Roma. “L’ALTRA ITALIA” NON E’ UN LIBRO DA OMBRELLONE Nota di presentazione al volume di Goffredo Palmerini, One Group Edizioni, in corso di stampa di Giuseppe Della Noce *

Roma, 28 Luglio 2011

“L’ALTRA ITALIA” NON E’ UN LIBRO DA OMBRELLONE

Nota di presentazione al volume di Goffredo Palmerini, One Group Edizioni, in corso di stampa

di Giuseppe Della Noce *

ROMA – Visto che siamo agli ultimi giorni di luglio, dirò subito che “L’altra Italia” di Goffredo Palmerini non è un “libro da ombrellone” – per questo l’editore ha pensato bene di farlo uscire in autunno – ma è piuttosto un “libro da comodino”. Non ha una trama che avvince, ma parla di una realtà che alimenta la voglia di sapere, nel senso di sentirsi partecipe.  E’ questo, non c’è dubbio, il primo sentimento che suscita, così come gli altri tre, questo quarto volume.

Perché, vedete, se i grandi quotidiani italiani non hanno impiegato molto a spegnere i loro riflettori puntati sull’Abruzzo messo in ginocchio ma non domato dal terremoto, il suo piccolo e personale spot, Palmerini non solo non lo ha mai spento, ma nemmeno lo ha soffuso. Ed occorre, innanzitutto, riconoscere all’autore il merito di aver portato sotto i nostri occhi, spesso distratti da un’informazione standardizzata, realtà assai poco conosciute, quando non misconosciute, che rappresentano un’Italia che , proprio per questo, è un’altra Italia.

Il fatto che decine di testate italiane edite all’estero – nel mondo sono circa 150, edite in 21 Paesi diversi di 5 continenti – abbiano ospitato gli articoli di Goffredo Palmerini, qui raccolti, è garanzia, se ce ne fosse bisogno, della loro qualità. Ma, come dirigente della Fusie, mi piace soprattutto notare che la firma di Palmerini su questi giornali è, a sua volta, garanzia della loro qualità. Sono testate, non bisogna dimenticarlo che, con circa 40 milioni di copie di tiratura complessiva annua, oggi rappresentano se non l’unico il più importante strumento di promozione della lingua e della cultura italiane all’estero, il cui insegnamento è richiesto ogni anno da centinaia di migliaia di stranieri. E la lingua e la cultura italiane sono oggi una lingua ed una cultura molto amate.

Ancora poche righe per ricordare il difficile e delicato momento che sta attraversando la stampa italiana all’estero, alle prese con problemi di costante aggiornamento tecnologico, di inadeguati aiuti dallo Stato, di necessaria crescita ed evoluzione rappresentativa, il tutto in un clima di montante diffidenza generale nei confronti di tutto ciò che è “italiano all’estero”. Una diffidenza di cui è esempio lampante la revisione che si propone, in senso abrogatorio, di istanze rappresentative, come gli eletti all’estero, recentissima conquista, frutto di una battaglia durata cinquant’anni.

In questo clima, dunque, volumi come quello di cui ci occupiamo oggi, sono l’eccezione positiva e rappresentano, lo dico con egoistico ottimismo, anche la speranza di un futuro diverso per l’editoria italiana all’estero.

*Segretario Generale della Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero (Fusie) e direttore dell’Agenzia Aise

