Intervenendo oggi in Aula nella discussione sulla approvazione del processo breve ho voluto ricordare a tutti i Deputati gli effetti che tale approvazione avrebbe su processi legati alle responsabilità di disastri come quello dell’Aquila o quello di Viareggio, oppure quello della ThyssenKrupp di Torino.

Intervenendo oggi in Aula nella discussione sulla approvazione del processo breve ho voluto ricordare a tutti i Deputati gli effetti che tale approvazione avrebbe su processi legati alle responsabilità di disastri come quello dell’Aquila o quello di Viareggio, oppure quello della ThyssenKrupp di Torino.
Non si può pensare di togliere alle famiglie la possibilità e la speranza di avere giustizia, non si potrà dire di non aver conosciuto gli effetti delle scelte che si faranno oggi in aula”
il testo del mio intervento
Signor Presidente, vorrei che dedicaste un po’ di attenzione ad un aspetto particolare di questo provvedimento, quello che ci sarà su quei processi che hanno un grande valore civile nel nostro Paese, quelli contro i responsabili dei disastri.
Ve ne cito tre: processo per gli otto morti della ThyssenKrupp, processo per i ventitré morti di Viareggio nell’incidente ferroviario, processo per i morti dell’Aquila, convitto nazionale, casa dello studente, case cadute.
Sono processi lunghi e complessi, vi ricordo che quando ci fu l’amnistia questo tipo di reati fu escluso dall’amnistia. Con questa proposta di legge quei processi sono tutti avviati alla prescrizione, valutate questo effetto collaterale che determinerete di togliere alle famiglie di questi morti la possibilità e la speranza di avere giustizia.

Segreteria On. Giovanni Lolli



VINITALY. ZAIA: BERE INTELLIGENTE. BERE RESPONSABILE

VINITALY. ZAIA: BERE INTELLIGENTE. BERE RESPONSABILE

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

“Bere intelligente, bere responsabile: due bicchieri di vino a  tavola sono un piacere della vita del quale non dobbiamo certo privarci. Voglio ricordare che il 98 per cento degli incidenti stradali si verifica a prescindere dal consumo di alcol”. Lo ha ribadito il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo nel corso della cerimonia inaugurale del 45° Vinitaly.

“Il vino è il marchio di eccellenza della nostra cultura identitaria e racconta la storia del nostro territorio. Quale sede migliore di Vinitaly –ha affermato Zaia – per farlo scendere una volta per tutte dal banco degli imputati sul quale è stato messo ingiustamente. Non abusiamo dell’alcol – ha concluso – ma assaporiamo un prodotto identitario che in Veneto trova la sua espressione più alta”.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




VINITALY 2011 E VINI DEL VENETO. LE DEGUSTAZIONI DI VENERDÌ ALLO STAND REGIONALE

VINITALY 2011 E VINI DEL VENETO. LE DEGUSTAZIONI DI VENERDÌ ALLO STAND REGIONALE

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

Il Veneto, regione leader nella produzione di vini di qualità e nel valore dell’export enologico italiano, del quale rappresenta quasi il 30 per cento, “snocciola” quotidianamente le sue DOC e DOCG agli operatori e visitatori del Vinitaly di Verona nello stand istituzionale situato quasi al centro del Padiglione 4, settori D4 E4. “Una collocazione non casuale e non di circostanza – commenta l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – perché è in mezzo alle aziende che hanno fatto grande l’enologia veneta, forte di tradizioni che hanno quasi 3 mila anni di storia, ma anche di ricerca e tanta, tantissima innovazione legata al territorio”.

La giornata di venerdì dello stand del Veneto a Vinitaly sarà aperta alle ore 11 da una “prima” assoluta: l’apertura della prima bottiglia di Lison DOCG, presentata dall’omonimo consorzio.

Seguiranno, alle 12, Manzoni Bianco (anche questa una novità) e Raboso (un classico): due volti  della DOC Piave presentati dal Consorzio “aspettando il Malanotte DOCG”, un altro vino che ha guadagnato la “Garantita”, ma che potrà presentarsi con questo blasone solo dopo la necessaria maturazione.

