L’Aquila. Laudomia Bonanni alla rassegna culturale “L’Aquila Cult”, con  Gianfranco Giustizieri a narrare il grande talento della scrittrice aquilana.

Venerdì 26 aprile alle ore 17:30 – Centro Commerciale L’Aquilone

 

L’Aquila, 24 aprile 2024–L’esperimento di portare la cultura in un luogo ad alta frequentazione per gli acquisti,  in un centro commerciale, dove la gente non si immagina, sta dando grandi soddisfazioni. Il pubblico si dimostra sempre più interessato e numeroso.

È la volta di Laudomia Bonanni,scrittrice aquilana per oltre quarant’anni, apprezzata da Montale, ad essere il personaggio alla ribalta del terzo incontro della rassegna “L’Aquila Cult”, il 26 aprile, alle ore 17,30, al Centro Commerciale “L’Aquilone”.

SaràGianfranco Giustizieri, scrittore, docente e ricercatore nonché segretario generale dell’associazione internazionale che porta il nome della scrittrice,a tracciare la singolarità di questa straordinaria donna che non si finisce mai abbastanza di conoscere e della narrativa che ha portato la Bonanni ad essere considerata tra i nomi femminili più autorevoli della letteratura italiana.

Un mondo, quello di Laudomia Bonanni, da percorrere interamente, ed è quello in cui la scrittrice vive e si impegna a penetrare con suo realismo surreale con il quale scava ed esplora un insolito mondo di donne per scoprirvi dimensioni nuove e insospettate.

 

L’Aquila Cult”è costellata di altri interessanti appuntamenti come il prossimo del 3 maggio dedicato ad Amalia Sperandio, fotografa aquilana di fine ottocento, di cui tratterrà Liliana Biondi, scrittrice, critica letteraria e già docente Università dell’Aquila.

Per essere sempre aggiornati sulle iniziative in calendario, basta andare su:centrolaquilone.it per non perdere neanche un appuntamento.

Tutti gli eventi si terranno di venerdì alle17:30 presso il Centro Commerciale “L’Aquilone” e saranno aperti a chiunque abbia voglia di vivere e condividernel’esperienza.

 




Roseto degli Abruzzi. L’Associazione “Il Guscio” annuncia il Convegno  formativo- informativo 2024 contro la violenza, dal titolo “Sulla nostra pelle”. 4 maggio 2024

Il Convegno si terrà presso la sala del “Laboratorio della ragione” in via G. Garibaldi 80, Roseto degli Abruzzi, il 4 Maggio
 dalle ore 9,30 alle ore 12,30
dalle ore 15,00 alle ore 18,30
Si susseguiranno relatori di eccezione, oltre la visione di un film con dibattito aperto.
Ingresso gratuito.
 Iscrizioni per la partecipazione.
 Prenotazione per aperitivo pranzato al costo di 5 euro.
 Per info: 348 475 6396



Mostra Fotografica – Fil Rouge- Presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi. Ingresso Gratuito. Dal 24 al 28 Aprile 2024

La presidente dell’Associazione “Il Guscio”, Andreina Moretti, insieme al fotografo Cristian Palmieri, hanno dato vita alla mostra fotografica “Fil Rouge”, contro la violenza di genere.

Il progetto parte dall’Ospedale di Sant’Omero, il 25 Novembre 2023, durante il flash mob in cui sono stati effettuati gli scatti fotografici per dare visibilità alla violenza, in un luogo dove troppo spesso le vittime si rifugiano per essere soccorse, ricordando con commozione la figura della dott.ssa Ester Pasqualone, vittima di femminicidio, che prestava servizio proprio in questo presidio ospedaliero.

“Le nostre vite sono imbastite da fili invisibili che ci uniscono e ci separano:

Il filo del discorso, il filo di Arianna, il bandolo della matassa, il filo logico, il filo del destino, sul filo del rasoio…Siamo prigionieri o persone libere a seconda dell’influenza degli stereotipi di genere, dei pregiudizi, dei preconcetti con cui sono imbastite le nostre esistenze, e noi, proprio come Penelope, ci troviamo a cucire o disfare la tela durante la nostra vita, per compiacere le aspettative che gli altri hanno su di noi.

