Pescara. Il Kiwanis Club di Pescara festeggia 16 anni e rilancia la sua azione a sostegno dell’infanzia Il sodalizio pescarese può contare sull’apporto di figure prestigiose come Nicola Trifuoggi, Nicola Mattoscio e il M° Michele Di Toro

Il Kiwanis Club di Pescara festeggia 16 anni e rilancia la sua azione a sostegno dell’infanzia

Il sodalizio pescarese può contare sull’apporto di figure prestigiose

come Nicola Trifuoggi, Nicola Mattoscio e il M° Michele Di Toro

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« Siete persone splendide ed è sempre un grande piacere condividere con voi questi momenti di grande armonia soprattutto quando, insieme, possiamo fare delle cose importanti verso chi ha più bisogno. Il vostro impegno e i valori che lo ispirano sono un esempio per tutti noi. »

Con queste parole il socio onorario Nicola Trifuoggi, Procuratore Capo della Repubblica di Pescara, ha completato il suo intervento durante la celebrazione della ricorrenza del 16° anniversario della fondazione del Kiwanis Club Pescara tenutasi presso il Park Hotel Alcione di Francavilla lo scorso 19 febbraio.

Alle parole del Procuratore Trifuoggi hanno fatto seguito quelle di un altro amico e socio onorario del sodalizio, Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione PescarAbruzzo, secondo il quale « dopo così tanti anni nei quali sono sempre stato vicino a voi e alle vostre iniziative continuo ad avvertire forte il bisogno di fare qualcosa in più grazie anche alla forza trainante del vostro entusiasmo che è palpabile in tutti i vostri sguardi. »

In questo clima di grande serenità i soci del Kiwanis di Pescara, unitamente agli amici del secondo club abruzzese denominato AZ-Marsica, si sono ritrovati per festeggiare, come da tradizione, l’anniversario della consegna della “charter” del Club e per focalizzare quelli che saranno i prossimi impegni associativi.

« La nostra struttura ci vede presenti con oltre 600.000 membri in ben 70 nazioni e da soli questi numeri testimoniano la forza dell’azione del Kiwanis – ha dichiarato con forte emozione il Presidente eletto Patrizia Mucciun’azione che ha già un nuovo obiettivo che ci vede impegnati in un “service” di valore mondiale che da qui al 2015 si schiererà al fianco dell’UNICEF per debellare una terribile malattia, il Tetano Materno Natale (TMN).»

Il Kiwanis International e l’Unicef hanno, infatti, sottoscritto una dichiarazione d’intenti per lavorare insieme contro una malattia terribile presente in oltre 40 paesi del mondo e capace di uccidere un neonato ogni 9 minuti dopo aver causato convulsioni continue e dolorose e in grado, purtroppo, di uccidere anche le madri.

La colpa di tali devastanti effetti è riconducibile alle spore del tetano che agiscono sulle lacerazioni seguenti il parto causando una vera e propria strage in tutti i paesi più poveri del mondo che potrebbe essere debellata con appena 3 dosi del valore di 60 centesimi che permetterebbero di rendere immuni sia la madre che il nascituro.

« L’impegno del nostro club e di tutta la struttura del Kiwanis International – ha proseguito il Presidente eletto Patrizia Mucciè di lavorare per raccogliere 115 milioni di dollari americani con i quali sarà possibile curare oltre 129 milioni di donne in tutto il mondo. »

Per raggiungere questo obiettivo saranno organizzate diverse iniziative nel corso dei prossimi mesi ma, come da tradizione di un club che da sempre preferisce l’azione concreta, sono stati raccolti 750 € donati spontaneamente dai partecipanti alla serata che celebrava il 16° anniversario dalla fondazione.

Una serata nel corso della quale gli oltre 100 presenti sono stati allietati dalle magiche note di un altro amico e socio onorario del sodalizio, il Maestro Michele Di Toro, che con una delle sue celebri composizioni musicali ha voluto testimoniare una volta di più il suo forte senso di appartenenza e la sua grande voglia di essere parte attiva nelle iniziative che verranno promosse a beneficio di chi è più sfortunato.

