L’AQUILA: UN’EMOZIONE CHE TOGLIE IL RESPIRO Mi ritorni in mente … bella come sei!

Basilica San Bernardino
Basilica San Bernardino

Gentile direttore,
invio questa mia nota-riflessione comparsa sul numero Speciale a stampa di Luglio-Agosto 2010  “L’AQUILA. Mi ritorni in mente…”, pubblicato dal Capoluogo. Se può essere d’interesse, l’articolo – appena integrato e ritoccato – può essere ripreso liberamente, esistendo l’assenso della testata, citandone la fonte. Allego una foto della basilica di San Bernardino, all’Aquila, ed una recente foto di Dan Fante.
Con viva cordialità
Goffredo Palmerini

L’AQUILA: UN’EMOZIONE CHE TOGLIE IL RESPIRO

Mi ritorni in mente … bella come sei!

di Goffredo Palmerini

Dan Fante
Dan Fante

L’AQUILA – Ero sempre disponibile. Anzi, ero felice di liberarmi una giornata per accompagnare delegazioni in visita alla Città, dopo i rituali incontri in municipio. L’ho fatto tante volte negli anni passati, con gli ospiti italiani e stranieri. E non solo perché la visita guidata alle bellezze della città apparisse meglio conveniente se condotta da un amministratore civico, ma sopra tutto perché sentivo il piacere di farlo. Poi, quando altri impegni con l’estero hanno moltiplicato le occasioni, il caso mi capitava di frequente, specie durante la buona stagione. Chi all’Aquila non era mai stato, la scopriva con grande meraviglia. Pochi, in effetti, s’attendevano una tale fioritura di bellezze, tanta ricchezza d’architetture, monumenti di tanta singolarità. Il più delle volte si comprendeva al volo che gli ospiti giungevano in città solo con qualche conoscenza, con l’attesa di trovarvi qualcosa degno di nota, eppure circoscritto al solito rinvenibile in provincia. Poi bastava dargli qualche cenno della singolare nascita della città, del suo legame con i castelli fondatori, del clima che vi si respirava nei primi tre secoli della sua storia, che mutavano parere e pensavano d’essere arrivati in una “capitale”, meglio ancora accompagnandoli a Collemaggio, o al Forte Spagnolo, o alle 99 Cannelle.

Era appena l’inizio. Perché poi L’Aquila non è solo quella dei monumenti insigni, ma è la città dei particolari, dei dettagli, delle curiosità nascoste nei suoi vicoli, negli sdruccioli, lungo le coste che arrancano alla grande piazza del Mercato. E’ la città, stupefacente ed inattesa, delle tante chiese, incredibile cornucopia per chi la scopre, dei tanti palazzi di magnificente fattura, scrigni di sorprese nei loro chiostri, nelle scalinate, negli archi, nelle modanature, nelle fogge delle finestre, negli stipiti e nei portali. Ma anche nel verde che dall’alto si può ammirare sopra la fuga dei tetti, con le chiome delle piante che spuntano sui profili delle case insieme a quei particolari camini aquilani che solo la nostra abitudine distratta non ci consente d’ammirare anch’essi come opere d’arte.  Appunto dopo la visita ai monumenti più noti s’iniziava il giro della città da scoprire nei suoi dettagli, dalle cisterne al centro dei cortili, alle bifore appena sotto il tetto, dalle ogive dei portoni, ai ricorrenti lapidei simboli del nome di Gesù, quel bernardiniano sole con IHS al centro, il cui originale è inciso sulla tavoletta che il Santo senese mostrava durante le sue predicazioni e che ora si conserva al museo del convento di San Giuliano.