Per questo motivo siamo chiamati insieme a spezzare quel filo infausto del destino che ci tiene legate alla violenza, e provare ad imbastire nuove relazioni con i fili dei sentimenti e delle emozioni. La violenza non è un fatto privato che riguarda solo chi la subisce, ma coinvolge tutti, possiamo essere spettatori inermi o protagonisti attivi. Ogni giorno una donna ci chiama per poter spezzare il filo rosso che la tiene prigioniera, ed ha bisogno della nostra forza e della determinazione che convogliamo per ostacolare la violenza. Non ci giriamo dall’altra parte ma affrontiamo a muso duro le situazioni, anche quelle più scomode (Andreina Moretti)

Nel progetto fotografico Il Filo Rosso, il filo rosso diventa il fulcro visivo per mettere in evidenza un problema sociale profondo e pervasivo: la violenza di genere. Ogni ritratto racconta una storia unica, ma insieme formano un’affermazione collettiva di solidarietà e consapevolezza.

Attraverso l’arte della fotografia, vogliamo narrare le vite e le esperienze delle persone coinvolte, volontari che si sono messi a disposizione durante la giornata contro la violenza alle donne presso l’ospedale di Sant’Omero, evidenziando la forza e la resilienza delle vittime e promuovendo la consapevolezza su questa piaga sociale. Ogni fotografia cattura non solo l’individualità e la bellezza di chi è ritratto, ma anche il potente simbolismo del filo rosso, che rappresenta la nostra connessione umana e il nostro impegno comune per combattere la violenza di genere.

Questo progetto va oltre la denuncia di un problema; si propone di ispirare cambiamenti, promuovere la compassione e alimentare la speranza. Ogni ritratto è un’opportunità per educare, sensibilizzare e incitare azioni concrete per creare un mondo in cui tutti possano vivere liberi dalla paura e dal dolore della violenza di genere.

Uniamo le nostre mani e i nostri cuori attraverso il filo rosso dell’umanità, trasformando il dolore in speranza e l’oscurità in luce.

Andreina Moretti, Cristian Palmieri

Vernissage 24 Aprile ore 17,30

Orari di apertura: 25-26-27-28

Mattina: 10,30/12,30

Pomeriggio: 17,00/20,00




Teramo. ASL: Open week salute della donna: esami e visite gratis dal 18 al 24 aprile

 

In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, che si celebra il 22 aprile, anche l’ospedale Mazzini di Teramo e Val Vibrata di Sant’Omero aderiscono alla nona edizione dell’(H)Open Week sulla salute donna sostenuta da Fondazione Onda.

L’iniziativa coinvolge gli ospedali Bollini Rosa con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile con iniziative gratuite negli ospedali aderenti per l’intera settimana che va dal 18 al 24 aprile.

Per prenotare le consulenze è indispensabile collegarsi al sito www.bollinirosa.it, dove è possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti e consultare i servizi offerti. Le iscrizioni sono aperte da oggi.

I due presidi ospedalieri dell’azienda sanitaria teramana aderenti all’iniziativa fanno parte delle oltre 250 strutture del network dei Bollini Rosa e offriranno gratuitamente servizi clinici, diagnostici e informativi in diverse aree specialistiche: si spazia dalla ginecologia alla proctologia alla cardiologia. Infine all’ospedale di Sant’Omero il 24 aprile alle 9, nella sala convegni, si terrà un incontro su “Consulenza integrata endocrino-ginecologica preconcezionale, in gravidanza, allattamento e menopausa”.

La Fondazione Onda, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento dei Bollini Rosa; il network, composto da 354 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.




Roseto degli Abruzzo. L’Associazione “Il Guscio” in collaborazione con il Circolo Culturale Chaikhana, indice il secondo Corso gratuito di make up: “Io sono un capolavoro” 

Il corso ha come obiettivo l’insegnamento delle  principali informazioni  di base, incentrate su se stessa, per permettere alla persona di migliorare il proprio aspetto estetico e psicologico, attraverso l’apprendimento delle principali tecniche per un make up che soddisfi le proprie esigenze personali” …
L’Associazione “Il Guscio” si impegna da anni per il benessere psicologico e fisico della figura femminile. Avvalendosi della collaborazione di molti volontari, riesce a fornire corsi gratuiti che possano valorizzare e migliorare la propria immagine.                      “Io sono un capolavoro” pone l’accento sulla bellezza di ogni donna, pronta a notare le imperfezioni, le criticità e i difetti piuttosto che le doti. Ognuna nasconde in se  un’ opera d’arte unica e irripetibile nel tempo. La propria bellezza naturale verrà evidenziata con un make up suggerito dall’ esperta insegnante per fissare le basi essenziali per piacersi.



