Italia. “Vorrei semplicemente essere uno di voi!” …..

“Vorrei semplicemente essere uno di voi!” …..

Al 1° gennaio 2010, secondo l’Istat,  sono 4.235.059  (il 7,0% del totale residenti) gli immigrati presenti in Italia, il 13,5% del complesso degli stranieri rappresentano la “seconda generazione”,  stranieri, non immigrati, nati in Italia e per la maggior parte ancora minorenni. Dietro questi dati,  si cela un mondo nascosto di chi vive la “ propria identità divisa” tra due mondi diversi, che faticano ad integrarsi e riconoscersi, tradizioni, storie, pensieri ed emozioni.

A ”Le figlie dell’immigrazione. Orizzonti della seconda generazione”, è dedicato il 2° incontro di Mondo d’autore. Inchiostro Rosa, venerdì 15 Aprile alle ore 18:00 presso la sala Valori nel centro storico di Sant’Omero.  Parteciperanno Gabriella Kuruvilla, giornalista e autrice del libro “Pecore Nere” ed. Laterza, Silvana Xheneti, mediatrice culturale e Presidentessa dell’Iris (Osservatorio provinciale immigrazione), il Prof. Everardo Minardi ordinario di sociologia all’Università di Teramo e l’Assessore alle pari opportunità e politiche del lavoro della Provincia di Teramo Eva Guardiani.

L’appuntamento mensile, frutto del lavoro della Biblioteca comunale, della Consigliera alla cultura di Sant’Omero, della Consigliera di parità di Teramo e  della coordinatrice dell’Amnis in collaborazione con la Fondazione Tercas, la Zikkurat edizioni e l’Università degli studi di Teramo, è fortemente dedicato a tutti coloro desiderano dare voce alla propria storia o semplicemente ascoltarla. Nella parte finale sarà dato spazio a studenti, esperti del settore o interessati, per dibattere con i relatori. Si ricorda che l’ingresso è libero e gratuito e a chi lo desidera sarà rilasciato un attestato di partecipazione.




Italia. LIBIA/ DI STANISLAO(IDV): LA RUSSA PORTA L’ITALIA IN GUERRA

Roma, 13 Aprile 2011

LIBIA/ DI STANISLAO(IDV): LA RUSSA PORTA L’ITALIA IN GUERRA

“La situazione in Libia è sempre più critica e il nostro Ministro
della Difesa è sempre più vago e i suoi discorsi sempre più
contraddittori”  questo è il commento del capogruppo IdV in
Commissione Difesa Augusto Di Stanislao alle dichiarazioni di ieri del
ministro La Russa. “Addirittura – afferma Di Stanislao – La Russa
afferma che se bombarderemo in Libia lo faremo, ma contro voglia, con
il mal di pancia! Sono allibito, non solo per l’assoluta incapacità a
gestire una tale emergenza, ma anche per la poca chiarezza e la
mancata informazione tempestiva e dettagliata sul nostro
coinvolgimento nella guerra in corso in Libia. Ad Augusta il 4 Aprile
è approdato un sottomarino a propulsione nucleare della marina
militare USA, a Napoli il sottomarino USS Florida è rimasto in baia
tra il 3 e il 4 marzo e l’USS Newport News l’8 marzo, unità subacquee
dislocate per bombardare gli obiettivi militari e civili libici. Ed è
per la prima volta che uno di questi mezzi ha usato Napoli come scalo
sulla rotta per la zona di lancio in azione bellica contro la Libia.
In nessuno degli attuali porti italiani è ammissibile la presenza di
unità nucleari. In Italia oltre ad Augusta e Napoli ci sono altri 9
porti italiani in cui vengono periodicamente ospitati sottomarini o
unità navali a propulsione nucleare. Cosa accadrebbe se si verificasse
un qualsiasi incidente a bordo di uno di questi sottomarini? Ho
depositato un’interrogazione perché si faccia chiarezza su questi
episodi, sulle conseguenze per la salute dei cittadini e sui reali
interessi del Governo.”




Italia. PRESCRIZIONE PER I CORROTTI CENSURA PER I COMUNISTI QUESTA E’ L’ITALIA DEL BIPOLARISMO

PRESCRIZIONE PER I CORROTTI
CENSURA PER I COMUNISTI

QUESTA E’ L’ITALIA DEL BIPOLARISMO

Oggi pomeriggio parteciperemo al presidio indetto dai nostri partiti e dalla Federazione della Sinistra davanti alla sede regionale della RAI in via De Amicis a Pescara a partire dalle 17,30.