Mi toccava spesso invitare a tener lo sguardo in alto, sorvolando sullo stato delle vie, spesso con qualche peccato di manutenzione. La città ha un territorio immenso – avvertivo – 477 mila ettari e 64 borghi, un caleidoscopio di centri abitati che solo di strade conta più di duemila chilometri, tutte da curare con le sempre scarse risorse del bilancio comunale. Più che la benevola comprensione, era il primato delle bellezze a coprire qualche guasto nella città. Eppure mi logoravano alcuni sfregi dell’imbecillità umana, come i graffiti sui colonnati o lungo la scalinata che arranca a San Bernardino, le scritte sui muri con lo spray, le offese dei writers ai muri della cinta urbica, gli innamorati stupidi che scrivono banalità melense con la vernice, come i rifiuti che la sciatteria di qualche maleducato abbandona per strada e chi deve curare l’igiene urbana tarda a raccogliere. Eppure i richiami del bello superavano qualche bruttura.

Ricordo ancora lo stupore di Dan Fante – figlio del grande John e brillante scrittore egli stesso – quando, dopo una commossa visita a Collemaggio sostando davanti al mausoleo di Celestino V, salendo per via Fortebraccio,  s’ebbe all’improvviso davanti la Basilica di San Bernardino, con la facciata splendente di sole, al tramonto. Un’emozione che gli tolse il respiro. Ci mancano, ora, queste emozioni. Ogni erbaccia ci appare un insulto, ogni rovina una ferita profonda. Toccherà lavorare sodo, per anni. Ma ce la faremo. Sogno però, quando la calura è insolente nelle lande dove ora viviamo, quella frescura che si godeva rasentando le ombre delle vie aquilane, mentre il sole picchiava a mezzogiorno.

(dal numero Speciale a stampa, Luglio-Agosto 2010, “L’Aquila. Mi ritorni in mente …” , www.ilcapoluogo.it)




Giulianova. Ultimi due giorni di apertura dei Musei Civici

L’Assessorato alla Cultura ricorda che Sabato 28 e Domenica 29 agosto p.v.
si terranno le ultime due serate di apertura straordinaria dei Musei Civici,
Sala Gipsoteca Raffaello Pagliaccetti e Cappella De Bartolomei, oltre che del Museo Archeologico Il Bianco.
Gli orari sono: dalle ore 21.00 alle 23.00.
Gli interessati alle visite potranno usufruire anche del bus-navetta gratuito della linea GIULIALTA, con guida informativa,
in funzione ogni mezzora dalle ore 20.30, da Piazza Dalmazia al Santuario dello Splendore e ritorno.
L’Assessorato tiene a sottolineare l’apertura straordinaria della Sala Gipsoteca Pagliaccetti di Domenica 29 agosto, in coincidenza con la mostra dell’artista Lia Garofalo presso il Caffè dei Baroni, in Piazza Belvedere.
Un legame di questa esposizione con il sito museale giuliese in Piazza della Libertà sarà costituito dalle ricerche della pittrice sulla lapide del XV secolo nella quale è riportato in latino il testo di benvenuto ai forestieri, scritto dall’allora Vescovo di Teramo ed umanista Mons. Antonio Campano in ricordo della battaglia combattuta il 27 luglio 1460 innanzi a Castel S. Flaviano tra gli Aragonesi e gli Angioini, e che è possibile ammirare all’interno della gipsoteca, dove è conservata in originale.




Giulianova. serenate itineranti: il Presidente ringrazia

serenate itineranti

Nel ringraziare gli abitanti del Quartiere Annunziata per la calorosa
accoglienza dimostrata (numerosi, invero, sono stati i “tavolini”
spontaneamente allestiti lungo il percorso della serenata e tutti con il
“doveroso e tradizionale” fiasco di vino!) non solo ai musici e cantori, ma
anche alle persone che seguivano il corteo (tra i quali si notava la presenza
di parecchi turisti visibilmente stupiti per le attenzioni ricevute e per gli
innumerevoli inviti a gustare un pezzo di crostata o una semplice limonata), in
occasione della SERENATA ITINERANTE di mercoledì 25 agosto u.s., l’Associazione
Culturale “Gruppo Corale G. Braga” di Giulianova invita a ripetere l’esperienza
di queste simpatiche passeggiate DOMENICA 29 AGOSTO con ritrovo alle ore 21.00
a Giulianova Paese – Piazza Case Popolari (vicino l’American Bar).
Il gruppo, dopo aver onorato con canti, balli e scenette tipiche gli amici
della suddetta zona, visiterà il centro storico per poi finire la serata in
Vicolo del Gallo.

