TERAMO. UNITE: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PATRIZIA DI DONATO, “PER AMORE DI GRETE”.




Roseto degli Abruzzi. L’Associazione “Il Guscio” annuncia il Convegno  formativo- informativo 2024 contro la violenza, dal titolo “Sulla nostra pelle”. 4 maggio 2024

Il Convegno si terrà presso la sala del “Laboratorio della ragione” in via G. Garibaldi 80, Roseto degli Abruzzi, il 4 Maggio
 dalle ore 9,30 alle ore 12,30
dalle ore 15,00 alle ore 18,30
Si susseguiranno relatori di eccezione, oltre la visione di un film con dibattito aperto.
Ingresso gratuito.
 Iscrizioni per la partecipazione.
 Prenotazione per aperitivo pranzato al costo di 5 euro.
 Per info: 348 475 6396



Presentata ieri al Kursaal la “Storia istituzionale di Giulianova” di Ottavio Di Stanislao.

Il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani ed il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni consegnano una targa all’autore in segno di stima e gratitudine per la poderosa ricerca svolta. E’ stata presentata ieri pomeriggio al Kursaal la “Storia istituzionale di Giulianova”, ultima fatica storiografica di Ottavio Di Stanislao, giuliese, già direttore dell’ Archivio di Stato di Teramo. In apertura dell’evento hanno portato i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni, il Vicario del Prefetto di Teramo Alberto Di Gaetano, la direttrice dell’ Archivio Di Stato di Teramo Valentina Carola. Presenti in sala, tra gli altri, il Vice Sindaco Lidia Albani, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova Capitano Nicolò Morandi, il Presidente dell’ Ente Porto Valentino Fabrizio Ferrante. La presentazione, ricchissima di riflessioni e di contributi visivi sulla storia giuliese, è stata moderata dal Direttore della Biblioteca e dei Musei Civici Sirio Maria Pomante. In apertura dei lavori, gli amministratori comunali hanno consegnato una targa ad Ottavio Di Stanislao in segno di riconoscenza per il lavoro di ricerca e approfondimento storico condotto, nell’arco di tanti anni, con perizia, completezza ed evidente passione.




AL via ad Atri la quinta edizione del premio letterario “Lorenzo D’Orsogna Bcc Adriatico Teramano”. Attesi gli ospiti Marino Bartoletti e Wilma Goich.

 

Giunto alla V Edizione il “Premio Letterario “Lorenzo D’Orsogna Bcc Adriatico Teramano”. L’appuntamento,che culminerà con la premiazione dei finalisti, si terrà  sabato alle ore 17 al teatro comunale di piazza Duomo ad Atri . Interverranno come ospite d’onore il giornalista Marino Bartoletti e come ospite musicale la cantante Wilma Goich.Ecco i finalisti .Sezione Poesia :Vittorio Di Ruocco “L’eterna luce della libertà”,  Stefano Peressini “Fumo” e Patrizia Stefanelli “Lettera di un soldato”. Per la sezione Racconto: Benedetta Barbetti “Corrispondenze con la morte”, Antonio Cesarano “Gli scarponi sputati dal mare” eConcetta Chianese “Fuochino”.Per la sezione under 18 :Istituto Comprensivo Giulianova 2 classe III E “Chi ti ama”,Gemma Martelli “La pandemia di Lucia” eCecilia Torzolini “L’uovo d’oro”. Infine per la sezione “Premio D’Orsogna”: Marco Fabio “Il mio cielo è grigio”, Roberto Fantini “Scarpetta rossa”e Martin Palmadessa “Il riflesso dei riflessi”. Per l’occasione saranno presenti il presidente della Bcc Adriatico Teramano che ha sponsorizzato il premioAvv. Antonino Macera, il direttore generale Tiberio Censoni, i componenti del Cda dell’istituto bancario ed il personale della Banca.L’iniziativa gode della  collaborazione del Comune di Atri e “Quid edizioni”.  L’ingresso  è libero.

 




Giulianova. “Aspettando il 25 Aprile”. Venerdì 12 aprile, alle 18, a palazzo Kursaal, la presentazione del libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine”.