Alla conviviale erano presenti anche altre figure molto importanti che da sempre sono vicine all’attività del sodalizio pescarese condividendone appieno i valori che ne ispirano l’azione come l’Assessore Regionale alle risorse umane e pari opportunità, Federica Carpineta, l’Assessore del Comune di Chieti alle politiche sociali, Emilia De Matteo, il Vice Sindaco di L’Aquila, Giampaolo Arduini, il Sindaco di Ofena, Anna Rita Coletti e il Presidente della Confcommercio di Chieti, Angelo Allegrino oltre a tutti i Presidenti dei Club Service dell’area metropolitana.

« Il Kiwanis è un club formato da tante persone che spontaneamente hanno deciso di unirsi per placare quel bisogno interiore di essere al servizio degli altri – ha concluso il Presidente eletto Patrizia Muccie come prima cosa dobbiamo essere uniti e solidali tra noi per rendere sempre più elevata l’importanza del nostro impegno. »

22 febbraio 2011




Giulianova. Editoria: Mattia Albani Il Verso del coniglio Schena Editore, 2010 Intervista di Carina Spurio

Mattia Albani

Il Verso del coniglio

Schena Editore, 2010

Intervista di Carina Spurio

“Il verso del coniglio” trionfa alla XIII Edizione del Premio Nazionale di Narrativa“Valerio Gentile”. Racconta …

Dunque, la storia è più o meno questa: nella rigorosa comunità Amish della Pennsylvania, dove i precetti e i costumi dell’antica religione dei padri non vengono minimamente scalfiti dal progresso tecnologico e dalla modernità, il diciassettenne Samuel Nietzsche è assalito da una misteriosa malattia, che nel giro di pochi mesi mette in crisi tutte le sue certezze e le sue prospettive. La sincera amicizia col coetaneo Jacob Goethe resta per lui l’unica luce, mentre tutto il suo mondo gli crolla addosso. La tradizionale fase di passaggio dall’adolescenza all’età adulta sarà accompagnata dall’impercettibile presenza di conigli …

Sembra un po’ angosciante, detto così, però alla fine è anche divertente.

Tra le pagine del tuo libro si legge: “I conigli, in genere, non emettono versi. Quando li emettono c’è da preoccuparsi. “Di solito urlano, soffiano e rantolano. È proprio un verso, quello che sento io. Se urlano si dice l’urlo della morte, perché si sentono talmente in pericolo che credono di stare lì lì per morire. È il verso della preda, allora, ma la morte non è la preda, semmai il cacciatore.” Sembra che l’ombra della morte non abbia risparmiato nessuna generazione nemmeno noi: i figli di mezzo della storia, cresciuti davanti alla televisione a volte predisposti a credere che un giorno saremo milionari, divi del cinema, famose rockstar, negli ego più svalutati protagonisti del Grande Fratello …

Non vorrei sembrare menagramo, ma l’ombra della morte non potrà mai risparmiare alcuna generazione. È una cosa naturale. C’è e basta. Bisogna mettersi l’anima in pace e godersi il tempo dell’attesa nel miglior modo possibile. Alla fine arriva per tutti, ma la differenza non è come viene, ma come hai vissuto l’attesa. Non criminalizzerei i figli di mezzo della storia, anzi, loro se la godono proprio la loro attesa. Così dovrebbe essere. Perché l’ombra della morte è come quella di Peter Pan, puoi anche chiuderla in un cassetto ce ci riesci, ma alla fine ti sembrerà di esserti dimenticato di metterti le mutande.

Come è nato questo libro? Qual è stata l’immagine e con essa il personaggio che ha dato il via a tutto?

Ho scritto un romanzo perché me n’è venuta voglia. Credo sia una ragione più che sufficiente per mettersi a raccontare. Ho incominciato a scrivere mosso da un’idea seminale. Avevo voglia di far morire agonizzante un fanatico religioso. Credo che un romanzo nasca da un’idea di questo genere, il resto è polpa che si aggiunge strada facendo.

Quando hai iniziato a scrivere avevi in mente che il tuo libro sarebbe stato pubblicato?

Ovviamente. Quantomeno lo speravo. Va be’ che l’uomo è animale fabulatore per eccellenza (cfr. Eco), ma nessuno si mette a scrivere un romanzo senza la speranza che gli venga pubblicato. Non si scrive per riempire i cassetti. Si scrive per vedere il proprio nome stampato su un libro bell’e fatto.

Mattia, quanta vertigine c’è nella scrittura?