Alle 13, il Consorzio Garda proporrà “Gli autoctoni bianchi e rossi della DOC Garda”: tanti vitigni poco conosciuti ma importanti, di una Denominazioni nata proprio per valorizzarne le caratteristiche.

Alle 14, l’Associazione Italiana Sommelier del Veneto premierà la migliore Carta dei Vini e la migliore Carta dei Distillati.

La sfilata di campioni dell’enologia veneta chiuderà alle 16 con un’altra “prima” assoluta, anzi un’anteprima, quella del del Fior d’Arancio DOCG, che sarà presentato da Eleonora Daniele, conduttrice di Uno Mattina di RAI 1.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Italia. VINITALY 2011. ASCOLTARE I VINI E SENTIRNE I BENEFICI SULLA PELLE. IN VENETO SI PUÒ

VINITALY 2011. ASCOLTARE I VINI E SENTIRNE I BENEFICI SULLA PELLE. IN VENETO SI PUÒ

(AVN) –  Venezia, 7 aprile 2011

Si può “ascoltare” un vino? Certo che sì, e lo si può anche sentire al tatto, oltre che, come appare genericamente più ovvio, annusarlo guardarlo e gustarlo. Non ci credete? Be’, venite al Vinitaly in corso a Verona, e andate allo stand istituzionale del Veneto, Regione primatista italiana di enologia di qualità e di export, al Padiglione 4, settori E4 D4. Lo spazio regionale è dedicato, non a caso, ai “Vini veneti… buoni in tutti i sensi”. “I visitatori, gli ospiti e gli operatori di Vinitaly – ha ricordato al turismo Marino Finozzi – potranno anzitutto degustare le nostre eccellenze, utilizzando i consueti sensi della vista, dell’olfatto e del gusto, ma potranno anche sentirne la musica e il tocco sulla pelle. Non solo: i vini si possono “vedere” abbinati a se stessi o annusati giocando, mentre anche l’olfatto può affinarsi rispetto alla qualità del prodotto”

Lo stand veneto è diviso in cinque aree, ciascuna dedicata a un senso percettivo.

Udito: vini veneti, musica per le nostre orecchie. Potrete assaggiare i vini veneti accompagnandoli con la musica più adatta scelta dai DJ di Easy Network.

Tatto: dimostrazione di vino terapia. Il pubblico potrà sperimentare le sensazioni tattili con le maschere di bellezza a base di vinacce dei vini rossi di Vignalta dei Colli Euganei sapientemente applicate da personale dei centri termali dei Colli Euganei.

Vista: foto ricordo su finta etichetta vino. I visitatori dello stand del Veneto che si recheranno nel corner della vista e potranno immortalare la loro presenza al Vinitaly in un’etichetta adesiva per una bottiglia di vino con la loro fotografia.

Olfatto: giochi di degustazione olfattiva. Ogni giorno un sommelier dell’AIS proporrà esercizi olfattivi per il pubblico: il visitatore potrà stimolare le proprie capacità.

Gusto: degustazione guidata. Le tradizionali degustazioni ad opera  dei vari Consorzi di tutela delle DOC venete saranno come sempre elemento portante del senso del gusto.




Italia. VINITALY 2011. MANZATO: VENETO SENZA CONFRONTI. AMARONE MIGLIORE ROSSO D’ITALIA. DOC VENEZIA AVANTI TUTTA

VINITALY 2011. MANZATO: VENETO SENZA CONFRONTI. AMARONE MIGLIORE ROSSO D’ITALIA. DOC VENEZIA AVANTI TUTTA

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

“Il salone internazionale del vino e dei distillati è una straordinaria occasione per dimostrar, ancora una volta, il valore dei nostri prodotti e del territorio che ci circonda, un primato per qualità, gusto ed eccellenza”. Con queste parole l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ha salutato oggi l’avvio alla 45° edizione del Vinitaly a Verona.