Giuseppe Della Noce è nato a Napoli il 31 gennaio 1946. Giornalista professionista, vive e lavora a Roma. E’ direttore responsabile dell’Agenzia quotidiana AISE. Dopo gli studi superiori, si dedica a tempo pieno al giornalismo. Nel 1975 è coordinatore di redazione del settimanale a tiratura nazionale  “Tuttoggi”, poi corrispondente da Roma del quotidiano “Tuttoquotidiano” di Cagliari. Iscritto dal febbraio 1977 all’Ordine dei Giornalisti di Roma, subito dopo diventa redattore dell’Agenzia AISE. Per due anni ricopre l’incarico di Addetto Stampa del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Franco Foschi. Dal 1978 al 1981 collabora alla terza pagina del quotidiano “Il Mattino” di Napoli e dal 1980, per cinque anni, è condirettore del mensile “La Cooperazione”. Dal ‘78 all’83 collabora alla pagina esteri e terza pagina del quotidiano “L’Umanità”, di cui diventa poi responsabile della pagina esteri. Condirettore per due anni dell’Agenzia AISE, dal  1986 ad oggi ne è il direttore responsabile. E’ Segretario Generale nella Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero (Fusie).

Annotazione biografica a cura di Goffredo Palmerini




Ascoli. eventi organizzati dall’Accademia di Psicoanalisi nei giorni 25 e 26 novembre p.v.

eventi organizzati dall’Accademia di Psicoanalisi
nei giorni 25 e 26 novembre p.v. di seguito elencati e che vedranno la presenza del
Dott. Piero Felicotti Medico, Psichiatra, Psicoanalista, autore di numerosi saggi su infanzia, adolescenza e psicoanalisi:

– IL BAMBINO, IL SUO DISAGIO, LE SUE QUESTIONI
Sala Consigliare Palazzetto dello Sport – Comune di Spinetoli (AP)
Venerdì 25 novembre 2011, ore 20.30

– L’ETICA DELLA PSICOANALISI E L’INSEGNAMENTO DI JACQUES LACAN
Libreria Rinascita di Ascoli Piceno
Sabato 26 novembre 2011, ore 9.00

– PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIERO FELICIOTTI:
VITE DI CONFINE: LA PSICOANALISI E LE NUOVE PATOLOGIE DELL’ADOLESCENZA
Libreria Rinascita di Ascoli Piceno
Sabato 26 novembre 2011, ore 16.00

In allegato troverà le locandine dei rispettivi eventi.

Per ulteriori informazioni La invitiamo a visitare il seguente sito internet http://accademiadipsicoanalisi.blogspot.com
Distinti Saluti.

Accademia di Psicoanalisi




Bagno (AQ). Invito 3 dicembre in ricordo della Regina Elena nel 59° della Scomparsa

invito 3 dicembre in ricordo della Regina Elena nel 59° della Scomparsa




La cultura italiana raccontata attraverso i libri ?Il prezioso patrimonio delle Biblioteche e degli Archivi? Incontro con il prof. Vincenzo Cappelletti e lo scienziato Marco Santarelli

La cultura italiana raccontata attraverso i libri
?Il prezioso patrimonio delle Biblioteche e degli Archivi?
Incontro con il prof. Vincenzo Cappelletti e lo scienziato Marco Santarelli