Per il Presidente
Il segretario Antonio Di Giosafat




Isola del Gran Sasso (TE). Tendopoli: La testimonianza di Paolo Brosio.

La testimonianza di Paolo Brosio.

FOTO: http://www.facebook.com/editalbum.php?aid=63308&add=1&flash=1#!/album.php?aid=63308&id=1667432035

La toccante testimonianza del giornalista Paolo Brosio, che da martedì sta vivendo insieme ai ragazzi la Tendopoli, ha tenuto i ragazzi incollati alle sedie per oltre due ore. Brosio ha esordito dicendo “Mi son reso conto di quanto sia importante guardare e ascoltare. In questi giorni ho guardato dove dormite, cosa mangiate, i vostri turni, chi vi sveglia. Ho capito che la Tendopoli ha un’anima: padre Francesco che la mattina grida <<Sveglia, uscite dalle tende!>>. Se dovessi fare una metafora calcistica – ha continuato il giornalista fra le risate divertite dei ragazzi – lui è Gattuso, un centrocampista, un trascinatore. Ti da una disciplina straordinaria. Ti  avvicina a conoscere Gesù”. Brosio ha quindi iniziato a raccontarsi.  “A 48 anni è arrivata la mia ora. Ero convinto di essere un fenomeno con 16 programmi televisivi alle spalle, telepromozioni e spot. Ma la vita non è questo. Perché se un attimo prima sei al centro del mondo, un attimo dopo barcolli. Nella vita ti devi ancorare, devi avere una luce che ti guida. Ecco dopo la perdita di mio padre in soli 50 giorni e dopo aver perso anche Gretel con la quale mi ero sposato dopo aver fatto saltare in aria due famiglie. Giravo nella nebbia. E quando apri la valigia della tua vita e ci trovi solo orgoglio, vanità, immagine, successo, sesso, cosa fai? Chiedi aiuto a loro? Pensavo di risolvere i problemi con la mia testa. Mi mancava l’umiltà. Gesù si occupa di tutto, ma bisogna avvicinarsi a Lui senza disperazione. E’ successo quindi che, pregando, ho sentito il bisogno fortissimo di incontrare la Madonna. E dov’è che si può incontrare? In un posto solo: a Medjugorje”

Poi la lettura dei libri di Medjugorije della mamma che conosceva tutto di Medjugorije e la consapevolezza di aver bruciato tutto. La confessione il 3 gennaio del 2009 e la partenza fissata per il 2 febbraio per Medjugorije. “Ecco Medjugorije è la Palestina di oggi. C’è qualcosa lì che è incommensurabile. E Medjugorije è fatto per quelli che come me non pregavano, che hanno ferite nel cuore. Come ho scritto nel libro (A un passo dal baratro. Perché Medjugorje ha cambiato la mia vita Editore Piemme) credo che Dio con le forbici ha tagliato un pezzo di Paradiso che poi è caduto lì tra  Križevac e il Podbrdo. Ma voi Medjugorje ce l’avete qui. Qua c’è Dio. Là, guidato da Milenko e Mirella, una quantità inimmaginabile di emozioni, di incontri, di storie. Non so come sia stato possibile in così pochi giorni. Un’esperienza fortissima della presenza della Madonna. Una pace, un silenzio, una gioia. Ho conosciuto anche Vicka (una dei veggenti). Ho visto tantissimi giovani pregare, con il rosario tra le mani. E non è più la gente della cocaina, del sesso, dello sballo. Ma quelli che vivono la parrocchia e la famiglia. E la parrocchia e la famiglia sono uno scudo spaziale”.

