il mercato, e per esso lo Stato che lo rappresenta, non deve essere gravato del pagamento degli interessi ma solo ed esclusivamente delle spese corrispondenti alla stampa ed alla gestione monetaria. L’emissione deve avvenire direttamente accreditando le somme allo Stato e non attraverso lo sconto dei titoli del debito pubblico emessi dallo stesso Stato, anche per non cadere nelle trappole delle agenzie di rating. Esaminando solo attività ed atteggiamenti pregressi delle società di rating di emanazione monetaria, quotate in borsa, rende superfluo qualsiasi altra argomentazione.

La circolazione monetaria sul territorio deve essere regolata ed effettuata dallo Stato mediante il pagamento delle opere pubbliche e delle attività di pubblico interesse. Queste proposte non sono ne nuove ne velleitarie. Lo Stato italiano ha battuto moneta in proprio con grande soddisfazione dei propri cittadini per cento anni, esattamente dal 1874 al 1975. La grande scuola economica di Chicago tramite Irving Fischer avanzò proposta simile al Governo degli Stati Uniti, ancora afflitti dalla grande depressione, sin dal 1933. Attualmente in tutto il mondo nel quale la banca d’emissione non è di proprietà dello stato, divampa l’ostilità a voler indebitare Stati e Cittadini nei confronti delle Banche Centrali per fornire risorse alle banche ordinarie, scoppiate con i bond farlocchi, le quali spesso sono socie delle stesse  banche d’emissione.




Italia. La FONDAZIONE e Associazione GIANFRANCESCO SERIO, promuove, nelle università, nelle scuole, nella società, la cultura della Pace, della Nonviolenza e della lotta contro tutte le mafie,

La FONDAZIONE e Associazione GIANFRANCESCO SERIO,
promuove, nelle università, nelle scuole, nella società, la cultura della Pace, della Nonviolenza e della lotta contro tutte le mafie,
collaborando così alla prevenzione della corruzione, della criminalità, della burocrazia corrotta,
proponendosi come soggetto alternativo alla violenza, all’indifferenza, all’omertà,
oltre l’etica del negativo, del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, del superfluo e del consumismo sregolato
che soggioga e rende schiavi del sistema e del potere.
Il progresso costruttivo è combattere così l’aggressività che logora…è assumersi la responsabilità di chi ha meno forza e non ha voce.
LAURA TUSSI
collabora con la Rivista della FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, dal titolo “QUALEDUCAZIONE”
http://www.associazionegianfrancescoserio.it/pubblicazioni/QUALEDUCAZIONE%2075.pdf
http://www.associazionegianfrancescoserio.it/Attivita.htm




Italia. Campagna “giovani NON+ disposti a tutto”: è la prima fase di denuncia anonima e provocatoria (campagna virale) di denuncia dello sfruttamento del lavoro giovanile.

Campagna “giovani NON+ disposti a tutto”:  è la prima fase di denuncia
anonima e provocatoria (campagna virale) di denuncia dello sfruttamento
del lavoro giovanile. Il primo sito oggetto della nostra provocazione
www.giovanidispostiatutto.com ha ricevuto oltre 55.000 visite e il
successivo sito www.nonpiu.it ha collezionato ad oggi 32.000 accessi,
mentre in oltre 700 hanno commentato nei forum online. Oltre 60.000 invece
gli accessi alla pagina FAN di Facebook “Giovani Disposti a Tutto” e oltre
2000 i commenti.

Nella seconda fase di comunicazione abbiamo introdotto lo slogan “Giovani
NON+ disposti a tutto” e questo ci ha consentito di alimentare una
reazione collettiva di fronte alla denuncia che precedentemente avevamo
costruito.
Ora, come annunciato nel corso della Conferenza Stampa di Sussanna
Camusso, si attiveranno comitati locali della Campagna, come luoghi aperti
per coinvolgere i giovani lavoratori, le esperienze dell’associazionismo
giovanile e studentesco e quanti attraverso il web ci hanno già segnalato
la disponibilità a partecipare attivamente al proseguo della campagna
stessa.