Quello del primato veneto in cantina e in cucina sembra quasi un destino segnato dall’antica storia enogastronomica e dalla vivacità delle tradizioni e delle produzioni del territorio. “Il Veneto – continua Manzato – non ha rivali per i vini bianchi, ma non dimentichiamo che tra le 11 DOCG, 27 DOC e 10 IGT riconosciuti nella nostra regione, vi sono eccellenze assolute anche nei vini rossi: l’Amarone della Valpolicella costituisce un baluardo di riferimento, un rosso che si è guadagnato sul campo la denominazione di origine controllata e garantita, leader in Italia e nelle esportazioni grazie alle sue proprietà e qualità testate e riconosciute. Nel mondo se ne stanno accorgendo tutti”.

Il grande vino veronese non teme paragoni; i numeri parlano chiaro. Nel 2009 le vendite complessive hanno raggiunto i 9 milioni di bottiglie di Amarone della Valpolicella, diventate oltre 13 milioni nel 2010. L’aumento dell’offerta è stato una conseguenza della crescente domanda in ambito internazionale ed è avvenuto non solo mantenendo il livello di qualità che gli è proprio, ma anzi migliorandolo. I mercati di riferimento prospettati per il biennio 2011-2013 prendono forma intorno alle cosiddette “nuove aree”, quali Russia, Brasile, oltre ai consueti Stati Uniti e ai paesi europei: un lancio gestito all’interno di una campagna promossa dal Consorzio della Valpolicella, in armonia e sinergia con il Consorzio del Prosecco.

“A questo Vinitaly – ha detto ancora Manzato – voglio parlare anche della nuova DOC Venezia, denominazione approvata pochi mesi fa con l’obiettivo di dare una specifica identità territoriale a vitigni internazionali coltivati da oltre un secolo sul suolo Veneto. Il progetto vuole offrire a questi vini diventati veneti la possibilità di impiegare un elemento distintivo che li differenzi nel mondo dal resto delle produzioni dallo stesso nome, garantendo una visibilità specifica che discende dalla lunga tradizione vitivinicola dei poderi dei Dogi veneziani. In questa denominazione sono individuati vini come il Pinot Grigio, il Merlot e il Cabernet, prodotti da sempre in volumi molto rilevanti nelle provincie di Treviso e Venezia. “Doc Venezia – ha concluso Manzato – sarà un brand di successo per il rilancio di questi vini”.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

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Italia. VINITALY 2011 PALCOSCENICO DEL PRIMO FIOR D’ARANCIO COLLI EUGANEI DOCG

VINITALY 2011 PALCOSCENICO DEL PRIMO FIOR D’ARANCIO COLLI EUGANEI DOCG

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

Anteprima assoluta per la nuova DOCG Fior d’Arancio Colli Euganei, domani, venerdì 8 aprile, nello stand istituzionale della Regione del Veneto al Vinitaly di Verona (Padiglione 4, Settori D4 E4). Sarà Eleonora Daniele, conduttrice di Uno Mattina RAI 1, a proporla al pubblico e ai visitatori, affiancata dai dirigenti del Consorzio Colli Euganei.

Il riposizionamento verso l’alto di questo vino antico, che ha dentro di sè l’anima dolce della zona euganea, ha sancito il ruolo singolare di un’enologia tra le più datate del mondo, quella dei Colli e del popolo venetico. Il Fior d’Arancio, ottenuto da moscato giallo coltivato tra queste alture vulcaniche da che c’è memoria d’uomo, è un vino che la cultura tecnologica di certa enologia sembrava addirittura volesse cancellare dallo scenario dei vini euganei, forse perché oscurato dalla duplice attitudine del vitigno d’origine, buono anche da tavola. Né la prima DOC, ne il primo suo aggiornamento lo avevano contemplato. Eppure è un vino stupendo, davvero per tutti, il più adatto per i dolci, fresco, profumato di campi in fiore, con un grado alcolico di tutta tranquillità e un gusto profondo, non stucchevole, dove l’acidità dell’uva contempera il gusto dolce in tutte le tipologie con le quali il Fior d’Arancio viene proposto: spumante, tranquillo e passito.