Sant’Omero. Festival Artistico “Did U See? – Un Invito a Guardare, Riflettere e Trasformare” – Prima Edizione.

Date: Dal 12 al 27 aprile nei fine settimana.

Venerdì 12/04

Curatrice:

Maragaret sgarra

Artiste:

Aliteia, Cristina Savage, Casiraw, Paola Calcatelli, Selene Pierini, Lalula Vivenzi, Daniela Daz Moretti.

Entrata su invito.

Sabato 13/04

  • 18:00: Presentazione Letteraria con La Perdigiorno, Libreria.
  • Domenica 14/04

    • 11:30: Laboratorio Musicale per genitori e bambini (da 0 a 6 anni) con Monserrat Olavarria.
    • 15:30: Laboratorio di Numerologia Occidentale Moderna con Paola Corsi.

    Venerdì 19/04

    • Sabato 20/04

      • 16:00: Presentazione Letteraria con Andreina Moretti.
      • 20:00: Musica Live con Laragosta.

      Domenica 21/04

      • 15:00: Laboratorio di Collage con Katia Scarpellini.
      • 18:00: Laboratorio Teatrale e di Performance con Mariasole Fornarelli e Lalula Vivenzi.

      Venerdì 26/04

        • 18:00: Talk: Conversazioni con le artiste del festival. Mediatrice: Aurelie Urbano
        • 20:00: Musica Live con CosTaLuna

        BIOGRAFIE:

        Margaret Sgarra:

        Curatrice

        Selene Pierini

        Artista

        Daniela Daz Moretti

        Artista

        Cristina Savage

        Artista

        Aliteia

        Artista

        Paola Calcatelli

        Artista

        Casiraw:

        Fotografe

        Lalula Vivenzi:

        Artista

        https://www.eppela.com/didusee

        vivenzi.lalula@gmail.com




  • NASCE “GIORNALISTE ITALIANE”, UN’ASSOCIAZIONE DI DONNE NEL MONDO DELL’INFORMAZIONE

    Il mondo dell’informazione al femminile

     

    Giovedì 21 marzo, a Roma è stata presentata l’associazione “Giornaliste Italiane”, presso la sede di Associazione Civita a Piazza Venezia.

     

    Le donne stanno vivendo una congiuntura storica favorevole che le vede alla guida delle Istituzioni europee, dalla Commissione con Ursula von derLeyen, al Parlamento con Roberta Metsola ed in Italia con Giorgia Meloni, prima donna Presidente del Consiglio della storia repubblicana. E poi ancora con Antonella Polimeni, prima rettrice donna dell’Università La Sapienza, una delle più grandi d’Europa, dove si forma la futura classe dirigente.

     

    Le fondatrici credono sia giunto il momento di spingere sull’acceleratore per superare i luoghi comuni e passare alle azioni: quante donne dirigono quotidiani, agenzie e testate radio e tv? E quelle poche che ci sono, guadagnano quanto i loro omologhi uomini?

     

    Su 38 direzioni di giornali in Italia, 6 direttori sono donne e 32 sono uomini. È quanto emerge dalla mappatura digitale del divario di genere nel giornalismo italiano, realizzata da SocialCom e presentata durante l’evento.Sono necessarie azioni mirate alla valorizzazione delle donne e al raggiungimento di una piena parità di generesia nell’occupazione sia nella crescita professionale.

     

    La parità dei diritti deve essere reale e non artificiosamente simulata attraverso la creazione di quote stabilite per legge. L’obiettivo finale non può e non deve essere l’introduzione di neologismi come “direttora”, ma lo sradicamento dei pregiudizi che pongono le giornaliste in posizione subalterna rispetto agli uomini. Le riforme vere e necessarie non sono quelle lessicali, bensì quelle culturali.Come ha ricordato il Presidente Mattarella, le donne hanno bisogno di un supplemento di fatica per affermarsi, ma quando ottengono ruoli di rilievo, sono affidabili, capaci, caparbie e rispettose.