Praticamente nulla. La mia è una scrittura molto lucida e misurata, dove tutto va dove e come deve andare per la buona riuscita dell’effetto finale. Non scrivo sotto ispirazione, preso da chissà quale vertigine; scrivo davanti a un computer, con la scrivania piena di appunti su come dovrebbero andare le cose. Tutto qui. Non ci credo a chi dice che scrivere  nel raptus dell’ispirazione. Quando un autore dice così, mente. Genius in twenty per cent inspiration and eighty per cent persiration.

Com’ è il tuo metodo di lavoro? Quante ore al giorno scrivi e dove?

Molto casuale. Non mi do degli orari, la scrittura non è un lavoro, bensì un’attitudine. Tutto parte da un’idea seminale, poi inizio a ragionarci su (la prima cosa che cerco è il titolo, comunque) e butto giù fogli su fogli di appunti. Poi a volte restano lì per mesi o, addirittura anni, prima che li riprenda, altre volte, invece, mi ci butto a capofitto e nel giro di pochi mesi il romanzo è bell’è pronto. Non mi dedico mai completamente ad un solo romanzo, ne porto avanti diversi; tanti romanzi aperti nei quali mi infilo a seconda della voglia del momento.

Chi è Mattia Albani?

Un venticinquenne irritabile al mattino, di malumore il pomeriggio, lunatico la sera. Acrofobico, agorafobico, antropofobico, apifobico, demofobico, hafefobico, sociofobico, palesemente paranoico, tendenzialmente depressivo e schizzotipico. Un bel ragazzo, nonostante ciò.

Quali autori ti hanno influenzato o ispirato?

I primi che mi vengono in mente sono: Poe, Rimbaud, Baudelaire, Mallarmé, Campana, Bulgakov, Dostoevskij, Borges, Foscolo, Marquez, Luther Blisset, Mishima, Böll, Cèline, Joyce, Jarry, Kafka, Orwell, Bukowski, Saramago, Miller, Svevo, Hemingway, Tolstoj, Calvino, Wilde, Kundera, Baricco, Ricciarelli, Eco, Lovecraft, Lauteamont, Hugh Hefner, Savage, Palahniuk, Simenon e Walt Disney.

Hai scritto un libro di poesie dal titolo “L’apnea dei 22. Rincalzi d’albe e scucite metafore”, Aletti Editore. La poesia secondo te da dove viene e come si manifesta?

Come tutte le cose, la poesia ti viene da dentro. Per me è come un gioco. Anche il gioco ti viene da dentro, come un growl. Ecco, la poesia è come un growl: ti viene da dentro, lo trattieni finché puoi e poi lo lasci uscire liberamente, di solito di nascosto. Poi, una volta che l’hai vomitata tutta lì sulla pagina, così come t’è venuta, di getto, inizi a lavorarci, a pulirla, a limarla a renderla presentabile e farla passare per qualcosa di serio, non solo per un gioco. Quando dico che la poesia è un growl e un gioco di solito la gente inorridisce. Per me è così, comunque, non c’è santo.

Internet …

Internet è la valvola di sfogo dei poeti contemporanei, la vetrina di chi ha aspirazioni letterarie e il mezzo migliore per pubblicizzare qualcosa senza spendere una lira. Certo, non sostituirà mai il buon vecchio libro, ma ci andrà vicino. Internet e letteratura (così come internet e tutto il resto) sono destinati a seguire percorsi paralleli e vicinissimi. Magari riusciranno anche a incrociarsi un giorno, ma sarà solo la coincidenza di un momento, poi ognuno se ne tornerà per la sua strada.

L’ultimo libro che hai letto?

Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico, di Alfred Jarry

Ti piace il cinema?

Molto. Adoro Arnofsky, Tim Burton, David Lynch, Stanley Kubrick e Tarantino. Rigorosamente in ordine alfabetico.

Qual è il tuo rapporto con Giulianova Lido?

È la mia città. Molti mi consigliano di scapparmene via, per dare una svolta alla mia vita, ma mettersi a scappare dal posto in cui sei nato e cresciuto è come mettersi a scappare da se stessi, e da se stessi non si scappa neanche se si sali sul primo treno perso che ci ripassa davanti. Anche perché i treni andati non si possono prendere mai più e si rischia di passare un sacco di tempo a corrergli dietro, inseguito da quel te stesso da cui volevi scappare. Giulianova è la mia città, in sostanza. Questo dice tutto, no?