Domenica 27 Novembre presso l?incantevole Relais di campagna Poggio ai
Santi del Borgo San Vincenzo(Livorno), avrà inizio alle ore 18,00 il
sesto incontro de ?La Mente e il Rosmarino?, progetto culturale
multidisciplinare senza scopo di lucro, promosso dallo Staff Research
del Dott. Marco Santarelli in collaborazione con il Relais Poggio ai
Santi, Enzo Masci e Fabio Canessa, ideatori dell?evento.
Il tema del 27 Novembre sarà: ?La cultura italiana raccontata
attraverso i libri: il prezioso patrimonio delle Biblioteche e degli
Archivi?.
Protagonista della serata, insieme al noto scienziato Marco
Santarelli, direttore scientifico del progetto, lo stimatissimo prof.
Vincenzo Cappelletti, storico italiano del pensiero scientifico (nato
a Roma 1930); professore di storia della scienza a Roma dal 1980. Nel
1956 ha fondato con A. Ferrabino ?Il Veltro?, rivista della civiltà
italiana, che dirige. Dal 1970 presidente della Domus Galileana
(Istituto italiano di storia della scienza e della Società italiana di
storia della scienza) e direttore generale dell’Istituto della
Enciclopedia Italiana(conosciuta come ?Treccani?), in anni che hanno
visto una forte espansione culturale e produttiva dell’Istituto: ne è
diventato Vicepresidente operativo e direttore scientifico dal 1993 al
2002. È stato consigliere culturale e scientifico del Presidente del
Consiglio dei Ministri nei Ministeri Cossiga e Forlani. Presidente,
dal 1989, dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences e della
Société Européenne de Culture, dal 1991 del Consorzio BAICR-Sistema
Cultura (Biblioteche e Archivi Istituti Culturali di Roma), è divenuto
nel 2006 anche Presidente dell’Istituto italiano di studi germanici.
Ha ricevuto nel ’91 il Premio Montaigne per l’affermazione dell’idea
europea. Si è in particolare occupato di storia della biologia e della
psicologia dell’Otto e Novecento e del metodo della storiografia
scientifica. Tra i numerosi scritti, si segnalano le opere principali:
Entelechía (1965), Helmholtz (1967), Vecchio e nuovo vitalismo (1969),
Freud, struttura della meta psicologia (1973), La scienza tra storia e
società (1978), Alle origini della philosophia anthropologica (1985),
L’Enciclopedia Italiana per l’Europa (1992), Introduzione a Freud
(1997). Presidente del Premio Narrativa Città di Penne(Marzo 2010),
ne ha ricevuto la cittadinanza onoraria.

Il Prof. Vincenzo Cappelletti, forte della sua stimata e nota
esperienza culturale e letteraria, condurrà gli ospiti a sfogliare le
pagine più belle della storia italiana, facendo menzione delle opere
librarie o enciclopediche da lui ritenute più significative a
rappresentare quell?identità nazionale che solo da poco ha compiuto i
suoi 150 anni.
Durante l?incontro, rifletterà sul tema insieme al prof. Marco
Santarelli, scienziato e Associato del CNR-ISC, da anni impegnato
nella ricerca dei sistemi complessi, nonché coautore scientifico
dell?astrofisica Margherita Hack per diverse pubblicazioni.
Un dialogo interessante e ricco di spunti di riflessione, che condurrà
gli invitati a conoscere più da vicino e in una condizione
privilegiata, le molteplici sfaccettature di quel meraviglioso mondo
che chiamiamo Cultura Italiana.
Presenta la serata la giornalista Alessandra Angelucci.

Cibo per la mente e anche per il palato: questa la caratteristica di
un progetto di grande successo, che si concluderà ogni serata con un
ricco buffet a base di prodotti agro-alimentari tipici della regione
Toscana e degustazioni dei vini delle più importanti cantine della
Costa Etrusca.

STAFF:
Progetto e organizzazione a cura di: Relais Poggio ai Santi, Enzo
Masci, Fabio Canessa.
Direzione Scientifica: Marco Santarelli.
Coordinamento Executive: Federica Angelucci.
Ufficio Stampa e comunicazione per l?Italia: Alessandra Angelucci .
Ufficio stampa e comunicazione per la Toscana: Valentina Norcini.

PER PRENOTAZIONI:
Relais Poggio ai Santi
Tel. +39 0565 798032 ? Fax +39 0565 798090
poggioaisanti@toscana.com
http://www.poggioaisanti.com