Brosio, tra le risate dei tendo polisti e dei tantissimi presenti venuti ad ascoltarlo ha parlato anche del mondo della comunicazione, impegnato oggi a fare cronaca nera e cronaca giudiziaria, che si fa anche nella politica. “Non se ne può più di aprire un tg di 29 minuti con 27 minuti di cronaca nera o di politica che ormai è diventata cronaca giudiziaria. Non c’è più gusto a raccontare le storie di Dio, le vicende o le testimonianze che raccontino quanto è grande  Dio. La tendopoli, i ragazzi come voi dovrebbero avere spazio nei giornali, non le violenze, gli stupri che suggestionano. Ragazzi bloccate il circuito perverso delle notizie negative. Raccontate ciò che avete fatto qui, appassionate i vostri amici con l’esperienza della Tendopoli. Io mi sono commosso quando vi ho sentiti cantare”.

FOTO: http://www.facebook.com/editalbum.php?aid=63308&add=1&flash=1#!/album.php?aid=63308&id=1667432035




Giulianova. Le news di Annarita Petrino : Messaggio del 25 agosto 2010

Messaggio del 25 agosto 2010

“Cari figli, con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate. Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale. Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia. Io vi amo e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Carissimi, ieri ho accolto questo messaggio in un bellissimo momento di adorazione eucaristica e recita del S. Rosario. Stare davanti a Gesù Eucaristica, mentre ci viene rivolto un invito da Sua madre aiuta di certo a entrare nello spirito evangelico di questi messaggi. Le parole sono molto semplici, tali che ognuno di noi è in grado di capirle e di farle proprie. È uno di quei messaggi che non ha bisogno di commento, in quanto veniamo semplicemente invitati a pregare e a sforzarci di trovare “ogni giorno” un momento per raccoglierci e metterci alla presenza di Dio, fonte di tutta la nostra forza. Senza di Lui non siamo nulla.

Ave Maria

Nel caso non foste interessati più a ricevere queste informazioni, inviate una mail in risposta a questa con scritto CANCELLAMI. Grazie  Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi




Giulianova. IDEA FICTION FESTIVAL: QUALCHE NUMERO PENSANDO ALLA SECONDA EDIZIONE

Nella foto di Roberto Cimini: la madrina Miriam Galanti con il presentatore del festival Maxi Gigliucci.
Nella foto di Roberto Cimini: la madrina Miriam Galanti con il presentatore del festival Maxi Gigliucci.

IDEA FICTION FESTIVAL: QUALCHE NUMERO

PENSANDO ALLA SECONDA EDIZIONE

Niente chiacchiere ma fatti concreti. A confermarlo sono i numeri dell’Idea Fiction Festival, che si è concluso da pochi giorni e che ora ha diramato i primi numeri. L’evento, che ha avuto una grande risonanza mediatica, ha contribuito a trasformarsi in volano non solo di attrazione turistica per il territorio, ma di opportunità che non possono essere ignorate.

5 persone da contratto a progetto sono passate a contratto a tempo indeterminato per preparare la seconda edizione del festival. La sala proiezioni del Kursaal di Giulianova (TE) è stata gremita ogni sera; grande successo per l’anteprima nazionale Mediaset di “Agata e Ulisse” con il tutto esaurito; 122 giornalisti e fotografi accreditati, attraverso l’ufficio stampa e il sito Internet. 4 i passaggi su Studio Aperto, 2 su Uno Mattina, 1 sul Tg 2; 2 sul Tg 3, senza contare vari passaggi sulle tv locali (Teleponte, Rete8, Trsp etc.).

Centinaia le testate, insieme alle agenzie, che hanno parlato dell’IFF come testimonia la rassegna stampa; numerose testate on line, inoltre, hanno seguito quotidianamente il programma dei concorsi pilot. Il sito Internet dell’IFF (www.ideafictionfestival.com) è stato il portale sul tema della fiction più frequentato nel mese di agosto (fonte: Google Analytics) con 1528 contatti medi al giorno (fonte: Google analytics).