Mattia Albani, classe 1986, è nato a Giulianova. Ha conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali di prosa e poesia. Nel 2008 ha pubblicato una raccolta di poesie, dal titolo L’apnea dei 22. Rincalzi d’albe e scucite metafore (AlettiEditore).”I conigli non sono quello che sembrano”, è questo il leitmotiv de “Il verso del conigli”, edito da Schena Editore, nella collana Pochepagine.Il verso del coniglio è la storia del giovane Samuel Nietzsche, adolescente Amish da poco tornato a casa dopo il tradizionale periodo di Rimspringa. Tutto sembra andare per il meglio, quando il ragazzo si trova improvvisamente catapultato in un incubo: a cause della consanguineità dei genitori, Samuel Nietzsche contrae una rarissima malattia che impedisce al fegato di metabolizzare la birilubina.




Colonnella. La graffiante satira di Grazia Scuccimmarra torna nel nuovo spettacolo “Belladentro (fuori non ce l’ho fatta)”, in anteprima abruzzese il 26 febbraio a Colonnella presso la Sala polifunzionale dell’Hotel Bellavista. L’attrice teramana porta anche in Abruzzo lo spettacolo che tanto successo sta riscuotendo nei teatri italiani.

La graffiante satira di Grazia Scuccimmarra torna nel nuovo spettacolo “Belladentro (fuori non ce l’ho fatta)”, in anteprima abruzzese il 26 febbraio a Colonnella presso la Sala polifunzionale dell’Hotel Bellavista. L’attrice teramana porta anche in Abruzzo lo spettacolo che tanto successo sta riscuotendo nei teatri italiani.

In “Belladentro (fuori non ce l’ho fatta)” la Scuccimarra è una “giornalista indignata speciale” che riflette sulle contraddizioni della società, tra politica e cronaca, attualità e costume.

Ironica, irriverente e lungimirante, la Scuccimarra attraverso la satira si rivolge all’attuale classe politica (sia di destra che di sinistra); al cittadino sempre più incapace di indignarsi davanti alle ingiustizie e agli abusi; alla donna, proiettata verso un’emancipazione che ancora non le rende pienamente giustizia. E proprio scusandosi per la mancata bellezza esteriore (requisito che sembra essere tra i più richiesti per l’affermazione della donna nella società odierna) che l’attrice assicura ai suoi interlocutori di esser comunque “bella dentro”, sventolando con orgoglio le “lastre cliniche che lo dimostrano”.

Grazia Scuccimarra, nata a Teramo nel 1944 è insegnante, attrice, autrice e regista teatrale. All’età di trent’anni affianca alla professione di insegnante quella di attrice, calcando il palcoscenico come interprete dei propri testi teatrali. La prorompente comicità degli spettacoli e l’inusuale capacità di fare critiche mirate precorrendo i tempi e le situazioni hanno determinato il successo di pubblico e critica che da sempre accompagnano l’attrice.

L’anteprima abruzzese, organizzata dall’associazione “Colonnella LiberaMente”, si terrà presso la sala polifunzionale dell’Hotel Bellavista a Colonnella. Inizio spettacolo ore 21. Costo del biglietto 10 euro.

Punti vendita biglietti:
– Villa Rosa: cartoleria TEK&ART, Via Roma 542
– San Benedetto del Tronto: Libreria NUOVI ORIZZONTI, Via Calatafimi 52
– Colonnella: Edicola di Straccia Elisa in Via Roma
– Teramo: PC SERVICE, via Vezzola; BAR DEL CORSO – C.so Cerulli, 78

– Giulianova: MIXER SAS – Via Ippolito Nievo 21

– Pescara: TABACCHERIA 84 Ricevitoria Via Benedetto Croce, 199




Cultura. Spaventati dalle troppe protezioni? La percezione della sicurezza in Italia

Chieti, 21 Febbraio ’11, Lun, S. Germano – Anno XXXII n. 055 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Incontri

Spaventati dalle troppe protezioni?