Associazione Culturale I Care NewsLetter

Associazione Culturale I Care

NewsLetter

Cari/e, ci rivolgiamo direttamente ad ognuno/a di voi in questo momento di grave crisi economica e di difficile quadro politico. Come saprete, a Giugno di quest’anno, una straordinaria mobilitazione ha portato 27 milioni di Italiani a votare ai referendum e a far vincere i Sì affermando, così, la volontà del popolo italiano di far uscire l’acqua dal mercato e dalla sua messa a profitto. Ma, oltre a questo, il significato di quel voto era una netta presa di parola contro la speculazione sui beni comuni e la spasmodica rincorsa al mercato. Inoltre la partecipazione è stata tale da esprimere la volontà dei cittadini e delle cittadine di protagonismo nelle scelte politiche di questo paese come da anni non si vedeva con tanta forza. Per questo, probabilmente, i poteri forti, i privatizzatori e il passato governo e buona parte dell’opposizione si sono affrettati ad agirare e ignorare quel voto e le sue conseguenze. A oggi il referendum è stato disatteso e, in molte parti di Italia, si è proceduto palesemente ad agire in modo contrario. Per questo abbiamo indetto la Manifestazione Nazionale del 26 Novembre, per difendere i risultati referendari, i beni comuni e la democrazia. Ma, nel frattempo, il Governo è cambiato e, oggi, ci troviamo con un nuovo governo tecnico, guidato dal Prof. M. Monti, che pare fortemente intenzionato a procedere con le privatizzazioni. Per questo la nostra mobilitazione assume un ulteriore senso che è quello di affermare che alla crisi di questo modello, in cui i mercati sono predominanti, non si può rispondere con ancora più mercato. Chiediamo che in un contesto così delicato il governo rispetti la volontà popolare ed agisca di conseguenza. E la manifestazione del 26 servirà anche a dire questo: se non saranno le istituzioni a far rispettare il voto lo faranno direttamente i cittadini con la campagna di “obbedienza civile” che, rispettando l’esito referendario, esigeranno da subito l’eliminanzione dei profitti dalle bollette. Se questo non accadrà, si procederà con l’autoriduzione di massa in tutta Italia. Per tutto questo vi chiediamo di visitare il nostro sito (www.acquabenecomune.org) per conoscere i dettagli della manifestazione e informare tutte le persone che conosci. Perchè vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostre forme di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita. E un futuro diverso per tutte e tutti. STIAMO ORGANIZZANDO UN  PULLMAN anche dal FERMANO e dall’ASCOLANO .   PRENOTATEVI QUANTO PRIMA : Mary 349 83.29.661 (pomeriggio) – Andrea 338 75.07.103   costo andata e ritorno euro 15. orari e fermate: Fermo (S. Francesco) 8,30,  Porto  San  Giorgio 8.45 (statale davanti bar Italia) Pedaso 9 (statale di fronte chiesa) Cupra 9.15 (statale piazza centrale) Grottammare 9.30 (davanti Pizzaccia), San Benedetto 9.45 (statale piazza Nardone),  Porto D’Ascoli (statale rif. Total dopo inc.salaria), Ascoli ( se ci sarà necessità in base alle adesioni). Per scaricare la locandina cliccate qui

Vuoi far parte anche tu del Rinascimento Culturale ICare?
Partecipa alle nostre attività:

http://www.assoicare.org – marco.bruni@assoicare.org
Pagina FaceBook: http://www.facebook.com/AssoICare




Giulianova. Festa di San Flaviano: Ecco le foto della mostra allestita, nel Loggiato del Sotto Belvedere

Ecco le foto della mostra allestita, nel Loggiato del Sotto Belvedere, dedicata al 150° dell’Unità D’Italia. La mostra ha raggiunto, finora, i cento visitatori. Sarà possibile visitarla fino a giovedì 24 novembre, ultimo giorno dei festeggiamenti in onore di San Flaviano




Abruzzo. Il Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con Spazio Tre di Teramo, presenta dal 24 al 26 novembre, alle ore 21.00, e il 27 novembre alle ore 18.00, nel Teatro Studio Keiròs di Roma, La Lezione di Eugène Ionesco con la magistrale interpretazione di Bartolomeo Giusti, Vincenzo Macedone, Eugenia Rofi, e la regia di Silvio Araclio.

Il Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con Spazio Tre di Teramo,  presenta  dal   24 al 26 novembre, alle ore 21.00, e il 27 novembre alle ore 18.00, nel Teatro Studio Keiròs di Roma, La Lezione di Eugène Ionesco con la magistrale interpretazione  di Bartolomeo Giusti,   Vincenzo Macedone, Eugenia Rofi, e la regia di Silvio Araclio.