Era ora che i nostri partiti cominciassero a far sentire lo sdegno per una situazione intollerabile di sistematico oscuramento sui tg e nei talk show del servizio pubblico.

Manifesteremo contro l’ennesima legge vergogna salva-ladri e contro la censura che ha cancellato dagli schermi televisivi nazionali la sinistra anticapitalista e comunista.

I risultati del bipolarismo sono l’impunità per i corrotti e la cancellazione dal parlamento della sinistra di classe.
Come comunisti ci siamo sempre battuti a difesa della libertà di stampa e contro tutti i tentativi berlusconiani di limitarla.

Ma non possiamo tacere il fatto che la censura nei nostri confronti è bipartisan, frutto della congiunzione tra anticomunismo berlusconiano e volontà del centrosinistra di liberarsi di chi non intende mettere la propria autonomia al servizio di De Benedetti, Montezemolo, Della Valle, Marcegaglia e Marchionne.

Se è comprensibile il tentativo di cancellarci da parte della grande stampa padronale non è tollerabile che il servizio pubblico, pagato dai cittadini, persegua la completa cancellazione della sinistra non omologata.

Nelle ultime elezioni di carattere nazionale (europee 2008) i nostri partiti hanno raccolto il 3,4%, più di un milione di cittadini e cittadine che pagano il canone ma sono stati cancellati da tutti gli spazi di informazione e dibattito televisivo.

Il completo oscuramento mediatico che subiamo da parte del servizio radiotelevisivo pubblico con una presenza, secondo i dati degli osservatori dello 0,000…, è volto a perpetuare la situazione anomala che si è creata nel 2008 con l’esclusione dei comunisti dal parlamento per la prima volta nella storia repubblicana.

Checchè ne dica Fabio Fazio, che farebbe bene a scusarsi con un milione di italiani onesti, noi esistiamo e resistiamo.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Antonio Saia, consigliere regionale PdCI




Canada. GIOVANI SI PARTE PER IL CANADA! Programma Vacanza-Lavoro per cittadini italiani tra i 18 e i 35 anni

GIOVANI SI PARTE PER IL CANADA!

Programma Vacanza-Lavoro per cittadini italiani tra i 18 e i 35 anni

I cittadini italiani fra i 18 e i 35 anni, residenti in Italia, che volessero soggiornare temporaneamente in Canada facendo anche un’esperienza di lavoro, possono farlo grazie a Esperienza Internazionale Canada, un programma di vacanza-lavoro tra Italia e Canada.

Il desiderio di conoscere altre culture e società, di fare esperienze lavorative acquisendo al contempo una buona padronanza delle lingue, continua a crescere. Gli orizzonti dei giovani d’oggi si allargano e paesi lontani diventano vicini ed accessibili. Il Canada offre alle giovani generazioni italiane l’opportunità di sviluppare le loro capacità professionali, approfondendo al tempo stesso la loro comprensione di altri stili di vita e la conoscenza dell’inglese e/o il francese, le sue due lingue ufficiali.

Con una procedura rapida e semplificata, il Programma Vacanza-Lavoro offre permessi per una durata di 6 mesi, affinché i giovani italiani recandosi a proprie spese in Canada, possano trovarsi un lavoro per coprire le loro spese di soggiorno. Tale permesso è valido 6 mesi dal giorno dell’ingresso in Canada.

Il Programma esiste dal 2007 ed ha riscosso un enorme successo. Per il 2011 il Canada ha a disposizione 600 permessi di lavoro che verranno rilasciati in base all’ordine di presentazione della domanda. In altre parole, chi prima arriva, prima parte!

Chi volesse avvalersi di questa preziosa opportunità può presentare domanda presso l’Ambasciata del Canada. Informazioni dettagliate e modulo di domanda sono disponibili su http://www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/working_holiday-vacances_travail/index.aspx?lang=ita

Una volta ottenuto il vostro visto, fate le valigie, preparate gli zaini …. Il Canada vi aspetta con simpatia!

Il Programma Esperienza Internazionale Canada è nato da un accordo bilaterale tra Canada e Italia. Anche i giovani canadesi possono ugualmente usufruirne e venire in Italia, facendo domanda presso l’Ambasciata d’Italia a Ottawa.