Sarà presentato alle 18 di venerdì prossimo, 12 aprile, a palazzo Kursaal, il libro “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” di Mario Avagliano e Marco Palmieri edito da Einaudi. L’ iniziativa, che vedrà la presenza dell’autore Avagliano, è stata promossa, con il patrocinio del Comune di Giulianova, in occasione dell’80° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944) e della liberazione di Giulianova dall’occupazione tedesca (giugno 1944). Dialogherà con Avagliano, ospite per la terza volta in città, il giornalista Walter De Berardinis, organizzatore dell’evento e autore di numerose ricerche storiche sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale a Giulianova e in provincia di Teramo. Porteranno i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani e l’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini. Nel volume, fa notare De Berardinis, è citata anche Giulianova. Nella nostra città, non a caso, la piazza principale del lido è dedicata alle 335 vittime dell’eccidio, di cui il libro, una per una, racconta la storia.

Monumento ai caduti Seconda Guerra Mondiale (cimitero di Giulianova) – Foto Archivio




“SUONI ULTERIORI” ALL’ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL COMPOSITORE PAOLO CAVALLONE MERCOLEDI’ 10 APRILE, ORE 15, ROMA (PIAZZA DELLA TORRETTA, 36).

Sulmona, 8 aprile 2024

Un viaggio nella “poesica” del compositore sulmonese Paolo Cavallone, tra musica contemporanea e poesia. E’ quanto prevede la presentazione di “Suoni Ulteriori”, il volume scritto dallo stesso Cavallone, tra i compositori italiani più apprezzati a livello internazionale, che sarà presentato mercoledì 10 aprile, alle ore 15, a Roma nella sede dell’Associazione Stampa Romana (Piazza della Torretta, 36 – 1° Piano). L’ingresso è libero. All’incontro, oltre all’autore, interverranno il presidente della Consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, Antonio Ranalli, il musicista e filologo Valerio Sanzotta e rappresentanti delle istituzioni. Alcuni estratti del volume saranno letti dal giornalista Angelo Martini.

L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti.

È difficile separare la poesia dalla musica perché in Paolo Cavallone prendono vita contemporaneamente: non vi è un prima e un dopo, un distacco, ma si formano insieme. Potremmo azzardare il termine “poesica”, poesia/musica contratte in un’unica parola, arti che pur conservando le loro naturali caratteristiche si penetrano attraverso il suono e il ritmo, indistinguibili e imprescindibili l’una dall’altra. Dal suono di una vocale o di una frase nasce la musica, la quale è già contenuta in quella parola e in quel verso. Non è una questione di creare una poetica o una drammaturgia, il fatto è che poesia/musica sono connaturati alla sensibilità, alla forma mentis di Cavallone o meglio egli diviene la sua poesia/musica. Un suono senza tempo (“Spirali”), intrasonico polifonico (“Madrigale”), ci regala Cavallone, corpo dello spirito (“Corpo”), vivo raro (“Sorriso”). “Per onestà / nella purezza dell’intenzione / dell’immaginazione” (“Ero Dandy e non sapevo”), ci dona la dolcezza delle emozioni (Stanze), in “Rivelazioni” meditate e fulminee, in un percorso di vita e d’arte più unico che raro, profondo e originale. Il libro si arricchisce della copertina tratta dall’opera “Il vento dell’ovest” della pittrice Emma D’Alessandro.

Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è uno dei maggiori compositori di oggi. Affianca a una formazione musicale di alto prestigio la laurea in Lettere all’Università dell’Aquila dove studia Letteratura Italiana con Walter Siti. L’apertura di senso del suo pensiero compositivo, nell’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, è divenuta canone estetico di riferimento. Fra le collaborazioni ricordiamo: Siemens Foundation, Dilijan Music Series di Los Angeles, Orchestre National de Bretagne, Orchestra della Toscana, EOC ensemble, Pascal Gallois, Rohan De Saram, Roberto Fabbriciani, Magnus Andersson, Marco Guidarini, Daniel Kawka e Andrea Lo Vecchio. In qualità di regista ha realizzato il film di animazione d’arte “Magasin de métaphores”. Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. I suoi lavori sono pubblicati da RAI COM e da MEP e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.




“Il sangue della passiflora” alla Barbati di Lanciano con Andreina Sirena

I sublimi vertici dell’arte, le mille mutevoli meraviglie della natura, le profondità oniriche della musica e la riscoperta di un’antica e rassicurante eredità culturale accompagnano Armida, apprezzata guida del grande museo cittadino, in un viaggio interiore intessuto di dolore e speranza, di abissi emotivi e inattese rinascite, viaggio che viene affrontato nel primo romanzo di Andreina Sirena, inserito nella collana Notturni di Ianieri Edizioni dal titolo “Il sangue della passiflora” e che verrà presentato venerdì 12 aprile alle ore 18.00 presso la Libreria Barbati di Lanciano (CH) in presenza dello stesso editore Mario Ianieri.