     

    Un ringraziamento adIlaria Alpi, dicui il 20 marzo ricorreva il trentesimo anniversario dell’uccisione,perché “ci ha lasciato un messaggio importantee cioè che nonconta essere uomini o donne, l’importante è che i giornalistisiano capaci. Ecco perché abbiamo pensato di creareun’associazione di giornaliste, per dare voce a tutte quellecolleghe che oggi, pur essendo brave, non hanno il successo chemeriterebbero”. Così Ida Molaro, giornalista parlamentaredi Mediaset, ha dato il via alla presentazione.

     

    “Questa è un’associazione di cui c’era un gran bisogno, per ottenere più diritti, meno pregiudizi ed essere libere di valere,come dice il nostro slogan”, afferma Paola Ferazzoli, giornalista Rai nonché segretario di “Giornaliste italiane”.

     

    “Farsi valere non è facile e non è uguale per tutti. Vogliamo essere una squadra che cammina insieme alle altre, per raggiungere obiettivi comuni.Puntiamo a nuovi modelli di organizzazione del lavoro che non implichino rinunce professionali per le donne, che garantiscano loro le stesse prerogative di cui godono i colleghi uomini nelle progressioni di carriera e nel raggiungimento di ruoli apicali. L’associazione ha l’ambizione di diventare un manifesto culturale per tutte le giornaliste libere: libere dalle appartenenze e dalle catene del conformismo linguistico-culturale.Dar vita ad una nuova associazione di giornaliste è una priorità non più rinviabile. Siamo professioniste della comunicazione che meritano rispetto, lo stesso che darebbero ad un uomo. Siamo tenaci, affidabili e caparbiee abbiamo l’ambizione di diventare un movimento culturale per le colleghe. Non siamo le “mogli di”, “fidanzate di”, “amiche di”, non siamo una specie protetta. Non ci interessa essere chiamate ‘direttora’, ma farci trattare da direttore ed il confronto con tutte le donne, con l’obiettivo di migliorare questo percorso, è per noi una stella polare”.

     

    Questo il messaggio unitario che vuole essere diffuso dalle fondatrici dell’associazione: Paola Ferazzoli, Federica Frangi, Elisabetta Mancini, Maria Antonietta Spadorcia,Ida Molaro, Francesca Avena e Manuela Biancospino.Tra le promotrici dell’evento, Giovanna Ianniello, responsabile della comunicazione e storica portavoce del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e Silvia Cirocchi, portavoce del Ministro Nello Musumeci.Direttrici e direttoridi vari quotidiani, agenzie di stampa, testate televisive e volti noti della tv hanno partecipato all’evento, nonché vertici Rai.

     

    Importanti le parole delle istituzioni presenti, tra cuiil Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano; la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella ed il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare,Nello Musumeci.

     

    Libere dai pregiudizi, libere di valere. Abbiamo sintetizzato in questo slogan, riportato anche nel nostro sito (www.giornalisteitaliane.it), le ragioni che ci hanno convinte a costituire l’associazione “Giornaliste Italiane”.Giornaliste perché abbiamo fatto la gavetta macinando chilometri e fallimenti,Italiane perché veniamo da ogni angolo di quello che consideriamo il Paese più bello del mondo, la casa che ci ha dato le radici. E proprio come di una casa ce ne prendiamo cura raccontandone, con il nostro lavoro, non solo i pregi ma anche i difetti da correggere.Il Tricolore richiamato nella penna stilografica che abbiamo nel nostro logo è un omaggio alla Costituzione che all’articolo 12 recita: La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso a tre bande verticali di eguali dimensioni”, è questo che affermano coralmente le fondatrici.

     

    La mission di “Giornaliste italiane” è di puntare a nuovi modelli di organizzazione del lavoro che non implichino rinunce professionali per le donne, che garantiscano loro le stesse prerogative di cui godono i colleghi uomini nelle progressioni di carriera e nel raggiungimento di ruoli apicali.