Verona. VINITALY 2011. IL LISON DOCG SI PRESENTA

VINITALY 2011. IL LISON DOCG SI PRESENTA

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

Oggi si chiama Lison, da domani, venerdì 8 aprile, sarà DOCG non solo sulla carta ma sul mercato. E’ il vino bianco che ha fatto la fortuna di Lison, l’omonima zona del portogruarese dove viene coltivato il vitigno che un tempo si chiamava tocai e che oggi ha preso il nome di tai, vitigno tipico del Nord Est, presente da secoli in quest’area, con grande soddisfazione di chi lo coltiva e di chi ne assaggia i risultati.

Alle 11 di domani mattina, nello stand della Regione del Veneto al Vinitaly (Padiglione 4, settori D4 E4), il consorzio di tutela stapperà infatti le prime bottiglie di Lison DOCG.

Nella diatriba sull’attribuzione del nome, nel Veneto orientale i produttori hanno scelto di dare al vino il nome del suo territorio di elezione: Lison, che nessuno può loro togliere, imitare, copiare, e soprattutto denigrare. Perché il Lison che vi si produce è l’ottimo vino bianco di sempre, anzi persino migliore di un tempo. Perche per dare lustro a questo vino antico dal nome nuovo i produttori si sono dati parecchio da fare per migliorarne ogni caratteristica, e sono ancora lì, nei campi e in cantina, per esprimere al massimo grado le potenzialità di quest’uva eccellente. La richiesta della “garantita” era nei fatti, e non c’è stato alcun problema a riconoscere i meriti del vino. Che ha così una marcia in più: dai vigneti dei Dogi di Venezia, una DOCG di classe inimitabile nel panorama dei vini bianchi, che premia l’impegno dei produttori e l’identità del territorio.




Venezia. CULTURA E VINO SI SPOSANO A VENEZIA. I VINI DEL GRAN TEATRO LA FENICE

CULTURA E VINO SI SPOSANO A VENEZIA. I VINI DEL GRAN TEATRO LA FENICE

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

Vino e cultura, un binomio tentatore cui non si può resistere, specie se è composto dal Gran Teatro la Fenice e dai vini del Veneto, due capisaldi dei rispettivi settori a livello mondiale. Che effetto deve fare su un consumatore attento allo stile di vita un vino eccellente etichettato con l’immagine del teatro di celebre della più bella città del mondo. Lo sapremo presto, perché le prime bottiglie di vino etichettato “Teatro la Fenice” stanno per partire per i mercati mondiali. In attesa che il viaggio si compia, sono stati presentati oggi al Vinitaly 2011, nello stand della Regione del Veneto (Padiglione 4, settori E4 D4), dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, dal Sovrintendente del Teatro Cristiano Chiarot, da Giancarlo Guidolin presidente della Viticoltori Ponte, società enologica che produce i vini per La Fenice, e da Valter Menazza, responsabile della società Fest Srl della Fondazione Teatro La Fenice, che gestisce il marchio del Teatro e che si avvale dell’esperienza e della collaborazione del team di Licensing Vision Srl di Alessandro Ragazzi.

“In un pianeta dall’economia mondializzata – ha sottolineato Manzato – l’immagine conta moltissimo, e talore si impone sui contenuti. In questo caso abbiamo l’una e gli altri ai più alti vertici: io conto su un successo preannunciato, perché la fenice va visitata e vissuta, e questi vini sicuramente assaggiati, dopodiché si promuovono da soli”. La gamma di vini “Teratro La Fenice” comprende il Prosecco Millesimato Doc (da 0,75 e magnum), il Rosè Brut Spumante e, tra i vini fermi, il Pinot Grigio della nuovissima Doc Venezia e il Cabernet Sauvignon. Il logo del Teatro troneggia al centro dell’etichetta e ne è il soggetto principale quale marchio di garanzia. La sua particolare lavorazione, una preziosa laminatura dorata a secco, riprende i decori in filigrana del Gran Teatro.