La percezione della sicurezza in Italia

di David Ferrante

La criminalità, o meglio la percezione di essa, condiziona la vita di quasi la metà degli italiani. Secondo l’indagine condotta dall’Istat (Reati, vittime, percezione della sicurezza. Anni 2008-2009) il 48,5% degli intervistati dichiara di esserne molto o abbastanza influenzato: il 25,2% non esce neanche di sera da solo per paura. Il 28,9% afferma di provare un forte senso d’insicurezza quando esce da solo al buio. Paura di vittimizzazione che investe principalmente le donne (37%) e in particolare le ragazze di 14-24 anni (47%).

Confrontando i rapporti dell’Istat proposti nell’ultimo decennio sull’argomento, si evidenzia una crescita dell’influenza della criminalità sulle abitudini di vita dei cittadini (dal 46,3% del 2002 al 48,5% del 2008-2009). La percezione d’insicurezza sembrerebbe essere stabile ma diminuiscono coloro che si sentono molto sicuri (24,3% nel 1997-1998, 18,8% nel 2008-2009) e aumentano coloro che non escono mai (8,4% nel 1997-1998, 11,6% nel 2008-2009).

Se a questi dati si associa un tendenziale diminuzione del numero dei reati è da chiedersi la motivazione di questa insicurezza. Come si evince dai dati forniti dal Ministero dell’Interno i delitti denunciati sono scesi dai 2.933.146 del 2007 ai 2.569.309 del 2009. In Europa il trend sembrerebbe essere il medesimo, stando ai dati dell’Eurostat: 17.580.848 il totale dei crimini del 2002 e 16.352.078 quelli del 2007.

Forse ha ragione il sociologo francese Robert Castel (foto) quando afferma che sono le troppe protezioni a generare insicurezza? L’economia della protezione genera, secondo Castel, una frustrazione sicuritaria sia perché i programmi di protezione non possono essere mai pienamente realizzati, sia perché ogni loro successo su un rischio ne genera un altro.

«Una tale esasperazione della sensibilità verso i rischi mostra assai bene che la sicurezza non è mai data, e neppure conquistata, poiché l’aspirazione ad essere protetti si sposta come un cursore e pone nuove esigenze, man mano che i suoi obiettivi precedenti stanno per essere raggiunti».




Milano. Visioni estreme – Les journées du cinéma québécois en Italie / 8a edizione 3, 5, 16, 19 marzo 2011 Centre culturel français de Milan C.so Magenta, 63 Milano

Visioni estreme – Les journées du cinéma québécois en Italie / 8a edizione

3, 5, 16, 19 marzo 2011

Centre culturel français de Milan

C.so Magenta, 63 Milano

Direzione artistica: Joe Balass

Visioni estreme. Sarà questo il tema dell’ottava edizione de Les journées du cinéma québécois en Italie, al via il 3 marzo a Milano, in occasione del mese internazionale della francofonia.

Le giornate – 3, 5, 16 e 19 marzo – organizzate dal Centre culturel français de Milan, in collaborazione con l’Ambasciata del Canada in Italia, la Delegazione del Québec a Roma, Calq, Tourisme Québec e IED Istituto Europeo di Design, si svolgeranno presso la sede del Centre culturel français de Milan.

Sono ‘visioni estreme’ le storie che illuminano il piccolo scrigno immaginario che il Québec ci offre con il suo cinema. Montréal diventa microcosmo di vicende tragicomiche, dove alle difficoltà si reagisce con l’invenzione, alla tragedia si risponde con la creatività. Estreme, autentiche sono le voci dei protagonisti di questa ottava edizione che ci raccontano con intelligenza e ispirazione di extraterrestri, di sesto senso, di alfabeto braille, di desiderio del vuoto.

La rassegna si apre con Le Journal d’Aurélie Laflamme, regia di Christian Laurence (giovedì 3 marzo ore 20:00 e sabato 19 marzo ore 15:30), parabola sulla solitudine di un’orfanella sognatrice che si sente diversa dagli altri: va male a scuola, pensa di essere un’extraterrestre e non crede nell’amore. Il film, già amatissimo in Canada, è tratto dall’omonimo bestseller per ragazzi e si può considerare la risposta canadese al celeberrimo “Mondo di Patty”. Presentato in anteprima italiana all’ultima edizione del Giffoni Film Festival, si inscrive nel fortunato filone della diaristica adolescenziale. Una prima visione milanese per un film ancora privo di distribuzione italiana.