Due sono gli uomini, Tommaso prima e Lorenzo poi, che coinvolgeranno Armida in dimensioni affettive antitetiche, mondi fisicamente e psicologicamente distanti, in cui amare ed essere amati finiscono per assumere significati contraddittori.

Li accomuna invece lo strazio lacerante del distacco e dell’abbandono che la donna toccherà più volte, restituito e quasi amplificato dalle sculture, dai quadri, dalle architetture, dai suoni, dalla natura con cui la protagonista stringe un rapporto indissolubile.

Andreina Sirena è insegnante e critica cinematografica. Scrive per la rivista Il Ragazzo Selvaggio e ha collaborato, tra gli altri, con il sito MYmovies, con i quotidiani Il TempoAvvenire, con i mensili VolarePoesiaCarte di Cinema. Collabora con il Centro Studi Cinematografici della Lombardia (CSC) e con il festival cinematografico Castellinaria di Bellinzona.

L’ingresso è gratuito. La Libreria Barbati si trova a Lanciano in via Martiri 6 Ottobre, 60.

Per info sui social @ianieriedizioni.




Al Museo Barbella di Chieti, il 13 aprile, 4° incontro dei Salotti Teatini

 

CHIETI – Sabato 13 aprile alle ore 17:30, presso il Museo Barbella di Chieti, quarto incontro dei Salotti Teatini patrocinati dal Comune di Chieti, dall’Associazione FairyConsort e dal Giardino delle pubbliche letture. Si terrà un concerto delle arie (Quattro canzoni di Amaranta)di Francesco Paolo Tosti, con la voce del soprano Chiara Tarquini accompagnata al piano da Walter D’Arcangelo, in occasione della presentazione dei libri “Chi era Gabriele d’Annunzio” di Massimo Pamio e Monica Ferri (Edizioni Mondo Nuovo) e di “Chi era Francesco Paolo Michetti” degli stessi autori, per la collana dei “Tascabili”. Luca Dragani introdurrà la serata.

 

Nel primo dei due volumi, Massimo Pamio compie un’analisi delle opere e della biografia, Monica Ferri descrive la psicologia degli artisti tramite l’interpretazione grafologica. Gli Autori cercano di rispondere alla domanda posta nel titolo “Chi era Gabriele D’Annunzio?” (o d’Annunzio?):già sul cognome si può disputare, offrendo al lettore il loro indiscreto punto di vista, “antropoetico” il primo, grafologico la seconda. Quali le ragioni del successo dell’Immaginifico? Si tratta di un vero e proprio caso degno di indagine. Dall’analisi delle vicende dell’uomo e del Vate, Pamioricava i segni di uno spregiudicato interprete della società del suo tempo, che tenta di dominare la potenza irriverente della Vita mediante il fascino che emana la sua personalità, animatore di salotti, arringatore di folle. Nell’enigma indecifrabile del Genio la lettura grafologica di Monica Ferri rivela la poliedrica e contradditoria modernità dell’uomo, nella sua ardente creatività, schiavo alla celebrità.

 

Per quanto riguarda la seconda opera, gli Autori indicano in Francesco PaoloMichetti uno dei massimi esponenti della storia della pittura italiana. Talento e genialità ne fanno un soggetto versatile, eclettico, pieno di interessi, curioso, egli non fu solo pittore, ma anche incisore, scultore, fotografo, regista cinematografico, inventore e perfino architetto esoterico e visionario. Nel ripercorrerne la vita, tentando di definirne il complesso percorso tecnico-artistico che si sviluppa per cicli, dalla fase centrale culminante nella luminosità gioiosa con cui egli mostra una perfetta armonia con il creato, espressione religiosissima che poi diverrà via via più greve, fino all’essenzialità dell’ultima fase, in cui diverrà astrattista e iperrealista, precursore di tutte le correnti del Novecento italiano, Pamio si misura con la profondità di quella ricerca, per poi porsi una questione che ancor oggi è irrisolta: perché Michetti volle tener nascosta la sua attività profetica, quella di aver compreso che dopo di lui si sarebbe sviluppato e avrebbe trionfato l’astrattismo?

 

La parola di un artista è spesso una criptografia, una scrittura segreta che rimanda ad altri segni e linguaggi. Nell’indagine di Monica Ferri la costellazione segnica grafologica di Francesco Paolo Michetti conferma una geniale spiritualità, radicata nella tipologia junghiana sensazione-intuizione. La lettura grafologica, in un’alchimia applicata a tanti segni nascosti, interpreta l’incessante tensione del pittore abruzzese a rendere le immagini materia per l’attuazione di sogni più alti.