Parte del ricavato della vendita di queste bottiglie prodotte dalla Viticoltori Ponte contribuirà a sostenere economicamente le attività del Teatro la Fenice per favorire lo sviluppo e la divulgazione della cultura nel Mondo.




Verona. IL PREMIO CANGRANDE A RITA ZANONI, BENEMERITA DELLA VITICOLTURA VENETA

IL PREMIO CANGRANDE A RITA ZANONI, BENEMERITA DELLA VITICOLTURA VENETA

(AVN) – Verona 7 aprile 2011

E’ andato a Rita Zanoni, dell’azienda “La Prebenda” di Brentino Belluno, in provincia di Verona, il Cangrande del Veneto 2011, benemerito della vitivinicoltura regionale. A consegnare il prestigioso riconoscimento, che ogni anno premia quanti in ciascuna regione italiana hanno dato lustro alle rispettive realtà enologiche, è stato oggi l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato.

Rita Zanoni è una donna che ha sempre lavorato e che si è fatta da sé, conosce tedesco, inglese, informatica e sa produrre ottimo vino, dall’ ottobre del 2005 è presidente della Strada del Vino e Prodotti Tipici TerraDeiForti, e dal dicembre dello scorso anno responsabile dell’omonimo Consorzio, oltre che amministratrice di società sportive. Ama dire di sé che “il lavoro è una parte importante della mia giornata. Mi piace affrontare sfide e compiti nuovi. La mia esperienza lavorativa e caratteriale mi dà la certezza di poter offrire molto nell’ambito professionale in relazione ai rapporti di comunicazione ed a contatto diretto con il pubblico”.

Nel complimentarsi con Rita Zanoni per il contributo dato alla viticoltura veneta e del suo territorio, Manzato l’ha additata come esempio della civiltà del lavoro e della passione che fa di questa regione una risorsa per la sua comunità e per tutto il Paese




A VINITALY I VINI DEL “GRAN TEATRO LA FENICE” DI VENEZIA

A VINITALY I VINI DEL “GRAN TEATRO LA FENICE” DI VENEZIA

(AVN) – Venezia, 6 aprile 2011

Il Gran Teatro La Fenice di Venezia sposa il mondo del vino e dà la sua immagine ad un insieme di vini del Veneto ispirati alla qualità, all’esclusività, alla storia e all’eleganza propri di questo tempio dell’arte. Vinitaly 2011 sarà il palcoscenico di questo evento, che verrà presentato domani pomeriggio, giovedì 7 aprile, alle ore 15, nello stand istituzionale della Regione del Veneto (Padiglione 4, settori E4 D4 della Fiera di Verona). Alla presentazione interverranno l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato e il Sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot.

L’iniziativa è organizzata, in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e Fest e Licensing Vision, dalla Viticoltori Ponte, società che si occuperà della produzione e commercializzazione dei vini a marchio “Teatro La Fenice”. La gamma di vini comprende il Prosecco Millesimato Doc (da 0,75 e magnum), il Rosè Brut Spumante e, tra i vini fermi, il Pinot Grigio della nuovissima Doc Venezia e il Cabernet Sauvignon.

Fondata nel 1948, La Viticoltori Ponte con sede a Ponte di Piave (TV) e conta oggi oltre 2.300 ettari di terreno vitato ed ha una consolidata capacità distributiva sui mercati internazionali, Cina compresa. La diffusione dei vini con l’etichetta “Teatro La Fenice” partirà dai mercati dove l’immagine del Gran Teatro di Venezia è già ampiamente apprezzata, come i paesi asiatici, la Russia, i paesi dell’Est, il Regno Unito e gli Stati Uniti, per poi raggiungere obiettivi di vendita più ambiziosi.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.