“SUONI ULTERIORI” ALL’ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL COMPOSITORE PAOLO CAVALLONE MERCOLEDI’ 10 APRILE, ORE 15, ROMA (PIAZZA DELLA TORRETTA, 36).

Sulmona, 8 aprile 2024

Un viaggio nella “poesica” del compositore sulmonese Paolo Cavallone, tra musica contemporanea e poesia. E’ quanto prevede la presentazione di “Suoni Ulteriori”, il volume scritto dallo stesso Cavallone, tra i compositori italiani più apprezzati a livello internazionale, che sarà presentato mercoledì 10 aprile, alle ore 15, a Roma nella sede dell’Associazione Stampa Romana (Piazza della Torretta, 36 – 1° Piano). L’ingresso è libero. All’incontro, oltre all’autore, interverranno il presidente della Consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, Antonio Ranalli, il musicista e filologo Valerio Sanzotta e rappresentanti delle istituzioni. Alcuni estratti del volume saranno letti dal giornalista Angelo Martini.

L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti.

È difficile separare la poesia dalla musica perché in Paolo Cavallone prendono vita contemporaneamente: non vi è un prima e un dopo, un distacco, ma si formano insieme. Potremmo azzardare il termine “poesica”, poesia/musica contratte in un’unica parola, arti che pur conservando le loro naturali caratteristiche si penetrano attraverso il suono e il ritmo, indistinguibili e imprescindibili l’una dall’altra. Dal suono di una vocale o di una frase nasce la musica, la quale è già contenuta in quella parola e in quel verso. Non è una questione di creare una poetica o una drammaturgia, il fatto è che poesia/musica sono connaturati alla sensibilità, alla forma mentis di Cavallone o meglio egli diviene la sua poesia/musica. Un suono senza tempo (“Spirali”), intrasonico polifonico (“Madrigale”), ci regala Cavallone, corpo dello spirito (“Corpo”), vivo raro (“Sorriso”). “Per onestà / nella purezza dell’intenzione / dell’immaginazione” (“Ero Dandy e non sapevo”), ci dona la dolcezza delle emozioni (Stanze), in “Rivelazioni” meditate e fulminee, in un percorso di vita e d’arte più unico che raro, profondo e originale. Il libro si arricchisce della copertina tratta dall’opera “Il vento dell’ovest” della pittrice Emma D’Alessandro.

Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è uno dei maggiori compositori di oggi. Affianca a una formazione musicale di alto prestigio la laurea in Lettere all’Università dell’Aquila dove studia Letteratura Italiana con Walter Siti. L’apertura di senso del suo pensiero compositivo, nell’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, è divenuta canone estetico di riferimento. Fra le collaborazioni ricordiamo: Siemens Foundation, Dilijan Music Series di Los Angeles, Orchestre National de Bretagne, Orchestra della Toscana, EOC ensemble, Pascal Gallois, Rohan De Saram, Roberto Fabbriciani, Magnus Andersson, Marco Guidarini, Daniel Kawka e Andrea Lo Vecchio. In qualità di regista ha realizzato il film di animazione d’arte “Magasin de métaphores”. Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. I suoi lavori sono pubblicati da RAI COM e da MEP e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.




“Il sangue della passiflora” alla Barbati di Lanciano con Andreina Sirena

I sublimi vertici dell’arte, le mille mutevoli meraviglie della natura, le profondità oniriche della musica e la riscoperta di un’antica e rassicurante eredità culturale accompagnano Armida, apprezzata guida del grande museo cittadino, in un viaggio interiore intessuto di dolore e speranza, di abissi emotivi e inattese rinascite, viaggio che viene affrontato nel primo romanzo di Andreina Sirena, inserito nella collana Notturni di Ianieri Edizioni dal titolo “Il sangue della passiflora” e che verrà presentato venerdì 12 aprile alle ore 18.00 presso la Libreria Barbati di Lanciano (CH) in presenza dello stesso editore Mario Ianieri.

Due sono gli uomini, Tommaso prima e Lorenzo poi, che coinvolgeranno Armida in dimensioni affettive antitetiche, mondi fisicamente e psicologicamente distanti, in cui amare ed essere amati finiscono per assumere significati contraddittori.

Li accomuna invece lo strazio lacerante del distacco e dell’abbandono che la donna toccherà più volte, restituito e quasi amplificato dalle sculture, dai quadri, dalle architetture, dai suoni, dalla natura con cui la protagonista stringe un rapporto indissolubile.