     

    Tra gli obiettivi centrali anche una battaglia culturale e fattuale per promuovere la reale parità di genere, anche grazie ad azioni che rimuovano gli ostacoli che le donne incontrano ogni giorno per coniugare lavoro e famiglia.L’intenzione è quella di lavorare con la solerzia che scaturisce dalla forza femminile: coscienza e coraggio.

     

     

    NELLA FOTO: Le socie fondatrici, da sx: Francesca Avena, Paola Ferazzoli, Ida Molaro, Manuela Biancospino, Elisabetta Mancini, Federica Frangi e Maria Antonietta Spadorcia.

     




    8 marzo a Teramo, insediamento del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio Gran Sasso

    Teramo, 7 marzo 2024

    Domani, 8 marzo, in occasione della ricorrenza della giornata internazionale della donna, presso la sede della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, in via Savini a Teramo, si terrà alle 10:00 la cerimonia pubblica di insediamento del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile dell’ente camerale.

     

    L’organismo è composto dalla presidente Antonella Ballone e dalle consigliere camerali Vanessa Ciunci, Annalisa Del Cane, Domenica Giancarli, Franca Labrecciosa, Mara Quaianni, oltre alle rappresentanti femminili designate dalle associazioni di categoria: Fiorella Bafile, Roberta Palmerini e Silvia Scarpantonii.

     

    Il ruolo del Comitato è di contribuire a diffondere e valorizzare la cultura imprenditoriale femminile, promuovendone anche una più consapevole partecipazione allo sviluppo economico locale.

     

    Oltre ai vertici camerali, saranno presenti il sindaco di Teramo e presidente ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, l’assessore comunale alle Pari opportunità, Alessandra Ferri, il presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità di Teramo, Amelide Francia, e Maria Valeria Pennisi, referente DINTEC per la certificazione della parità di genere.

     

    L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’ente: https://www.facebook.com/cameragransasso




    POSTE ITALIANE: NEL TERAMANO DUE DIPENDENTI SU TRE SONO DONNE. A Giulianova (Via Gramsci) il 77%

    Il curioso doppio primato diSant’Egidio alla Vibrata: l’ufficio postale “più rosa della provincia” (le donne sono l’86% del personale) e il Centro di distribuzione “più rosa d’Abruzzo” (93%)

    A Teramo, Giulianova e Roseto cartolina e annullo filatelico per la Giornata Internazionale della Donna

     

    Teramo, 6 marzo 2024 – In tutta la provincia di Teramo, tra uffici postali e centri di distribuzione, le donne rappresentano il 66% dell’intero personale: è il secondo dato più alto in Abruzzo, dopo Chieti.

    Tra gli uffici postali, 29 sono quelli “rosa”, ovvero dove la funzione di responsabilità e la presenza dei dipendenti è interamente al femminile. Tra questi, si segnalano le sedi di Giulianova Spiaggia 1 (viale Orsini), Teramo 4 (via Cona), Scerne di Pineto, Colleranesco e Torricella Sicura.

    Tra le sedi più grandi, il rapporto donne/uomini raggiunge il 75% a Martinsicuro (via Piemonte) e Alba Adriatica (via Risorgimento), il 77% a Giulianova (via Gramsci), il 78% a Montorio al Vomano, l’85% a Teramo 3 (via Pannella) e l’86% a Sant’Egidio alla Vibrata, che può essere considerato “il più rosa” della provincia.

    A guidarlo è Lea Briani, in Poste dal 2008 e da ottobre 2023 responsabile della sede di corso Matteotti. “La sfida quotidiana in un ambiente di lavoro quasi tutto rosa – spiega la direttrice – è riuscire a valorizzare la diversità, perché ogni donna è un mondo unico e irripetibile. Se si riesce in questo, è un grandissimo punto di forza per l’ufficio e per l’azienda”.