La produzione nasce nell’ambito di “Progetto Abruzzo” che vede il TSA promotore ed incubatore delle più vitali iniziative culturali del nostro territorio: sul palcoscenico quindi un perfetto esempio della nuova attività dell’ente teatrale regionale in collaborazione con le amministrazioni provinciali.

“Impegnarsi nella cultura e nel teatro per una promozione di qualità del nostro territorio e del capitale umano  – spiega Massimo Vagnoni, consigliere provinciale di Teramo e consigliere di amministrazione del TSA – è quello che si prefigge questo progetto e andremo avanti in questo senso  con il bisogno di sentire tutte le realtà culturali presenti”.

La Lezione è uno dei testi più importanti di Eugène Ionesco, è un “dramma comico”,  è “Teatro dell’assurdo” perché “il Teatro è essenzialmente rivelazione di cose mostruose” così l’autore definisce il suo spettacolo al debutto a Parigi il 16 febbraio del 1957, nel piccolo Théâtre de La Huchette, nel Quartiere Latino a due passi da Notre Dame.

Il protagonista assoluto di questo classico è il linguaggio, come dimostrazione della difficoltà di comunicazione, ma soprattutto come strumento di potere: è il professore a decidere i significati da dare alle parole e chi ha il potere del linguaggio ha il potere sulle cose e sulle persone.

Dietro un’apparente lezione si consuma un rito gotico e omicida che si ripete all’infinito sotto gli occhi complici della governante. Il linguaggio assurdo e paradossale amplia e dilata il gioco crudele che si instaura tra il professore e l’allieva.

Prenotazioni 06-44238026 email teatrokeiros@gmail.com

www.teatrokeiros.it




Italia. Cultura: Luca Nannipieri al Tg2 Rai “Ecco l’Italia da salvare. Non è l’Italia dei monumenti,

Luca Nannipieri al Tg2 Rai
“Ecco l’Italia da salvare. Non è l’Italia dei monumenti,
dei borghi, delle chiese e delle opere-patrimonio dell’umanità,
ma l’Italia delle persone che unendosi in comunità
salvano tutta questa ricchezza,
nei cui confronti lo Stato con Ministeri e Soprintendenze
è quasi del tutto impotente o assente.
Su Pompei, una proposta diversa: de-italianizziamolo”
Intervistato al Tg2, nella rubrica culturale Mizar, (qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=s3SXj4eYL8s oppure sul sito www.tg2.rai.it), il saggista e scrittore Luca Nannipieri, conosciuto per il suo libro fortemente critico su Salvatore Settis, torna su uno dei problemi di maggior discussione del dibattito pubblico dei beni culturali:
Pompei: se lo Stato è del tutto incapace di salvaguardare la custodia del sito archeologico, che ha soltanto 2 milioni e mezzo di visitatori l’anno, visto che non è credibile che un sito di 44 ettari venga gestito o valorizzato dalle comunità del luogo, io direi di ribaltare il presupposto iniziale: così come non ci interessa chi produce le medicine ma ci interessa che esse ci curino, al tempo stesso che cosa ci importa chi tutela Pompei? Importante è che esso non cada ad ogni acquazzone. Se gli stranieri sono pronti – per profitto – ad investire su Pompei, addirittura ad acquisire Pompei, perchè rifiutare a priori? Un Pompei straniero, un Pompei non più italiano, de-italianizzato, non è un attentato all’identità nazionale. Pensiamoci, soprattutto alla luce del fatto che una cordata come quella francese che aveva messa sul piatto 200 milioni di euro di investimenti non la troviamo in Italia: da noi il massimo è stato Della Valle, che però ha investito 25 milioni sul Colosseo, cioè circa un decimo di quelli offerti dagli stranieri per il sito del Vesuvio. Un Pompei de-italianizzato non sarebbe affatto un crimine, anzi sarebbe un auspicio, se servisse a tenerlo in piedi e farlo più vivo agli occhi della gente”.
Francesca Briganti