Andreina Sirena è insegnante e critica cinematografica. Scrive per la rivista Il Ragazzo Selvaggio e ha collaborato, tra gli altri, con il sito MYmovies, con i quotidiani Il TempoAvvenire, con i mensili VolarePoesiaCarte di Cinema. Collabora con il Centro Studi Cinematografici della Lombardia (CSC) e con il festival cinematografico Castellinaria di Bellinzona.

L’ingresso è gratuito. La Libreria Barbati si trova a Lanciano in via Martiri 6 Ottobre, 60.

Per info sui social @ianieriedizioni.




Al Museo Barbella di Chieti, il 13 aprile, 4° incontro dei Salotti Teatini

 

CHIETI – Sabato 13 aprile alle ore 17:30, presso il Museo Barbella di Chieti, quarto incontro dei Salotti Teatini patrocinati dal Comune di Chieti, dall’Associazione FairyConsort e dal Giardino delle pubbliche letture. Si terrà un concerto delle arie (Quattro canzoni di Amaranta)di Francesco Paolo Tosti, con la voce del soprano Chiara Tarquini accompagnata al piano da Walter D’Arcangelo, in occasione della presentazione dei libri “Chi era Gabriele d’Annunzio” di Massimo Pamio e Monica Ferri (Edizioni Mondo Nuovo) e di “Chi era Francesco Paolo Michetti” degli stessi autori, per la collana dei “Tascabili”. Luca Dragani introdurrà la serata.

 

Nel primo dei due volumi, Massimo Pamio compie un’analisi delle opere e della biografia, Monica Ferri descrive la psicologia degli artisti tramite l’interpretazione grafologica. Gli Autori cercano di rispondere alla domanda posta nel titolo “Chi era Gabriele D’Annunzio?” (o d’Annunzio?):già sul cognome si può disputare, offrendo al lettore il loro indiscreto punto di vista, “antropoetico” il primo, grafologico la seconda. Quali le ragioni del successo dell’Immaginifico? Si tratta di un vero e proprio caso degno di indagine. Dall’analisi delle vicende dell’uomo e del Vate, Pamioricava i segni di uno spregiudicato interprete della società del suo tempo, che tenta di dominare la potenza irriverente della Vita mediante il fascino che emana la sua personalità, animatore di salotti, arringatore di folle. Nell’enigma indecifrabile del Genio la lettura grafologica di Monica Ferri rivela la poliedrica e contradditoria modernità dell’uomo, nella sua ardente creatività, schiavo alla celebrità.

 

Per quanto riguarda la seconda opera, gli Autori indicano in Francesco PaoloMichetti uno dei massimi esponenti della storia della pittura italiana. Talento e genialità ne fanno un soggetto versatile, eclettico, pieno di interessi, curioso, egli non fu solo pittore, ma anche incisore, scultore, fotografo, regista cinematografico, inventore e perfino architetto esoterico e visionario. Nel ripercorrerne la vita, tentando di definirne il complesso percorso tecnico-artistico che si sviluppa per cicli, dalla fase centrale culminante nella luminosità gioiosa con cui egli mostra una perfetta armonia con il creato, espressione religiosissima che poi diverrà via via più greve, fino all’essenzialità dell’ultima fase, in cui diverrà astrattista e iperrealista, precursore di tutte le correnti del Novecento italiano, Pamio si misura con la profondità di quella ricerca, per poi porsi una questione che ancor oggi è irrisolta: perché Michetti volle tener nascosta la sua attività profetica, quella di aver compreso che dopo di lui si sarebbe sviluppato e avrebbe trionfato l’astrattismo?

 

La parola di un artista è spesso una criptografia, una scrittura segreta che rimanda ad altri segni e linguaggi. Nell’indagine di Monica Ferri la costellazione segnica grafologica di Francesco Paolo Michetti conferma una geniale spiritualità, radicata nella tipologia junghiana sensazione-intuizione. La lettura grafologica, in un’alchimia applicata a tanti segni nascosti, interpreta l’incessante tensione del pittore abruzzese a rendere le immagini materia per l’attuazione di sogni più alti.