La soddisfazione dei partecipanti è sotto gli occhi di tutti : basta dare un’occhiata alla pagina Facebook o ai commenti in Rete. «Abbiamo dato a un ragazzo, Luca Meneghini, la possibilità di lavorare in proprio regalandogli una stazione di montaggio Mac – dichiara il patron Luca Zenobi – Abbiamo promosso il territorio non solo con l’esposizione mediatica, ma anche con i premi che abbiamo assegnato (Abruzzo Presentoso e ceramiche di Castelli). E come dimenticare i 3 workshop con i professionisti più importanti d’Italia (Duccio Forzano, Riccardo Recchia, Maurizio Sangalli e Renata Avidano) e le telefonate in diretta di Michelle Hunziker e Filippa Lagerback? Come se non bastasse, gli hotel convenzionati hanno realizzato il tutto esaurito durante i giorni del festival. Nessuna manifestazione in Abruzzo ha avuto gli stessi risultati nel 2010. Nemmeno quelle gestite con budget enormemente maggiori dei nostri. È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. E nel 2011 torneremo con altre sorprese».




Isola del Gran Sasso (TE). Terzo giorno di Tendopoli ricco di testimonianze. Stamattina è stata la volta del teologo Roberto Cecconi,

Terzo giorno di Tendopoli ricco di testimonianze. Stamattina è stata la volta del teologo

Roberto Cecconi, nel pomeriggio seguirà la testimonianza di Paolo Brosio.

FOTO: http://www.facebook.com/album.php?aid=63308&id=1667432035&saved

E’ giunta al terzo giorno la XXX edizione della Tendopoli di San Gabriele. Dopo la relazioni di ieri di Alessandro Meluzzi e di Armando Santarelli che hanno dato il via ai lavori e alle riflessioni dei giovani presenti,  oggi è stata la volta del teologo Roberto Cecconi. <<Nella genesi – ha detto Cecconi –  Adamo rompe il legame con Dio e quindi con la sua donna e con tutta l’umanità  In tutta la Bibbia c’è la storia dell’umanità pervasa dal male; in seguito a tale rottura anche il cristiano si sente straniero al cospetto di Dio, del prossimo, di se stesso, lontano dalla sua vera vocazione. Dobbiamo accogliere lo straniero che è Gesù, solo così riusciamo e ri-centrare la nostra vita su di Lui. La comunione con Cristo trasforma la nostra vita  da un vagare senza meta ad un camminare da pellegrini verso di Lui>>.

Nel pomeriggio seguirà l’attesissima testimonianza del giornalista Paolo Brosio. Brosio, che sta vivendo con i ragazzi la Tendopoli da martedì sera partecipando agli incontri, alla scuola di preghiera, alla messa e agli altri momenti che scandiscono la giornata tipica del tendopolista, sta studiando in questi giorni il rapporto che i giovani hanno con la Chiesa. Tema questo che tratterà nel suo prossimo libro, il terzo, che seguirà quello appena concluso “Profumo di lavanda”. Il nuovo saggio sarà dedicato completamente ai giovani con le testimonianze raccolte al festival dei giovani di Medjugorje e con l’esperienza della Tendopoli.

<<Mi interessa – ha spiegato Brosio – l’approccio dei ragazzi con Gesù, che dalle 170 testimonianze raccolte da gennaio a maggio mi son reso conto che è drammatico. La situazione è allarmante. Parlan chiaro le chiese vuote. Qui nel Santuario siamo, non a caso il paese si chiama proprio così, in un’isola felice. Basta guardare questi ragazzi. Ma non si può dare – ha continuato il giornalista – sempre la colpa ai giovani. Se i giovani si ubriacano, vanno a schiantarsi a 200 all’ora, fanno sesso libero, …cosa facciamo noi? La discoteca, il successo, la televisione piacciono a tutti>>. La soluzione per Brosio è l’esempio dei grandi Santi. <<Non vedo più oratori, vedo solo grandi chiese. Non vedo dibattiti, musica o centri sportivi. Perché una Chiesa non può restare aperta fino alle cinque del mattino il sabato per un’adorazione o magari per un appuntamento di carattere sociale, per ascoltare della musica o mangiare una pizza? Occorre un contesto alternativo da poter proporre ai giovani, ma occorre prima conoscere i giovani. E nella Chiesa manca la comunicazione>>.