La campagna proseguirà e come prima tappa intendiamo valorizzarla in
occasione della manifestazione del 27 Novembre.
Il 27 infatti sarà organizzata un presenza visibile dei giovani nel
corteo, saranno vendute le magliette e distribuiti gli adesivi. Per
organizzare questa presenza invitiamo a facilitare la partecipazione dei
giovani e laddove possibile a convogliarli nello spezzone del corteo a
loro dedicato e sul quale vi daremo in seguito informazioni più precise




Torino. Un Domino HDH per la Marina Militare

Un Domino HDH per la Marina Militare

Iveco Irisbus ha consegnato alla Marina Militare un Domino HDH  nell’ambito di una cerimonia, celebrata stamattina a Roma, presso il Motor Village di viale Manzoni, centro polivalente di Fiat Group Automobiles, alla presenza del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Andrea CAMPREGHER, e del Direttore Sales & Marketing Retail Iveco Irisbus, Enrico Vassallo. Alla cerimonia di consegna erano presenti anche i vertici della Solsonica, azienda leader nella produzione del fotovoltaico (fornitrice dell’impianto di produzione di energia fotovoltaica installato sul Domino HDH) ed i vertici della Innocom, azienda che si è occupata dell’allestimento del bus.

del comandante Maugeri della Marina Militare,di…,

Il Domino Hdh, lungo 12,4 m., largo 2,55 m. e alto 3,85 m fa parte della gamma turistica Iveco Irisbus ed è equipaggiato con motore diesel Iveco Cursor 10 Euro 5, con 450 CV e cambio  automatizzato ZF As-Tronic.

Il veicolo è stato completamente personalizzato all’interno e all’esterno per essere utilizzato come “Centro Mobile Informativo” della Marina Militare che lo utilizzerà in un tour di presentazione delle proprie attività al grande pubblico, con una particolare attenzione ai giovani potenzialmente interessati all’arruolamento.

Il Domino Hdh è stato concepito ed allestito per interagire con il pubblico in maniera multimediale: un sistema composto da sette monitor LCD da 42 pollici collocati nella parete sinistra del mezzo consente, grazie alle  cuffie ad infrarossi, a coloro che si posizionano semplicemente davanti a ciascun schermo, di ascoltare l’audio dei singoli video proiettati. I sette monitor possono essere gestiti singolarmente tramite un pc “touch screen” o anche simultaneamente tramite un sistema “watch out” che permette lo scorrimento del video dal primo monitor fino all’ultimo come se si trattasse di un unico grande schermo panoramico.

Il pubblico avrà inoltre a disposizione un pc “touch screen” da 23 pollici per navigare nel sito della Marina Militare ed una postazione dalla caratteristica forma piramidale dove potranno essere visualizzati gli ologrammi della flotta in tre dimensioni.

Il pavimento del veicolo è rivestito con una particolare moquette in feltro blu che, grazie agli inserti di lamine argentate, riproduce l’effetto ottico del mare in movimento. Anche il controsoffitto è rivestito con lo stesso materiale creando così una sensazione di “tunnel d’acqua”, mentre il percorso dei visitatori è indicato tramite una serie di LED blu e di profili illuminati a pavimento.

Lo spazio espositivo interno può essere trasformato in una sala conferenze grazie alle panche a scomparsa richiudibili a libretto e al podio multimediale per la gestione degli schermi LCD, dello schermo con retroproiettore e dei 14 plasma da 10 pollici posti dietro il relatore. In fondo all’autobus è stato realizzato anche un divano angolare per conferenze private.

L’iniziativa rientra nell’ambito della collaborazione tra il Gruppo Fiat e la Marina Militare, iniziata in occasione della presentazione della Fiat Punto Evo svoltasi a bordo della portaerei Cavour.

Torino, 16 novembre 2010




Italia. Roberto Saviano racconta la vita di Giorgio e Mina Welby

Riceviamo

Gentile direttore, se può essere d’interesse – e se non pervenuta da altra fonte – giro volentieri questa nota di Massimo Pamio sulla trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano “Vieni via con me”, andata in onda ieri sera su Rai 3. Con viva cordialità Goffredo Palmerini

Roberto Saviano racconta la vita di Giorgio e Mina Welby

C’era anche una presenza abruzzese lunedì sera alla trasmissione televisiva”Vieni via con me” di Fabio Fazio, che sta ottenendo un successo straordinario di pubblico e di consensi. Roberto Saviano, lo scrittore più noto d’Italia, che per aver scritto un libro rivelazione sulla camorra sta pagando duramente questo suo atto di coraggio, grazie ad uno spiccato talento di affabulatore, ha avvinto i telespettatori narrando con grande partecipazione la straordinaria storia d’amore tra Giorgio e Mina Welby, tratta in parte dal libro “L’ultimo gesto d’amore” pubblicato dalle Edizioni Noubs di Chieti.