Les pieds dans le vide, opera prima inedita in Italia della regista Mariloup Wolfe (sabato 5 marzo ore 15:30), è invece l’avventura di Rafael, Manu e Charles, tre spericolati amici paracadutisti; un trio apparentemente invincibile, alla ricerca di emozioni disperatamente estreme.

In anteprima italiana il pluripremiato documentario Antoine (sabato 5 marzo ore 17:30, ingresso libero), dove il giovane protagonista di cinque anni, cieco dalla nascita, racconta con le sue parole di bambino una storia di speranza e d’immaginazione straordinaria, attraverso l’obiettivo surreale dell’esordiente Laura Bari.

Borderline di Lyne Charlebois (mercoledì 16 marzo ore 20:00), tratto dall’omonimo romanzo di Marie-Sissi Labrèche è la storia di Kiki, trentenne in fuga disperata da se stessa: sesso, droga e rock & roll, per arrivare alla scoperta dell’amore. Nel cast del film, in anteprima italiana a Les journées du cinéma québécois en Italie, anche il celebre attore francese Jean-Hugues Anglade (L’indiscrétion, La Regina Margot, Subway, Betty Blue, Persécution).

La selezione delle migliori voci del prolifico cinema made in Québec, tutte prime visioni italiane, si conclude con i cortometraggi Jeu de forme, Play, Poupée, Birdcalls, Il était plusieurs fois e con il documentario L’atelier de mon père (sabato 19 marzo ore 17:30, ingresso libero), accompagnato da un seminario che si terrà venerdì 18 marzo alle ore 11 presso l’Aula Magna di IED Istituto Europeo di Design. Il seminario, tenuto dalla montatrice del film Annie Jean che proporrà una interessante riflessione sul montaggio a partire dalla sua esperienza come editor di documentari, è gratuito e aperto al pubblico ed è previsto un numero limitato di posti (per informazioni e iscrizioni scrivere a p.r@milano.ied.it).

Tutti i film sono in lingua originale francese con sottotitoli in italiano.

Su Facebook: Cinema Quebec Italia

www.culturemilan.com

Ufficio stampa: Francesca Gerosa  frangerosa@gmail.com tel. +39.340.2350215

Programma

giovedì 3 marzo

20:00

JEU DE FORME di Malcolm Sutherland

digibeta / colore / 6’ / 2009 / v.o. francese sott. it.

a seguire

LE JOURNAL D’AURÉLIE LAFLAMME di Christian Laurence

35mm / colore / 107’ / 2010 / v.o. francese sott. it.

Aurélie, adolescente di 14 anni dall’immaginazione fertile, si sente un’extraterrestre … Fra gioie e dispiaceri, successi e insuccessi, amore e amicizia, Aurélie dovrà trovare il proprio posto nell’universo che la circonda.

sabato 5 marzo

15:30

PLAY di Eva Cvijanovic

animazione / colore / 8’ / 2009 / v.o. francese sott. it.

a seguire

LES PIEDS DANS LE VIDE di Mariloup Wolfe

35mm / colore / 106’ / 2008 / v.o. francese sott. it.

Tre amici si ritrovano in una scuola di paracadutismo proprio in un momento in cui si devono compiere alcune scelte. Tutti e tre hanno paura di rischiare e di lanciarsi nel vuoto …

a seguire

IL ÉTAIT PLUSIEURS FOIS di Eva Cvijanovic

animazione / colore / 5’ / 2010 / v.o. francese sott. it.

ANTOINE di Laura Bari _ INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

digibeta / colore / 52’ / 2009 / v.o. francese sott. it.

Antoine, cinque anni, è non vedente dalla nascita. Il film di Laura Bari racconta la vita reale e immaginaria di questo ragazzino che vive in modo autonomo, va a scuola, studia con profitto e conduce trasmissioni radiofoniche.

mercoledì 16 marzo

20:00

POUPÉE di Sandra Coppola

digibeta / colore / 11’/ 2008 / v.o. francese sott. it.

a seguire

BORDERLINE di Lyne Charlebois

35mm / colore / 109’ / 2008 / v.o. francese sott. it.