    L’alta presenza femminile in provincia di Teramo si conferma anche nel settore recapito, anche in questo pari al 66% della forza lavoro. Una curiosità: anche in questo caso il Centro di distribuzione “più rosa” della provincia (e d’Abruzzo) si trova a Sant’Egidio alla Vibrata. Nella struttura guidata da Maria Camacci, che gestisce la consegna di corrispondenza e pacchi anche in altri quattro comuni della Val Vibrata (Civitella del Tronto, Sant’Omero, Torano Nuovo e Ancarano), è donna il 93% del personale. “Come donna– puntualizza la responsabile –confermare anche quest’anno il primato in questa speciale statisticaè fonte di grande soddisfazione e orgoglio. Rispetto al 2023, tra l’altro, quest’annoabbiamo ampliato del 10% la quota femminile nel nostro organico, un incremento che ci consente di primeggiare anche a livello regionale. Al di là dei numeri, mi fa piaceresottolineare come nel nostro Centro si lavori serenamente ein un clima di grande collaborazione”.

    Cartolina e annullo filatelico per l’8 marzo. Poste Italiane celebra la Giornata Internazionale della Donna con una cartolina filatelica e un annullo speciale. Nel Teramano i due prodotti filatelici sono disponibili negli uffici postali con sportello filatelico diTeramo Centro (via Paladini), Giulianova (via Gramsci) e Roseto (via Puglie), oltre che sul sito poste.it. Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, vuole ricordare in modo originale una giornata particolare, facendo dono della colorata cartolina a una persona cara o inviando un messaggio a un destinatario.

    La presenza femminile in provincia di Teramo ha avuto un ruolo determinante anche nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere. Poste Italiane ha ottenuto infatti, per il quarto anno consecutivo, il riconoscimento Top Employer che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. L’Azienda, inoltre, con una presenza femminile del 53%, ha confermato la leadership globale nelle politiche di parità di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg, un indicatore mondiale punto di riferimento per valutare l’impegno delle società nell’affermazione dei valori di genere.




    Giulianova. Esce l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Ornella Albanese: “La regina senza trono”. Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”, romanzo edito da Mondadori.

    Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Dopo il successo del romanzo storico “Il Falconiere dei Re”, edito sempre per la casa editrice Mondadori ed ambientato anche in Abruzzo, esce con un nuovo romanzo dal titolo: “La regina senza trono – Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”

    Una protagonista in cui femminilità e passionalità si combinano con uno spirito indomito e fiero, facendone un personaggio carismatico. Nel suo desiderio di autodeterminazione, Amalasunta è una figura di assoluta modernità e merita di essere riscoperta. Attraverso un racconto serrato e avvincente il lettore rivive quel periodo storico che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico. Siamo nel 495 d.C.. Il suo stesso nome ne evoca la forza, Amalasunta: la forte Amala. Lo ha deciso sua madre, per lenire la frustrazione del grande Teoderico, re degli Ostrogoti: una figlia forte e sana come il maschio che non è arrivato. E Amalasunta non delude le aspettative, crescendo fiera e determinata. Dal padre, grande guerriero e stratega che ha riunito sotto di sé tutto il suolo italico, acquisisce l’ardimento e il valore ma anche l’amore per la cultura. Studia gli autori greci e latini, disserta di filosofia e teologia, trascurando invece le arti femminili, a cui preferisce le uscite a cavallo e le battute di caccia in compagnia del suo schiavo Traguilano. La libertà è però un sogno a cui Amalasunta non intende rinunciare. La libertà di decidere il proprio futuro, di scegliere ciò che è bene per il suo popolo. La libertà di amare qualcuno che non è degno del sangue regale ma ha fatto breccia nel suo cuore, perché ha saputo riconoscere nello spirito indomito di una donna il coraggio di pretendere ciò che le spetta.

    In un racconto serrato e avvincente, rivive una figura di grande fascino e modernità.

    Amalasunta incarna alla perfezione quel diritto all’autodeterminazione che ancora oggi molte donne sono costrette a rivendicare. Sullo sfondo, un periodo storico inquieto e seducente che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico.

    Ornella Albanese, ha pubblicato racconti gialli e rosa su numerose riviste a partire dai sedici anni, prima di approdare al romanzo: ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori, due thriller storici con ricca componente sentimentale per Leggereditore (“L’anello di ferro e il pluripremiato “L’oscuro mosaico”), e infine “Il sigillo degli Acquaviva” per Leone editore. Il suo ultimo romanzo storico, “Il falconiere dei re”, è uscito per gli Oscar Mondadori. Per motivi lavorativi e affettivi si divide tra l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.