 

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Chiara Tarquini, soprano, nata nel 1994, studia pianoforte dall’età di 6 anni e successivamente canto lirico presso la “Crossover Academy” di Pescara con Umberto De Baptistis. Si perfeziona in masterclass e seminari con i soprani Susanna Rigacci, Donata d’Annunzio Lombardi, con il tenore Fabio Armiliato e il basso Ildebrando D’Arcangelo.Si è esibita in varie formazioni cameristiche, in teatri, festival, manifestazioni varie. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

 

Walter d’Arcangelo è nato a Chieti e si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara in Organo e Composizione Organistica e Clavicembalo sotto la guida della Prof.ssa Giovanna Franzoni e del M° Francesco Baroni; inoltre è diplomando in Composizione con il M° Fabio Cellini. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento con i Maestri A.Isoir, H.Vogel, L.Rogg, E.Koimann, M. Radulescu, W.Zerer e P.Westerbrik. Nel 1994 ha studiato nella classe di Organo presso la Scuola Civica di Milano con il M° Lorenzo Ghielmi, dove ha approfondito la prassi esecutiva della musica che va dal 1500 al 1700. Presidente dell’Associazione Organistica “Adriano Fedri, ha al suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero; si è esibito in Austria, Germania, Francia, Ungheria, Belgio, Polonia, Slovenia, Norvegia, Spagna, Svizzera, Repubblica della Slovacchia riscuotendo successo sia di pubblico che di critica. Molti sono stati i premi e i riconoscimenti , numerose le registrazioni che ha effettuato sia come clavicembalista che come organista: le dodici sonate dell’opera V di Arcangelo Corelli per l’etichetta Novecento, le sonate Op. IX di Michele Mascitti, le sette sonate per flauto, archi e basso continuo di A. Scarlatti con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in qualità di organista varie composizioni per organo e violino di autori diversi per la casa discografica SynthagmaMusicum.

 

Massimo Pamio, abruzzese, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, per meriti culturali. Ha pubblicato in volume numerose opere; tra le ultime: Arrivabene/Pamio(2023); Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Padovani/Pamio (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019) di saggistica; di poesia: Anonimie (2023), Egolari (2024); ha curato: Sirene, di Pierluca Cetera (2023), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024), con Riccardo La Rovere, Chi era Gabriele D’Annunzio. Un’analisi antropoetica e grafologica (2024) e Chi era Francesco Paolo Michetti. Interpretazione critico-estetica e grafologica (2024), con Monica Ferri, Le più belle poesie di Gabriele d’Annunzio e molto altro… con un’appendice di motti dannunziani e di pagine sull’arte e il dannunziario (2023), Roma e Sant’Arsenio di Elio Pecora (2021).

 

Monica Ferri, nativa di Venezia, vive a Chieti. Laureata in lettere classiche, insegna materie letterarie nella scuola superiore. Ha seguito il corso quadriennale di grafologia presso l’Asergraf di Pescara. Grafologa appassionata, cura ritratti di personalità di artisti, collaborando a mostre, riviste e giornali on line. Promuove e organizza eventi culturali e incontri con autori nelle scuole e presso librerie, enti o associazioni ed è nelle giurie di alcuni premi letterari. Attualmente studia perizia forense presso l’Arigraf (Associazione Italiana di Ricerca Grafologica)di Roma. Ha pubblicato, con Massimo Pamio: Chi era Gabriele D’Annunzio (2024), Chi era Francesco Paolo Michetti (2024).

 

 

 

 

 




VITTORIO VALENTINI: TESTIMONE DELL’ORRORE DEL VAJONT E DEL PROFONDO LEGAME ABRUZZESE CON IL DISASTRO

 

Vittorio Valentini, un valoroso abruzzese e sotto tenente durante il servizio militare con gli Alpini presso la caserma Fantuzzi di Belluno, ha condiviso il suo straordinario racconto come soccorritore arrivato a Longarone la mattina dopo il disastro del Vajont in un’intervista esclusiva per il podcast “Voce del Vajont”. Curato con grande attenzione e sensibilità da Andrea Di Antonio, teramano di origine e residente a Cambridge, nel Regno Unito, questo podcast si presenta come un punto di incontro cruciale per chi desidera conoscere e comprendere a fondo gli eventi legati al tragico evento del Vajont per mantenere viva la memoria.