In serata il tend fest con il musical Paulus del Coro Divina Misericordia e del gruppo di animazione della Tendopoli.

Domani mattina il padre passionista Ciro Benedettini, vice direttore della sala stampa vaticana, parlerà de “La Chiesa ospite e pellegrina nella terra dell’uomo”. Nel pomeriggio il deserto con la festa della riconciliazione e in serata la tradizionale Via Crucis sul piazzale del Santuario animata dai ragazzi.

La Tendopoli potrà essere seguita quotidianamente anche on line, attraverso il sito internet www.tendopoli.it.

FOTO: http://www.facebook.com/album.php?aid=63308&id=1667432035&saved




Pescara. Il Kiwanis Club di Pescara ha ospitato a Francavilla il messaggero di pace che viene dall’India.

Angela Catalano - Debasis De
Angela Catalano - Debasis De

Il Kiwanis Club di Pescara ha ospitato a Francavilla

il messaggero di pace che viene dall’India.

Nel corso della giornata di mercoledì 25 agosto 2010 il sodalizio presieduto da Angela Catalano ha avuto l’onore di ospitare Debasis De, attualmente socio del Kiwanis Romania dove risiede insieme alla moglie dopo esserlo stato del Kiwanis India, accompagnandolo nella sua tappa in terra abruzzese e donandogli un piccolo contributo per aiutarlo a continuare nel suo viaggio.

Il 48enne indiano è impegnato fin dal 1991 nella sua grande impresa di completare il giro del mondo a piedi e in autostop e, al termine della sua permanenza in Italia, raggiungerà la Germania e da lì il Brasile, con l’obiettivo di completare questo suo incredibile tour mondiale nel 2014 raggiungendo le ben note città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.

Ad animare questa sua missione vi è il ben preciso scopo di diffondere in tutto il mondo, con particolare attenzione rivolta ai giovani, un messaggio di pace e non violenza in accordo con il pensiero filosofico del Mahatma Gandhi cui si ispira.

Le forti motivazioni di De e la sua instancabile voglia di portare il suo messaggio in tutto il mondo hanno trovato grande apprezzamento anche presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite con la cui bandiera si presenta ogni volta che viene ricevuto dalle autorità dei paesi che raggiunge.

« Sogno un mondo libero dalla violenza e basato sull’armonia tra i popoli dove trovi naturale spazio l’indispensabile tutela dei bambini e dei minori– ha dichiarato Debasis De – nel pieno rispetto della filosofia di vita e dei princìpi che hanno sempre ispirato Gandhi e che sono stati fatti propri anche dall’ONU. »

« Con grande orgoglio abbiamo ospitato Debasis De – ha dichiarato Angela Catalano – poiché la sua missione e il messaggio che porta con sé sono la narrazione vivente e viaggiante degli obiettivi che il Kiwanis da sempre si è prefisso di raggiungere soprattutto per quel che riguarda la protezione e tutela dei bambini in tutto il mondo »

Pescara, 26  agosto  2010




Pescara. L’ultimo fine settimana di Estatica si apre domani con un fuori programma

shade of blue
shade of blue

L’ultimo fine settimana di Estatica si apre domani con un fuori programma

A sorpresa sarà una band pescarese ad aprire l’ultimo fine settimana di Estatica.