Roma, 11 aprile 2011 – Ambasciata del Canada




Italia. Il degrado urbano, tra criminalità è inciviltà

Chieti, 12 Aprile ’11, Martedì, S. Giulio – Anno XXXII n. 126 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Ambiente

Il degrado urbano, tra criminalità è inciviltà

di David Ferrante

Immondizia, buche nel manto stradale, aree abbandonate, clochard, eccetera sono tematiche che hanno sempre maggiore spazio sui mezzi d’informazione. Quotidianamente sugli organi di stampa vengono denunciate situazioni di degrado. Problematiche, queste, che incidono anche sulla sicurezza urbana.

Edifici e aree fatiscenti, graffitismo, abbandono di rifiuti, deiezioni canine non raccolte, l’eccessiva rumorosità, insomma la banale maleducazione, insieme a comportamenti tra il lecito e l’illecito come il palese meretricio e il consumo di stupefacenti e alcolici in pubblico, hanno effetti sull’insicurezza urbana non molto dissimili al crimine vero e proprio.

Frequentando gli spazi pubblici ci si aspetta che questi abbiano delle determinate caratteristiche che ci permettano di fruirne serenamente e di sentirci accolti e non rifiutati. Allo stesso modo ci si aspetta che il comportamento delle persone segua un “galateo” irrinunciabile per una civile convivenza. Se una persona ubriaca ci infastidisce ci crea una forma di malessere allo stesso modo una strada che attraversiamo piena di rifiuti ed edifici abbandonati.

Il disagio e il senso d’insicurezza prodotto dal degrado portano all’abbandono del luogo che è lasciato, quindi, a sé stesso e in balìa di persone poco “perbene”. Inoltre, la percezione della mancanza di regole e controllo può portare nuova criminalità.

Chiamate a contrastare il fenomeno sono prevalentemente le polizie locali interessate da molti atti normativi, si pensi al Decreto del Ministro dell’Interno del 5 agosto 2008 che, fornendo una definizione di incolumità pubblica – “l’integrità fisica della popolazione” – e di sicurezza urbana – “un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale” -, attribuisce maggiori poteri al sindaco in materia, come sancito dalla Legge 24 luglio 2008, n. 125, e di conseguenza alla Polizia municipale in quanto suo braccio operativo. Il sindaco, per garantire la sicurezza urbana, continua il Decreto, deve prevenire e contrastare fenomeni quali le “situazioni urbane di degrado”, “lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcool”, i “comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato”, “l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili”, atti di “abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico”, ecc. Tutto ciò, cioè, che turba l’utilizzo e la fruizione degli spazi pubblici e che determinano lo scadimento della qualità urbana.

Certo è che la meritevole e storica attività della Polizia municipale molto ha fatto e fa per rendere decorose le nostre città ma questa può attivarsi verso i pochi “devianti” ma non contrastare la maleducazione generalizzata: a quella dovrebbe provvedere ognuno per sé stesso. Se c’è spazzatura per strada non è colpa del vigile ma di colui che l’ha gettata, se ci sono prostitute lungo i viali, macchine sui marciapiedi, ragazzi scostumati rumorosi e aggressivi, eccetera non è certo colpa del controllore ma di coloro che vanno con le prostitute, di coloro che parcheggiano sui marciapiedi, di coloro che hanno permesso tutto ai loro viziati figli, …




Italia. CALDEROLI – IMMIGRAZIONE: “RITIRIAMO IL NOSTRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER REPERIRE MEZZI E RISORSE PER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA”

CALDEROLI – IMMIGRAZIONE: “RITIRIAMO IL NOSTRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER REPERIRE MEZZI E RISORSE PER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA”

“La ricetta della Lega Nord per affrontare il problema immigrazione conseguente ai sovvertimenti in corso nel Paesi del Maghreb si può sintetizzare in tre punti: aiutiamoli a casa loro, svuotiamo la vasca e chiudiamo un rubinetto che, purtroppo, ancora sgocciola.
Per fare questo occorrono mezzi e risorse e proprio per reperirli proporrò, al prossimo Consiglio dei Ministri, il ritiro delle nostre truppe dal Libano.
Siamo là dal 2006, siamo inspiegabilmente il contingente più numeroso e ancora oggi non capisco che cosa siamo là a fare.
A casa e subito dal Libano: pensiamo a difendere i nostri confini prima che sia troppo tardi”.

Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .




Italia. La sinistra che piange L’umorismo, antidoto alle afflizioni della letteratura indignata

Chieti, 12 Aprile ’11, Martedì, S. Giulio – Anno XXXII n. 125 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


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Ap – Commenti

La sinistra che piange

L’umorismo, antidoto alle afflizioni della letteratura indignata

di Piero Vassallo

Resto della cultura gramsciana, l’indignazione – trisma funereo – invade la letteratura e gli schermi della televisione nell’intento di convertire la plebe edonista, ma ottiene soltanto il naufragio del pensiero progressivo nell’umore bilioso.

L’indignazione eccita ma non diverte. Aggredisce ma non conquista. Irrita ma non persuade. Sentenzia ma non insegna. Produce solamente scariche nervose che addormentano e soffocano l’allegria.

La memorabile battuta di Vittorio Sgarbi sulla Bindi più bella che intelligente o una delle tante barzellette di Silvio Berlusconi ottengono effetti propagandistici superiori a quelli conquistati della gigantesca macchina dell’indignazione intelligente e pensosa.

Il deprimente Saviano, il tronfio Eco, la lepida Dandini, la irritante Littizzetto, la sconsolata e soporifera Mortizia affacciata al telegiornale di Rai3, l’esangue Travaglio e il tribunizio Santoro, accedono il fuoco di passioni violente ma passeggere, che Berlusconi spegne con uno spruzzo di frizzante champagne.

Il segreto della cultura di destra, infatti, risiede nella vocazione all’umorismo pungente ma non iroso, efficace e sicuro rimedio alle afflizioni procurate dalla letteratura indignata e dal cabaret furente.

L’umorismo è il preambolo al pensiero indirizzato all’ottimismo e alla bonarietà. Ora un saggio di umorismo orientato a destra sono i Racconti del cavolo scritti in prosa gradevole da Marino Solfanelli e pubblicati dalla casa editrice di famiglia, Tabula fati nella fantastica città di Chieti.

Nella breve presentazione alla raccolta, Giuliana Cutore scrive: “Con mano lieve ma decisa, Marino Solfanelli mette bonariamente a nudo le debolezze e le piccole meschinità umane che, nonostante le roboanti petizioni di principio di tanti nostri politici, non conoscono bandiere di partito, ostinandosi anzi ad allignare con più tenacia proprio in quegli animi dai quali la fede politica dovrebbe da sola provvedere a scacciarle”.

L’umorismo è una contemplazione indulgente dei difetti umani. La ghigliottina è rottamata. L’oratoria roboante in fondo a sinistra.

Lo stile di Solfanelli appartiene una dimensione irriducibile al clima rovente dei tribunali intitolati all’esigente e implacabile Virtù, il feticcio un tempo idolatrato dai funzionari della famelica ghigliottina, oggi usata dagli agitatori delle tintinnanti manette e incensata dal giornalismo dei diversamente colti e intelligenti. I sacerdoti dello sdegno e del ghigno.

Di sé invece Marino Solfanelli scrive: “Nessuna pretesa da parte mia di lanciare messaggi all’umanità, essendo questa prerogativa dei giornalisti pennivendoli, poetucoli da strapazzo, politici cialtroni, amministratori arroganti. … Ho raccontato soltanto, in maniera scherzosa, quattro momenti della vita dell’uomo, nella speranza di non meritare quattro sberleffi“.

Gli sberleffi colpiscono le facce delle mummie in sosta nel salotto buono. Racconti godibili, quelli di Marino Solfanelli, invece, sono specialmente consigliati per la lettura nelle vetture bar dei treni a lunga percorrenza. Dove incombe la noia del tran-tran. Per esperienza diretta il recensore può testimoniare che il piccolo libro di Marino Solfanelli raggiunge lo scopo di sciogliere in un sorriso la monotonia del viaggio.




Italia. BARDOLINO, VINO D’ELITE PER TUTTI. MANZATO

BARDOLINO, VINO D’ELITE PER TUTTI. MANZATO

(AVN) – Verona, 11 aprile 2011

“Vinitaly e Veneto, una passerella di profumi e di gusti, di cultura e di territorio che marca profondamente la regione e che ha saputo dare valore aggiunto alla rassegna enologica più rinomata del mondo”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato saluta con queste parole la chiusura della 45^ edizione della mostra internazionale dei vini e dei distillati ospitata alla Fiera di Verona.