Nell’episodio che lo vede protagonista, disponibile su YouTube al seguente link https://youtu.be/FOq-6Gt-9QE, Valentini ha condiviso dettagli e riflessioni su quei giorni tragici, offrendo uno sguardo unico sulle operazioni di soccorso e sulle difficoltà affrontate dal personale impegnato sul campo. Andrea Di Antonio, curatore del podcast, ha dichiarato: “Sono grato a Vittorio per aver condiviso la sua testimonianza con noi. La sua partecipazione è stata fondamentale e l’importanza della sua voce si unisce a quella di altri soccorritori, contribuendo così a preservare la memoria storica di un evento che ha segnato profondamente l’Italia.”

La storia di Valentini aggiunge un altro tassello fondamentale al legame tra il disastro del Vajont e l’Abruzzo. Erano prevalentemente abruzzesi, infatti, i cosiddetti “acrobati delle dighe”, operai in grado di lavorare appesi sulla roccia ad altezze vertiginose, che hanno partecipato alla costruzione della diga. È anche a L’Aquila che si sono svolti i primi due gradi di processo penale ai responsabili del disastro a partire dal 1969. Inoltre, presso l’Archivio di Stato del capoluogo abruzzese erano conservati, fino al tragico terremoto del 6 aprile 2009, anche i 256 faldoni di carte processuali, sottolineando ulteriormente l’importanza storica e culturale di questo tragico evento per la regione abruzzese. Attualmente, tali documenti sono conservati presso l’Archivio di Stato di Belluno, dove dovrebbero essere trasferiti in maniera definitiva come auspicato dal Presidente della Repubblica Mattarella durante la sua visita ai luoghi del disastro in occasione del sessantesimo anniversario.

Con la sua testimonianza, Valentini continua a onorare la memoria delle vittime del disastro del Vajont e a portare avanti il ricordo di quelle tragiche ore che hanno segnato indelebilmente la storia della regione e dell’intero paese. Il suo impegno e la sua voce rimangono fondamentali nel mantenere vivo il ricordo di questa tragedia e nell’assicurare che le lezioni apprese non vengano dimenticate.




Giulianova. Una sfida per l’ambiente: il 5 maggio gli scout organizzano una gara di raccolta rifiuti in giro per la città.

🌸🌸REGOLAMENTO🌸🌸
L’iscrizione è OBBLIGATORIA per poter partecipare all’evento; ci si può iscrivere nel form
google al quale si può accedere tramite il link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeVcghYS5U7d97YMGYBa7LsHuf4VgsBn1GW
AbHoCcKo-RgVKA/viewform?pli=1 oppure scannerizzando il qr code nella nostra locandina,
o ancora contattando il numero +39 340 516 2363
Ci si può iscrivere singolarmente oppure con un a propria squadra
🟣Se vi state iscrivendo come una squadra dovete sapere che:
nel form troverete la dicitura “SQUADRA COMPLETA”
-la squadra può essere composta da un minimo di 10 a un massimo di 20 partecipanti
– ogni squadra deve avere un capitano maggiore di anni 16 al quale noi affiancheremo un
referente appartenente al gruppo scout
– Nel form sara obbligatorio inserire :
NOME CAPITANO , ETA CAPITANO ,
NOMINATIVI SQUADRA E SPECIFICARE IL NUMERO DI BAMBINI , CASI
SPECIALI SONO DA COMUNICARE
🟣 se invece vi volete iscrivere con alcuni amici e non riuscite ad creare una squadra
completa (min 10 partecipanti) potete iscrivervi cliccando sulla dicitura “SQUADRA
INCOMPLETA”
🟣 Sara possibile iscriversi anche come singoli alla dicitura “ISCRIZIONE SINGOLA”
Se vi segnate come squadra incompleta o singoli saremo noi a creare delle squadre miste;
🔆Ogni squadra sara denominata con un colore
‼️‼️Sara necessario portare guanti , sacco nero e sacchetto DA CASA‼️‼️
🔴l’incontrò avverrà con tutte le squadre a piazza S. Pietro per poi dare il via alla gara🔴
🔹Ad ogni squadra sara assegnata una zona da pulire🔹
🔶 Nel momento dello spostamento sara già possibile raccogliere spazzatura🔶
🌷Al termine della gara ci saranno le premiazioni a piazza S Pietro🌷
🌳PREMI🌳
🏆premio generale a chi raccoglie piu rifiuti
🚬 Premio CICCA : raccogliendo in un sacchettino a parte tutte le sigarette, pacchetti vuoti ,
heets , terea ecc… la squadra che ne avrà raccolte di piu si aggiudicherà questo premio
🫂Coinvolgimento di un non iscritto

Ci sono premi per le prime tre squadre che raccolgono di più.