La stagione del porto turistico “Marina di Pescara” vedrà esibirsi domani venerdì 27 agosto “A shade of blue”, un gruppo di acid jazz che proporrà brani di Stevie Wonder, Dizzie Gillespie, Earth, wind and fire ed Incognito riarrangiati da Daniele Fratini, vincitore di una borsa di studio al Columbia College di Chicago. La band è composta da Enrica Panza (voce), Daniele Fratini (chitarra e arrangiamenti), Massimiliano Berarducci (piano e voce), Gianni Ferreri (tromba), Manuel Trabucco (sax), Roberto Di Marco (percussioni), Marco Di Marzio (basso) e Mirko Minetti (batteria). Tra le varie esperienze, la vocalist si è esibita alla fiera internazionale della musica a Francoforte.

L’ultimo grande evento di Estatica sarà il concerto di Samuele Bersani che sabato 28 agosto presenterà il suo ultimo album “Manifesto abusivo” uscito lo scorso ottobre lanciato dal singolo “Un periodo pieno di sorprese”. Un disco sull’amore e sul presente, che melodicamente Undici brani compreso uno scritto a quattro mani con Sergio Cammariere, più la versione piano e voce del “Bombarolo” di Fabrizio de Andrè disponibile però solo su iTunes.

Il 29 agosto il cartellone sarà chiuso dall’ultimo appuntamento con il cineporto, in cui verrà proiettato “Io loro e Lara”, un film di Carlo Verdone con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, uscito nel 2009, che vede il rientro burrascoso in famiglia del protagonista, dopo essere stato in missione in Africa.

Ricordiamo che l’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito, e che in occasione di Estatica è stato creato un ingresso pedonale a pochi metri dal versante sud del Ponte del Mare, facilmente individuabile tramite apposita segnaletica orizzontale e verticale. L’inizio degli spettacoli è fissato per le 21.30.




Campovalano (TE) Il 27 e 28 agosto Etnica 2010 – World Music Festival con Teresa De Sio ed i Nidi D’Arac


Grande successo di pubblico e di presenze per la Sagra del tartufo di Campovalano, ormai giunta alla sua 10 ^ edizione. Organizzata dall’Associazione Campovalano Viva in collaborazione con il Consorzio del Bacino Imbrifero Montano di Teramo e la Banca di Lanciano e Sulmona , che si è svolta dal 14 fino al 18 luglio scorsi, in cinque serate piene di sapori, di animazione e di cultura.

Ma i festeggiamenti continuano con la rassegna di musica etnica “Etnica 2010 – World Music Festival” che quest’anno avrà artisti del calibro di Teresa De Sio il 27 Agosto e dei Nidi D’Arac il 28 Agosto. Inzio concerti previsto per le 21.30.

Teresa De Sio

Metti il diavolo a ballare

Venerdì 27 Agosto

 Teresa De Sio propone una lettura tratta dal suo primo romanzo accompagnata, commentata, sostenuta e completamente intrecciata con la musica e le canzoni che sono strettamente legate al mondo narrativo del libro.

Teresa De Sio attingerà al grande patrimonio della musica popolare pugliese e del sud Italia. Il Salento è una terra aspre, misteriosa,magica. Ed è in questa “Terra del rimorso” che Teresa De Sio ambienta la storia di Archina Solimene, di una sorella Filomena e del loro terribile padre Nunzio. L avicenda cupae nerissima di Archina, fatta di violenze e solitudine, si lega alla storia di tutta una comunità: il paese di Mangiamuso, nel cuore del Salento, che accoglie la famiglia Solimene qunado si trasferisce da Procida.

Nell’arco del tempo che va dalla fine della 2° guerra mondiale ai primi anni ’70, durante i lunghi e difficoltosi anni del passaggio da una cultura arcaica a rurale ad una “modernità” che fatica ad arrivare…

Nidi d’Arac

Sabato 28 Agosto

campovalanoviva@yahoo.it
o il sito web www.campovalano.com.



La fantascienza tutta abruzzese, esce IRREGOLARE, il nuovo romanzo cyberpunk dello scrittore pescarese Vincenzo Bosica
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