“Le eccellenze venete, che danno lustro a Vinitaly e diffondono nel mondo la nostra qualità e la bravura dei nostri vignaioli, ci rendono orgogliosi. Le Denominazioni venete di vino rappresentano la nostra cultura e ci aprono uno spazio oltre il confine italiano, dove possiamo farci conoscere per quello che siamo e rappresentiamo: il gusto di mangiare bene e bere ancora meglio. Basta pensare alle denominazioni di origine protetta e a quelle garantite, pensiamo ai nuovi vini DOCG Fior d’Arancio, Lison e Malanotte, o ai consolidati Amarone, Soave e Bardolino”, ricorda Manzato.

“Proprio il Bardolino sta recuperando il posizionamento che merita, dopo il periodo della grande attenzione ai vini piuttosto corposi. Vino per tutti e per ogni giorno, nella sua versione superiore DOCG sa stare a testa alta nell’élite del vino e lo scorso anno ha venduto circa 300 mila bottiglie”.

Il Consorzio di tutela del Bardolino ha reso noti i dati relativi all’intera produzione, i cui vigneti si estendono su 3 mila ettari della sponda orientale del Garda, per una produzione totale di vino valutata in circa 32 milioni di bottiglie. Sono dati in rapida ascesa, che dimostrano ancora una volta il successo e la qualità dei vini prodotti in quest’angolo del Veneto

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.cui vignet

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA CIVITELLA DEL TRONTO

Chieti, 10 Aprile ’11, Domenica, S. Matilde – Anno XXXII n. 123 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


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Ap –  Eventi

XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA CIVITELLA DEL TRONTO

1861-2011: 150 anni di Rivoluzione italiana – Civitella resiste ancora

CIVITELLA DEL TRONTO, 19 Aprile ’11 – Il XXIII incontro dei tradizionalisti italiani si terrà nella “fedelissima Civitella del Tronto” nei giorni Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 aprile 2011. Di seguito pubblichiamo il programma dell’avvenimento.

Venerdì 15 aprile – Ore. 18.00 – S. Messa in rito romano antico; Ore 21.00 – Via Crucis con fiaccole per le vie del paese; al termine, benedizione dei partecipanti con la Croce.

Sabato 16 aprile – Ore 08.30 – S. Messa in rito romano antico; Ore 09.45 – Inizio dei lavori fino alle ore 13.00; Ore 15.30 – Ripresa dei lavori; Ore 17.00 – Pausa.

Ore 17.30 – Ripresa dei lavori con gli interventi dei Legittimisti; Ore 19.30 – Termine dei lavori; Ore 20.00 – Porta Napoli: commemorazione sul luogo ove furono fucilati i martiri della “Fedelissima” Civitella del Tronto a cura del Raggruppamento Storico Militare.

Domenica 17 aprile Ore 10.00 – Parata storico-militare dell’Esercito Borbonico nelle divise d’epoca e processione dei fedeli verso la Rocca; Ore 10.30 – Piazzaforte della “Fedelissima” Civitella del Tronto: alzabandiera a cura del Raggruppamento Storico Militare al suono dell’Inno Borbonico di Paisiello; Ore 10,45 – S. Messa solenne in rito romano antico celebrata dal M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano dell’Anti 89, in memoria dei Caduti di Civitella e dei Martiri della Tradizione, nella Chiesa di S. Jacopo sulla Rocca. Benedizione e distribuzione dell’ulivo; Ore 12.30 – Visita al Museo della Rocca;

Ore 13.15 – Riunione conviviale e “Arrivederci al 2012”

PROGRAMMA PER LA GIORNATA DI SABATO – Breve saluto ai convegnisti di: Pucci Cipriani – Direttore di “Controrivoluzione”; Alessandro Romano – Coordinatore Nazionale del Movimento Neoborbonico; Bruno Martelli – Delegato locale del Movimento Neoborbonico; Ascanio Ruschi – Portavoce della “Comunione Tradizionale”.

Prolusione al Convegno: Massimo de Leonardis – Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali e Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

INTERVENTI – Massimo Viglione – Docente dell’Università Europea di Roma; Alfio Krancic – Giornalista e vignettista de “Il Giornale”; Roberto de Mattei – Docente dell’Università Europea di Roma e Direttore di “Radici Cristiane”; Gennaro De Crescenzo – Presidente del Movimento Neoborbonico; Marina Garrese – Giornalista – Editoriale “II Giglio”

Luciano Garibaldi – Giornalista e storico; Vincenzo Gulì – Vice Presidente del Movimento Neoborbonico; Elena Bianchini Braglia – Storica

Saranno inoltre presentati i volumi: “Perché non festeggiamo l’Unità d’Italia” di Alessan-dro Romano e Guido Vinelli; “Malaunità” di Pino Aprile, Lorenzo Del Boca, Gigi Di Fiore, Ruggero Guarini, Lino Patruno e altri; “1861. Le due italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile” di Massimo Viglione.