 

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Chiara Tarquini, soprano, nata nel 1994, studia pianoforte dall’età di 6 anni e successivamente canto lirico presso la “Crossover Academy” di Pescara con Umberto De Baptistis. Si perfeziona in masterclass e seminari con i soprani Susanna Rigacci, Donata d’Annunzio Lombardi, con il tenore Fabio Armiliato e il basso Ildebrando D’Arcangelo.Si è esibita in varie formazioni cameristiche, in teatri, festival, manifestazioni varie. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

 

Walter d’Arcangelo è nato a Chieti e si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara in Organo e Composizione Organistica e Clavicembalo sotto la guida della Prof.ssa Giovanna Franzoni e del M° Francesco Baroni; inoltre è diplomando in Composizione con il M° Fabio Cellini. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento con i Maestri A.Isoir, H.Vogel, L.Rogg, E.Koimann, M. Radulescu, W.Zerer e P.Westerbrik. Nel 1994 ha studiato nella classe di Organo presso la Scuola Civica di Milano con il M° Lorenzo Ghielmi, dove ha approfondito la prassi esecutiva della musica che va dal 1500 al 1700. Presidente dell’Associazione Organistica “Adriano Fedri, ha al suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero; si è esibito in Austria, Germania, Francia, Ungheria, Belgio, Polonia, Slovenia, Norvegia, Spagna, Svizzera, Repubblica della Slovacchia riscuotendo successo sia di pubblico che di critica. Molti sono stati i premi e i riconoscimenti , numerose le registrazioni che ha effettuato sia come clavicembalista che come organista: le dodici sonate dell’opera V di Arcangelo Corelli per l’etichetta Novecento, le sonate Op. IX di Michele Mascitti, le sette sonate per flauto, archi e basso continuo di A. Scarlatti con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in qualità di organista varie composizioni per organo e violino di autori diversi per la casa discografica SynthagmaMusicum.

 

Massimo Pamio, abruzzese, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, per meriti culturali. Ha pubblicato in volume numerose opere; tra le ultime: Arrivabene/Pamio(2023); Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Padovani/Pamio (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019) di saggistica; di poesia: Anonimie (2023), Egolari (2024); ha curato: Sirene, di Pierluca Cetera (2023), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024), con Riccardo La Rovere, Chi era Gabriele D’Annunzio. Un’analisi antropoetica e grafologica (2024) e Chi era Francesco Paolo Michetti. Interpretazione critico-estetica e grafologica (2024), con Monica Ferri, Le più belle poesie di Gabriele d’Annunzio e molto altro… con un’appendice di motti dannunziani e di pagine sull’arte e il dannunziario (2023), Roma e Sant’Arsenio di Elio Pecora (2021).

 

Monica Ferri, nativa di Venezia, vive a Chieti. Laureata in lettere classiche, insegna materie letterarie nella scuola superiore. Ha seguito il corso quadriennale di grafologia presso l’Asergraf di Pescara. Grafologa appassionata, cura ritratti di personalità di artisti, collaborando a mostre, riviste e giornali on line. Promuove e organizza eventi culturali e incontri con autori nelle scuole e presso librerie, enti o associazioni ed è nelle giurie di alcuni premi letterari. Attualmente studia perizia forense presso l’Arigraf (Associazione Italiana di Ricerca Grafologica)di Roma. Ha pubblicato, con Massimo Pamio: Chi era Gabriele D’Annunzio (2024), Chi era Francesco Paolo Michetti (2024).

 

 

 

 

 




VITTORIO VALENTINI: TESTIMONE DELL’ORRORE DEL VAJONT E DEL PROFONDO LEGAME ABRUZZESE CON IL DISASTRO

 

Vittorio Valentini, un valoroso abruzzese e sotto tenente durante il servizio militare con gli Alpini presso la caserma Fantuzzi di Belluno, ha condiviso il suo straordinario racconto come soccorritore arrivato a Longarone la mattina dopo il disastro del Vajont in un’intervista esclusiva per il podcast “Voce del Vajont”. Curato con grande attenzione e sensibilità da Andrea Di Antonio, teramano di origine e residente a Cambridge, nel Regno Unito, questo podcast si presenta come un punto di incontro cruciale per chi desidera conoscere e comprendere a fondo gli eventi legati al tragico evento del Vajont per mantenere viva la memoria.

Nell’episodio che lo vede protagonista, disponibile su YouTube al seguente link https://youtu.be/FOq-6Gt-9QE, Valentini ha condiviso dettagli e riflessioni su quei giorni tragici, offrendo uno sguardo unico sulle operazioni di soccorso e sulle difficoltà affrontate dal personale impegnato sul campo. Andrea Di Antonio, curatore del podcast, ha dichiarato: “Sono grato a Vittorio per aver condiviso la sua testimonianza con noi. La sua partecipazione è stata fondamentale e l’importanza della sua voce si unisce a quella di altri soccorritori, contribuendo così a preservare la memoria storica di un evento che ha segnato profondamente l’Italia.”