Nella seconda parte della trasmissione, la più interessante e vivace, dopo gli interventi del Presidente della Camera Gianfranco Fini e del segretario nazionale del PD Bersani, che hanno letto un elenco sui valori della sinistra e della destra, Beppino Englaro ha letto un elenco riguardante le paure e i sogni di Eluana, Mina Welby ha avuto il compito di leggere le esigenze di Giorgio nel suo ultimo giorno di vita. Don Andrea Gallo, un eroe dei nostri giorni, ha parlato degli incontri più importanti della sua vita, quello con una donna nigeriana piegata sotto il peso di un fardello, che respinge l’aiuto e confessa di non sentire fatica, perché avvolto in quel fardello “c’è mio fratello morto”, un travolgente Antonio Albanese nelle parti dell’onorevole Cetto Laqualunque e gli Avion Travel, con la partecipazione di Toni Servillo, che ha cantato “Vieni via con me”, insieme con il fratello Peppe, in un esaltante finale a sorpresa.

Il testo, pubblicato dalle Edizioni Noubs, frutto di una lunga intervista del giornalista Pino Giannini rivolta a Mina Welby, che illumina una pagina importante della storia recente del nostro Paese, relativa all’affermazione dei diritti civili e della persona, battaglia che si compie tra piccoli passi in avanti ed enormi passi da gambero, si avvale di una presentazione di Emma Bonino, di una prefazione di Beppino Englaro e reca in appendice una lettera inviata da Welby al Presidente della Repubblica. Mina Welby è stata ospite della trasmissione radiofonica Fahrenheit, di Radio 3, in cui è stata intervistata per mezz’ora sui contenuti dell’opera, della quale si parlerà anche su un’importante e popolare trasmissione televisiva di Rai Uno. Centinaia le presentazioni del libro che sta riscuotendo un grande consenso, non soltanto perché vengono ricostruite le circostanze di un caso le cui problematiche giuridiche e sociali  tuttora attendono di essere adeguatamente affrontate ma anche perché si tratta di un’opera non convenzionale, che commuove per intensità, per trasporto soffermandosi sulle vicende di due creature che cercano di battere la malattia scrivendo insieme giorno dopo giorno una irripetibile storia d’amore.

Massimo Pamio




Italia. Stop alle vendite telefoniche Istituito il registro pubblico di chi si oppone alle vendite telefoniche

Chieti, 16 Novem. ’10, Martedì, S. Margherita – Anno XXXI n. 432 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Decreti

Stop alle vendite telefoniche

Istituito il registro pubblico di chi si oppone alle vendite telefoniche

di David Ferrante

Il D.P.R. 178/2010 pone una limitazione alle troppo frequenti e troppo invadenti promozioni e vendite telefoniche.

Sempre più assiduamente il telefono di casa squilla per la pressante insistenza di addetti alle vendite telefoniche che propongono sconti, offerte, promozioni e contratti. Invadenza aggravata, non raramente, dall’insolenza di chi, non di certo per propria colpa, è costretto a spillare contratti per ottenere un piccolo stipendio per sopravvivere.

Coloro che trovano fastidiosa questa forma di vendita possono avvalersi del D.P.R. in questione per inibire il proprio recapito telefonico alle promozioni commerciali.

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 7 settembre 2010, n.178 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2010 n. 256 – infatti, è, come si esplicita nel testo, un «Regolamento recante istituzione e gestione del registro pubblico degli abbonati che si oppongono all’utilizzo del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali». Ogni abbonato può chiedere gratuitamente al proprio gestore telefonico di essere inscritto a questo registro. Lo si può fare compilando l’apposito modulo elettronico sul sito web del gestore del registro pubblico, mediante chiamata al numero telefonico gratuito appositamente predisposto dal gestore del registro effettuata dalla linea telefonica con numerazione corrispondente a quella per la quale si chiede l’iscrizione nel registro, inviando una lettera raccomandata o fax al recapito del gestore oppure mediante posta elettronica.

Gli operatori commerciali possono accedere, a pagamento, agli elenchi degli abbonati ma quando effettuano la chiamata hanno l’obbligo di presentazione dell’identificazione della linea chiamante e di informare l’utente che i dati sono sati estratti dagli elenchi di abbonati e di fornire le indicazioni utili per iscriversi al registro delle opposizioni alle vendite telefoniche e, quindi, non ricevere più messaggi pubblicitari.