Il Convegno sarà presieduto dal Magistrato S.E. il dott. Carlo Alberto Agnoli, Presidente Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e dall’avvocato Giovanni Tatoni.

I lavori del Convegno si terranno presso l’Hotel “Fortezza” di Civitella del Tronto (TE).

Per informazioni:

Alessandro Romano 330 556988 – info@reteduesicilie.it – comitato@legittimisti.it

Ascanio Ruschi avv.ruschi@libero.it

Pucci Cipriani 333 9348056

New York:                                                              Londra:                                                                    Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com      Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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Italia. PORTA LA SPORTA NEI SUPERMERCATI SIMPLY

 PORTA LA SPORTA NEI SUPERMERCATI SIMPLY

L’azienda leader della grande distribuzione aderisce alla settimana nazionale e da il via alla sperimentazione dell’utilizzo dei retini in cotone per l’ortofrutta

 

Milano, 11 aprile 2011.  Per sensibilizzare i clienti all’uso delle borse riutilizzabili in sostituzione ai sacchetti monouso, anche quest’anno i 1.700 negozi diretti e in franchising a insegna Punto, Simply e IperSimply aderiscono dal 16 al 23 aprile 2011 alla settimana nazionale “Porta la Sporta“, l’iniziativa promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum, con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

 

Consapevole dell’importanza di una presa di responsabilità nei confronti dell’ambiente, Simply Sma da sempre sostiene il processo di sostituzione dei sacchetti usa e getta in favore delle borse riutilizzabili, attraverso un’apposita comunicazione alle casse e l’adesione a campagne di sensibilizzazione. Anche in occasione della settimana nazionale “Porta la Sporta”, quindi, nei punti vendita Punto, Simply e Ipersimply viene incoraggiato il riutilizzo, ricordando alla clientela di portare le proprie borse da casa per fare la spesa.

Novità di quest’anno è poi l’adesione a “Mettila in rete”, l’iniziativa a favore dell’uso di retini in cotone lavabile e riutilizzabile per l’acquisto di frutta e verdura sfusa. Il cotone è un materiale naturale e biodegradabile al 100%, quindi a bassissimo impatto ambientale. Simply Sma inizia una sperimentazione dell’iniziativa nel supermercato eco-attento Simply di via Novara 15 a Milano, affiancando al sistema classico del sacchetto monouso la possibilità di utilizzare i retini in cotone. Per spiegare i vantaggi ambientali legati all’uso dei retini e illustrarne le modalità d’utilizzo, venerdì 15 aprile dalle 16 alle 20 e sabato 16 aprile dalle 9 alle 13 nel punto vendita sarà presente un referente dell’associazione dei consumatori Adiconsum, che regalerà gli shopper in rete e incoraggerà i clienti alla prova.

”Abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra rete per questa importante campagna, perché siamo fermamente convinti, che il problema risieda in una consolidata cultura dell’usa e getta che l’ambiente non può più sopportare. – spiega Carlo Delmenico, Direttore Responsabilità Sociale d’Impresa Simply Sma – Con le nostre eco-alternative, vogliamo educare il cittadino a un uso consapevole e ripetuto nel tempo dei materiali. Perché è il nostro comportamento che fa e farà sempre di più la differenza.”

L’adesione alla settimana “Porta la Sporta”, è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione di Simply Sma nei confronti dell’ambiente, iniziata nel 1998 con l’introduzione in alcuni negozi della vendita di prodotti alimentari e detersivi a peso e approdata nell’apertura di dieci supermercati eco-attenti, che coniugano diversi aspetti sostenibili: dal risparmio energetico al riciclo dei materiali e dei rifiuti, dai prodotti ecologicamente attenti all’impegno concreto verso la comunità che li ospita.

Per quanto riguarda la vendita di prodotti sfusi, ad oggi sono una cinquantina i punti vendita Simply Sma coinvolti, che nel 2010 hanno distribuito 518 tonnellate di prodotti alimentari e detersivi a peso, nel pieno rispetto dell’ambiente grazie all’assenza delle confezioni. Inoltre, il 90% dei detersivi è stato venduto senza confezione, segno che i clienti hanno accolto il messaggio: meno confezioni, meno imballaggi, meno rifiuti, meno emissioni di Co2.