La storia di Valentini aggiunge un altro tassello fondamentale al legame tra il disastro del Vajont e l’Abruzzo. Erano prevalentemente abruzzesi, infatti, i cosiddetti “acrobati delle dighe”, operai in grado di lavorare appesi sulla roccia ad altezze vertiginose, che hanno partecipato alla costruzione della diga. È anche a L’Aquila che si sono svolti i primi due gradi di processo penale ai responsabili del disastro a partire dal 1969. Inoltre, presso l’Archivio di Stato del capoluogo abruzzese erano conservati, fino al tragico terremoto del 6 aprile 2009, anche i 256 faldoni di carte processuali, sottolineando ulteriormente l’importanza storica e culturale di questo tragico evento per la regione abruzzese. Attualmente, tali documenti sono conservati presso l’Archivio di Stato di Belluno, dove dovrebbero essere trasferiti in maniera definitiva come auspicato dal Presidente della Repubblica Mattarella durante la sua visita ai luoghi del disastro in occasione del sessantesimo anniversario.

Con la sua testimonianza, Valentini continua a onorare la memoria delle vittime del disastro del Vajont e a portare avanti il ricordo di quelle tragiche ore che hanno segnato indelebilmente la storia della regione e dell’intero paese. Il suo impegno e la sua voce rimangono fondamentali nel mantenere vivo il ricordo di questa tragedia e nell’assicurare che le lezioni apprese non vengano dimenticate.




Giulianova. Una sfida per l’ambiente: il 5 maggio gli scout organizzano una gara di raccolta rifiuti in giro per la città.

🌸🌸REGOLAMENTO🌸🌸
L’iscrizione è OBBLIGATORIA per poter partecipare all’evento; ci si può iscrivere nel form
google al quale si può accedere tramite il link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeVcghYS5U7d97YMGYBa7LsHuf4VgsBn1GW
AbHoCcKo-RgVKA/viewform?pli=1 oppure scannerizzando il qr code nella nostra locandina,
o ancora contattando il numero +39 340 516 2363
Ci si può iscrivere singolarmente oppure con un a propria squadra
🟣Se vi state iscrivendo come una squadra dovete sapere che:
nel form troverete la dicitura “SQUADRA COMPLETA”
-la squadra può essere composta da un minimo di 10 a un massimo di 20 partecipanti
– ogni squadra deve avere un capitano maggiore di anni 16 al quale noi affiancheremo un
referente appartenente al gruppo scout
– Nel form sara obbligatorio inserire :
NOME CAPITANO , ETA CAPITANO ,
NOMINATIVI SQUADRA E SPECIFICARE IL NUMERO DI BAMBINI , CASI
SPECIALI SONO DA COMUNICARE
🟣 se invece vi volete iscrivere con alcuni amici e non riuscite ad creare una squadra
completa (min 10 partecipanti) potete iscrivervi cliccando sulla dicitura “SQUADRA
INCOMPLETA”
🟣 Sara possibile iscriversi anche come singoli alla dicitura “ISCRIZIONE SINGOLA”
Se vi segnate come squadra incompleta o singoli saremo noi a creare delle squadre miste;
🔆Ogni squadra sara denominata con un colore
‼️‼️Sara necessario portare guanti , sacco nero e sacchetto DA CASA‼️‼️
🔴l’incontrò avverrà con tutte le squadre a piazza S. Pietro per poi dare il via alla gara🔴
🔹Ad ogni squadra sara assegnata una zona da pulire🔹
🔶 Nel momento dello spostamento sara già possibile raccogliere spazzatura🔶
🌷Al termine della gara ci saranno le premiazioni a piazza S Pietro🌷
🌳PREMI🌳
🏆premio generale a chi raccoglie piu rifiuti
🚬 Premio CICCA : raccogliendo in un sacchettino a parte tutte le sigarette, pacchetti vuoti ,
heets , terea ecc… la squadra che ne avrà raccolte di piu si aggiudicherà questo premio
🫂Coinvolgimento di un non iscritto

Ci sono premi per le prime tre squadre che raccolgono di più.