L’Aquila. 6 APRILE 2009 componimento poetico scritto dalla poetessa Vinia Mantini di Ortona (CH)

Spett.le  redazione de GiulianovaNews.it,

Trasmetto un incisivo componimento poetico scritto dalla poetessa Vinia Mantini di Ortona (CH) dedicato al popolo Aquilano colpito dal sisma:  6 aprile 2009
In attesa di un eventuale riscontro, formulo i miei più cordiali saluti.
Camillo Berardi

6 APRILE 2009


Un boato quella notte,

tutt’attorno odor di morte.

Polvere e detriti su quei letti

quella notte maledetta.

Pianti, grida e lamenti

di quelle sfortunate genti.

Un massacro dappertutto,

Onna è ormai distrutta.

Quelli sopravvissuti

cercavan di dare aiuti,

si son prodigati

e gli uni con gli altri incoraggiati.

La luna che poco prima

risplendeva su nel cielo,

impotente e impietosita,

si è nascosta dietro un velo

quasi a voler chiedere scusa

per quel mostro scellerato

che morte ha seminato.

Non resta altro che pregare,

e far sì che il Signore possa ascoltare,

per quelle madri sfinite

che hanno dato  la loro vita,

per quei papà

che pensano di aver perso dignità,

per quei nonni

che le fiabe ai nipotini più non posson raccontar,

per quei bimbi

che non posson più chiamare né mamma, né papà.

Intorno a questa gente

formiamo una catena

di solidarietà, amore e umiltà.

Per questo popolo che soffre e che gioia più non ha,

per questo popolo Aquilano che chiede dignità.




Chivasso. La Compagnia dei Merli Bianchi in Piemonte per parlare di legalità Venerdì 25 e Sabato 26, doppio appuntamento a Chivasso con lo spettacolo ‘Mafie, Sud e Resistenza’

La Compagnia dei Merli Bianchi in Piemonte per parlare di legalità

Venerdì 25 e Sabato 26, doppio appuntamento a Chivasso con lo spettacolo ‘Mafie, Sud e Resistenza’

Nuova ‘trasferta’ teatrale per la Compagnia dei Merli Bianchi con lo spettacolo ‘Mafie, Sud e resistenza’. Dopo esser stati ospiti del festival umbro ‘Finestre sull’Uomo-Teatro’, gli artisti giuliesi saranno in Piemonte, a Chivasso, per un doppio appuntamento teatrale sui temi della legalità e della lotta alle mafie. Venerdì 25, alle 11, la Compagnia parteciperà ad una matinèe con gli studenti del liceo Classico-Scientifico Isaac Newton di Chivasso. Durante l’incontro, verrà proposto lo spettacolo ‘Mafie, Sud e Resistenza’. Seguirà un dibattito con i ragazzi sugli argomenti oggetto della pièce.

Sabato 26, sempre a Chivasso, lo spettacolo sarà replicato al Teatrino Civico in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sul palco le attrici Mariangela Berazzi e Margherita Di Marco porteranno in scena ‘storie di resistenza al femminile’ raccontante prendendo spunto dalle vite esemplari di due donne diventate simbolo della lotta alla mafia: Felicia Impastato, madre di Peppino, e Rita Atria, figlia di un boss mafioso e poi testimone di giustizia, morta suicida a soli 17 anni una settimana dopo la strage di via D’Amelio. “Mafie, Sud e Resistenza” è prodotto dalla Compagnia dei Merli Bianchi in collaborazione con il Museo della ‘ndrangheta di Reggio Calabria. La regia è di Claudio La Camera , scenografie di Rossano Farabbi. L’evento è organizzato dal Consorzio Formazione Canavese.

Giulianova, 22/11/2011


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