La Stanza delle Croci di
Il segreto di Tomar
di DANIELA MOLENDINI
Il Racconto di Daniela Molendini trova le proprie origini intorno al 1120 quando Ugo di Payens (…) aiutato da alcuni Cavalieri della Borgogna e della Champagne si riuniscono al solo scopo di proteggere i pellegrini Cristiani tra le strade che conducono ai luoghi sacri della Palestina.
L’ordine del Tempio riceve da Re BaldovinoII una propria sede all’interno del Tempio di Salomone.
Nel 1128 l’Abate Bernardo di Chiaravalle oltre a patrocinare la figura del nuovo Ordine detta con deciso rigore le regole spirituali, tra queste ultime la devozione per Maria.
In Terra Santa i Templari si distinguono per lealtà e valore, in breve tempo diventano esempio e modello per tutti gli altri Ordini Cavallereschi.
Dopo il crollo dell’oriente Cristiano (1291), i Templari si ritirano in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, ecc…
Il Re di Francia Filippo IV detto “Il bello” accoglie con grande entusiasmo i Cavalieri Templari, al punto da richiedere di essere egli stesso ammesso nell’Ordine Cavalleresco, al contrario il Pontefice Clemente V ( residente in Francia) accoglie i Monaci Cavalieri con indifferenza.
Ben presto Filippo il bello avvolto da una grande crisi finanziaria cinicamente decide di appropriarsi dei beni dell’Ordine Templare e per mezzo di un losco figuro (Esquiu de Floryan) trascina “ingiustamente” l’innocente Ordine tra accuse degeneranti, immorali ed infamanti.
Il re vuole incriminare l’Ordine del Tempio, ma non è possibile, questa facoltà appartiene solo alla chiesa, a Clemente V (in futuro sarà complice del Re).
Filippo cerca una soluzione, brama il tesoro dei Templari per risanare le proprie casse.
Il vergognoso escamotage nasce ad opera del teologo e giurista Imbert, il quale suggerisce di procedere contro i singoli Cavalieri, Filippo diabolicamente intende ed approva il disgustoso e perverso piano del teologo.
E’ L’inizio della fine dell’Ordine Templare.
Per mezzo di un compiacente Clemente V e della Santa Inquisizione, i cavalieri francesi del Tempio con onore e coraggio affrontarono tenebrose segregazioni a vita e roghi ( Giacomo di Molay Gran maestro 1314).
In altri Paesi i sovrani si regolarono diversamente, infatti in Portogallo vista la soppressione dell’ordine Templare, Re Diniz rifonda l’Ordine in “Cavalieri di Cristo”, lasciando a questi ultimi il compito di conservare e custodire gesta, tesori, onori, verità, segreti e misteri dei loro predecessori.
Infatti Daniela Molendini autrice de “La stanza delle Croci” edito Apulis Maruggio, con grande conoscenza storica ed arguzia sottotitola il Suo secondo lavoro editoriale “ Il Segreto di Tomar”.
Daniela desidera al fianco del suo giovane personaggio (Dora) di avvicinarsi sempre più ai misteriosi segreti occultati tra labirinti, torri e stanze del Castello di Tomar.
Dora tra sogno e realtà grazie alla Sua autrice condivide questo percorso in compagnia di Mariano (….), quest’ultimo tra numerose, strane coincidenze conduce Dora al cospetto di una misteriosa stanza da custodire senza patire alcuna curiosità, tuttavia Mariano non menziona a Dora alcun contenuto della misteriosa “stanza”, lei accetta con onore e spirito d’umiltà il compito assegnatole.
Un racconto bellissimo, emozionante ed avvincente, pagine cariche di storia, arcani e sentimenti.
E’ mia convinzione che la “misteriosa” stanza possa idealmente custodire: “verità, onore e storia”, penso sia giunto il momento di riscrivere “UFFICIALMENTE, SOLLENEMENTE” queste pagine di storia del nostro trascorso. A mio dire a distanza di tanti anni la Chiesa “dovrebbe” riesaminare e revisionare l’ingiusto processo, l’efferato crimine patito dai Cavalieri del Tempio.
DEUS VULT
Prefazione a cura di Tonino Filomena Presidente regionale del “Sindacato Libero Scrittori Italiani
Giovanni Lafirenze