Celebrazione del 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato a Roseto degli Abruzzi

Polizia Di Stato 172 – 2024

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La Questura di Teramo e il Comune di Roseto degli Abruzzi sono onorati di annunciare la celebrazione del 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La cerimonia avrà luogo il giorno 10 aprile 2024 presso il Lungomare Celommi di Roseto degli Abruzzi, con inizio alle ore 10.30.

Saranno presenti alla cerimonia il Questore della provincia di Teramo Dott. Carmine Soriente, il Prefetto della provincia di Teramo Dott. Fabrizio Stelo, il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, nonché numerose autorità militari, civili e religiose.

In occasione dell’evento, saranno letti i messaggi inviati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Pref. Vittorio Pisani.

Nel corso della cerimonia, saranno inoltre consegnate onorificenze al personale che si è particolarmente distinto nell’espletamento delle attività istituzionali e verranno rilasciati i diplomi di “Cittadino Modello”.

La Questura di Teramo e il Comune di Roseto invitano la cittadinanza a partecipare a questo importante evento, momento di riconoscimento e apprezzamento per l’opera svolta dalla Polizia di Stato nel corso dei suoi 172 anni di storia.

In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport “Remo Maggetti”, in via piazza Olimpia.

“L’Anniversario della fondazione della Polizia di Stato rappresenta un momento per celebrare il servizio dedicato alla sicurezza della comunità e per riconoscere l’importanza fondamentale della sua presenza sul territorio – afferma il Sindaco di Roseto Mario Nugnes – Siamo onorati di poter ospitare questa importante celebrazione nella nostra città e ringraziamo il Questore, Dott. Carmine Soriente, per aver scelto Roseto degli Abruzzi come luogo dove svolgere questa cerimonia solenne. Attraverso la presenza costante e l’azione tempestiva, la Polizia di Stato contribuisce a mantenere la serenità nelle comunità locali, rappresentando un baluardo di sicurezza e un punto di riferimento per tutti i cittadini”.




TORINO. ASI – AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO PREMIA IL CAST DI TERAMO E IL GIORNALISTA PAOLO MARTOCCHIA PER LA PUBBLICAZIONE “QUANDO PASSA NUVOLARI”.

Il Consiglio federale dell’Asi-Automotoclub Storico Italiano ha assegnato al Cast, il Club Automoto Storiche di Teramo, il “Premio Cultura 2023” per la pubblicazione del volume dal titolo: “Quando passa Nuvolari. Dall’Abruzzo al Gran Premio Tripoli 1933”. Il volume, scritto dal giornalista e saggista Paolo Martocchia, narra la vicenda del biglietto della lotteria di Tripoli acquistato dal segretario comunale di Cellino Attanasio. Nella ridda di voci incontrollate che seguirono l’evento relativo al montepremi della corsa, il dato di fatto storico è l’arrivo di Tazio Nuvolari a Cellino Attanasio, insieme al meccanico Siena, a bordo dell’Alfa Romeo. Nel momento dell’arrivo, Domenico Arena, un ciclista dilettante di Cellino amico di Gino Bartali, rimarrà investito, per fortuna in modo lieve. Nel volume, pubblicato dalle edizioni Il Viandante sotto forma di romanzo storico, parlano anche i figli di Arena, viventi, che testimoniano l’accaduto mai svelato dalla storiografia. “E’ per noi motivo di orgoglio ricevere questo premio dalla direzione nazionale dell’Automotoclub Storico Italiano” ha sottolineato Carmine Cellinese, il presidente del Cast che ha rimarcato: “Il libro è già stato oggetto di premiazione nell’ambito del Bilancio sociale di Aci per il suo valore storico e culturale, e offre sostegno al nostro percorso intrapreso da tempo teso ad implementare la storia dell’automobilismo di Teramo e provincia che, nel mese di maggio, ci accingiamo a festeggiare in occasione del centenario della nascita”. La cerimonia di premiazione avverrà a Torino, il 19 aprile, presso lo Starhotel Majestic.




9° Concorso Nazionale Esecuzione Musicale “Gaetano Braga” Città di Giulianova: presentazione domande entro il 28 maggio 2024.