Il film narra la storia di Kiki in due periodi della sua vita: a vent’anni, sul filo del rasoio tra ragione, follia e alcool, e a trent’anni, mentre ritrova l’equilibrio attraverso l’amore per se stessa.

venerdì 18 marzo

11:00 – 13:00

SEMINARIO SUL MONTAGGIO CON ANNIE JEAN _ INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

c/o Aula Magna IED Istituto Europeo di Design, Via Sciesa 4 Milano

sabato 19 marzo

15:30

BIRDCALLS di Malcolm Sutherland

animazione / colore / 5’ / 2006 / v.o. francese sott. it.

a seguire

LE JOURNAL D’AURÉLIE LAFLAMME (réplica, 107’)

a seguire

L’ATELIER DE MON PÈRE di Jennifer Alleyn _ INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

digibeta / colore / 70’ / 2008 / v.o. francese sott. it.

La cineasta Jennifer Alleyn si ritrova nell’atelier ereditato dal padre Edmund, un artista che ha profondamente segnato la storia dell’arte contemporanea canadese. Ne nasce un’affascinante riflessione sul ruolo dell’arte nella nostra vita quotidiana.

Sede: Centre culturel français de Milan

Corso Magenta 63 Milano _ Tel. 02.485.91.91

PREZZI: 10€ (tessera valida per tutta la rassegna) / 8€ (tessera ridotta valida per tutta la rassegna: studenti con meno di 26 anni e over 65) / 5€ (singola proiezione)

http://culturemilan.com




Chieti. Incontro sul tema: I CATTOLICI E IL RISORGIMENTO

Chieti, Venerdì 25 Febbraio, ore 18,00
presso il Salotto Culturale Semprevivo
(Corso Marrucino n. 33)

Incontro sul tema:

I CATTOLICI E IL RISORGIMENTO

a cura di don Ugo Carandino
dell’Istituto Mater Boni Consilli

Introdurrà Marco Solfanelli
Presidente dell’Associazione Amicizia Cristiana




Roma. Editoria: mercoledì 2 marzo, ore 18.30, presso la libreria Rinascita (via Prospero Alpino, 50 – Roma) Piero Bottali presenterà l’ultimo libro di Antonietta Tiberia, Calpestando le aiuole (Progetto Cultura, 2010). Letture a cura di Tanny Giser.

mercoledì 2 marzo, ore 18.30, presso la libreria Rinascita (via Prospero Alpino, 50 – Roma) Piero Bottali presenterà l’ultimo libro di Antonietta Tiberia, Calpestando le aiuole (Progetto Cultura, 2010). Letture a cura di Tanny Giser.

«La sorpresa, grande e piacevole: sono piene di tenerezza, le novelle di Antonietta; come di sincerità e auto-ironia, che addolcisce le asprezze delle situazioni e il neorealismo delle vicende. […] Ventiquattro novelle che sono quadretti con pochi colori, tendenti anzi al bianco e nero-seppia, e che rimangono nel cuore» (dalla Prefazione di Piero Bottali).

«Tu sei riuscito ad accumulare un piccolo capitale di tranquillità, attraversando giornate fatte di pace e pensieri sereni, vita sobria e niente male, che scorre via, fatta di giornate vissute con lei, di dormite, di scopate, di risvegli, di scazzi, di raffreddori, di influenze, di mal di denti, tutte cose che danno all’esistenza un certo sapore. Non mostri rimpianto per quello che, ormai, non potrai più essere. Chissà se tutto questo non sia vicino all’immagine che gli uomini si sono fatti della felicità…»(da Il colore di una vita)
«Al lungotevere, con le automobili incolonnate, qualcuno decide all’improvviso di cambiare corsia e si sposta, causando qualche malumore agli automobilisti che viaggiano a distanza di parabrezza. Uno caccia fuori una mano, con mignolo e indice puntati verso l’alto, a ricordargli il detto popolare Chi ce ripensa è cornuto. Ma i romani de’ Roma, che preferiscono perdere un amico piuttosto che una buona battuta, lo avvertono: “Tira fora la testa, che fai prima!”» (da “Quanto sei bella Roma…”).

A presto con le prossime iniziative!