“Messa Di Gloria” di Puccini: il 13 aprile a Teramo Chiesa di San Domenico e Giulianova il 14 aprile Duomo di San Flaviano. Ore 21

La Messa di Giacomo Puccini o Messa a quattro voci (attualmente molto conosciuta anche con il nome apocrifo di Messa di Gloria) è una messa per orchestra e coro a quattro voci, con tenore e baritono solisti composta nel 1880. Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credo era già stato composto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come una composizione autonoma.
Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fosse stata ben accolta all’epoca, non fu più eseguita fino al 1952 (prima a Chicago e poi a Napoli). Tuttavia egli riusò alcuni dei temi musicali della Messa in altri lavori, come ad esempio l’Agnus Dei nell’opera Manon Lescaut e il Kyrie nell’Edgar.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, il sacerdote Dante Del Fiorentino acquistò una vecchia copia del manoscritto della Messa dalla famiglia Vandini di Lucca, pensando che fosse la partitura originale. Quest’ultima in realtà era in possesso della famiglia di Puccini e fu data da sua nuora alla Casa Ricordi, casa editrice del musicista. Ne scaturì una controversia legale che si risolse con la divisione dei diritti d’autore fra la Ricordi e la Mills Music, la casa editrice del manoscritto di Del Fiorentino




Mostra Fotografica – Fil Rouge- Presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi. Ingresso Gratuito. Dal 24 al 28 Aprile 2024

La presidente dell’Associazione “Il Guscio”, Andreina Moretti, insieme al fotografo Cristian Palmieri, hanno dato vita alla mostra fotografica “Fil Rouge”, contro la violenza di genere.

Il progetto parte dall’Ospedale di Sant’Omero, il 25 Novembre 2023, durante il flash mob in cui sono stati effettuati gli scatti fotografici per dare visibilità alla violenza, in un luogo dove troppo spesso le vittime si rifugiano per essere soccorse, ricordando con commozione la figura della dott.ssa Ester Pasqualone, vittima di femminicidio, che prestava servizio proprio in questo presidio ospedaliero.

“Le nostre vite sono imbastite da fili invisibili che ci uniscono e ci separano:

Il filo del discorso, il filo di Arianna, il bandolo della matassa, il filo logico, il filo del destino, sul filo del rasoio…Siamo prigionieri o persone libere a seconda dell’influenza degli stereotipi di genere, dei pregiudizi, dei preconcetti con cui sono imbastite le nostre esistenze, e noi, proprio come Penelope, ci troviamo a cucire o disfare la tela durante la nostra vita, per compiacere le aspettative che gli altri hanno su di noi.

Per questo motivo siamo chiamati insieme a spezzare quel filo infausto del destino che ci tiene legate alla violenza, e provare ad imbastire nuove relazioni con i fili dei sentimenti e delle emozioni. La violenza non è un fatto privato che riguarda solo chi la subisce, ma coinvolge tutti, possiamo essere spettatori inermi o protagonisti attivi. Ogni giorno una donna ci chiama per poter spezzare il filo rosso che la tiene prigioniera, ed ha bisogno della nostra forza e della determinazione che convogliamo per ostacolare la violenza. Non ci giriamo dall’altra parte ma affrontiamo a muso duro le situazioni, anche quelle più scomode (Andreina Moretti)

Nel progetto fotografico Il Filo Rosso, il filo rosso diventa il fulcro visivo per mettere in evidenza un problema sociale profondo e pervasivo: la violenza di genere. Ogni ritratto racconta una storia unica, ma insieme formano un’affermazione collettiva di solidarietà e consapevolezza.

Attraverso l’arte della fotografia, vogliamo narrare le vite e le esperienze delle persone coinvolte, volontari che si sono messi a disposizione durante la giornata contro la violenza alle donne presso l’ospedale di Sant’Omero, evidenziando la forza e la resilienza delle vittime e promuovendo la consapevolezza su questa piaga sociale. Ogni fotografia cattura non solo l’individualità e la bellezza di chi è ritratto, ma anche il potente simbolismo del filo rosso, che rappresenta la nostra connessione umana e il nostro impegno comune per combattere la violenza di genere.

Questo progetto va oltre la denuncia di un problema; si propone di ispirare cambiamenti, promuovere la compassione e alimentare la speranza. Ogni ritratto è un’opportunità per educare, sensibilizzare e incitare azioni concrete per creare un mondo in cui tutti possano vivere liberi dalla paura e dal dolore della violenza di genere.

Uniamo le nostre mani e i nostri cuori attraverso il filo rosso dell’umanità, trasformando il dolore in speranza e l’oscurità in luce.

Andreina Moretti, Cristian Palmieri

Vernissage 24 Aprile ore 17,30

Orari di apertura: 25-26-27-28

Mattina: 10,30/12,30

Pomeriggio: 17,00/20,00