Altre informazioni: http://www.linfera.itredazione@linfera.it
e anche: http://www.progettocultura.itinfo@progettocultura.it




Teramo. MERCOLED� 23 FEBBRAIO, ore 17,30 Sala Polifunzionale della Provincia – Teramo Presentazione del Volume VINICIO SCIPIONI PASSIONI DI UNA VITA Sindacato Partito Istituzioni dialogo con Roberto Ricci (Ricerche&Redazioni, 2011)

MERCOLED� 23 FEBBRAIO, ore 17,30
Sala Polifunzionale della Provincia – Teramo
Presentazione del Volume
VINICIO SCIPIONI
PASSIONI DI UNA VITA
Sindacato Partito Istituzioni
dialogo con Roberto Ricci
(Ricerche&Redazioni, 2011)
Intervengono:

Luigi Ponziani
(Direttore Biblioteca Provinciale “M. Delfico” Teramo)
Giovanni Verna
(Giornalista)
Roberto Ricci
(Universit� degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara)
Coordina:

Maria Rosaria La Morgia
(Giornalista RAI)
Sar� presente l’Autore
…………………………………………………………
IL LIBRO

La testimonianza di Vinicio Scipioni si colloca a pieno titolo tra i documenti di prima mano del secondo dopoguerra a Teramo, una storia sociale e politica che ancora manca.

Non � soltanto una riflessione biografica: � una ricostruzione efficace dei fatti accaduti che, tra l�altro, risulta utile per la chiarezza espositiva, il rigore che emerge, gli stimoli che suscita.

Scipioni � stato tra i protagonisti delle vicende sindacali e politiche del Teramano negli ultimi cinquanta anni. Egli parte dalla vicenda personale, ricca e molteplice, per un tentativo di ricostruzione e di analisi che in questo tempo di obl�o e di dispersione della memoria non appare affatto lontano per le domande che sollecita rispetto all�oggi.

La scelta del �dialogo� tra noi appare cos� lo strumento pi� idoneo per una raccolta diretta di notizie sulle vicende specifiche del Sindacato e della Sinistra in provincia di Teramo; consente soprattutto uno spaccato umano e culturale di un mondo scomparso eppure cos� ricco di esperienze, emozioni, risultati.

L�alternativa che Scipioni sceglie giovanissimo � simile a quella di tanti dirigenti del Sindacato e del PCI che scelsero volontariamente e responsabilmente non una professione comoda e nemmeno un �posto� sicuro e ben remunerato; bens� � facendo una netta scelta di campo tra incertezze � l�impegno a tempo pieno nel mondo del lavoro e nelle organizzazioni dei lavoratori.

(Dalla Prefazione di Roberto Ricci)

LA SCHEDA
VINICIO SCIPIONI
PASSIONI DI UNA VITA
Sindacato Partito Istituzioni
dialogo con Roberto Ricci
Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011.
216 pagine – ISBN 978-88-88925-42-4
Prezzo � 15

Ricerche&Redazioni_Giacinto Damiani editore
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64100  Teramo  Italia
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Pescara. Sante Messe in rito antico

Pescara. Sante Messe in rito antico

Oratorio del Preziosissimo Sangue
Via Ofanto 24, Pescara (zona nuovo tribunale).

Domenica 13 febbraio 2011
ore 18,30 S. Messa

Giovedì 24 febbraio 2011
ore 18,30 S. Messa

Venerdì 25 febbraio 2011
ore  8,00 S. Messa
ore 18,00 Conferenza “I Cattolici e il Risorgimento” (Chieti)

Sabato 26 febbraio 2011
ore 17,30 S. Messa
ore 18,15 Catechismo per gli adulti

Domenica 27 febbraio 2011
ore 11,00 S. Messa




Teramo. FONDAZIONE TERCAS TERAMOPOESIA FEBBRAIO / APRILE 2011 – V EDIZIONE OSSERVATORIO SULLA POESIA MODERNA E CONTEMPORANEA

FONDAZIONE TERCAS

TERAMOPOESIA FEBBRAIO / APRILE 2011 – V EDIZIONE

OSSERVATORIO SULLA POESIA MODERNA E CONTEMPORANEA

COMUNICATO STAMPA

Domani, martedì 22 febbraio alle ore 18.00 nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, si svolgerà il primo incontro della V edizione di TerAMOPoesia 2011 promosso dalla Fondazione Tercas. Ingresso gratuito.

In ricordo di Alda Merini

Tutta la mia confusione

con Valentina Carnelutti

al pianoforte Daniele Furlati

Fondazione Tercas

0861.252881

www.fondazionetercas.it